Dove eravamo rimasti?
Saggezza o pazzia.
La sera volgeva alla fine e la stanchezza prendeva il sopravvento,era ora di riposare.
La ragazza dormiva di già mentre io stavo per raggomitolarmi nella coperta accanto al fuoco,la guardai mentre mi addormentavo sognando un letto comodo dove avrei potuto farle tutto quello che volevo.
IL primo mattino si stava avvicinando e le ombre della sera si allontanavano quando un trillo acuto squarciò il silenzio.
Si sentiva un suono così forte da turbare l’udito mentro campanelli dai mille toni cantavano.
Trombe in sottofondo di un complesso di svitati mentre un tamburo batteva il tempo,facevo fatica a capire cosa stava succedendo complice l’aver dormito profondamente.
I trilli si facevano striduli mentre il cavallo nitriva e la ragazza piangeva ed io ridevo.
Adesso ricordavo, avevo messo un allarme nel vestito della ragazza,se si fosse allontanata troppo da me avrebbe fatto rumore…. e che casino …. le campane della cattedrale non sarebbero arrivate a tanto.
La ragazza cercando di scappare aveva attivato il sottilo filo di Capier che le avevo attaccato con un sortilegio sul vestito,e adesso era ferma sul cavallo,che non voleva muoversi,e lei piangeva guardandomi con odio.
Mi alzai con calma e arrivandole vicino la presi per il vestito tirandola giu dal cavallo e sollevandola la misi sulla sua coperta accanto al fuoco.
Se prima si era comportata come una signora adesso veniva fuori la puttana che era.
I turpiloqui di parole oscene di cui fui il protagonista era immenso,neanche nei meandri della prigione di Ghiar avevo sentito tali appellattivi,e mi congratulai con me stesso per essere andato a comprare una scatola di saggezza,se no non sarei mai riuscito a farla sposare.
Quando si calmò le diedi una di quelle pastiglie con un po’ di acqua,non fece storie ma l’odio che mi arrivava dai suoi occhi …. mi feriva.
Come darle torto l’avevo tolta dalle sue amiche e privata del benessere che le veniva dal Casino,si che doveva prostituirsi ma quante donne lo fanno ogni giorno per paura,rassegnazione o solo per sfamarsi,senza i benefici che aveva lei.
Presi dalla bisaccia vicino al fuoco che piano,piano si stava spegnendo,ma tra un po’ il sole ci avrebbe riscaldati,aprii la grande sacca tirando fuori alcuni libri,ne scelsi qualcuno non troppo da eruditi e li feci leggere alla ragazza.
Appena nelle mani della donna il libro prese vita,merito della pastiglia i fogli si muovevano ad una velocità impressionante,guardavo l’espressione della ragazza di meraviglia misto a stupore per tutto quello che non avrebbe mai potuto capire in una vita e che adesso gli entrava nella mente con semplicità.
Come uno scenziato che studia l’alfabeto,tutto era così facile per lei,una bambina che scoppre ogni tipo di giochi,senza fatica,bramosa di sapere,divorando secoli di storia in pochi secondi.
Mi ero messo a cercare rami e rametti per il fuoco,volevo far bollire un infuso per darci forza e con la coda dell’occhio vedevo Marlizia che si era buttata dentro alla sacca cercando e scegliendo i libri più disparati.
Bene mi dissi,prima impara e prima potrò andarmene da quell’isola di pudrido marciume.
L’acqua stava bollendo e io ci misi tre bacche di ciprisso di Compt.
Adesso i libri erano sparsi sul prato alcuni aperti altri chiusi ma tutti erano stati letti,pensai che se una pastiglia l’aveva resa così vogliosa di apprendere …. cosa sarebbe successo se gli avessi dato tutta la scatola ….
La guardavo che si aggirava come pazza,annusava i fiori e ad alta voce ne sapeva i nomi in varie lingue,girava come una trottola parlando la lingua dei deserti di Raash,e poemi di uomini morti da diecimila anni.
Venne da me e mi disse qualcosa in una lingua che non conoscevo,ma non si aspettava una risposta perchè subito dopo si mise a parlare con un albero del teorema di Nifronte.
Pensai che se diventava pazza sarebbe stato tutto inutile …. non sapevo che potenza aveva quella pastiglia,avrei dovuto chiedere più informazioni a quel vecchio …. pazienza adesso era tardi.
Si era avvicinata al cavallo ma non per salirci e scappare,aveva visto l’altra sacca e l’aveva aperta spargendo il contenuto sul prato.
Libri di chimica,matematica,fisica e magia,volevo fermarla …. togliendole almeno i libri di magia,ma non feci niente,non mi importava cosa leggesse,non era un mio problema …. ci avrebbe pensato il suo sposo.
La chiamai per bere l’infuso,dovetti gridare e minacciare di sculacciarla per impormi.
Arrivò tutta sudata e con le guance rosse,pensai che doveva essere così dopo una notte di sesso sfrenato,le diedi da bere e lei avidamente finii tutto il boccale in un attimo.
Le dissi “Metti tutto nelle sacche che ce ne andiamo”,lei contenta mi sorrise e cominciò subito a fare quello che gli avevo detto.
Era quasi pomeriggio e avremmo potuto fare poca strada ma era meglio di niente,le alture di Pesser era a poche leghe e li ci saremmo fermati e forse avrei dato un’altra pastiglia a quella pazza che mi portavo dietro.
Una donna può diventare più intelligente di un uomo ?
- La ragazza usa la magia appresa dai libri che ha letto. (100%)
- La ragazza prende tutte le pastiglie di saggezza. (0%)
- La ragazza prende un'altra pastiglia di saggezza. (0%)

04/04/2018 at 21:39
ciao signore…bella storia…non vedo l’ora che scrivi il continuo….
08/04/2018 at 21:23
Grazie Susy,e vedrai più avanti cosa capiterà …..
11/02/2018 at 23:01
ciao, mi pento di aver letto ancora adesso la tua storia, mi sono piaciuti molto questi 3 capitoli, continua così! aspetto il seguito 🙂
23/02/2018 at 14:11
Grazie Eren,sei gentile.
29/01/2018 at 09:39
Ciao e benvenuto
Leggo poco “fantasy”, ma il tuo testo mi ha incuriosito…
Cap 1 e 2 sono scritti in formattazione diversa (più scorrevole la seconda), credo per scelta.
Belloccio e narcisista, il protagonista ha delle idee curiose, tutte sue; le intenzioni non sono ancora svelate, d’altronde siamo all’inizio della storia.
Se ne va da solo.
31/01/2018 at 19:49
Grazie Maria Algures mi fa piacere che mi segui,e molto difficile scrivere anche perchè penso in dialetto,a presto.
01/02/2018 at 17:28
Mai pensato d’inserire anche parole o frase del tuo dialetto?
C’è chi lo fa, con successo, qui nel sito.
Se provi a leggere e commentare anche gli altri autori (fa parte del “gioco”) ti fai conoscere e vedrai che i suggerimenti non mancheranno 🙂
01/02/2018 at 21:42
Ottima idea,grazie.
12/07/2017 at 17:46
Mi piace che incontri una locandiera prosperosa. 🙂
31/01/2018 at 19:50
Ciao Basilissa non avevo ancora letto il tuo commento pensavo che nessuno mi leggesse,grazie.
16/05/2017 at 14:21
Scrivi bene,
ma ritengo che sarebbe meglio andare a-capo ogni tanto.
Anche se non ho capito molto l’accenno al ” resettato” devo dire che la tua storia mi interessa.
Ti terrò d’occhio, te e il tuo INCIPIT.
Ciao, Nicholas 😀
23/05/2017 at 20:56
Ma grazie …. del consiglio e appena qualcuno mette un altro voto …. vado … non so dove,ma vado.
Ciao.