Dove eravamo rimasti?
E così siam giunti alla Fine...
Il castello di Biancaneve svettava su un picco roccioso, al centro di un paese che andava ingrandendosi.
Un tempo lì c’erano alberi e felci, ma ad esso bianche mura di marmo e merlature coda di rondine occupavano quel posto strappato alla natura.
Pochi abitanti, poche case e qualche locanda, solo il castello spiccava in grandezza e splendore.
Un paese né troppo grande né troppo piccolo: non aveva l’enormità claustrofobica del regno di Cenerentola, né le vie strette e anguste del regno di Raperonzolo ed era pure privo della scomodità di vivere sott’acqua che affliggeva il popolo di Ariel.
Eppure, quando Rose lo osservava dalla propria reggia, le sembrava perfetto: i suoi abitanti erano così buoni, loro, che credevano che anche lei fosse cortese e gentile, ma soprattutto sincera, quanto loro.
Invece il suo cuore era schiacciato da un macigno che Rose non riusciva più a sostenere.
Un tempo volava libero tra sogni e speranze.
Speranze che nel corso del tempo erano state perdute e dimenticate.
Il loro posto era stato sostituito dalla menzogna e dal crimine, ma, ad ogni attimo che passava, il gelido tocco che le cingeva il cuore si faceva più freddo e la sua presa arrivava ad annebbiarle la mente.
Rose non poteva continuare a vivere così, con l’animo in bilico tra due allineamenti opposti, bene e male.
La regina si alzò dal trono e si diresse verso le proprie stanze, pregando alle domestiche di non disturbarla.
I suoi appartamenti l’accolsero con le proprie camere eleganti e ben addobbate: i bagni, i lussuosi soggiorni, colmi di profumi esotici e di spezie, e infine la camera da letto.
Fu lì, sul proprio letto grande letto soffice e morbido, che Rose si sdraiò, a contemplare il soffitto affrescato.
Aveva combattuto il male, respingendolo dalle proprie terre, ma nulla aveva impedito alle tenebre di annidarsi nel suo cuore.
Pensò a lungo, perché era l’unica cosa che poteva fare.
Penso alla propria infanzia, a quanto era ingenua a quel tempo, tanto da fidarsi di una vecchina sconosciuta.
“Ma al meno ero felice” pensò Rose.
Ed era vero: era felice e temeraria, senza paura e timore, il suo cuore era puro e il suo animo senza peccato.
Solo in quel momento, circondata da pensieri e ricordi, trovò una possibile salvezza, una fune di salvataggio: le sarebbe bastato sporgersi un poco e sarebbe stata di nuovo libera, lei e il suo spirito.
Doveva confessare, aprire il suo cuore a qualcuno, a chiunque, a Frogrouse.
Perché al lui doveva molto, se non tutto.
Perché lui non avrebbe esitato a raccontarle la sua vita e i suoi segreti, se solo se ne fosse interessata.
Perché lui era stato sincero con tutti, perché lui non aveva nascosto le proprie emozioni dietro un falso sorriso, perché il suo cuore non aveva né maschere né barriere.
Gli avrebbe detto ciò che pensava, gli avrebbe raccontato la sua storia, gli avrebbe svelato chi era veramente.
La sua vita sarebbe potuta cambiare e forse avrebbe detto addio al trono che si era tanto impegnata a salvare, ma almeno avrebbe trovato la felicità.
Si alzò dal letto e mandò a chiamare Frogrouse.
…
Erano seduti in uno dei tanti soggiorni, uno di fronte all’altro, divisi dal camino e dal fuoco allegro che scoppiettava all’interno, lasciando nell’aria un forte odore di resina.
Da dietro alla finestra di vetro si vedeva la pioggia cadere, nubi grigie nascondevano il sole pronto a calare.
-Perché mi ha chiamato, Maestà- domandò Frogrouse.
Nei suoi trenta centimetri affondava nella poltrona su cui si era accomodato e ciò lo faceva apparire ancora più minuto.
Con la mente cercò le parole adatte: parole gentili, di scusa e, finalmente, sincere.
Il sole tramontò.
Aprì la bocca e iniziò a raccontare.
La narrazione durò tutta la notte, durante la quale Frogrouse rimase impassibile, il suo volto imperturbabile.
Alla fine Rose si aspetto il peggio, che si fosse alzato lentamente e se ne fosse andato, che si fosse messo a gridare di rabbia o spavento o che fosse svenuto di nuovo, ma, ancora una volta, la sorprese.
Perché sorrise.
E il sole sorse, portando con sé le meravigliose luci del giorno.
E, mentre il terribile peso che le cingeva il cuore svaniva, il suo spirito volò libero nel cielo.
21/01/2018 at 22:10
Ho letto la storia senza fermarmi !!!!!!!!!!!
21/01/2018 at 22:07
??????bravissimiissimo
28/08/2017 at 00:36
😮 😮 😮
———————–
Perché sorrise.
E il sole sorse, portando con sé le meravigliose luci del giorno.
E, mentre il terribile peso che le cingeva il cuore svaniva, il suo spirito volò libero nel cielo.
———————–
chapeau (=tanto di cappello) 🙂
Non ti dico “ci leggiamo alla prossima storia” perché la sto già leggendo 😉
Ciao 🙂
17/08/2017 at 18:53
Ciao, scusa il ritardo.
Non ho parole! Mi ha un po’ sorpreso questo finale aperto, ma la vita è bella proprio perché ci sono nuvole che ci nascondono la verità, nubi che in realtà fanno crescere l’immaginazione, nascere la fantasia, sperare che tutto finirà bene, credere che finrà bene.
La tua grafia è impeccabile e piena di meraviglia.
Ciao, alla prossima storia. 🙂
19/08/2017 at 14:00
Ciao Fior (stupenda la tua nuova immagine del profilo, ti piacciono le farfalle monarca?), che commento poetico!
Un entusiasta “thank you” per i complimenti che ricambio. 😉
A presto.
16/08/2017 at 10:48
Ciao Nicholas,
così ci lasci col dubbio! Non sapremo mai la verità su questa Biancaneve adulta (in effetti nel cartone Disney aveva solo 14 anni, mi fa impressione pensarci, quindi chissà cosa potrebbe aver fatto in tutto questo tempo!).
Bello dai il finale aperto comunque, sembra che alla fine si sia liberata del grande peso della sua malvagità… Chissà se ora tornerà libera e felice…
Belle le descrizioni del suo stato d’animo in questo capitolo, hai reso molto bene la stretta al cuore del senso di colpa.
Bravo per tutta la storia, continuo a dire che hai davvero un tuo stile di scrittura molto bello e particolare, e scrivi davvero benissimo, a maggior ragione per l’età che hai.
Dove ti porterà la tua fantasia nella prossima avventura???
A presto!
15/08/2017 at 17:18
Buonasera, Nicholas. Ah ah. Ci hai fregato, col finale: Frogrouse ha ascoltato cose che noi non sapremo mai. Mi è piaciuta l’idea, molto carina. Anche se la trovo un po’ in contraddizione con i capitoli precedenti, dove scrivi che Frogrouse conosceva il suo passato, aveva servi e potere e un tempo non era brutto come ora 😀
Ma non importa. Quello che conta è che tu hai molta fantasia e scrivi già molto bene. Continua ad allenarti, continua a scrivere e a confrontarti con i lettori, è il modo migliore per migliorarsi.
Ciao, buon Ferragosto 🙂
15/08/2017 at 10:33
Rieccomi, Nicholas. Ho votato perché Frogrouse riceva una proposta di lavoro, mi sembra la più adatta a una favola sui generis come questa.
TI ho già detto che sei molto bravo? Se non l’ho fatto, me ne scuso.
Undici anni! Hai tutta la strada davanti e sei partito benissimo, continua così.
Ciao, ti auguro un sacco di ottimi giorni.
15/08/2017 at 10:59
Ciao Erri, grazie mille per l’augurio e i complimenti, che ricambio.
Comunque tu hai sei anni e mezzo, perciò sei tu il bimbo prodigio 😉
12/08/2017 at 13:33
Ciao,
fantastico! Ma come cavolo fai a scrivere così bene? Visto che anche tu abiti in provincia di Bergamo, un giorno ci vediamo e mi fai lezioni di scrittura! No, dai, sto scherzando. 😛 Però, davvero, questo capitolo mi è piaciuto un sacco!
La voce dell’albero mi è risuanata forte nella testa e sono riuscita ad immaginarmi tutto. Bravissimo!
Non vedo l’ora di vedere come si concluderà questa storia. 😀
Ottimo lavoro!
Ci sentimo al gran finale! 🙂
Ciao, buon ferragosto.
15/08/2017 at 09:39
Ciao, Fior, e grazie mille per i complimenti, davvero apprezzatissimi! 😀
Sono proprio contento che il capitolo ti sia piaciuto, ma soprattutto sono felice di essere arrivato alla fine di questa storia, che ho in ballo da quasi cinque mesi! 😉
In effetti sono andato un po’ per le lunghe, ma mi è piaciuta moltissimo quest’esperienza sul sito.
Ciao, Buon Ferragosto anche a te! 🙂
08/08/2017 at 21:27
Niente Trilli, va beh dai, bello lo stesso…
Cappa rossa? Non ho capito perché…
Voto perché Rose gli riveli la verità, dopo l’aiuto che le ha dato è il minimo ?
09/08/2017 at 09:22
Nell’ erba rimane solo la cappa rossa in cui la strega era avvolta: “portavano tre cappe scartare, ma a parte questo nessuno avrebbe potuto accomunarle”.
Ciao
08/08/2017 at 13:32
Le scelte finali mi sembrano un po’… meh! Voto a caso…
Il capitolo è molto carino, ma mi è sembrato un po’ stupido il fatto che nessuno si sia accorto della sparizione degli oggetti che avevano davanti agli occhi… ok, la strega li aveva chiusi per lanciare l’incantesimo, ma gli altri due?
Ci vediamo dopo le vacanze per leggermi il finale 😉
Ciao 🙂
08/08/2017 at 12:45
Ce l’ho fatta!
Sono riuscito a scrivere il nono capitolo!
Mi scuso con tutti se vi ho fatti spettare, ma sono praticamente appena tornato dal campo scout, e ho avuto tempo per pubblicarlo solo ora.
Ciao 😀
26/07/2017 at 16:28
Ciao Nic.
Bel capitolo, scritto di una meravigliosa nota di poesia e delicatezza. 🙂
Scrivo di fretta perché al momento sono in vacanza e scrivere dal telefono è difficile… ma voglio riuscire a dirti che la tua storia ha veramente un sapore magico e colorato.
Ciao, ti auguro buona giornata.
26/07/2017 at 00:31
Io voto che Rose e Frogrouse tendono una trappola ai NONIMPORTANTI. Tuttavia anche l’idea di far comparire Trilli, non è malvagia 😉
In questo capitolo mi sono piaciute molto le descrizioni 🙂
Ciao 🙂
25/07/2017 at 19:43
Bellissimo capitolo, lo descriverei come fatto di tante immagini molto realistiche: la grande biblioteca che vorrei avere anche io in casa mia ?… La stupenda descrizione del bosco.
Ho apprezzato moltissimo questa parte:
“Frogrouse affrontava ogni cosa con lo stupore e la curiosità di un bambino”
Mi sento proprio come lui, perché in una foresta anche io mi sento così… In realtà mi sento così in moltissime situazioni, ed è una sensazione bellissima?…
Per il prossimo sono indecisa, quindi scegli tu!
25/07/2017 at 21:30
Grazie per i complimenti, che sono riusciti a strapparmi ben piú di un sorriso?
Naomi; sapresti dirmi se anche se ho scritto “A scelta dell’Autore” potessi con ció scrivere una terza opzione, invece delle altre due giá pubblicate?
25/07/2017 at 23:23
Mmm… Non so, e se fossero le fatine ad aiutarli? Magari con il sostegno di una certa Trilli…?
25/07/2017 at 17:52
Rieccomi. Ho votato perché l’albero li aiuti, rimaniamo sulla.stessa linea narrativa.
Molto suggestiva la descrizione del bosco, bravo!
Ciao, di nuovo buona serata
12/07/2017 at 09:04
Ciao Nicholas, un capitolo bellissimo, apprezzo moltissimo la delicatezza e l’umorismo del tuo stile. Ora sono curiosa, sia per la storia della rana, che per il proseguimento della storia.
Inizio a sperare che Frogrouse e Rose si innamorino e lui torni il principe che era, o il giornalista che era ?
Alla fine il principe di Biancaneve non si è mai visto in questa storia quindi magari nella tua versione lei è ancora single… ??
Non so, però voto per la rana simpatica.
14/07/2017 at 16:37
Ciao, Naomi (ho appena scoperto che in molti commenti ti chiamavo Noami), felicissimo che il capitolo ti sia piaciuto.
In effetti a proposito del Principe Azzurro che ha svegliato Rose sono un po’ in sospeso.
Anch’io ero tentato all’idea di far coppia tra Biancaneve e Frogrouse, ma non vorrei uscire troppo dal tema “FIABE CLASSICHE”.
Ciao!
14/07/2017 at 20:06
Non ti preoccupare per il mio nome, sono abituata a sentirmi chiamare in tutti i modi, Noemi soprattutto… quindi non è assolutamente un problema ?
Non so, anche io sarei indecisa… il principe di Biancaneve non mi è mai stato tanto simpatico… Frogrouse lo preferisco ?
Anche se io sono la prima a dire che le fiabe Disney sono perfette così… quindi non so, lascio a te l’ardua decisione ?
11/07/2017 at 22:49
Sono indeciso tra i 7 nani (lei è pur sempre biancaneve e loro non sono ancora comparsi) ed il nostro Frogrouse… faccio scegliere al caso… i 7 nani!
Capitolo molto carino, questo ^_^ Ma passa sempre troppo tempo tra un capitolo e l’altro…
Ciao 🙂
14/07/2017 at 16:33
Mi spiace molto, ma fra il sesto e il settimo capitolo sono stato in vacanza, dove mi è stato impedito di scrivere o di usare altri “Aggeggi Elettronici che imbecilliscono il cervello”
Ciao
09/07/2017 at 15:38
Ciao Nic.
Questo capitolo è scritto benissimo, a parte qualche refuso mi è piaciuto un sacco!
Sei bravissimo a scrivere e a creare sogni. Coma fanno le tue parole a far apparire così tanti colori sgargianti nella mia mente?
Così la Rosa adesso ce l’ha Rose, giusto? ⚘
Chissà come andrà a finire questa storia dell’incantesimo.
Spero che scriverai presto un nuovo episodio!
Buona giornata! ?
11/07/2017 at 15:47
Grazie mille per i complimenti, davvero APPREZZATISSIMI!
Purtroppo un po’ fatica con i tempi e ho atteso davvero molto per avere il tempo per il capitolo sette.
Ciao, alla prossima!
11/07/2017 at 16:21
Comunque in realtà la rosa l’ha restituita a Belle e al marito, piuttosto avventato, non trovi?