Surreal word- L’avventura ha inizio

Dove eravamo rimasti?

Cosa faranno Josh e Jacob? Josh risolverà il problema da solo scoprendo che però è solo l'inizio dei suoi problemi. (86%)

Indicazioni

– Josh, sei da un’ora seduto qui senza aver concluso niente, forse è il caso di…-

– Non andremo alla polizia – Josh era fin troppo testardo per smettere di provare a mettere a posto il telefono da solo e scoprire chi lo avesse hackerato – Poi ho appena trovato la soluzione –

– Davvero? – Jacob era incredulo e speranzoso.

– Sì – Josh si alzò dalla panchina e digitò gli ultimi codici sul cellulare per poi guardarlo stranito.

– Che succede? Ci sei riuscito? – La curiosità di Jacob ormai era sul punto di esplodere, doveva avere una risposta e subito – Allora? Me lo dici che succede? –

– Non è un messaggio – Josh sembrava sorpreso e preoccupato e questa tensione fu percepita e fatta propria dal suo amico.

– E allora cos’è? –

– Indicazioni gps – Sul suo telefono i numeri erano scomparsi ma ciò che era apparsa non era la home del suo smartphone ma le mappe.

– Dove portano? – L’ansia ormai era diventata compagna della curiosità.

– Non lo so, non lo posso vedere, tutto quello che mi dice è di proseguire dritto –

– Josh, non pensare di seguire quelle indicazioni, andiamo alla polizia –

– Sai come la penso. Adesso devo risolvere questo mistero e lo devo fare subito – Nessuno sarebbe riuscito a fargli cambiare idea anche se probabilmente era la cosa migliore.

– Dai chiamo mio padre così ci accompagna a casa, ormai avrà concluso i suoi impegni, pensiamo più tardi a quelle indicazioni – Nemmeno questo tentativo andò a buon fine visto che Josh si era già incamminato senza aspettarlo.

Lo raggiunse di corsa, non aveva intenzione di lasciarla andare da solo anche perché era curioso di sapere cosa stava accadendo.

– Sapevo che mi avresti seguito –

– Non sono così scontato –

– La tua curiosità ti rende scontato –

– Non sono curioso –

– Allora perché non chiami tuo padre e torni a casa? –

– Sei mio amico, non ti lascio andare da solo –

– Certo, lo fai proprio per questo – Un sorriso apparve su un Josh concentrato sulla sua missione.

Le indicazioni sembravano non portare a nessuna parte, continuavano a farli girare a vuoto ma la cosa strana è che Josh non sapeva da quanto stessero camminando, il tempo sembrava non esistere più, anche gli orologi dei telefoni erano impazziti, segnavano sempre un’ora differente.

– Dovremmo tornare indietro, sono esausto – Jacob aveva il fiatone, sembrava stesse per crollare e ormai viveva nella speranza che Josh si arrendesse ma sapeva che non sarebbe accaduto.

– Se vuoi torna pure, io seguo le indicazioni ancora per un po’. Adesso devo girare a sinistra – 

Proprio come immaginava – Allora continuo ancora per un po’ anch’io.

– Bene –

– Aspetta –

– Jacob che è succede ancora? Ti ho già detto che non torno a casa –

– Questa porta prima non c’era –

Nella parete c’era una porta in legno celeste che sembrava essere molto vecchia come se fosse lì da centinaia di anni.

– Probabilmente non l’avrai mai notata –

– Josh quello stupido navigatore ci ha fatto passare di qui tre volte e la mia curiosità mi spinge ad analizzare ogni posto a fondo quindi se ti dico che questa porta non c’era…-

– La porta non c’era – Sapeva che quello che diceva l’amico era vero, non si sbagliava mai sui dettaglia però non aveva senso come non aveva senso che il posto sembrava molto più buio ed aveva persino notato che una stradina che avevano preso in precedenza non c’era più.

– Entriamo – Josh superò Jacob ed a fatica riuscì ad aprire la porta, dovette dare anche qualche spallata ma alla fine si aprì.

Jacob sembrava non volesse entrare ma quando Josh entrò lui lo seguì.
Furono immersi in una stanza fatta di roccia in penombra piena di piante rampicanti che non si sapeva da dove venissero ed al centro della stanza c’era un tavolo rettangolare fatto completamente di roccia.

– Il navigatore indica che siamo arrivati a destinazione – Informò Josh.

– Sì e la destinazione è un posto per niente inquietante dove ci sono pochissime possibilità di un’imboscata mortale – La curiosità di Jacob si era estinta lasciando spazio soltanto alla paura.

– Ma smettila, vedrai che è solo uno scherzo – Josh non la pensava per niente così per questo si avvicino al tavolo al centro della stanza e raccolse la lettera che trovò sopra.

– Che c’è scritto? –

– Una specie di enigma: La fonte blu della città surreale è la fonte bianca della città reale –

– Interessante – La curiosità di Jacob si era appena riaccesa.

– Risolveremo l’enigma a casa – Josh superò di nuovo la porta insieme all’amico e lo scenario che si trovarono di fronte era completamente diverso. Erano immersi nella notte, in una strada vicino al punto di partenza e dietro di loro la porta azzurra era scomparsa. Una scarica elettrica attraversò il corpo del ragazzo, qualcosa lo stava attirando, ogni molecola, anzi, ogni atomo del suo corpo voleva affrontare quell’avventura, di sicuro era meglio dei corsi di biologia.

Quale sarà la risposta all'enigma?

  • La spiaggia della città la cui sabbia è stranamente bianca (29%)
    29
  • Il fiume sempre cristallino della città (14%)
    14
  • La montagna della città perennemente innevata (57%)
    57
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16 Commenti

  • Ciao caro amico, ti confesso che in questo capitolo ho fatto, nella prima parte, una fatica per capire chi parlava e a chi. Ho riletto più volte, forse è colpa mia ma credo che dovresti rileggere e metterti nei panni di chi legge. Se la lettura è faticosa, e non si capisce bene chi parla ci si stufa, e si lascia perdere. Vedrai che è perfino divertente mettersi lì a chiarire mantenendo uno stile… Aspetto il prossimo e voto la città. Ciao?

  • …uhm, facciamo che se la prende con la ragazza.
    Buongiorno, siamo alla fuga sulla neve, come nel più comune degli incubi le gambe non rispondono e il nemico e molto più forte di noi. Ora che almeno loro hanno portato la pelle a casa litigheranno di sicuro!
    Aspetto il prossimo, ti seguo, ciao!??

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