L’Altro Fratello

L’Altro Fratello

“Lara proviamo quel nuovo bar che hanno aperto la scorsa settimana? E’ a due passi da qui e sono quasi le una” Sara, la mia collega, si toccò lo stomaco con finta aria sofferente, “Certo, ho letto che fanno anche la Caesar Salad per pranzo”.

Ci avviammo verso il bar chiacchierando e ignorando le nuvole che ci avvisavano di un temporale imminente; a metà strada infatti si mise a diluviare.

Ci infilammo dentro il locale correndo e ridendo come ragazzine, mi piaceva questo di Sara, con lei potevo essere me stessa.

Mentre la cameriera ci indicava un tavolo d’angolo mi colpì lo sguardo di un ragazzo, mi guardava con due enormi occhi azzurri nascosti sotto le ciglia scure. 

Era seduto due tavoli dopo il nostro con quello che, supposi, fosse il suo collega.

Aveva una di quelle facce genuine che sembrano sempre sul punto di elargire un sorriso e durante il pranzo mi scoprii più di una volta a guardarlo, incrociando anche il suo sguardo.

Tornando a casa dal lavoro, quella sera, ordinai una pizza, non avevo la minima voglia di cucinare e la mattina dopo sarei comunque andata a correre, me la meritavo quella pizza!

Arrivai in ufficio e sbrigai gran parte del mio lavoro quotidiano, che consisteva principalmente nel gestire gli ordini dei clienti dell’azienda e nel selezionare i pezzi da rifornire.

Era un’azienda giovane che commerciava pelli e tessuti in tutta Italia e dall’ultimo anno a questa parte anche nel sud della Francia.

Arrivata l’ora di pranzo insistei con Sara per tornare nel bar del giorno prima e lei accettò di buon grado.

Speravo di rivedere quegli occhi azzurri.

Entrammo nel locale e chiedemmo lo stesso tavolo del giorno precedente, Sara aveva una natura abitudinaria, ormai la conoscevo bene.

Lui non c’era e il locale sembrava assurdamente vuoto senza quegli occhi da guardare.

Si era fatta quasi l’ora di alzarci quando sentii la porta aprirsi e, come per istinto, volsi lo sguardo a destra incrociando subito il Suo.

Mi sorrise, gli sorrisi anch’io.

Sara, piegata sul suo iPhone realizzò improvvisamente che si era fatto tardi e iniziò a vestirsi in fretta riportandomi alla realtà.

Indossai il mio impermeabile grigio lungo fino al ginocchio e scappai di corsa, preceduta dalla mia collega, dopo aver lasciato i soldi sul tavolo.

Quella sera lo pensai, il suo sorriso mi rimbalzava nella mente a intermittenza.

Trasmetteva qualcosa di bello, qualcosa di buono quel modo di guardarmi, avevo tremendamente voglia di conoscerlo.

La mattina successiva c’erano 21°, mi feci una doccia veloce e optai per il mio abito bordeaux di maglia e un paio di calze fini; mi piaceva come mi accentuava le curve quel vestito, era attillato ma al contempo non volgare. Inflilai i miei stivaletti neri col tacco alto, presi un cappotto nero dall’attaccapanni e scappai a lavoro.

Più si avvicinava l’ora di pranzo e più diventavo nervosa: mi riguardai i capelli e il trucco almeno tre volte. 

Sara ed io non ci chiedemmo neppure dove andare, ormai avevamo deciso che quel posto faceva davvero per noi, magari per motivi diversi.

Arrivammo e trattenni il respiro quando spinsi la porta.

Lui era lì, col suo collega e mi guardò con un espressione diversa, non sorrideva.

Mi fissava, non mi toglieva gli occhi di dosso.

Ci sedemmo al nostro solito tavolo e presi in mano il menù, cercando di distrarmi dal guardare di nuovo nella sua direzione.

“Scusate il disturbo ragazze” , alzai lo sguardo e lo vidi lì, parlava ad entrambe ma guardava solo me, “Io e il mio collega ci chiedevamo se per caso vi facesse piacere sedervi insieme a noi, abbiamo ordinato una bottiglia di prosecco e l’abbiamo fatto solo per potervi fare questa domanda, cioè in realtà il piano era quello di farla arrivare a voi la bottiglia, ma la cameriera si è confusa e abbiamo dovuto improvvisare”, Sara scoppiò a ridere e mi guardò per cercare un consenso, io in tutta risposta mi alzai e presi la borsa e il cappotto, “Volentieri” gli risposi con un sorriso.

Si chiamava Marco, aveva 29 anni, solo due più di me, e da 7 mesi lui e il suo socio, Davide, avevano messo in piedi un’azienda informatica.

Sara e Davide parlarono tutto il tempo, tennero banco anche per noi che, invece, ci limitavamo a rispondere alle loro domande e a guardarci negli occhi continuamente.

Una volta mangiato, dopo la lotta per il conto, ci avviammo verso gli uffici, andando quindi tutti e quattro nella stessa direzione.

Dopo pochi passi e qualche occhiata furtiva mi sentii toccare il polso e restai un passo indietro, vicino a Marco.

“Ciao” mi disse con espressione divertita, “Ciao a te!”,”Vorrei vederti di nuovo”, annuii con enfasi e scherzando gli dissi “Stesso posto stessa ora?” 

“Alle 8 sotto casa tua, invece?”

Risi di gusto a quel mix tra sfacciataggine e sorrisi da bimbo.

“Ok allora, facciamo che questo è il mio numero, alle 18,30 sarò a casa, tu scrivimi e ti invierò la posizione”

“Non vedo l’ora che arrivi stasera”.

Arrivai a casa con dieci minuti di anticipo e una voglia matta che quest’ora volasse, ma davanti all’armadio il dilemma: cosa indosso?

Cosa indosserà Lara per vedere Marco? Essendo abituata a stare nel campo della moda tiene particolarmente a "vendere" bene la sua immagine.

  • Staccò il cartellino al nuovo abito verde di Guess e lo indossò, era lungo fino alla caviglia e la faceva sentire sensuale ed elegante. (50%)
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  • La passione che aveva visto quel giorno al bar la mandava ancora su di giri, l'abitino nero che lasciava scoperta la schiena era perfetto. (0%)
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  • Voleva mostrarsi per quello che era, indossò un abito color cipria che metteva in risalto i suoi occhi grandi e i suoi capelli scuri. (50%)
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64 Commenti

  • …credo che Lara dovrebbe fare un salto di qualità nella storia, potrebbe cominciare a sognare, progettare e provocare
    e poi chi può dire che i due fratelli non fossero d’accordo?
    Lara li stupirà e si prenderà quel che vorrà dai due furboni
    🙂

    • Ciao! Beh, scusa per la risposta appena appena in ritardo (più di un anno, accipicchia!) ma mi ero un po’ persa.
      La storia avrà un seguito e quindi un termine, ovviamente la tua opzione è interessante e ci farò un pensiero!
      Ringrazio chi mi ha letta fino ad ora e chi continuerà a farlo nonostante il tempo trascorso!

      Besitos

      Vale

  • Ciao ValeC,
    sono arrivata alla tua storia attirata dalla tua presentazione personale: corrisponde un po a quello che è successo a me ultimamente e mi ha colpito!
    Fino a qualche tempo fa non avevo letto mai niente di Eros, ma devo dire che invece trovo molto interessante esplorare la parte più sensuale
    dell’amore. Il tuo racconto mi piace perché sono
    inttecciati a doppio filo i due elemento, e c’è l’elemento tentatore a scombinare gli equilibri. Io dico che il ragazzo chiede scusa: diamogli una possibilità, anche se ha fatto parecchio l’idiota finora 🙂 Buon fine settimana!

    • Ciao Artelisa,
      Sono contenta che ti stia piacendo!
      Non ho ancora avuto il piacere di leggerti ma mi rifarò al più presto.
      Mi piace l’opzione che hai scelto, in effetti anch’io avevo pensato a quella, come alternativa vincente.
      Vorrà dire che dovrò spremermi per trovare un buono spunto anche con le altre 🙂
      Buon weekend anche te!

  • Ciao Vale,
    sono stata indecisa sulla scelta, poi ho letto il commento di Laney e sono d’accordo sul lupo e sul pelo 😉
    Uno che si è dimostrato così sfacciato fin da subito con la ragazza del fratello difficilmente farà dietro front all’improvviso.
    Di questo capitolo ho apprezzato l’esplorazione emozionale di Lara, che non si lascia sedurre dal fisico del fratello ma lo giudica per quel che è (leggermente str…?!?!?)…anche se immagino che la cosa non finirà qui…
    Aspetto incuriosita ulteriori evoluzioni 😉

    • Ciao Cinzia,
      Beh direi che siete stati tutti attratti dal gioco della provocazione che Lorenzo ha intavolato dallo scorso capitolo, ammetto di essere rimasta leggermente sorpresa perchè comunque spesso si tende a cercare anche il “buono” nelle persone, e pensavo che avrebbe attirato un po’ di più 🙂 ma è stata una sorpresa piacevole perchè mi spronerà a mettere ancora più in moto la fantasia.
      Ovviamente che Lorenzo è un po’ str*** lo puoi gridare! 😉
      A presto!

  • Ottimo capitolo. Per certi versi il tuo racconto mi ricorda un libro che mi hanno regalato mesi fa dal titolo “Ti sento”, di Irene Cao. Credo si tratti di una trilogia, comunque io ho solo quello. C’è una normale routine con il fidanzato ufficiale e questo tizio intrigante e un po’ prepotente che la desidera. Un bel gioco che si conclude come doveva concludersi. Anche questo mi pare abbia le stesse premesse, è scritto bene, con il giusto ritmo e vedo che non ti sei sottratta alle scene hot. Seguo con interesse l’evolversi del rapporto di Lorenzo e Lara. Naturalmente ho votato per provocazioni ad oltranza 🙂 A presto.

    • Ciao Hannock,
      Grazie per voto e commento, non ho avuto il piacere di leggere questo libro ma conosco la Cao e mi piace molto il suo stile di scrittura quindi esserle paragonata (seppur lontanamente o vagamente!) è solo un piacere!
      Dovrò mettere in moto la fantasia doppiamente perchè ammetto di aver pensato che avrebbe vinto la “redenzione” di Lorenzo, ma mi piace mettermi alla prova! 😉
      A presto, che sia con Lara o con Bastiano 🙂

  • Continuerà a provocarla, ovviamente.
    Il lupo perde il pelo… 😉
    Bene, si è percepita la mancanza fisica di Marco e i sentimenti contrastanti nei confronti dell’altro fratello.
    Sono curioso di sapere cosa accadrà 🙂

  • Ciao Vale,
    ho appena recuperato due capitoli, ero rimasta indietro accipicchia!
    Ed eccolo l’altro fratello !!!
    Mmm …tipo surfista californiano, mica male 😉
    Per il prossimo episodio ero molto indecisa, poi ho optato per il sonno, che lascia spazio ad interessanti possibilità. ..
    Buona notte 🙂

  • Prese dall’armadio due abiti abbastanza differenti da loro, il primo nero con dei riflessi argentati che lasciava scoperta la schiena,aderente e non molto scollato; il di un rosa antico che la copriva appena sotto il ginocchio con la sua ampia gonna, mentre le sue braccia venivano risaltate da leggere maniche in pizzo.
    La scelta si faceva sempre più complicata,quando ad un tratto si decise e si vestì di rosa,visto da lei più semplice.
    Prese la sua borsa bianca e ci abbinò le sue scarpe più belle tacco 12, una sistemata veloce di trucco leggero e via, pronta a vivere la serata tanto attesa.

  • Iniziò a domandarsi se con la loro relazione avrebbe fatto la stessa cosa.
    Mi pare uno scassa… non da poco.
    Meno male che:
    “Venimmo insieme tra urla e sussurri…”
    Una complicità erotica innata a quanto pare.
    Meno male 🙂

  • Racconto ad alto tasso erotico, ben scritto, descrizioni vivide piene di particolari ma anche di sensazioni, emozioni. Lei mi sembra un tipo forte, volitivo, la sua confusione è solo temporanea, in realtà sa ciò che vuole e le piace condurre il gioco. La relazione secondo me avrà qualche problema con la maniacalità di lui, perché a lei piace essere travolta. Ti seguo.

    • Ciao Hannock,
      Sì, anche io avrei votato quell’opzione, vediamo in che modo potranno affrontare queste differenze.
      Niente è ancora stato scritto 🙂 mi affido ad i vostri voti per mettere in moto la fantasia!
      Sono contenta che ti sia piaciuto.
      Aspetto con ansia il seguito della tua storia!

  • Ciao Vale,
    avevo già letto il primo episodio della tua storia, incuriosita, ma perdonami se non ho lasciato un commento, ultimamente ho pochissimo tempo per seguire la piattaforma ;-(
    Però adesso eccomi qui!
    Racconto intrigante, continuo a chiedermi il significato del titolo…magari Marco ha un gemello?! Ah, ah, ah… 😉
    Mi ha sorpreso molto l’idea di Lara per ammazzare il tempo dell’attesa…mi ha ricordato Tutti Pazzi per Mary!!!!
    Per il prossimo episodio ho optato per lo sfogo della passione…mi sono chiesta però che differenza ci fosse tra le due opzioni che prevedevano il sì…in una lei si pente e nell’altra va tranquilla?
    A presto 😉

    • Ciao Cinzia,
      mi fa molto piacere che la storia ti abbia incuriosito!
      In effetti ho scelto di mettere il ‘sì’ come doppia opzione perchè a seconda della scelta potrete determinare l’esito della serata, il pentirsene, infatti, implica che sorga una qualche problematica tra Lara e Marco, senza specificarne la natura.
      Comunque ho appena iniziato a leggere il tuo racconto e mi sta piacendo un sacco!
      Ti seguo anche io, sei bravissima!

  • Lara troverà Marco a flirtare con la cameriera sbadata.
    Se dobbiamo accendere la passione, allora iniziamo con il gettare benzina sul fuoco 😉
    Sembra scorrere bene. Se posso permettermi un consiglio, non c’è bisogno di indicare l’ora precisa ogni volta. Perdi solo caratteri e interrompi il ritmo. E poi i numeri mescolati alle lettere sono poco eleganti 🙂
    Ti seguo 🙂

    • Ciao Giovanni,
      in effetti ci avevo pensato, ma ho preferito farvi pilotare il modo in cui Lara avrebbe preferito porsi rispetto all’appuntamento piuttosto che dare già un’idea di come avrebbe potuto svolgersi.
      Ti ringrazio comunque per l’interesse dimostrato alla storia, è la prima volta che mi cimento in un racconto simile ed ho sicuramente molto da imparare.

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