Arcandia, le Porte di Etelios

Ritorno

Adran camminava lentamente, misurando ogni passo.

Sapeva che se avesse provato a correre per quella via rocciosa e ripida, che s’inerpicava su per la montagna, sarebbe resistito pochi minuti, poi sarebbe caduto a terra sfinito.

Eppure aveva voglia di correre, perché finalmente era tornato.

Era stato via dodici anni, dodici lunghi anni passati a combattere al fronte sud del regno, dove i nemici della sua terra continuavano a pressare per poter invadere Arcandia.

Arcandia, quanto gli era mancata.

Ricordava perfettamente le sue valli ricoperte da erba e papaveri, i villaggi più piccoli accesi dalle luci delle feste e dai clamori delle danze, il profumo di resina e muschio che aleggiava nelle foreste, le ninfe degli alberi che ballavano sotto la luna, e gli spiriti dell’acqua che correvano sulla superficie dei laghi.

Gli era mancato tutto, perché al fronte si vedeva solo morte e distruzione: cadaveri impalati sulle barricate e le creature della notte che ti divoravano il cuore se non facevi attenzione quando calava il sole.

Ricacciò indietro quei pensieri: avevano vinto la guerra, al sud, perciò poteva smettere di pensarci.

La Via Innis era un sentiero che procedeva quasi verticalmente su per i monti, superati quelli, Adran ricordava i campi e i viali costeggiati da alberi da frutto.

Avrebbe proceduto su quella via fino al raggiungere di Xeravis, il piccolo paesino tra i terreni ricoperti di spighe di frumento, la sua casa, il luogo dove era nato e cresciuto.  

Avrebbe rivisto i vecchi amici d’infanzia, i saggi Anziani che amministravano la comunità e tutti gli altri abitanti che l’avevano cresciuto.

Sorrise, ma subito si sgridò per essersi abbandonato ai ricordi, non era il momento.

Lo avrebbe fatto arrivato in paese, con un bel boccale di birra in mano, magari.

S’immaginò seduto davanti al fuoco di una locanda, accerchiato da una folla di bambini curiosi che gli chiedevano di raccontare la sua storia…

Lo stava facendo di nuovo. “Non pensare, Adran” si disse “Cammina e basta”.

Il sentiero roccioso, seguendo l’andatura della montagna, svoltava un ultima volta.

Poi, dall’alto dei monti, Adran avrebbe potuto ammirare la sua terra in tutto il suo splendore.

Non riuscì a resistere: corse.

Quattro, cinque passi, il sentiero svoltò e lui con esso, sei, sette passi, poi Adran si fermò.

E rimase a bocca aperta.

Perché davanti a lui niente era come ricordava.

Perché davanti a lui c’era l’immagine che era sempre stata presente nei suoi incubi, tutte le notti passate al fronte.

Davanti a lui c’erano campi distrutti e incendiati, boschi di alberi da frutto abbattuti, distese di terra arida e data in pasto al deserto e Xeravis, la sua città, era solo un mucchio di macerie e cenere.

La morte lo aveva preceduto.

♦ ♦ ♦

Durante la discesa dalle montagne aveva cominciato a piovere.

In principio Adran si era aspettato che dal cielo cadesse sangue, tanto per restare in tema, ma era solo acqua.

Semplice. banalissima, acqua piovana.

Adran non sapeva cosa pensare, procedeva come un morto vivente sul sentiero, perché era così che si sentiva: era come se gli avessero scavato nel petto, gli avessero strappato il cuore e lo avessero sostituito con un pugno di fango pulsante.

E la pioggia non aiutava, cadeva fitta e impediva di vedere bene.

L’acqua gli entrava nella cotta di maglia e nella leggera camicia di stoffa, gli percorreva il petto, lo appesantiva di più ad ogni passo.

Al fronte aveva conosciuto un uomo che era in grado di riscaldare l’aria, così da non aver mai freddo, al momento non gli era sembrato un dono straordinario, ma ora cominciava ad apprezzarlo.

Era appena arrivato a Xeravis, o a quel che rimaneva di lei.

La terra era ricoperta dalla cenere e da pezzi di legno bruciato, assi e frammenti di vetro spuntavano dove non te l’aspettavi.

Il pozzo, al centro del paese, era l’unica cosa rimasta intatta.

L’acqua era sporca di fuliggine, ma in fondo s’intravedeva il luccichio delle monete, ogni moneta equivaleva ad un desiderio posto agli Dei.

Si portò le mani alla cintura, afferrò un piccolo sacchetto di stoffa che tintinnava ad ogni movimento e ne estrasse una mezzaluna di rame.

La lasciò cadere nel pozzo, e la guardò svanire tra la fuliggine grigia e bianca.

Desiderò fosse solo un incubo.

♦ ♦ ♦ 

Adran procedeva ancora sotto la pioggia, che s’era fatta sempre più forte.

Se la sua mente son fosse stata così scossa, avrebbe cercato di trovarsi un riparo molto prima.

Ma lo era, perciò l’uomo vagava senza meta.

Stava proprio per arrendersi alla disperazione, quando in lontananza scorse il tremolio di una luce.

Non era troppo lontano, perciò la speranza si riaccese in lui.

Si mise a correre, ignorando la pioggia e il fango malevolo che lo faceva scivolare di continuo.

La luce si faceva sempre più vicina e Adran finalmente scorse il profilo di un’abitazione, una casa scampata per miracolo, una locanda.

Poi, sedute nel fango e con la schiena appoggiata al muro di legno della locanda, li vide.

La pioggia avrebbe potuto ingannarlo, ma non quella volta.

Due bambini.

Di cosa parleremo nel prossimo capitolo? Ovviamente vi parlerò di tutte e tre le opzioni, ma la maggiormente votata di più delle altre.

  • I due bambini. (50%)
    50
  • Il Dono (30%)
    30
  • Le Porte di Etelios, che cosa sono, perché si sono aperte. (20%)
    20
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158 Commenti

  • Ciao Nicholas. Abbiamo letto il tuo racconto e lo abbiamo trovato bellissimo! Scrivi davvero bene, riesci a proiettare un’atmosfera perfetta,
    Continua così! Ci dispiace di essere arrivati alla fine, perchè ci sarebbe davvero piaciuto assistere alla formazione del tuo racconto.
    Saluti, Elizabeth e Nathaniel.

  • Ciao Nicholas. Inanzitutto complimenti. Hai 13 anni ma scrivi come se lo avessi fatto da una vita. Mi piace il tuo stile, è fluido, grammaticalmente corretto e lo stile che hai creato è molto simile a quello di Cronache del mondo emerso. Ci sta.
    E’ stato piacevole leggere la tua storia, mi ha incuriosito moltissimo la storia dei Doni.
    Pero un unico appunto: forse hai messo un po’ troppa carne sul fuoco.
    Insomma, passare da villaggi distrutti a montagne con labirinti sotterranei a sirene a rifugi nella foresta va bene, ma è un po’ veloce.
    Per il resto davvero, non posso che rinnovarti i complimenti.
    Continua così.
    Io ho scelto i bambini e i sogni. Due cose che vanno a braccetto da sempre.

  • Ciao, Nic.
    Fantastico! Incredibile! Spettacolare! Magico! (vuoi un’altra ondata di complimenti o posso andare avanti? 😛 )
    Sei sorprendente, riesci, in qualche strano modo, a scrivere con quello stile scorrevole e semplice in un perfetto equilibrio tra spensieratezza e azione.

    Questa cosa del sacrificio è molto inquietante, spero che tu abbia già un’idea perché altrimenti dovremo sacrificare qualcuno e la cosa non mi attira per niente!
    Continua così, Nic! Viaggia fino alla fine di questo racconto incredibile.
    Ci sentiamo al gran finale! 🙂

  • 1) Troppo tempo! Cavolo! Due mesi! Non ricordo quasi niente!
    2) Sono rimasto col fiato sospeso, anche perché temo che la Dama non si riferisse ad Adran ma ad una certa compagna di viaggio…
    3) Non farti aspettare altri due mesi per il prossimo capitolo!

    Ora, potevo votare il Grande Albero, ma i bambini, i sogni e le creature magiche hanno preso il sopravvento 😉

    Ciao 🙂

  • Rieccomi, Nicholas. Ho votato Arena cangiante, vado matto per la parola “cangiante”.
    Non ho molto da osservare sul capitolo: sei bravo, tenendo conto della tua giovane età, e a onor del vero in molti non saranno mai in grado di scrivere come scrivi tu adesso che hai… quindici anni, mi pare.
    Insomma, le incertezze ci sono, ma l’impostazione generale del capitolo mi pare buona, quindi è inutile che ti faccia osservare alcuni errorini sintattici o sbavature di stile che al momento sono dettagli. Perché al momento, ciò che a mio parere ti serve più di tutto è scrivere. Leggere e scrivere. Perciò, il mio primo consiglio (anzi, tecnicamente sarebbe il secondo) è questo: se vuoi scrivere su TheIncipit, scrivi! Sforzati di non far passare mesi tra un capitolo e l’altro; non ricordo quasi nulla degli altri sette capitoli e ti assicuro che io non ho affatto una cattiva memoria.
    Del resto, uno che scrive che è in grado di sconvolgere il mondo con un pezzo di carta e un po’ d’inchiostro, deve avere come priorità assoluta la scrittura. Se mi sbaglio, correggi la tua biografia 😉
    Per finire, ti rivelo un segreto: Erri Porta è approdato a questi lidi con un codice di comportamento molto rigido, avrebbe cortesemente risposto a tutti coloro che lo commentavano e ne avrebbe cortesemente commentato le storie in corso, senza mai commentare nessuno per primo (lo trovi sciocco? Forse, ma Erri ha le sue buone ragioni). Aveva un’unica, grande eccezione: avrebbe seguito, commentato e incoraggiato le storie dei giovani autori di questo sito. Che lo seguissero o no, che lo commentassero o no. Ho letto e commentato te, ninoszka, Fior di Arancia, camostilla, la piccola Gili e forse altri. Mi piaceva pensare di potervi incoraggiare, guidare, darvi buoni consigli, se era il caso. Col tempo ho capito che ero forse troppo invadente e mi sono ritirato in buon ordine. Ciò non toglie che avrei continuato a seguire e a commentare la tua storia, senza il bisogno dei tuoi commenti entusiastici sotto la mia (non mi chiamo Sandra, non ho i baffi e i capelli impomatati, non ho brufoli e capelli rossi, e spero che tu capisca cosa intendo).
    Ciò che mi ha fatto un po’ perdere di vista la tua storia è la scarsa frequenza di pubblicazione. Me ne dispiace, ma non sono in grado di seguirla come meriterebbe.
    Però ti prometto che, dopo che scriverai il capitolo conclusivo, la rileggerò da capo e ti darò tutte le mie impressioni, se vuoi.
    La smetto qui, non vorrei che mi rispondessi un’altra volta che faccio commenti più lunghi dei tuoi capitoli 😉

    Ciao, ti auguro un’ottima settimana.

  • Biblioteca, senza dubbio!
    Ciao Nicholas, sono approdata da poco su questi lidi e ho letto la tua storia tutta d’un fiato. Bella ambientazione, ottime idee e ho apprezzato anche l’inserimento di elementi mitologici (le sirene/marinidi). Direi che con il limite dei caratteri a disposizione sei riuscito a trovare un ottimo equilibrio tra descrizione e azione (sebbene io sia quella che ama gli aggettivi ?).
    In questo capitolo ti segnalo gli arcieri che “guardavano guardinghi” …piuttosto ridondante secondo me! A parte questo e i refusi che ti sono già stati segnalati… Ottimo lavoro e al prossimo capitolo! ?

  • CIao Nicholas
    Prima di tutto: se mi metti una biblioteca tra le opzioni non posso fare a meno di votarla!!! Wow, me la immagino già, marmo bianco e libri ?…
    Poi parliamo del capitolo: è davvero scritto benissimo, dall’inizio alla fine. La prima parte è vivida e rendi molto bene l’anno preoccupazione della protagonista, mentre la descrizione finale è la cigliegina sulla torta.
    Hai rappresentato benissimo la maestosità della città, non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo… Continua così! 😉

  • Ciao Nicholas
    Vede giusto Red, è passato molto tempo, si perde un po’ il filo 🙂
    La frase: “Il remo si liberò, e Isabelle se lo trovò tra le mani, a guardarlo con espressione stupita.” vedi se scorre meglio così:
    “Il remo si liberò, e Isabelle se lo trovò tra le mani. Lo guardò stupita.”
    Voto la biblioteca

  • Uffi quanto tempo! Ho avuto difficoltà a recuperare i fili della trama. Vediamo: la sala del trono è banale, quindi o Arena Cangiante o Biblioteca di Marmo. Pensa, pensa. Biblioteca di Marmo!

    Bellissima la descrizione delle sirene, del loro pericolo e di come Isabelle cercava di risolvere il problema 🙂

    Ciao 🙂

      • Ri-ciao, Nicholas.
        Per il ritardo nella mia risposta vedi sotto 😀
        Se vuoi consigli, posso certamente dartene, nei limiti delle mie possibilità. In realtà mi era parso di capire – da nostre interazioni precedenti – che non apprezzassi particolarmente dettagliate dissertazioni.
        Perché se lo devo fare, cerco di farlo al mio meglio, ma allora le possibilità sono due: ti rassegni a leggere un commento piuttosto lungo e pedante o altrimenti scrivi all’indirizzo e-mail che trovi nel mio profilo e ti rispondo in privato con le mie osservazioni.
        Se tu ritieni *davvero* che la cosa possa esserti utile lo faccio volentieri.
        Ciao, ti auguro una buona giornata.

  • Buongiorno Nicholas e Buon Ano
    ho letto i sette capitoli tutti di fila.
    Sai creare e descrivere ottime atmosfere; ricordano scene cinematografiche 🙂
    Ho sentito l’odore del muschio, la potenza e il mistero della montagna, l’umidità della grotta… Ho visto le acque del lago riflettere le luci calde del tramonto 🙂
    Ci sono tutti gli ingredienti del fantasy: il nostro giovani eroe che è un “guerriero” ed è ammirato dai due fratelli, due ragazzi adolescenti di cui non conosciamo ancora il dono… Lo sapremo più avanti… è normale, perché la ricerca della propria identità (il dono/talento) è la caratteristica fondamentale dell’adolescenza. Poi ci sono mostri, il serpente, il drago… indispensabili ostacoli pericolosi e ignoti, quali prove da superare, per conoscer le proprie potenzialità e “crescere”.
    voto come la maggior parte…la città galleggiante…
    ti prego, non inserire troppi nomi nuovi negli ultimi episodi, personalmente, mi fa perdere il filo 🙂

  • Non preoccuparti per il ritardo, anche io ho fatto un’assenza di due mesi, purtroppo con la scuola è difficile trovare un momento libero a volte…
    Il capitolo é scritto davvero bene, ho apprezzato molto tutte le descrizioni, molto vivide e fantasiose, bravo!
    Bellissima questa frase:
    “E allora capì che, qualunque cosa avrebbero dovuto affrontare, loro ci sarebbero sempre stati per lui, e lui avrebbe fatto lo stesso per loro.“
    Voto per la città galleggiante al centro del lago, mi ispira davvero tanto!

      • Ciao, Nicholas.
        Scusami anche tu se vedo solo ora la tua risposta, dal restyling del sito non sono ancora riusciti a riattivarmi la notifica via e-mail delle risposte ai miei commenti, nonostante me l’abbiano promesso già tre volte.
        Come scelgo “la trama” per un racconto su TI?
        Non ci ho mai riflettuto abbastanza da poterti dare una risposta esauriente.
        Posso ricostruire ciò che ho fatto per ogni racconto pubblicato qui: il primo e l’ultimo sono ispirati da racconti molto brevi (diecimilia caratteri massimo) che avevo già scritto per un target dai sei anni in su. Avendo avuto riscontri positivi dal piccolo uditorio, ho provato a espanderli e devo dire che sono soddisfatto del risultato.
        Nel secondo racconto (Il diavoletto di Max Rotella) ho chiesto ai lettori della storia precedente, con apposita domanda al nono capitolo e mi sono fatto guidare dalle loro scelte.
        Gli altri due si enucleano intorno a una singola idea che mi piaceva illustrare (il concetto di “coscienza collettiva” e una rivisitazione del Piccolo Principe), originate da riflessioni che in genere mi vengono in mente… pedalando. Già, direi che la mia fonte principale di ispirazione è le MTB e in subordine la corsa 😀
        Ciao, a presto

  • Ciao Nicholas,
    Ho recuperato i capitoli che mi ero persa e mi sono piaciuti tantissimo. La storia sta entrando nel suo vivo. Le parti che mi sono piaciute di più sono nel capitolo 4 quando scrivi:
    Non era passato tanto tempo, eppure si ricordava di Luvrush solo come un profilo scuro sull’orizzonte, una sbavatura di grigio e nero là dove la pianura incontrava il cielo. Questa descrizione mi è piaciuta moltissimo. Che dire ti faccio i miei complimenti. Ho votato per il lago, mi intrigava molto.
    A presto e buona giornata

    • Grazie Erri, davvero bellissima!
      Mi è piaciuta molto perché i personaggi sono semplici, come avevo chiesto, ma danno tutti un diverso aspetto della vita, come i colori di un arcobaleno, che nell’insieme ci danno una visione bella ma triste della nostra esistenza.
      Ho sorriso quando la bionda è corsa via per “Una Davvero Necessaria Pausa Fumo”, oppure il modo in cui tutti sottovalutavano il giovane Andrea, che alla fine ha scoperto che la vera vittoria è credere in se stessi e nelle proprie capacità.
      “Strepitosa, spumeggiante, superbamente scritta, realizzata con una tecnica sopraffina” o “Bellissima, avvincente, la cosa migliore che abbia mai letto” con tutto il mio cuore.
      Un abbraccio.

  • Ciao Nicholas, non amo molto le scene di azione e i combattimenti, però sei molto bravo nel descriverle, io non riuscirei a rendere le immagini così vivide, me le hai proprio impresse nella mente mentre leggevo.
    Adesso voterei il lago coronato dalle ninfee, anche se erano intriganti tutte le opzioni?
    Buona serata, alla prossima!

  • Mi piacciono tutte e tre le opzioni però voto il lago perché è la stessa descrizione che feci, molto tempo fa, in una partita 🙂 (non so se conosci La Storia Ancestrale).

    La battaglia è ben descritta ed abbiamo finalmente visto Ravdì in azione e le conseguenze del suo uso: Adran non ha riportato ferite, eppure è svenuto uguale 😉

    Ciao 🙂

  • Racconto interessante e accattivante. Non so per quale motivo ma percepisco un’influenza manga sul racconto (il Ravdì, i nostri che uscendo dalle porte di Etelios invadono Arcandia) è probabile che però sia solo una mia impressione. Mi piace l’idea che ogni abitante di Arcandia ha un Dono e che quello dei due ragazzi rimane tutt’ora un’incognita, che sto provando a risolvere con le informazioni contenute nei vari capitoli.
    Se posso permettermi un piccolo consiglio, occhio ai refusi, rischiano di ‘sporcare’ la narrazione che è ben scritta e coinvolgente. Ho votato per il fuoco, la luce, il magma e le fiamme.

  • Ciao Nic,
    bello questo capitolo! Ci sono un po’ di refusi, ma è stupendo! 🙂
    Vorei riuscire a descriverti ciò esprimo per le tue parole, cosa provo quando ti ascolto, quando ti vedo, ma non se ne sono capace.
    Continua così! Ora la mia curiosità è al limite! Fai un nuovo capitolo al più presto! 😉
    Ciao, buona giornata!

  • Ciao Nicholas,
    mi è piaciuto questo capitolo, soprattutto la frase:
    “da sola contro la grandezza del vuoto sottostante, lei sola contro la paura della morte.”
    molto profonda.
    come dice Jaw attento ai refusi, ci sono due o tre errori di battitura. La frase:
    “La testa le sembrava stare per scoppiare” non è molto scorrevole, prova a renderla più fluida.
    comunque bravo.
    ciao alla prossima!!

  • Rieccomi, Nicholas. Ho votato per il freddo.
    Per questi ultimi due capitoli, tra i pochi consigli che forse sarei in grado di darti, ne scelgo uno facile facile: attenzione ai refusi. Rileggi sempre, più volte quello che hai scritto, ti permetterà di trovare la maggior parte degli errori e delle ripetizioni (sì, ci sono anche parole o espressioni ripetute troppe volte a breve distanza).
    Non tutte, no, quello è veramente arduo, ma la maggior parte sì. Ti assicuro che ciò che scrivi ne trarrebbe grande giovamento.
    Ciao, ti auguro un’ottima settimana.

  • Ciao Nicholas, continui a stupirci! Adesso cosa succederà? Boh, voto freddo, neve e gelido ghiaccio, anche se forse ci stava di più fuoco ecc, ma mi ispira di più questa opzione.
    Bravo! Hai reso molto bene la suspance, l’unica cosa: forse avrei riletto una volta in più, c’è qualche errorino qua e là ma niente di catastrofico?.
    Alla prossima, aspetto ansiosa il seguito!

  • Bel capitolo, davvero!
    Ci hai fatto aspettare un bel po’ ma devo dire che hai raggiunto e superato le mie aspettative.
    I personaggi appaiono chiaramente: Peter, scorbutico, Adran, l’eroe, Isabelle, decisa.
    Arcandia è un mondo che esce dai parametri dei soliti fantasy, magnifica e pericolosa, come un cobra reale.
    Con il palazzo sotterraneo ci hai fatto pensare al passato della tua terra, magari ad un antico popolo, ormai scomparso …
    Siamo solo a metà ma mi hai già conquistato, continua così!
    Scrivi benissimo, sei pieno di talento e abilità; il tuo modo di vedere il mondo è davvero interessante.
    Aspetto con ansia il prossimo capitolo.
    Se vuoi vieni a leggere la mia storia, mi farebbe davvero piacere.
    Alla prossima.

  • Ciao Nic,
    Mistero in questo capitolo, forte e intenso, l’ho sentito fondersi con i miei occhi e entrarmi nelle narici
    Ho avvertito tutto il buio intorno a me esattamente come i tuoi protagonisti e quando poi il capitolo è finito, devo essere sincera, mi sono sentita spesata 😛 .
    Scrivi sempre benissimo, con queste parole che entrano nell’animo di chiunque, continua così. Non vedo l’ora di VEDERE come continua e SENTIRE tutto ciò che i tuoi personaggi diranno 😉 .
    Ci sono alcuni refusi, ma chi è che non sbaglia? 😉
    Se hai voglia di passare da me ne sarei molto felice 🙂 .
    Ciao, buona giornata! 😀

  • Ciao Nicholas,
    Questa volta ci sono un po’ di errorini di battitura, ma sei talmente bravo che quasi mi viene da pensare che tu ce li abbia messi di proposito, per vedere se stiamo attenti? Scherzo. Molto bello anche questo capitolo e bravo per la cura che poni nei dialoghi e nelle descrizioni.
    Ci si vede al prossimo.

  • Ho votato per il luogo misterioso! La situazione si fa sempre più dark e la cosa mi piace parecchio…complimenti per le idee originali, chissà come sono questi mostri che si sono intrufolati in Arcandia…magari prima della fine ne incontreremo qualcuno, spero. Ancora complimenti e buon proseguimento.

  • Intrigante e misterioso? Non posso che votarlo 🙂

    Mi è piaciuto molto come hai fatto il vecchio ed il fatto che “scompare nel nulla” lo rende ancora più misterioso. Quindi proseguiamo col mistero.

    Oltre al fuoco diventato fuco, c’è anche un diversi diventato “di versi” (=fatto con i versi 😛 )

    Ciao 🙂

    • Ciao Red, ti rispondo solo ora e mi dispiace.
      In effetti in questo capitolo ho fatto molti errori, un po’ dovuti alla fretta e un po’ al soppravvalutarmi.
      Nei prossimi staró piú attento, ma il tuo commento mi fa capire che presti molta attenzione a ció che scrivo e mi fa felice.
      Mi piacerebbe che il Vecchio fosso un personaggio costante e fondamentale nella storia, in questa è in quelle che seguiranno, ma dipende tutto da voi.
      Grazie mille per il tempo che hai dedicato a me e a Adran.
      Alla prossima

  • Ciao Nicholas, che vecchietto intrigante!
    Mi ha stupito il fatto che sia scomparso di colpo, con il suo modo di parlare tremolante non me lo aspettavo così…
    Arcandia sta diventando un mondo sempre più misterioso e interessante, e per questo voto anche per il prossimo un luogo altrettanto intrigante.?
    Buona serata!

  • Ciao, ho accolto il tuo invito e sono piombato nelle terre di Arcandia. Dopo aver letto i primi tre capitoli tutti d’un colpo devo farti i miei complimenti. Sono già un fan della Ravdì (dove posso trovarne una? XD). Aspetto il prossimo capitolo.
    Ps io voto per il mendicante

  • Wow! Sorprendente come riesci a farmi immaginare tutto, come scrivi bene e come i colori sgargianti appaiano nella mia mente quando leggo le tue parole.
    La tua storia mi ha acchiappare alla grande, afferrandomi delicatamente e trasportandomi con sè.
    Adran mi sta piacendo un sacco, come descrivi i suoi pensieri e le sue emozioni. Sei incredibile! ?
    Ciao, continua così!

  • Ciao Nicholas,
    Capitolo molto bello mi sono piaciute moltissimo le descrizioni, sia quella del deserto d’erba che quella della città vista in sogno da Isabelle. Voglio farti ancora i miei complimenti per la tua bravura.
    Ero indecisa su cosa votare alla fine ho optato per il mendicante anche se mi sarebbe piaciuto poter votare anche la città… magari potrai inserire entrambe… vedremo
    A presto

  • Ciao Nicholas,
    mi è piaciuta moltissimo la descrizione del Deserto d’erba, me lo sono immaginata benissimo…
    Anche questo sogno è descritto davvero bene e mi incuriosisce, perciò ero molto decisa per la scelta finale ma alla fine la curiosità di scoprire cosa c’è di particolare in questa foresta ha avuto la meglio.
    Complimenti ancora una volta!?
    Buona serata!

    • Ciao Federica, avere nuovi lettori fa sempre piacere, perciò ti accolgo con un abbraccio virtuale.
      Il bello di THeINCIPIT è che gli scrittori in erba come me possono confrontarsi con chi ha più esperienza e migliorarsi 😀
      Spero che tutti i tuoi dubbi riguardanti il mio mondo e le sue magie trovino risposta, altrimenti puoi sempre domandarmi ciò che non capisci nei commenti, io proverò a risponderti al meglio!

  • Ciao, Nicholas!
    Non ho altro modo per contattarti, per cui lo faccio qui.
    La storia che mi hai chiesto è online:
    https://storiegratissumisura.com/2017/09/03/racconto-ragazzi-deregulation/
    Vorrei anche sapere se ti fa piacere che io aggiunga in coda il tuo pseudonimo e la richiesta fatta, ossia la frase da cui origina il racconto.
    Ne approfitto per ringraziarti per la fiducia che mi hai dimostrato, spero che la storia ti piaccia.
    Ciao, il weekend ormai è finito, perciò ti auguro una buona prossima settimana 😀

  • Com’è inquietante la descrizione del buio e dei mostri. Certo che se sono già fuoriusciti dalle porte, Adran dovrà proprio darsi una mossa se non vuole che altre vite vengano perse! Secondo me non vuole saperne di portarsi dietro due mocciosi affamati e cercherà di essere irremovibile su questo punto, ma…qualcosa lo costringerà ad accettare alla fine. Qualcosa che va al di là del volere dei ragazzini!
    Complimenti per l’ottimo capitolo, non vedo l’ora di leggere il seguito!

  • Ciao Nicholas. Ti ho trovato perché hai commentato un racconto di Athelas, e così mi sono incuriosita e sono venuta qui da te 🙂
    Sono rimasta molto molto stupita di leggere che hai “soltanto” 12 anni, e mi unisco ai complimenti di coloro che hanno commentato prima di me. Quando avevo circa la tua età, ho cominciato a scrivere un romanzo fantasy che poi ho pubblicato, quindi so bene che anche i più giovani possono avere tantissimo da dire e tu lo fai anche con classe.
    Vedo che chiedi anche consigli, il che dimostra che sei consapevole del fatto che non si smetta mai di imparare. Molto bravo, ti apprezzo davvero!

    P.S. “No (due mocciosi sarebbero solo d’impiccio), ma i ragazzi non sono della stessa opinione” 🙂

  • Buonasera Nicholas, ho accolto il tuo invito… ed eccomi qui. Per essere un ragazzo molto giovane direi che te la cavi proprio bene con le parole. Ma questa non prenderla come una frase che nasce da una scarsa considerazione dei “molto giovani”. Nasce dal pensiero contrario: sono convinta che ci sia molta roba buona nella testa dei “molto giovani”… per cui, quando ne trovo conferma, mi sento bene.
    Mi piace la trama del tuo racconto e quel “Vado a chiudere le porte” nel finale mi ha svelato un Adran in versione eroe solitario… e a tratti mi ha ricordato certi protagonisti di film western, uno di quelli che, insomma, senza tante scene prendono in mano la situazione e via, partono per sistemare i conti.
    Bravo!
    Qua e là ti è scappato qualche dettaglio (cose minuscole… credo siano sviste), ma a volte ė così, controlli e ricontrolli e magari ti sfugge una maiuscola o una doppia virgola 😉
    Buona continuazione e buona avventura 🙂

    Ps: secondo me Adran non li vuole al seguito… ma i ragazzi non gli daranno retta!

  • Un altro bel capitolo che mi conferma quanto tu sia bravo. Ho apprezzato molto le descrizioni. Ti sei preso i giusti tempi per introdurre prima il ragazzo e poi la sorella e dopo averlo fatto, hai indugiato con la “telecamera” (termine che mi piace usare quando si tratta di inquadrare luoghi o persone) nella locanda, in modo che avessimo un panorama completo. Dialoghi molto interessanti, così come i verbi dichiarativi e le espressioni usate. I ricordi orridi di mostri che seminano morte, rende la storia più accattivante e coinvolgente. Per quanto riguarda le scelte, secondo me non vuole portare con se i ragazzi, ma loro sono testardi… 🙂
    Giusto due appunti, magari sono sviste, come capita pure a me che sono frettolosa.
    PS = Grazie per essere passato nel finale del mio racconto.
    – mai invece (o ma, o invece)
    – quelle bocche che magari non toccano acqua (la narrazione è al passato, anche il verbo toccare deve seguire questa regola).

  • Rieccomi, Nicholas. Ho votato che i giovani hanno un’opinione diversa da quella di Adran. Rimango sinceramente stupito dalle capacità che dimostri, ma sei sicuro di avere dodici anni? (Ti rivelo un segreto: io ne ho molto più di sei e mezzo 😀 😀 )
    Mi chiedi consigli, provo a darti qualche impressione (ma poi non lamentarti del papiro 🙂 ): la frase in cui Adran rimugina sull’egoismo del proprietario della locanda non mi è apparsa chiarissima in prima lettura, magari andava esplicitato il soggetto perché pensavo che fosse Adran.
    E poi… e poi niente, complimenti. C’è qualche “d eufonica” che avrei evitato (ad un, ed anche) perché a parte alcune eccezioni ormai di uso comune si dovrebbe utilizzare solo con l’incontro di vocali uguali. Ma scappa spesso anche a me.
    Eviterei anche le parentesi (“fratello, forse”), magari, se non è proprio necessario farcelo sapere, si poteva omettere del tutto.
    Ciao, Nicholas, ti auguro una buona notte, una buona domenica e ottimi giorni a venire 😀

  • Complimenti ancora! Mi piacciono molto questi due nuovi personaggi, uno l’opposto dell’altro, ma entrambi perfetti per l’avventura che sta per iniziare, con la stessa determinazione.
    Per questo voto che lo seguiranno nell’impresa contro la sua volontà, magari di nascosto…
    E poi Adran mi sembra protettivo, quindi non credo sia il tipo da accettare di mettere due giovani in pericolo…
    Bravo, ci vediamo al prossimo!?

  • Ciao Nic,
    La cosa si fa più che interessante! 😀
    Non credevo riuscissi a scrivere tanto bene storie di guerra tanto quanto le favole 😉 .
    Continua così, che magari succede qualcosa di super incredibile! Qualche mistero da svelare? Qualche cattivo da eliminare? Solo il tempo ci dirà dove questa avventura ci condurrà. (Ok, ora la finisco con le rime 😛 )
    Adesso voglio capire di più sulle porte di Etelios, la curiosità mi sta uccidendo!
    Non ti fermare. 😉
    Ciao, buon weekend 🙂 .

  • Ciao Nicholas,
    Il capitolo mi è piaciuto molto specialmente le descrizioni dei due ragazzi, che sono veramente ben scritte.
    Ti faccio i miei complimenti per la fantasia, perché ti sei inventato tutti quei nomi per i paesi, i personaggi etc, che delineano ancora di più il genere della tua storia.
    Ero indecisa su cosa votare, ma alla fine ho scelto certamente, che l’avventura abbia inizio, perché da come mi sono immaginata Adran non potrà rispondere che si alla richiesta dei ragazzini.
    A presto e buon pomeriggio. ?

  • Fantastica? Strepitosa? Coinvolgente? Nessuno di questi aggettivi basta. La tua storia è fantrepitolgente. Mi sono già affezionata ad Adran e al suo paese, ora distrutto.
    La pioggia di sangue mi ha fatto tonare in mente il film di Hunger Games. Ci hai pensato anche tu?
    Comunque ho votato “Il Dono”. Dato che quell’uomo che aveva conosciuto Adran sapeva riscaldare l’aria credo che di questo si tratti: il potere di fare cose impossibili ad un uomo normale. Aspetto con ansia il prossimo capitolo.
    Ciaoo

  • Rieccoci Nicholas, cosa dirti??
    Mi viene in mente solo una parola: Wow!
    Davvero, hai uno stile bellissimo, le descrizioni sono rese perfettamente, così come le emozioni e i colpi di scena… L’incipit mi ha già catturato, e i due bambini alla fine ancora di più!
    Allora aspetto il seguito molto volentieri, complimenti e a presto!?

    • Ciao Naomi.
      Grazie per i complimenti: sono felicissimo che il mio incipit ti sia piaciuto così tanto.
      Ad essere sincero con Biancaneve, la mia storia precedente, mi ero un po’ trattenuto: non ero abituato a fare ironia in un racconto, ma io sono uno che adora il sarcasmo perciò ho provato con quello.
      In questa storia mi sento molto più a mio agio, perciò riesco a scatenarmi!
      Buona Giornata!

  • Ma, sei sicuro di avere dodici anni? E basta?
    Sei formidabile direi… mamma mia io a dodici anni non scrivevo così. Come Hannock ho pensato:
    “ma se scrive così alla sua età quando sarà grande cosa farà?”
    Complimenti ??
    L’incipit mi è piaciuto molto… ho notato solo una piccola cosa… mancava un apostrofo in un’ultima volta, ma queste sono cose da poco e a volte mi sbaglio anche io quindi alla fine quello che ho da dire è solo:
    Bravo, bravo e ancora bravo ?
    Ho votato per le porte di Etelios…
    A presto e buona giornata ?

    • Ciao AUI, grazie mille per essere passata.
      Sì, ho dodici anni (e mezzo), ne compio tredici a marzo.
      Sono felicissimo che ti sia piaciuto il racconto, riguardo agli errori ti prego invece di farmeli notare: un po’ per migliorarmi, un po’ è per bloccare l’arroganza e il narcisismo che stanno montando dentro di me.
      Spero che gli altri ti entusiasmino quanto il primo.

  • Leggendo questa storia ho immaginato un bravo autore che ha al suo attivo un certo numero di letture, soprattutto fantasy. Poi leggo che hai solo dodici anni e ho pensato che cosa potresti scrivere a venti o trenta. Solo best seller, credi a me 🙂
    Sei talmente bravo che non saprei che critica muoverti. Perfetto l’incipit e la chiusura (a proposito, ho votato per i bambini). Perfette le descrizioni delle valli, del sentiero, della montagna, come pure i gesti che compie, persino le sue emozioni. Ti seguo con piacere 🙂

  • Rieccomi, Nicholas. Ho votato per i due bambini, ce li hai appena presentati, la curiosità è tanta 😀
    Apprezzo moltissimo il fatto che tu abbia deciso di cambiare completamente tono rispetto all’ironia fiabesca del racconto precedente. Non perché lo stile precedente non mi piacesse, tutt’altro, secondo me affrontando generi nuovi dimostri molto coraggio e voglia di crescere.
    Mi piace questa immagne: “era come se gli avessero scavato nel petto, gli avessero strappato il cuore e lo avessero sostituito con un pugno di fango pulsante.”, ma forse le tre ripetizioni dello stesso verbo ne ostacolano la bellezza.
    Ad esempio: “era come se gli avessero scavato nel petto per stappargli il cuore e sostituirlo con un pugno di fango pulsante.”, può rendere la stessa immagine.
    Ciao, bravo e complimenti, ti auguro un mucchio di giornate divertenti.

  • Ciao Nic,
    La tua storia mi piace, battaglie e tristezza, un argomento che mi ha sempre incuriosito.
    La pioggia che cade addosso al tuo protagonista mi inzuppato i capelli e impregnato i vestiti, tutto mi è sembrato reale. Sei bravissimo e incredibile, un giorno mi sveli il tuo segreto, perchè non credo che riuscirò mai a raggiungerti in bravura.
    Questa storia mi ha ricordato molto un libro che sto leggendo e che mi piace molto, forse hai preso ispirazione anche tu da esso.
    Il tuo stile è incredibile e questa nuova storia la seguo più che volentieri.
    Ciao, Nic, al prossimo episodio! ?
    Continua così!

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