Tornando dall’università...
Camminare di sera tarda non le era mai piaciuto.
Specialmente per le viuzze strette e poco illuminate di Tokyo,la quale era una delle cose più sconsigliate da fare sia per gli uomini che per le donne. La criminalità si scatenava e loschi figuri si aggiravano pronti ad aggredire i passanti spellandoli dei loro averi o semplicemente facendo scomparire la persona.
Per Yuki,una ventenne che veniva dal Kansai trasferitasi per frequentare i corsi preuniversitari, era una tortura d’ansia fare il tragitto dalla stazione di Shibuya alla stazione di Tokyo in metropolitana e da questa risalire le scale infinite che la portavano negli appartamenti sopraelevati fino alla residenza Wakaba,dove aveva affittato una stanza.
Per sicurezza suo padre,da quando aveva deciso di andare a vivere da sola, le aveva regalato un coltellino svizzero e spray al peperoncino mentre suo fratello,ormai all’ultimo anno dell’università, gli aveva dato il suo numero e di alcuni suoi amici fidati in casi di necessità.
Molte volte nelle sue risalite le era capitato di dover cambiare strada perché due ubriachi si gridavano ai lati di una strada o due individui poco raccomandabili stavano davanti a una saracinesca rigirandosi un tirapugni o un coltellaccio da rissa tra le mani. Per non parlare della metro in cui le donne avevano un tacito accordo per cui si sedevano tutte vicine in una stessa carrozza per paura di essere stuprate se si stava in carrozze con soli uomini.
Quella notte del 31 ottobre tutto era addobbato per halloween e le poche decorazioni coperte delle ombre delle vie erano più inquietanti di quanto dovevano sembrare.
Si incamminò nel reticolo di vie stringendosi il cappotto dove nelle due larghe tasche pesava il coltellino e una torcia tascabile.
Arrivata a metà percorso si accorse che era tutto troppo tranquillo e fece scivolare la torcia nelle mani mentre stava per affrontare la via dove giorni prima si era rotta la luce dell’unico lampione nell’area di duecento metri.
Svoltando l’angolo accese la torcia, che immaginava avrebbe bucato il buio con il suo faro giallo, ed ebbe un brivido che le congelò la spina dorsale.
Quel brivido era un forte avvertimento che però yuki non riconobbe.
Cosa ha fatto rabbrividire Yuki svoltando l'angolo?
- Un corpo senza vita disteso sull'asfalto (33%)
- Una donna scalza in kimono rosso (67%)
- Il lampione è acceso anche se dovrebbe essere rotto (0%)

17/05/2021 at 20:49
Come non dimenticarsi di un racconto di anni orsono -.-“
01/02/2018 at 19:41
Ciao ma quanto ci vuole per il resto???
17/04/2017 at 19:48
il fantasma… So che il mostro potrebbe essere vicino al fratello, ma anche il fantasma del mostro potrebbe esserlo. Ciao
08/04/2017 at 06:24
La bambina col Kimino a pesci rossi, dato che è entrata in scena facciamola recitare… Ciao
17/04/2017 at 10:00
ciao! grazie al tuo voto mi hai schiarito le idee!
30/03/2017 at 18:59
Una storia molto interessante e un’ambientanzione completamente diversa dalle solite. 🙂
Ps: ho votato per il fratello di Yuki
31/03/2017 at 14:57
Ciao e grazie per il tuo voto!
28/03/2017 at 15:15
III ipotesi per me. Ciao
22/03/2017 at 17:09
Ho scelto non riesce a muoversi e aspetta la fine ormai prossima. La donna con il kimono mi ha ricordato un po’ la leggenda metropolitana della kuchisake onna.
23/03/2017 at 17:17
Ciao, vedo che ne sai di youkai! mi sono ispirata proprio a quella leggenda! grazie per il voto!
23/03/2017 at 17:35
Sí, ho studiato giapponese all’università e mi ho sempre trovato affascinanti le loro leggende metropolitane 🙂
21/03/2017 at 18:41
Opto per il corpo… magari indossa un Kimono rosso… Ciao
21/03/2017 at 19:00
Ciao grazie per il voto!! Spero che la donna in kimono rosso sia comunque di tuo gradimento! ps.ho optato per l’esclusione dei casi sospetti nel tuo racconto 😉