Dove eravamo rimasti?
Ill guerriero e la principessa
«É freddo«
queste furono le prime parole pronunciate dal guerriero con il mantello da moltissimo tempo. Aveva vagato per secoli e secoli in completa solitudine e la voce che uscì fu anche più roca del solito. Arrivato in quella foresta riconobbe subite il tipo di freddo e se era tutto così ghiacciato poteva solo voler dire che la strega era tornata e aveva di nuovo catturato la principessa.
Non era più affar suo però, oramai era finito quel tempo, o almeno questo il guerriero pensava mentre, avvolto nel mantello, continuava a camminare. Fu allora che rivide il castello di ghiaccio con l’esercito del passato in basso. In mezzo a tutti quei fantasmi di ghiaccio si erigeva un cavaliere in armatura rossa che combatteva e combatteva. Sembrava stesse avendo successo, ma l’occhio attento del Guerriero aveva subito colpo che quello spadaccino non sarebbe stato in grado di arrivare al portone di ghiaccio, men che meno di aiutare la principessa. Fu in quel momento che il guerriero decise che sarebbe intervenuto.
«Per disinteresse»
si ripeteva mentre correva in quella valle con la spada spezzata nella mano. Quei nemici di ghiaccio erano così deboli, non come quando lui gli aveva combattuti. Arrivare al portone era stato così facile che non se ne era neanche accorto. Probabilmente sarebbe riuscito anche ad uscire senza che il Cavaliere in armatura Rossa avrebbe capito cosa era successo. Anche il castello era diverso, era molto giù freddo di prima. Voleva forse dire che la principessa aveva completamente ceduto alla strega? Non poteva essere così, lei era forte. Tanto il castello era freddo quanto elegante, questo invece voleva dire con assoluta certezza che la principessa era ancora più migliorata, rispetto ai tempi passati. Il cuore del Guerriero era felice in parte, quel Cavaliere Rosso avrebbe potuto avere come compagna la futura regina più bella del reame. Non c’era tempo di pensare a queste cose però, aveva una strega da sconfiggere…
Il Guerriero entrò dal portone della sala del trono e la vide. Sola con una corona sul capo. Fredda e bellissima più che mai. Solo aprire il portone aveva fatto sì che lo strato superficiale del mantello si riempisse di brina, facendolo sembrare grigio.
«Chi sei Guerriero girovago, cosa sei venuto a fare nel mio dominio? Non sei tu che stavo aspettando!» Quella voce indimenticabile, il Guerriero sfoderò la sua lama spezzata.
«Chiamami Viandante. Sono colui che sa che non meriti ancora quella corona, quel dono corrotto della strega. Sono colui che te la toglierà» Rispose scattando avanti , mentre la falsa regina urlava maledizioni e incantesimi di ghiaccio. Tutto in lei era diventato più freddo e potente. Era forte più che mai e i suoi costrutti glaciali uniti ai potenti incantesimi erano anche troppo per il Guerriero che continuava a lottare, mentre percepiva il mantello ghiacciarsi sempre di più.
Ad un certo punto il Guerriero sentì di essere arrivato al punto di rottura. C’era troppo ghiaccio, semplicemente troppo ghiaccio. I suoi movimenti diventavano sempre più lenti ed impacciati fino a che i suoi piedi si fermarono a terra inchiodati.
In quel momento la falsa regina fece apparire una lama di ghiaccio e trafisse il cuore del Viandante.
«Hai sempre avuto un umorismo strano eh ?»
Disse il Guerriero prima di congelarsi del tutto. Mentre vedeva la schiena della principessa e sentiva la sua vita defluire dal suo corpo il Viandante riflette su una cosa. Ci pensò su e quando vide il suo mantello ormai grigio capì all’istante qual era il punto. Aveva dimenticato un punto importante.
Lui non era grigio.
Ormai anche l’ultimo soffio di vita se ne era andato. Ora il Guerriero era solo una scultura di ghiaccio nella sala del trono di una falsa regina.
Poi…
La scultura esplose in una colonna di oscurità. Al cui interno la falsa regina vide due terribili occhi rossi. Fu allora che capì chi aveva di fronte.
«Tu sei il Cavaliere nero?»
In tutta risposta il Viandante scattò in un lampo oscuro davanti alla regina. Il ghiaccio non lo feriva e non lo fermava più. Stettero così, faccia a faccia per un tempo quasi interminabile poi il Guerriero afferrò e ruppe la corona della Regina e se ne andò senza voltarsi indietro.
Lui era nero.
Come succederà nel prossimo nodo?
- Simon spiegherà il suo "cinismo" (100%)
- Simon spiegherà il suo "grigio" (0%)
- Simon spiegherà il suo "É questione di chimica" (0%)

04/02/2017 at 01:54
Ho letto solo il primo cap, che c’ho gli occhi bordaux per il sonno.
Se quello che scrivi è quello che pensi, bravissimo. Non le richiamare mai.