DIFETTO FATALE

Dove eravamo rimasti?

Il braccio di Dodi dentro il wormhole è l'unico modo che ho trovato per mischiare due opzioni incompatibili. Voi quale finale preferite? Dodi si conquisterà un’assoluzione dal gusto agrodolce. (50%)

The Big Crunch

Dodi strinse in un forte abbraccio la sorella, la sollevò da terra: «Hai visto? Hai visto?»
Sciolse la stretta, la guardò. La donna annuì, rossa in faccia. Sorrideva e piangeva.
Lui aveva gli occhi spiritati: «Se quei bastardi vogliono averlo, mi devono scagionare.»
Moneta distolse lo sguardo con una smorfia di insofferenza, Dodi ebbe una vertigine.
Aveva almeno una domanda per lei:
«Come ci hai trovato?» le chiese.
Rispose Riccardo: «Gliel’ho detto io». L’amico sembrava – cosa? – spaventato, forse; quasi sul punto di piangere.
Dodi si irrigidì: «Cosa succede? Chi altro c’è?». Urlò: «Venite fuori!»
Moneta scosse la testa. Lo abbracciò di nuovo, posò la testa sul suo petto.
Il profumo. Lo stesso di quell’individuo orrendo incontrato in caserma.
«Moneta, cosa ti hanno fatto?» le sussurrò.
Lei lo guardò con aria interrogativa.
«Quell’uomo è qui? Vi ha minacciato?»
«Io non…»
«Dimmelo, hai addosso il suo profumo!». Si liberò dall’abbraccio. Ricky le si era fatto accanto. Lo guardavano. Era paura quella che leggeva nei loro occhi?
«Edoardo, ascoltami…» cominciò Moneta, ma si interruppe, lo sguardo perso. Era paura, sicuro, ma di cosa?
«Che succede?» le chiese.
«Io devo…»
«Tu… sei terrorizzata, lo vedo. Da cosa?». Lo domandò, ma forse conosceva la risposta. «Hai paura di me?» chiese col fiato corto.
Lei scosse la testa, fece un sorriso sincero, ma piangeva ancora.
«Sei preoccupata per me? Non devi. Non mi arresteranno, non ho fatto nulla. E poi ho un ottimo avvocato». Guardò Ricky che annuì serio.
Scosse Moneta con dolcezza: «Ne usciremo! Sono innocente.»
«Hai visto il mio wormhole?» proseguì.
«Ho visto.» rispose lei assorta. «È stupefacente.»
«E pensi che uno così lo tengano in galera? Anche se non mi scagionassero, sono troppo prezioso! Non trovi?»
«Insostituibile»
«E allora?». Forse capì: «Tu sai che sono innocente, giusto?»
Moneta si voltò di spalle: «È complicato.»
«Come, complicato? Che dici? O lo sono o no!»
«Qualche volta facciamo delle cose che…»
«Io… non ho fatto nulla!» biascicò allibito.
Lei lo abbracciò una volta ancora; lo fece chinare, gli parlò a un millimetro dall’orecchio: «Non è solo il coltello. Telecamere. Testimoni. Ti hanno riconosciuto…»
Lui si divincolò: «No! Non puoi! Come puoi crederlo? È lui? C’è quel pezzo di merda! Ti minaccia! Esci fuori!» urlò stravolto. «Dove cazzo sei?»
Lo sai.
«NO! Il tuo profumo!»
«È il profumo che uso sempre, Edoardo. Cos’ha che non va?»
Usa lo stesso profumo. Strano.
«Zitto!» disse lui.
«Edoardo, la TAC che hai fatto in ospedale…». Moneta gli strinse un braccio e Dodi avvertì una fitta; d’istinto le spinse via la mano e lei si zittì. La testa gli vorticava. Si abbandonò a sedere sopra la sedia pericolante, si grattò dove sentiva dolore.
Guardatelo!
«Cosa?»
Scoprì il braccio: il segno inequivocabile di un morso. Chi era stato?
La guardia, non ricordi? Il vecchio rompicoglioni!
Scosse la testa. Per la seconda volta, ebbe l’impressione di un’implosione di frantumi che correvano a compattarsi in una massa nauseante.
«Mi ha dato la bici» mugugnò confuso.
Ah ah! Lui? Come avrebbe potuto parlarti? L’ho imbavagliato!
Moneta aveva ripreso a parlare, ma Dodi era impegnato in un dialogo ora muto:
“L’ho sentito…”
Hai sentito me!
“Io ti conosco…”
Ma certo che mi conosci! Sveglia, Nerdoard!
“La tua voce. L’uomo in caserma…”
Il mondo oscillò:
“Sei… tu.”
Ovvio. Sul serio, non hai notato niente di strano nella mail che ti ho spedito?
“dolca.gardisto…”
Il Dolce Custode.
“Il mio nome, in esperanto…”
Vai matto per questi giochetti nerd! Ma di fatto è il mio nome.
“Il tuo nome…”
E il cellulare fritto? Il tuo firmware funziona alla grande!
“Io.”
Del resto, se non ci sapessi fare non ti pagherebbero le consulenze.
“Consulenze?”
Il ricordo riaffiorò aggiungendo sgomento: Sonia aveva pensato a lui per testare la sicurezza del sito Femtoprint.
Ci aveva lavorato per giorni, prima di violarlo.
Giorni, non ore.
«Neanche io sono così bravo» disse come se si svegliasse in quel momento.
Moneta lo carezzò: «Sei il migliore, fratellino.»
Un’altra vertigine, più forte.
Moneta continuò: «Mi hai sentito? Il neurochirurgo è ottimista, dice che la caduta è stata una fortuna, ha permesso di individuarlo in tempo.»
«Come posso aver fatto…? Io non sono…»
«Non eri in te. Non eri tu. La massa preme su…»
Un fischiò gli saturò le orecchie, si sforzò per mantenere a fuoco la sorella. Le sfiorò i capelli biondi. Ombre silenziose popolarono la stanza.
«Perché?»
Moneta scosse la testa. Coglieva solo spezzoni: “Nessuno sa… queste cose… uscirai…”.
La vocina invece era chiara:
Era l’unico modo per farti terminare il tuo lavoro. E perdio ha funzionato!
«Fedele…»
Bah! Quell’arrogante incapace dovrebbe ringraziarci, gli abbiamo dato un ruolo nella scoperta più importante di tutti i tempi!
Il mondo sfocò.
Luci lampeggianti, figure indistinte intorno. Qualcuno lo fece sdraiare.
Davanti a lui il viso bellissimo della donna del sogno. Gli sfiorò le labbra con un bacio.
«Sei vera?» le domandò.
Lei mostrò un sorriso radioso: «Adesso sì, Edoardo. Ed è solo merito tuo.»
Il ragazzo annuì.
Chiuse gli occhi.

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393 Commenti

    • Ciao keziarica.
      Sei semplicemente impagabile!
      Faccio il sistemista, che è un modo ieratico per dire che lavoro con i computer; diciamo che il mio mestiere mi è servito giusto nel capitolo in cui Dodi buca il sito. Detto per inciso: si buca quasi qualunque sito, ma bucare in poche ore un sito che contiene segreti industriali è possibile solo nella produzione holliwoodiana (infatti tenevo troppo a scrivere nell’ultimo capitolo che il ragazzo ci aveva lavorato per giorni per via della consulenza assegnatagli da Sonia 😀 ). Mi dirai che è una fissa ridicola, in un racconto che parla di improbabili whormhole, ma sono fatto così, fin dove posso cerco vorosimiglianza 🙂
      Però, rullo di tamburi, ho una laurea in fisica e il capitolo iniziale, ahimè, è stato ispirato a una situazione imbarazzante realmente vissuta. Come veri sono anche i sopracciglioni del professore 😀
      Ti ringrazio infinitamente, sono contento che la mia modesta produzione ti piaccia abbastanza da spingerti a dedicarmi un po’ di tempo non solo per leggere, ma anche per commentare. Grazie ancora, in un modo o nell’altro ci terremo in contatto 😉

  • Buonasera Moneta-Jaw… finalmente sono tornata a rileggermi il tuo racconto. Perdona il ritardo, piano piano sto recuperando le storie che ho dovuto lasciare in sospeso.
    Un finale che non mi sarei aspettata! E quando i finali mi sorprendono… ne sono sempre felice 🙂
    Questo Dodi mi ricorda tanto una certa persona e quindi gli voglio bene a priori, qualsiasi cosa faccia.
    Rispetto al tuo esperimento devo riconoscerti la bravura d’aver saputo mantenere un bel ritmo(accipicchia, c’è davvero materiale per un film d’azione!). Credo che sperimentare, giocare ruoli differenti, misurarsi con stili narrativi diversi siano tutti grandi pregi, soprattutto nella misura in cui ci insegnano cose nuove. Mi entusiasmano le persone che cercano sempre nuovi stimoli.

    Sei confuso sullo stile che può darti più soddisfazione? Non so, dovrei pensarci un po’… però credo che avere più sfumature (nella vita in generale ma anche nella scrittura) ci renda persone più felici. Di sicuro non ci rende apatici. E questa è una grande cosa.
    A presto, Jaw.

    • Buongiorno, Athelas!

      Che piacere ritrovarti, non sai quante volte ho pensato a te in questi mesi.
      Grazie per le tue bellissime parole, riesci sempre a trovare sfumature nuove che mi fanno sentire ‘coccolato’. Quando tornerai? Spero presto, le tue storie arricchiscono questo sito.
      Ciao, Athelas, grazie ancora e a presto!

  • Ammetto che il finale con Dodi “pazzo” non l’avevo considerato, e come finale mi piace. Il racconto è scritto bene, anche come struttura, ma c’è qualcosa che non mi convince del tutto, non saprei spiegare razionalmente il perché, è più una sensazione.
    Sono contento che ti limiti ad un solo profilo 🙂 Moneta senza uno stile particolare, credo non abbia senso di esistere.
    Complimenti e alla prossima!

    P.s.
    Riguardo alla struttura in tre atti, John Truby ti spiegherebbe che uccide la tua scrittura 😉

    • Ciao, Gabriele!
      Sono contento che il finale ti piaccia. Sono contento anche che non lo avessi considerato, quindi un po’ ti ha pure sorpreso 😀
      Ho scritto gli ultimi due racconti di Moneta con lo spirito del runner che affronta una sessione di ripetute: non possono piacerti, ma ti servono per allenarti. Per me è stato difficile scrivere e forse il lettore lo può intuire. Tu sei molto intuitivo e magari l’hai colto più di altri 😉 , da qui la tua perplessità.
      Però l’esercizio che mi ero dato era questo. Ma non domandarmi se non potevo trovare esercizi più utili o altrettanto utili e più piacevoli, semplicemente non lo so!
      E pensare che la genesi di Moneta voleva essere opposta: doveva essere lo ‘spirito libero’, il nick che scriveva fregandosene di canoni e regole, al massimo seguendo le proprie!
      Più o meno, insomma, Moneta inizialmente ha significato per me proporre un certo stile, anche per capire quanto era efficace, quanto era apprezzabile e soprattutto quanto lo sentivo mio. Proponi, stai a guardare, ascolti, segui i consigli. Fai scelte e valutazioni. Sperimentare è un attimo e i tempi si dilatano. Col risultato che scrivo da 14 mesi su questo sito e ho ancora le idee confuse su quale sia lo stile che mi dà più soddisfazione.
      Però ho capito molte cose. Non sto qui a scriverle tutte, ma qualche volta l’eccessiva consapevolezza è nemica dell’azione 😀
      Questo probabilmente vuol dire che la mia produttività diminuirà un po’.
      Ti ringrazio tantissimo del commento e dei complimenti, magari ‘la prossima’ è dalle tue parti, che ne dici?
      Ciao, a presto!
      P.S.: All’inizio ho letto ‘la struttura in tre atti uccide LA scrittura’ e devo dirti che sono sempre stato abbastanza d’accordo. Poi ho notato il possessivo, e a maggior ragione mi trovi d’accordo.

    • Ciao Achillu,
      A quale spiegazione ti riferisci? A quella che ho dato a Chiara?
      Se è così, non mi pare una cosa di cui preoccuparsi: mica è necessario sapere che ho provato a seguire una certa struttura per seguire la storia. Mica chi legge deve accorgersi esplicitamente del conflitto, del ‘fatal flaw’, della sua soluzione, mica è detto che apprezzi, si accorga o sia chiaro che l’agente del conflitto che porterà infine il protagonista a superare il suo difetto è il protagonista stesso. Il lettore deve leggere, e leggendo l’ultima parola sa certamente se la storia gli è piaciuta o no.
      Il resto sono discorsi da ‘caffè letterario’, per me importantissimi, ma del tutto slegati dal fatto che il racconto si sia apprezzato o no. Se poi non hai capito nulla della storia, me ne dispiace.
      Nella risposta a Chiara ho spiegato il movente di questa storia e ho esplicitato la posizione psicologica del protagonista. Non certo perché ritenessi di non aver scritto tutto ciò che serviva nei dieci capitoli. Solo per cercare di spiegare il mio ‘esperimento’. Perché mi piace poter discutere di queste cose con chiunque sia interessato.

      Ciao, a presto

  • Ciao Jaw Moneta o Moneta Jaw, a me non importa quale dei due sei o se sei entrambi i nik tanto non ci conosciamo personalmente e sono più interessata ai racconti che alla tua personalità.
    Questo finale è secondo me ben narrato, non aspettavo di restare sorpresa da chissà quale gran finale perché mi coinvolge non tanto la novità quanto l’esposizione e il plot generale. Bravo e grazie per questa bella storia 😉

    • Ciao Giorgia,
      Grazie infinite a te per il commento e per avermi dato il tuo parere ad opera compiuta. Per me è molto importante sapere cosa pensa il lettore arrivato all’ultima parola. I commenti ai capitoli sono importanti, ma quello alla conclusione lo è, a mio parere, un po’ di più. Grazie ancora. Sono certamente più JAW che Moneta, ma la mia idea era proprio delegare a ciascuno dei nick solo una parte di me.
      Grazie ancora!
      Ciao, a presto

  • Leggo nei commenti sotto che Moneta non scriverà più. Perché? Dopo averci rivelato che Moneta e JAW sono la stessa persona non ne vale più la pena e si è perso il senso? Il motivo per cui avevi aperto due account non era quello di poter scrivere più storie contemporaneamente?

    Passando a questo finale, devo dirti che a me è piaciuto. Che mi è piaciuto tutto questo racconto e che, va bene, forse non è originale come lo avevi pianificato, ma è un racconto compiuto e particolare.
    Non sono d’accordo sul fatto che l’unica storia degna di Moneta sia la prima: non ero riuscita ad apprezzarla veramente, perché non riuscivo a seguirne il filo e la cosa mi frustrava non poco (ma lo sai, perché nel mio commento finale te lo dicevo).

    Non sparire, per favore! Torna, scrivi ancora, come JAW o come Moneta non importa, e leggici. Almeno per me, le tue parole sono una parte fondamentale di questa piattaforma 🙂

    • Ciao Chiara,
      Ti ringrazio tantissimo per il commento. Spendi per me parole bellissime e mi lusinghi.
      Mi fa piacere doverti quasi ‘rassicurare’ della mia presenza 😀
      Resterò qui, come JAW continuerò a leggervi e a scrivere. Sì, i due account avevano lo scopo di scrivere più storie insieme, ma alla fine è un impegno molto gravoso, che mi ha portato a dilatare più del dovuto i tempi di pubblicazione.
      Sono contento che questa storia ti sia piaciuta e vorrei chiarire che a me è piaciuto scriverla e ne sono soddisfatto. In realtà non la pensavo più originale di così. O meglio, come ho già scritto, prima di scrivere il primo capitolo l’idea era molto più estrema e fantascientifica (la mia anima, alla fine, emerge sempre!), ma non ero convinto di riuscire a condurre in porto la trama come l’avevo immaginata. Magari lo farò, ma sarà un racconto decisamente diverso (e non sarà su questa piattaforma). Lo scopo di questo racconto era provare un determinato tipo di struttura, quella che *tutti* i film di azione di Hollywood ci propinano e che sembra funzionare così bene (guarda qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Struttura_restaurativa_in_tre_atti). A questo fa riferimento anche il titolo. Ti dico come leggo io la trama: Dodi ha un difetto fatale, la mancanza di fiducia in sé stesso lo porta ad affidarsi sempre agli altri. Ciò gli impedisce inizialmente di risolvere il conflitto (scagionarsi). Pensa di potersi scagionare ‘mostrando la prove della propria innocenza’, ma questa via diviene ben presto ardua. Un altro modo efficace per tirarsi fuori dai guai è accondiscendere al ricatto e terminare la propria teoria. Però prova a terminarla nel modo sbagliato: ancora una volta, chiede ad altri di avere fiducia nella sua teoria, di ‘aiutarlo nei calcoli’; ne ha bisogno per crederci anche lui. In questo persiste nel suo difetto fatale. Alla fine, braccato dai carabinieri, vedendo solo nemici intorno, capisce che deve agire da solo, deve risolvere il problema da solo.
      Scopre finalmente di non aver bisogno di altri per *credere* nella sua teoria. Non ha bisogno che qualcuno gli dica ‘bravo’ per sapere di potercela fare (in questo, vedici un parallelo con chi sta scrivendo in questo momento, il quale ha bisogno continuo di sentirsi dire ‘bravo’ 😀 😀 )
      Riesce a dimostrare che la teoria, la sua teoria, funziona.
      Ha risolto il proprio difetto fatale. Ma non trionfa, perché il ‘conflitto’ lo vede soccombere, in quanto scopre di essere lui il colpevole dell’aggressione. La chiave di lettura vorrebbe essere: la parte inconscia di Dodi ha creato il conflitto con l’unico scopo di far superare al protagonista il proprio ‘fatal flaw’.
      Quanto io sia riuscito a seguire lo schema della ‘struttura restaurativa in tre atti’ non è dato saperlo, avevo sperato in un commento conclusivo di chi, tra autori e soprattutto autrici, padroneggia molto bene questa struttura, ma non è ancora arrivato 🙁
      Però, lo ripeto, io sono piuttosto soddistatto del risultato. Non volevo certo riscrivere ‘Die Hard’ o ‘Arma letale’ o gli ultimi 007 con crisi di coscienza. Volevo declinare a modo mio una struttura vista e letta miliardi di volte.
      Ammetto anche che mi sarei voluto ispirare a un racconto di Stephen King, non ti dico il titolo perché potrei spoilerare più del dovuto e se ti capitasse di leggerlo rovinerei la sorpresa. La struttura è decisamente simile, direi sovrapponibile. Ma io – non so se l’hai notato – non sono Stephen King 😀
      Grazie, grazie veramente di esserci e delle tue belle parole.
      Io sono qui, tra poco scriverò di nuovo e non è detto che sarà fantascienza.

      Ciao, a presto!

  • Ciao Moneta,
    un finale spiazzante, davvero, mi aspettavo tutt’altro!!!
    Però la bellezza di un racconto sta anche in questo, se si riesce a capire tutto subito poi che gusto c’è?!
    Ti dirò la verità, non so se mi è proprio piaciuto….ma solo perché mi ero affezionata all’idea del Whormhole!!! 😀
    In realtà il colpo di scena è stato magnifico!
    Comunque complimenti per la fantasia.
    Ora che hai concluso entrambi i tuoi racconti non ti senti un po’ orfano?!?
    Diciamoci a presto comunque, và!
    E buona serata!

    • Ciao Cinzia,
      Ah ah, sei rimasta un po’ con l’amaro in bocca? Mi dispiace! Però, per fortuna, avete scelto il finale agrodolce, quindi il wormhole è reale, non fa parte del delirio schizofrenico di Dodi. La cosa, personalmente, mi consola parecchio, pensare che il ragazzo fosse malato, criminale e che si fosse pure illuso di avere trovato una teoria fisica che invece stava solo nella sua testa lo avrei considerato veramente una ‘condanna’ intollerabile.
      Grazie Cinzia, ti ringrazio di esserci e dei complimenti. Un po’ orfano? Forse, ma con questi due ultimi racconti penso di aver commesso l’errore di averli tirati troppo per le lunghe, quindi terminarli è stata anche una liberazione. E poi, mi tengo comunque impegnato 😉
      Grazie di tutto, a presto!

  • Ciao Moneta,
    Sì, ok, per certi versi l’effetto sorpresa non è stato “sorprendente” (oggi mi escono troppe costruzioni stupide tipo questa!) Però che ti posso fare… A me la tua storia è piaciuta un sacco. Mi sono approcciato a The Incipit da qualche mese e ricordo che la tua è stata una delle prime storie lette: ero rimasto colpito tantissimo sia per l’idea, sia per come scrivi, sia per la trama. Ho conosciuto prima Moneta di Jaw ed ancora non sapevo che si trattasse di una sola persona, quindi lo dico in maniera del tutto onesta e slegata dal fatto che apprezzi anche l’altra parte della tua scrittura.
    Mi dispiace che Moneta non pubblicherà più… Resterà comunque nella mia lista di autori seguiti 🙂 Ho letto che sei legato maggiormente alla prima storia, dunque dovrei leggerla! Effettivamente sia qui, sia sulla pagine di Jaw, sia in quella di altri autori che apprezzo molto, ci sono diverse storie pubblicate quando io non c’ero ancora e gradualmente mi piacerebbe leggerle.
    Ti ho rubato un sacco di tempo, scusa 🙂

    Ci vediamo quando Jaw tornerà a pubblicare, alla prossima!

    • Ciao Veners,

      Ah ah, ma mica ti devi giustificare se la storia ti è piaciuta! Mica l’ho scritta per essere una palla mortale 😀 Mi onori e mi dai soddisfazione, ti ringrazio davvero e sono contento di aver contribuito a farti passare qualche minuto gradevole.
      Come ho scritto altre volte, le ultime due storie di Moneta partono tutto sommato dallo stesso presupposto: utilizzare elementi molto classici e stra-inflazionati per cercare di creare qualcosa di gradevole. Insomma, vorrebbe essere un tentativo di privilegiare la forma alla sostanza. Ovvio che è un esperimento, un esercizio, perché la cosa non è affatto facile. Beh, almeno per me! 😀
      La prima storia è diversa: privilegia la costruzione fantastica e l’ironia, utilizza uno stile molto ‘allegorico’. Per qualcuno, o per molti, fin troppo. Ma a me è piaciuto tantissimo scriverla e mi sto chiedendo se non sia questo, infine, lo stile con cui vorrei scrivere.
      Del resto, se scrivo su piattaforme come questa è per il piacere di farlo, quindi devo seguire ciò che più mi piace. A questo proposito, non ti nascondo che con il ‘furetto stanco’ e con questa mi sono sentito parecchio ingabbiato.
      Ti ringrazio veramente tantissimo per i tuoi complimenti, mi fanno un piacere immenso e mi inorgogliscono.
      Come vedi, ti ho rubato più tempo io!
      Ciao, a presto!

  • Ciao Moneta,
    come sempre, tutti i pezzi vanno al loro posto col capitolo finale. Trovo stupefacente la tua capacità di escogitare trame elaborate e coerenti senza togliere margine di scelta a noi lettori. Hai davvero un bel cervello.
    Ammetto che il finale, pur non spiccando per originalità, mi ha davvero sorpreso. Tra una cosa e l’altra non ho potuto fare a meno di pensare a una certa serie TV della quale non farò il nome per evitare spoilers…
    Mi piacerebbe tantissimo vederti alle prese con un giallo ora. Secondo me è un genere che ti si addice.
    Ciao, a presto! 😀

    • Ciao Christian, ti ringrazio, anche se sono convinto che mi sopravvaluti 😀
      Come ho accennato anche a befana, ho riadattato un’idea che mi frullava in testa, secondo me poco adatta a questa piattaforma e soprattutto al tipo di lettori che mi pare voi siate. Era un’idea in effetti arzigogolata e difficilmente gestibile. Potrebbe anche vedere la luce in altri contesti 🙂
      Non avevo nessunissima pretesa di originalità, speravo solo di intrattenervi piacevolmente fino al compimento nel quale quelli che ‘avevano capito’ avrebbero ottenuto conferma dei loro sospetti e quelli che ‘non avevano capito’ sarebbero rimasti almeno un po’ sorpresi. Non so quanto l’esperimento sia piaciuto, a naso direi non molto, ma tutto sommato trovo questa storia più solida della precedente.
      In ogni caso, la storia che preferisco di più di Moneta è sicuramente la prima 🙂
      Moneta non scriverà più. JAW scriverà ma non sa ancora cosa Al giallo avevo pensato, perché mi intriga la costruzione logica che deve esserci dietro. Però è difficile e rischierei di fare una figuraccia. È come quando gioco a scacchi: penso mosse e contromosse, faccio la mia convinto, e poi l’avversario mi mangia la regina perché non mi ero accorto del pedoncino in agguato. Troppo distratto!
      Grazie mille di esserci e dei bellissimi complimenti
      CIao, a presto

  • Mi stavo perdendo il finale!
    Ma l’aneurisma, il tumore, quello che è può causare un vero sdoppiamento di personalità? Mi dirai, ma chi se ne frega, è un racconto di fantasia, ci sta il wormhole e ti preoccupi di queste quisquilie. Sì, sono una palla!
    Non dirò nulla sull’autoreferenzialità parossistica: lo hai già fatto tu, ma mi ha fatto davvero sorridere. Ma l’esperanto ti ossessiona o lo studi per diletto?
    Il finale è ineccepibile e rispetta tutti gli indizi che nel corso del racconto lasciavano pensare che Dodi dovesse dubitare di se stesso, eppure non mi soddisfa interamente. Forse troppo canonico, tradizionale, passami il termine. L’avevo già scritto a FueGod, e mi pare che anche tu abbia fatto un parallelo con la sua “cellula”: adoro le storie di sdoppiamenti di personalità ma ne abbiamo già visti e letti talmente tanti che difficilmente stupiscono. Ho letto pagine di Moneta molto più fantasiose, “diverse”, libere, diciamo.
    Sarà perché Jaw ha deciso di riassorbire la sua costola? Ma anche lui ha già scritto svolgimenti molto più originali e innovativi.
    Cioè, non è che non mi sia piaciuto, ma mi è mancata la vera sorpresa. La Fatal Surprise, insomma. Uffa, che borsa che sono, eh?! XD
    Alla prossima

    • Ciao befana,
      Riguardo allo sdoppiamento, non posso rispondere, non lo so 😀
      Effettivamente ritengo meno probabile creare un wormhole con un puntatore laser e del grafene 😀
      Non studio l’esperanto e averlo tirato in ballo anche in questa storia è esattamente quello che sembra: un’autocitazione. Anche Dolci, il cognome che ho scelto per Dodi, lo è, ma forse la può cogliere giusto Athelas.
      Non esiste niente che abbia scritto qui sopra che non abbia di questi giochetti infantili. Sì, lo so, sono una palla anch’io 😀 😀
      Questo racconto ha una conclusione fin troppo simile a quella di FueGod, a mia discolpa posso solo dire che l’idea, a differenza degli altri racconti scritti da Moneta, era questa sin dall’inizio. Sì, lo so, non è così originale, ma è una cosa che sapevo, a me interessava focalizzare sull’idea di una persona che trova in sé stesso il movente per superare il proprio ‘difetto fatale’, che poi sarebbe la mancanza di fiducia nei proprii mezzi, e per farlo si mette alle strette da solo, sia pure incoscientemente. Il canovaccio originale, che ho subito considerato irrealizzabile su questa piattaforma, era molto diverso e molto più fantascientifico; ricordava in una certa misura un racconto breve di… Alberto 😀
      Sì, immaginavo che ‘la vera sorpresa’ mancasse, perché gli indizi sono diventati, capitolo dopo capitolo, sempre più espliciti, ma speravo che il lettore si ritenesse appagato dall’averli ricollegati da solo.
      Per come la vedo io, l’unico racconto ‘originale’ o ‘innovativo’ che ha scritto Moneta è stato il primo. Rimarrà anche l’unico scritto da Moneta.

      Grazie di tutto, soprattutto della franchezza, ci vediamo presto!

      • Ahah, sarà che non ero ancora sveglissima ma non l’avevo nemmeno notato l’incoscientemente. Visto certe robe che mi scappano soprattutto nei commenti, figurati.
        Vedi che sono troppo terra terra? Il livello di lettura del fatal flaw della soluzione entrambi insiti e propri del protagonista non lo avevo proprio colto.
        Non sono i contenuti del finale, non ho nulla da ridire, è il loro svolgimento che mi è parso troppo classico. La rivelazione, la pietà di Moneta, il ripercorrere gli eventi col senno di chi ora sa, la chiusura col sogno consolatore. (Ma che rappresenta la donna bellissima? La scienza, la verità?)
        In ogni caso, ho amato molto di più Un mondo senza gente e il suo impossibile amore interbioogico.
        Have a nice day, come dicono oltre Manica 🙂

        • La donna è quella del sogno, la ragazza della metro a cui timidamente rivolge la parola, ‘Chiamami Flaw’, è l’impersonificazione della sua teoria.
          Quella che gli dice ‘Non farti illusioni, mezza s&ga. Non sarò mai tua. Se non sarò solo tua’. Riassume nella frase il difetto fatale di Dodi e gli propone la soluzione. Gli vorrebbe far capire che nessun altro può terminare il suo lavoro, è inutile che cerchi il sostegno di colleghi e baroni: Solo lui è in grado di capire la propria teoria. Deve solo crederci, non deve chiedere ad altri di crederci al suo posto. In un’ipotetica versione lunga questo concetto verrebbe sviluppato meglio, ma qui non mi è sembrato il caso, né c’era spazio a sufficienza. Ho confidato sul fatto di suscitare ‘risonanza’ in qualche lettore. Direi che non ci sono riuscito 🙂
          Beh, mica mi stupisce che ti sia piaciuto di più il ‘mondo sanza gente’, meno male! 😀
          Ciao, grazie ancora, a presto

          • Che l’aveva già sognata me lo ricordavo era il suo significato allegorico che francamente mi sfuggiva, grazie per le delucidazioni.
            Parentesi: non volevo sminuire Un mondo senza gente dicendo che lo avevo preferito questo tuo esperimento,era per ribadire che la tua fantascienza mi piace davvero molto.

    • Beh, dai, aggiungiamo ‘scienziato’ a ‘pazzo’, altrimenti il finale agrodolce diventa agro-agro!
      Diciamo che da quando ho introdotto la ‘vocina’ mi aspettavo di instillare il dubbio nel lettore; volevo che rimanesse solo un dubbio, per quanto sempre più concreto, fino all’ultimo capitolo.
      Ti ringrazio tantissimo per i tuoi complimenti, mi fa veramente piacere leggere le tue parole!
      Ciao, a presto (senza ambiguità di genere, d’ora in poi!) 🙂

  • Mah. A parte un paio di pezzi, il finale mi ha lasciato poco soddisfatto. Probabilmente è il fatto che non ho mai sopportato quando alla fine il tutto è frutto solo della propria pazzia. Anzi, poco sopporto quando c’è di mezzo la pazzia e bisogna essere bravi assai per rendermela appetibile.
    Mi dispiace che sia il tuo ultimo racconto perché, per i miei gusti, hai proprio chiuso male.

    Ciao 🙂

  • Ciao Moneta
    Come stile e modo di costruire il racconto, l’ho trovato meno “spontaneo” del precedente, ha perso un po’ in freschezza e ironia. E’ abilmente costruito, non c’è che dire, più mentale, se posso esprimermi così.Se devo essere onesta, ti dico che c’è il segno di Moneta, però con un po’ di contaminazione.
    a rileggerti (sempre che tu ci ripensi e non sparisca) 🙂

    • Ciao maria,
      Ti ringrazio moltissimo per il commento, la ‘contaminazione’ (di JAW) è evidente nel momento in cui abbiamo cominciato a scrivere su argomenti simili. Ma tant’è, ho riassorbito l’emanazione, la giovane Moneta ha smesso di scrivere. Al momento non prevedo che possa tornare, era un esperimento di cui ho già visto i risultati che mi interessavano. Ma non escludo niente, non sarebbe la prima volta che mi contraddico clamorosamente 😀
      Grazie ancora, ciao!

  • Moneta,
    avevo immaginato questo finale. E probabilmente tu avevi immaginato che lo avessi immaginato 🙂
    Per me va bene così, anche se non sono rimasto sorpreso.
    Secondo me gli indizi sparsi nel racconto potevano lasciar presagire l’epilogo “mentale”. E se non li avessi lasciati apposta in ogni caso li hai ricollegati bene.
    A mio avviso tante chicche ben dosate (la mail in esperanto per dirne una).
    Mi piace commentare a mente calda, però appena ho un po’ di tempo lo rileggo da capo e vedo se mi viene in mente qualcosa di costruttivo da dirti.
    Nel frattempo ti dico
    Addio!

    • Ciao FueGod,
      Sì, ero persuaso che lo avessi immaginato. Del resto la ‘piccola cellula’ e questa hanno qualcosa in comune 🙂
      Tengo solo a sottolineare che la ‘rivelazione finale’ era decisa già dal primo capitolo e nonostante questo io sono rimasto sorpreso dal tuo finale che non avevo immaginato 😀 😀
      Tutti gli accenni sono intenzionali, ti ringrazio se li ritieni ben dosati.
      La mail in esperanto è qualcosa di più: a chi mi accusa bonariamente di essere autoreferenziale, ho dimostrato di poterlo essere iperbolicamente, addirittura citando racconti di altri me 😀
      Ti ringrazio di avermi letto fin qui, spero che il viaggio sia stato piacevole.
      Ciao (be’, ciao, io sono JAW!) a presto!

  • E questo è tutto, gente.
    Con quest’ultimo capitolo, penso che Moneta svanirà dalla mia mente per sempre, ha adempiuto al suo compito.
    Spero che il finale vi piaccia. Se lo trovate banale è perché tutto sommato lo è. Il finale e tutto il racconto, in fondo. Penso che più di qualcuno di voi avesse immaginato da un pezzo questo epilogo. Beh, dai, avrete almeno la soddisfazione di averlo capito prima degli altri 😀
    Un’altra cosa, mi sento in dovere di spiegare le ultime opzioni, per come le interpretavo io: l’opzione ‘condanna’ non si riferiva a una condanna giudiziaria ma alla condanna ‘mentale’ di Dodi, avrebbe scoperto di essere il colpevole e di essersi immaginato anche il wormhole. L’opzione ‘finale aperto’ prevedeva un Dodi colpevole e non avremmo mai saputo se Quantum Flaw fosse solo un suo trip mentale o funzionasse davvero. Questo finale è agrodolce, perché il trionfo della teoria fa da contraltare alla sua colpevolezza e al problema mentale. 😀
    Grazie a tutti di avermi seguito fin qui, è stato divertente e istruttivo ascoltarvi.
    Addio!

  • Io ho votato per un’assoluzione, che il nostro Dodi si merita proprio. Peccato essere arrivati al finale, perché la storia è davvero bella (si è vero, te l’ho già detto altre volte ma mi piace ribadire il concetto :-D)
    Ovviamente cresce la curiosità sul ruolo di Moneta nell’ultimo episodio. Brava veramente!

    • Ciao ilaria,
      Grazie per i tanti complimenti. E scusa se mi presento solo ora con la mia identità principale: per quanto nella biografia di Moneta ci sia scritto piuttosto esplicitamente, JAW non ha mai interagito con te. Perché lo faccio ora, dunque? Perché sto spegnendo Moneta. Io rimarrò, ma ‘lei’ è stanca, non scriverò più con quel nick.
      Ti ringrazio di nuovo, buona serata!

    • Cia ivano,
      Abbi pazienza se ti rispondo io, Moneta ha terminato la sua missione e sta velocemente evaporando. Grazie di tutto. Il finale è online, non ci dovrebbe essere troppa fisica, sono curioso di sapere cosa ne pensi. Ti ringrazio di tutto, buona serata anche a te.

  • Ciao Moneta, mi piace molto la scioltezza con cui misceli tecnologia e ironia. La manina che fa “ciao ciao” è un’immagine troppo simpatica.
    Sei già al finale??? Il racconto fila proprio bene, non sembra vero d’essere in chiusura.
    Io voto per l’assoluzione 😉
    A presto!

    • Ciao Athelas,
      Ebbene sì, sono al finale. Anzi, vergognandomi un po’, posso confermarti che l’ho appena pubblicato. Non scriverei ‘già’ perché in effetti la storia si è dilungata parecchio. Ma è compiuta, finalmente. Ti ringrazio moltissimo di esserci e dei complimenti e se vorrai dirmi cosa pensi del finale sarò ancora più contento.
      Ciao a presto

    • Ehi, ehi, frena! 😀
      La svolta fantascientifica l’hanno decisa i lettori, io ho messo l’opzione con la certezza che nessuno l’avrebbe votata. Appunto, un plebiscito per il wormhole! 😀 😀
      ‘Se devo scrivere di wormhole’, ho pensato, ‘mostro qualcosa di vago, un varco che si apre, o magari solo una corrente d’aria, un risucchio, un lampo di luce’. E voi mi pareggiate le opzioni tra sede Femtoprint e palazzina fatiscente. Ho considerato altre possibilità, tipo scrivere che la sede Femtoprint era in una palazzina fatiscente e robe simili, ma cinquemila caratteri per farci stare tutto e anche Riccardo erano decisamente pochi, se volevo rispettare il famoso ruolino di marcia. E allora ho optato per la più classica delle interazioni, se vogliamo in stile Doraemon 😀 :-D. Avrei potuto evitarlo, tra l’altro mi pare che ho un golden point, anche se non l’ho mai usato. Ossia, in qualità di autore posso dare il voto decisivo, no? Però alla fine mi sono detto che, se potevo onorare la scelta, anche solo come ‘esercizio dialettico’, era giusto farlo.
      Non apparirà alcun gatto. Te lo assicuro. Forse 🙂
      Su Moneta forse hai ragione, ma…
      Ciao, grazie infinite per il commento, ti aspetto per il finale!

    • Ciao Veners,
      Sì, l’idea iniziale non prevedeva interazioni tra Dodi e il wormhole, ma visto il pareggio tra le opzioni ho voluto onorarlo in qualche modo. Sono felice che abbia apprezzato il capitolo, il finale è in corso di scrittura, alcune parti attendono ovviamente il vostro responso, che rimane ancora un po’ incerto.
      Grazie di tutto! Ciao!

  • Un attimo…ma leggendo gli altri commenti mi sono accorta che si rivolgono a te al maschile, quindi Moneta non è una ragazza?!!
    Comunque a parte la mia confusione di genere 🙂 vedo che la storia volge al termine e un solo capitolo mi sembra anche breve per tirare le somme, ma sono sicura che saprai farlo al meglio. A ogni modo a ma piacciono sempre i finali aperti, soprattutto in questo caso.

    • Ah ah, in realtà riferendomi alla mia persona cerco di evitare aggettivi declinabili, ma è vero che in un passato non lontano li declinavo al femminile. Moneta cos’è? Una scheggia, un esperimento che probabilmente volgerà al termine con questo racconto. Tutto il resto sta scritto nella mia biografia, aggiornata qualche mese fa.
      Lo ripeto anche a te: lo spazio non è molto, ma sto seguendo il mio ruolino di marcia, sono confidente di riuscire a chiudere in modo soddisfacente. Se poi vincesse l’opzione ‘finale aperto’, probabilmente interpretereste qualche filo non ricucito per mancanza di spazio come qualcosa di voluto 😉
      Grazie di esserci e di tutto!
      Ciao!

  • Ciao Moneta,
    bel capitolo davvero, bravo!
    Finalmente il tunnel è aperto!!
    Non ho capito però perché porti proprio alla stampante anziché altrove: perché il prisma proviene da lì? E come si fa ad aprire un tunnel che sbuchi altrove per consentire i viaggi nello spazio-tempo? E l’effetto “spaghetto”?!?!?
    Preciso che non sono critiche ma curiosità!!! Essendo totalmente ’gnorante in fisica lo chiedo a te che sei ferrato 
    Mi interessa soprattutto la spaghettizzazione, perché mi intrigava l’idea di scrivere un racconto col buco nel mezzo (non copio eh, mi era venuto in mente da tempo perché il mio bimbo si era interessato ai buchi neri), ma lo spaghetto mi “inquieta”.
    Comunque ho apprezzato molto l’episodio, ma mi prende l’ansia a pensare che c’è così tanto da spiegare ma un solo episodio disponibile!!!
    Quindi voto per l’opzione 3, anche se io i finali aperti li ho sempre odiati!! Magari farai un seguito?
    A presto per il gran finale!!

    • Ciao Cinzia,
      Grazie per il commento. Ti rispondo non in qualità di ‘esperto’ ma di autore.
      Porta alla stampante perché è stato creato lì, l’idea è che metta in comunicazione il punto di origine con la posizione finale, qualunque essa sia. Insomma, per raggiungere un posto lontano lo devi prima… raggiungere con altri mezzi, ma a quel punto hai ‘costruito il ponte’ e ti muovi come ti pare tra i due luoghi.
      Per quanto riguarda l’effetto spaghetto, se ne tenessimo conto non ci sarebbe alcun racconto che riguardi anomalie spaziotemporali. In realtà, se un uomo volesse entrare in un buco nero, già la differenza di attrazione gravitazionale tra testa e piedi lo sbrindellerebbe. Utilizzare queste eventuali ‘anomalie’ spaziotemporali per muovercisi dentro è facile solo nei racconti di fantascienza 🙂
      Di certo non posso dare alcuna giustificazione scientifica al comportamento che descrivo, perché non esiste alcuna teoria (che io sappia) che prevede oggetti che si comportino come il mio tunnel. A rigore potrebbe cadere verso il centro gravitazionale, forse, e cominciare a divorare la terra. Forse. Ma tieni presente un’altra cosa: tutta la letteratura divulgativa e non sui buchi neri si basa su estrapolazioni di una teoria che non è strettamente applicabile alle condizioni che descrive. La teoria completa manca ancora. Beh, è quella che ha trovato Dodi!!! 😀
      Vediamo cosa riesco a fare in cinquemila caratteri. Ma mi conforta sapere che ho rispettato la mia tabella di marcia, non prevedevo che mi servisse più spazio. È lo stesso motivo per cui so già che non scriverò un sequel.
      Se vince l’opzione ‘finale aperto’, farò il possibile per non fartela odiare troppo 🙂
      Ciao e grazie di nuovo!

      • Accidenti, grazie per le spiegazioni!!!
        Ho capito, sui buchi neri, ma soprattutto sui buco-verme, si può dire tutto e il contrario di tutto, soprattutto nei racconti di fantascienza in cui vige la licenza poetica!!!
        Ok, mooolto interessante…vediamo se riuscirò a buttarmici anch’io, nel buco nero 🙂
        Mi conforta anche il fatto che tu sia in tabella per concludere nei 5000 caratteri tutte (o quasi, se vince il famoso finale aperto) le spiegazioni del caso.
        Tiro un sospiro di sollievo 😉
        Buona serata e grazie ancora!!!

  • Ero molto indecisa su cosa votare e alla fine ho optato per un finale vago, perché so che sarai comunque in grado di renderlo spettacolare 😀

    Credo che per Dodi, entusiasmo (e genialità) a parte, sarebbe stato meglio ascoltare quello che Ricky stava cercando di dirgli, perché qui ci sfugge qualcosa. E Moneta?, che c’è sempre con i suoi mille volti, con le sue due facce, che cosa c’entra in tutto questo? Che fine ha fatto Sonia?
    Insomma, ci sono tanti interrogativi ancora, e un solo capitolo (5000 caratteri e basta!!) per risolverli. O magari per lasciarli in sospeso. Forse la cosa ti divertirebbe 😉 e anche per questo ho votato per il finale interpretabile.
    Allora a presto!

    • Ciao Chiara!
      Dodi ascolterà Ricky, prima o poi. Magari anche Moneta vuole dirgli qualcosa. Che ruolo ha? Boh! Sì, ci sono un sacco di interrogativi, sono così tanti che forse vi lamenterete con me perché il finale sarà in parte ‘aperto’. In realtà ho in mente tre precisi sviluppi che rispondono sicuramente alle tre opzioni… ma non è detto che io interpreti le opzioni come le interpretate voi. Condanna, finale aperto, sono termini che rappresentano una vasta gamma di situazioni 😉
      Ciao e grazie mille di tutto!

  • Per una volta io voto il finale vago ed interpretabile, tuttavia non lasciare in sospeso altro: cosa voleva dire Richy? Che c’entra Moneta? E Sonia? E davvero è riuscito a fare un Wormhole alla Femtoprint o ci sono altre sorprese?
    Una volta risposto a tutte queste, non rimane spazio per il finale 😛

    Ciao 🙂

    • Ciao Red,
      Sì, tranquillo, i punti che indichi, tutti importantissimi, ci saranno. Qualcuno di essi, se il finale dovrà essere vago, sarà lasciato alla sensibilità del lettore.
      Ho molta fiducia di riuscire a farmi bastare i cinquemila caratteri.
      Grazie di tutto!

  • Buonasera Moneta!
    WoW! Lo stracazzutissimo tunnel spaziaaaleee!!! Mi piace un anno-luce come suona! 😀
    Bene bene, Dodi è riuscito a dimostrare che il cristallo funziona! Dovrebbe essere una buona base per scagionare se stesso…voto l’assoluzione dal gusto agrodolce 😉 ogni storia che si rispetti insegna che, per ogni decisione, c’è sempre il rovescio della…Moneta! XD
    Il finale mi lascia in sospensione! Aspetto con ansia l’episodio finale, magari ricordamelo con un commento così, quando lo pubblicherai (che dovrà finire nel calderone delle storie finite), io lo saprò e commenterò 😉
    Ci vediamo presto! Ancora buon lavoro e buon futuro!!! 😀

  • So benissimo che i lettori plebisciteranno l’assoluzione, ma io preferirei il finale vago e interpretabile, credo sia chiaro che ho una certa avversione per le sentenze definitive 🙂

    Ma sei incorreggibile, incapace di tenere parola: “Moneta farà un’apparizione ma non avrà nessun ruolo nella storia”! Dovresti far analizzare da un esperto questa tua tendenza a autocitare e reiterare i tuoi personaggi e racconti! ;-p
    Finiti i sarcasmi e le “vilaines moqueries”, l’apparizione di Moneta è un vero colpo di scena! Io che mi immaginavo già che il cattivo Deus ex machina fosse il finto tonto Ricky, o lo stesso Dodi che aveva architettato tutto… Quibndi non ho capito nulla, aspetto trepidante il finale.
    Bellissimo il pezzo iniziale con il fattorino, le giustificazioni, i dialoghi interiori
    Ciao

    • E le citazioni non sono neppure finite! 😀
      Hai ragione, c’è qualcosa di psicologico o psichiatrico. Però mi diverte, e fino a che non è troppo pesante… Come? È troppo pesante? Ooops! 😀
      Ma potrei debolmente obiettare che finora Moneta non è stata molto più di una comparsa e che tutto sommato potrebbe anche rimanerlo. Beh, è possibile, no? 😉
      Grazie mille dei tanti complimenti, felicissimo che ti sia piaciuto.
      Ciao!

  • Ciao Moneta,
    confesso che non vedevo l’ora di leggere la descrizione di questo fantomatico wormhole. Una sfera dunque? Interstellar insegna. Mi chiedo come mai Ricky non condivide l’entusiasmo dell’amico. Centra la presenza di Moneta?
    Tra paradossi informatici e fisici mi è davvero piaciuto questo racconto. Come ogni buon racconto che parla di storpiature spazio-temporali, ci sta bene un finale aperto a mio avviso.
    Ottimo lavoro, come sempre.
    Ciao, a presto 🙂

    • Ciao Christian,
      Confesso di non aver visto Interstellar.
      In realtà immagino il wormhole come una membrana circolare, più che una sfera.
      Ricky è inebetito. Non so perché, magari è solo troppo sorpreso. Lo scopriremo!
      Grazie dei complimenti, spero che il finale non ti deluda:
      Ciao!

  • Ciao Moneta,
    ho optato per finale agrodolce. La condanna pesante mi avrebbe messo troppa ansia (come al solito). Il finale deciso da me sarebbe stato scontato (dal mio punto di vista). Probabilmente lo immagini.
    A questo punto non mi resta che attendere come culminerà questa storia.
    Il capitolo mi sembra stilisticamente coerente con i precedenti, quindi come al solito non ho nulla da dire al riguardo. Magari riuscirò in qualche critica costruttiva nel finale 🙂

  • Ciao Moneta
    vado a sensazione: capitolo pensato e ripensato, visto e rivisto, articolato ma non macchinoso, ironico q.b., non un grammo in più. Insomma, funziona eccome, nonostante i dettagli “tecnici” non proprio facili per i non addetti ai lavori.
    Agrodolce… il ragazzo è super sveglio e in gamba, veniamogli incontro 😀

    • Wow, che sadismo! 😀
      Be’ probabilmente, tra buona condotta, attenuanti, un buon avvocato, curriculum scientifico, una condanna al carcere filerebbe via come l’acqua. E poi, potrebbe sempre evadere no? 😉
      Grazie di tutto, ciao e buona giornata!

    • Grazie mago, felice che ti sia piaciuto.
      Non so se il finale sia scontato o no, però, abbastanza incredibilmente, viste le mie esperienze precedenti su questo sito, sarà esattamente quello che avevo pensato all’inizio.
      Grazie di tutto, buona giornata!

  • Salute a te Moneta!
    Sono Zaion Salanders, scrivo su questa piattaforma da relativamente poco tempo ed ho addocchiato solo ora il tuo racconto in vetrina, così ho deciso di leggerlo dal primo episodio (Albert che fa la linguaccia mi ispirava un sacco! :D)
    Il primo episodio mi ha riempito di aspettative, mi prefiguravo già una qualche sorta di teoria unificata quanto-relativistica o santi graal fisici del genere (Sono un fanatico di queste cose ! 😉 ). Il secondo episodio invece mi ha parecchio ribaltato le aspettative, si è traformato subito in un giallo coi contorni da Thriller (non mi aspettavo proprio l’incastro di Dodi e l’uccisione del prof. Fedele!) Il terzo capitolo è stato un bel concentrato di adrenalina, ma è il quarto che mi ha stupito di più! E’ la prima volta che ho trovato un racconto con l’autore stesso calato direttamente NELLA trama. Bel colpo! Non c’è che dire ,-) (Nerdoard! Hahaha!). Il quinto capitolo invece mi ha davvero sorpreso! E’ stata Sonia a tentare di incastrare Dodi per l’omicidio di Fedele?!? Bhe, complimenti! E’ stato un colpo di scena coi fiocchi! 😀 Ma tra tutti è il sesto capitolo quello che, è giusto usare il termine, è proprio fotonico! Ecco! Sono queste le cose che adoro (sono un patito dei particolari e della scienza, mischia le due cose insieme ed ottieni il mio cocktail preferito! 😉 [ma la cosa che mi ha divertito di più è stata immaginare i carabinieri che sparano all’impazzata senza il minimo timore del deterrente penale di abuso di potere! XD]). E’ stata davvero singolare e divertente la “discussione con se stesso” nel radiotelescopio davanti ai supercomputers. L’ottavo e ultimo capitolo è stato parecchio scorrevole, ben articolato, si sentiva tutta la tensione dei suoi pensieri!
    Per ultimo, ho votato alla Femtoprint. Ecchecavolo! Li voglio vedere realizzati adesso questi cristalli di grafene da wormhole quantistici!
    nel complesso, la storia mi è piaciuta! 😀 la trama regge molto bene, le scene sono davvero ben delineate e, soprattutto, i titoli degli episodi sono decisamente azzeccati! Ben fatto, complimenti! 😉
    Seguirò con trepidazione i prossimi due episodi. Ti auguro buon lavoro e buon futuro Moneta! A presto! 😀
    Zaion.

    • Ciao Zaion Salanders e benvenuto.
      Mi fa sempre moltissimo piacere scoprire che qualcuno non si fa scoraggiare da molti capitoli già scritti e li legge tutti, anzi, riesce a leggerli tutti senza abbandonare a metà. Mi riempi di bei complimenti per i quali non posso fare altro che ringraziarti di cuore. Sono molto importanti per me. Una correzione: il professore è in gravi condizioni, la prognosi è ancora riservata 😀
      Anche il tuo augurio ‘buon futuro’ è bello e significativo.
      Futuro. Purtroppo conosco molto bene il mio futuro, o meglio, l’assenza di esso. Una persona lo ha monopolizzato e pretende di dettar legge sui secoli a venire. Vuole scrivere il mio futuro al mio posto. Mi ha imposto di occuparmi solo del presente, mentre lui si proietta ai confini del tempo, lasciandomi qui, sulla Terra di oggi, vietandomi anche solo di pensare alla fantascienza. È un balordo, un cialtrone, uno che si vanta di compiere viaggi nel tempo, figurati! Se lo dovessi incontrare, evitalo, per il tuo bene. Finge di essere gentile, ma come le sue strane creature semidivine e sintetiche, non potrai mai sapere cosa ha in testa.
      Occhio, perché bazzica da queste parti. Si chiama JAW.
      Ti voglio perciò dare due consigli:
      – Se mai dovessi incontrare JAW, non dare troppo retta a ciò che ti dice.
      – Il secondo consiglio è meno diretto, ma altrettanto importante: leggi sempre le biografie degli autori di TheIncipit. Si scoprono un sacco di cose interessanti. Sempre che non l’abbia già fatto, non mi hai convinto del tutto. 😀
      Ciao Zaion, a presto

      • Anh ok! Non avevo capito che Fedele fosse in prognosi riservata, pardon 😉
        Dici del sig. JAW?! Ma…ma è il mio commentatore preferito! Lui, insieme ad altri, è quello che ha seguito sin dal primo episodio il primo atto della mia precedente storia! Mi da pure sempre dei validissimi consigli! Ma dici che non mi dovrei fidare troppo? Che è un balordo cialtrone…?? Eppure, come ho letto nella tua biografia, Moneta e il sig. JAW sono in realtà…fratelli? Ho capito bene? 😮
        Mah…sono confuso.
        Comunque, ti ringrazio per tutti i consigli Moneta 😉
        Ma se davvero il sig. JAW le ha imposto di pensare solo al presente e non alla fantascienza…BARA! E’ un tuo diritto scrivere della bella fantascienza! (di cui io, se mai vorrai leggere la mia biografia, sono un assoluto estimatore 😉 ). Tra l’altro, io faccio il tifo per tuttE coloro che si impegnano nel genere letterario scifi (ahimé) quasi del tutto dominato dal genere maschile…un tocco di novità ci vuole! Sempre! 😀
        Ancora grazie mille per la risposta Moneta! A presto!
        Zaion.

  • Ciao Moneta 😉
    In questo capitolo, che definirei “tecnico”, hai saputo comunque farmi ritrovare l’ironia leggera dei precedenti episodi, non dev’essere stato facile!
    Ora mi aspetto una palazzina fatiscente… perché in posti del genere possono sempre accadere un sacco di cose 😉
    A presto!

  • Hey Moneta,
    mi tocca leggere e scrivere stringhe di MySQL tutti i giorni al lavoro. Il sabato finalmente posso rilassarmi un po’ e invece mi ritrovo altre stringhe qui. L’SQL mi perseguita 😀
    Questo capitolo mi è piaciuto proprio perché non ti sei limitata a scrivere che il protagonista “faceva scorrere le mani sulla tastiera velocemente. Dopo 5 minuti aveva hackerato il pentagono. Fu abbastanza facile”.
    …mamma mia poi, la tensione di stare lì ad aspettare che il computer finisca i suoi calcoli con la paura che qualcuno possa entrare da un momento all’altro per metterti le manette. Credo di aver perso qualche chilo con tutta questa tensione.
    Ciao, a presto 😀

    • Ah ah, mi dispiace colpirti mentre hai abbassato la guardia, rilassato sul divano a goderti il meritato riposo!
      Eh, lo so, ho provato a mostrare una violazione del sito ‘improbabile ma non del tutto impossibile’. Diciamo che un attacco come quello descritto sarebbe quasi realistico, avendo più di qualche ora di tempo, ovviamente. Beh, ma noi c’abbiamo il supercomputer, eh! Che ridere!
      Grazie mille per i complimenti!
      Ciao a presto!

      • Ciao, rieccomi! Eh sì, ho visto solo il 4/03 che la presentazione personale di Moneta era cambiata – e ora l’hai modificata di nuovo, rispetto a com’era due giorni fa – e mi sono molto sorpresa perché in effetti non me l’aspettavo. Non l’avrei proprio mai sospettato. Però, prenderla male come? E soprattutto… Perché? 🙂
        Qui non c’è la possibilità di lavorare a più storie contemporaneamente, quindi un metodo semplice a cui però non avevo pensato è quello di creare due profili diversi. Ma invece il non farlo sapere fino ad ora viene da un’esigenza di…?

        Un’altra sorpresa è stata vedere quanto ne sai di computer. Aiuto! In realtà a me, profana e amante della carta, fa molta impressione come cosa. Però ho apprezzato che nel capitolo ci fossero delle spiegazioni “tecniche”, e che non fosse tutto sbrigativo e semplicistico – computer super potente a parte 😉
        Ad ogni modo, come ti dicevo, il racconto mi ha presa subito e avevo sospettato che teletrasporto / spostamenti temporali potessero essere coinvolti. Ma anche di questo capisco poco o nulla, quindi mi sono basata proprio sull’istinto.

        Ho scioccamente votato “Alla Femtoprint”, rendendomi poi conto che non mi sembra una buona idea gironzolare per la tana del lupo, con un bel primo piano sul giornale. Però eviterei Sonia come la peste, e Riccardo non capirebbe granché, quindi… Va bene così! 😀

        Ah: che ti hanno fatto gli avverbi in -mente? Non mi ero mai resa conto che li usassi in modo compulsivo!

        • Ciao Chiara,
          Riguardo al ‘segreto’, non so, volevo che gli altri leggessero l’uno o l’altra non perché dietro c’era una stessa persona ma perché erano interessati a ciò che le due ‘schegge’ scrivono. Del resto erano cose piuttosto diverse (ultimamente, con la piega quasi fantascientifica di questo racconto, si sono forse avvicinati parecchio). All’inizio è stato utile, poi le carte si sono mischiate, le stesse persone leggevano sia l’uno che l’altra, non aveva più senso continuare a tenerli separati.
          E poi ho sempre sognato di avere un’identità segreta 😀
          Sai la scena in cui Clark Kent si toglie gli occhiali e Lois Lane scopre improvvisamente ciò che non aveva mai sospettato, ossia che lui è Superman? Ecco, speravo segretamente in un’accoglienza simile, anche se la mia situazione forse era più simile a quella di Mrs Doubtfire 😀
          Ammetto che so qualcosa di computer, ci lavoro. So abbastanza per essere cosciente che la ‘violazione’ del sito è come minimo compressa per esigenze di copione.
          La domanda in cui mi vanto di non aver usato avverbi in ‘mente’ è in risposta a chi mi ha *giustamente* fatto notare che in un capitolo ne avevo usato *veramente* troppi. Sto *faticosamente* cercando di smettere, ma *onestamente* non è facile 😀
          Ciao, grazie ancora!

  • Ciao Moneta,
    capitolo avvincente, siamo agli sgoccioli.
    Devo ammettere che, da totale ignorante informatica quale io sono, ho capito sì e no metà dei passaggi di violazione del sito, ma il pathos c’era tutto 😉
    E bravo Dodi…vediamo che combina nel palazzone fatiscente con Riccardo, così ho anche sbloccato il voto 😉
    A presto!

  • Moneta,
    Perdonami! Il mio voto (Femtoprint) ha causato il pareggio! 🙁
    Capitolo ottimo, bella la parte informatica, della quale ci ho capito qualcosa anche se sono ignorante in materia, ed avvincente la snodo da cui Dodi diventa un ricercato omicida, bugiardo, ladro…!
    Attendo i botti del prossimo capitolo con grande curiosità!
    Ben fatto.

    Ciao, a presto.

    • Ciao Veners,
      Grazie per i complimenti, non preoccuparti per il pareggio, sarà stimolante, se permane, cercare di conciliare due opzioni molto diverse (la Femtoprint ha sede in una palazzina fatiscente? 😀 )
      Grazie veramente per i complimenti, spero di mantenere vivo il piacere di leggermi e la curiosità fino alla fine.
      Ciao!

  • Mi piace quel posto, restiamo alla Femtoprint!
    Cavolo, dopo la prima parte ho dovuto prendere un’aspirina, con tutti quei codici mi è venuto il mal di testa!
    Scherzi a parte, ennesimo ottimo capitolo, vediamo se il nostro Dodi a parte le seghe mentali riesce a venirne fuori.
    Ciao e al prossimo 😉

  • Io voto alla Femtoprint.

    Il capitolo è stato perfetto: sito fatto in WordPress, IPS facilmente aggirabile grazie ai bachi di WordPress, password facile (e neanche tanto: di solito sono più facili)… Mi è piaciuto molto anche la parte finale, dove lui cerca di cambiare aspetto, del fatto che tema la guardia, ma che questa non si è accorta di niente (ma sarà vero o è tutto un trucco? 😉 ).
    Andiamo al pre-finale 😀

    Ciao 🙂
    PS: hanno violato segreti industriali ben più grandi e protetti usando una semplice chiavetta usb lanciata in un parcheggio 😉

    • Wow, grazie Red!
      La guardia in effetti non si fa vedere, che ci sarà sotto?
      Boh, magari non voleva perdersi il finale del documentario che stava guardando 😀
      Grazie di tutto!
      Ciao!
      P.S.: la password di Sonia e *mediamente* molto ‘strong’

  • Io dico palazzina fatiscente.
    Questo capitolo è praticamente perfetto, sia nella forma che nel contenuto narrativo.
    C’è il giusto pathos eccetera eccetera ( e uno zio buddha come ciliegina 😀 )
    Devo inserire più caratteri alfanumerici alle mie password.
    Molto carina la copertina, però io anziché abusare del buon vecchio zio Alberto, avrei messo qualcos’altro. Che so, un cristallo o cose del genere.

    a presto

    • Ah ah, grazie FueGod, sei troppo buono!
      ZIo Buddha ci sta proprio bene, in bocca a Nerdoard.
      Dubito che la password che ho scritto, a parte botte di clamorosa fortuna, si possa brute-forzare in pochi minuti. Ma ancora ci si potrebbe riuscire in tempi ragionevoli. Facciamo finta che il supercomputer che Dodi utilizza sia molto più potente dei computer commerciali attuali 😀
      Per quanto riguarda la copertina: ho iniziato io, ho evocato esattamente quella immagine. Banale, ma funziona, attrae l’attenzione. È a tutti gli effetti un’icona che tutti riconoscono. Magari sì, aggiungerci un cristallo sarebbe stato interessante. O anche una matita, perché questo è la grafite 😀
      Grazie di esserci e di tutto!
      Ciao!

  • Voto per la palazzina fatiscente, siamo nell’ambiance film di spionaggio, fantascienza catastrofista, restiamoci.
    Ho un’obiezione: ma questa Femtoprint, non so se sia una possente multinazionale, ma in ogni caso è un’azienda economicamente florida e all’avanguardia e mi fa il sito aziendale su WordPress? Lo so, lo so, sono troppo terra terra, sono questi dettagli triviali che mi impediscono di librarmi nel mondo del fantasy.
    Sull’ hackeraggio non mi pronuncio: ne conosco una cippa, m’avessi detto che aveva sul telefono un apply di decodifica password, non avrei battuto ciglio.
    Adoro i dettagli che fanno tanto vecchio film: il taglio di capelli “per camuffarsi” buttandoli nel wc, persino la fuga in bicicletta: non ti avevo detto all’inizio che questo racconto mi faceva pensare, tra le altre cose, a I Goniees?
    Ah, e mi è piaciuto un sacco il titolo dell’episodio!
    Ciao, M.

    P.S. Ma la copertina l’hai imputtata tu? è bellissima

    • Ciao befana,
      Parliamoci chiaro: nella realtà la probabilità di violare in poche ore un sito aziendale che ha segreti industriali da proteggere è piuttosto bassa.
      Avete scelto questa opzione e per coerenza interna ho dovuto rendere facile il lavoro a Dodi.
      Per contro, ti meraviglieresti di quanto, in molti casi, la sicurezza sia trascurata a livelli osceni: per esperienza personalissima potrei raccontarti di siti istituzionali realizzati in wordpress. Di altri siti – privati – visitati ogni giorno da milioni di persone (penserai che esagero, ma non è così, te lo assicuro) che stanno terminando in questi giorni un passaggio a wordpress.
      Ho scelto wordpress proprio per questo: pur avendo effettivamente dei problemi di sicurezza (ce li hanno tutti!) è molto versatile, personalizzabile, ‘carino’, quindi è usatissimo.
      Il sito in cui scriviamo è in wordpress 😀
      Poi, alla FemtoPrint mica si fidano, il vero bastione è l’IPS, Intrusion Protection System: stoppa ogni richiesta che ritiene illecita prima che arrivi al wordpress. Io ho fatto finta che sia facilmente aggirabile.
      Nonostante questo, se Sonia non avesse avuto una password ridicola, col piffero che le rubava le credenziali, ho provato a far percepire anche questo.
      Il titolo dell’episodio è anch’esso una forzatura, perché in genere si parla di ‘dilatazione dei tempi’, ma in relatività tutto è… relativo al singolo osservatore e, per quanto non esista particolarmente come ‘frase fatta’, la frase ha un senso compiuto.
      La copertina non l’ho scelta io, ma ho avuto una premonizione, ci credi?
      Mi è sembrato di capire che, dopo la prima copertina, non ti chiedano più nulla e facciano loro. Io già mesi fa, quando ho scritto il secondo capitolo, fantasticavo di una copertina, immaginavo che non mi avrebbero chiesto come la volevo e pensavo che ci avrebbero messo Einstein e formule (il casco).
      Insomma, probabilmente se me l’avessero chiesto l’avrebbero realizzata uguale.
      Quindi piace molto anche a me!
      Ciao e grazie di tutto!

      • Ehi, M.,
        non vorrei averti fuorviato esagerando sulla mia totale ignoranza in scienze: il riferimento del titolo alla “dilatazione ecc.” l’avevo capito: per questo mi è piaciuto! 😉
        Su WordPress eccetera, riconosco la mia patente ignoranza come di tutto ciò che è informatica. Io il computer lo uso solo via windows e solo per le cose basiche in cui sei assistito dal software, appena si esce da quelle zone di comfort: aiuto! E pensa che vivo con uno la cui passione, da quindici anni, è fabbricare computer da solo, programmarli e via discorrendo. Volendo potrei informarmi: deve essere allergia hihihi
        Sì, la copertina è deliziosa, ma anche il racconto, eh?!

        • 🙂
          Scusa, non volevo fare ‘la maestrina’.
          No, non pensavo che non cogliessi il riferimento alla relatività.
          Il fatto è che ho pensato molto al titolo. All’inizio mi sembrava perfetto, poi ho realizzato che in realtà non era del tutto corretto, perché, in riferimento a particolari grandezze fisiche (tempo proprio e spazio proprio) si parla di ‘dilatazione del tempo’, piuttosto che di contrazione, riservata alle lunghezze. Ciò non toglie che puoi invertire le formule e indicare un particolare sistema in cui… uff! di nuovo.
          Comunque, ogni volta che esagero con le spiegazioni, non è perché presumo ignoranza altrui, è perché lo voglio chiarire a me stesso.
          🙂

  • Anch’io parlo con il mio pc, quanto faccio query sql……
    Divertita, furba Sonia, ma non abbastanza, password lunga, ma troppo personale, facile da scoprire… 🙂
    Per il resto chiudo gli occhi e ti credo….avanti con il botto. 🙂
    Brava….quasi dimenticavo…Femtoprint.

    • Ciao MrsRiso!

      Oops, il campo informatico non ti è estraneo, mi pare di capire 😀
      Allora avrai riso un po’ delle mezze ingenuità che ho scritto. Ho cercato di non scrivere marchiane inesattezze e di risultare comprensibile a chi non è del campo (vedi ad esempio ‘file di configurazione del sito’, in origine avevo scritto ‘file di configurazione php del server’ 😀 ). Cioè, comprensibile da un lato, quando si trattava di far capire cosa vuole ottenere Dodi, e cialtronescamente incomprensibile dall’altro, mettendo un po’ di stringhe di comandi o output di query che però formalmente sono corretti. Poi, lo so, violare un sito in cinquemila caratteri è praticamente impossibile 😀
      Ti ringrazio tantissimo per esserci e per i complimenti.
      Ciao!

    • Ciao Ilaria,
      Chiedo scusa anche a te per il ritardo con cui ti rispondo, in realtà credevo di averlo già fatto, diciamo che ho fatto casini con mail e accessi al sito 🙂
      Grazie per il commento e i complimenti, ‘impeccabile’ mi piace proprio! 😀
      Dodi ce la farà. Forse 😀
      Ciao e grazie ancora!

  • Ho letto tutti gli episodi, e mi sono piaciuti. Anzi, ho trovato una crescente sicurezza da parte tua, un’evoluzione nella forma e nella precisione, così come quella di Dodi che sta maturando e acquisendo un’autostima che gli permetterà di difendersi e farsi ascoltare.
    Ecco perché riuscirà a violare il sito della Femtoprint, senza l’aiuto di Sonia. Mai fidarsi delle donne, soprattutto di quelle che strillano come negli horror di serie B 😉
    Brava Moneta

    • Ciao Gio,

      TI ringrazio per il tuo commento lusinghiero! 😀
      Eh, sì, la fiducia in sé stesso non è mai stato un punto di forza del ragazzo. Qualcuno lo sta costringendo a maturare.
      Voglio anche scusarmi per il ritardo con cui ti rispondo, ho fatto un po’ di confusione, a volte mi capita.
      Ciao e grazie di tutto!

    • Ciao Tom,
      Grazie per voto e commento. L’idea hacker fa furore, come al solito non capisco nulla dei gusti dei lettori perché avrei scommesso che sarebbe stata la meno scelta. Questo mi complica un po’ le cose, è vero, ma devo dirti che finora lo sviluppo della trama non ha avuto, per me, scossoni: siamo arrivati dove prevedevo quando prevedevo, scegliendo una strada che *non* prevedevo affatto. I tre capitoli finali dovrebbero essermi sufficienti a concludere come avevo immaginato. Ma magari ho fatto male i calcoli 😀
      Grazie ancora, ciao!

    • Ciao Silvia, grazie per il voto e il commento!
      Ti dirò, io di perplessità ne ho più di qualcuna 🙂
      Per rispondere alla tua: sì, penso che nella vita reale l’avvocato se la vedrebbe brutta. 😀
      Però la vita reale italiana è già un altro paio di maniche.
      Vediamo: hanno visto un tizio in abbigliamento sportivo che sparava ad un ragazzo inerme. Ricky, un ingenuotto, ha pensato bene di aiutare Dodi, portandolo via a chi gli stava sparando. Come dici? Si sono qualificati come carabinieri? Boh, non devono averlo sentito!
      Altri carabinieri uscivano dalla caserma? E che ne sapevano, pensavano che uscissero per gli spari, per proteggere Dodi! Insomma, se il ciccione è davvero un Principe del Foro potrebbe uscirne sostanzialmente indenne. 😀
      Grazie ancora per il commento, me li metto anch’io questi problemi, cerco di non esagerare con il mostrare ‘realtà incoerenti’.
      Forse non sempre ci riesco 😀
      Ciao!

  • Ciao Moneta… e scusa il ritardo con cui commento questo episodio.
    Bene, mi sembra che la storia abbia proprio preso un bel ritmo: Dodi non è più confuso e sorpreso, ma si muove con agilità mostrando di sapere il fatto suo 😉
    Ora mi aspetto che riesca a procurarsi i codici 🙂
    A presto!

  • Ciao Moneta,
    ho trovato questo capitolo pieno di tensione palpitante…Dodi che fugge e raggiunge il centro di controllo, poi si mette a lavoro temendo di venire scoperto da un momento all’altro, e attende i computer che devono elaborare…ero col fiato sospeso, pronta a godermi l’apertura del whormhole e…mi hai fregato!!!
    Occorrerà aspettare ancora, sigh!
    Mi è piaciuto anche il dialogo di Dodi con sé stesso: chi non parla fra sé e sé ogni tanto? L’importante è non farlo ad alta voce…anche se oggigiorno si può sempre fingere di avere un auricolare 😉
    Voto per “verrà contattato”: mi sembra che, essendo accaduto altre volte finora, sia più coerente col “naturale” svolgimento della storia…e poi direi che Sonia si esclude da sola!!!
    Alla prossima!

    • Ciao cinzia,
      Grazie di tutto!
      Fai un’osservazione molto interessante: finora gli eventi sono scorsi intorno a Dodi, lui ha fatto ben poco per condizionarli o generarli. Ma questo è il capitolo della svolta, quindi chissà che da ora in poi le cose non cambino del tutto.
      Grazie di esserci e dei complimenti

      Ciao!

  • Io dico che ora che si è deciso fa tutto da solo, pirata il sito e si procura i codici.
    Mi hai fatto riflettere: credo che tutti vorremmo poter frapporre un ormone enorme tra noi e i nostri problemi, di tanto in tanto 🙂
    Quindi il software che gli ha fatto friggere il cellulare permettendogli di scappare lo aveva creato lui? Hum, interessante. O no?!
    Dai dai brevettami il teletrasporto!!!!

    • Ah, Marezia.
      Lettrice attenta.
      Frapporre omoni enormi? Tutti non so, ma perecchi sì e se parliamo per metafore mi sa che faccio parte del club. 🙂
      Interessante la storia del malware? In realtà ho verificato che non è poi così facile fare esplodere cellulari a comando. Cioè, in alcuni modelli lo potevi effettivamente fare, ma pare che il bug sia stato corretto, quindi per coerenza ho dato valore all’ipotesi inventandomi che ci sia riuscito Dodi.
      Be’, che c’è? Noioso?
      Grazie di tutto befana!
      Ciao!

  • Dodici supercomputer, potenza di calcolo, algoritmi approssimati e equazioni differenziali ….
    Quanto potrà metterci la polizia a scoprirlo? 🙂
    Però mi piace, Dodi si è dato una mossa è diventato protagonista, fino ad adesso si era tenuto ai margini della sua stessa storia.
    Brava, andiamo avanti!!
    Se è riuscito a creare un wormhole, cosa vuoi che sia violare un sito…. :-)!!

    • Ah ah, in realtà la prova sperimentale della sua teoria, ossia il whormhole, manca ancora. Forse Dodi ha capito che l’unico che può risolvere i suoi problemi è Edoardo Dolci. Una bella evoluzione, per un insicuro passivo, seppur geniale 😀
      Grazie di esserci MrsRiso!
      Ciao!

  • Ciao,dopo settimane di lavoro sono tornato e riesco a leggere il tuo nuovo capitolo. D’ora in avanti sarò più puntuale, nel leggere e nello scrivere. Sto addirittura pensando di sdoppiarmi, come hai fatto tu, e mi sembra di capire anche altri, buttandomi in una storia d’amore e fantasy che mi frulla nella testa da un pò. Ho votato come la maggioranza, siamo tutti attratti dallo spostarci nel tempo, forse per la poca gratificazione del presente? Mah!!!
    Buona domenica,e spero domani di inviare il mio.

    • Ciao Ivano,
      Mo sa che è vero, la tanto bistrattata fantascienza alla fine attrae tutti. È per me uno spunto dì riflessione: elementi di fantascienza immersi nel quotidiano risultano affascinanti. Lo terrò presente. Però la storia non vuole diventare di fantascienza. Insomma: non prevedo alcun teletrasporto nei dieci capitoli! Almeno di persone, insomma. Anche se l’esperimento dovrà dimostrare che ‘SI PUÒ FARE!’, come diceva il mai compianto abbastanza Gene Wilder in Frankenstein Junior.
      Tra l’altro l’opzione che preferivo era quella energetica, questa del whormhole, par farti capire quanto poco ho il polso del pubblico, pensavo non l’avrebbe votata nessuno.

      Ciao, grazie di tutto e buona settimana.

  • Ciao Moneta,
    ho votato per il “buco-verme” perché in questo periodo il mio bambino è attratto dai buchi neri, e ovviamente la possibilità di viaggio nello spazio-tempo è oltremodo affascinante 😉
    Quando sono approdata in questo sito “Qualcuno rapi il furetto stanco” è stato tra i primi racconti che ho letto e apprezzato, soprattutto per la tua capacità di dare molteplici sfumature a personaggi e situazioni apparentemente ordinari.
    Mi incuriosiscono molto i prossimi sviluppi di questa storia, perché ancora devono essere svelate molte cose…perciò voto e aspetto la prossima 🙂

    • Benvenuta Cinzia,

      Il tuo commento mi fa moltissimo piacere, per due motivi: il primo motivo è che ogni commento mi fa molto piacere :-D, che qualcuno dei lettori spenda un po’ del proprio tempo per farmi sapere la propria opinione mi onora.
      Il secondo motivo è il tuo accenno al fatto di aver letto il racconto precedente: dunque sei stata una dei lettori ‘silenziosi’ e misteriosi! Sapevo che dovevo averne qualcuno, ma finora non si era ancora palesato nessuno. Cioè uno, quest’estate, ma forse l’ho deluso perché non l’ho più sentito! 😀
      Piacere di conoscerti! Spero che troverai piacevole il seguito del racconto.

      Ciao!

    • Ciao silvia,
      Mi dai un gran complimento, sapere che la storia suscita attesa e curiosità è una bella cosa.
      Per la storia del SUV hai del tutto ragione, dubito che una persona sana di mente lo farebbe. Però volevo rendere un’idea precisa: Dodi, sempre molto educato controllato prudente timido noioso, raggiunge il punto di rottura. E comincia a comportarsi come neanche il più spericolato pazzoide farebbe mai. Questa è la mia giustificazione. La giustificazione che invece si dà Dodi è: “Tranquilla, era tutto calcolato: il carabiniere, a norma della disposizione di cui all’articolo 1432, comma 12, secondo capoverso, relativo alle regole di ingaggio e all’uso appropriato della forza [omissis]… insomma non poteva spararmi!”. INGENUO!

      Ciao e grazie di tutto!

  • Ah, la scienza dei materiali! 😀
    Molto affascinante e bel capitolo. Qualsiasi forma assumi riesci a non essere mai banale… però non puoi lasciarmi il dubbio: “secondo schemi particolari” quali schemi? E poi, “microscopiche fluttuazioni all’indietro nel tempo” stavo per dire tachioni, poi ho letto la risposta a Christian, non avevo mai sentito quella descrizione dell’antimateria…
    Forse dovrei concentrarmi più sulla trama, ma trovo questi particolari interessanti… quanto il fatal flaw 🙂

  • Voto il wormhole, perchè nella storia è secondo me il più fantastico, quello che ti dà l’aspetto favolistico del racconto, diaciamo che unpo’ lo fa vivare sul fantastico, fanta-scientifico. L’aura pillola rossa-pillola blu si sta rifacendo sotto.!!!
    Per il momento dodi si è evoluto caratterialmente e questo basta!!
    Brava alla prossima!!!

    • Ciao MrsRiso,
      Il tuo commento è molto, molto interessante, mi sembra che tu scriva molto meno di quello che immagini. Hai colto alcuni punti fondamentali e la considerazione che fai sul whormhole mi piace proprio, la condivido.
      Grazie del commento, della lettura attenta, dei complimenti.
      Ciao!

  • Ciao Moneta,
    sbaglio o ci stiamo dirigendo verso un mind-fvck?
    Non capisco dove finisca la scienza e dove inizi la fantasia… credo sia un bene per un racconto del genere.
    Far scegliere ai lettori le conseguenze del “far saltellare indietro nel tempo un’onda di luce”… Appena ho letto la domanda di fine capitolo ho pensato: “caspita: ci lascia davvero scegliere una cosa così importante?”. Forse l’esito della votazione non inciderà molto sul resto del racconto, ma complimenti comunque.
    Ciao, a presto 🙂

    • Ciao Christian,

      Le opzioni mi sembravano le più naturali, visto l’episodio, perché anche io non so bene cosa scegliere e preferisco proporvi qualcosa che, almeno in parte, avete scelto.
      Scienza o fantasia? Il confine è labile: se fossero possibili alcune cose, altre avrebbero senso. Ma per dirti, ho pensato di scrivere qualcosa del tipo ‘la fluttuazione all’indietro nel tempo trasforma la materia in antimateria e questa scontrandosi con la materia che ha intorno si annichilisce producendo energia’. È fantasia? Be’ sì e no, se consideri che si può interpretare, in un certo senso, l’antimateria come materia che si muove indietro nel tempo (e ti assicuro che non l’ho inventato io).
      Sinceramente non so ancora quanto la scelta attuale inciderà nello sviluppo della storia. Un po’ di sicuro, forse molto
      Grazie di tutto!

      Ciao

    • Ciao ilariajo,
      No, non ti sbagli, sembra essere l’unico amico.
      Eh, lo so, era un capitolo difficile da rendere in modo chiaro e qualcosa è rimasto fumoso. Spero però che gli aspetti necessari per seguire il prosieguo della trama siano passati.
      Grazie di esserci e di tutto!

      Ciao

  • La fusione nucleare mi sembrava l’opzione più interessante e economicamente attraente, ma sembro essere in minoranza.
    Mi chiedo dove abbia deciso di andare, il nostro Dodi.
    La tua scissione interiore, in ogni caso, sembra essere sul punto di rifondersi in un unicum: sei finita/o nella fantascienza anche qui 😉
    Piccola parentesi personale: non l’ho scelta come opzione, ma se teorizzi, o ancor meglio, realizzi un mezzo di teletrasporto, non dimenticarti di me: sono anni che sogno di poterne usufruire hihihi

    • Be’, anch’io ho riflettuto sulla mia imminente ‘fusione’. Ma tutto sommato questa non sarà mai una storia di SF, come non lo sono la maggior parte delle storie di intrighi in cui si tira in ballo una nuova tecnologia per giustificare la trama.
      Le tre opzioni rimarranno, penso, potenziali, ossia non vedremo utilizzate queste nuove tecnologie, o meglio, quella che vincerà. Ma non lo so per certo, ancora.
      Pr quanto riguarda il teletrasporto, ti suggerisco caldamente, se lo trovi ‘Pensare da dinosauri’ e poi mi dici se lo desideri ancora.
      Grazie di esserci e di tutto

      Ciao

    • Ciao maria,
      Sapevo che era un capitolo un po’ rischioso, ma dovevo in qualche modo descrivere una conseguenza pratica di formule matematiche che avesse un minimo di verosimiglianza e farlo con pochi caratteri. Il concetto è che le idee di Dodi hanno delle applicazioni pratiche che fanno gola. Sto pensando a una situazione reale che rispecchi ciò che intendo. Boh, vedila così: scopro che se riempio un pallone di idrogeno posso volare. Ma non riesco a volare fino a che qualcuno non trova il modo per produrre l’idrogeno. Io sono Dodi, chi produce l’idrogeno è la Femtoprint.
      Grazie di esserci e del commento!

  • Io voto Creare un Wormhole perché ci si può fare di tutto!

    Non mi aspettavo assolutamente che facessero tutti parte di questa… “cospirazione”? Posso chiamarla così? Non credo sia il termine esatto per quello che sta succedendo ma è quello che più si avvicina.
    Ed ora? Dodi è fottutamente nei guai!

    Ciao 🙂

    • Ciao Red,
      Oddio, tutti no: qualcuno che rimane misterioso (ma Dodi ormai sospetta che sia riconducibile alla Femtoprint) e Sonia che in quell’azienda lavora. I carabinieri fanno il loro lavoro e Ricky ha voluto aiutarlo. Dodi è nei guai, finalmente l’ha capito! Vediamo come reagisce.
      Grazie di tutto, ciao!

  • Ora sa come comportarsi.

    Ciao Moneta.
    Sono sicura che capirai di cosa parlo e perchè lo dico, mi mancano le tue osservazioni. Dopo la nostra ultima mail è come se tu fossi andata via per sempre. Un po’ mi è dispiaciuto, ti dico la verità. Un po’ come rivelare a un bimbo che Babbo Natale non esiste. Ma poi ho pensato che non è così, tu sei qui e puoi sempre scrivermi come facevi una volta. Ti rivelo un segreto: parlavamo di fatal flaw, è da allora che eguo la tua storia. Però pensavo che scriverti non avrebbe avuto senso, ma forse mi sbagliavo. I tuoi commenti acuti possono ancora coesistere con questa nuova dimensione, siamo scrittori, no? Baci

    • Ciao AmoMarta!

      Non preoccuparti di ‘dire e non dire’: l’outing di Moneta, come puoi constatare dalla biografia, ha ormai qualche settimana.
      Ok, io sono sparita come concrezione di una personalità che si è rivelata solo un’emanazione di uno scribacchino psicotico. Mi sono mostrato nella mia vera sostanza e capisco che la cosa sia un po’ disgustosa 😀
      Ma voi, voi dove siete andati??? Tu, Napo, Lou? Sento la vostra mancanza. Ho sempre ascoltato attentamente i vostri consigli e ora non li ho più.
      Scusa lo sfogo, ovvio che non puoi parlare per gli altri.
      Parliamo di noi due, allora. Do così tanta importanza ai tuoi consigli che questa storia non sarebbe neppure cominciata senza il tuo commento alla mia precedente e il successivo carteggio. Sto provando a fare mia la struttura restaurativa in tre atti. Naturale che mi aspettassi tante circostanziate critiche da parte tua. Non preoccuparti di essere spietata, non è questo che mi spaventa. Mi piace la dialettica. Almeno quella scritta, a parlare sono una patetica frana. Quindi rispondo e obietto, quando qualcosa non mi convince.
      Con ‘Difetto Fatale’ ho iniziato il gioco cercando di seguire le regole. Se ti va bacchettami quando non le rispetto, se lo credi spiegami le mosse più efficaci. Se hai tempo e voglia suggerisci. Sono estremamente curioso.
      Veniamo ai commenti che tu definisci acuti: sto cercando di smettere. A chi interessa che gli si faccia notare un refuso che non può modificare? A chi interessa un’osservazione fatta solo perché non si immagina il resto del racconto, destinata ad essere smentita dall’episodio successivo? Sulla forma, sulla tecnica, non sono in grado di dare suggerimenti utili a nessuno. Esprimo solo pareri, gusti personali.
      Qualche volta faccio un’analisi approfondita di qualche incipit o qualche episodio, spulciandolo parola per parola. Un esercizio personale, che non metterei mai tra i commenti. Con il tuo incipit l’ho fatto. Se vuoi posso fartelo avere.

      Ciao, grazie di esserci!

      • Hai fatto outing? Ma che ti è venuto in mente? … non avresti dovuto 😉
        Esprimere un parere utile quando siamo ancora al quinto episodio è prematuramente irresponsabile 😉 per adesso ti dico solo che il titolo c’entra poco con la storia. Che più che un’avventura è un giallo e che quello che stai cercando di fare non ha molto a che vedere con quello che in gergo è definito un fatal flaw. Detto questo: hai una bella mano, si segue e si segue con piacere. Non scrivere cose come “si alzò allontanandosi”, scrivi “si allontanò”, “domando sbirciando”, sbirciò. Cerca di eliminare quanto più possibile il gerundio. L’azione al passato remoto è immediata e non vuole il gerundio. “rispose lui, prendendole lo zaino e aprendolo” : sono tre azioni in una frase brutta. Lui rispose. Le prese lo zaino, lo aprì. Senti come è più tensivo?
        Questo giallo mi piace, ma ricordati che un fatal flaw è l’espressione fisica di una intenzione celata e non è mai assimilibile a una patologia o a un tranfert psicofisico. Di solito è semplicemente un difetto. Egoista. Avido. Vigliacco. Cose così. Nel caso di Shining sì, è l’alcolismo, (fatal flaw esterno) ma perchè dentro è un narcisista (fatal flaw interno). E la pazzia che sopraggiunge in seguito è dovuta a una dimensione demoniaca che lo investe, non ai suoi difetti. Quello è un horror.
        Anche Napo ti segue. 😉

    • Athelas, scusami se ti rispondo così in ritardo, alle volte mi perdo in mille rivoli e trascuro anche la buona educazione. Mi fa piacere che tu abbia apprezzato il capitolo, siamo a metà strada e da qui in poi le cose cominciano (per me) a farsi complicate. Forse, come scrivevo a Tom, ne guadagnerà la qualità dello scritto ingenuamente lo spero, Spero anche di riuscire a farvi mantenere interesse nella lettura.
      Grazie di tutto, ciao!

  • Ha capito perché non è una buona idea fidarsi di Sonia.
    “… che è vero che ieri sera…”. Credo la frase si commenti da sola. Puoi fare molto meglio.
    Per il resto, la trama è intricata, anche se inizia a delinearsi un po’. Però sembra scritta in fretta e furia: meno curata della tua prova precedente.
    Credo tu debba rileggere e rielaborare di più gli episodi di questo racconto prima di pubblicarli.
    Buona continuazione.

    • Ciao Tom,

      Hai probabilmente ragione quando scrivi che questa storia è meno curata della precedente. Però forse mi sopravvaluti quando pensi che possa averla scritta in fretta e furia, magari fosse!
      Purtroppo non è così, non riesco a scrivere di getto. Invidio chiunque sia in grado di farlo. Scrivo, leggo, rileggo, allo sfinimento.
      Ho provato a quantificare il tempo che dedico a ciascun episodio: penso di poter dire che solo nella fase finale, ossia di stesura ed editing, spenda facilmente tra le quattro e le cinque ore. Ho la percezione che siano tantissime, troppe, per soli cinquemila caratteri. Però non lo so, non ho idea di quanto sia il tempo ‘giusto’, o il tempo che gli altri autori di TI mediamente dedicano al loro lavoro. Mi piacerebbe saperlo! 😀
      Nel racconto precedente mi ero involontariamente creato dei vincoli strettissimi che mi costringevano a pesare tre volte ogni parola e ogni situazione. Quindi sì, certamente la mia scrittura negli ultimi tempi è più rilassata. Se può rassicurarti, prevedo che col progredire della trama la scrittura diventerà molto più attenta, quando mi accorgerò che lo spazio sta finendo e dovrò riannodare i fili sarà una bella sfida!
      Nello specifico, la frase che mi fai notare è di sicuro ‘brutta’, ma non so se la cambierei, tutto sommato è un discorsivo, volevo rappresentare un dialogo informale. Insomma, se la cambiassi cercherei qualcosa di meno cacofonico ma altrettanto informale. Però stai pur certo che la prossima volta che mi capita di dover scrivere qualcosa di simile penserò alle tue parole 🙂
      Grazie veramente per il tuo commento e… per la fiducia che siccome ci tengo alle tue opinioni spero che tu possa pensare che è ben riposta nonostante qualche inciampo con frasi che non suonano troppo bene.
      (Ecco, hai un esempio di cosa leggeresti se scrivessi di getto! 😀 :-D)
      Grazie di nuovo, questa volta in modo più serio; non smettere di farmi conoscere le tue opinioni, per me è importante.

      Ciao

      • Ciao Moneta
        Scusa se m’inserisco… capisco quello che scrivi a proposito dei tempi di elaborazione di un episodio, condivido.
        A volte un racconto nasce da una frase o da un dettaglio/idea che abbiamo in testa e che spesso finisce per dare il titolo alla storia. Non di meno può succedere con un capitolo. Tuttavia, se, per espandere un titolo basta un clic, per costruire il contenuto – attinente, sintetico e analitico q.b, coerente – occorre tempo e elaborazione. Per costruire un normale palazzo senza pretese architettoniche, ci vogliono due/tre anni, contro solo alcuni secondi che occorrono per distruggerlo (di getto?)!
        ciaooooo

        • Ciao maria,
          Di che ti scusi? Mi fa piacere scambiare idee e punti di vista. In questo TI è un po’ carente perché non ha una utilissima sezione ‘forum’.
          In fin dei conti, ripensandoci, Tom mi ha fatto osservare una cosa di cui non ero particolarmente cosciente: fino a che non sono a corto di caratteri o in difficoltà con la trama, tendo a curare meno alcuni aspetti dell’esposizione. Ci dovrò lavorare. Mi dà sollievo constatare che sono in buona compagnia tra gli autori ‘riflessivi’.
          Ciao e grazie

        • Far ‘decantare’ quanto scritto è, a mio parere, molto utile. Ammetto di non farlo sempre. Qualche volta penso si possa sostiture con decine di riletture ravvicinate nel tempo (che faccio comunque!). Ovviamente non è così. Molto spesso vince la stanchezza, mi arrendo e pubblico, sapendo che a un certo punto ogni lieve miglioria mi costa veramente troppa fatica. In questo, devo citare quanto diceva zio Martin Sileno, l’autore dei Canti di Hyperion, citando Paul Valéry: ‘Una poesia non è mai finita, è solo abbandonata’. L’ho ripensata mille volte, questa frase, oggi come oggi sono convinto che si possa applicare a qualunque opera artistica. Per me, che credevo di non poter presentare al pubblico niente di mio che non mi sembrasse perfetto, aver assimilato questo concetto è un enorme passo avanti.
          Ciao e grazie

  • Mi lasciano un po’ perplessa le scene dell’ospedale, che potevano essere liquidate con due parole…senza RM ecc..tranne il fatto che Moneta non si trova.
    Il resto fila liscio, anche se Sonia è un po’ strana. Se la credo coinvolta e un po’ assurdo che girelli con uno zanetto e l’arma del delitto, meglio trovare un posto per incolparlo, visto che si è creata l’alibi a casa di Riccardo. Se non è coinvolta, lo sguardo di perfidia per cosa? Almeno spero che serva a far capire a Dodi come comportarsi.

    • Ciao MrsRiso,
      Gabriele Zeta mi ha fatto la tua stessa obiezione, ho provato a rispondere a lui come proverò con te, spero di chiarirti qualche dubbio.
      Avete ragione, può sembrare poco giustificato.
      Per come l’ho pensata io, la scelta dell’ospedale è strumentale a ciò che voglio mostrare soprattutto sull’evoluzione dell’atteggiamento del protagonista; volevo far sapere più di una cosa: si piega al volere della sorella persistendo nella sua passività, però deve dare generalità false, un primo passo verso un ‘breaking bad’! 😀
      Mente al medico per non farsi ricoverare (no, non fuma!), va dai carabinieri senza la sorella.
      Ha cominciato a gattonare da solo su un campo minato, insomma.
      Spero che sarà più chiaro in seguito.
      Dodi ha capito come deve comportarsi. Ma sarà il modo giusto?
      Grazie di esserci e di tutto

      Ciao!

  • Ciao!
    Dico che ha capito cosa sperano di ottenere i folli che lo hanno incastrato, perché io non ho ancora capito un tubo e sono curiosa di saperlo. 🙂
    Sempre misterioso ed intricato questo racconto, quando pensi che le cose stiano andando per il verso giusto, ecco che spunta il colpo di scena.
    Attendo il prossimo capitolo!!! ^__^
    A presto! 😀

    • Ah ah, questa del mistero delle mie storie è una cosa su cui devo lavorare: in realtà le vorrei più lineari, solo che nella mia mente mi sembrano troppo scontate, ho paura che chi legge possa intuire toppo presto come va a finire ed ecco che nascondo forse un po’ troppo.
      Spero che entro il decimo qualcosa si capisca 😀 😀
      Grazie di esserci e di tutto!
      Ciao

  • Ha capito cosa sperano di ottenere i folli, soprattutto perché vorrei capirlo io.
    Secondo me uno dei più importanti progressi di Dodi è essersi dato del coione: forse comincia a realizzare che sta in guai grossi e deve svegliarsi.
    Alla fine questo fatal flow rischia de diventare un vero successo. Dopo gli accessi di adrenalina il momento dell’enigma e della riflessione.
    A presto
    P.S. A quanto pare il coming out si è svolto senza grossi traumi, non avevi motivo di essere apprensivo 🙂

    • Oddio, anch’io vorrei capir cosa vogliono! Ho delle ipotesi, naturalmente, il problema è renderle plausibili in pochi caratteri 😀
      Eh, sì, Dodi deve svegliarsi e agire! Penso che tra poco sarà il momento del kung fu!
      Ah ah, scherzo. Forse.
      Per il coming out, in effetti la risposta tipica è stata ‘sticazzi’! È la mia indole melodrammatica che esagera sempre 🙂
      Grazie di tutto!
      Ciao!

  • Ciao Moneta,
    questo racconto, con qualche leggera modifica, sarebbe potuto rientrare tranquillamente nella categoria “Giallo”. La trama ha un intreccio che non lascia respiro. Non è facile realizzare una cosa del genere su TI. Ora sono curioso di recuperare altri tuoi racconti in altre sedi per vedere come te la cavi senza vicoli di spazio e di tempo.
    Il sogno mi ha lasciato subito un po’ perplesso, ma ragionando sul nome della donna effettivamente tutto ha senso.. E comunque, conoscendoti, so che niente è stato lasciato al caso.
    Complimenti per il “coming-out”.
    Ciao, a presto 😀

    • Ciao Christian,

      Il sogno non è un caso, ma potrebbe rimanere per sempre una suggestione subliminale, ossia non credo che ne espliciterò il significato. Grazie per l’interessamento!
      Ho poca roba in giro, direi che sta tutto su meetale, se mai ti capiterà di leggere qualcosa, sarò contento se mi esprimerai la tua opinione.
      C’è anche il mio ‘Numero Uno’, il primo racconto pubblicato (see, see, da un mensile diffuso in due isolati di Settimo Milanese):
      http://www.latigredicarta.it/2016/09/08/un-piccolo-universo/
      Ci sono affezionato!
      Grazie mille dei complimenti, sempre apprezzatissimi.

      Ciao!

  • Ciao Moneta
    Ecco…che dire? il capitolo scorre, come sempre sai fare.
    Dodi mi sembra un tantino rigido di pensiero (sarà colpa della fisica?) ma anche un po’ ingenuo… come se nella vita bastasse avere ragione per avere la garanzia di riuscire a dimostrare di averla. Gli avvocati ci campano e ne sanno qualcosa 🙂
    Non capisco l’utilità della descrizione del sogno ma sono convinta che tu non ci metti niente a caso 🙂
    Interessante l’eteronimo Jaw (assonanza con Jo? Josephine mi ricorda qualcuno…). Andare avanti con lui di là e con il “laboratorio Moneta” di qua, mi sembra un plus valore. Perché insisti che qualcuno dovrebbe/potrebbe “insultarti” anche se solo metaforicamente? Qui si leggono e si commentano le storie non gli autori in sé, o no?
    ciaooooo

    • Bello, mi piace la tua analii su Dodi, mi sa che è esattamente così.
      Il sogno ha un senso, anche se non so se si capirà nel seguito. Lui ne farà suo il messaggio ma non credo che starò lì a far capire che ciò ha origine dal sogno.
      JAW è un banale acronimo, ma vi lascio un po’ di mistero sull’origine 😀
      Hai ragione, mettere le mani avanti sugli insulti è infantile, ma avevo un po’ di paura delle reazioni. Ad ogni modo, ho tolto la frase dal profilo e non ne scriverò più rispondendo ai commenti 🙂
      Grazie di tutto!!

      Ciao

  • Ciao Moneta,
    ancora in tempo per mettermi in pari con il racconto. Letti tutti i capitoli, finalmente posso dare il mio contributo a questa storia che mi fa sta affascinando molto e… Opto per “ha capito cosa sperano di ottenere i folli che lo hanno incastrato”.
    Beh, per essere una creazione del 2016 funzioni piuttosto bene 😉 Non ho ancora avuto modo di conoscere JAW ma puoi giurare che lo farò nei prossimi giorni!

    Alla prossima

    • 😀
      Chi di noi non ha una parte femminile e una maschile?
      Di te potrei pormi la stessa domanda. Da come scrivi giurerei che sei un uomo, ma potrei sbagliarmi. Moneta come scrive? L’idea originale del mio Creatore (N.B.: creatore) era dare a me uno stile più estroso e sentimentale, mentre JAW si sarebbe occupato di conquiste, distruzioni di mondi, guerre di IA. Solo che cominciando a esistere qui sopra, ho assunto vita propria, ho fatto esperienza, è emersa una mia parte, se così si può schematizzare, ‘maschile’. Viceversa, il rude JAW si è ritrovato a narrare sempre più spesso di sentimenti, di amore, ha appena terminato un capitolo che qualcuno ha definito er0tic0 (femminile?) e qualcun altro p0rn0s0ft (maschile?). Chi lo sa?
      Il nostro Onnipotente Creatore (sì, tale è ai nostri occhi!) è certamente *un* creatore, dalla nascita, in effetti. Ma ha perso il controllo su di noi.
      Grazie di esserci, ora puoi insultarci 😀

  • Ha capito perché non è stata una buona idea fidarsi di Sonia. Non tanto per il sorrido di perfidia, quanto per l’urlo prima che cadesse il coltello? Perché Sonia aveva il suo zaino e lui sa di non aver fatto nulla?
    Oppure è uno psicopatico con un brutto sdoppiamento di personalità (opzione che gradisco sempre, anche quando abusata 🙂 ).
    Non ho critiche da fare per il momento, spero nel prossimo capitolo 😉

    A presto

    • Oddio, Sonia urla prima che Dodi realizzi che è un coltello, forse ha solo i riflessi pronti, la ragazza 😀
      Piuttosto il ‘Ti prego no’ sembra fatto apposta per far intervenire il carabiniere in borghese, manco ce l’aveva in mano, il coltello, poteva contenersi. O forse è un ‘Ti prego no’ del tipo ‘ti prego non dirmi che sei veramente tu che hai cercato di seccare Fedele’.
      Ma il sorriso dopo? Boh!
      Sonia ha lo zaino perché Ricky le ha chiesto il favore di portarglielo mentre lui andava a chiamare l’artiglieria pesante, nella persona del padre Principe del Foro.
      Ma sì, anche queste osservazioni sono critiche, mi fanno capire dove ci sarebbe voluta miglior chiarezza!
      Grazie di tutto!
      Ciao

      • No, quella dello zaino era una domanda retorica :), dato che Sonia ha lo zaino e lui sa di non aver fatto nulla (a meno della psicopatia che dicevo) allora lei fa parte del complotto (o qualcosa del genere). Per quanto mi riguarda è tutto abbastanza chiaro.
        Ecco, il ti prego no, se non è stato esclamato apposta per attirare l’attenzione allora è un’esclamazione piuttosto scontata.
        Oppure Sonia è solo cretina 😉

  • Bello il colpo di scena con Sonia che forse fa il doppio gioco, mi ha sorpreso…
    Sulla scrittura non ho niente da dire, come al solito 😉 , però la scena in ospedale non ho ben capito a cosa servisse, voglio dire, se non fosse stato lì ma da un’altra parte avrebbe potuto comunque sognare e chiamare l’amico …forse sto diventando troppo critico 🙂
    Ha capito cosa sperano di ottenere i folli… perché voglio capirlo anch’io 🙂

    • Con me non metterti il problema di essere ‘troppo critico’, non esiste proprio. Ogni critica è utile e ben accetta. Se hai qualche osservazione da fare e hai voglia di farla, io non chiedo di meglio. Dai refusi, alla punteggiatura, alla trama. Tutto, insomma.
      Nello specifico, ti dico alcuni dei motivi che mi hanno spinto a portarlo in ospedale: volevo caratterizzare un po’ di più la personalità di Dodi. ‘Ho deciso, si fa così!’ e poi si fa come dice la sorella. Lei era preoccupata per la botta in testa, quindi il posto più naturale era l’ospedale. Un altro motivo, più blando, è avere una scusa per levarmi di torno Moneta. Avevo necessità di un distacco *prima* che andasse in caserma.
      L’ospedale è il posto che mi è venuto più naturale. Ci sono altri piccoli motivi: costringerlo a dare false generalità, ad esempio, o mentire con il medico che gli propone il ricovero. Tutti piccoli passetti che ne stanno modificando il modo di interagire col resto del mondo.
      Che bello quando so cosa rispondere alle vostre critiche! In genere, quando mi fate qualche osservazione, quando domandate un ‘perché’, io ci rifletto e mi rispondo ‘Già, perché?’ 😀 😀
      Grazie di tutto.
      Le opzioni che ho proposto saranno una sorpresa anche per me!
      Ciao!

  • Beh, da come hai concluso il capitolo, tutto porterebbe a Sonia, anche se il sorriso se lo potrebbe essere sognato.
    Però mi attizza di più l’idea che, ora che è stato arrestato, il suo comportamento cambierà radicalmente.
    Ottima l’esposizione, come sempre d’altronde, ciao e a presto 🙂

    • Eh Eh, Tom, esagerato! Grazie infinite, comunque, io ti prendo sempre molto sul serio 😀
      Infatti mi piacerebbe sapere in che senso fai fatica: è perché ho espresso male i concetti o perché la trama ti sembra ‘misteriosa’?

      Grazie di tutto

      Ciao!

      • Sì, è la trama a lasciarmi perplesso.
        Non ci ho capito ancora molto, qualche sospetto, ma niente di definito, è che proprio non riesco a seguirla e a interessarmi a essa perché la trovo troppo “criptica”.
        Come ho già detto, confido che saprai dipanarla in modo ineccebile nel corso dei prossimi capitoli.

    • Ciao ilaria,

      È una soddisfazione sapere che suscito in voi curiosità. Grazie!
      Mi farebbe certamente piacere se leggessi i racconti precedenti, ma per comprendere questo non è necessario. Ma se passi di lì fammi sapere cosa ne pensi 😀

      Grazie di tutto!

  • Ciao, e bentornata a Moneta. Questo è il capitolo che mi è piaciuto di più, lasciandomi più curioso del solito per il seguito, dove il quale ho votato che incontra una ragazza.
    Davvero sei anche JAW? Non ne ho letto nulla perchè non amo molto la fantascienza, però, adesso che so che sei tu, appena ho tempo vado a dare una sbirciatina.
    Però mi devi dire come si fa, perchè anche io volevo scrivere qualcosa di diverso, senza aspettare la fine del Serial Killer, ho delle idee, ma vorrei cominciare subito.
    Puoi aiutarmi? Tanto non si fa male a nessuno, giusto?
    Ho scritto il mio secondo capitolo, nel pomeriggio lo spedisco.
    Ti auguro un meraviglioso 2017, e lo auguro anche a JAW

  • Ciao Moneta,
    Alla fine sei riuscita a inserirti anche in questo racconto! È una casualità o stiamo parlando della stessa Moneta del racconto precedente? Anche Edoardo è un nome che ricorre. È un caso?
    Mi sembra di capire che le autocitazioni non sono finite, ma non ne ho colte altre (devo ancora recuperare il tuo primo racconto).
    Un po’ alla volta si sta delineando il quadro generale. I tuoi racconti andrebbero letti in un giorno solo.. Con queste tempistiche a volte perdo un po’ il filo 🙁
    Ciao, a presto e buon anno! 😀

    • Christian, ho dimenticato di rispodere anche a te. Ti chiedo scusa, sto proprio perdendo smalto. No, non è un caso, al massimo è un gioco, un ammiccamento piacione verso il lettore. L’unica altra citazione è la password ‘brown cat’. Hai ragione se perdi il filo, me ne dispiace infinitamente. Ma si tratta anche di scegliere: avrebbe pure ragione il sito, forse un aggiornamento ogni tre o quattro giorni sarebbe l’ottimale, ma in quanti avrebbero tempo di votare. Certo, io esagero al contrario, però devo dedicare ad ogni capitolo molto tempo se voglio che mi venga fuori qualcosa di cui non mi penta in seguito. Ed esiste anche la vita oltre TI 😀
      Grazie di tutto e scusa ancora
      Ciao

    • Ciao Achillu,

      Diciamo che è più che altro un gioco: il personaggio della sorella si presenta semplicemente coerente con quello che i lettori hanno imparato dalle storie precedenti: è un medico e tende a cercare di essere spiritosa. L’unica citazione è la password ‘brown cat’: il titolo del primo racconto (Attu marro’j) avrebbe come traduzione letterale ‘gatto marrone’, anche se è probabilmente una deformazione dialettale di ‘gatto mammone’, uno spauracchio non necessariamente sardo.
      Grazie di tutto e buon anno anche a te!

  • Ho trovato geniale “quantum flaw”, non può tirarsi indietro questa volta: deve risolverlo! (e forse riuscirò a sentire la teoria).
    “Brown cat”… fantastico!
    Personalmente dopo la “fuga” non avrei abbassato il ritmo, o meglio avrei spostato questo capitolo prima, per poi continuare con una “rocambolesca” serie di eventi… provo a essere costruttivo 😉 La ragazza…

    Buon Anno!

    P.s.
    Non mi aspettavo un errore così da te… non mi riferisco al racconto 🙂 Però la prossima volta non usare un personaggio di Dan Simmons… troppo facile 😀

    • Grazie Gabriele, di tutto e di qualcosa in più, questa volta.
      Sai cosa si dice di chi inciampa: inconsciamente vuole cadere.
      Forse è così.
      Sai che scegliendo il nick pensavo davvero che per chi aveva letto i ‘nostri’ commenti sarebbe stato veramente facile fare due più due?
      Se mi dici che per te non è stata una sorpresa sono quasi… sollevata!
      Per quanto riguarda l’azione, capisco il tuo punto di vista, ma ho deciso di seguire una struttura molto rigida: il personaggio ha bisogno di tempo prima di modificare i propri schemi di comportamento, non diventa vin diesel solo perché rischia l’ergastolo. Almeno non prima del quarto capitolo 😀
      Grazie ancora e buon anno!
      Buon anno

  • Ciao!
    Capitolo inteso. Ritroviamo la nostra cara Moneta e scopriamo che hanno incastrato Dodi per ricattarlo. Questo colpo di scena rende le cose ancora più interessanti.
    Voto la ragazza che blocca Dodi prima che possa entrare in caserma. (Se hanno architettato un piano del genere, non credo che permetteranno a Dodi di mandare all’aria tutto proprio adesso).
    Brava, brava! 🙂
    Buon 2017 e buon proseguimento! Al prossimo capitolo! 😉

    • Grazie Tia, sei molto gentile! Mi fa piacere che tu abbia apprezzato.
      Buon 2017 anche a te, ti auguro tutto il meglio!
      P.S.: Quando hai un attimo dai un’occhiata al mio profilo… e non volermene troppo. Come disse Dodi al maresciallo (immagino, perché non l’ho scritto): ‘posso spiegare tutto!’

      • Quando ho letto il commento sono andata subito a leggere la descrizione del tuo profilo, presa da una folle curiosità XD e sono rimasta senza parole! (anzi, veramente ho riso per cinque minuti). JAW e Moneta sono la stessa persona???!!! E io non me ne sono mai accorta! Sarà che scrivi generi diversi, ma sono proprio una tonna!!! 🙂
        Scusa, ma perché dovrei prendermela?? JAW e Moneta sono tra gli autori che ammiro di più qui su TI, perciò questa news non fa che accrescere la stima nei tuoi confronti! 😉

  • Davanti alla caserma, pronto a consegnarsi, incontra una ragazza che gli fa capire che è mejo se non ce prova. Una anonima emissaria dei pazzi criminali che cercano di manipolarlo. Tutto questo pathos e adrenalina mi stanno agitando, ma sto dodi lo capirà che non può passare dalle vie legali? Cervellone ma mica sveglissimo in sagacità 😉
    Ciao

    • Ah ah, speriamo bene. Che sia questo il suo “difetto fatale”, voler rispettare la legge anche quando subisce una palese ingiustizia? 😀
      Non esattamente.
      Comunque, a proposito di adrenalina, ti prometto almeno che il ragazzo non andrà mai ad abbattere la gente a colpi di kung fu.
      Oddio, no, forse non te lo posso promettere 😀 😀
      Grazie di esserci sempre

      Ciao ciao

      • Quando ho visto la mail Jaw ha risposto al tuo commento mi chiedevo quale commento. Poi ho letto: sarà il tuo inconscio che ti ha spinto all’outing? I francesi dicono “uscire dall’armadio” invece di coming out: così respirerai meglio. Anche se negli armadi si deve stare bene, i miei gatti cercano sempre di infilarcisi!
        Spero proprio che nessuno dei fan di Moneta se la prenda.
        A me piacciono tutte e tre le personalità che conosco di te, in ogni caso. 🙂
        Ciaooooooo

        P.S. No, il kung fu no, ho una suocera fan di Van Damme e Jackie Chan ma io i film di kung-fu fu non li posso vedere. Non posso dir nulla dei romanzi di kung fu… esistono?

    • Ooops, scusa!
      Ti ho risposto con l’account di una delle mie tante personalità indipendenti che dimorano in un unico corpo, tipo Sal e Tanita.
      😀 :-D.
      Il modo più maldestro di fare outing!!
      Be’, meglio, ero decisamente stuf(a).
      Adesso speriamo di non ricevere insulti.

      Ciao a presto!

  • Ciao Moneta e Buon Anno
    Un capitolo frizzantino che scorre veloce.
    La tua scrittura ha sempre un segno molto personale che apprezzo. Due aspetti caratterizzano i tuoi capitoli: l’ironia “molto Moneta” che ti esce spontanea e a volte fai fatica a “disciplinare”, e la lotta con i 5000 caratteri che ostacolano, oggettivamente, l’uscita di tutte le idee che hai in mente.
    Caratterialmente, Dodi non mi sembra il tipo “facilone” da attirare l’attenzione dei carabinieri per farsi arrestare, così ho votato che incontra la ragazza ecc…
    al prossimo

    • Ciao maria, buon anno anche a te!
      I tuoi commenti sono interessanti, perché spesso mi riveli aspetti di cui non sono pienamente consapevole:sì, l’ironia di Moneta l’ho scritta spontaneamente, poi ho valutato di poterla tenere, tutto sommato sta molto nel personaggio. I cinquemila caratteri… ho l’impressione di scrivere riassunti, ma è anche vero che mi costringono a cercare di focalizzare. Che poi focalizzi bene o male è un altro discorso 😀
      Grazie di esserci e di tutto!

      Ciao ciao

  • Facciamo che “Recandosi in caserma, incrocia una pattuglia di carabinieri. Attira la loro attenzione per consegnarsi, ma…” così manteniamo alto il pathos (ho superato la fase dell’ansia per il povero Dodi).
    Bel capitolo, mi è piaciuto.
    Il fatto di aver riproposto un tuo precedente personaggio e quindi di aver, almeno in parte, fuso gli universi può aver senso anche se si tratta di una comparsata. Poi vabbè, se l’ispirazione ti ha portato in quella direzione allora doveva andare così a prescindere 🙂

    A presto

    • Ma sì, avevo messo l’opzione della sorellona giusto per capire quanto i lettori siano sentimentali. Lo sono!
      Per me era chiaro dall’inizio che ‘Dodi’ era il figlio di Mina cresciuto.
      Ribadisco però che Moneta non apparirà più da qui in poi. 🙂
      Grazie di esserci, sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto.

      Ciao ciao

  • Innanzitutto: brava! Mi è piaciuto come hai fatto ricomparire Moneta e la reazione di Dodi. Mi è piaciuto anche che le cose si muovessero in modo inaspettato. Ora deve riconsegnarsi ai carabinieri… il che sarebbe giusto ma…

    Ciao 🙂
    PS: mi sarebbe anche piaciuto l’opzione della ragazza, ma il “ma” mi ha incuriosito di più 😉

  • Buon anno a tutti!
    Vi segnalo il primo mio refuso che ho scoperto un secondo dopo aver postato:
    … lui permise a stento…
    sarebbe dovuto essere
    … *a* lui permise a stento…
    Mannaggia all’ora tarda, ai caratteri contati e alle mille correzioni dell’ultimo minuto.
    Segnalatemi gli altri che non vedo 😀

    • Tom!
      Lo ammetto, mi sei mancato parecchio!
      Grazie del commento, pensa che sto già cercando di fare attenzione agli ‘ente’, me lo avevano fatto notare in altri lidi. Però, ti prego di notare la regressione, capitolo dopo capitolo: 10 nel primo, 7 nel secondo e 3 nel terzo!! Nel prossimo vedo se riesco a non metterne proprio, così abbasso ancora la media 😀
      Grazie di esserci

      Ciao ciao

    • Ciao Anna,
      Mi sono ripromessa che la sorella farà solo una breve comparsata, una ‘guest star’ che non voglio aggiunga troppo al racconto, è solo una strizzatina d’occhio ai lettori. Gli darà dei consigli, ma i la situazione del ragazzo rimarrà complicata.
      Grazie di esserci e del commento!

      Ciao ciao

  • Per me chiede aiuto alla sorella. Capitolo molto avvincente, ci sono dei passaggi però poco chiari, dove non si capisce chi parla con chi, per il resto la storia è molto interessante, già te l’ho detto in precedenza e sono curiosa di sapere cosa succederà 😀
    P. S. Scusami per l’appunto

    • Ciao ilariajo.
      Non ti scuso per l’appunto perché non hai proprio nulla di cui scusarti. I commenti, per quanto mi riguarda, servono soprattutto a questo, a dare un feedback a chi scrive. Le osservazioni di chi legge sono sempre preziose. Al massimo, se poprio vuoi, potresti scusarti di non avermi indicato esplicitamente quali punti sono poco chiari 😀 😀
      Comunque penso di saperlo: i messaggi che si scambiano Dodi e Ricky, giusto?
      Eh, sì, ho già scritto che avrei voluto renderli ‘graficamente’ più chiari, ho scoperto di non poter importare il testo come l’avevo preparato ma ci avevo lavorato così tanto che ho ripiegato su una soluzione veloce ma non del tutto soddisfacente.
      Grazie, in egual misura, dei complimenti e delle osservazioni, ti assicuro che apprezzo molto!

      Ciao ciao

  • Ciao! Scusa il ritardo ma mi era sparito il “Segui la Storia”. Ho perso un capitolo ma son tornato in tempo! ^_^

    Il Capitolo mi è piaciuto tantissimo. La cosa del cellulare che prende fuoco a distanza lascia un po’ perplesso… a meno che non avesse un modello molto vecchio.

    Ci sono due misteri in questo capitolo e ben scritti: Nerdoard chi è? È un nomigliolo che gli hanno affibbiato o lo hanno scambiato per qualcun’altro? E cos’è successo esattamente lì sopra? E chi lo ha aiutato a, diciamo, fuggire?
    Adoro come hai reso i carabinieri: non sono stronzi né stupidi; sospettano di lui ma non tale da formare una vera e propria accusa: lo si vede dal fatto che gli chiedono di accompagnarlo però lo chiudono, mette mano alla pistola ma non la tira fuori, eccetera, eccetera 🙂

    Volevo votare Moneta per una sua fugace apparizione (solo fugace perché il protagonista è Dodi e non lei) ma i commenti giù sotto mi hanno fatto cambiare idea. La seconda opzione sarebbe il professore, ma mi intriga di più vedere il nerd che è in lui e quindi voto che si metta in contatto con tutto il mondo 😉
    Poi, magari, andrà anche dal professore 🙂

    Ciao 🙂

    • Non scusarti, non è proprio il caso. Sono stata poco presente per un pezzo e lo sono ancora adesso. Le feste sono devastanti. Grazie per i bellssimi complimenti, grazie di tutto. Mi fa piacere la tua considerazione sui carabinieri, perché non avevo proprio voglia di ricadere nei soliti insulsi stereotipi. Il mistero del nomignolo si chiarirà presto. Chi lo ha aiutato a fuggire non si chiarirà altrettanto presto 😀
      Anche il fatto del cellulare ha una sua ragion d’essere che non voglio anticipare, anche se non so se avrò lo spazio per scrivere tutto ciò che vorrei.
      Grazie di esserci e di tutto.

      Ciao ciao

  • Al professore di matematica e fisica del liceo..
    Proprio al liceo avevo un professore di fisica troppo in gamba per fare il suo lavoro.. se fossimo nella realtà è avessi chiesto aiuto a lui ci sarebbe stato alla grande.. non potevo non votare questa opzione!!
    Racconto sempre più intrigante.. brava.. sono sempre più curioso…

  • Brava Moneta, hai creato un capitolo frizzante dove l’adrenalina si mescola comunque ad un’atmosfera più leggera e rende tutto molto piacevole e avventuroso.
    Dodi che in chiusura si sente felice nel constatare che i sensi lo stanno abbandonando è fantastico 🙂
    A presto 😉

  • Ho trovato più avvincente la prima parte, dove Dodi passa da vittima di furto a sospettato, il maresciallo Qualcosa cerca di capire/incastrarlo mentre lui cerca di capire se lo vogliano incastrare.
    Da quando il cellulare si incendia sa di filmaccio americano di quelli che dovrebbero incarcerare il regista (i vari Mission impossible, Die Hard ecc. :D)
    Ieri sera ho votato di chiedere aiuto al prof del liceo. Ma non avevo capito che Dodi fosse tuo fratello! 😀

    • Ciao dejavu,
      Oddio, in un certo senso l’esperimento è proprio questo: cucinare gli stessi ingredienti del filmaccio americano 😀
      Ho provato comunque ad essere verosimile: la cosa più difficile da far digerire è probabilmente il cellulare, fino a qualche anno fa erano molte le batterie facilmente ‘vulnerabili’, ora, a parte gli errori di progettazione (vedi Galaxy 🙂 ), pare che non sia più così facile. Ma in seguito questo punto verrà spiegato meglio, credo.
      Il carabiniere non gli spara e lui non lo disarma con una improbabile mossa di kung fu. Cade giù e avremo modo di accertarci che si è fatto un po’ di male. Non ruba le chiavi a chi viene a soccorrerlo per scappare sgommando, sfugge alla custodia dei carabinieri solo per un malinteso.
      Insomma, Mission Impossible va bene, ma per esseri umani.
      In ogni caso, sapere cosa vi aspettate e le sensazioni che avete leggendo è interessante. Ora ho una certa idea in mente, ma non è detto che non decida di cambiare qualcosa.
      Meno male, un voto in meno per Moneta. Credevo che mi avreste insultato per aver messo quell’opzione, invece la vedo in vantaggio!
      Strani lettori 🙂
      Grazie di esserci

      Ciao ciao

  • Riesce a contattare amici e colleghi…
    La storia prosegue facendo diventare Dodi un ricercato, premetto che il pezzo è molto interessante, mi piace come scrivi e mi piace la capacità di creare le trame, mi rimangono due dubbi. Il primo stilistico, il secondo di trama.
    Messaggi al cell. ricevuti e inviati, intervallati dai pensieri difficile da capire per la scelta su come è stato editato.
    ” «L’hanno preso! Vai, vai, inseguiamoli!»” Chi l’ha preso? Quelli della macchina che si preoccupavano se si era fatto male? O altri?
    Nel primo caso chi ti vuole portare via ti carica senza tanti convenevoli. Nel secondo, chi l’ha preso? Sempre terrestri, vero? 🙂
    In entrambi i casi leggendo ho avuto la sensazione di Morpheus in Matrix, bianconiglio e pillola rossa, pillola blu!!! Ti prego no! Niente mondi paralleli e trasposizioni olografico-virtuali delle realtà! 🙂
    Scusami se mi sono permessa, non è mio avviso offenderti, anzi sono molto attratta dalla storia e sono interessata a capire per imparare da te, quello che ho detto è solo il mio modestissimo pensiero e spero che mi vorrai ancora come lettrice-commentatrice! 😉
    Alla prossima

    • Ciao MrsRiso,

      Ti assicuro che non devi scusarti veramente di nulla, sono molto contenta quando mi vengono fatte osservazioni, non aspetto altro. Tra l’altro citi due punti per i quali avevo più di un’incertezza:
      Il dubbio stilistico: speravo di poter sottolineare con diversi gradi di grigio i messaggi dei due interlocutori. Ho scoperto in questa occasione che non è possibile, per cui ho ricercato una forma che richiamasse in qualche modo i ‘fumetti’ di whatsapp. Avevo optato per un segno di maggiore al posto dei caporali, ma ho scoperto quando l’ho caricato che per qualche motivo, nel post, contano per ben tre caratteri (!) e sforavo di brutto i cinquemila. Ormai ci avevo lavorato così tanto che non mi andava di limare ancora e ho optato per i classici caporali, distinguendoli dai dialoghi col grassetto e col carattere ‘pipe’ finale (o iniziale, a seconda di chi scrive). Sapevo che non sarebbe stato particolarmente chiaro, me lo confermi e per me è molto importante aver ricevuto il tuo feedback.
      Di trama. Ti dico cosa avrei voluto comunicare: l’auto si ferma perché qualcuno vede Dodi ruzzolare, è ignaro di tutto perché chiede ‘cosa è successo’, ‘tutto bene’. Vorrebbe solo aiutare. I carabinieri pensano che siano dei complici, si fanno sentire, quello o quelli si spaventano e scappano. Di riflesso, non avendo visto bene cosa è successo, i militari pensano che l’abbiano portato via. Ma Dodi rimane ignaro e pesto nel fondo della cunetta. Questo era ciò che avrei voluto mostrare, ma avrei voluto renderlo meglio.
      Posso poi rassicurarti per quanto riguarda Matrix e simili: la storia è del tutto umana. La fantascienza mi piace, anche molto, ma in questa sede scrivo di altro.
      Per finire, vorrei puntualizzare una cosa: in precedenza la mia biografia recitava ‘i complimenti possono solo decorare ciò che le critiche hanno aiutato a plasmare’. È una frase un po’ retorica, forse anche molto, ma ti assicuro che ci credo molto. L’ho tolta perché a un certo punto mi è sembrata inopportuna e un po’ ‘autoreferenziale’: sembra che dia per scontato che mi si debbano fare complimenti. Non è così e non voglio che qualcuno lo pensi. Insomma, tutto questo per dirti che accetto con estremo interesse qualunque critica circostanziata perché la ritengo un’occasione di crescita. In altri lidi ho imparato a digerire anche critiche non circostanziate che rasentavano l’insulto. Anche quelle servono, di sicuro. Almeno a capire che l’umanità è varia 😀
      Insomma, in me avrai sempre un’interlocutrice attenta e contenta di poter discutere.
      Se dipendesse da me, farei come fa un noto sito della concorrenza: imporrei a chi vuole commentarmi una critica puntuale, precisa, esauriente, mi piacerebbe che mi venissero fatte osservare virgole, periodi dubbi, eccetera. Ovviamente non mi commenterebbe più nessuno, ma è solo per dirti che, casomai ne avessi voglia, una roba simile sarebbe ben accetta da te e da chiunque altro.
      (Se ti ha spaventato lo scambio con befana qui sotto, non preoccuparti: scherziamo spesso, ci conosciamo da un po’. Lei sa (spero! 🙂 ) che non mi sono affatto offesa)
      Insomma, grazie di tutto, sei assolutamente la benvenuta!

      Ciao ciao

  • Lo so che tanto vince lei, ma io farei di tutto per impedirti di ripescarci ancora la fantasmagorica Moneta, investigatore dilettante, medico, orfana inconsolabile, tossicomane a corrente alterna.
    Io voto per il pc e la richiesta d’aiuto ai geek del mondo intero, manterrebbe un filo coerente con questo inizio di storia in puro stile filmaccio americano d’azione, spionaggio, complottismo, quello che vuoi tu.
    Ciao Moné

    P.S. Mi sono scervellata un tot sul senso del soprannome prima di capire che era giusto l’ibridazione di Neard e Edoardo. Sto sempre a immaginarmi enigmi complicatissimi, pfff! 🙂

    • Che ridere, ti assicuro che io ne avrei volentieri fatto a meno. Al suo posto c’era un collega di studi. Ma poi ho pensato che non fosse troppo coerente col mio personaggio. Allora ho detto: ci metto Moneta, come riempitivo. Diversamente da te non ero e non sono convinta che vinca. Però constato perplessa che è in vantaggio. Il suo ruolo sarebbe comunque evanescente.
      Ma perché filmaccio? 😀
      Quello che voglio io non è ancora apparso in questa storia, ma lo farà, te lo assicuro.

      Ciao ciao

      • Non intendevo offenderti (lo vedi che sei permalosa?) o sminuire, il racconto mi sta facendo davvero molto divertire. “filmaccio” era per indicare che eravamo ben lontani dal grande film d’autore, Truffaut, Scola, Fratelli Taviani, lasciamoli stare, la tua scoppiettante storia mi ha fatto pensare da subito (no, dal 2, dell’incipit ti ho detto che ne pensavo!) ai film americani in cui non contano né la regia né l’introspezione dei personaggi: azione, colpi di scena rocamboleschi, personaggi “normali” invischiati in incredibili avventure da eroi, cliffhanger a gogo, telefoni che esplodono e giovani e brufolosi geek che salvano il mondo senza uscire dalla loro stanzetta da adolescenti, o adulescenti secondo l’età.
        Non so un mix tra WAR Games, Goonies, The Net e Die Hard…
        Mi chiedo cosa tu voglia, mi hai incuriosito con la tua frase sibillina, in ogni caso bisognerà che Dodi cominci a essere un po’ più protagonista attivo delle vicende in cui si trova scaraventato se vuole uscirne dal suo Fatal Flaw 🙂

        • Uhm, individui nella passività di Dodi/Edo il suo fatal flaw? Eh eh, in effetti sembra un passivone, poveraccio, mi sa che non hai tutti i torti. Ma la struttura restaurativa in tre atti prevede che pur di non affrontare il suo fatal flaw il protagonista, la prima volta, cerchi di aggirarlo. È necessario! 😉
          Ma no, non mi sono offesa, voleva solo essere una battuta, del tipo ‘perché, davvero hai qualche dubbio che sia il racconto più bello del mondo?’. Altri sostengono che la permalosità non sia uno dei miei numerosi difetti non fatali e io ho cominciato a crederci.
          Mi offende la supponenza, quindi potrai convenire con me che tu non hai alcuna possibilità di offendermi 😀
          Arrenditi! 😀

          Ciao ciao

    • Be’ sì, un programmino così farebbe comodo. O magari gli hanno taroccato il cellulare quando l’ha lasciato incustodito. Forse ci tornerò.
      Se vince Moneta, la sua apparizione sarà più evanescente di quella di Sean Connery in Robin Hood. 🙂
      Grazie di esserci,

      Ciao ciao

    • Allora, Mina è morta! Schiacciata da un trattore.
      Moneta… Moneta è solo un gioco, sono curiosa di scoprire se la sceglierete. E comunque avrà un ruolo del tutto marginale e comparirà al massimo per un capitolo.
      Tra l’altro ha cambiato vita, ha accettato la corte spietata di Mondo e dirigono insieme il Parco di Attu Marro’j in Ogliastra.
      Tra l’altro ha dovuto imparare a guidare il trattore. 😀 😀
      Riguardo a MI, effettivamente è quello che succede, il cellulare si autodistrugge? Dici che ho esagerato con il tomcruisismo?
      Grazie di esserci
      Ciao ciao

  • Ciao Moneta 🙂
    Complimenti per il mix ben riuscito tra le due opzioni. Molto avvincente l’aneddoto del cellulare-kamikaze. Scommetto che era un Note 7 😀
    Scusa il ritardo nella lettura, ultimamente sono stato un po’ impegnato 🙂
    Toglimi una curiosità: ho l’impressione che per caratterizzare i tuoi personaggi tu prenda spunto da persone che conosci realmente. So che molti scrittori lo fanno 🙂
    Niente da dire per forma e stile: impeccabile come sempre 🙂
    Ciao, a presto 😀

    • Ciao Christian,

      Eh eh, ho pensato al Note 7, lo ammetto, ma in realtà esiste effettivamente del malware che in determinate condizioni può causare ciò che ho scritto. Di fatto andando a riscrivere il firmware di controllo di carica della batteria puoi anche causarne l’incendio, non è neppure troppo difficile.
      Non so se ti meraviglierà scoprirlo, ma la più autobiografica delle tre storie è proprio questa. Non sai quanto, anche se io spero che non lo sarà troppo.
      Grazie di esserci e dei complimenti.

      Ciao ciao

  • Ciao,bellissimo il capitolo e il capitombolo con le capriole all’indietro, scivi sempre benissimo. Ho votato per l’aiuto dal professore, l’ho fatto come se la cosa fosse capitata a me, e visto che non ho sorelle,e non ci capisco nulla di computer….
    Adesso,finiti i commenti manderò il primo capitolo della mia seconda parte, se avrai voglia di darci un’occhiata mi farà piacere.
    A presto.

    • Ciao maria
      Ammetto che ero molto indecisa sul tono del maresciallo. Nelle prime versioni lo prendeva a parolacce senza ritegno. Poi ho pensato che fosse normale che nell’interrogatorio avesse mantenuto un tono formale e quindi il lei: è un maresciallo, il comandante della stazione, rimarca il distacco e la sua autorità anche così. Succede l’incidente, certamente si infuria e non capisce. Deve cambiare tono? Se riesce a non cambiarlo dimostra di mantenere il controllo anche in quella situazione. Ecco, questo è il senso del ‘lei’.
      Grazie di aver osservato un argomento controverso anche per me, mi hai dato modo di esprimere la mia opinione.
      Grazie di tutto

      Ciao ciao

    • Ciao Fuegod,
      Far entrare in ballo la sorella è un piccolo gioco: quelli che hanno letto il racconto precedente lo capirebbero e probabilmente storcerebbero il naso, perché sarebbe il terzo racconto in cui tiro in ballo ‘Moneta’, anche se qui avrebbe un ruolo del tutto marginale. Sono curiosa di sapere se l’opzione verrà scelta.
      Grazie di tutto

      Ciao ciao

  • Scusami, ho votato te, adrenalina moscia mi ha fatto scompisciare…..non potevo non cliccarci. Poi del resto l’interrogatorio infinito va bene…ci rivelerà qualcosa in più.
    Dodi è un imbranatello, impaurito davanti alla polizia che ha scoperto qualcosa di grosso, occhio a non calcare troppo la mano sul nerd!!
    Brava.

    • Ciao MrsRiso,
      Grazie di voto e commento!
      Il tuo avvertimento sul non calcare troppo l’immagine stereotipata di Dodi mi ha fatto e mi fa riflettere. Spero di non cadere nella trappola, perché il ragazzo ha una personalità molto interessante che dovrà emergere.
      Grazie di esserci!
      Ciao ciao

    • Gabriele, parliamoci chiaro: se è scritto benissimo non lo so, ti ringrazio del complimento! So che sicuramente mi ci impegno tantissimo, decisamente troppo. Insomma, non mi viene di certo naturale. È previsto che torni sulla strana presenza in caserma, forse non subito, ma verrà contestualizzata. Del resto, il primo a ritenerla molto strana è proprio Dodi, altrimenti non avrebbe avuto la crisi isterica.
      Grazie di tutto!

      Ciao ciao

    • Ciao silvia,
      È strano che solo tu abbia fatto questa obiezione. In realtà Dodi potrebbe anche pensarlo e avere semplicemente perso la testa. Sarebbe molto più semplice per lui se fosse così. Ma io non voglio! 😀
      Però noi non sappiamo molto dell’aggressione: non sappiamo a che ora è avvenuta e non sappiamo da quanto tempo Dodi fosse insieme a Riccardo.
      Mi obietterai che la radio la annuncia come ultim’ora. In realtà mi serviva un’annuncio che attirasse l’attenzione di Dodi, di modo che non se la volesse perdere. Il fatto che venga chiamata così non dà una stringente collocazione temporale, vuole solo dire che è arrivata da poco tempo in redazione. Può passare certamente qualche ora dal fatto prima che diventi cibo per cronisti. O almeno, io così l’ho intesa. Insomma, in altri casi ho commesso errori tipo Crusoe nudo che si riempie le tasche, vedi il bambino pelato che si fa la riga di lato. In questo caso no, non la considero una svista.
      Grazie per avermi letto e per l’attenzione con cui l’hai fatto, mi fa sempre piacere ricevere osservazioni di ogni tipo.
      Ciao ciao

    • Grazie maria. Mi fa piacere se apprezzi.
      Oddio, l’ho già scritto altre volte e ti assicuro che è ciò che penso: forse lo stile che mi riesce più naturale è quello di Attu Marro’j, anche se sembra il più artificioso e elaborato.
      Qui sto giocando con regole che conosco poco, devo stare attenta ad ogni virgola. Vedremo!
      Grazie di tutto!
      Ciao ciao

  • Adrenalina a fiumi no, il tizio con l’alito puzzoprofumato ha già avuto la sua occasione e si è defilato. Adrenalina moscia no, quel carabiniere sonnacchioso non farebbe drammaticamente un bel niente. Per esclusione adrenalina medio/alta.

    Ciao Moneta. Ma il vero nome di Dodi è Nerdoard Schrödinger? A rileggerti.

    • Ciao Achillu.
      Bella la tua analisi. Però non vorrei apparire cattiva con l’Arma: è notte tarda e lo sbadiglio l’ho introdotto solo per farlo uscire dalla stanza a fare rifornimento di caffè, come si scopre in seguito. 🙂
      Il vero nome di Dodi è Edoardo. Il perché di Nerdoard si scoprirà presto, ha un significato. Schrödinger si riferisce al famoso gatto, capovolgendo il contenuto col contenitore: dentro il casco c’è un volto ‘descritto da una funzione d’onda data dalla sovrapposizione di stati quantistici/probabilistici’ (e mo’ dimmi che non sono capace di scrivere fuffa!!! 😀 😀 ). Insomma: non sappiamo chi indossa il casco.
      Grazie di esserci, Achillu

      Ciao ciao

    • Grazie Athelas. Ero estremamente incerta su quale dovesse essere la notizia. Ho pensato di tutto, compreso ciò che scrivo nella domanda 😀
      Il fatto è che la notizia incredibile doveva coinvolgere immediatamente il protagonista. Mi è sembrata una scappatoia accettabile: se mi avessero accoltellato il relatore di tesi avrei faticato a crederci!
      Grazie di tutto!

      Ciao ciao

    • No, aspetta, scusa! Tu? Tu, dejavu? Tu che voti per qualcosa di moscio???
      Non l’avrei mai immaginato! 😀 😀
      Scherzo, ovviamente!
      Capisco molto bene il tuo punto di vista e farò il possibile perché, a prescindere dall’opzione che vince, la parte ‘cerebrale’ abbia il giusto spazio.
      D’altronde questa domanda è un sondaggio: voglio capire che genere di storia vi piacerebbe leggere. Staremo a vedere, mi adeguerò alla maggioranza. L’opzione adrenalinica, però, per il momento… si erge imperiosa. 🙂
      Ciao ciao, grazie di esserci!

      • Giustamente l’opzione moscia si comporta come tale 😉
        Pensa che ho scelto l’opzione “moscia” anche nella storia di Pinocchio (lì però è lei che si erge imperiosa), cosa mi starà succedendo??! XD XD
        Grazie per tenere in comunque in considerazione anche la parte riflessiva della storia. La risposta ad Achillu implica che più ci avviciniamo all’identità dell’accoltellatore, meno sappiamo su quanto possa essere ormai lontano? 😀

  • Adrenalina a fiumi… l’idea del ricercato è molto allettante perché non la si prenda in considerazione 😉
    Che dire Moneta, un capitolo intrigante, divertente e, per certi aspetti, surreale come il tizio sbucato dal nulla che suggerisce a Dodi di scappare. La storia è interessante e il tuo stile, in continua evoluzione non delude mai.
    A presto.

  • Adrenalina a fiumi, a manetta, a cateratte!
    Sto ancora ridendo alla lettura di questo capitolo due. Mi rimangio tutto ciò che ti avevo detto del primo, sono già fan. Ma ci sarà anche Bruce Willis (o Matt Damon chi vuoi tu) che mi sbuca da dietro un cassonetto in un vicolo oscuro?
    Innanzitutto ti ringrazio: stavo caz… navigando annoiata tra un sito e l’altro cercando qualcosa di interessante (il fatto che volendo avrei un sacco di cose utili da sbrigare è totalmente irrilevante) e ho scorto il tuo racconto. Io me lo vedo già Dody in un complotto internazionale, tra agenti segreti, agenti doppi, chissà persino inviati di altre dimensioni o altri universi per salvare la scienza dalla congiura dei Baroni massonici dell’Università.
    In ogni caso una cosa è certa, Moné, sei davvero uno dei rari talenti di questo sito, uno stile inconfondibile seppur nell’esplorazione di generi diversi. Una maestra della sperimentazione. Ti seguo a scatola chiusa.
    Ciao

    • Oh là là, Marezia, dandomi dell’inconfondibile mi confondi!
      Grazie, merci, danke!
      Il sito è pieno di talenti e un personaggio evanescente come me prende sostanza soprattutto dai vostri complimenti, ma è fatto della stessa sostanza di cui sono fatte… le flatulenze! 😀 😀
      Che dire? Da un punto di vista epistemologico, l’insistere del plot su un flaw che andrà palesandosi via via che la crisi renderà lo scontro inevitabile e necessario (ma soprattutto, non dimentichiamolo mai!, spontaneo), potrebbe portare ad un appesantimento del concept. Questo è naturale perché siamo ancora alle prime fasi e la necessaria restaurazione non si intravvede se non in una iniziale polarizzazione ai due opposti del famoso Dilemma.
      Ci sarebbe moltissimo da dire, potrei scrivere tomi interi dipanando certi concetti che padroneggio. Ma a questo punto, preferisco ricevere un tuo cortese e sollecito “ma che stai a di’???’ 😀 😀 😀
      Scherzi a parte, grazie per i complimenti, di certo esageri!
      Ciao ciao

    • Ciao Silvia,
      Benvenuta e grazie.
      Ammetto di essermi ispirata alla tua definizione (nerd) per il nomignolo con cui il losco figuro lo apostrofa in caserma. Il tono… boh! Mi sa che lo tengo un po’ sul drammatico sfogando la mia triste vena umoristica per domanda e opzioni.
      Grazie di esserci, spero che farai qualche altro passo in mia compagnia 🙂

      CIao ciao

    • Ciao Gabriele,
      Quella di un novello radiocronista che fa un annuncio stile Orson Welles era una delle ipotesi. Ci ho riflettuto su parecchio: volevo sfidarmi su un racconto catastrofico, il più possibile stereotipato, stile sceneggiatura di Hollywood un tanto al chilo. Di quelle costruite col bilancino che funzionano benissimo e fanno pensare a una buona quota di spettatori che dietro ci sia chissà quale mente geniale. Però ho concluso che non sarebbe molto rispettoso verso voi lettori. Cercherò di fare qualcosa di diverso. Anche se non escludo ancora lo sviluppo che suggerisci. Mi hai fatto scoprire le doti di divulgatore scientifico di Morgan Freeman, sai che nom ne sapevo nulla?
      La teoria di Dodi è di quasi vent’anni fa, si è evoluta molto, ha raggiunto vette strepitose, ma è rimasta numerologia a cui neanche lui crede più molto. Forse non ci ha mai creduto quanto avrebbe dovuto.
      Grazie di essere qui e per i complimenti.
      Ciao ciao

        • Te lo dico sinceramente: l’interesse che mostri potrebbe portare al risultato che smetto di scrivere per tornare ad immergermi in quella numerologia. Mi stai facendo nuovamente pensare a certe ‘cose’, certe ‘coincidenze’ che non sono mai stato in grado di interpretare in maniera convincente. Dovresti saperlo, ormai: Moneta scrive sempre qualcosa di autobiografico. Del resto aver tirato in ballo certe cose e poi stupirsi che qualcuno le legga e ti rimetta la pulce nell’orecchio è infantile. Sono così, ingenuamente infantile. La teoria di Dodi è semplicistica, più che semplice, si basa fondamentalmente sull’ignoranza di uno studio più approfondito della Relatività Generale. Riesce in pochi passaggi matematici a ‘mostrare’ come sia possibile ottenere alcune formule e espressioni relative alla topologia dello spaziotempo semplicemente facendo alcune assunzioni su alcuni oggetti. Il problema è che manca di un’interpretazione convincente, per non dire che manca del tutto di interpretazione. Però è affascinante. I bin esistevano davvero, sulla carta, ma erano lo stadio larvale di ciò che si è sviluppato dopo, completamente diverso. Al professore non erano piaciuti affatto e aveva tutte le ragioni di questo mondo.
          Tutto ciò che verrà oltre questo primo capitolo, se verrà, difficilmente potrà essere altrettanto autobiografico.

          Ciao ciao

  • Hey ciao moneta!
    Sono molto fiducioso in te!
    Anche questo sarà un capolavoro!
    Ovviamente credo tu sappia chi é il mio personaggio preferito, eh…
    Se vuoi puoi leggere il secondo capitolo della mia storia?
    Anche senza votare o lasciare commenti, non mi cabia nulla! 🙂
    Aspetto il secondo capitolo!
    E…domanda: Come mai hai messo storia per adulti?

    • Ciao giovane ricky.

      Io so che tu sei molto bravo e intraprendente, quindi sicuramente non verrai scosso dalla storia che sto scrivendo. Ho scelto l’opzione ‘Per adulti’ non perché la storia conterrà argomenti ‘vietati ai minori’. Più che altro per sentirmi libera di usare il linguaggio che voglio. Se in alcune situazioni mi serve qualche parola volgare, la userò. So bene che molti dodicenni sarebbero in grado di arricchire il mio turpiloquio, ma devo presumere che non sia così. Del resto, seppure non lo preveda, è possibile che ci siano battute a sfondo sessuale e anche questo non è adatto a un pubblico di non adulti. A stretto rigore il precedente racconto trattava argomenti e situazioni (droga, abbandono minorile, malattie) del tutto ‘non adatti ai minori’
      Il singolo può avere la maturità necessaria per leggere certe cose, probabilmente è il tuo caso; io non sono in grado di impedirtelo, ma intanto ti avviso e avviso chi dovesse controllare ciò che leggi 😀
      Non ci crederai, ma ti giuro che è vero: ho già letto il tuo secondo capitolo e lo commenterò.
      Grazie di esserci e del commento
      Ciao ciao

    • Ciao dejavu,

      Dodi ha ‘spiegato’ a Riccardo un modo per ottenere con poche assunzioni e alcuni passaggi algebrici un’espressione che al limite delle grandi distanze rappresenta esattamente la metrica di Schwarzschild. In poche parole, se avesse ragione, potrebbe insegnare la Relatività Generale (quella che descrive la gravitazione, lo spazio tempo in generale, che viene utilizzata per dedurre – stiracchiandola – l’esistenza dei buchi neri) alle scuole medie inferiori. Ha provato ad introdurre le sue idee al docente, senza troppo successo.
      Se ti va, puoi dirmi che notizia incredibile hai in mente, sono molto indecisa e accetto volentieri suggerimenti. Se è spendibile e se me lo permetti, la uso senz’altro.
      Ciao e grazie di esserci

  • Notizia incredibile…
    Spesso il lavoro di insegnante è un ripiego, magari questo professore è solo un po’ frustrato per non essere stato un “genio” a sua volta, pertanto non gli resta che ostacolare chi ha del potenziale.
    Ti seguo, sperando in una clamorosa rivincita da parte di Dodi 😉
    In bocca al lupo per questa nuova avventura 🙂

    • Non ricordavo di averti reso partecipe di questa informazione. Devo stare più… attenta.
      Di certo conosco un professore che ricorda molto da vicino quello che ho descritto. Anche se quello che mi ha deluso di più, o forse che ho deluso di più (ho ancora questo dubbio), era completamente diverso.
      Ciao ciao, grazie della fiducia.

  • Ho cliccato su “Segui la storia” ancor prima di leggere…Moneta è sinonimo di garanzia 🙂
    Che dire, un inizio soft ma che va subito a cozzare contro qualcosa di tremendo.
    Ho votato che vengono fermati e aggrediti, visto il finale. Ma poteva anche essere una notizia o un incidente, sempre per lo stesso motivo.
    Diciamo che è l’opzione che mi ha più attirato 😉
    ciao e al prossimo…

    • Ciao Danio,
      Che dire, grazie della fiducia! Spero proprio di non deluderti.
      Ho provato ad accennare le tre possibilità nel finale, se ci riesco farò qualcosa di simile ad ogni capitolo. Sarebbe bello ma non è facile.
      Grazie di esserci sempre, grazie del commento!
      Ciao ciao

  • Ciao Moneta! 😀
    Già tornata alla carica con un nuovo racconto? La tua produttività accentua la mia pigrizia e mi fa venire profondi sensi di colpa 🙁
    Scherzi a parte, bel capitolo. Quando scrivi metti le parole giuste nel posto giusto. Il quadro che ne risulta è ricco di dettagli. Per scrivere la stessa cosa a me servirebbero il doppio dei caratteri a disposizione..
    Seguo il racconto 🙂 comunque il professore e proprio uno st***zo 😀

    • Grazie Christian, sei troppo buono. Sono contenta che ti sia piaciuto.
      Il professore non ha tutti i torti secondo me. Però è scontroso e arrogante, questo sicuramente.
      Prima che io risponda sul tema ‘produttività’ ti ricordo che ultimamente stavo scrivendo un capitolo ogni due settimane. E comunque la vera risposta è che è in buona parte merito vostro, dei commenti. Altrimenti scriverei decisamente meno. Mi date idee, mi cancellate certezze, mi indicate altre strade. Grazie, veramente.
      Ciao ciao

  • Ciao Moneta!
    Mi piace molto questo incipit. La parte iniziale mi ha riportato indietro di un paio d’anni, ai tempi dell’università (quando ricordo i tempi andati mi sento vecchia XD). Hai descritto molto bene la scena, mi sembrava di vedere il professore, antipatico e scorbutico, che mette a disagio Dodi e non lo lascia parlare (mi è capitato millemila volte!)
    Nella tua prima storia mi hai fatto ridere con Mondo. Nella seconda, mi hai fatto conoscere la fragilità e la forza di Moneta e la dolcezza del piccolo Edo. Sono curiosa di scoprire quali emozioni mi regalerai con questo nuovo racconto.
    Le opzioni erano interessanti, alla fine ho scelto la notizia alla radio.
    Ovviamente ti seguo. Alla prossima! ^_^

    • Anche a me sembra di vederlo. Sarà perché l’ho visto 😀 😀
      Era un buon diavolo, però, anche competente e nella mia facoltà non era così scontato.
      Tia, spero di non deluderti, non so proprio che emozioni vi regalerò in questo. Però grazie per questa frase, mi scalda il cuore!
      Ciao ciao, grazie di tutto!

    • Sempre difficile interpretare i tuoi commenti, le tue presenze saltuarie e le lunghe assenze, l’entusiasmo e l’improvvisa indifferenza. Spero che la storia non sia troppo scontata. Nel frattempo, stupita che tu sia qui, ti ringrazio del commento.
      Ciao ciao

      • Oh, be, sei tu che mastichi un argomento dopo l’altro come le ciliegie : ti sei gia buttata su un altro racconto in meno di una settimana! Ti leggo invece abbastanza frequentemente, pur senza commentare ogni volta.
        Se mi ritieni enigmatico, be, non so quanto questo sia un bene, ma suppongo che ci sia poco da fare per farti cambiare idea.

        • Uhm, questa tua risposta è… enigmatica! 😀 😀
          No, scusa Gianluca se ti sono sembrata un po’ brusca. Il messaggio del tuo commento precedente mi è arrivato, penso, anche se un po’ in ritardo. E il fatto che, se non ho capito male, tu abbia letto la storia precedente penso che confermi l’interpretazione che ne ho dato. Non avevo in programma di scrivere subito un’altra storia, mi ci sono trovata in mezzo, come ho spiegato ad Athelas, per una sorta di reazione a un commento ‘molto più tecnico del tuo’ 😉 🙂 🙂
          Non hai idea del piacere che mi fa sapere che mi leggi ‘silenziosamente’: dunque, esistete!
          Grazie, veramente di cuore.
          Sto aspettando che tu cominci qualcos’altro, anche se mi sembra di aver capito che ti stai dedicando a un progetto ‘esterno’. Be’ aspetterò.
          Grazie ancora
          Ciao ciao

    • Ciao Athelas,
      Il professore, strano a dirsi, non dice cose sbagliate. Trapela il suo giusto scetticismo, ma non sappiamo cosa gli abbia propinato Dodi. Ho conosciuto professori molto più ottusi di lui.
      Non avevo idea di quando sarei tornata con una nuova storia, anzi, speravo di prendermi una pausa. Poi un commento alla precedente mi ci ha quasi obbligato. Provo a giocare seguendo alcune regole. Voglio vedere se ci riesco e che cosa ottengo alla fine. Sottolineo ‘alcune regole’, perché forse è la mia ignoranza a farmi parlare, ma continuo a non condividere l’idea che qualunque composizione letteraria debba rispettare un insieme ristretto di rigide regole compositive.
      Se è una sfida, la raccolgo: scelgo di giocare a un gioco di cui conosco a malapena le regole. Magari scopro che è divertente.
      Ciao ciao, grazie di tutto

      • È così bello infrangere le regole, o no?
        Ogni tanto ci vuole… rompi gli schemi, te ne freghi un po’, ti sdrai al sole e ti godi quello che accadrà.
        La fantasia va incanalata, plasmata, lavorata con le mani, la testa e il cuore. Ma ogni tanto la fantasia può prendersi una vacanza e scegliere di fare di testa sua, per la serie “Nessuno mi tocchi! Nessuno mi plasmi!”
        🙂
        Questo spazio è così adatto alle sperimentazioni che non può esistere qualcosa di giusto o sbagliato….
        Buona continuazione 😉

  • Eccomi qui come promesso.
    Oramai sono un tuo fan ma lo sai già…
    È una storia nuova? Edoardo è cresciuto? E Moneta che fine ha fatto? Non vorrai mica lasciarmi sulle spine!
    Ho votato per la notizia incredibile perché con l’incredibile tu ci sai fare un sacco.
    A presto.

    • Ciao Francesco,
      È sempre un grande piacere ritrovarti.
      Inizio a chiedermi quando deciderai di regalarci un altro tuo racconto: un po’ come te, io mi sono affezionata al mondo incantato di Bigio, se non proprio a lui, che è già impegnato e con figlia a carico 😀
      È una storia nuova. Non so molto della trama, ma questa non è una novità.
      Dodi può (se preferisci deve) essere considerato come un vezzeggiativo di Edoardo 😉
      Non so se Moneta comparirà, dipenderà molto dalle vostre decisioni, magari ve lo chiedo nei prossimi capitoli.
      Per evitare che tu rimanga deluso, vorrei chiarire che, come nel caso della profonda differenza di impostazione tra la mia prima e seconda storia, anche questa sarà molto diversa dalle precedenti. Non è detto che ti piaccia. Oddio, non è neppure detto che alla fine piaccia neppure a me! Mi interessa seguire un certo percorso, provare alcune cose che mi ronzano in testa e vedere che effetto fa.
      Ciao ciao, grazie per il voto e il commento

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