Aether

Dove eravamo rimasti?

Che cosa succederá? Max è incredibile, ma non è tutto oro quel che luccica... (80%)

Il motivo

Le onde erano di un tenue colore argenteo sotto la bianca luce lunare, mentre il loro fragore si mischiava con quello delle macchine poco lontane.
Zoe si lasciò catapultare nella sua fantasia, ispirata dai racconti dei viaggi che Max aveva fatto in passato.
<< Miami Beach mi ricorda molto Waikiki Beach… >> continuò lui come se fossero stati lì in quel preciso istante. Eppure Waikiki si trovava a chilometri da lì, esattamente nel cuore del Pacifico!
<< Alti edifici ovunque, palme ed un mare che ti toglie il fiato… Sai, lì la gente adora surfare sulle onde… È un posto molto bello ed è sempre pieno di turisti… >>
<< Un po’ come qui… >> rispose sognando ad occhi aperti. Ah, quanto le sarebbe piaciuto andare alle Hawaii un giorno!
<< Ho adorato camminare sul Diamond Head, >> continuò lui, << perché quando arrivi in cima la vista è spettacolare! Tutta la baia splende sotto la luce del sole… >>
Max si voltò verso Rodeo Drive: << Miami invece è più affascinante di notte. Trovi sempre molta gente a quest’ora… È uno di quei pochi posti negli Stati Uniti dove non chiudono alle nove… >> Il suo sguardo quindi si schiarì: << E io adoro i momenti come questo. >>
A Zoe brillarono gli occhi: la sola personalità di Max valeva molti punti sul suo curriculum. Senza aggiungere il fatto che quello era davvero un bel ragazzo. Il suo ideale di ragazzo.
<< Non mi hai ancora detto che cosa ci fai esattamente qui a Miami… >>
A quelle parole, Max si passò una mano dietro la testa. I suoi occhi parlavano chiaro: c’era qualcosa che non andava. Qualcosa che lo aveva turbato molto.
<< Veramente… Sarei qui a Miami per ritrovare me stesso… >>
Zoe corrugò la fronte notando il suo più totale imbarazzo. Poi pensò di avere capito.
<< Non hai più il lavoro?>>
Max non rispose ed aspettò un’altra domanda.
La ragazza non capì il motivo di tale silenzio, ma cominciò comunque a domandarsi della sua causa.
Non era per caso che Max aveva usato tutti i suoi risparmi per viaggiare e ora era lì a Miami proprio alla ricerca di un lavoro? La giovane donna scosse la testa. Probabilmente Max ce lo aveva avuto davvero un lavoro, ma poi per chissà quale motivo era stato licenziato. Forse i viaggi erano stati proprio la causa del suo licenziamento? Possibile, ma questa tesi non la stava convincendo appieno.
<< Con me ne puoi parlare, prometto che non lo dirò a nessuno… >> incalzò lei.
Max abbassò lo sguardo.
<< Se non ne parli con qualcuno, come puoi pensare di tirartene fuori? >> cercò di spronarlo ancora una volta.
<< E va bene! >> gridò lui all’ennesima insistenza, << Sono qui perché non so più chi sono! >>
Zoe si tastò il braccio. << Questo me lo hai già detto… >>
<< Devo scoprirlo, Zoe. So chi sono ma non ho idea di quello che io debba fare… >>
La giovane donna guardò il suo sguardo confuso, e per un per qualche istante sentì di doverlo aiutare in qualche modo.
<< Scusami tanto, >> si scusò lei, << abbiamo tutti dei momenti no… >>
Max si sedette vicino al bagnasciuga, ascoltando il rumore delle onde e perdendo il suo sguardo nel blu della notte.
La giovane donna si sedette accanto a lui. Avrebbe voluto aiutarlo ma non sapeva affatto come dirglielo.
I due rimasero nel più totale silenzio per qualche istante e la calma apparente della notte sembrava voler accompagnare i loro sospiri. Poi un rumore sospetto.
<< Ehi, >> domandò Zoe preoccupata, << che cos’è questo fragore? Sembra quasi un’onda… >> Anomala?!
Neanche detto e l’onda era già quasi lì, e Zoe sentì le sue guance bagnarsi da alcune gocce. Il suo pensiero fu quello di venire sommersa, mentre il suo corpo si annichilì in una posizione di difesa.
<< Stai indietro! >> gridò Max, quasi come se volesse parlare all’onda.

Il suo sguardo era fisso sul mostro d’acqua, mentre il suo braccio teso verso di lui.
In fondo, non era un’onda poi così grande, ma abbastanza da spazzarli via tutti e due, pensò Zoe.
La mano di Max si tese come se volesse fermarla, e poi con un gesto secco spostò il braccio in avanti, come se volesse fenderla in due.
Zoe rimase in silenzio, in attesa di essere portata via dall’acqua, ma non successe nulla.
La giovane donna aprì gli occhi, e con estremo stupore si accorse di essere esattamente in mezzo ad un’onda alta forse tre metri ma che sembrava essersi squarciata in due per evitarli. Max era in piedi davanti a lei, con uno sguardo fisso sul cavallone, come quasi se volesse controllarlo.
Fu questione di attimi. L’onda divisa in due si ritrasse e si riunì a pochi centimetri da loro.
La ragazza si accorse di non aver mai visto una cosa del genere, forse perché non era possibile.
Max protese quindi la mano verso Zoe, come per chiederle se stesse bene, ma lei indietreggiò di qualche passo spaventata.
<< Che cosa caspita sei tu?! >>

Incontriamo di nuovo Sam... Dove potrebbe vedersi con qualcuno per non suscitare sospetti?

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36 Commenti

    • Ti dirò… Concentrare una storia in dieci capitoli non è semplice… Devi adattare, tagliare, sintetizzare… E tenere comunque un alone di mistero. In dieci capitoli sarà un’impresa, ma dovrei farcela a mettere una parola fine e a risolvere la trama. Speriamo ?

  • Sulla scelta concordo con Red, non lo vedo nemmeno io cattivo, solo che non può essere così perfetto!?
    Bel capitolo, sopratutto bello il modo di inserire la scena in una conversazione, è la protagonista stessa a raccontarlo alla sua amica ma anche a noi lettori. È una scelta di narrazione particolare che ho apprezzato molto ?
    Ciao, buona giornata!?

  • La scelta che mi convince di piú é Zoe che parla un po’ con il personaggio e Sam che li interrompe.
    Mi è piaciuto molto l’inizio di questo capitolo con la descrizione dell’uomo che entra nel bar. Il personaggio mi piace, stai costruendo molto bene il tuo intreccio. C’è la giusta dose di azione/descrizione/mistero 🙂 mi fa davvero piacere seguirti.

    • Sará sempre una scena a due, perchè la modalità con cui racconto il terzo capitolo è un po’ particolare. A dire il vero ci saranno anche qui tre personaggi, però non nel modo in cui potresti immaginarlo. È una sorpresa, spero che riesca anche stavolta!
      Ciao ciao e alla prossima,
      Fant

  • Ovviamente scelgo Zoe. 🙂

    Questo capitolo è stato insolito. Inutile dire quanto sia complesso descrivere un oggetto o forma che non appartiene a questo mondo.
    Trovo che tu sia riuscito a rendere molto bene l’idea di un elemento vivente che prova ad interagire con il nostro mondo. 🙂 Aspetto il momento in cui la povera Zoe lo incontrerà

    • So che non sarà nelle vostre aspettative, però ho cercato di lasciare una sorta di effetto sorpresa nel terzo capitolo.
      Comunque devo dire che è proprio vero che non è stato facile descrivere questa strana forma di energia! Ma dal tuo commento sembra che io ci sia riuscita. Wow, grazie davvero per questo bel commento.
      Allora al prossimo capitolo!

  • Ciao! Come promesso, eccomi qui: inizio subito col dire che ho votato per l’incontro tra Zoe e il misterioso personaggio, perché credo che, quando un racconto è ancora così agli inizi, sia giusto tenere un filo logico che aiuti il lettore a non perdersi.
    Devo dire che ho apprezzato molto la descrizione di questa creatura fatta di energia, anche se, se posso permettermi un piccolo appunto, mi pare che veda il mondo con occhi un po’ troppo “umani”: la cosa si nota, secondo me, nel punto in cui descrivi il suo primo incontro con un essere umano (Zoe, se non ho frainteso). Si sofferma su dettagli che affascinerebbero un uomo come gli occhi e i capelli: ma quest’energia è “altro”, forse potrebbe trovare interessanti dei dettagli che dicono poco invece a una visione antropocentrica?
    A parte questo, direi che la trama promette bene e la forma è generalmente piacevole: occhio solo ad alcuni erroracci (un’ + sostantivo maschile, per esempio) che rovinano un po’ l’esperienza di lettura. Se puoi, dai anche un’altra occhiata alle virgole, dal momento che ci sono un paio di punti in cui la struttura della frase non è proprio chiarissima.

    • Beh, un motivo per cui la creatura vede il mondo da occhi umani c’è. E con l’avanzare della storia lo scoprirai.
      Mi spiace se ho fatto degli errori, però non l’ho proprio visto…
      Ciao e alla prossima, spero proprio di riuscire a seguire il tuo consiglio per migliorare!

    • Grazie mille per avermi lasciato un commento!
      Sono davvero felice che la storia ti piaccia! Il prossimo capitolo sarà di nuovo qualcosa di poco banale, almeno spero che l’effetto sorpresa possa sorprendervi…
      Ciao e a presto!

    • Grazie ancora! Avevo appena risposto al tuo primo commento, ma mi hai preceduta ehehe
      Il misterioso personaggio e Zoe sono legati tra loro da un legame che poi svelerò, ma spiegare subito che cosa è successo tra i due mi era sembrato troppo eccessivo. Ho quindi optato per spiegare che cosa è successo alla forma, ma Zoe presto tornerà.
      Allora alla prossima! XD

    • Ciao!
      Ti ringrazio davvero tanto per esserti fermato a leggere questo capitolo, poiché anche voi contribuite a rendere questa storia più bella.
      So che probabilmente non sarà nelle vostre aspettative, ma il secondo capitolo è una sorta di sorpresa che spero vi piaccia.
      Ciao e alla prossima!

    • Ciao! Sono davvero felice che la storia ti piaccia, wow!
      Mi spiace di non averlo potuto ancora fare, ma ho deciso di non svelare ancora che cosa è successo a Zoe, ma che cosa è successo alla forma… Spero che il secondo capitolo possa essere ancora più interessante del primo…
      Ti ringrazio in ogni caso per aver contribuito a rendere più piacevole la trama della storia.
      Ciao e alla prossima!

    • Grazie mille, davvero. Grazie per esserti fermata a leggere cinque minuti questo mio primo capitolo e a rendere più bella questa storia.
      Sicuramente il rapporto tra la forma e Zoe è molto speciale… Ma sarete voi a darmi una mano a capire in che modo possa esserlo!
      Grazie ancora,
      Fant

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