Dove eravamo rimasti?
Nascita di una nazione
Erano tempi oscuri ma noi eravamo giovani, belli e pieni di poesia.
La casa non era così, era diversa quando io e Zanna siamo venuti ad abitarci. Con gli anni ci è cambiata attorno, si è riempita di oggetti curiosi raccattati ovunque, abbandonati in strada.
Molti sono perfettamente inutili: la sola cosa che fanno è occupare spazio e raccogliere polvere. E’ questo il caso del vecchio televisore 25 pollici sopra la lavatrice, di fronte al water. Il tubo catodico è un ricordo, ci teniamo le riviste. Provate a farlo con uno schermo piatto. Neanche la tessera del tram riuscirete a metterci.C’è una vecchia chitarra malamente aggiustata che Tetteballerine ha provato a trasformare in un arco, il suo primo Halloween. Credeva di essere Ulisse contro i proci ma era in un altro film, L’ultima crociata. La corda del LA non ha retto la tensione, si è staccata e lo ha frustato con violenza. Ormai ci perde un occhio. Lo ha salvato l’altezza. Ma non credete che questo lo abbia fermato. La vecchia chitarra è appesa al muro con le corde rimaste: il rosone è diventato un pratico portapenne. Se Tetteballerine sapesse scrivere. Ne ha fatto un portagoldoni.
Il freezer una volta andava bene, non scatenava bufere di neve ogni volta che lo aprivi. Credo che ci sia ancora una confezione di Findus là dentro, ma è impossibile arrivarci, non abbiamo l’attrezzatura.
Le biciclette fanno parte dell’ingresso, si portano su in spalla ed è importante l’ordine in cui si impilano. Fatevi svegliare alle 7.30 dal rumore di una bicicletta caduta su un piede e quello di un Cristo che sale e non lascerete più la vostra graziella alla membro di segugio perché non ne avevate voglia.
La cucina, il bagno e le camere hanno la propria scritta di Galbanino appiccicata alle porte. Il giorno in cui me ne è capitato un po’ tra le mani ci ho fatto una nerchia e l’ho appoggiata alla bocca di Zanna mentre dormiva.
Che scatti che gli ho fatto. Sono finiti nell’archivio LAUREA.
Eravamo ragazzi e la città ci sembrava immensa. Credevamo che potesse ingoiarci, che in lei ci saremmo persi, che dalle pieghe del suo vestito non saremmo tornati.La prima sera che siamo usciti non abbiamo staccato la mano dal portafoglio finché non siamo arrivati al Bar, avevamo troppa paura di una rapina. Per tutto il tempo che siamo stati Zanna ha continuato a ripetere che sulla via di casa avrebbero provato a scipparci il culo.
Calico -la bara del pirata-, ha chiuso ormai da tempo. Penso che sul retro facessero combattere galli argentini, ma ho un ricordo speciale di quel posto.
In quel periodo Zanna aveva Caterina nel cuore, un’erasmus spagnola conosciuta in treno. Lei era appena arrivata e non sapeva come muoversi. Zanna era messo esattamente come lei, con l’unica differenza che lei era una bella ragazza e non avrebbe faticato a trovare aiuto per ambientarsi. Zanna ha finto di essere quell’aiuto, anche se ha improvvisato per gran parte del tempo.
Prodigandosi per un mese ha ottenuto un bacio. Un bacio a stampo sulle labbra. Lui dice sempre che ci ha messo anche la lingua. Io non c’ero, non saprei. Conosco il tipo e non ci metterei la mano sul fuoco.
Capirete, era il suo primo bacio. Vuoi non innamorarti della persona che te lo ha dato? Per forza.
Bè, una volta a suo agio in facoltà Caterina ha fatto altre amicizie ed uscendo sempre più spesso con le sue coinquiline, i contatti con Zanna hanno finito per raffreddarsi fino ad arrivare ad un sorriso ed un saluto cortese con la mano quando si incrociavano. Ma a Zanna bastava vederla. Non le ha mai fatto IL discorso. Pensava che non ce ne fosse bisogno, che lei prima o poi si sarebbe resa conto di cosa c’era tra loro. Quello sarebbe stato il primo giorno della sua nuova vita. Quel giorno deve essere scivolato alla fine del calendario Maya, perché Caterina dopo sei mesi è tornata in Spagna.
Era una sera di marzo e pioveva a dirotto. Zanna aveva una faccia orribile. Volevo che si distraesse dai suoi pensieri e l’ho portato al Calico. L’alcol ha trasformato la sua tristezza in apatia, disilluzione e voglia di morire. Porca Troia.
Un uomo venne a sedersi accanto a noi. Zoppicava vistosamente, si trascinava una gamba. Non era un uomo, era un vecchio. Non era un vecchio, era molto di più. “Sono Duca.” Duca aveva enormi baffi bianchi. Gli coprivano metà faccia e terminavano arricciati all’insù. Lo ascoltammo, convinti che quelle fossero le ultime parole che avremmo sentito prima di morire. “Non potete proteggervi da cose simili, ma potete avere un piano. Potete farne un arma. Non lasciate un locale fino a che non avrete saputo almeno qualcosa di ogni ragazza presente. Non andatevene finché non avrete scambiato un’occhiata con almeno la metà. Non andatevene finché non avrete parlato con 10 di loro. Siate ciò che non sapevano di cercare. Vendete loro qualcosa che non volevano e fate credere che sia una loro idea. Siate una squadra, abbiate un solo cuore.»
20/05/2017 at 14:54
Un uomo con una copia di Cosmopolitan è un dio in terra. 😀
Ero indeciso su cosa votare, così ho scelto le donne e ho portato la votazione ad un equo 33% delegando la responsabilità della scelta al prossimo.
23/05/2017 at 17:47
Mannaggia!
E se la situazione non si sblocca faccio un medley o scelgo io?
Comunque Grazie! 😀
Buona Scrittura!!
23/05/2017 at 21:26
Io farei un medley.
20/05/2017 at 08:26
Io volevo conoscerlo…e insisto…w Fangio!
Altro esilarante capitolo, il Cosmopolitan poi è astato il massimo…Vaginal Fitness e Pelvifil…ussignur!
a presto 😉
23/05/2017 at 17:46
Ohhh!
È così che si fa Danio! Bisogna perseverare!
Grazie mille e Buona Scrittura!
19/05/2017 at 17:25
…la coinquilina. Anche se tentata, con il Fangio ci farei Summer in the City part 2. Ciao
21/05/2017 at 12:48
Ah Elvira! 😀
sicuramente non ne rimarrai delusa! E certamente Fangio non non si lascerà sfuggire un’opportunità del genere!
Grazie!
Buona Scrittura!
12/05/2017 at 09:44
II° incontro… Bestiario umano maschile molto ben tratteggiato, con ironia anche. Qualcuna di noi donne potrebbe faticare a crederci che siate proprio così. Forse il lotto di vaccini del vostro distretto era avariato… Ciao
12/05/2017 at 12:38
Ciao Elvira!
Sono sinceramente combattuto sul confessarti la verità o lasciarti navigare in un lembo di dubbio. Non lo so, prima di risponderti devo pensarci bene! 😉
e secondo incontro sia!
Buona scrittura!
16/05/2017 at 08:20
*Limbo, ovviamente 😉
11/05/2017 at 17:53
E vogliamo tralasciare il FANGIO?
E che Fangio sia allora!
Se la sua descrizione sarà come quella del Zanna, ci sarà da divertirsi, ottimo!
Ciao e a presto 😉
12/05/2017 at 12:35
Ciao Danio!
Ormai non ci può essere episodio senza le tue osservazione e i tuoi complimenti!
Ti ringrazio!
Fangio è proprio la ciliegina di una torta vivida di umanità!
Buona scrittura!
11/05/2017 at 14:28
Ribadisco il commento del capitolo precedente.
Caccia fuori questa donna! 😀
11/05/2017 at 14:34
Eh, FueGod, come vedi io non ci sono riuscito :/
Prova tu a convincere gli altri! 🙂
Grazie mille, Buona Scrittura!