Non mi sarei mai aspettato di vederti qui.

Dove eravamo rimasti?

Cosa fa adesso. Se ne va da solo. (100%)

Da Mamma.

Avevo perso tempo e adesso i due scagnozzi di quell’altra donna mi stavano seguendo per le vie della città.

Ci misi poco a evitarli, le strade nella città vecchia erano un vero labirinto ma io ho fiuto per nascondermi e per occultare il mio stupendo corpo.

Dato che quella donna nella bettola non andava assolutamente mi restava solo una possibilità entrare da “Mamma” il casino più grande e pieno di variegate pollastre che poteva avere quella pietosa isola dove ero adesso.

La gente per la strada non mi guardava e io non vedevo loro,non mi piacevano,troppo pallidi,troppo odorosi di unguenti,lozioni che nel mio mondo nessuno avrebbe messo neanche se regalati,e poi sciatti,senza nessun colore,predominava il bianco sporco,non parliamo del colore rosso che mi ero quasi dimenticato di come era,insomma un mondo di tutti uguali,e questo non mi piaceva affatto.
Dopo aver camminato in una piazza interminabilmente lunga mi diressi all’entrata secondaria di “Mamma” diedi un piccolo soldo di quam alla guardia armata e entrai,feci un porticato dove cinque ragazze vestite con abiti di lino sempre di quel bianco sporco mi osservavano,una si staccò dalle altre e sorridendomi con i denti quasi tutti neri e brutti mi disse, “Straniero benvenuto, cerchi uomini o donne”,i sessi nei vari casini erano separati e si chiedeva sempre la preferenza.
“Voglio vedere Mamma”,la donna mi guardò strana sapevo già quello che mi avrebbe detto,che non poteva disturbarla,eccetera,eccetera, e allora prima che proferisse assurdità tirai fuori una pastiglia di sturlicane …. “Dalle questa”.

La donna tremava e la prese stringendola forte nel palmo della sua mano e senza più parole mi disse con un gesto di aspettare li.

Non dovetti attendere molto perchè venne la donna accompagnata da un eunuco e allora capii che “Mamma” era un uomo.

Mi portarono con molto sussiego fin dentro e io che non sono molto avvezzo al farmi stupire rimasi estasiato,marmi e statue,fontane e terrazze,piscine di acqua con vapore e senza,donne con turbanti dai mille colori e tutte nude dalla cintola in giù.

Paradiso per i miei occhi e per i miei testicoli che incominciarono ad indurirsi di brutto,era da almeno un giorno che non mettevo la mia carne dentro ad altra carne e vedendo tutto quel ben di Dio pensai che forse potevo fare una meritata pausa.

Adesso la donna si era ritirata salutandomi calorosamente le diedi una moneta e la vidi sorridere con quei denti da mostro,l’eunuco mi invitava a seguirlo,passai quattro stanze riccamente addobbate piene di corpi in movimento che sussultavano nell’estasi del sesso,cercavo di non guardare il camminare mi era diventato difficile e l’eunuco sorrideva,aveva capito i miei pensieri e il mio problema che avevo nelle parti basse.
L’ultima stanza era piena di statue in tutte le più strane pose amatorie e abitata da uno strano essere,poteva essere un troll,ma sembrava di più ad un nano gigantesco,era alto venti centimetri più di me e aveva in mano la mia pastiglia che ora mi mostrava,con una vocina in falsetto mi disse “Cosa vuoi per questa”.

Mi veniva da ridere per la vocina in bocca a questo orco,ma dissi,”Una delle tue donne,ma la scelgo io,ed è mia per sempre”,quando finii di parlare vidi che sudava,secondo me si era aspettato che avessi sparato una cifra enorme ed invece ….. stava guardando la pastiglia ed aspettava,poi disse “Va bene”.
Forse non avevo ancora detto a cosa poteva servire quella piccolissima pillola,ebbene a …. nulla,cioè mi spiego meglio,la si metteva in una bacinella d’acqua e dopo un ora se nelle vicinanze era presente si poteva catturare la farfalla dal becco giallo,il piccolo problema era che in quell’isola non si era mai vista quel tipo di lepidottero …. ma l’orco-nano forse non lo sapeva e certamente io non glielo avrei detto.

Mi portò in una spece di corridoio pieno di finestre con sedie contro l’unico muro libero da statue,si mise a gridare a due donne che erano appena entrate,non capii la lingua ma non mi interessava avevamo un accordo e non mi avrebbe mai fatto del male,perciò mi sedetti e subito arrivò una ragazza completamente nuda che mi portò da bere,la donna era troppo vicino a me e potevo sentire il suo odore,non aveva messo nessun unguento e per questo sentivo il sudore delle sue ascelle,stavo quasi per saltarle addosso quano l’orco-nano si avvicinò a me battendo le mani e dietro di lui ….. donne,tante donne,e io sudavo eccome se sudavo.
Era difficile farle stare tutte nel posto dove eravamo ma il nano me li presentava una ad una elencando i pregi e nessun difetto,la prima sapeva fare con la bocca quello che solo le donne esperte nell’arte amatoria sanno fare …. la seconda aveva così tante possibilità che neanche io ero a conoscenza ad un altra le posizioni erano per lei una professione e via dicendo.
Dato che sapevo che mi avrebbe presentato prime le peggiori sperando che scegliessi subito aspettai fino all’ultima ragazza.
E devo dire che l’ultima mi colpì.

Una scelta difficile.

  • Se ne va via. (0%)
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  • Va a divertirsi nel casino. (0%)
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  • L'ultima ragazza. (100%)
    100
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12 Commenti

  • Ciao e benvenuto
    Leggo poco “fantasy”, ma il tuo testo mi ha incuriosito…
    Cap 1 e 2 sono scritti in formattazione diversa (più scorrevole la seconda), credo per scelta.
    Belloccio e narcisista, il protagonista ha delle idee curiose, tutte sue; le intenzioni non sono ancora svelate, d’altronde siamo all’inizio della storia.
    Se ne va da solo.

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