Dove eravamo rimasti?
Il ritorno
Mi risvegliai in camera da letto.
Le voci provenienti dal salone mi avevano destato dal breve ma intenso sonno in cui ero sprofondato.
Stava parlando Diego, il mio terapeuta.
Mi avvicinai alla porta per ascoltare meglio le sue parole.
Stava riassumendo a mia moglie il suo punto di vista riguardo questa assurda storia.
“Fausto ha creato una realtà alternativa perché non era riuscito a elaborare le terribili azioni di Pier. Durante ogni episodio amnesico costruiva un particolare diverso che andava a sostituire un pezzo dell’evento traumatico a cui aveva assistito, arrivando fino a impersonare il fratello. Aveva trasformato Lara da estetista a neuroscienziata e il garage dove esercitava la sua professione in un laboratorio segreto. Secondo lui, i comportamenti malsani di Pier erano stati causati dalla rimozione di un’ipotetica piccola cellula nascosta che aveva compromesso irreversibilmente la gestione delle sue emozioni.
Probabilmente alla base dei suoi deliri c’è un senso di colpa latente nei confronti di Pier. Forse perché negli ultimi anni si sono allontanati e Fausto ha smesso di prendersene cura. Però ipotizzo che il motivo sia ben più radicato. Ho il sospetto che dentro di sé Fausto fosse sempre stato convinto che se avesse trovato lui il corpo della madre suicida, suo fratello Pier non sarebbe impazzito. Temo che abbia sempre vissuto con questo enorme peso sulla coscienza.
“Ma perché i suoi deliri sono iniziati solo in queste ultime settimane?” chiese Valentina.
“In realtà credo che tutto sia cominciato lo scorso anno, durante la prima stesura del diario. Probabilmente ha smesso di scrivere perché non riusciva ad accettare i ricordi che riaffioravano. Evidentemente aveva intuito la pericolosità della situazione.
Poi, a un anno di distanza ha deciso di riprendere la scrittura, e la sua mente non ha retto alla rievocazione delle esperienze vissute.
Dare la colpa a Lara e ai suoi esperimenti neurologici è stato un modo per poter accettare quello che aveva fatto suo fratello. Il ritorno del vero Fausto nelle ultime ore è stato l’ultimo, disperato tentativo di riprendere il controllo della situazione.
Era il fratello forte che tornava a prendersi cura di quello fragile.”
Avevo sentito abbastanza.
Veramente avevo creato una cosa del genere?
In effetti il delirio in cui avevo vissuto nelle ultime settimane sembrava trovare conferma nelle pagine del mio quaderno.
Però sentivo che mancava ancora qualcosa che completasse il motivo della transizione dai ricordi reali a quelli immaginari.
La parte che mancava era nascosta nella pagina strappata del quaderno, quella che avevo strappato e gettato via.
Ma ormai non avevo più bisogno di leggere, perché quello che stavo cercando era nascosto in fondo alla memoria da quando avevo sei anni.
Nostra madre come al solito aveva bevuto troppo e non aveva cucinato nulla.
Io ero affamato, così chiesi insistentemente a Pier se potesse prepararmi qualcosa da mangiare.
Mi disse che avrebbe pensato lui a alla cena.
Mi disse di rimanere a giocare in camera.
Io però trasgredii agli ordini e decisi di raggiungerlo in cucina.
Ma Pier non stava preparando la cena.
Era al piano di sotto e guardava la porta d’ingresso.
Guardava nostra madre, che dopo un mix di alcol e sonniferi si era stretta un foulard intorno al collo e si era impiccata alla maniglia di casa.
Fermo di fronte a lei, Pier la stava guardando agonizzare, senza fare nulla.
Osservai quella scena dalle scale, cercando di capire cosa stesse succedendo.
Sapevo che c’era qualcosa di sbagliato, ma se Pier non interveniva, allora doveva essere giusto così.
Lui sapeva sempre cosa fare.
Dopo qualche minuto la mamma smise di muoversi.
Pier era rimasto immobile per tutto il tempo.
Il salone di casa era permeato da un silenzio talmente surreale da far male alle orecchie.
Scesi le scale chiedendo cosa stesse succedendo, ma l’unica risposta che ottenni fu il ritorno di quell’assurdo silenzio rotto solo per brevi istanti dalle parole della mia domanda.
Soggiogato dall’immobilità della situazione realizzai che era colpa mia.
Pier era sceso perché io avevo fame.
Corsi in camera e mi sdraiai sul letto, sperando che al mio risveglio tutto sarebbe tornato come prima.
Non fu così.
La mamma era morta e Pier era impazzito.
Ero io la causa di tutto quel dolore.
Stremato dalla violenza dei ricordi evocati mi lasciai cadere di nuovo sul letto. Lo svuotamento emotivo mi aveva distrutto.
Rimasi sdraiato a guardare il soffitto.
Non so perché mio fratello abbia scelto di non fare nulla di fronte nostra madre morente.
Non so perché abbia compiuto quel gesto atroce nel garage di Lara.
Probabilmente la sua mente aveva raggiunto un punto dal quale tornare indietro era impossibile.
Un punto di non ritorno che avevo sfiorato anche io nelle ultime settimane.
Credo di essermi salvato perché in qualche modo ero riuscito a entrare nelle profondità della mia psiche e avevo affrontato nemici di cui non avevo più memoria.
Forse con un po’ di fortuna avrei messo a questa storia la parola fine.
Forse.
28/08/2017 at 15:22
Di tanto in tanto gironzolo tra le storie già concluse… ed ecco che mi ritrovo questo racconto… un vero peccato non averlo seguito ” in diretta”.
Bravo FueGod! Mi è piaciuta molto l’idea della cellula nascosta, ma anche la realtà che vive Pier-Fausto… è stata una sorpresa, non mi aspettavo che la storia potesse prendere una piega del genere. Non deve essere stato facile pilotare una trama così e mantenerne la coerenza, seguendo le scelte dei lettori che a volte, si sa, possono trascinarti lontano.
Complimenti, a presto 🙂
28/08/2017 at 23:20
Ehilà, sei arrivata fino a quaggiù (sì beh, per qualche motivo immagino lo scorrere del tempo in verticale).
Questa è stata la prima storia che sono riuscito a terminare. Se ce l’ho fatta è stato solo grazie alla formula delle votazioni (che ha poi portato al finale psichedelico).
Se dovessi riprenderla in mano, forse la butterei più sul fantascientifico e continuerei la storia della cellula nascosta. O forse no, dovrei scrivere per capirlo.
In ogni caso sono contento che tu l’abbia letta 🙂
Ciao Athelas, ci vediamo qua in giro
a presto
15/01/2017 at 14:56
Il finale è lineare e hai cercato ( e in gran parte riuscito) di dare coerenza a tutto l’insieme.
Io preferivo la prima metà del racconto, quando bagnava in atmosfere fantascientifiche. Questa cosa della piccola cellula nascosta ma fondamentale da estrapolare mi affascinava molto, più che lo sdoppiamento di personalità dovuto a un trauma. È un soggetto che apprezzo ma che è decisamente strautilizzato in narrativa e cinema.
Il che non toglie che il racconto è riuscito e che scrivi davvero bene, aspetto il prossimo.
Ciao
P.S. Se ti piace il tema dello sdoppiamento di identità, ti consiglio “La ragazza corvo” trilogia di Erik Axel Sund, sul tema, è uno dei più bei romanzi (o insieme di romanzi) noir che abbia letto negli ultimi anni. Non so se la mia passione per i polizieschi scandinavi influenzi il mio giudizio. 🙂
15/01/2017 at 20:17
Ciao Bef,
grazie per avermi seguito fin dall’inizio e per tutti i commenti costruttivi che hai lasciato.
Non nego in parte di essermi leggermente pentito della deriva “psichedelica”. Avevo in testa tre possibii strade da seguire, ma vabbè, è andata così.
Non leggo in genere polizeschi, però se mi capita tra le mani lo leggerò di sicuro.
Il prossimo arriverà a breve (e spero anche il tuo) 🙂
A presto
14/01/2017 at 18:00
Ciao Fue,
i primi capitoli mi sembrarono veramente assurdi… Così assurdi che scelsi di continuare a leggere. Sono contento di averlo fatto. La spiegazione finale, anche se infilata nel contesto un po’ a forza, è stata davvero illuminante. Mi dispiace che, visto il poco spazio a disposizione, non ci sia stato modo di contestualizzarla meglio.
Il tuo racconto potrebbe essere benissimo il seguito del mio 😀 Magari scopriremo più avanti che Timmy ha un fratellino 😉
Ciao, a presto 🙂
14/01/2017 at 19:06
Ciao Line,
Grazie di avermi seguito per tutta la storia. Sono contento che nel complesso tu abbia apprezzato.
Per quanto riguarda il finale, purtroppo ho calcolato male i tempi di scrittura e di evoluzione. Forse con un paio di capitoli in più avrei risolto meglio la situazione. O forse no. Comunque sia ormai è finita. 🙂
A breve scriverò qualcos’altro, però non posso dare garanzie per quanto riguarda il livello di assurdità 🙂
A presto
12/01/2017 at 17:31
Ciao FueGod
Ciò che penso te l’ho già scritto nei commenti precedenti. Il finale sa un po’ di ‘spiegone’, ma forse lo capisco: ho avuto l’impressione che tu abbia deviato molto dall’idea originale e mi pare di poter dire che dai un grande valore alla coerenza. Hai perciò voluto riannodare tutti i fili per toglierci tutti i dubbi. Mi sbaglio? Tendo a farlo anch’io, ma non è detto che sia necessario.
Spero di rileggerti presto in una nuova storia. Non credo che ti commenterò con questo nick, ma ci sarò.
Ciao
13/01/2017 at 09:02
Ciao Moneta,
non ti sbagli affatto. L’evolversi della trama è stato dettato esclusivamente dalle scelte che ho messo a disposizione nel corso della storia, per cui la direzione che ha preso non è praticamente stata pianificata. Incluso il capitolo finale. Probabilmente questo ha creato un certo grado di confusione che non sono riuscito totalmente a risolvere. Avrei potuto non riannodare tutti i fili, però io stesso volevo capirci qualcosa, dato che non avevo idea di come sarebbe finita. Diciamo che ho scritto per il gusto di scrivere.
La prossima storia magari sarà più lineare, ma cercherò di pianificare comunque il meno possibile, anche perché credo che in questo modo si sviluppi meglio sia la tecnica che la creatività narrativa.
Sono contento se continuerai a seguirmi, i tuoi consigli sono sempre stati utili 🙂
A presto
11/01/2017 at 21:37
Mah. Il finale è carino, ma è proprio il tipo di storia che non mi piace.
Ciao 🙂
13/01/2017 at 09:04
Beh, almeno il finale ti è piaciuto 🙂
Questo vuol dire che dovrai continuare a seguirmi nelle prossime storie, che saranno di tipo diverso 😉
Grazie per tutti i tuoi commenti,
A presto
09/01/2017 at 18:12
Continua a non tornarmi esattamente… nulla! Ma forse le risposte mancanti completeranno il quadro… forse…
Rieccomi di ritorno dopo che la febbre mi ha tenuto lontano dal PC; se devo essere sincero, la svolta che ha preso il racconto non mi piace affatto, ma essendo alla fine (manca un capitolo) voglio vedere come finisce 😉
Ciao 🙂
09/01/2017 at 19:41
Ciao Red,
Tu se non sbaglio avevi votato fantascienza, quindi tutto sommato la scelta psichedelica che ha raggiunto la aggioranza potrebbe non soddisfarti al cento per cento. Forse 🙂
La buona notizia è che le minoranze politiche qui non vengono perseguitate 🙂 😀 😀
Scherzi a parte spero ti sia ripreso dalla febbre.
Ti aspetto per il finale,
A presto
08/01/2017 at 00:33
Bel racconto. Il colpo di scena dell’ottavo capitolo è ciò che da la giusta sfumatura di assurdo alla trama della storia.
08/01/2017 at 16:31
Grazie Samuel, vediamo come andrà a finire.
Quale è stata la tua opzione, per curiosità?
10/01/2017 at 16:25
Dolce/ amaro
06/01/2017 at 12:21
Ciao Fue,
Ora si spiegano tante cose.
Che passato triste per i nostri protagonisti.. Non c’è da stupirsi se poi saltano fuori certi problemi mentali a distanza di anni..
La trama ha avuto un intreccio interessante.
Ciao a presto 🙂
07/01/2017 at 09:16
Ciao Chri,
passare da un taglio semifantascientifico ad uno strettamente psicologico ha richiesto un certo livello di drammaticità. Spero di non aver esagerato con la tristezza.
Grazie di essere passato,
a presto
05/01/2017 at 09:25
Dolce/amaro, almeno nei racconti voglio leggere qualcosa di positivo.
Bello.
Il capitolo mette quasi tutti i tasselli a posto e mi è piaciuto per i contenuti e per lo stile.
Posso solo dirti bravo e aspettare il finale.
Complimenti.
Ciao
07/01/2017 at 09:26
Ciao Moneta,
grazie dei complimenti.
La svolta psicodrammatica della storia ha richiesto un certo grado di sofferenza e disagio interiore per poter giustificare i comportamenti del protagonista. Però sembra che il finale dolce amaro sia in vantaggio, magari alla fine emergerà un segnale positivo.
a presto
04/01/2017 at 23:56
Dico solo, “amarissimo!”
07/01/2017 at 09:31
Ciao allin,
Anche a te piacciono i finali duri.
Vedremo dove cadrà la scelta.
A presto
03/01/2017 at 15:06
Il quaderno magari era più esplicito; ma dato che lo abbiamo già usato, andiamo di canfora. All’ospedale?
Il colpo di scena “da pazzi” non solo non lo avevo proprio ma immaginato, ma soprattutto ricontestualizza tutto questo lasciarsi trattare da inetto, frignone, imbelle, inutile, passivo di Pier. Fa tutto lui, lui che si detesta, lui che si strapazza, lui che si tratta da inetto.
Tutto deriva dal processo di estrapolazione o anche quella era solo nella(e) sua(e) testa(e)?
Aspetto il seguito col fiato sospeso.
A presto
03/01/2017 at 16:36
Ciao Bef,
sono contento di averti sorpreso.
Adesso però ho solo due capitoli per chiudere tutto in maniera “sensata”.
Spero di farcela :O
grazie di esser passata
a presto
02/01/2017 at 11:05
Odore di canfora, perché mi affascina l’associazione profonda tra odori e ricordi.
Non posso fare altro che confermare il mio commento precedente. In più aggiungo che il capitolo e il colpo di scena mi sono piaciuti molto.
Complimenti.
Ciao ciao
02/01/2017 at 15:08
Ciao Moneta,
Immaginavo che la tua risposta sarebbe stata quella 🙂
grazie per il commento positivo
a presto
01/01/2017 at 20:44
Ma che…? :-O
02/01/2017 at 15:05
…eh già.
01/01/2017 at 19:07
Bella storia. Vale la pena leggerla. Complimenti Fue.
02/01/2017 at 15:04
Grazie Samuel
a presto
01/01/2017 at 18:28
Ciao Fue,
davvero un bel colpo di scena 🙂 sono un tantinello confuso, ma confido nella spiegazione degli ultimi 2 capitoli 🙂
Ciao, a presto 🙂
02/01/2017 at 15:04
Ciao Chri,
sono contento che tu sia confuso 🙂
Spero di riuscire a risolvere tutta questa confusione in qualche modo 🙂
01/01/2017 at 16:54
Ok, non mi torna niente. Spero in una spiegazione nel quaderno di Lara/Valentina.
Ciao 🙂
02/01/2017 at 15:00
A questo punto si, la risposta sarà nel quaderno. Spero.
28/12/2016 at 00:03
Se lo chiedi a me è Fantascienza di sicuro (almeno tra queste tre opzioni) 😉
A me continuano a suonarmi strano gli a-capo a mezzo frase; per il resto il capitolo è interessante…
spero non vada a finire come sembra, perché sarebbe banale…
Ciao 🙂
28/12/2016 at 10:43
Ciao Red,
se il tuo scopo era farmi venire l’ansia sulla scelta del finale ci sei riuscito. Per quanto mi riguarda tutti i possibili scenari sono potenzialmente banali. Anzi, i finali che riescono a soddisfare al cento per cento il lettore/spettatore sono rari. Almeno da mio punto di vista. Andrà a finire come sembra? Ma come sembra? Ora sono curioso.
28/12/2016 at 12:43
Come sembra? A schifio totale! Lui che perde le, già poche, emozioni, Fausto che muore e Lara che… questa non la so, ma probabilmente male anche per lei.
Per me sarebbe un finale banale perché, se le cose devono andare come devono andare, è inutile raccontare la storia 😉
Ciao 🙂
27/12/2016 at 21:18
Ciao Fue,
il cappio si sta stringendo. Un bel capitolo, quasi tutto affidato ai dialoghi. Nel complesso, nonostante la situazione surreale, hai reso i dialoghi davvero bene.
Ciao, a presto e auguri! 🙂
28/12/2016 at 10:37
Ciao Christian, auguri anche a te.
Pensavo votassi orrore 😉
Speriamo che il cappio si stringa bene 😀
Grazie del commento,
a presto
27/12/2016 at 21:03
Dopo un po’ di indecisione ho scelto psichedelia, anche perché penso che sia l’opzione che ti permette più libertà d’azione.
Il capitolo mi è piaciuto, mi sono piaciuti i dialoghi, resi in modo realistico, mi è piaciuto il modo in cui emergono pensieri e personalità dei due. A proposito della forma, nel senso di impaginazione, avevo qualche dubbio sulla scelta che hai fatto di andare a capo durante una stessa battuta. Ci ho riflettuto un po’ e… tutto sommato mi convince. Aggiunge libertà espressiva, ti permette di fatto di ritmare meglio il parlato. E non mi pare che si perda di leggibilità. Non escludo di adottare anch’io qualcosa di simile.
Aspetto il seguito e ti dico bravo.
Ciao ciao
28/12/2016 at 10:31
Ciao Moneta,
sono contento tu abbia apprezzato il capitolo. Lo scopo della forma era proprio quello di dare un particolare ritmo ai dialoghi. Ero un po’ indeciso all’inizio e in realtà non sono ancora del tutto convinto però il fatto che ti abbia convinto vuol dire che forse ha funzionato.
Grazie del commento,
a presto
23/12/2016 at 01:15
No Fausto non ha nessuna intenzione di aiutare anche Pier, é interessato solo a Laura!
Un racconto con un bel crescendo, inizio un po’ così, ma poi mi ha preso!
23/12/2016 at 21:30
Ciao Allinallisallweare,
Sono contento che ti sia piaciuto fino a questo momento.
Aspettiamo una tua storia adesso 😉
Grazie del commento,
A presto
21/12/2016 at 14:17
Ciao Fue,
finalmente è arrivato lo spiegone 😀
Da qui in poi la storia potrebbe evolversi in qualsiasi modo.
Fausto è sicuramente un personaggio interessante 🙂
Ciao a presto 🙂
21/12/2016 at 16:54
Lo spiegone! La definizione ultima che apre la mente dello spettatore 😀 😀
Si, la trama potrebbe andare ovunque adesso, specialmente quando ci sono gli psicopatici a farla da padrone.
Grazie del commento,
a presto
21/12/2016 at 11:45
Vuole aiutare Pier, lui e Lara si sono messi nei guai da soli, diciamo che non vuole inguaiare altra gente.
Bel capitolo, spiega, fa paura, inscena azione, riflessione, urgenza.
Mi è sorta spontanea una domanda: ma Pier lo avevi immaginato dall’inizio “inetto, una persona insulsa. Insulsa e priva di carattere. E indifferente al mondo esterno” o le poco gentili osservazioni dei lettori nei suoi confronti hanno contribuito a dipingerne una tale immagine?
Continua piacermi molto, anzi forse anche un po’ di più, ora.
P.S. Leggendo pensavo, ma questi curano la febbre colla birra? e poi è arrivato “altro che tachipirina”. Lol, come dicono i giovani (ma lo dicono ancora?)
21/12/2016 at 16:48
Quindi hai votato per un Fausto saggio? Bene.
Per quanto riguarda Pier, credo di essermi lasciato influenzare dal giudizio esterno. Però è giusto che sia così, non credi? Altrimenti le vostre opinioni non servirebbero a nulla. Tra l’altro inizia a piacere di più anche a me, forse perché nella seconda metà bisogna mettere insieme tutti i pezzi e quindi aumenta l’inventiva.
Lol? Lo dicono ancora? Boh, proviamo a chiedere a qualche giovane 😉
21/12/2016 at 16:49
…e comunque continuo ad essere fermamente convinto dell’attività antipiretica della birra.
21/12/2016 at 09:42
Be’, se non è diviso Fausto, manco Due Facce, o per rimanere ad esempi nostrani, neanche il Visconte dimezzato. 😀
Il capitolo mi è piaciuto particolarmente. Azione, evoluzione della trama, informazioni fornite attraverso i dialoghi in modo plausibile e naturale. Mi spiace un po’ per Pier, lo ha demolito, poveraccio.
Ciao ciao
21/12/2016 at 16:37
Il visconte dimezzato 🙂 🙂
Sono contento che ti ti sia piaciuto. Bisognava a un certo punto evolvere la trama, iniziavo io stesso ad annoiarmi 😀
Dici che Fausto è stato troppo cattivo nei confronti di Pier? Secondo me poteva andargli peggio.
Grazie per essere passata,
A presto
20/12/2016 at 11:42
Da bravo schizofrenico, Fausto è diviso 😉
Mi è piaciuto come hai reso Fausto 🙂
Ciao 🙂
21/12/2016 at 16:31
Grazie Red,
in effetti poteva sembrare una scelta pilotata 😉 ma no, non lo era affatto:)
a presto
20/12/2016 at 00:00
Preferirei Fausto calmo, in fondo questa storia mi intriga per le rivelazioni, non per l’azione… 😉
20/12/2016 at 10:31
Ciao Marco,
io sto aspettando il tuo terzo episodio invece 😉 spero sia a breve.
A presto
20/12/2016 at 23:39
Arrivato 🙂 Nonostante il traumatico rientro al lavoro dopo un mese sabbatico… 🙁
19/12/2016 at 11:30
L’arrivo di Fausto, inalberato e fuori controllo.
Ma sto Pier prima o poi comincia ad agitarsi o è proprio così indifferente alla propria vita?
Ciao
19/12/2016 at 15:28
Ciao Bef,
dici che il Fausto arrabbiato scuoterà Pier dal torpore?
In ogni caso tocca dare una svolta
A presto
18/12/2016 at 18:26
Ciao FueGod,
personalmente adoro quando viene ritrovato un diario che ci rivela l’inquietante passato. Scusa il ritardo nella lettura, ma sono stato impegnato ultimamente 🙂
Ciao, a presto! 🙂
19/12/2016 at 09:56
Ciao Chri,
Meglio tardi che mai 😉
leggendo le vostre storie inizio a immaginare le vostre potenziali scelte 😀
Grazie per essere passato,
A presto
17/12/2016 at 16:22
Fausto inc… quieto.
Porca miseria, le cavie umane sono alla stregua dei gatti: due. O anche di più? 🙂
Immaginavo qualcosa di simile, mi rimane un po’ oscura la questione della richiesta sessuale e del pianto successivo… mi sa che Pier dovrebbe preoccuparsi 😀 😀
Ciao ciao
18/12/2016 at 11:35
Ciao Moneta,
Si, forse è il momento che Pier smetta di essere solo una povera vittima degli eventi. Bisogna vedere però se sarà effettivamente in grado di reagire ☺
Grazie di essere passata,
A presto
17/12/2016 at 01:09
L’arrivo di Fausto. Preoccupato ma tutto sommato calmo. Lo facciamo poi “sbottare” improvvisamente? 😉
Trovo il capitolo molto interessante. Ancora non si capisce perché Pier sia stato coinvolto (ok, è il soggetto più adatto però c’è sempre qualcosa che mi suona storto), ma almeno ne sappiamo qualcosa di più su chi ci è dietro.
Ciao 🙂
18/12/2016 at 11:26
Ciao Red,
Grazie del commento. Quindi hai scelto due risposte in una☺? Per me va bene
18/12/2016 at 11:45
…mi ha caricato solo mezzo commento e non ricordo più cosa avevo scritto dopo
14/12/2016 at 19:25
Legge il quaderno di Lara, dai cominciamo a scoprire di più sui “cattivi” 😀
Pier è il soggetto ideale di Lara, tra le altre cose, perché in tutto quel tempo non ha mai cercato di scopare, giusto? Insomma zero iniziativa 🙂
15/12/2016 at 07:48
Tra le altre cose si. Però sono i processi mentali alla base della “zero iniziativa” che lo rendono ideale per Lara. Forse. O forse è solo una povera vittima degli eventi. O ambedue le cose. Vediamo che dice il quaderno…
Grazie del commento,
A presto
12/12/2016 at 14:14
Sembra di stare in un episodio di “Ai confini della realtà”, oddio, questo rivela che sono proprio vecchia!
Sempre più curiosa, il particolare della balbuzie scomparsa poi.
Secondo me sta andando tutto troppo liscio: facciamogli avere un malore.
Ma perché non hai scelto la categoria fantascienza? Ci siamo perfettamente dentro.
Ciao
12/12/2016 at 21:41
Ciao Bef,
ero indeciso in quale categoria inserirmi. Troppo poco fantascientifico per la fantascienza ma abbastanza per risultare “ai confini della realtà”. Almeno fino a questo punto. Credo che ci troviamo ancora in bilico tra le due cose però.
Grazie per esser passata!
A presto
12/12/2016 at 12:53
Bo, secondo me Lara torna accompagnata.
La storia si dipana e si intrica.
Vorrei farti notare una cosa che mi ha leggermente ostacolato la lettura. Due punti in particolare:
“D’accordo. Ne dovrei avere qualcuna a casa.”
Dissi rimettendomi le scarpe.
—
“Aspetta ti aiuto”
Avevo detto sollevando il bagaglio al posto suo.
Li ho letti con la pausa: a casa… … … Dissi eccetera.
È la cosiddetta ‘frase retta esternamente’ ossia un virgolettato, la battuta di un dialogo e una frase che segue a commento della battuta.
Il problema è annoso e non sono riuscita a trovare una soluzione univoca.
Io ho scelto di risolverla in questo modo, seguendo la convenzione di alcuni editori (tra gli altri Feltrinelli, mi pare):
“D’accordo. Ne dovrei avere qualcuna a casa” dissi rimettendomi le scarpe.
“Aspetta ti aiuto” avevo detto sollevando il bagaglio al posto suo.
Nota il punto solo al termine della frase ‘esterna’ e la minuscola.
Pare un po’ strano, ma è molto usato.
Di certo il vantaggio è che non si percepiscono pause tra il dialogo e il commento.
Boh, vedi tu.
Ciao ciao
12/12/2016 at 13:08
Ciao Moneta, le tue critiche costruttive sono sempre molto utili.
Il tuo consiglio ha perfettamente senso e migliora la leggibilità. Tra l’altro ero molto indeciso anche io su come scrivere quei punti, ma non sono riuscito a eliminare la ruvidezza che tu hai prontamente colto.
Grazie per aver letto l’episodio con attenzione 🙂
A presto!
11/12/2016 at 16:30
Il capitolo è molto lineare e perfetto nel suo stile. La guarigione dalla balbuzia ed il fatto che si conoscano da poco ma sembrano conoscersi da tanto, danno qualcosa di speciale.
Ciò detto, sono assolutamente indeciso se fargli leggere il quaderno o farlo sentir male… tiro a caso… legge il quaderno!
Ciao 🙂
12/12/2016 at 12:57
Ciao Red, grazie dei commenti positivi 🙂
Il quaderno sembra andare per la maggiore, mi toccherà procedere in tal senso.
A presto!
11/12/2016 at 16:19
Ciao Fue,
interessante il discorso della balbuzia che guarisce improvvisamente… Sicuramente non è un caso.
Questo racconto è “surreale”. Probabilmente è una cosa voluta: il protagonista è confuso e spaesato, quindi lo deve essere anche il lettore.
Mi chiedo dove tu ci voglia portare.
Ciao, a pesto 🙂
12/12/2016 at 12:53
Ciao Christian,
è vero il livello di “surrealismo” è abbastanza alto. Magari nella seconda metà della storia si inizierà a capire qualcosa? Vedremo.
Grazie del commento
A presto!
10/12/2016 at 18:57
Ho perso il secondo e arrivo in ritardo pure in questo. Mi viene una sola cosa da dirti: continua così! 😀 Scorre troppo bene ed è troppo interessante per mettersi a cercare il pelo nell’uovo, anche la dose di umorismo è perfetta.
Il sorriso col “ritardo d’innesco” è bellissimo, forse Lara è un robot? 🙂 comunque ho già sentito parlare di qualcosa del genere, persone a cui le emozioni arrivano in ritardo: racconti una barzelletta, uno la capisce ma prima che lo faccia ridere passa un minuto o due XD
Nel prossimo voglio assolutamente sapere come si sono conosciuti questi due squilibrati 🙂
11/12/2016 at 11:33
Grazie del commento dejavu. Sono contento che sia interessante e che si legga facilmente. Il pelo nell’uovo però è bene cercarlo sempre in quanto è necessario per aumentare i margini di miglioramento 😀
Il ritardo d’innesco legato alle barzellette forse è una cosa un po’ diversa dal ritardo emozionale di Lara, ma vedremo come evolverà la storia in questo senso 🙂
Probabilmente nel prossimo sapremo qualcosa di più su questi strani personaggi.
A presto!
09/12/2016 at 16:19
Ciao FueGod,
ho letto i tre capitoli di fila 🙂 il tuo inizio in medias res mi ha incuriosito e mi ha spinto a continuare la lettura. Hai uno stile che, fatta eccezione per qualche singhiozzo, risulta davvero scorrevole. Mi sembra di cogliere una certa ironia in questo tuo racconto… O almeno io ho interpretato lo scambio di certe battute in modo ironico, altrimenti sarebbe davvero difficile giustificare le reazioni dei due protagonisti.
Sono curioso di leggere gli sviluppi.
Saluti e buon proseguimento! 😀
09/12/2016 at 17:36
Grazie Christian, più che ironia sarcasmo probabilmente. In ogni caso mi fa piacere che si sia percepito 🙂
A presto
07/12/2016 at 17:06
Facciamo la digressione.
Sarà che Lara ha l’aria sincera e convinta, ma secondo me il tuo Pier è strano. Io dopo un’esperienza così, seguita da una spiegazione simile, scappo a gambe levate. Sono in balia di una pazza!
Scherzi a parte, io personalmente avrei conosciuto gli “altri” (come fa poi a essere sicuro che non sia una setta), ma nelle opzioni non c’era 🙂
Ciao
P.S. Ho cercato di trattenermi ma non posso: ” a meno che non fossi andato a infilarmi” non “a meno che non ero”, e non c’è banalità discorsiva che tenga 😉 viva il congiuntivo
07/12/2016 at 18:22
È facile accusare la mia superficialità grammaticale, ma forse è ancora più facile accusare qualcuno che abbia hackerato il mio profilo e modificato i congiuntivi 😀 😀
Scherzi a parte, proseguo imbarazzato.
Gli altri in effetti sarà d’uopo conoscerli. Speriamo di averne la possibilità. Lui è strano forte, ma d’altra parte non si troverebbe in quella situazione se fosse stato normale. Magari alla fine si scopre che lei non è così pazza. Boh. Vedremo.
Grazie dell’intervento,
A presto
07/12/2016 at 12:40
Ho perso un capitolo causa black out di Internet.
Visto che è la seconda volta che compare, voto Digressione su Lara e Pier, conosciamoli meglio.
Il capitolo risulta strano, anche se non so il perché, ma interessante. Certo che questi personaggi sono veramente particolari (anche Lara che ha un sorriso sincero ma non spontaneo…).
Ciao 🙂
07/12/2016 at 14:47
Forse sembra strano perché Pier inizia a fare domande inerenti a quello che gli succede? O perché Lara sembra prestargli più attenzione? Magari perché iniziano a essere svelati dettagli tecnici che tolgono pathos a quello che sta succedendo?
L’importante è che ti sembra ancora interessante 😀
A presto
07/12/2016 at 11:34
Irruzione a sorpresa.
Interessante la spiegazione e l’idea.
DIversamente dai precedenti, ho trovato forse meno convincente da un punto di vista stilistico questo capitolo. Ad esempio, l’indicativo in ‘Da dove vuoi che comincio’ non mi piace e mi fa storcere il naso anche se il tuo intento è rendere un discorsivo: ho, per mia fortuna, conosciuto bimbi di 5 anni che utilizzavano il congiuntivo sempre e in modo appropriato.
La costruzione dei discorsi, tipo questo. Lui fa tre domande, la centrale è ‘A chi ti riferisci’ e la risposta di lei è ‘Agli altri’. Il problema, che mi ha fatto rileggere il passaggio, è che dopo ‘A chi ti riferisci’ c’è un’altra domanda ‘Ci sono altre persone?’ e di norma lei dovrebbe rispondere a questa, altrimenti esplicitare il ‘mi riferisco’.
Sono noiosa, lo so. Ma tutto sommato scrivo queste cose perché penso sia utile avere un feedback da chi legge. Nella nostra testa la nostra voce suona diversa da come la sentono gli altri 🙂
Nel complesso, questo terzo capitolo mi ha dato l’impressione che sia stato meno ‘curato’. Ma è una mia umile e personalissima opinione.
Ciao ciao
07/12/2016 at 12:24
Messaggio recepito 😀
Le parti discorsive mi hanno sempre turbato un po’.
Troppo corretto? Sembra finto, specialmente se parlano persone che hanno confidenza tra loro.
La maggior parte delle persone parla come viene, secondo l’estro del momento.
Grammaticalmente incerto? In effetti è fastidioso da leggere.
In ogni caso grazie mille del commento!
A presto
05/12/2016 at 15:23
Il tuo (strambo?) protagonista non sembra più curioso di tanto, nonostante sia mezzo nudo legato con delle cinghie e soggetto di uno strano esperimento scientifico in balia di una, seppur seducente squilibrata. Io però vorrei capire che gli sta a fare, quindi lei spiega, almeno in parte.
Per il momento continui ad essere molto originale e intrigante.
Ciao
04/12/2016 at 19:43
Lo spiega subito, sono curiosa.
Sei riuscito a ricreare un’atmosfera interessante: il tizio subisce un trattamento misterioso e potenzialmente pericoloso ma tutto sommato non se ne preoccupa. E riesci a farci accettare la cosa, del resto fa parte del carattere del tuo protagonista. In un certo senso ‘passivo’, o forse a-patico, nel senso di privo di empatia. Be’, qui ci presenti lei che non è particolarmente diversa, forse, a giudicare dal ‘ritardo nel sorriso’. Ti dilunghi così tanto nella spiegazione di questa caratteristica che non può che essere fondamentale per il prosieguo. Cosa sta cercando? Fior di scienziati hanno cercato e cercano luoghi anatomici improbabili: il punto G, il luogo della coscienza, i sette neuroni della felicità. E lei? Ma la domanda che mi preme davvero è: ma come, mi scegli l’opzione moscia e poi fai ‘sto siparietto con le pudende del tuo Pier tenendo a precisare che, seppur poco significativo nel contingente, è piuttosto reattivo???
Ma va là! 😀 😀
Che mi piace come scrivi te l’ho già scritto?
05/12/2016 at 12:38
Ah ah ah, ma l’opzione moscia riguardava Dodi. Non l’avrei mai fatto diventare un fuggitivo. Il siparietto avrà senso andando più in là con la storia. Forse. Poi magari si scopre che Lara in realtà è molto diversa da Pier. Forse.
In realtà non penso che me l’avessi già scritto, se non tra le righe 😀
Grazie del commento, a presto.
04/12/2016 at 18:32
Lara spiega, voglio troppo sapere di cosa stiamo parlando
05/12/2016 at 12:39
In effetti forse è il momento di dare qualche spiegazione aggiuntiva…
Grazie Marco, a presto.
02/12/2016 at 18:28
Porta a termine il processo di estrapolazione, sono troppo curioso. Ma che patto hanno stretto?
02/12/2016 at 22:09
L’estrapolazione va per la maggiore. Non preoccuparti per il patto, a breve ne scopriremo i dettagli! Grazie per il commento, a presto!
28/11/2016 at 18:42
Porta a termine il processo.
Devo ammettere che la sinossi non mi ispirava, ho cominciato a leggere perché ho visto che mi hai commentato e mi piace sapere cosa scrive chi passa a leggermi. Già alle prime righe però sono rimasta davvero intrigata.
Questo processo di estrapolazione mi interessa davvero. Aspetto il seguito.
Ciao
29/11/2016 at 14:44
Grazie per essere passata.
La mia sinossi è bruttina e ho anche trovato qualche errore rileggendo il racconto, dovrei scrivere meno di getto. Forse.
Ho trovato questo sito per caso, sembra divertente e ci sono diversi autori interessanti. Mi piace.
A presto
27/11/2016 at 15:07
L’operazione viene interrotta perché qualcuno bussa alla porta del garage.
Non so… sembra interessante: vediamo come prosegue 😀
Ciao 🙂
27/11/2016 at 19:38
Grazie Red.
A presto
27/11/2016 at 13:06
Porta a termine il processo.
Incipit proprio intrigante, si accennano alcuni moventi che ancora non sono del tutto palesi. Ti dirò: in lui e in lei rivedo due aspetti distinti presenti entrambi nel ‘mio’ Dodi: lui incerto, apatico, incapace di (o non interessato a) scegliere. Lei che si organizza un laboratorio in garage con chissà quali mire scientifiche.
Interessante.
Ciao ciao
27/11/2016 at 19:26
Grazie Moneta.
Potrebbero coincidere alcuni tratti psicologici anche se, nel mio caso, sarebbero forse troppo diversi per appartenere alla stessa persona. Ma vediamo come evolveranno le storie.
A presto
25/11/2016 at 12:26
Inquietante…
Devo dire che dal sommario ero un po’ inorridito, poi la narrativa è coinvolgente. Apprezzo molto l’aspetto psicologico
25/11/2016 at 13:39
Grazie Marco. In effetti i riassunti brevi non sono il mio forte. Ci lavorerò.
25/11/2016 at 13:48
Non parlarmene… Quando vedo scritto “max 300 caratteri” comincio a sudare freddo… :-p