Nelle vie di Tokyo

Dove eravamo rimasti?

Cosa vedremo adesso? il fantasma di qualcuno (67%)

Oh,mio amato

Il fumo denso e le lingue di fuoco disorientavano Yuki, mentre cercava una via sicura per raggiungere il cortile interno. Una rabbia sconosciuta cresceva dentro di lei mentre gli occhi cercavano Haru. Le fiamme risvegliavano ricordi confusi e offuscati, che non lasciavano ragionare la ragazza a mente lucida.

Da lontano intravide una figura bianca. Come un lenzuolo candido tra le lingue rosse e gialle. Lo seguì con il cuore in gola. Yuki sentiva che seguirlo er giusto. Svoltò verso il corridoio e Yuki la rincorse. Girato l’angolo scomparve affianco allo shoji consumato del ripostiglio, il cortile si trovava poco più avanti. Cosa aveva visto? Perchè si era fidata? Il fuoco stava divampando e Yuki corse verso di essa proteggendosi il volto con le braccia. La vecchia porta del ripostiglio cadde, facendo balzare una fiamma sui capelli di lei. In un urlo spaventato si butto a terra e rotolando sulle assi di legno si tolse il maglione cercando di spegnere il fuoco. Si rialzo con il fiato corto. Si slaccio il panno ormai asciutto dal viso e portò una mano alla nuca. Piccoli ciuffi di fuliggine si sgretolarono con orrore tra le mani.

“Yuki, la mamma è tanto fiera dei tuoi capelli lo sai? Un nero corvino degno di una principessa.” Una mano gentile passava il pettine a forma di rondine tra i capelli della bambina. “Sarò mai bella come la mamma?” chiese guardando il riflesso nello specchio. Un sorriso illuminò il viso della donna “Certo” rispose abbracciandola “Un giorno diventerai ancora più bella della mamma”.

Un grido usci dalla gola di Yuki. Un dolore esplose dal profondo di lei, come se una serratura fosse stata forzata. Tra le lacrime che le pulivano il viso un solo pensiero le fece prendere conoscenza: Doveva salvare Haru. Prese la mazza che le era caduta e con un colpo sfondo la parete che la separava dal cortile. 

Piccoli rigoli di sangue scendevano sul collo di Haru, mentre veniva strozzato dalla stessa mano che Yuki aveva accoltellato sotto quel maledetto lampione. Il fratello di Yuki cercava inutilmente di liberarsi dalla sua stretta mentre le forze lo abbandonavano. Il mostro dal volto demoniaco sorrideva mentre teneva sollevato da terra il ragazzo e si preparava a recidergli la testa con la sua catana arruginita.

“Oh, mio amato. Non importa quante volte potrai reincarnarti, il tuo destino, come la tua morte, mi apparterrano in eterno.” Haru per tutta risposta le graffio il braccio per lungo. Il mostro sorrise compiaciuto “Non mi stancherò mai di guardarti agonizzare!” Esclamò avvicinando il suo volto a lui “è una gioia poter rivedere ogni volta questi occhi…”

Yuki era riuscita in silenzio ad aggirare il cortile fino alle spalle del mostro. Arrivata dietro di lui intravide un vecchio vaso rotto e le cesoie che la governante usava per potare i suoi cespugli di camelie.

Non poteva più aspettare, doveva ucciderlo.

Cosa userà yuki per attaccare il mostro?

  • I frammenti del vaso (25%)
    25
  • Le cesoie (75%)
    75
  • La mazza (0%)
    0
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