Una finestra sulla vita

La ragazza che canta e il ragazzo che osserva

Una rondine si posa sulla ringhiera rossa del balcone.

Giulia trattiene il fiato, come se anche un respiro potesse farla scappare, e la guarda con curiosità. Non ne aveva mai vita una da così vicino e non le era mai capitato che una di loro si fermasse proprio sulla sua terrazza per riposarsi. Normalmente le rondini le volano accanto al mattino, quando Giulia va sul balcone del suo appartamento al quarto piano per annaffiare le piante.

Ama quella casa. È piccola, poco pretenziosa, con una camera, una piccola cucina, un salotto e il bagno.

Ciò che la rende speciale è proprio il fatto di essere al quarto piano: da lassù, Giulia osserva la vita di tutti che scorre davanti ai suoi occhi. La mattina vede sempre la giovane donna del palazzo di fronte portare le sue due figlie a scuola; poi c’è Caterina, la signora che parte ogni mattina con solo la sua borsa e torna carica di buste piene di spesa o di materiale per cucire; poi sente i suoi vicini arabi parlare, e dal tono che usano capisce se stanno per litigare, o per fare l’amore. È una spettratrice silenziosa della vita degli altri, e le piace.

La rondine se ne va, e Giulia torna a respirare e ad annaffiare i suoi fiori.

Mentre lo fa, canta.

Giulia canta sempre. Ignora il fatto che possano sentirla tutti e non le importa se stona. Vuole solo cantare, per se stessa, per sentirsi meno sola.

Abita in quel palazzo da due anni, ma non è molto brava a relazionarsi con gli altri, tant’è che non conosce tutte le persone che abitano nel suo palazzo. Non va mai alle riunioni di condominio, non si ferma mai a parlare con le signore curiose del primo piano, che sembrano tenere un quaderno segreto di tutte le persone che entrano ed escono dal palazzo.

Lei osserva la vita degli altri, ma vuole far passare inosservata la sua.

Sta annaffiando la sua piccola pianta grassa mentre canta una canzone degli One Republic (di cui non ricorda il titolo) quando lo vede. Abbassa lo sguardo verso il balcone sotto al suo, e nota un ragazzo che ricambia il suo sguardo. Deve essere poco più grande di lei. Non aveva idea che nell’appartamento di sotto ci abitasse qualcuno. Forse si è trasferito da poco. Forse è venuto ad abitare lì la settimana prima, quando lei era tornata a casa sua a trovare i suoi genitori.

«Ciao» le dice lui, e le sorride.

Giulia lo guarda, poi

scappa dentro casa.

Come proseguirà la storia?

  • Giulia torna fuori per vedere se il ragazzo è ancora lì, ma lui non c'è e ricomincia a cantare quando si accorge che lui è ancora lì. (33%)
    33
  • Il ragazzo chiama Giulia, ma lei resta rintanata dentro il suo rifugio. (50%)
    50
  • Giulia si fa coraggio, torna fuori e parla col ragazzo. (17%)
    17
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8 Commenti

  • Molto bello il modo che hai utilizzato per presentare la ragazza, poche parole ma molto chiare per descrivere il suo animo. Viene già da prenderla in simpatia, anche se ancora non ha fatto niente 🙂
    Ho votato l’ultima delle tre opzioni perchè mi sembra quella più in linea con quello che si sa del suo comportamento, vediamo come va avanti 😉

  • Ciao Sabrina, veramente carino l’incipit, solo un po’ frettoloso. Quindi, ti consiglierei (se permetti) di curare meglio i prossimi capitoli, di scegliere con attenzione le parole, di non temere di descrivere ciò che Giulia vede, ma soprattutto sente! 🙂 Ritorna dentro. Ciao e a presto

  • Ciao Sabrina, vedo che è il tuo primo racconto qui, allora benvenuta! Voto per entra in casa, che è il suo rifugio , perchè secondo me è più in linea con la descrizione di lei che hai fatto finora. E’ timida, osservatrice ma non ama esporsi, immagino invece un lui intraprendente, quasi invadente che farà sbocciare questo fiorellino riservato. Ti seguo, a presto! Se vuoi passa a trovare anche me, mi farebbe piacere, un bacio!

  • Ho scelto che torna fuori a sbirciare ma non lo vede. Mi sembra la reazione più spontanea di un’introversa curiosa.
    Ho trovato molto carino il tuo incipit, ma un po’ sbrigativo. Avresti potuto dilungarti un po’ di più nel delineare il carattere e le abitudini di Giulia, non so, mettendo degli esempi di scene in cui osserva i vicini, le bambine di fronte che la salutano, farla ammirare le sue piante.
    La scena d’apertura con la rondine mi è piaciuta davvero molto.
    Ciao

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