TEMPO SCADUTO

Dove eravamo rimasti?

Perché Oliva suggerisce a Vanzetti un investigatore privato Lo vuole aiutare (100%)

Marazzi

Lo stronzo è a terra. Pancia sotto. Sono su di lui, gli tengo il ginocchio sinistro appoggiato sul collo mentre Savino gli torce le braccia all’indietro e lo ammanetta.

Un altro marocchino di merda. Quando ci ha visto arrivare ha buttato la roba e si è messo a correre. Mossa sbagliata. In meno di trenta metri l’ho raggiunto. Il tipo reagisce. Collutazione. Mi sonno presa pure un pugno in faccia ma alla fine arriva anche Savino. In due lo blocchiamo. 

Fermo immediato. Possesso e spaccio e resistenza a pubblico ufficiale.

Tutte stronzate, questo figlio di puttana color verde merda sarà fuori in meno di due mesi.

Commissariato, Milano, zona ovest.

Ho appena finito di redigere il verbale del fermo del marocco. Un’ora di scartoffie. Tempo perso. 

– Paola. – La voce di Donati, il commissario Donati. 

– Si Dottore mi dica.

– So che stai per smontare ma prima di andartene ti volevo avvisare che di là in saletta c’è un tizio che mi ha chiesto se ti può fare un paio di domande a titolo…personale.

Guardo Donati. – Che domande e che tizio.

– Un investigatore privato. Pare sia stato assunto dal fratello di quel tipo della Bosiva, sai l’imprenditore che è stato bruciato in auto con il figlio circa un mese fa…Vanzulli o Vanzolla…

– Vanzetti.

– Vanzetti, brava, proprio lui. E niente voleva da te qualche informazione.

– A che titolo. C’è un indagine in corso, dovrebbe sapere che non rilasciamo nessun tipo di informazioni.

Donati sbuffa. – Si infatti, ma senti leviamocelo di torno senti cosa vuole sapere e mandalo via. Facciamo in modo da non sembrare troppo rigidi visto che comunque non stiamo cavando un ragno dal buco.

Saletta del commissariato.

Non faccio fatica a riconoscere il tipo. Gli investigatori privati sembra che li facciano con lo stampo. Niente presentazioni. Non ci sediamo nemmeno. Deve essere e sarà una cosa rapida.

– Come le avrà anticipato il dottor Donati ho ricevuto incarico dalla famiglia del defunto signor Vanzetti…

– Non mi risulta avesse famiglia

– Ah..eh beh si e no. Era divorziato certo ma aveva un fratello, uno che lavora come medico chirurgo in un grande ospedale della zona sud. Lui mi ha affidato l’incarico…

Taglio corto. – Va bene, signor…

– Marazzi, Marazzi Pietro

– Va bene signor Marazzi Pietro, come le posso essere utile.

– Ecco, so che lei è il suo collega, volante Venezia giusto? Dicevo siete stati da lui il giorno…tal dei tali dalle ore alle ore etc etc…un normale controllo o un motivo specifico agente M.?

Lo guardo. Dritto in faccia. La mia espressione è dura. Ma nessuna emozione apparente.

– Lei come fa a sapere queste cose

Marazzi sorride.  – Beh ho un amico che lavora in Piazza Beccaria, alla sede centrale della Polizia Locale…quindi accesso alle telecamere di sorveglianza di tutta la città.

– Normale controllo.

– Venti minuti per un normale controllo?

Il mio sguardo adesso è al limite della minaccia. Mi avvicino di un passo. – Cosa intende dire Marazzi

Lui arretra. Alza le mani. Segno di resa. – No niente agente, era soltanto una curiosità. Non conosco i protocolli e la mia era solo una domanda…se per caso avete notato qualcosa di…

– Non abbiamo notato nulla di strano Marazzi e comunque non glielo riferirei di sicuro. C’è un indagine in corso e tutte le nostre informazioni sono al momento riservate. Buona serata.

Mi volto e me ne vado senza aggiungere altro. 

Sento i suoi occhi posati su di me. – Buona serata a lei agente M. E…grazie per la sua disponibilità

Tangenziale ovest. 

Sono ferma in colonna. Dannati lavori in corso al chilometro diciassette. Una sola corsia di marcia all’ora di punta. Fanculo. Prendo lo smart e compongo il numero.

– Savino?

– Si sono io. Paola? Ciao dimmi…

– Giusto una curiosità Savì, ma quel coglione di investigatore privato di oggi ha voluto parlare anche con te per caso?

Nessuna pausa. – No. Sinceramente manco sapevo che ci fosse un investigatore privato in commissariato…scusa ma domande riguardo a cosa. Su cosa indaga?

– Niente Savino, era solo per curiosità. Grazie

Riaggancio. Penso. Strano. Perchè chiedere soltanto a me. In fondo il capopattuglia era Savino sarebbe stato più logico…  

Sono di nuovo avvolto nel mio sudario bianco.

Ne esco solo per andare a lavorare, e quando lavoro il mio unico desiderio è tornarci.

La sporcizia in casa inizia ad accumularsi. La povera Rita non riesce a stare dietro a tutto.

Oliva mi ha dato una mano anche per organizzare i funerali. Uno strazio. Da solo non ce l’avrei mai fatta e…

Telefono. Primo istinto non rispondere. Secondo istinto, prevale l’abitudine meccanica del fare le cose normali.

– Vanzetti? Giulio? – Voce come carta vetrata. Mi ero praticamente dimenticato di lui. Soltanto adesso mi rendo conto che è passata poco più di una settimana dal nostro incontro.

– Si, sono io.

– Bravo. Marazzi. Domani mattina da me. Ho delle novità molto interessanti.

Fine del discorso. Marazzi…novità…Donati…nessuna novità.

Per un istante resto lì così. Telefono in mano a fissare il muro davanti a me.

Tanto è solo un’altra prospettiva di bianco.

Marazzi ha fiutato una pista

  • Viene corrotto (0%)
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  • La abbandona (0%)
    0
  • La segue (100%)
    100
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23 Commenti

  • Ciao. Racconto insolito sotto molti punti di vista.
    Il tempo presente è affascinante ma ha dei limiti oggettivi. Potrebbe favorire l’immedesimazione del lettore ma l’effetto sceneggiatura potrebbe anche farlo dubitare che ciò che sta leggendo sia reale.
    Un’altra cosa. Scelta coraggiosa quella di alternare le voci narranti ma non trovi che dovrebbero scrivere in modo diverso? Dovresti a mio giudizio lavorare molto su questo aspetto e caratterizzarle meglio, rendendole personali e facilmente identificabili da parte del lettore.
    Sctivo anche io gialli se ti va passa a dare un’occhiata. Ciao

    • commento interessante Lou. Io amo il tempo presente e l’uso della prima persona. Nel caso specifico ho optato per una scelta forse ancora più insolita. Nel senso che ho voluto raddoppiare le soggettive. Due prime persone narranti. Ora, sicuramente scelta azzardata ai limiti dell’esperimento stilistico. Vediamo cosa ne esce. Sarete voi a giudicare. Limite grosso di questo bellissimo sito interattivo sono i cinquemila caratteri. Davvero pochi. obbligano a tagli veramente impietosi. Forse la mia incapacità di sintesi ma faccio davvero fatica a tagliare credimi.
      Per chi volesse sto pubblicando a capitoli il racconto completo anche su altri siti di scrittura online. Giusto se ve ne venisse la curiosità.
      ewriters, braviautori, intertwine. Stesso titolo. Grazie a tutti per i vostri sempre utili e graditi commenti.

  • Credo che la poliziotta ricontatti Vanzetti e cerchi un accordo. Se l’uomo è determinato, inevitabile che prosegua nel proposito di denunciare tutto.

    Una sola cosa, un consiglio: cerca di curare maggiormente la formattazione e la punteggiatura. La storia risulterà più scorrevole e leggibile, quindi non potrà che trarne vantaggio.

    Seguo, a presto.

  • Grazie per l’apprezzamento. Purtroppo come ho detto ho dovuto smussare la versione originale per motivi di spazio. 5000 caratteri sono davvero pochi in effetti e dando spazio ai dialoghi ne hanno risentito alcune descrizioni.
    La storia cmq cercherò di svilupparla nel modo più esaustivo possibile. Ma non sarà una storia tenera.
    Cmq vada non ci sarà un lieto fine. ..

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