Dove eravamo rimasti?
Divano
«Ahi» disse Simon sdraiandosi sul suo divano a fissare il soffitto. Era ridotto ad una pezza da piedi quella mattina. Febbre, mal di schiena e tutto il resto.
Fu cos’ che si mise le sue cuffie senza musica e rimase lì nella speranza che succedesse qualcosa.
Qualcosa successe ben.
Fissando il soffitto di casa sua si ritrovò a pensare a quanto preferisse le travi in legno e a quanto gli erano piaciute quelle in casa di Isabelle. Da un lato era una sfortuna, non le avrebbe mai più riviste probabilmente da quella posizione, ma poco male. Sarebbe diventato abbastanza ricco da avere la casa dei suoi sogni prima o poi.
Però non avrebbe mai avuto quel divano. Quello stupido divano.
Solo a pensarci gli scese una lacrima sul volto e si ricordò di tutto il tempo passato lì con lei. A causa della loro relazione comunque a distanza non si erano mai visti tantissimo, ma quando si vedevano rimanevano a casa sua su quel divano. Era bello vederla addormentare con la testa sulle sue gambe ogni volta. Simon non aveva più avuto una relazione con scene del genere e gli mancavano.
Quanti discorsi aveva fatto mentre lei dormiva. Quante volte le aveva detto di amarla alla follia con lei che dormiva. Quanti segreti le aveva confidato senza che lei gli sentisse. Quanto bella era mentre riposava. Sembrava quasi Aurora la bella addormentata. Effettivamente si spiegavano anche molte cose. Simon non era il suo principe azzurro, quindi non poteva risvegliarla dal suo sonno. «Ah mi vedo già la scena, poetica» sussurrò a fil di voce Simon.
Ormai stava piangendo.
Nella sua stupida ricerca di simboli in ogni cosa Simon aveva sempre cercato di associare la sua relazione con Isabelle a qualcosa e il divano era ciò che li rappresentava meglio. Lì loro erano effettivamente loro stessi. Due mondi così diversi uno dall’atro che su quel divano raggiungevano il suo punto di ritrovo perfetto. O come diceva lei “la loro bolla temporale”. Alla fine scoppiata tra l’altro. Fu così che Simon si ritrovò a pensare anche al loro primo periodo di amicizia e si accorse di quanto fosse stato cieco. Allora, non se ne era accorto, ma quell’amicizia da lei tanto voluta era solo da un senso, quello di Simon. Con il senno di poi forse avrebbe potuto mandarla a cagare. Eppure
non lo aveva fatto e ne era contento. Il ragazzo non si pentiva di niente di quello che aveva fatto con lei.
Non rifarebbe niente di diverso rispetto a ciò che aveva passato con lei. In fondo, e sperava che anche lei condividesse, la loro storia era stata perfetta così. I problemi erano arrivati dopo e semplicemente non erano riusciti a superarli. Troppo legati ai loro ego rispetto a quello di una coppia. Come diceva lei se si fossero conosciuti dopo e con più esperienza relazionale alle spalle, probabilmente sarebbero durati molto di più.
Beh era vero. L’immaturità non aveva giocato a loro favore, ma per come la vedeva Simon aveva regalato ai due qualcosa di speciale. Di bello e di speciale.
«Ahi»
disse Simon spostandosi per prendere un fazzoletto. Stupida febbre, odiava pensare al passato con Isabelle. Da tempo non era più lo stupido adolescente di allora, ormai riusciva perfettamente a camminare sulle sue gambe. Stupide ali, che li servivano in un mondo dominato dalla chimica?
Quando pensava a queste cose qui, Simon si ricordava sempre di quella volta in cui Isabelle, mezza addormentata, lo aveva “accusato” per la prima volta di conoscersi troppo. Mentre lei dormiva lui le aveva pure risposto. Però quella risposta non era mai arrivata al destinatario, ma non era un problema alla fin fine per come erano andate le cose.
«Ahahahah» Simon si mise a ridere, sentiva la febbre salire ancora di più e ora non riusciva che a pensare ad una delle ultime volte che si erano visti lui e lei sul suo divano. In quel momento lui aveva sperato di riuscire a cambiare le cose, eppure non era andata così. Lo pensava ancora? Assolutamente no, ormai erano due persone completamente diverse e forse… Non erano anche un po’ estranei oramai?
cosa succederà nel prossimo episodio?
- sarà dal punto di vista i Isabelle nel periodo felice della coppia (100%)
- sarà dal punto di vista i Isabelle dopo la seconda rottura (0%)
- sarà dal punto di vista i Isabelle dopo la prima rottura (0%)

04/02/2017 at 01:54
Ho letto solo il primo cap, che c’ho gli occhi bordaux per il sonno.
Se quello che scrivi è quello che pensi, bravissimo. Non le richiamare mai.