Dove eravamo rimasti?
“SATIST IUSTA SUNT”
“Vittorio è sparito.”
“Sparito? Ma come? Quando? Fino a un paio d’ore fa era qui..”
“Lo sto provando a chiamare ma è irraggiungibile. Ho bussato nella sua camera, non c’è nessuno. Ginevra mi devi aiutare. Mio fratello sta attraversando un momento di merda, è successa una cosa, io-io oh mio Dio! Non so che fare ho paura che..”
“Oh non lo dire manco per scherzo! Ma siamo seri? Si sarà andato a fare una passeggiata, po’ essere. Cazzo, dove sta..?”
Federico mi guarda avvilito, leggo la paura nei suoi occhi, non cerca nemmeno di nasconderla. Ha la fronte corrugata, una lacrima scende rigandogli la guancia sinistra ma subito si porta il dorso della mano in viso per eliminarla. Riesco a vedere la fragilità di questo ragazzo qui di fronte a me, e mi sento inutile.
Dove cazzo sei Vittorio?, penso ad alta voce.
********
“Allora fammi capire, quindi tu studi qui, hai la mia età, sei nel mio corso, e come mai non ti avevo mai vista?”
La sua risata illumina il suo viso come se fosse magica. Si avvicina e mi ruba un bacio, l’ennesimo della giornata. Sorrido. Vorrei che questo momento non finisse mai. Un mese fa ci siamo conosciuti con una birra rovesciata e ora ci ritroviamo fidanzati, anzi no, “non ci etichettiamo” come dice sempre lui, però impegnati suona meglio.
“Sai Gine, sei buffa. Ogni volta mi trovo a fissarti e mi fai sorridere. Quelle tue espressioni mentre pensi chissà a cosa, come storci il naso o ti mangiucchi il labbro inferiore. Mi piaci proprio tanto. Vorrei portarti in un posto, prendi le cose che corro a pagare così andiamo” ed entra nel barato sorridendo e quasi saltellando come se fosse un bambino.
Vittorio guida con una mano mentre l’altra e semi appoggiata al finestrino, i suoi capelli biondi leggermente scompigliati dal vento incorniciano il suo viso, non perfetto, ma palesemente bello. Arriviamo davanti a un cancello grigio, si gira a guardarmi e sorride. “Scendi.” Obbedisco, e ci ritroviamo all’ interno di un parco condominiale. Vi sono macchine parcheggiate, biciclette, e anche palloni sparsi un po’ ovunque. Mi afferra la mano e mi porta davanti a un capannone.
“Mia mamma da giovane venne ad abitare qui, proprio in questo palazzo. Si trasferì al Nord per lavoro, ma durò poco meno di due anni, poi scese di nuovo a casa e ebbe noi, me e Fede. Fece costruire dal falegname questo capanno con all’ interno solo un letto con un incisione “SATIST IUSTA SUNT” che dal latino significa solo cose belle. Questo perché quando aveva giornate pesanti a lavoro, lei si rinchiudeva in questo suo piccolo mondo e cercava di far entrare qui con lei solo bei pensieri. E’ una sorta di scaccianegatività. Sei la terza persona che entra qui, ovviamente dopo me e mamma” e ride.
Lo guardo allibita, sono emozionata nello scoprire questo ma confusa. Perché proprio a me?. La stanza è un perfetto quadrato, con un letto al centro, un comodino, e tutte lucine messe a faresti, E’ una stanza spoglia, illuminata, che però trasmette spensieratezza, e l’incisione è proprio lì, sulla testata del matrimoniale. Vittorio mi stringe da dietro e inizia a annusarmi, pian piano le sue labbra mi baciano con delicatezza il mio collo, scendendo giù fino ai seni. Mi fissa per un secondo e io acconsento. La nostra prima volta insieme. Ci baciamo affamati, vogliosi, dolci, a tratti come se ci mangiassimo quasi ad altri come se fossimo così delicati da poterci rompere. Ci stendiamo sul letto, lui mi abbassa le mutandine e fa penetrare il suo sesso nel mio. Tutto così Magico, la parola esatta è proprio questa.
“E’ stato bellissimo Gine, tu sei bellissima! Con te sto bene, non mi manca niente. Mi sento completo ma libero, impegnato ma senza pensieri. Io tra pochi mesi andrò a Siviglia, e spero tanto che al mio ritorno tu sarai ancora qui. In questi mesi, qualunque volta ne avrai bisogno per ricordarmi, per ricordarci o semplicemente se c’è qualche negatività in te vieni qui e tutto andrà bene. Lo vedi questo posto è fatato. Ti ho fatto una copia del telecomando del cancello e delle chiavi del capanno, tieni” mi porge sorridendo un mazzetto con un portachiavi, un corno (portafortuna) e io gli salto addosso con il cuore a mille baciandolo riaccendendo la passione di poco prima che si consuma ancora dentro quelle mura.
********
“Oh cazzo! Ma è ovvio! Il capanno, sicuro!”
“Che stai dicendo? Non ti seguo? Farfugli, dove cazzo può stare?”
Ormai Federico è impacciato, sembra quasi un bambino in confronto ai suoi 27 anni d’età. Lo guardo e quasi mi viene da ridere perché lui non può ma io so. Corro nella mi stanza prendo le chiavi del capanno e quelle della macchina. Mi dirigo senza dare spiegazioni a un povero Federico che ho lasciato alle mie spalle muto, ansioso e pieno di dubbi. Arrivo davanti al cancello, apro il capanno e Vittorio è lì! L’ho trovato! Mi guarda, ha una telnet’s in mano, forse la terza guardando le bottiglie vuote attorno a lui. Si alza dal letto e mi viene incontro.
Cosa dirà adesso Vittorio?
- Chi ti ha detto di venire qui? Invadente. (0%)
- Ti devo dire una cosa che mi sta tormentando, (75%)
- Sapevo che mi avresti trovata. (25%)

05/01/2021 at 20:30
Ciao, ho letto tutti i capitoli. Mi congratulo con te perché la lettura è facile, piacevole e tutto è assolutamente credibile. Piccole imprecisioni di punteggiatura ci sono ma il potenziale è alto e potresti cimentarti su temi più complessi senza timore di fallire. Bene.
Voto un mese perché questi vanno per le spicce e non vorrei tenerli a freno per troppo tempo
Alla prossima, ciaoo
12/06/2018 at 09:36
Ciao Soul,
direi che non reagisce bene e le dà dell’invadente.
Occhio alla punteggiatura, che detto da me può anche sembrare strano (faccio casini immani con punti e virgole). Ci sono troppe cose, puntini… Punti interrogativi, seguiti da punti. Ti consiglio anche, come faccio sempre quando noto errori di battitura, di rileggere prima di pubblicare.
Basta, la smetto che poi risulto antipatica.
Attendo il seguito e alla prossima!
11/06/2018 at 23:52
Bene!
Eccoci difronte ad un Ritorno Aspettato!
Ci stai portando a chiedere sempre di più, e Vittorio qualche spiegazione dovrà pur darla.
Sono anche convinto che nonostante i quattro capitoli mancanti, credo che ci regalerai altri colpi di scena, spero solo che Ginevra sia munita di una corazza che le protegga il cuore.
Continua così!
Ciao
11/06/2018 at 18:38
Voto per il tormento che lo assilla; d’altronde è un po’ tutta tormentata questa storia:) molto carina però, diretta, giovane, fresca, mi piace sul serio; brava Soul! Spero in un lieto fine!
10/06/2018 at 22:44
Ciao Soul. I racconti rosa non mi entusiasmano se devo dirti la verità, ma ho letto il primo capitolo della tua storia e mi ha talmente preso da spingermi a leggere il resto. Ho apprezzato in modo particolare la descrizione delle emozioni della protagonista e il modo in cui hai fatto evolvere i personaggi nel corso della narrazione. Ho votato per “Vittorio è sparito.”
Complimenti e alla prossima 🙂
11/06/2018 at 00:21
Ciao Danny!
Sono molto felice del tuo commento, mi caricano molto i pensieri di voi lettori.
Adoro descrivere le emozioni e le sensazioni, e mi fa piacere che le hai apprezzate.
Anche io avrei optato per quella risposta, chissà. Ti aspetto e spero ti piaccia il prossimo capitolo!
Baci.
08/06/2018 at 23:58
Ciao Soul, così ti chiamano tutti ed io mi adeguo!
Il tuo incipit mi ha incuriosito e poi io amo le colonne sonore.
Sulla scelta mi sono orientato su quella della sparizione, perché anche se tu sottolinei una sorta di autobiografia, mi piace poter cambiare le carte in tavola e cambiare gioco.
Mi stuzzica l’idea di far volare, molto alta, la fantasia.
Alla prossima!
09/06/2018 at 15:21
Ciao Alexander!
Sono contenta che ti sia piaciuto il mio incipit! Anche a me diverte tanto che voi dovete scegliere che piega prenderà la mia storia, quest’idea mi stuzzica e stimola molto!
A giorni vedremo come proseguirà.
A presto 😀
Baci.
08/06/2018 at 08:45
Ciao Soul,
un piccolo consiglio, cerca un modo per evidenziare i ricordi, per introdurli. Molti, compresa me, usano gli asterischi. Il flashback non l’ho capito finché i ragazzi si sono presentati e ho capito che si trattava del primo incontro tra Ginevra e Vittorio.
Credo che la frase di Federico lasci poco spazio alla scelta, una cosa che solo Ginevra può e deve sapere, cosa può essere se non la malattia.
Aspetto di conoscere il seguito.
Alla prossima!
08/06/2018 at 10:50
Ciao Kezia 😀
Io avevo messo il tratteggio ma nella pubblicazione me l’ha levato.. non si capisce bene che è un flashback. Si potrebbe essere anche che è sparito chissà! Vedremo i lettori cosa vorranno sapere e li accontenteremo! Grazie di essere passata ci vediamo al prossimo capitolo (spero) !
Baci.
07/06/2018 at 22:17
Scusatemi errore di battitura. La domanda è COSA DIRA’ FEDERICO?
07/06/2018 at 21:45
Letto in velocità; direi che Vittorio è malato. Vediamo come continua:)
07/06/2018 at 22:18
Sarrebbe curioso scoprire cosa succede se è malato! Vedremo 😀
Baci.
07/06/2018 at 22:18
Sarrebbe curioso scoprire cosa succede se è malato! Vedremo 🙂
Baci.
06/06/2018 at 02:11
Ciao Soulintended,
credo che tu abbia pochi incipit solo perchè il rosa è un genere spesso scansato dai più, non so per quale motivo. In realtà tendo a farlo anche io, forse perchè preferisco horror e umoristici, poi ci son quelli che se leggono di robot e alieni difficilmente si perdono dietro le storie d’amore. E invece fanno così bene… 😉
Che ti piace scrivere si vede, lo sai fare non c’è dubbio. E anche se come ti dicevo il Rosa non è il mio genere mi è piaciuto ritrovarmi in mezzo ai pensieri e agli avvenimenti di questa ragazza innamorata, illusa e disillusa che mi ricorda di me, di quando ero più giovane e credevo ad ogni mazzo di fiori che ricevevo. Sa far male, l’amore, non lo ricordavo più.
Se vuoi farti conoscere di più ti consiglio di visitare qualche racconto altrui, lasciare commenti, metterti in vista così sia mai che trovi quel gruppo di persone che alle storie d’amore non rinuncerebbe mai! Ciao, alla prossima! 😉
07/06/2018 at 11:41
Ciao Flow! Grazie mille per i complimenti, fa sempre piacere riceverne ogni tanto:)!
Anche io penso che il genere rosa sia un po’ sottovalutato, ma il mio racconto ha un impronta così autobiografica che anche se lo leggono poche persone mi piace pensare che qualcuno sappia la mia storia attraverso delle sfumature di anonimo. Grazie ancora, spero di farti appassionare sempre più. 😀
Baci.
03/06/2018 at 07:52
Ciao Soul,
posso chiamarti Soul, è più semplice 🙂
Mi hai chiesto di passare a dare un’occhiata e io l’ho fatto. Non amo particolarmente il genere rosa, di solito non lo leggo, a meno che la storia non abbia qualcosa di speciale. La tua storia. una cosa speciale ce l’ha: mi ricorda i miei racconti di ragazza. Quando ero più giovane, e mi piaceva un ragazzo, scrivevo racconti su racconti inventando situazioni con quella persona. Il tuo racconto mi ricorda un po’ i miei e mi fa tornare indietro nel tempo.
Io ho scelto Alyssa, perché credo sia la soluzione migliore. Luca se ne va, come è giusto che sia, dato che non è corrisposto e Vittorio deve pensare alla nuova fidanzata che, a quanto pare, è anche incinta. Ma queste sono considerazioni che poco hanno a che fare con il cuore a cui non si comanda, quindi vedi tu come vuoi che la storia continui.
Alla prossima!
03/06/2018 at 13:11
Ciao Kezia.
Si è vero, il mio genere di scrittura è molto “adolescenziale”, forse perché sono agli inizi e sono molto arrugginita. E’ un racconto banale a primo impatto, però per me è speciale perché ha tracce autobiografiche. M’inventerò qualcosa per la battitura finale 😀
Grazie mille per essere passata, aspetto con ansia il tuo finale.
Baci.
03/06/2018 at 13:47
Non intendevo infantile, mi hai fatto tornare indietro nel tempo🙂
19/07/2017 at 16:27
Si risveglia in ospedale con Vittorio. E poi…?
02/06/2018 at 23:40
CIao 🙂 scusami per la lunga assenza ma ho avuto diversi contrattempi. Sarebbe stata un’idea carina, ma ne avevo una in mente ancora più figa 😀 spero che sia piaciuta. Leggi il prossimo episodio e dimmi se ti piace! un bacio.
26/05/2017 at 22:51
Difficile questa. Ma la facciamo morire così?
02/06/2018 at 23:39
Ciao Carlo Scusami per la mia lunga pausa ma ho avuto parecchi contrattempi. Hai ragione se fosse morta la storia sarebbe finita 🙂 dunque non avrebbe avuto senso. Leggi il prossimo episodio e dimmi ciò che pensi! Un bacio.
25/05/2017 at 21:33
Bello! Voto vittorio (anche se è una scelta brusca) perché credo che le scriverà per avvisarla di una situazione intrigante. E a tutti piacciono le situazioni intriganti. Staremo a vedere 😉