Dove eravamo rimasti?
Cinismo e amicizia
«Non vuol dire niente lo sai vero? Questa tua storia non ha senso. anzi l’unica cosa che può aver una parvenza di logicità è che sembra quando ti sei tirato indietro.»
Simon strinse il pugno, ma disse calmo. «Questa storia era per spiegarti perché sono così ora. Quello che tu chiami grigio in realtà è nero. Io sono io e basta. Ti ricordi quello che ti avevo raccontato quando mi sono messo con Isabelle? Che non volevo stare con lei? Che stare con lei era un errore?»
«Sì me lo ricordo, le tue solite pare mentali stupide, ma non mi hai ami spiegato per davvero il perché in realtà»
«Il motivo è molto semplice a dire il vero. Non ero pronto. La mia ultima relazione ha avuto anche senso, è finita male per colpa mia sto giro, ma ero sul pezzo. Quando mi sono messo con Isabelle invece ero ancora grigio. Dopo ch ami ha lasciato sono riuscito a scegliere un colore, ciò che sono. Capisci quello che voglio dire Jonathan?»
«Sì lo capisco, anche se non so dove vuoi arrivare.»
«Quello che tu chiami cinismo in realtà è una mera difesa. Sono ancora il solito, solo che essere cinico mi riesce bene e mi dà una mano nei momenti complessi della vita.»
«Sei uno stronzo per colpa di Isabelle insomma?»
«Assolutamente no. Lei non è tutto. Ormai siamo in due stazioni diverse con treni che vanno in direzioni diverse. Essere cinici è una corazza per tutto. Sostanzialmente è questo. No non sarà mai più un sognatore come un tempo, neanche uno stupido illuso che insegue le persone ad oltranza. Ora la mia anima è nera e voi spesso vedrete del cinismo in me…»
Jonathan non rispose subito, ma si fermò un attimo a riflettere poi disse: «Sarai anche stupido come pochi, ma è per queste risposte strampalate che sei il mio migliore amico. Stai ancora cercando la tua leggerezza interiore e lo accetto. Se il cinismo è una tua protezione lo accetto. Solo non distruggerti come hai fatto l’altra volta.»
***
Simon era in macchina sulla via di casa. Alla fine lui e l’amico avevano parlato del più del meno e il ragazzo era convinto che il suo amico si sarebbe lasciato alle spalle Clarissa sicuramente. Mentre guidava decise di inviare un messaggio a Maya. Non aveva tanta fantasia in quel momento e quindi le scrisse un banale “come va?” sperava di riuscire ad attrarla poi. Gli aveva fatto davvero una bella impressione.
«Sarà quel che sarà» disse sorridendo al nulla.
Poi ripensò ad Isabelle. In quell’anno di erasmus la aveva completamente ignorata. Sperava in qualche modo che si dimenticasse di lui. Il motivo? Simon non era un fan sfegatato delle amicizie tra ex. Con l’altra relazione importante aveva completamente troncato i rapporti ad esempio. Perché non gli piacevano queste cose? Per un motivo molti semplice, era un modo veloce per disintossicarsi da quell’impatto di dopamina e iniziare di nuovo a vivere sereni. Solo questione di chimica era ormai per lui l’amore e questo sì che era nato da Isabelle. Riflettendo su sta cosa il ragazzo si mise a ridere e scrisse anche a quella ex dicendole che non sarebbe stato un problema vedersi quando sarebbe tornata.
***
Prima di addormentarsi il ragazzo si ritrovò a pensare alla sua amicizia con Isabelle. Non quella nata nel momento in cui lui aveva posato gli occhi su di lei, ma quella che era nata nel momento in cui era scesa dal bus non salutandolo neanche. In quel momento era chiaro entrambi che era finita, senza se e senza ma. Persino l’illuso sognatore di Simon di allora lo aveva capito. Non l’avrebbe accettato per molto tempo dopo, ma quello era un altro discorso.
L’amicizia era nata con una sua stupida frase “amicizia a perdere” . Con il senno di poi si era pentito di quello che aveva detto allora. Lì per lì avrebbe tanto voluto avere il coraggio di dirle sì o no, ma con il senno di poi questa “amicizia a perdere” si era rivelata inaspettatamente utile. Grazie ad essa era riuscito ad evolversi un po’ di più ancora. Prima che lei partisse per l’erasmus era arrivato ad essere contento di quello che c’era tra loro due. Avevano fatto persino un uscita a quattro un giorno! Quella che doveva essere un’amicizia a perdere per lui e per lei un’amicizia a caso alla fine si era rivelata qualcosa di più… Un qualcosa che però non faceva sempre dormire sogni tranquilli a Simon. Il motivo?
di cosa si parlerà nel prossimo episodio?
- di come lui vede l'amicizia (50%)
- di come Isabelle vede l'amicizia (50%)
- di quello che lui non le ha detto quella volta in caffetteria (0%)

04/02/2017 at 01:54
Ho letto solo il primo cap, che c’ho gli occhi bordaux per il sonno.
Se quello che scrivi è quello che pensi, bravissimo. Non le richiamare mai.