La cerimonia
Il vento soffiava violentemente e onde enormi inondavano la spiaggia. Blis correva sulla sabbia bagnata più veloce che poteva. I lunghi capelli blu spazzati dal vento le coprivano gli occhi, ma questo non la fermava. Era già in ritardo per la sua cerimonia e non voleva perdere altro tempo. I piedi nudi urtavano sassi e rametti sulla sabbia provocandole qualche graffio. A volte la ragazza sussultava per il dolore, ma non rallentava minimamente il passo. Levò uno sguardo veloce all’orizzonte: si chiedeva molte volte cosa ci fosse dietro a tutta quell’acqua cristallina, oltre le Tre Terre, ma era uno dei misteri a cui nessuno poteva rispondere.
Individuò una rete, vi si arrampicò sopra velocemente. Si trovava sul Ponte Nord. Blis si morse il labbro: doveva arrivare sul Ponte Ovest. Si guardò intorno cercando di fare mente locale, poi individuò un piccolo cartello scritto a caratteri cubitali: “Titrò”. Seguì immediatamente la direzione indicata, fece un po’ di slalom tra i vicoli e poi lo vide, il gigantesco edificio che conteneva il Titrò. Aprì le porte scorrevoli ed entrò. Un tepore la avvolse e la ragazza tirò un sospiro di sollievo. Si avvicinò ad una macchinetta e premette un grosso bottone rosso. Subito da una fessura uscì il biglietto, lei lo afferrò velocemente e si diresse correndo giù per le scale. Il Titrò era già lì, riuscì per un pelo ad infilarsi dentro le porte che si richiusero. La ragazza si sedette su un sedile sospirando, e subito il Titrò cominciò a correre veloce come il suono sui binari d’argento.
Mentre Blis si godeva il momento di tranquillità controllava le fermate ancora da percorrere: Ponte Est; Galleria 3; Ponte Nord-Est … e così via. Mancavano ancora cinque fermate per Ponte Ovest.
“Cinque fermate sono tante” pensò Blis. “Mi ci vorrà ancora mezz’ora per arrivare al tempio. Papà mi ucciderà” pensò la ragazza alzando gli occhi al cielo.
Proprio in quel momento il Titrò si fermò al Ponte Est. Cominciò a far dondolare le gambe avanti e indietro, un po’ per gioco e un po’ per far riprendere la sensibilità ai piedi che erano praticamente congelati dalla corsa sulla spiaggia.
Dopo una mezz’oretta Blis scese alla sua fermata. Salì le scale e infilò il biglietto in una fessura, subito le porte si aprirono. Una folata di vento la fece rabbrividire, si accorse subito che pioveva a dirotto, sbuffò e poi cominciò a correre sotto l’acqua. Svoltò a destra, poi a sinistra e poi ancora a destra, si trovò davanti alla scalinata che conduceva al tempio. Cominciò a salire le scale faticosamente, i piedi gelati e la pelle d’oca lungo la schiena.
“Bel dodicesimo compleanno!”, pensò sarcasticamente. Arrivò davanti al portone del tempio ed entrò spingendo le pesanti ante d’oro. Il tempio l’aveva sempre colpita molto: pareti con affreschi di barche e di pesci, vetrate verdi e blu piene di disegni incomprensibili; al centro c’era una piattaforma rialzata dove si svolgeva la cerimonia che evidentemente non era ancora iniziata. “Strano”, pensò Blis. Aprì una porticina laterale e si ritrovò in una sala più piccola, molto, molto più piccola. Tutti i suoi familiari erano nella stanza, alcuni si mordevano le dita per l’ansia, altri giravano in tondo per la stanza, altri sgranocchiavano uno spuntino e sembravano non curarsi molto di cosa stesse accadendo intorno. Appena Blis entrò tutti si girarono verso di lei.
– Che fine avevi fatto?! – gridò zia Vres con le braccia incrociate. – Il Parlatore era molto deluso!
– Ero in spiaggia – cercò di giustificarsi la ragazza. Vres alzò gli occhi al cielo.
– Oh, tesoro! – disse sua mamma porgendole un asciugamano. Intanto nonno Azzi andò ad avvisare il Parlatore che la cerimonia poteva iniziare.
*
Dopo che Blis si fu sistemata, la cerimonia cominciò. Il Parlatore salì sulla piattaforma e tenne un discorso noiosissimo di cui Blis non capì una parola. Una marea di gente si riversava nel tempio mentre tutti i ragazzi si mettevano in fila dietro la piattaforma.
Viblì, un ragazzino mingherlino, salì con fatica sulla piattaforma, e subito dopo il Parlatore alzò le braccia al cielo gridando:
– Grande Spirito! Concedi a questo ragazzo il Dono!
Subito la grossa cupola del tempio si illuminò e tutta quella luce si riunì in una pergamena che discese dal cielo verso il Parlatore. Lui la prese, la srotolò e lesse:
– Viblì sarà Protettore della Terra!
Dal pubblico si levò un boato di entusiasmo. Il ragazzino aveva un sorriso da un orecchio all’altro: Protettore della Terra era un grande onore.
Blis era la seconda. Salì sulla piattaforma.
– Grande Spirito! – disse il Parlatore – Concedi a questa ragazza il dono!
La cupola si illuminò e una pergamena discese dal cielo. “Cosa mi capiterà?!”, pensò Blis con il cuore a mille. Si morse il labbro.
Il Parlatore prese in mano la pergamena. L’uomo rimase un secondo perplesso e a bocca aperta poi gridò:
– Blis sarà Protettrice dell’Acqua!
Dal pubblico emerse solo un silenzio di tomba. La stessa Blis non sapeva che dire: erano secoli che qualcuno non solcava i mari.
Blis è perplessa, ma quando si riprenderà dalla choc cosa succederà?
- Blis si ribella al Grande Spirito. (14%)
- Sua mamma non la lascia navigare. (14%)
- Blis si imbatte in un'antica profezia. (71%)

07/06/2017 at 11:57
CLAP! CLAP! CLAP!
26/05/2017 at 12:51
bellissima la storia, è da veri scrittori.
25/05/2017 at 14:21
CLAP CLAP CLAP!
Bellissimo anche questo capitolo, come tutti gli altri. Molto carino anche Uli che si preoccupa per Blis…Scusa, ma non posso fare a meno di notarlo: solo un abbraccio?! Uli, insomma: era così in pena per Blis, e quando la rivede SOLO UN ABBRACCIO?! Mi sarei aspettata un bacio, ma va bene anche così.
Ciao!
25/05/2017 at 16:15
Beh, in realtà anche io ci aveva pensato, ma sono un po’ stanca di fare la romanticona alla fine di ogni libro 😛 .
Ciao, ci vedimao sabato! 🙂
25/05/2017 at 08:04
Ciao tesoro, la storia è stata molto emozionante e dolce.
Sei sempre più brava, continua così, noi saremo sempre in attesa di un’altra storia.
25/05/2017 at 09:43
Wow, grazie papà.
Mi lusinghi. 🙂
Ci vediamo dopo 🙂 .
25/05/2017 at 00:27
Et voila! 😀
Complimenti per il finale! Questa storia è stata avventurosa e poetica allo stesso tempo. Peccato non aver potuto visitare le altre terre 😉 😛
Alla prossima storia.
Ciao 🙂
PS: sì, puoi chiamarmi Red.
25/05/2017 at 09:42
Ciao Red,
Hai ragione, la Terra Rossa non l’hanno ancora esplorata, ma adesso che la regina è stata sconfitta credo che ci faranno un salutino 😉 .
Grazie molte di avermi seguito, per i complimenti e beh… Tutto il resto 😛 .
Ciao, buona giornata, ci sentiamo alla prossima storia. 🙂
24/05/2017 at 19:10
Rieccomi, Fior. Questo capitolo mi è piaciuto molto, è un bel finale. Ma tutta la storia mi è piaciuta. L’hai condotta molto bene, hai gestito con giudizio i dieci capitoli e sei arrivata a un finale molto significativo riuscendo a svilupparlo senza affanni. Sai, spesso negli ultimi capitoli si deve correre un po’, nel tuo caso mi è sembrato che non sia successo: sei arrivata dove volevi, come volevi. Complimenti, la mia impressione è che tu migliori a ogni storia e penso che non sia solo una mia impressione 😀
Perciò, continua a scrivere, sono curioso di scoprire come mi stupirai con la prossima storia.
Ciao, ti auguro una buona giornata.
25/05/2017 at 09:39
Grazie molte Erri,
Sono onorata del fatto che ti sia piaciuto, a dire il vero ho dovuto stringerlo molto questo capitolo, c’erano molte cose che volevo chiarire, ma direi che va bene così 🙂 .
Grazie molte dei complimenti e di avermi seguito anche in questo viaggio insieme a Blis.
La prossima storia sarà per continuare Fulminis, spero che la apprezzerai. 🙂
Ciao Erri, buona giornata e grazie ancora. 🙂