Olympus

Dove eravamo rimasti?

Che cosa si fa con Herk? Lo si arresta da bravo sceriffo (75%)

Fine?

Gli saltai addosso. Le briglie gli volarono dalle mani e il suo fucile cadde giù dal carro. Mi spinse e fui sbalzato di poco all’indietro, ma comunque io ero in piedi e lui era sdraiato. Provò a tirare fuori la sua pistola ma gli tirai un calcio che la fece volare giù. Ero in vantaggio, ma non per molto: eravamo su un carro fuori controllo, e i cavalli scossi ci stavano portando verso un canyon. Gli puntai la Chrono-27 e gli intimai di non muoversi mentre prendevo le briglie. “Ora mi devi delle spiegazioni. Le benedizioni sono nostre, siamo gli dei, è un diritto di nascita. Sono il motivo per cui tutta la gente ci venera, e noi le utilizziamo per proteggerla”. Lui sorrise: “Questo è quello che credete”, disse, poi sguainò il coltello e tirò un fendente, facendomi perdere l’equilibrio e le briglie. Aveva sfiorato i cavalli, che, spaventati, avevano iniziato a galoppare senza alcuna direzione specifica. Di lì a poco ci saremo schiantati. Approfittò della momentanea baraonda per placcarmi, cercando di ferirmi o quantomeno tenermi fermo. “Tutti voi pensate di essere venerati, pensate che la gente vi adori perché li proteggete, siete onnipotenti, siete gli dei… beh non è vero. Nessuno si ricorda nemmeno della vostra esistenza! I tempi sono cambiati Ermes, non ci affidiamo più agli dei… è ora di farci giustizia da soli!” disse, poi si decise ad alzare il coltello con entrambe le mani, per uccidermi. In quel momento allungai la gamba in avanti, tirando un calcio a uno dei cavalli. Il carro, sbilanciato, andò verso destra: da quel momento si sarebbe mosso strusciando sulla parete del canyon. Ne approfittai, mettendo le mani sotto le ascelle di Herk. “Forse non si ricordano di noi, ma tu ti ricorderai di questo!”, dissi, e lo spinsi contro la parete. Il suo cappello volò via, lacerato, e alcune gocce di sangue mi finirono in faccia. Lo spostai subito dalla parete, e ripresi il controllo del carro. Si accasciò. Gli toccai le arterie sul collo: era vivo. Tamponai il trauma sulla sua testa per un po’ e la fasciai con una bandana. Non sembrava molto grave.

Tornato in città, la situazione si era stabilizzata, e la gente incominciava a rimettere a posto. Sulla strada per il municipio incontrai Yippee-ki-yay, il medico indiano. Prese il corpo svenuto di Herk e lo portò nella sua officina. “Mi raccomando, legalo, e appena starà bene fammi venire a chiamare”, gli dissi. Lasciai il carro semi-distrutto alla banca, dove subito lo svuotarono dalla refurtiva, e mi avviai verso il municipio: avevo affari in sospeso con mio padre. Però, fui fermato da Hestia, che mi saltò addosso da dietro. Mi girai e mi riempì di baci sulle guance, continuando a ripetere “Stai bene! Evviva! Ci hai salvati di nuovo!”. La abbracciai e la rassicurai: “Tranquilla, vi salverò sempre”. Lei sorrise. Stavo quasi per andarmene, ma non potevo non dire una certa cosa. Solo che ero assolutamente inesperto al riguardo, non sapevo come dirlo. Alla fine improvvisai: “Hestia, ma ora sei la mia ragazza?”. Lei si avvicinò e mi disse “Non lo so, dimmelo tu” e mi baciò. “Direi proprio di sì”, risposi, poi la salutai. 

Nell’anticamera dell’ufficio di mio padre mi fermò Seph, dicendo che aveva anche lei bisogno di risposte, ed entrò con me. Zeus se ne stava di nuovo sulla sua poltrona con lo sguardo assorto. “Padre, iniziai, avevamo un discorso in sospeso. Quindi che diavolo è successo?”. E allora si schiarì la voce, e si alzò, sicuro e spavaldo come non l’avevo mai visto. “Bene, ragazzino, finalmente posso smettere di recitare”, disse, tirando fuori una benedizione e strappandola. Il suo corpo e il suo volto cambiarono leggermente, e mio padre si rivelò essere in realtà più alto, meno in forma, ma con un volto vissuto e consumato. L’avevo riconosciuto, ovviamente, ma non feci in tempo a dirlo che mi anticipò Seph:”Ade!”.”Ebbene si, moglie mia”, disse, poi si rivolse a me: “Quanto tempo, nipote”. Non ci potevo credere. Poi iniziò a spiegarsi: “Quella notte, anni fa, tuo padre mi svegliò nel cuore della notte, e mi portò in miniera. Mi disse che era venuto a sapere che la gente non credeva più in noi, e che perciò il nostro potere si sarebbe indebolito, fino alla nostra stessa morte. Ottimista come sempre, mi disse che c’era sicuramente una soluzione. Non voleva però creare panico tra di noi, quindi in segreto partì, giurando che sarebbe tornato con una soluzione, e mise me a fare il sindaco. Non è ancora tornato, ragazzo, ma sono certo che sia vivo”. Era davvero molto da metabolizzare, ma una cosa era certa: mio padre aveva bisogno di aiuto. Ringraziai Ade per essere stato sincero, e corsi in banca.

Allo sportello dei prelievi, dissi ad Apollo di svuotare il mio conto, e prelevai tutte le mie benedizioni. Uscii in strada, pensando che avrei salutato Hestia, e poi sarei partito, ma non capivo cosa mi fossi dimenticato. “Ehi amico, ma te lo devo sempre raccattare io il cavallo?”, disse Theo, in piedi tra Bell e il suo brocco. “Ehi, dissi, ti va di fare un viaggetto?”

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46 Commenti

  • Ottimo finale! Cose in sospeso ed altre spiegate. Ade che ha preso il posto di Zeus non me lo aspettavo e mi ha fatto piacere. Come tutti i finali su The Incipit forse un po’ accelerato, ma sempre una gran finale 🙂

    Il difetto di questa storia è forse stato la lunga pausa che non ha permesso di godere appieno di tutti i risvolti.

    Ciao 🙂

  • Anime perdute,
    Siamo arrivati alla fine. Permettetemi di dire che, qualunque cosa ne pensiate, è stato un bel viaggio. Non so se vi piacerà il finale, ma sono contento di aver concluso un lavoro, nonostante l’avessi iniziato anni fa, e sono contento che ci fosse ancora qualcuno a leggermi. Il mio percorso su theincipit è stato molto controverso, perciò è veramente un grande onore che qualcuno “mi si fili” nonostante tutto, quindi vi ringrazio.
    Lasciatemi pure i vostri commenti, le vostre opinioni, e soprattutto le vostre critiche: so che posso migliorare.
    Alla prossima avventura!

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  • Anime Perdute
    Ci ho messo un po’, lo ammetto, ma ripeto: cerco sempre di avere il mood giusto per essere ispirato a scrivere, così il lavoro viene al massimo delle mie potenzialità. Spero di aver compensato l’attesa con un buon capitolo e niente, non vedo l’ora che votiate così da farvi sapere come va a finire!
    Aspetto i vostri commenti,

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    • Si dai ce la posso fare ahahah
      In teoria dovrei essere meno impegnato in questi giorni, ma cerco sempre di aspettare il mood giusto per scrivere, così mi viene meglio (credo, ma magari è un placebo).
      Comunque ormai ci sono dentro fino al collo, si merita una conclusione!
      Ciao

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  • Buongiorno Anime Perdute,
    Scusate l’attesa, ci ho messo un po’ più di tempo a scrivere la prosecuzione della storia, ma spero che l’opera compensi il ritardo. Si avvicina la resa dei conti, chissà cosa sarà successo…
    Attendo con ansia i vostri voti, buona lettura!

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  • Anime Perdute,
    Visto lo stallo in seguito all’ultimo capitolo, stavolta ho deciso di non votare, ma di incorporare entrambi i seguiti, cercando di accontentare tutti. È venuto un po’ più lungo del previsto (5000 caratteri precisi), ma spero vi piaccia. Ci avviciniamo alla fine muahahahahaha,
    Buona lettura!
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