Dove eravamo rimasti?
Innamorati di te
Carlo si allontana da Lucrezia, lasciandola con la schiena e i piedi poggiati sul tavolo. La fissa con occhi sornioni.
“Che c’è?”, chiede Lucrezia.
Lui risponde leccandosi le labbra: “Per un attimo ho pensato di scusarmi, ma poi ho visto che ancora sussulti”, fa un cenno alle sue gambe aperte.
Lei tira un lungo sospiro e mormora: “Scusa per cosa?”. Forse qualsiasi rammarico potrebbe venir cancellato da un’altra prova lì, di nuovo sul tavolo. O magari sul pavimento. Deglutisce.
Carlo invece chiude la patta e ridiventa l’amico di sempre. Quello che la analizza in modo perfetto.
“Per averti mostrato la realtà in maniera poco professionale” sorride, per poi chinarsi a raccogliere la camicia. Quando si risolleva, resta a bocca aperta. Lucrezia è scesa dal tavolo, ed è bella come una ninfa. Le sue lunghe e sensuali gambe sono sormontate da un ventre acerbo, con l’ombelico da cui sporge una sferetta di carne e i fianchi magri. Tuttavia i seni torniti e ancora arrossati, coi capezzoli velati dai capelli corvini, mostrano quel che è divenuta con gli anni.
“Sei splendida”, sussurra Carlo con occhi luminosi.
Lei sorride sardonica: “Tu invece sei molto confuso. Il codice deontologico non ti ha mai impedito di darmi consigli non graditi”. Inizia a rivestirsi, ma poi si blocca: “Ma di quale realtà parlavi?”.
“Della consapevolezza di te stessa”, nel rispondere con tono accademico, Carlo non la guarda più e Lucrezia avverte un qualche tipo di risentimento “Non credo ti sia ricordata della tua passione per Andrea o per qualsiasi altra donna, nell’abbandonarti a me”.
Lo sdegno di Lucrezia cresce: lei non si è abbandonata proprio a nessuno. Ma l’armatura della sua Giovanna D’Arco, che combatte contro le fiamme di una nuova rivelazione, ormai brucia senza scampo.
Finisce di rivestirsi senza dire una parola.
“Perdonami, ma era una follia”, esclama lui spalancando le mani “Tutte le volte che un qualsiasi ragazzo ti si è accostato, ti sei rifugiata nell’amicizia morbosa di una lesbica o presunta tale che ritenevi avesse una forza emulabile. Poi com’è finita, sempre? Non hai mai concluso con loro, perché in fondo vuoi qualcosa di diverso”.
Gli ultimi brandelli della fittizia protezione di Lucrezia si dissolvono in cenere; quella protezione che aveva iniziato a creare a sua difesa quando da bambina aveva capito che l’amore non esiste, di non voler diventare una nuova Carmen e di voler riuscire ad accontentarsi dell’affetto discontinuo di Paolo.
Lui abbassa la voce: “Credi che mi possa approfittare di te? O addirittura abbandonarti?”.
Lo scruta, le sue spalle, le braccia energiche e gli occhi fermi su di lei. Quando gli si accosta scuote la testa: “So solo di aver bisogno di una nuova armatura”
Carlo apre le braccia e la stringe forte.
Dopo qualche minuto la porta della cucina viene spalancata, e Ivan si fionda dentro sputacchiando come al solito parole confuse. “Mammi e papi baciano, Lu bacia, io bacio!”, così dicendo si porta alle labbra la copertina di T. Ferro e la ricopre di baci e saliva.
Lucrezia si allontana a malincuore da Carlo. Ivan fa per trascinarla fuori, ma è preceduto dall’ingresso di Paolo e Carmen. Lucrezia si acciglia: i suoi genitori sono insolitamente vicini. Solleva un sopracciglio rivolta a entrambi, ma è Carmen a prendere la parola.
“No, tesoro”, la sua è sempre la solita voce roca, e la zaffata di nicotina e alcol che arriva sino alla ragazza è demoralizzante “Non intendiamo riprendere ad amarci. Tuo padre e io siamo troppo lontani, ormai, ma perdutamente innamorati” fa un passo prendendole le mani “di te”.
“Ho sbagliato a non rivelare la mia relazione con Elena”, ammette Paolo, facendo saettare lo sguardo tra lei e Carlo. “Non è facile. Ho iniziato a dipendere totalmente da lei, e dalla sicurezza economica che mi dà”.
“Ancora?” chiede Lucrezia.
Paolo annuisce guardandosi i piedi. “Ma ho promesso a tua madre che per te, e Ivan, cambierò vita. La lascerò per sempre”.
“Ne dubito”, si intromette Carmen “In ogni caso io farò la mia parte riprendendo le riunioni alla Alcolisti Anonimi. Tu stai facendo la tua”, sposta lo sguardo dalla figlia a Carlo che ascolta in silenzio “lungo la giusta strada”.
Lucrezia riflette nel guardare i suoi nuovi genitori, e infine si rivolge al padre: “Ho ancora intenzione di aiutarti in azienda. Potremmo collaborare quando avrò preso il dottorato, ma solo se ti sarai deciso”. Immagina la sua sofferenza, ma decide di andare oltre: “Elena, o la nostra famiglia”.
Lui sembra troppo imbarazzato per accennare una risposta.
Carlo si schiarisce la gola muovendosi piano verso l’uscita, e Lucrezia si riscuote.
“Aspettami”.
Scompare per poi tornare dopo pochi minuti con in mano uno zaino traboccante di abiti cacciati dentro alla rinfusa. “Mi ospiti per qualche giorno?”.
Carmen sorride nel vedere Carlo prendere in mano la borsa e annuire con foga.
Quando la coppia si chiude la porta alle spalle, è Ivan a spezzare il silenzio portandosi la copertina al cuore: “Lucchezia vuole ammore, finammente”.
04/01/2018 at 01:49
?
28/10/2017 at 12:00
Veramente un bel finale. Complimenti. 🙂
06/10/2017 at 11:08
Finale coerente e in linea con i toni del racconto, brava.
Tra l’altro si intravede, in questa fosca atmosfera, un barlume di speranza per una nuova rinascita.
Ciao Gio,
a presto
05/10/2017 at 15:13
The End.
Bene, temevo avessi abbandonato il racconto a un passo dalla fine.
Ciao Gio, a presto
05/10/2017 at 12:31
E così, con questo finale carico di introspezione, hai chiuso il cerchio e rimesso a posto alcuni tasselli fondamentali lasciando sospesa la porta della speranza, quello che succede dopo è un’altra storia e la vivranno loro. Sempre molto profonda, Giorgia, complimenti.
27/08/2017 at 17:59
A questo punto voto per Lucrezia che si allontana dalla famiglia. Sarei stata curiosa di leggere a cosa avrebbero portato le altre opzioni, ma la protagonista è Lucrezia. Quindi io seguo lei. Complimenti, mi è piaciuto come hai sviluppato questo episodio. 🙂
21/07/2017 at 10:21
Data l’atmosfera del racconto, il finale a mio avviso non può non includere una decisione estrema di Carmen. Troppa sofferenza trascinata per troppo tempo.
Se ci sarà un lieto fine, sarà per Lucrezia e non sarà sicuramente troppo lieto.
Ciao Gio, pensavo che non avresti mai finito questa storia. 🙂
Aspetto il finale, sperando di non aspettare troppo.
A presto
21/07/2017 at 10:35
Mi scuso per la prolungata attesa, ma sono molto impegnata e mi ritrovo poche energie per scrivere quando sto a casa. Però conto di concludere presto questo racconto è terrò conto dei vostri suggerimenti 🙂
Grazie Fuegood
21/07/2017 at 10:35
e*
20/07/2017 at 17:21
Caspita! Ti ho portato il punteggio in pareggio 33 33 33…. beh io ho votato per Ivan e il suo avvicinamento.
Episodio esemplare. ben mostrato, vivido, sensibile e persino eccitante. Ma da te non mi aspetto di meno. La chiusa poi è un gioiello, sembrava la fine della storia… fin troppo ben data.
20/07/2017 at 20:09
Ciao Ale, sei fin troppo buona 🙂 grazie.
20/07/2017 at 16:56
E così abbiamo infine scoperto chi è la famosa Elena Mele 🙂
È difficile scegliere l’opzione finale, perché sono tutte stimolanti e poste molto bene. Sono molto indeciso, ma dico che Lucrezia si allontanerà dalla famiglia.
Ottimo, non farti aspettare troppo, ciao 🙂
20/07/2017 at 18:39
Quoto Danio, mi ritrovo in ogni parola! Credo anche io che Lucrezia lascerà la famiglia…
20/07/2017 at 20:11
Ok 🙂 grazie Gianluca.
20/07/2017 at 20:11
Non posso giurarlo,, ma spero di concludere presto questo racconto. Grazie Danio:)
20/07/2017 at 20:13
Non so com’è potuto succedere, ma ti ho risposto più giù 🙂
20/07/2017 at 16:20
Bentornata. Hai saputo gestire molto bene la scena di sesso, inserendola per di più nel contesto e dando risalto in chiaroscuro alla figura di Carmen. A questo punto, assecondando la tua vena drammatica che ti calza a pennello, porterei Carmen fino a una decisione estrema.
Brava Gió.
21/07/2017 at 09:21
Ciao Napo, grazie sono felice che ti sia piaciuto.
La vena drammatica mi calza a pennello? Ahahaah è proprio vero.
03/07/2017 at 22:08
Ciao Giò,
io a questo punto fermerei Carlo, farlo andare fino in fondo proprio adesso sarebbe controproducente, ci sono nodi che vanno ancora sciolti ma sempre mantenedo alta la tensione emotiva. E tu sei una maestra in questo, ormai.
20/07/2017 at 15:34
Grazie
20/07/2017 at 15:34
Grazie Alessandra ^^
26/06/2017 at 11:59
Avrei preferito che Carlo si fermasse, ma la maggioranza è curiosa. 🙂 A questo punto mi aspetto tanti altri problemi. 😉
20/07/2017 at 15:34
Grazie Danica
09/06/2017 at 01:45
No, dai, non voglio che vadano fino in fondo. Non è verosimile che si conceda così…
Sono molto intrigato dalla questione dell’amante, spero la approfondirai prima di chiudere.
L’ho visto solo ora, scusa 😛 ma ho recuperato. Ti seguo! 🙂
09/06/2017 at 10:16
Non è verosimile? 😀 e perché?
Grazie, allora ti aspetto al prossimo!
08/06/2017 at 14:00
Vanno fino in fondo, secondo me ormai che ha aperto il vaso di Pandora, Lucrezia non può fare marcia indietro.
Certo che questo padre che lei vedeva come da ammirare, il solo punto fermo della famiglia, lo spiraglio verso un futuro migliore, non solo nasconde segreti ma scappa anche davanti alle richieste di chiarezza, ignora le richieste di aiuto. Lucrezia rischia di trovare solo disillusioni.
E uno psichiatra non proprio “deontologico” 😉
08/06/2017 at 19:39
dici che Carlo approfitta della sua posizione? forse sì 😀
E’ vero, Paolo sta deludendo Lucrezia, ma per contro sta portando la ragazza a rivalutare la figura di Carmen. Forse Ivan aveva ragione a dire “Cammen, nessuno ama lei”… e allo stesso tempo Paolo non può essere tanto diverso dall’uomo in cui Lucrezia ha sempre creduto, probabilmente c’è ancora qualcosa da scoprire tramite Elena.
Ogni effetto ha la sua causa.
Grazie Befana, alla prossima 😉
08/06/2017 at 09:03
Ciao Gio, piacere di conoscerti con questa bella storia. Mi dispiace essere arrivato solo ora, ma non è facile mantenersi al passo. Mi piace la tua scrittura, è piuttosto cinica, ma velata da un leggero sarcasmo. Cercherò di seguire gli ultimi episodi 🙂
08/06/2017 at 09:19
Piacere mio Laney, e benvenuto.
Mi hai letto più che bene, sono una cinica che s’aiuta col sarcasmo o la più lieve ironia 🙂
Mi auguro di rivederti tra i miei lettori, grazie per esserci stato.
08/06/2017 at 07:59
Carlo si ferma, voleva solo vedere la reazione di Lucrezia. Non credo sia il momento di “andare fino in fondo” anche perché spezzerebbe la tensione del racconto. Restiamo concentrati su Elena.
08/06/2017 at 09:28
Esatto Napo, hai capito bene.
Cercherò di non spezzare la tensione. In ogni caso Lucrezia deve risolversi, e non è solo la risposta di Elena Mele che la può aiutare.
Grazie, alla prossima 🙂
07/06/2017 at 22:25
Ciao Gio,
anche io sono troppo curioso di sapere chi, e cosa, sia Elena Mele, al punto da interessarmi più della relazione tra Carlo e Lucrezia.
D’altra parte dovendo rispondere alla tua domanda… mandiamoli fino in fondo.
07/06/2017 at 22:43
Ovviamente nel prossimo episodio saprete chi è Elena Mele 🙂
Avevo bisogno di mostrarvi il difetto di Lucrezia e colui che potrebbe aiutarla a risolverlo, forse proprio portando a termine quella cosa lí che stanno per fare 😉
Grazie Fuegood alla prossima
07/06/2017 at 17:10
Io dico che vanno fino in fondo e anzi, lo pretendo 😉
Bel capitolo, ma son curioso anch’io di sapere cosa nasconde Paolo e perché no, anche ritrovare questa fantomatica Elena Mele.
Ottimo, ti aspetto per il prossimo 😉
07/06/2017 at 22:45
Ahahah lo pretendi più di Carlo forse 😉
Certo, saprete di Elena Mele e solo allora si risolveranno molte cose. Grazie Danio
29/05/2017 at 21:57
Arrivati a questo punto voglio sapere cosa sa Paolo.
Belli questi episodi, perché niente è come sembra. E Lucrezia lentamente lo sta scoprendo.
31/05/2017 at 00:28
È vero Danica, tutto è ancora da scoprire
Grazie 🙂
29/05/2017 at 17:53
Nel leggere da una spoglia sala d’attesa questi tuoi ultimi due capitoli, mi sono convinta che la tua scrittura sia ormai pronta per il salto. Sei una scittrice, ormai, cosa aspetti? Pubblica le tue opere. Non ti manca nulla. Descrizioni, scene mostrate, tensione, c’è tutto.
(Carmen li aiuterà)
31/05/2017 at 00:27
Grazie cara Alessandra
Devo solo trovare il modo di convogliare le mie energie verso la scrittura, e quel poco di ordine mentale che mi resta 🙂
27/05/2017 at 12:10
Parleranno entrambi con Paolo,
è possibile parlare in modo pacato e incero degli scheletri di famiglia negli armadi?
Gran bel capitolo, ho particolarmente apprezzato tutti i dettagli sui tentativi di Carmen di mantenersi degna, di sembrare sobria, il suo credere di camminare diritta, i battibecchi col cameriere: una scena davvero vivida.
Ciao
27/05/2017 at 12:11
sincero, mi si era mangiato la s!
28/05/2017 at 20:44
Grazie Befana, alla prossima 😉
26/05/2017 at 21:05
Parleranno con Paolo.
Riesci a costruire una buona tensione, però penso che calchi troppo la mano sulla parlata di Ivan e questo un po’ spezza la tensione.
27/05/2017 at 09:43
Proverò a seguire il tuo consiglio, Napo, in effetti lo condivido
grazie, alla prossima
26/05/2017 at 17:39
Riusciranno a contattare questa Elena Mele, mi sembra il passo più logico da fare. Molto vivida questa scena, hai reso molto bene gli stati d’animo dei protagonisti, brava davvero, al prossimo 🙂
27/05/2017 at 09:44
Grazie Danio, sei molto gentile
26/05/2017 at 16:09
Il grottesco iniziale è sfociato del disagio disperato infine.
Un momento che sarebbe dovuto arrivare prima o poi.
Una cupezza amplificata dal fatto di essere ambientata nel McDonald’s.
Ciao Gio,
a presto
27/05/2017 at 09:46
Nei miei racconti horror uso spesso i contrasti tra luce e ombra, ma in questo caso si tratta di un semplice dramma familiare; grazie Fuegood
17/05/2017 at 17:08
Troppe emozioni in una volta sola. Credo che Ivan sia costretto all’aiuto di Carlo, ma anche Lucrezia non è messa bene.
Ciao e al prossimo 🙂
17/05/2017 at 19:54
grazie Danio
17/05/2017 at 16:21
Odio gli acronimi, vanno bene in un articolo giornalistico, non in un racconto. A mio avviso, ZI e SS gelano la frase, la riducono a un rendiconto.
La domanda finale è un mezzo spoiler, la risposta per me è che sia lei, Lucrezia, a chiedere aiuto a Carlo.
17/05/2017 at 16:35
Ciao Napo,
so bene che gli acronimi non devono essere usati così come le cifre numeriche, ma li ho sfruttati per il limite dei caratteri considerando che non sono certo due sigle a rendere incomprensibile il testo.
Il finale non è un mezzo spoiler, te lo assicuro io che sono l’unica a sapere quel che vi dirò 😀 è piuttosto una conclusione logica che riassume il pensiero di Lu.
Grazie Napo, alla prossima.
17/05/2017 at 10:05
Ivan avrà bisogno di Carlo.
Davvero un bel capitolo, con questo “mistero familiare” che continua ad aleggiare pesante ma ancora impalpabile.
Posso permettermi un’osservazione sul finale della parte che si svolge in casa? Io avrei specificato meglio “i due” distesi eccetera, immagino siano Carmen e Ivan ma lei era assente dalla scena quindi “i due” resta un po’ vago; invece “la ragazza” non è necessario: Lucrezia è il soggetto attivo del capitolo fin dall’inizio.
Se l’osservazione ti sembra inutile e fuori luogo puoi mandarmi a fare un giro, non mi offendo 🙂
Sono molto curiosa di questo segreto (traumatico?)
17/05/2017 at 11:38
Ahahah ma no, anzi grazie per averlo notato significa che hai letto con attenzione; a volte sgarro nelle cose più banali, senza contare quelle più importanti 😀
Grazie Befana, alla prossima
17/05/2017 at 09:53
Ciao Giorgia,
Ivan avrà urgente bisogno di Carmen.
Cavolo, la situazione si fa piuttosto seria. Scopriamo cosa avrà da dirci, poi, Carmen.
Capitolo molto bello. Brava 🙂
Ciao, alla prossima!
17/05/2017 at 11:43
Sembra che Carmen e Lucrezia si trovino costrette a rivelarsi, almeno Carmen è sulla strada giusta 🙂
Grazie Veners
17/05/2017 at 07:52
Buongiorno Gio,
Io dico che Ivan avrà urgente bisogno di Carlo, anche se probabilmente questo significa guai in vista per Lucrezia.
Il trauma che ha ridotto la madre di Lucrezia nel “relitto” potrebbe essere… no, dillo tu quando sarà il momento 🙂
a presto
17/05/2017 at 11:46
Sì sarò io a dirlo 😀 perché già lo so, ma voglio portarvi a scoprirlo piano assieme a Lucrezia. Ma grazie a questo lei scoprirà anche se stessa, voi non lo so 😉
grazie Fuegood
17/05/2017 at 04:22
Sale la tensione. Bello bello. Avanti così 😉
17/05/2017 at 11:46
Avanti tutta
Grazie Mago
01/05/2017 at 14:50
Io direi Carmen, siamo a metà del racconto e fin’ora è sempre rimasta sullo sfondo, facciamo entrare in scena la “malvagia” della storia. Di nuovo su di lei abbiamo appreso che si è sposata per “riparare il fattaccio” e perché ha cominciato a bere. Chissà cosa scopriamo facendola entrare a pieno titolo nell’azione.
I segreti dei genitori, un soggetto inesauribile^^
01/05/2017 at 16:05
Ciao Befana
Carmen e Paolo si sono sposati quando lei è rimasta incinta, e lei beveva durante la gravidanza. Ma non ne conoscete il motivo, ancora non ve l’ho detto 🙂
Hai ragione, è arrivato il momento di coinvolgerla attivamente 😉
Grazie per lettura e commento!
01/05/2017 at 17:13
ah, io da “visto il risultato” avevo capito che si fosse mesa a bere in reazione al dramma della nascita del figlio fortemente handicappato. Avevo capito male, quindi sappiamo ancora meno di lei. A maggior ragione: Carmen 😉
01/05/2017 at 17:18
perché il risultato è stato che Ivan è nato con un ritardo mentale. Nei cap precedenti già Lu ha specificato a Carlo che il fratello è così perché lei beveva durante la gravidanza 🙂
Il motivo del bere ancora non è stato specificato.
01/05/2017 at 18:51
Cmq hai ragione, la scena che tu dici è un po’ ambigua se non ricordate il dialogo con Carlo.
Intendevo semplicemente che CaRmen beveva durante la gravidanZa (e non se ne conosce il motivo) e il risultato è il ritardo mentale di Ivan.
Poi saprete di più, cercherò di essere più chiara.
01/05/2017 at 12:35
Credo che introdurre ora Carmen scombinerebbe piacevolmente la partita.
Continuo a seguire curioso ^_^
01/05/2017 at 16:06
Grazie Mago
01/05/2017 at 09:39
Io farei entrare in scena Carmen. In fondo finora abbiamo ascoltato solo la verità di Lucrezia, chissà se su Carmen potremo farcene un’idea nostra attraverso le parole del narratore.
Dico “chissà” perché, anche se scrivi in terza persona, il tuo narratore è strettamente nell’ottica di Lucrezia. Non so se è un artificio voluto, ma l’effetto che mi fa è quello di un io narrante che prende le distanze da se stesso. Fin qui il racconto poteva benissimo essere scritto in prima persona. Introducendo il personaggio di Carmen avresti l’occasione di separare il narratore da Lucrezia e darci una visione diversa della realtà. Troppo determinismo finirebbe per appiattire il racconto e ridurlo a un mero susseguirsi di eventi.
01/05/2017 at 11:54
Buongiorno Napo,
in effetti avevo intenzione di introdurre il pdv di Carmen, poiché l’enigma la riguarda principalmente. Aspettavo solo che la votaste 🙂 ma forse anche stavolta dovrò forzare le cose. L’io narrante che prende le distanze da se stesso non è voluto, ma le mie intenzioni erano quelle da te suggerite nel commento malgrado voglia mantenere Lucrezia come pdv principale. Spero di non perdermi per strada come mi succede di solito a causa del limite dei caratteri.
Grazie per la lettura e i consigli, a presto!
30/04/2017 at 23:02
wow. Scritto divinamente. Poetico, struggente e a tratti crudele.
Una novità.
30/04/2017 at 23:51
Divinamente?? Wowwww
😉 troppo buona. Grazie Ale.
30/04/2017 at 21:41
Buonasera Giorgia,
Capitolo che mi è piaciuto molto.
Che bello quel passaggio, delicato, ironico e anche da stronza, in cui Lucrezia dà ad Ivan dello Sherlock Holmes 🙂
Complimenti.
Ho optato per una novità 🙂
Alla prossima, buona serata!
30/04/2017 at 23:48
Ciao Veners, mi fa piacere che ti sia piaciuto, ho voluto mostrare un’altra volta i sentimenti di Lucrezia per il fratello.
Grazie alla prossima
30/04/2017 at 20:44
Cammen…pardon…Carmen 🙂
Capitolo molto intenso, con Lucrezia che riesce a mantenere una calma glaciale. Vediamo ora che ha da dire il padre, a presto 🙂
30/04/2017 at 23:44
Riuscirà a sostenere le domande della figlia? Chissà
Grazie Danio 😉
30/04/2017 at 20:25
Non sapevo che sui bigliettini dei baci perugina ci fossero anche le frasi di Bukowsky 🙂
Ho votato una novità, però sarebbero andati bene anche gli altri due, quindi fai tu.
Non so se l’ho già detto, ma questo racconto mi piace per via dell’atmosfera cupa ed intrigante che si respira.
Brava 🙂
a presto
30/04/2017 at 23:40
Veramente non lo so neanch’io 😀 me lo sono inventato
Grazie Fuegood, è proprio il risultato che voglio ottenere… Incupirvi e intrigarvi allo stesso tempo ?
29/04/2017 at 21:42
Quattro episodi d’un sorso. Bentrovata Gio.
I tuoi temi sono sempre un po’ torbidi, il tuo stile invece è sempre limpido.
Lucrezia chiamerà il padre.
30/04/2017 at 08:56
Mostro la trama coi capitoli, e il tema si chiarirà di conseguenza.
Grazie per esser passato, Napo 🙂
28/04/2017 at 11:24
Visto che tutto è cominciato con Ivan, vorrei continuare con lui. Quindi Lucrezia coinvolgerà Ivan. Sono curiosa di vedere dove li porteranno le loro ricerche. 🙂
30/04/2017 at 08:56
Va bene Danica, grazie 🙂
26/04/2017 at 10:41
Ciao Gio,
ti ho trovata per caso e ne sono davvero felice. Scrivi molto bene e mi stupisco di non aver mai letto nulla di tuo prima, visto che a quanto pare hai un doppio profilo.
Il soggetto è davvero interessante, c’è un po’ di mistero ma è tutto perfettamente verosimile, e tanto reale da apparire davanti agli occhi.
Voto perché Lucrezia telefoni al padre, che mi sembra sia la sua ancora di salvezza in questa sua vita, e che probabilmente è l’unico a poterle dare una risposta.
A presto!
P.S. Sul tuo altro profilo come ti chiami? A questo punto non mi dispiacerebbe leggere altro di tuo 🙂
26/04/2017 at 10:49
Che sciocca sono. Giorgia Muscas, ovviamente. E sì, avevo letto qualche capitolo di “Cosa non voglio”, solo che non mi ricordavo il titolo. Era diverso? Si possono cambiare i titoli? Comunque, non era tanto il mio genere, perciò l’avevo abbandonato. Questo racconto invece mi ha presa moltissimo 🙂
26/04/2017 at 14:20
Benvenuta Chiara, col vecchio profilo ho pubblicato molti racconti perché ho una lunga permanenza qua su TI 🙂
Però tra quelli che mi hanno dato più soddisfazione non c’è Cosa non voglio e Candido che sono storie sbagliate e lontane dal mio stile; era un periodo in cui mi sentivo contaminata.
I racconti più nelle mie corde sono Preziosissimo Sangue e Il mio amante, i precedenti sono acerbi.
Conto di mantenere la mia vena con La Vera Follia, e spero che tu abbia piacere di essere sempre dei miei. Verrò anch’io da te, mi incuriosisci 😉
11/04/2017 at 23:48
Ciao (Giorgia?), piacere di conoscerti 🙂
Mi ero segnato tra le storie da leggere anche questa, ed ora mi sono messo in pari con i quattro capitoli.
Mi piace molto la psicologia di Lucrezia e la natura del rapporto con Ivan, e mi piacerebbe, dunque, vedere un suo coinvolgimento nel prossimo capitolo.
Complimenti.
Buona serata, alla prossima!
12/04/2017 at 14:29
Benvenuto Veners 🙂 sì, il mio nome è Giorgia. Ho creato questo profilo col mio diminutivo perché con l’altro sto portando avanti una fiaba e questa non voleva aspettare.
Mi fa piacere che apprezzi la bella Lucrezia 🙂 grazie per i complimenti.
11/04/2017 at 19:13
Questo sito ha grossi problemi di connessione…dopo il restyling sono, se possibile, peggiorati… ogni cosa che sclegooche cliccomi va in palla… ma com’è’???? vediamo,ci riprovo: episodio eccezionale, mi è piaciuto molto, scritto in modo davvero vivido….
dico Ivan
11/04/2017 at 20:28
In effetti anch’io ho riscontrato qualche pecca nel sito, immagino dipenda dal grosso numero di utenti che rallenta il server.
Non so se il tuo voto sia partito, ma il commento sì 🙂 grazie per l’eccellente, sei gentilissima. Bacio.
11/04/2017 at 18:36
Telefonerà al padre, sembra ancorarsi a lui come solo elemento valido della famiglia.
Mi è piaciuto molto come hai sottolineato l’ambivalenza dei sentimenti di Lucrezia per Ivan: il senso di peso, di obbligo, di imprigionamento e l’amore incondizionato insieme.
Bello anche avere un visione di quello che sente, pensa Ivan, finora avevamo avuto solo il POV di Lucrezia, avremo anche quello di questa madre bislacca e fallimentare? Sarebbe interessante.
Molto bello ^^
11/04/2017 at 18:54
Ma guarda, ci siamo commentate nello stesso momento 🙂
Sì, il mio intento è mostrare esattamente quel che hai descritto: l’esasperazione di Lucrezia unito ad un amore verso il fratello che prevarica il proprio interesse, e il rancore verso la madre. Anche Carmen si mostrerà come ha fatto Ivan, oppure indirettamente attraverso delle rivelazioni che in questo episodio non ho voluto anticipare.
Grazie Befana, alla prossima.
11/04/2017 at 12:36
Ciao Gio,
Mi piace pensare che coinvolgerà, o almeno cercherà di coinvolgere, Ivan.
Magari leggendo tra le righe del disagio riuscirà a cavare qualcosa di utile.
11/04/2017 at 15:10
Grazie Fuegod 🙂
10/04/2017 at 18:46
Telefonerà al padre.
Un altro bel capitolo, incentrato sulla mancanza di dialogo di Lucrezia con la madre e il senso protettivo verso Ivan, anche se a volte sembra perdere la pazienza.
Davvero un’esistenza difficile quella di Lucrezia, e forse in questo momento ha bisogno del padre.
Ciao e al prossimo 🙂
10/04/2017 at 22:29
Diciamo che ho cercato di spiegare qualcosa di più del rapporto che Lucrezia ha con mamma e fratello, almeno alla fine dell’episodio 🙂 spero di aver lasciato qualche indizio comprensibile.
Grazie Danio!
09/04/2017 at 13:17
Ciao!
Ti faccio i miei sinceri complimenti per questo racconto. Questi tre capitoli sono scritti in modo eccellente ed i personaggi sono già ben delineati. Ho votato per Ivan e la poesia, penso potrebbe dare un risvolto molto particolare alla storia.
Ancora complimenti, seguo!
10/04/2017 at 15:54
Ciao Taty, ti ringrazio per l’apprezzamento 🙂 spero di rivederti ancora qui. A presto.
19/03/2017 at 14:53
Quando ho visto il tuo nuovo nickname tra i commenti, non ho potuto fare a meno di venire a leggere questo racconto. In solo tre episodi hai saputo delineare un personaggio davvero complesso, con le sue luci e ombre. Adesso sono curiosa di vedere come prosegue la storia.
Ho votato per Ivan e la poesia. Lucrezia dovrà fare qualche sforzo per cercare di capire il fratello e scoprire qualcosa di più sul biglietto.
19/03/2017 at 20:40
Benvenuta anche qua cara Danica 🙂
Decisamente sì, la bella Lucrezia dovrà affrontare in modo più serio quel che riguarda il fratello. Forse è più importante di quel che crede.
Grazie per esserci.
15/03/2017 at 09:59
Provo a seguire gli indizi: Carmen e la poesia, se non l’ha scritta lei magari ne sa qualcosa.
Ciao Gio, mi piace questa virata quasi verso il giallo 🙂 e mi piace come stai tratteggiando Lucrezia.
Ciao, a presto
16/03/2017 at 09:11
Grazie Moneta, sono contenta che ti piaccia 🙂
Ciao
13/03/2017 at 21:31
Viaggio nei labirinti della mente?
Percorso delicatissimo… grande fiducia.
Inevitabile seguirti 😉
14/03/2017 at 15:54
Nei miei racconti spesso mi trovo a percorrere percorsi oscuri e contorti, e quasi sempre mi scontro con un Minotauro forte d’aspetto ma debole di intenzione. Alla fine vinco sempre io 😉
Grazie per la fiducia Mago
12/03/2017 at 17:05
Carmen.
L’agendina da borsetta di quelle che non vanno da anni o il puffo che le è esploso in testa, tutti dettagli incredibili quelli che immagini, mostri in modo accurato e vivido ogni scena e i dialoghi sono assolutamente credibili certamente perchè hai saputo caratterizzare bene i personaggi. Complimenti Giò.
12/03/2017 at 22:47
Ho avuto un’ottima insegnante 😉 chissà che un giorno non impari anche tutto il resto.
Grazie Ale
10/03/2017 at 21:49
Visto che il capitolo inizia con l’ipotesi che sia stato Ivan a scrivere la poesia, proseguirei con lui. Anche se poi, nel proseguo, saltano fuori gli anni 80 e Carmen.
Ciao e al prossimo 🙂
10/03/2017 at 22:06
Bene, grazie Danio 🙂
10/03/2017 at 19:38
Sinceramente non ho ben capito in che direzione stia andando il racconto. Disorienta un po’, ma ciò non è un male. Hai innescato varie situazioni interessanti e sono curioso di leggerne lo sviluppo. In breve: mi piace 🙂
Voto: Ivan e la poesia. A presto!
10/03/2017 at 19:58
A presto Mephid, anche se non ho capito cosa ti può piacere di un racconto che ti disorienta 🙂 grazie per lettura e commento.
10/03/2017 at 20:06
Hai presente quando inizi a guardare un film e nei primi dieci minuti sai già grosso modo come andrà a finire? Questo non mi piace: storie che vanno sempre dritte fino al finale.
Quindi il fatto che mi disorienti e non mi faccia capire dove si stia andando a parare, mi sembra una cosa positiva. Chiaramente considerando il fatto che sei al terzo capitolo, se mi avesse disorientato al decimo non sarebbe stato un complimento xD
11/03/2017 at 03:24
Ti è davvero capitato di leggere un racconto che già dall’inizio ti ha fatto capire come sarebbe finito? Mai successo per fortuna
11/03/2017 at 03:26
Mi ha tagliato mezzo commento 🙁 ora sono troppo stanca per riscriverlo, lo farò domani.
Ciao
10/03/2017 at 13:51
Ciao Gio, e piacere di fare la tua conoscenza tramite questo racconto.
Ho apprezzato l’atmosfera grottesca iniziale diventata poi più misteriosa in questo capitolo. L’agendina anni ’80 mi ha fatto sorridere.
Seguo volentieri.
Direi Carmen.
a presto
10/03/2017 at 14:13
Grottesca 😀
Benvenuto Fuegod, e grazie per lettura e commento
10/03/2017 at 10:00
Avevo letto il primo capitolo e mi aveva un po’ disturbato: perdonami, è che, non posso farci nulla, sono stata geneticamente modificata per essere politicamente corretta e il giovane malato psichiatrico che sbava e si sfrega Ferro sull’inguine mi turba 🙂
Il secondo capitolo non mi era dispiaciuto, questo mi ha davvero affascinata: dal misterioso foglietto al chissà se l’alcolica e solforosa Carmen nasconde un segreto affascinante, al magnetismo animale che Lucrezia sembra sprigionare, ai non detti dello psichiatra. Sono molto curiosa. Forse Carmen e la poesia?
10/03/2017 at 10:34
Benritrovata Befana,
abbiamo il problema opposto, io non sarò mai politicamente corretta ed è per questo che tendo a turbarvi con la verità 🙂 anche i malati psichici hanno pulsioni sessuali e il problema delle loro famiglie in tal senso è molto grave.
Adesso la magnetica Lucrezia si troverà a dover risolvere qualcosa che ha a che fare col suo difetto più intimo. Grazie per lettura, voto e commento 🙂
10/03/2017 at 10:54
Ah no, non in quel senso, ho una buona idea di cosa sia la realtà di malati, psichici e non solo, disabili e disadattati vari, è che ogni volta che ne leggo o ne vedo una rappresentazione di fiction temo (e spesso a ragione) la caricatura o lo sfruttamento a scopi ridicoli o piagnoni. Per questo ho continuato a leggere, per sapere dove volevi andare a parare, ancora non l’ho ben capito ma mi piace 🙂
10/03/2017 at 12:10
Meglio non partire prevenuti quando si legge o vede un film. Non devo andare a parare da nessuna parte comunque 🙂 ho solo da dire delle cose, per chi ha intenzione di capire senza filtri.
27/02/2017 at 11:42
Direi Andrea, deve avere qualcosa di magnetico.
Ciao Gio,
Una lettura veramente intensa. Il primo capitolo veramente angosciante, opprimente. Quasi ti aggrappi alla figura del padre che finalmente arriva portando un po’ di serenità in una situazione pesantissima. Penso che volessi ottenere proprio questo e ci sei riuscita benissimo 🙂
Il secondo capitolo più arioso, a tratti sensuale, si vede proprio che lontano da una famiglia così problematica Lucrezia riesce a respirare un po’. Anche se il fantasma di Ivan pare aleggiare sempre.
Complimenti e ciao!
27/02/2017 at 12:08
Ciao Moneta, è un piacere trovarti qui 🙂
Grazie per le tue parole, ho deciso di scrivere questo racconto seguendo il mio vecchio stile e secondo il mio “essere”. Spero di riuscire sino alla fine.
Grazie ancora.
23/02/2017 at 23:43
Buonasera Giorgia.
A parte il braccio pesante che la cinge pesantemente direi che questo episodio è meravigliosamente espresso e mostrato. Ho fatto la doccia guardandomi le unghie laccate e sono pure entrata dal messicano osservando la cameriera bionda che mi faceva strada, brava brava brava… ma in tutto questo non ho comunque capito la risposta che hai dato a Danio e, perdonami, lo sai che sono curiosa…
24/02/2017 at 00:32
Buonasera Alessandra e grazie;
la risposta data a Danio non racchiude nessun mistero 🙂 se torna glielo spiego meglio 😉
23/02/2017 at 20:39
Andrea, non ho alcun dubbio. Al prossimo 🙂
23/02/2017 at 22:04
Ahi Danio, mi riservi uno di quei commenti che tolgono tutta la voglia di scrivere per questo sito.
Grazie comunque, alla prossima 😉
24/02/2017 at 21:09
Hai ragione, ti chiedo scusa.
20/02/2017 at 14:46
Ciao, cara, sto consigliando una storia un po’ in giro perchè l’ho beccata oggi e mi è piaciuta molto.. non conosco affatto l’autore e non mi paga nessuno ahahahahah, ma per uno scambio tra autori ti consiglio di leggere questo incipit:
https://theincipit.com/2017/02/cthulhu-moh-e-le-benzodiazepine-gray-smit/
17/02/2017 at 02:19
ciao Gio,
confesso che ho faticato ad iniziare questa lettura, il tuo racconto evoca in me il pensiero del rapporto col disagio psichico proprio e / o delle persone vicine, sento che turba un po la mia serenità e questo per me significa che stai scrivendo bene e che stai andando a toccare le corde giuste nel lettore. Mi piace il carattere di Lucrezia tipo affetto ribelle, rabbia e umanità che affiorano in un alternanza aritmica di emozioni, quindi ho votato reticente e non vuole incontrare il medico. ciao ciao
20/02/2017 at 00:24
Ciao Wild, turbarvi è per me già un buon traguardo.
Spero di continuare ad averti tra i miei, grazie per voto e commento 🙂
15/02/2017 at 01:07
Ho controllato almeno un paio di volte se stessi leggendo un’avventura o un horror. E a quanto pare è un avventura, ma dai toni dark, e la cosa mi piace.
Voto per “cerca di convincerla” anche se a quanto pare le percentuali mi sono avverse. 🙂
Mi piacciono le storie con i pazzi, vediamo che genere di pazzo abbiamo qui. Seguo! A presto.
15/02/2017 at 06:34
Lo so Mephid, do’ sempre un tono horror alle mie storie perché ce l’ho nel sangue. Ma questo racconto sarà un’avventura, forse dark come dici tu; purtroppo in questa piattaforma i generi sono davvero pochi ed è difficile piazzare bene i racconti.
Spero comunque che possa piacerti 🙂 grazie per lettura e voto.
12/02/2017 at 18:54
Buonasera, Giorgia.
Ti cimenti in un esperimento di sensazioni forti in dosi alla goccia, vedo. Un horror, se non fosse in avventura. Ma già il conflitto si annusa, già il desiderio della protagonista emerge, già possiamo intuirne la missione in un clima di disarmante umanità e dolore. Complimenti. Dico amici, servono.
Seguo, certo, come no! Baci baci brava brava
12/02/2017 at 23:31
Benvenuta Alessandra
è sicuro che mi cimento anche troppo spesso con personaggi disgraziati 😀 spero di riuscire a far bene, mantenendo il mio stile.
Grazie per esserci.
12/02/2017 at 10:09
Ciao…ottimo inizio..disturbante direi, quindi mi piace. Sono grandi amici. Seguirò gli sviluppi buon lavoro!
12/02/2017 at 11:39
Benvenuto Alberto, “disturbante” è quel che volevo leggere 😉 grazie, alla prossima.
12/02/2017 at 09:48
Mi piace come inizio, vorrei scoprire come prosegue! Ho scelto la seconda opzione : essere amici. Aspetto il secondo episodio!
Anche io ho scritto il mio primo incipit del racconto Luce 🙂 se vuoi leggilo e lasciami un commento 🙂
Beh, buona fortuna!
12/02/2017 at 11:41
Benvenuta Lulu, verrò a farti visita molto presto.
Grazie per lettura e commento 🙂
11/02/2017 at 20:10
Un bell’inizio, e una vera casa degli orrori.
Seguo e voto che siano grandi amici, complimenti 🙂
11/02/2017 at 20:28
Grazie Danio! 😀