L’AMORE OLTRE IL TEMPO

Dove eravamo rimasti?

Claudio e Rebecca andranno in luna di miele : Costiera Amalfitana (64%)

capitolo secondo

“ Then the door was open

And the wind appeared, the

Candles blew and then

Disappeared the curtains

Flew and then he appeared…”

In auto la radio suonava “Don’t Fear The Reaper” dei Blue Oyster Cult.

Era tra le canzoni preferite di Claudio, eppure quel giorno ascoltandola, una sensazione di surreale inquietudine aleggiava tra loro.

Rebecca cercò di liberarsene, concentrandosi sulla strada davanti a sé, ma le mani continuavano a tamburellare nervose sulle ginocchia, al ritmo frenetico della musica.

Roma sembrava non trovare mai pace, era un brulicare di gente e d’auto anche in un giorno afoso come quello.

La donna accese una sigaretta:< Amore, quanti km sono da Roma a Salerno?>.

Claudio smise di canticchiare:< Sono 267 km, dovremmo impiegarci quasi due ore e mezzo>.

Si diede un leggero schiaffo sulla fronte:< No…ho dimenticato di passare al bancomat sotto casa!>.

Lei pronta sdrammatizzò:< Dai, poco male, fermati qui a piazza di Cinecittà, lo sportello bancomat è a portata di mano>.

Tra le imprecazioni ora dell’uno, ora dell’altra, dopo una buona ventina di minuti trovarono parcheggio.

Scesero dall’auto, erano già affaticati e sudaticci.

Mentre il marito si mise in coda per prelevare, Rebecca fu catturata da un gruppetto di bancarelle dai libri polverosi.

Avevano quel sapore stantio di memorie perdute pronte a riaffiorare al tocco delicato della sua mano.

Da dietro il banco spuntò un vecchio.

Aveva la pelle cotta dal sole della fatica, di chi ha visto albe e tramonti sui campi.

Eppure negli occhi c’era una fierezza che sembrava addomesticare le tempeste.

Era vestito con abiti forse donati da qualche buon samaritano e le nodose dita sembravano aver conosciuto tempi diversi da quanto egli stesso appariva. Erano gentili, curate e non conoscevano il tremore della vecchiaia.

D’istinto lui le porse un libro.

La copertina era di un cartonato color cenere, un grosso Glifo appariva maestoso nella parte centrale.

Raffigurava uno strumento antico, forse una lira, ma dietro ogni corda si affacciava qualcosa di mostruoso che turbava quella visione.

Accarezzò quel Glifo quasi a scorrere le corde musicali e sembrò come se qualcuno la chiamasse.

Si voltò, era Claudio, eppure le era sembrato di sentire una musica.

Lesse in fretta il titolo, “Ophioneus”.

L’animo sensibile accettò il consiglio e svelta infilò il libro nella borsa affrettando il passo verso il marito.

 

 

L’autostrada era quasi deserta e l’uomo ne approfittò per schiacciare l’acceleratore:< E’ incredibile, ho quarant’anni e non sono mai stato sulla Costiera Amalfitana!>.

Era l’ennesimo tentativo di distrarla. Rebecca già da un po’ si era accanita nella lettura, isolandosi in un mutismo che innervosiva Claudio.

Non ebbe alcuna risposta e sbottò alzando il volume della voce:<Da quando siamo partiti non fai che leggere quel libro. Che cosa ha di speciale?>.

Ancora il silenzio, come fosse solo in quell’abitacolo:< Rebecca ti avverto, se non lo levi via immediatamente lo getto dal finestrino!>.

Improvvisamente l’armonia del primo mattino fu persa, a dividerli un libro che allontanava, per chissà quale strana alchimia, la donna dal suo amato tanto da farlo sentire turbato.

La senti sbuffare e innervosita la vide chiudere il libro sbattendolo forte, poi indispettita, lo lanciò nel sedile di dietro.

Finalmente fecero una sosta.

Si fermano per una sosta:

  • Claudio e Rebecca continuano a litigare , una volta che si sono fermati per la sosta. (11%)
    11
  • Claudio si sbarazza del libro di Rebecca non appena lei si allontana (0%)
    0
  • Claudio approfitta della momentanea assenza di Rebecca per sbirciare il libro (89%)
    89
Loading ... Loading ...
Categorie

Lascia un commento

57 Commenti

  • Ciao sono nuova su questo sito. Ho letto interamente la vostra storia e mi piace moltissimo il vostro stile soprattutto perchè amo leggere e ritrovarmi subito al finale. Infatti leggendo il tempo è volato, segno che siete stati molto bravi nello scriverla.
    Anche io ho scritto una mia prima storia. Si intitola “Il miracolo di Beatrice”. Vi chiederei se potreste darci un’occhiata, partecipare anche voi al gioco e se vi piace potreste anche seguirmi 🙂 Ancora tanti complimenti e non vedo l’ora di continuare a leggere la vostra storia! Comunque ho scelto l’opzione della gelosia perchè un tocco di brio non guasta mai 😉

  • Praiano, perché nella mia ignoranza non ne ho mai sentito parlare.
    Ciao gentile e coraggiosa coppia!
    La prima osservazione è che lui non avrebbe dovuto mettere in moto perché se deve fare ‘ rifornimento di benzina’ e chiede un ‘pieno di Diesel’ qualche guaio lo fa 😀 😀
    A parte gli scherzi, incipit interessante e bollente, secondo capitolo molto particolare e misterioso (un libraio che però descrivete come un contadino conciato dal sole, le porge un libro che lei prende subito, non è chiaro se l’ha pagato o come lo ‘pagherà’ da qui in poi). Interessante. Come mai, dopo il ritorno della moglie, i successivi cinque periodi sono separati, quasi non voleste comprenderli in un’unica sequenza o quasi ne voleste rimarcare ogni passaggio?

    Ciao Ciao

    • Ciao Moneta, grazie innanzitutto per l’attenzione che ci riservi.
      Rispondo alla tua prima osservazione: forse non abbiamo descritto chiaramente la scena, perchè in realtà loro si fermano prima vicino la toilette con l’auto e poi Claudio rimette in moto per avvicinarsi alla pompa di benzina.
      I cinque periodi successivi invece non hanno un motivo particolare per essere separati, temo più sia un errore purtroppo.
      Spero comunque continuerai a seguirci perchè le tue osservazioni sono acute e denotano una grande preparazione. A presto.

  • Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Cliccando su Accetto acconsenti all'utilizzo di cookie tecnici e obbligatori e all'invio di statistiche anonime sull'uso del sito maggiori informazioni

    Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

    Chiudi