Dove eravamo rimasti?
Blu mare
Non avevano cercato Priat, non ci avevano neanche provato. Erano andati avanti, verso Desdenia, il villaggio dei Sontalen, la razza che possedeva le leggende.
Negli anni avevano seguito qualunque pista gli si fosse presentata, disperati. Avevano perlustrato le rocce di ghiaccio nere nel Deserto Verde per un anno; ne avevano persi tre. Erano andati nel paese dei Sijia perché si millantava di una pietra che potesse scacciare le ombre; ne avevano perso uno, un idiota che si era messo a ridere dei loro anelli.
I Sontalen vivevano in una valle fra le montagne rosse. Stavano volando, con Len in testa e Kas accanto a lui che continuava a guardarsi intorno. Uno di loro era stato preso all’alba; da quella volta Kas aveva paura di volare allo scoperto.
Arrivarono il quinto giorno mentre stava iniziando il tramonto. I Sontalen vivevano nella Foresta di Loto, fatta solo di grandi foglie con fiori rosa, con un velo d’acqua a terra a coprire tutto. Quelle piante crescevano in verticale, ma creavano una cappa di umidità tale che solo loro riuscivano a viverci.
Il capo villaggio arrivò allargando le braccia. Era magrissimo, con due ali nere da farfalla così piene e grandi da sembrare appiccicate a quello scheletro marroncino. Monan li invitò a sedersi e loro dovettero bagnarsi anche i vestiti, mentre lui restò appoggiato sull’acqua.
– Siete qui per la leggenda dei Sauber.
Myra prese parola, come sempre, visto che era la più spigliata. – Vorremmo sentirla.
Monan si voltò verso una vecchia ingobbita, che insospettabilmente corse in una delle capanne e ne uscì con un grosso libro di foglie. Lo sfogliò e alla fine si bloccò con un verso estasiato. – I falchi voleranno di notte.
Si lanciarono un’occhiata perplessa.
– Tutto qui?
Monan annuì solennemente, poi girò pagina. – La corona del re verrà ritrovata.
Jyl borbottò che non avevano un re da decenni e che comunque non aveva mai avuto una corona.
– Non dice il nostro re – replicò Myra.
– E chi ha un re? – domandò Kas.
Monan li fece accomodare nella stanza della riflessione, una capanna con inebrianti erbe aromatiche. C’era una panca, un grosso sasso che probabilmente si era trovato lì quando avevano costruito il villaggio. Vi si sedettero tutti e quattro, fregandosene di dover stare attaccati.
Le razze vivevano in villaggi isolati, per cui al massimo avevano un capo. I Sijia e gli Spinar dalle ali di tela invece si odiavano fra fratelli, per cui preferivano stare da soli. Gli Skokas, dalle enormi teste e ali minuscole che neanche gli permettevano di volare, si reputavano così saggi da non aver bisogno di capi. I Sauber erano stati gli unici ad aver avuto un re, perché erano così numerosi da vivere in più villaggi. Ma quella era una vecchia storia, prima che le Sentinelle li prediligessero come pasto. Erano rimasti quattro villaggi e il re era stato deposto. Ma, come aveva notato Jyl, non aveva mai avuto una corona.
Myra puntò i suoi occhi blu mare nel vuoto. – Forse parla delle Sentinelle. – Gli altri reagirono con un gemito. – Sono gli unici di cui non si sa niente.
– Perché dovrebbero avere un re? Sono delle bestie!
– E tu cosa ne sai, Len? Sono carnivori come altri. Magari sono come noi: sono così tanti da aver bisogno di un re.
Len sospirò. – Un re senza corona.
Myra giocherellò con le piume sotto l’occhio. – Forse non ce l’hanno più. Le Sentinelle non erano così, forse non c’è più nessuno che le controlli.
– Quelle uccidono qualunque cosa voli – mormorò Jyl a disagio, come se parlarne le avesse attirate.
– E se stessero cercando qualcosa?
Len scosse il capo. – Uccidono. Li hai visti anche tu i cadaveri.
Avevano trovato Priat il terzo giorno, appoggiato a un albero, con tre graffi sull’addome e il sangue coagulato in grumi neri.
Il fatto che proprio Len fosse quello più contrario alla sua teoria la faceva innervosire ancora di più.
Kas spalancò all’improvviso gli occhi. – Hanno tutti quei graffi.
– Uccideranno così – commentò Jyl.
Myra si alzò. L’acqua era calda, quasi piacevole, ma lo strato di muschio la fece rabbrividire. – Avevano solo quei segni. Quale carnivoro lascia tutto?
Nervosamente i tre si guardarono.
– Se avessi ragione, cosa dovremmo fare? Cercare la corona? – chiese Jyl prima di scuotere il capo. – Se non l’hanno trovata loro, perché dovremmo riuscirci noi?
Myra si risedette, in attesa di una delle sue trovate. La sua mente era sempre pronta a risolvere qualunque enigma e non era quello il giorno in cui avrebbe smesso di sfornare idee geniali. Len si alzò per fare qualche passo, l’espressione assorta di quando pensava.
– Vuoi smentirmi – affermò Myra, spazientita, perché lo conosceva, sapeva che si stava impegnando a cercare un’altra teoria.
Len non si voltò. – Forse corona vuol dire altro.
Gli andò davanti, costringendolo a guardarla. – Vuoi davvero girare ancora a vuoto?
– Faremmo così anche con la tua idea. Non sappiamo neanche che aspetto abbia.
Odiava quando discutevano. – Hai paura.
– Dovresti avercela anche tu.
No, perché lei aveva sfornato il suo piano.
Qual è il piano di Myra?
- Catturare una Sentinella (100%)
- Andare nel Ferns, la regione con più Sentinelle (0%)
- Tornare nella capitale dei Sauber per cercare fra le immagini antiche informazioni sulle Sentinelle (0%)

03/10/2016 at 10:03
Ciao! 😀
Wow, queste Sentinelle sono esseri molto interessanti: mi piacciono! XD Quindi l’ordine impartito da Myra sarà: “Vieni con noi e aiutaci a trovare il tuo re”.
Alla prossima!
03/10/2016 at 10:19
Ciao! Sono felice che ti piacciano! 😀
Bene bene, ordine interessante!
26/09/2016 at 10:29
Ciao Sixi!
Sono rimasta colpita dallo stile veloce e deciso, che ben rappresenta di fatto Myra e la freddezza che sembra trasparire da lei, con contorno l’angoscia della fuga e la disperazione nel cercare una soluzione. Decisamente scritta bene la parte delle azioni e delle vicissitudini, che mi hanno messo nell’ottica giusta nei momenti giusti (l’ansia della scoperta dell’assenza di Priat, per poi ritrovare le tracce inequivocabili; la rabbia nel vedere un compagno che non collabora e sentirsi il peso delle scelte addosso da sola, l’angoscia e il terrore del momento in cui ha fatto da esca…)
Ho molto apprezzato i dialoghi, per niente banali e molto ben integrati nella “struttura” del racconto, senza pesantezze in stile “lui disse – lei rispose”, che fra l’altro sono serviti molto per intravedere il carattere dei personaggi (Jyl un po’ più timorosa, Kas che non pensa troppo e prende le cose un po’ in disparte – bisogna ancora conoscerlo meglio, Len che si preoccupa ma che commette anche errori nel tentare di pensare per tutti dato il suo carattere in contrapposizione con quello di Myra, e poi lei, che è ingegnosa e cerca di prendere le cose con distacco, senza far trasparire emozioni, quando comunque è preoccupata ed impaurita come tutti, ma deve prendere delle decisioni che Kas e Jyl non potrebbero mai, e se necessario andando contro a Len).
Bella anche la Lore che comincia a delinearsi, di questo mondo di foreste e lande fantastiche popolate da razze di creature volanti.
Ma se dovessi trovare dei difetti, mi sbilancerei proprio su questa parte: io apprezzo moltissimo il voler dare descrizioni e informazioni “a singhiozzi”, lo trovo più realistico, più immersivo ma, soprattutto, meno noioso e meno pesante. Tuttavia a volte è quasi poco… Ad esempio si evince che il rapporto fra Len e Myra cela qualcosa di più, che dietro quei continui scontri non c’è solo un’ideologia diversa, però la cosa rimane nell’Etere. Non dico che debba essere descritta di colpo e completamente, ma qualche frase per “indirizzare” il lettore verso quello che è il loro background sarebbe più carino e aiuterebbe ad immergersi meglio nella storia. Stessa cosa può valere per la storia dei personaggi – iniziare a dare qualche riga in più dell’individuo, per capirlo meglio – e per la storia della terra. Ad esempio, quando Myra dice a Jyl che può usare la magia per proteggerla, io sono un po’ caduta dal pero, perché il resto della Lore non aveva fatto trasparire neanche per un secondo che quel mondo fosse anche magico, quindi sarebbe carino approfondire questa parte. Mi rendo conto che il format del sito non permette di dare tutto e subito, ma secondo me andando in questa direzione verrebbe fuori una storia senza se e senza ma. Il resto c’è già tutto Un’altra cosa è che a volte la focalizzazione su Myra si perde, passando magari al punto di vista di un altro personaggio (ad esempio quando lei sta facendo da esca e nelle righe successive si parla di Kas e Jyl che vedono Myra e poi la sentono urlare); secondo me non va mai persa la focalizzazione scelta perché altrimenti il lettore si confonde.
E niente, cos’altro dire? Vocabolario per diversificato e per niente cacofonico, e dall’altro lato nemmeno banale o tempestato di termini comuni. Sintassi ben costruite e ricche sempre di similitudini, nulla da ridire nemmeno dal punta di vista grammaticale. Semplicemente “bello”, “bello da leggere”, letteralmente.
Aggiungi presto il quarto episodio!
Serenity
27/09/2016 at 16:54
Ciao, wo! Grazie mille per la recensione! Allora per il rapporto di Myra e Len, sì, hai intuito giusto che c’è qualcosa ed era un mio obiettivo lasciarla lì nell’aria, giusto per non presentarli subito come la classica coppia dentro un racconto fantasy, almeno così mi sono potuta concentrare di più su Myra 😀
Per la focalizzazione… mmm, è che mi piaceva di più l’idea di far “vedere” quello che succedeva, però ho capito un sacco quello che vuoi dire!
Grazie un sacco! 🙂
26/09/2016 at 10:16
Ciao! 😀
Voto per interrogare la Sentinella nella caverna. Intanto, spero che qualcuno aiuti Myra!
Alla prossima!
26/09/2016 at 10:32
Oddio, quello l’ho dato per scontato ahahah che si riprenda o non si riprenda chi lo sa?Che le è successo, chi lo sa?
Grazie mille per aver commentato! 😀
25/09/2016 at 17:19
Io voto per l’interrogazione nella caverna… vediamo che succederà! 🙂
26/09/2016 at 09:20
Eheh, chissà!
25/09/2016 at 11:38
Bellissimi personaggi. Non aggiungo altro, non serve.
La interrogano sul posto
25/09/2016 at 14:26
Grazie mille!! 😀
25/09/2016 at 11:27
Bello come sempre 😉
La portano lontano per paura che chiamino aiuto
25/09/2016 at 14:27
Grazie! Tu vuoi l’opzione più furba… eh, chissà!
25/09/2016 at 10:21
Mi è piaciuto com hai analizzato lo sfondo emotivo dei personaggi. Qui abbiamo eroi dubbiosi e titubanti, che provano paura ma che si sacrificano per senso di amicizia. Mi pia e moltissimo!!!
25/09/2016 at 10:33
Ammetto che non sapevo se sarebbe piaciuta come cosa, non sono i classici eroi che non hanno paura di niente e in barba al pericolo, quindi mi fa un sacco piacere il tuo commento! Grazie mille! 🙂
14/09/2016 at 13:05
Davvero molto interessante. Molto bello lo sfondo delle creature, non da meno il mondo che le circonda.
Comunque da la caccia alle sentinelle. Non vedo che altro potrebbe fare a questo punto
15/09/2016 at 21:11
Mi sa che siete tutti d’accordo che andranno incontro a una serie infinita di pericoli. Ci sarà da divertirsi.
14/09/2016 at 12:56
Via, lei ha i coglioni. Vuole prendere una sentinella
15/09/2016 at 21:10
Basta, Myra è ufficialmente diventata la pazza del gruppo
13/09/2016 at 10:12
Ciao! 😀
Ero indecisa se cercare informazioni o catturare una Sentinella, ma, visto come è fatto il personaggio di Myra, direi che opterebbe per prendere una Sentinella! In effetti, sono molto curiosa di sapere che aspetto hanno! 😉
Alla prossima!
13/09/2016 at 11:32
Ciao! Bene, sono felice che si riesca a intuire qualcosa dei personaggi dopo così poco! Ammetto che anche quella sarebbe la mia scelta, ma si vedrà! 😀
12/09/2016 at 12:53
Sono curioso di sapere come sono fatte queste sentinelle. Complimenti per il racconto molto piacevole da leggere.
12/09/2016 at 15:15
Grazie di nuovo! Eh, potresti averne un assaggio tra poco, chissà!
09/09/2016 at 06:50
Cercano tracce di Priat ma alla fine trovano il suo corpo… è l’opzione che intriga di più. Un buon incipit. Un mondo popolato da creature.alate e una storia che si prospetta piena di azione… Mi piace. Seguo volentieri. Solo un appunto: vai a capo più spesso, facilita la lettura. E cerca di fare un buon lavoro di worldbuilding anche perché mi sembra di capire che si tratti di una storia in movimento. Costruisci una mappa dei luoghi e fai delle schede delle razze che lo popolano. E anche scrivere una breve storia del tuo mondo dalle origini fino ai giorni in cui si svolge la vicenda aiuterebbe. In un mondo completamente inventato hai bisogno di riferimenti altrimenti rischi di perderti. Ciao
09/09/2016 at 10:11
Ciao, grazie per il suggerimento sull’andare a capo. Per il resto, vai tra XD sono abituata ad inventare mondi ormai, ma grazie comunque!
08/09/2016 at 13:25
Ciao! 😀
Davvero molto bello come incipit! Non vedo l’ora di scoprire di più su queste razze e il loro mondo!
Continuano il viaggio.
Alla prossima!
08/09/2016 at 14:35
Ma grazie mille! Il loro mondo riserva parecchie sorprese ancora! E le razze… beh, ne ho presentate solo quattro, c’è da divertirsi ancora!
Loro continuano… ma tutti? Ci arriveranno alla fine? *tanananaaaaa*
08/09/2016 at 13:18
Seguo con piacere pure io! 🙂
Bello, finalmente trovo un fantasy che mi attira… che bello non leggere di elfi, nani ecc… ^__^ A parte gli scherzi, continua così!
08/09/2016 at 14:32
Speriamo che queste razze non ti deludano, allora!
Grazie che seguirai questa ministoria, mi fa un sacco piacere!
08/09/2016 at 13:05
Davvero un ottimo inizio. Ottima ambientazione. Ottimo tutto. Seguo piacevolmente
08/09/2016 at 14:29
Wo, grazie! Me very happy di tutti questi complimenti! *-*
08/09/2016 at 13:02
Ciao Sixi 🙂
Ottimo inizio, mi hai incuriosito non poco. Attenderò il proseguo con trepidazione 🙂
08/09/2016 at 14:26
Proseguo che è diverso da quello che avevo pensato . ‘sta cosa che scelgono altri mi sconvolge tutti i piani… però è divertente 😀
Bene bene, sono felice che incuriosisca!
08/09/2016 at 14:39
Ahahh lo so può essere un’infamata 😀 a me non è ancora successo ma prima o poi mi accadrà ;P
08/09/2016 at 12:45
Che bel racconto, davvero molto ricco e fantasioso. Sono curioso di conoscere l’aspetto di queste misteriose sentinelle. Continuerò a seguirti.
08/09/2016 at 14:24
Uuuh, grazie! Sono moooolto contenta che piaccia =D