Dove eravamo rimasti?
Arrivo
“Tutto apposto? ti sei fatta male?” chiese la voce che Yuki avrebbe voluto sentire dall’inizio attraverso il telefono. Suo fratello Haru la stava guardando preoccupato dall’alto dei suoi 185 cm nell’ingresso. Lei, tanto sconvolta e sorpresa qual era, non rispose ma si buttò addosso al fratello balbettando parole sconnesse. Le ultime cose che riuscì a sentire prima di svenire furono il fratello che chiamava a gran voce la governante e il freddo serale che veniva rimpiazzato con un gran tepore.
Nel mentre che la bambina piangeva una signora in Kimono rosso le si era avvicinata e le aveva appoggiato una mano sulla spalla “cosa ti succede fanciulla? La tua famiglia non ti viene a salvare?” per tutta risposta la bambina la guardo e buttandosi tra le sue braccia pianse più forte scuotendo la testa. “capisco…che cattive persone nevvero? forse sarebbe meglio che anche loro sentissero lo stesso dolore…” la voce soave cullava la bambina che smise di piangere.
Voglio che scompaiano.
Yuki aprì gli occhi ma la vista offuscata contornò solo il bulbo della lampada e il soffitto a cui era attaccata. Si sentiva la testa girare e la sua mente come invasa da una nebbia spessa, quasi da poter essere tagliata con un coltello. Sulla fronte sentiva qualcosa di freddo, la toccò scoprendo un asciugamano bagnato. Si mise a sedere riconoscendo finalmente di essere sul letto della sua camera nella residenza Wakaba.
La porta si aprì e ne sbucò la testa di suo fratello “Sei sveglia! come ti senti?”. Yuki rispose con flebile si. Haru si avvicinò e togliendo l’asciugamano le senti la fronte con la mano “Scotti ancora però…” dichiarò con voce premurosa. Si sedette sul letto e la osservò. A Yuki parve per un momento suo padre, tanto era serio. Questa considerazione però le provocò uno strano dolore al petto che Yuki non seppe spiegarsi.
“Yuki, lo so che sei ancora debole ma è indispensabile che tu mi dica cosa è successo stasera. Come, dove e perché. Solo così potrò aiutarti.”
Quelle parole colpirono Yuki come un treno in corsa, riportando alla memoria i macabri fatti che l’avevano accompagnata a casa. Si guardò le mani aspettandosi di vedere il sangue nero del mostro ma trovò solo la sua carnagione bianca come la neve.
Gli occhi di Haru scrutavano quelli di Yuki, speranzosi di sentire una risposta diversa da quella che lui stava immaginando. Per tutta risposta lei raccontò per filo e per segno tutto quello che le era capitato fidandosi del fatto che suo fratello l’avrebbe creduta.
“Yuki è esattamente quello di qui parlavi mentre ti portavo in camera…io credevo stessi solo delirando per la febbre. Yuki non è possibile che questa sia la ragione per cui…” il fratello la guardò con sguardo addolorato, quasi compassionevole “Torna a letto, un’ambulanza sta arrivando. Io sono giù con la governante se hai bisogno di qualcosa ok?”. Uscì lasciando nella stanza un’aria sospettosa che non diede pace a Yuki. Possibile che suo fratello non le credeva? Cosa voleva dire quando si era interrotto?”
Tormentata dai dubbi Yuki fece per alzarsi ma nel momento che mise il piede a terra la luce della lampada cominciò a spegnersi e riaccendersi mentre una nebbia nera invadeva la stanza. Da questa venne fuori la donna che divertita guardava la ragazza tremante sul letto.
“Allora che ne dici ci siamo divertite abbastanza no? Ucciderti e reclamare il mio premio sarebbe troppo semplice così… vogliamo finire quello che abbiamo iniziato? tuo fratello sembra un ottimo ripiego!” Ridendo divertita aprì la porta della camera e la richiuse dietro di sé facendo scattare la serratura.
Yuki si alzò ma le deboli gambe non ressero il peso e cadde sul pavimento sbattendo la testa. Migliaia di bagliori luminosi le invasero gli occhi mentre strisciava verso la porta. Tutto inutile più cercava di strattonare la maniglia più questa rimaneva serrata. Urlò nella speranza che Haru la sentisse e in qualche modo scampasse alla lama del mostro. Le forze la lasciarono e svenne di nuovo.
Cosa emerge stavolta dall'inconscio di Yuki?
- Cosa sta succedendo nella residenza con gli occhi del mostro (0%)
- La continuazione della bambina col Kimono a pesci rossi (100%)
- Un ricordo della madre (0%)

17/05/2021 at 20:49
Come non dimenticarsi di un racconto di anni orsono -.-“
01/02/2018 at 19:41
Ciao ma quanto ci vuole per il resto???
17/04/2017 at 19:48
il fantasma… So che il mostro potrebbe essere vicino al fratello, ma anche il fantasma del mostro potrebbe esserlo. Ciao
08/04/2017 at 06:24
La bambina col Kimino a pesci rossi, dato che è entrata in scena facciamola recitare… Ciao
17/04/2017 at 10:00
ciao! grazie al tuo voto mi hai schiarito le idee!
30/03/2017 at 18:59
Una storia molto interessante e un’ambientanzione completamente diversa dalle solite. 🙂
Ps: ho votato per il fratello di Yuki
31/03/2017 at 14:57
Ciao e grazie per il tuo voto!
28/03/2017 at 15:15
III ipotesi per me. Ciao
22/03/2017 at 17:09
Ho scelto non riesce a muoversi e aspetta la fine ormai prossima. La donna con il kimono mi ha ricordato un po’ la leggenda metropolitana della kuchisake onna.
23/03/2017 at 17:17
Ciao, vedo che ne sai di youkai! mi sono ispirata proprio a quella leggenda! grazie per il voto!
23/03/2017 at 17:35
Sí, ho studiato giapponese all’università e mi ho sempre trovato affascinanti le loro leggende metropolitane 🙂
21/03/2017 at 18:41
Opto per il corpo… magari indossa un Kimono rosso… Ciao
21/03/2017 at 19:00
Ciao grazie per il voto!! Spero che la donna in kimono rosso sia comunque di tuo gradimento! ps.ho optato per l’esclusione dei casi sospetti nel tuo racconto 😉