Dove eravamo rimasti?
La porta d’ingresso
“Ci vediamo davanti al solito pub tra mezz’ora” annunciai a Edo mentre infilavo nello zaino le fotografie, lo strano oggetto opalescente e gli appunti che avevo preso in biblioteca. “Questo mistero dura da ormai troppi anni” continuai mentre recuperavo dall’armadio una borraccia e una felpa.
“Non ti ho mai vista così risoluta” disse Edo mentre raggiungevamo la porta di ingresso. “Io torno a casa a prendere alcune cose che potrebbero servirci durante questa avventura, a dopo” vidi Edo camminare a passo svelto verso casa. Iniziai a sentire una forte emozione, ansia mista ad eccitazione. Stavo per imbarcarmi in una strana avventura, ma per fortuna non sarei stata sola: la vicinanza di Edo mi dava sicurezza. Eravamo amici da sempre.
Lo trovai vicino al pub, anche lui portava uno zainetto non troppo pieno. Iniziammo a passeggiare e a parlare del più e del meno: avevamo paura che i nostri pensieri e le nostre supposizioni fossero trapelate in qualche modo e temevamo di essere scoperti o inseguiti. Con calma ci recammo verso il confine della città vecchia. Non c’era anima viva in giro. Arrivammo all’imbocco del parco cittadino al tramonto. “Proseguiamo?” mi chiede Edo guardandomi negli occhi. “Certo, ormai siamo qui, abbiamo indizi per capire come proseguire. Andiamo avanti” dissi continuando a camminare. Stavamo percorrendo la stessa strada che avevamo fatto qualche giorno prima, non si sentiva neppure il verso di un insetto. C’era un silenzio surreale, solo i nostri passi scandivano il tempo che passava. Arrivammo al punto in cui avevamo visto la voragine: “Era qui, vero?” chiesi conferma ad Edo, che nel frattempo si era chinato a terra per verificare meglio. “Si, il punto è questo, ma non c’è alcuna traccia dell’esplosione”. Mi accucciai a terra insieme a lui, lo conoscevo, stava riflettendo ed era meglio lasciarlo stare per qualche minuto. Nel frattempo mi guardai intorno. C’erano resti di una fontana, qualche panchina rotta e nient’altro. Pensai a come doveva essere stato bello questo parco. Mi riportò alla realtà Edo: “Guarda, anche qui ci sono tracce di pavimentazione circolare, anche se solo in alcuni punti” me li indicò. “Sicuramente in origine la pavimentazione in questo punto era come quella delle tue fotografie, ma adesso è stata rattoppata in qualche modo”. Dobbiamo trovare il modo di entrare, questa è sicuramente una porta di ingresso.
Iniziammo a perlustrare la zona, sempre attenti ad eventuali rumori sospetti. Ad un certo punto fui attratta da un tavolino in cemento, che stonava rispetto a tutto il resto. Pur essendo ammaccato, come il resto degli oggetti, sembrava di fattura differente. “Guarda Edo, cosa ne pensi? Mi sembra diverso” indicai con la mano il punto che stavo guardando. “Hai ragione” disse avvicinandosi al tavolino. Era quadrato, con una copertura in legno malandata per le intemperie, ma che chiaramente era stata rattoppata. Vidi Edo recuperare dallo zaino un coltellino, che utilizzò per sollevare alcune lastre di legno. Ci guardammo allibiti: “Ma è una consolle, guarda quanti tasti e solchi” esclamò Edo. La consolle era in linea d’aria sulla stessa direttrice che portava al punto in cui era avvenuta l’esplosione. “Perfetto, sicuramente è necessario inserire una password per poter aprire il passaggio, ora dobbiamo capire come fare” suggerii ad Edo. Stavamo decidendo cosa fare quando udimmo dei passi. Scappammo all’interno di alcuni cespugli li vicino con tutte le nostre cose. Tutte tranne una “Edo, il coltellino!” Era rimasto sulla consolle scoperchiata.
Il cuore iniziò a battere all’impazzata. Ci avrebbero trovato! Forse uccisi!. Ma non accadde nulla di tutto questo. Erano due guardie, controllarono solo il punto dell’esplosione e andarono via rapidamente, così come erano arrivate.
Tornammo alla consolle. “E’ piena di buchi, asticelle e tasti. Sarà difficile trovare la combinazione giusta” sussurrai ad Edo per non fare troppo rumore. “Aspetta” mi ricordai dell’oggetto opalescente “Proviamo con questo” lo porsi ad Edo “Grazie, stavo per chiedertelo”. Studiammo per qualche minuto la consolle per capire dove posizionare l’oggetto”. Nel frattempo il sole era del tutto calato. Era pericoloso stare li all’aperto. Edo scattò una fotografia alla consolle, la ricoprì e tornammo a nasconderci nei cespugli. Fu una grande idea, perché riguardando la fotografia notammo dei segni che ad occhio nudo non erano visibili. Erano come delle linee curve e sinuose. “Ecco!” esclamò Edo “La posizione giusta della chiave è questa!”
“Sei pronta?” mi chiese Edo con occhi brillanti. “Si” e insieme appoggiammo la chiave nei punti che la raffiguravano. Bastò quello per lanciare un fascio di luce verso un punto della pavimentazione rattoppata. Un fruscio scoprì una porzione di pavimento. La porta si era aperta, lasciando spazio ad una scala che proseguiva verso l’oscurità. “Scendiamo” e mentre percorrevamo gradino per gradino, sopra le nostre teste la luce della luna svanì. La porta si era chiusa alle nostre spalle.
Sono entrati, cosa trovano dopo la lunga rampa di scale?
- Si ritrovano davanti ad una stele informativa (50%)
- Si ritrovano al ciglio di una strada trafficata (0%)
- Si ritrovano in una piazza animata (50%)

01/11/2021 at 13:10
È passato più di un anno: non mi ricordo niente! Comunque voto che si perdano nell’antica città. Molto carino l’enigma anche se non ho ben capito il suo significato…
Ciao 🙂
27/04/2020 at 18:31
Ciao Federica 🙂 una piazza animata sarebbe una bella sorpresa!
26/04/2020 at 12:00
Non ricordo quasi niente di questa storia, però mi ricordo che c’era un mistero da scoprire. Voto per la Stele Informativa 🙂
Ciao 🙂
22/04/2020 at 23:25
Io opto per ulteriori ricerche, di modo da attirare più guai 🙂
23/04/2020 at 22:14
Grazie del commento
23/02/2019 at 00:03
Opto per Tiffany. Ciao spero di continuare a leggerti!
31/01/2019 at 00:05
Volevo votare la Città Vecchia ma poi ha prevalso “Tiffany, l’amica che lavora nella azienda informatica, ha delle notizie forse utili ” sarà che sono informatico dentro e mi chiedo quali notizie possa portare 😉
Riassuntino per chi non vuole rileggesi tutto?
Ciao 🙂
29/01/2019 at 23:15
Ciao a tutti, ho caricato il nuovo episodio. Prometto che da oggi scriverò velocemente, l’ispirazione è tornata!!
30/01/2019 at 01:02
Finalmente!!!
17/08/2018 at 12:09
Ciao! Ho letto questa storia e francamente sono curiosa di molte cose: dalla scomparsa della madre al nuovo oggetto trovato, e ovviamente alle informazioni nascoste all’interno del parco. Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo così da scoprire il tutto, o almeno quello che si può ahah. Alla prossima, e complimenti!
24/04/2018 at 13:17
Ti posso dire che mi hai intrigato?
Mi hai intrigato (mi avevi detto di si vero?)
Bella storia, ben spesa, mi piacciono i personaggi
Per il momento non ti do giudizi, aspetto la prossima
Ciao
pienne
18/03/2018 at 00:33
REPEAT MODE ON
Troppo tempo! Come faccio a seguire questo appassionante giallo/mistero se mi scordo tutto?
REPEAT MODE OFF
Indaga sull’oggetto.
Ciao 🙂
28/01/2018 at 23:43
Ahhh finalmente andiamo avanti con la storia…curiosa di sapere il proseguo…ho votato per il discorso col padre. 🙂
28/01/2018 at 20:43
Troppo tempo! Come faccio a seguire questo appassionante giallo/mistero se mi scordo tutto?
Mi piacerebbero tutti e tre, ma alla fine ho votato la via più facile: l’intuizione.
Ciao 🙂
20/09/2017 at 00:04
Rieccomi, Federica. Ho votato per lo zio, avrà qualcosa di interessante, magari sgraffignato all’avo 😀
Ciao, ti auguro una buona serata
12/09/2017 at 22:16
Ciao Federica, mi piace moltissimo come riesci a rendere la suspance in ogni momento, anche nei dialoghi.
Sono sempre più curiosa, e dato che lo zio ha lasciato il discorso a metà voto che sia lui al telefono…
Buona serata!?
11/09/2017 at 15:28
Silvia ha informazioni…
Ho come l’impressione che qui si parli parecchio 😉 tutti hanno qualcosa da dire e la dicono. Mi pacerebbe che nei prossimi episodi gli avvenimenti ce li mostrassi, senza dirceli 😉 La storia si segue comunque con interesse, sei brava in questo.
10/09/2017 at 22:00
Bella storia, mi piace come la racconti. Curiosa di sapere notizie dallo zio. Alla prossima puntata… 🙂
10/09/2017 at 20:16
Restiamo sullo zio, mi sembra che possa sapere molto più di quello che ha rivelato. Credo che nel terzo capitolo possa accadere qualcosa d’importante, ma sono sicuro che ci hai già pensato 😉
Ciao e a presto.
10/09/2017 at 19:12
Restiamo sullo zio.
Già va meglio stavolta: è meno raccontino. Continua così.
10/09/2017 at 18:31
Maledettamente indeciso, alla fine ho votato la nonna di Silvia.
Capitolo interessante, niente che porti avanti la storia ma allo stesso tempo rende l’atmosfera più interessante 😉
Ciao 🙂
06/09/2017 at 22:44
Incipit interessante che meriterebbe più calma. C’è troppo e accade tutto velocemente. Non abbiamo nemmeno il tempo di conoscere bene i personaggi, chi sono, come si chiamano, chi è il protagonista. Il contesto storico e il mondo in cui i personaggi si muovono andrebbe descritto prima del primo punto di svolta (che qui arriva troppo presto), Io avrei sfruttato almeno i primi due capitoli per descrivere la quotidianità dei personaggi e il mondo che li circonda.
04/09/2017 at 16:02
Scopriamo di più sulla città prima di fare una scoperta.
Ciao Federica, è un piacere tornare a leggere le tue rinomate avventure. Mi metto comoda e ti seguo fino in fondo a questo viaggio che già si prospetta coinvolgente.
04/09/2017 at 13:01
Uno degli amici scopre qualcosa. Bell’incipit, davvero molto dinamico e coinvolgente. E scritto bene. Aspetto il proseguio. 😉
A presto
02/09/2017 at 12:24
Stupendo!!! Curiosissima di leggere il seguito. ?
03/09/2017 at 21:08
Grazie! ?
02/09/2017 at 11:55
Ciao Federica, mi hai acchiappato subito con la tua atmosfera misteriosa…
Un incipit bello soprattutto perché ci fa entrare subito nel vivo dell’avventura, lasciandoci con mille domande a cui darai risposta nel corso della storia.
Seguo volentieri, brava!☺️
03/09/2017 at 21:07
Grazie! Si darò risposta a tutte le domande!
02/09/2017 at 10:47
Questa storia mi ha incuriosito non poco. Una città abbandonata, i resti di un incendio, degli amici a caccia di avventura. Sento già in bocca il sapore del mistero. ?
Mi piacerebbe sapere di più sui tuoi personaggi, cerca di descriverceli un pochino, giusto per identificarli meglio. ?
Continua così e verrà fuori una cosa esagerata!
Ciao.
03/09/2017 at 21:06
Si tanto mistero! 🙂
02/09/2017 at 05:14
Bentornata 🙂
Bell’ambientazione, clima giusto e personaggi ideali. Credo ne verrà fuori un racconto coi fiocchi, e intanto ho votato affinché qualcuno faccia una scoperta interessante sul parco. A presto e buona scrittura 🙂
02/09/2017 at 18:35
Grazie, ci vediamo presto! Ora passò al tuo nuovo episodio!
02/09/2017 at 01:21
Rieccomi, Federica. Le ambientazioni che preferisco: un luogo normalissimo dove succedono cose che normali non sono. L’esercito ha chiuso un pezzo di città?
Cosa c’è sotto? Radiazioni? Mutanti spaziali? Un’epidemia di indigestioni di peperonata ha reso l’aria irrespirabile?
Scommetto che lo scopriremo 😀
Ciao, ti auguro un buon weekend
02/09/2017 at 18:35
Ahah grazie! A presto!
02/09/2017 at 00:34
Ciao, che bella sorpresa, bentornata…è sempre bello leggerti!! Voto scoperta interessante 🙂
02/09/2017 at 18:34
Grazie!
01/09/2017 at 23:52
Secondo!
Sei tornata anche tu e ci ritroviamo qui. Vediamo cosa ci racconti stavolta.
A proposito, ti rinnovo il mio vecchio consiglio: non “raccontare” come se stessi facendo il resoconto giornalistico di un evento, mostraci i personaggi attraverso i loro gesti, facci vedere i luoghi, incuriosuscici.
Cominciamo con questa scoperta interessante.
02/09/2017 at 00:12
Ok seguo il consiglio… mi sono un po’ arrugginita
02/09/2017 at 09:00
Ho scritto “incuriosuscici”? E cos’è, un sushi trattato con incuria? Oh povero me…
01/09/2017 at 23:40
Primo!
Uno degli amici fa una scoperta interessante sul parco, così poi l’esercito cittadino indirà il coprifuoco, il tutto mentre scopriamo città vecchia 😛
Ciao! Bentrovata. L’incipit è molto interessante. Anche se classificato come avventura, non sembra essere nel nostro mondo conosciuto, quindi mi aspetto innumerevoli sorprese 😉
Ciao 🙂
02/09/2017 at 00:13
Ciao! Grazie di essere passato!