Lo Scrittore e il Serial Killer II

Dove eravamo rimasti?

Mancano tre capitoli, quindi le indagini dovranno essere più serrate, ma chi sarà a mettersi in gioco, anche rischiando in prima persona? Silvio, per vendicare Maria comincia la sua personale battaglia contro Andrea e il suo socio (75%)

“Hai paura della paura?“

Maria aveva l’angoscia a chiudere gli occhi, il poco tempo che era rimasta sola l’aveva passata con la luce accesa, e la mente la inchiodava su quella rete fredda. L’unico che poteva tranquillizzarla era Silvio, e lui stava arrivando.

Entrò nella camera con la morte nel cuore, ma il suo sorriso si aprì

– Buongiorno Amore, in giornata ti dimettono, e ho con me due cornetti, di quelli alla crema, ora vado a prendere i cappucci.

– Prima non vuoi baciarmi? – domandò lei

– Lo desidero tanto

Fu un bacio dolcissimo, anche più del suo cappuccio, dove sciolse tre bustine di zucchero.

Poi le si sedette davanti e cominciò a chiedere

– Cos’altro hai ricordato?

– Non ho voluto pensare, mi straccia l’anima

– Io voglio sapere, non come poliziotto, li voglio davanti, e non per arrestarli.

– Ho già detto tutto

– Parlami del più anziano, ne hai sentito la voce

– Si, dava ordini al killer, solo una volta si è rivolto a me, una sola frase, ancora la sento e mi terrorizza

– Cosa ti ha detto

– Era una domanda: “ Dimmi, hai paura della paura? C’è chi ne muore, ma io non voglio che accada” fu a questo punto che si accorsero di voi e scapparono.

– Nient’altro?

– No, però adesso, con calma, mi sembra di averla già sentita quella voce, forse solo un’impressione.

– Devi concentrarti, adesso dormi, ci sono io a tenerti la mano.

Riuscì a chiudere gli occhi, la mano di Silvio che stringeva la sua trasmise quella serenità che le permise di assopirsi.

*

L’anestesista era andato in Ospedale, Andrea si collegò ad internet, nel sito di scrittura, trovò un messaggio, era di Luisa.

La prossima sarebbe stata lei, era già eccitato, recuperò l’indirizzo del negozio dove lavorava, in centro a Pavia.

*

Nella camera antistante la Sala Operatoria, un uomo aspettava di essere operato, l’anestesista doveva cominciare a sedarlo, ma doveva anche fare altro, e non da lì.

– Paolo, puoi venire un attimo? – domandò ad un collega

Il dottor Piccolo gli si avvicinò

– Puoi addormentarlo tu? Mi sono ricordato una commissione urgente e devo scappare, li c’è la sua scheda

– Certo Arcuri, nessun problema, vai pure.

Uscito in strada entrò in una vecchia cabina telefonica, una delle poche rimaste, inserì una scheda e compose il numero, si fece passare una camera

Il telefono squillò, Silvio si scosse, e Maria si svegliò di soprassalto, fu lui a rispondere, poi passò la cornetta a lei

– Vogliono te

Avvicinò all’orecchio e con voce un po’ impastata chiese

– Chi è?

La voce fu inconfondibile, come anche la domanda

– Hai paura della paura?

Il grido fu terribile, gettò l’apparecchio lontano da se

– Maledetto, maledetto – continuava ad urlare – è lui, è lui, è lui

E continuava a dirlo tremando.

Silvio afferrò il telefono

– T’ammazzo – strillò – ti prendo e ti ammazzo

Ma nessuno lo aveva ascoltato, l’anestesista, con un sorriso, stava tornando al lavoro.

Silvio, con fatica, riuscì a calmare Maria. Le urla avevano richiamato la scorta che aveva fuori e un paio di medici, che, vista la situazione ritennero opportuno sedarla. Solo quando la vide chiudere gli occhi le lasciò la mano, la  baciò sulle labbra e uscì.

Dalla macchina si collegò alla centrale, dopo pochi minuti seppe che quella telefonata era partita da una cabina di Voghera, si fece passare Roberto, era pur sempre il suo superiore, e gli raccontò tutto.

– Vai pure, alla cabina mando una squadra, io intanto vado a Lungavilla, passa anche tu, tanto sei di strada, hanno trovato una donna affogata nella vasca da bagno.

– Ok, ci vediamo lì, dammi l’indirizzo.

*

L’avevano tolta dall’acqua. Il patologo era ancora là.

– Morta affogata? – gli domandò Roberto

– Sicuramente, anche se devo ancora fare l’autopsia, la conoscevo, era un’infermiera, adesso la riportiamo dove lavorava, a Voghera.

– E’ da una cabina vicino all’Ospedale che è partita la telefonata a Maria – intervenne Silvio

– Non mi pare ci sia un nesso – Roberto ne sembrava sicuro

– Tra quanto è pronta la sua relazione? – domandò al medico

Lui osservò Silvio, gli diede un tempo limite e si fece lasciare il cellulare.

– La chiamerò

Sistemata quella faccenda e salutato Roberto partì

*

Andrea aveva perso la fiducia che aveva in se stesso, la personalità dirompente del suo nuovo amico aveva annientato la sua, però doveva rispondere al messaggio, e lo fece prendendo tempo, e promettendo che in paio di giorni si sarebbe fatta viva. Trovava buffo parlare al femminile, d’altronde rispondeva come se fosse Silvia

Luisa lesse quella risposta. Ancora una volta le aveva risposto da “scrivere in due”, e non “rosa camuna”

*

Silvio arrivò alla cabina, c’era già la squadra mandata da Roberto. Cominciò a fare domande in giro, a lungo, nessuno aveva visto nulla, la cosa più utile che seppe fu della presenza di un parcheggiatore abusivo che di solito stava li

Doveva trovarlo

Il Patologo lo chiamò, fu da lui in dieci minuti

– Si è morta affogata, ma aveva un segno di puntura, le circolava in corpo un bel po’ di anestetico

– E perché?

– Non ne ho idea, però è fortunato, oggi è di servizio il professor Arcuri, il migliore, può chiedere a lui, l’accompagno

Il cerchio comincia a chiudersi, i buoni sono nei pressi dei cattivi, ci sarà qualche colpo di coda?

  • No, perchè Silvio scopre tutto prima, anche se qualcuna si prenderà un bello spavento (100%)
    100
  • Si, e ci andrà di mezzo ancora la povera Maria (0%)
    0
  • Si, e ci andrà di mezzo Luisa (0%)
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87 Commenti

  • ma sì, diciamo che Silvio scopre tutto prima, ne hai già disseminati abbastanza di cadaveri 😉
    Non so se “mii piace” sia il termine ma trovo interessante questa idea di Andrea che perde tutta la sua sicurezza non appena esce dall’ombra e qualcun altro prende le redini.
    Qua in Francia poche settimane fa faceva scalpore uno stimato anestesista accusato di avere negli anni coscientemente ucciso diversi pazienti. Sarà parente di Arcuri? 🙂
    Ciao

    • Ciao, pensa te, io invece ho un mio carissimo amico che lo fa per lavoro, è un Padre Fondatore del G.A.S. Tanti anni fa in Francia, e precisamente a Parigi, ci venivo ad acquistare Bigiotteria, poi sono arrivati i cinesi e hanno sputt..,scusa, affossato il mercato a noi italiani. Magari il prossimo raccontino mi sfogo e faccio una strage di musetti gialli. Per tornare al racconto, devo ammettere che Andrea mi era diventato antipatico, per cui nei prossimi ultimi due capitoli credo che potrebbe scomparire in malo modo…
      Una buona serata

  • No, Silvio scopre tutto prima (sono un buono, ormai lo sai)
    Ciao ivano,
    Quando già mi ero convinto che Andrea fosse il più disgustoso e sadico criminale che si potesse immaginare, tu alzi ancora la posta e dipingi questo dott. Arcuri in modo anche più abietto. Il fatto che possa anche influenzare le indagini, poi, è un colpo da maestro.
    Ciao, a presto

    • Ciao ,si, sei buono, vedremo a chi faremo venire un bello spavento. Mentre scrivevo il precedente capitolo mi è venuto in mente che se qualcuno riesce a togliere il dolore deve per forza riuscire a darlo, e chi meglio di un Anestesista? E allora ecco il nostro Arcuri. E adesso lo faremo incontrare con Silvio, anche se ancora non ho idea di cosa potrà accadere. Non so a te, ma a me le idee mi arrivano mentre sto scrivendo, per questo non mi preoccupo mai troppo, qualcosa nascerà.
      Un caro saluto

  • Ciao, hai ragione, avrei potuto farla liberare subito, non ci ho pensato, ho dato la priorità alla ricerca di prove, senza toccare nulla, però il prelievo del dna glielo fa qualcuno del personale medico, difatti scrivo così :
    ” Maria fu portata in Ospedale, le fu fatta tutta la procedura antistupro.”
    Invece, l’anello col microcips è pura invenzione, dovevo trovare qualcosa per farli arrivare subito, e mi piaceva l’idea che quei bricconcelli del g.a.s. avessero inventato un meccanismo di rimorchio così complesso.
    Un caro saluto

  • Il cliente prende in mano la situazione, magari poi finiscono a scannarsi tra loro, due sociopatici in tensione e rancorosi.
    Ho trovato inquietante ma geniale la storia dei gioielli microchippati, invece ho qualche dubbio sulla scena del “salvataggio” di Maria. Non sono esperta, ma credo proprio che i prelievi di DNA su una vittima li faccia solo personale medico, e credo anche che seppur volendo preservare indizi e impronte, non si lasci la vittima ferita e legata, ma la sì liberi e soccorra innanzitutto. Insomma, la scena mi ha lasciato perplessa.
    Ciao

  • Il cliente prende in mano la situazione. Andrea trema, è chiaramente in panico e non può far altro che obbedire.
    Ora sono diventati una coppia, e i mezzi dell’ex cliente potrebbero portarli molto lontano a meno che, la polizia….
    Ottimo, ti aspetto al varco per il prossimo, buona domenica 😉

  • Salviamola, sarà la vecchiaia, ma mi sto intenerendo!
    Anche Silvio, però! Sta trasgredendo alle regole del g.a.s.!
    Non so come andrà a finire questa storia, ma sono nella fase in cui comincio a desiderare un epilogo in cui il serial killer fa una fine sadica e orribile. 🙂
    Ciao!

    • Ciao, un’opzione, quella del salvare Maria, aggiunta all’ultimo secondo, ma sta trionfando, e che mi ha creato un piccolissimo problema, ho dovuto aggiungere un particolare, se no come farebbero i “nostri” ad arrivare in tempo? Il g.a.s. si sta sgretolando, d’altronde ha regole che non possono reggere al confronto col vero amore, almeno finche l’amore è sorretto dalla passione. Dato che già è una seconda parte, e non ce ne sarà una terza, il killer, o fa una brutta fine, o si converte e va in convento…
      Ti auguro una buona serata

  • Ho optato per l’opzione salvataggio: siamo già al 5 della seconda parte, bisognerà pure che i “buoni” comincino a ottenere qualche successo.
    Con tutti i cambi di scena cominciavo a pensare che il racconto si disperdesse su troppi fronti diversi, riunire Maria e i cattivi è una buona idea, è ora di cominciare a riunire i diversi intrecci. Mi piace.
    Ciao

    P.S. Ma questo “consuma” una volta e già regala anelli? 😉

    • Ciao,nella prima stesura del capitolo non era contemplato che Maria si salvasse, poi ho pensato che poteva spiacere a qualche lettore, perciò all’ultimo secondo ho messo qell’opzione. Perciò son dovuto tornare ad aggiungere un particolare che mi permettesse di fare in modo che la cavalleria arrivi al momento giusto, altrimenti impossibile, dato il poco tempo che separa Maria dalla morte.
      Il tuo P.S. non poteva essere più appropriato….
      Buona serata

  • Opto per il video in rete.
    Stai portando avanti un sacco di plot in parallelo: il “business” assassino, il gioco gatto-topo di Andrea con Luisa, la storia d’amore, i dubbi amore-gruppo di Roberto, ora anche il principio di (forse)relazione tra i due colleghi… Ma quanti seguiti vuoi dare a Lo scrittore e il serial killer? Sicuro che il racconto non si stia trasformando in qualcosa di più grande? 🙂

    • Ciao, hai perfettamente ragione, ma è più forte di me, quando scrivo continuano a venirmi idee, e mi sembra brutto non seguirle, e poi mi trovo impicciato e aggrovigliato.
      Guarda quante cose devo sistemare, però me le hai scritte, così mi aiuti anche. Dal prossimo prometto che qulcosa la elimino, o mi preparerò a farlo nel seguente, anche perchè voglio finirlo, e nel prossimo mi getterò in una storia d’amore, forse.
      Un saluto

  • Io dico che Luisa si insospettisce, mi sembra il seguito naturale di quello che si è letto nel capitolo. Penso che la tua scrittura sia davvero enormemente migliorata, il capitolo è chiaro, lineare, ben scritto, anche nei passaggi da un registro (gli scherzi, allusioni tra colleghi) all’altro (quello drammatico).
    Alla prossima

    • Ciao,ti ringrazio del bel commento,mi ha fatto un piacere immenso. Spero di continuare così, ma non so se riuscirò sempre.
      Se riesco nel fine settimana vado avanti con un nuovo capitolo.
      Ora ti metto un link, ci sono una serie di miei racconti, li avevo scritti per un sito che si chiamava Zeugmapad, che poi ha chiuso e li ha trasferiti li.
      Uno in perticolare che si intitola “E se domani” volevo trasferirlo qui da noi, con l’intento di migliorarlo e magari cambiarlo con l’aiuto degli amici. Volevo farlo in contemporanea, creando un nuovo nick. AmoMarta me la sconsigliato, e io le do retta. In ogni caso lo ha trovato essere una buona storia. Lo farò,magari finito quello di ora. Però mi farebbe piacere, se tu avessi tempo e voglia di dargli un’occhiata, e dirmi che ne pensi e se può essere una buona idea.
      Se vuoi leggi anche gli altri, io li trovo carini.
      Scusa del tempo che ti rubo.
      https://www.smashwords.com/profile/view/IvanoMigliorucci
      Ti auguroun buon fine settimana
      Ivano

      • Ivano, ho dimenticato di dirtelo, che testa che sono.
        L’ho letto “E se domani”, molto carino il concetto lo sviluppo e il finale… aperto. Secondo me merita ampiamente di essere ripreso e esteso, ci sono passaggi in modo quasi riassunto che puoi largamente approfondire. Non sei obbligato di riprenderlo qui, puoi anche riscriverlo liberamente come vuoi tu senza sottoporti al volere del pubblico.
        Su un piano strettamente personale, e scherzoso, non avrei nessun motivo per andare a vedere “come sarebbe stato se” in un’altra dimensione, ma tu mene hai dato la voglia: per vedere un mondo in cui Silvio sarebbe rimasto solo l’oscuro musicista da crociera che merita!!!! 😉
        Ciao

    • Ciao,e grazie di essere passata. Purtroppo a causa del lavoro ho tardato a scrivere il capitolo, e così non va bene, chi legge non può ricordare tutto. Adesso sarò più puntuale,così da non creare ulteriori problemi.
      Tra l’altro ho in testa un raccontino che scrissi tempo fa,e vorrei espanderlo portandolo qui, se decido mi iscrivo con un’altro nick e lo mando.
      Quando lo farò te lo farò sapere, cosi se avrai voglia lo leggerai. E’ molto particolare,un rosa che sfora nel fantasy. Beh,se poi l’incipit non interessa lo blocco li.
      Un abbraccio e a presto

      • Posso sconsigliartelo?
        Finisci questa storia. Quando sarà finita scriverai la prossima. Che motivo hai di entrare con due nomi e lavorare a due storie contemporaneamente? E che significa “se non interessa lo blocco”? Le storie sono doni, non sono stracci. Non devi mai lasciarle andare. Puoi impiegare anche un ventennio a finirne una, ma non mollarla mai in sospeso, e non scrivere due storie insieme. E’ il modo migliore per per tornare indietro. Se invece vuoi andare avanti pensa alla tua storia come a un figlio e curala fino alla fine. Ne faresti un altro solo per vedere se ha gli occhi azzurri e se sono neri come quelli del primo lo molli per strada? 😉 scrivere è magia, interessante lo rendiamo noi, non lo stabilisce il numero di lettori, credimi. 😉

        • Grazie del consiglio,lo seguirò senz’altro. Hai voglia di fare una cosa? Te lo chiedo proprio per il consiglio che mi hai dato. Quel raccontino è già in rete, lo havevo scritto per un sito che si chiamava Zeugmapad, ma poi ha chiuso, e li ha trasferiti tutti su Smashwords. Basta che vai Smashwords e cerchi Ivano Migliorucci. Escono tutti. Quello che volevo portare qui si intitola: E se domani. Volevo al limite ampliarlo e cambiarlo secondo le scelte degli amici che sono qui.
          Sempre se hai voglia, cosi mi dici cosa ne pensi e se è anche il caso che io faccia l’operazione di portarlo qui, quando ho terminato questo
          Un abbraccio ulteriore

              • Ho letto la tua storia, E se domani,
                una buona storia e una buonissima idea. Devi lavorarci sopra, però. Concedere più spazio alle emozioni. Un esempio veloce: ti trovi davanti un sosia in casa in piena notte, cosa fai? Ammesso che tu rimanga calmo – e già è improbabilissimo – quando quello ti dice proprio di essere te in un’altra dimensione, cosa pensi? Ecco, te l’ho chiesto perchè l’impeto di andare avanti con la storia ti impedisce di soffermarti su fattori fondamentali che tra l’altro servono a caratterizzare i personaggi. Non è normale farsi una conversazione con l’intruso che dice di essere un altro te, senza prima aver avuto un mezzo infarto… 😉 potrei dirti di più, ma questo non è il luogo. Tuttavia sono d’accordo, lavoraci, è davvero una buona idea.

            • Ciao,ti ringrazio di essere andata a leggerlo e dei consigli che mi hai dato. Purtroppo devo ammettere di non essere capace di riuscire a capire e scrivere le cose che giustamente mi hai fatto notare. Quando scrivo mi sembra che la fantasia non mi manchi, però non ho la tecnica e la giusta comprensione delle situazioni. In ogni caso spero, piano piano, di migliorare. Se riesco domani scrivo un nuovo capitolo.
              Buon fine settimana

  • Deve cambiare fisionomia, un po’ di problemi diamoglieli!
    Ciao ivano,
    La trama si fa sempre più complessa e la parte sentimentale (o godereccia? :-D) sta prendendo un bel po’ di spazio. Un accostamento ardito e molto originale con l’efferatezza delle situazioni dall’altra parte.

    Ciao!

    • Ciao Moneta,e grazie del commento,anche Danio ha votato così,vuol dire che lo faremo cambiare…comincio a studiare come. Si mi piace la parte sentimentale(e godereccia).
      Magari nel prossimo capito ad Andrea facciamo ammazzare qualcuno,e agli altri diamo qualche zuccherino sentimentale, che è sempre un bel dolcificante.
      A presto

  • Luisa si insospettisce…
    Ciao Ivano! Anche tu un giallo? Cercavo proprio tra i gialli dato che mi sto cimentando anch’io. Quelli interessanti scarseggiano, il tuo mi piace. Tu hai uno stile fresco pur nel descrivere situazioni spinose, l’ho sempre pensato della tua scrittura. In ogni caso ti seguo in quest’avventura. Felice di averti trovato qui. 😉

  • Ho votato per Luisa che si insospettisce.
    Inquietante, molto.
    Ci sono alcuni problemi di forma e di stile, che mi hanno fatto storcere il naso qualche volta. Non voglio tediarti con i soliti discorsi, perciò non li paleso qui. Se ti va di conoscere le mie perplessità puoi contattarmi in privato e sai come fare.
    Lo sviluppo della trama è lineare e preciso, la psicologia dei personaggi è ben delineata, forse anche troppo, io sfumerei su più di un dettaglio.
    In ogni caso, continuo a leggerti con interesse.
    Buona continuazione.

    • Ciao,e grazie del commento. Quella degli occhi, è la prima cosa che mi è venuta in mente quando ho cominciato a scrivere il capitolo. Ma secondo te siamo ancora tanti nel sito, o qualcuno ha abbandonato? Mi ricordo che quando mi sono iscritto, meno di un anno fa, eravamo tanti, a scrivere, leggere e commentare.
      Ho fatto un commento al tuo, e anche chiesto una delucudazione, se riesci, prova a spiegarmi.
      Buona settimana

      • L’idea che siamo in una fase di stanca è venuta anche a me. Del resto anche i miei ritmi, da febbraio 2016 ad oggi, sono notevolmente rallentati. Boh, penso che la cosa sia ciclica, magari fra qualche mese cambia. Alla tua domanda, se non ti disturba, rispondo qui. In realtà non devo dirti niente che già tu non sappia. Sono molti gli utenti che hanno più di un account, per loro stessa ammissione. Nella pagina del disclaimer:
        https://theincipit.com/copyright-disclaimer/
        non si accenna minimamente alla limitazione di un account per persona fisica. Su altri siti non è così, è espressamente vietato. Se vuoi esserne sicuro dovresti provare a chiedere direttamente in redazione, ma è improbabile che non si siano accorti di tutti gli account doppi. In altri casi ci sono account costituiti da coppie di autori presenti anche singolarmente (mi sa che questo lo sai 😀 ) e anche qui nessuno ha mai avuto niente da ridire. Come fa uno che vuole avere più di un account? Può provare a registrarsi scegliendo un nick diverso. Tutto qui. Non so se il sistema effettui dei controlli per cui ti impedisce di usare la stessa casella email per due nick diversi. Ma in questo caso è sufficiente indicare una casella diversa.
        Si fa male a qualcuno? Io penso di no. L’unico effetto negativo potrebbe essere togliere spazio ad altri, magari la redazione potrebbe non gradire. Ma penso che in fin dei conti siano contenti: più storie in corso significano più materiale da leggere, più visite, più possibilità di incontrare i gusti del lettore.
        Spero di averti risposto.

        Ciao, buona settimana anche a te

  • Ottimo capitolo, però Andrea dovrebbe stare attento. La storia dell’identikit potrebbe segnare l’inizio della propria fine, e a questo proposito ho votato che Lucia viene dimessa e lui deve prendere provvedimenti.
    Forse la vendetta non è nei suoi propositi, però la ragazza, pressata dai poliziotti, potrebbe fornire ulteriori dettagli.
    Ciao e buona serata 😉

  • Il capitolo mi è piaciuto davvero molto, l’ho trovato scritto bene, fluido, preciso, “di elegante fattura” si potrà dire? Ho trovato molto carino il passaggio su Luisa e dall’alto è tutto bello ma si rischia poi di cadere.
    Forse il particolare degli occhi della vittima è un po’ eccessivo: il dettaglio bleah da film splatter 🙂 ma ci può stare.
    Due soli appunti: non ho capito il”era vero” in apertura. A che serve? A che si riferisce?
    E lo scambio tra i due poliziotti: sembra incredibile a proposito della faccia da bravo ragazzo. Penso che lo sappia qualunque sbirro che un criminale non si riconosce dalla faccia, se non sai come si farebbe prima?
    Ciao Ivano, ancora auguri e bravo, davvero, trovo che la tua scrittura migliori enormemente a ogni pagina. E nonostante il periodo indaffarato al lavoro, doppio bravo!

    • Ciao, anche se non si può dire a me fa piacere. Il dettaglio degli occhi è stato il primo pensiero quando ho cominciato a scrivere il capitolo, lo so che è non è molto fine, ma mi piaceva una visione in “stereofonia”, mentre il nido di capelli l’ho aggiunto nella riletttura. “Era vero”, all’inizio, nvece mi è venuto spontaneo, prima di iniziare ho riletto il capitolo precedente, e l’ho scritto di getto. Lo scambio tra Marco e Roberto sull’ identikit era solo da supporto, quello che mi interessava era introdurre l’appuntamento per l’aperitivo e l’accenno al G.A.S. Allora ho scritto quel dialogo, alquanto inutile ai fini della trama, solo per quello. Aspetto il tuo nuovo incipit, lo seguirò con molto piacere.
      Il tuo giudizio mi ha fatto davvero piacere.
      E ovviamente ti faccio gli Auguri di Buon Onomastico.
      Un abbraccio

  • Cerca subito il racconto.
    L’incipit ci scaraventa subito nell’azione, ma del resto non è un incipit, è il capitolo 11.
    Ho trovato un po’ brusco il modo in cui si presentano, ‘metti la cintura’ ancora prima di ‘piacere sono Tal dei Tali’, se si verificasse nella vita reale, probabilmente indisporrebbe la ragazza. Come anche il discorso successivo: ok andare dubito al sodo, ma così è forse eccessivo. Magari avresti potuto spendere due parole per spiegare che passano alcuni minuti in una conversazione che ‘rompe il ghiaccio’.
    Ovviamente, forse è ormai inutile ribadirlo, sono solo personalissime opinioni: la storia è tua, come il protagonista, magari vuoi proprio rimarcare una certa sua rudezza.

    Ciao ciao

    • Ciao Moneta,
      hai ragione, ma io nella mia testa sapevo che si erano scambiate mail e allora non ci ho pensato molto ad un approccio più elegante. Per quello delll’andare subito al sodo, io un caffè glielo fatto prendere, dove l’ha drogata, più che altro lui ha poco tempo, perchè a mezzogiorno deve andare a prendere il cliente.
      Per quanto riguarda la rudezza, un pò rude dovrà esserlo, in fin dei conti parliamo di un assassino, ma nei rapporti normali mi piace pensarlo dolce ed educato, di quelli che lasciano il posto alle signore sul tram, per capirci.
      Grazie delle critiche, mi stimolano a pensare.
      Se non dovessimo sentirci più ti auguro un meraviglioso Natale

  • “Ignorava che sarebbe stata la sua destinazione finale.”
    “ma quello messo da Andrea non era solo zucchero”
    Perché, amico mio, dai queste informazioni? Non sono indispensabili e anticipano troppo. Il lettore le immagina da solo e prova piacere nel farlo.
    Poi, “Papero solitario” è davvero osceno come nickname.
    Bene Ivano, continuo a seguirti e a commentarti con interesse, se ti fa piacere.
    Ah! Voto che Andrea va alla ricerca di Luisa.

    • Ciao,e grazie di essere anche nella seconda parte. Allora cominciamo; questa è una seconda parte, nella prima tutte le donne capitate nelle mani di Andrea sono finite seppellite nel canale, perciò non do nessuna informazione nuova che anticipi la sua fine, è già tutto scritto,come per le altre, non credo che il lettore pensi diversamente, e se così fosse stato non lo avrei scritto. Quello dello zucchero nonso cosa dire, ma tra quando l’ho detto e quando lei è svenuta sono passate forse due righe,ma anche meno, non penso di aver rovinato nulla,ma qui non so cosa altro dire.
      E veniamo a Papero Solitario, tu dici che è osceno, bene e perchè? Cosa vogliamo ottenere? Rimorchiare ragazze. Adesso ti spiego, i personaggi del racconto sono reali, anche i nomi, io dovrei essere Roberto, e siamo i tre fondatori del GAS, poi spiegherò di cosa si tratta, Marco, che nella realtà faceva il Dentista, e purtroppo adesso non c’è più per una brutta malattia, era un gran frequentatore di siti per rimorchio,ed il suo nick di maggior successo ere proprio Papero Solitario, ispirava dolcezza e fiducia, visto che è quello che deve fare Andrea l’ho usato, e poi ho messo le paperelle sul laghetto a mo di richiamo sul nome.
      Certo che mi fa piacere se continui a seguirmi, e tu quando ne inizi un’altro?
      A presto
      Ivano

  • Cerca di entrare in confidenza con Meglio Sola, potenzialmente pericolosa per lui.
    Non lo so, ma io Andrea me lo immagino fisicamente così normale che un identikit non sarebbe poi così significativo.
    Certo che più la sua impresa criminale cresce e si sviluppa più rischia di mettersi in pericolo, vedremo.

    Certo che Papero Solitario, come pseudonimo per un serial killer è insospettabile 😀
    Ciao Ivano

    • Ciao Marezia,anche io Andrea l’ho immaginato del tutto normale,anzi anche carino, educato e sicuramente non trasandato; uno di cui ti fidi. Però credo che da un testimone un’identikit lo facciano sempre, e allora chi siamo noi per impedirglielo? Se poi, nel frattempo mi viene in mente qualcosa lo faremo fruttare,altrimenti lo releghiamo in un cassetto in Questura.
      Il nick Papero Solitario mi ispirava tanta simpatia, più di Meglio Sola, triste e oscuro, ma era prima di Roberto, adesso gliene troveremo uno all’altezza del nuovo Amore.
      Visto come sono romantico?
      Un salutone

      • Non volevo dire che l’identikit non lo diffondano, solo che può assomigliare a un sacco di ragazzi carini e puliti, quindi non dovrebbe impensierirlo troppo.
        Ora come la chiami “Ben Accompagnata”, “Nonpiù Sola”?
        Oops, forse sono io che non sono dotata in romanticismo.
        🙂

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