Mi presento
Si, sono un serial killer, e godo nel fare il mio “lavoro”
La polizia sta impazzendo nel tentativo di individuarmi ma non ci riuscirà mai, e il motivo è molto semplice.
Io non seguo uno schema, non prendo di mira una determinata categoria di persone, io uccido a caso.
Perché, mi direte.
La risposta è che mi piace farlo.
Togliere la vita a un essere umano è un privilegio unico, ti rende simile a Dio e, una volta iniziato, non smetteresti mai.
Ho all’attivo dodici omicidi e oggi, nel giorno del mio compleanno, la tredicesima vittima ignora di star vivendo le sue ultime ore terrene.
So che siete curiosi e vorreste sapere la sua identità, ma purtroppo non posso accontentarvi dal momento che ne sono anch’io all’oscuro. Posso solo dirvi che razza, ceto sociale o altre cose non m’interessano, io vivo di sensazioni, e in base ad esse faccio le mie scelte.
Però oggi è un giorno speciale, e ho deciso che sarò io a fare un regalo a voi.
Oggi mi seguirete nel mio lavoro, proprio così. Sarete al mio fianco per tutta la giornata, da quando inizierò a pedinare l’obiettivo sino alla sua esecuzione, non è fantastico? Vi renderò partecipi di un evento eccezionale, potrete assistere allo spettacolo dalla prima fila.
Bene, dopo questo breve ma doveroso preambolo, preparate i popcorn e mettetevi comodi.
+ + +
Il traffico è, come sempre, caotico.
Essendo nato in uno sperduto paesino di campagna, ho faticato non poco ad abituarmi ai ritmi frenetici della grande città. Una volta ambientato però, ho capito che per il mio “lavoro” sarebbe stato un grosso vantaggio. Nascondersi e passare inosservati è molto più semplice, inoltre la varietà di possibili obiettivi è sconfinata.
Oggi, ad esempio, ci troviamo in un centro commerciale, uno dei più grandi e frequentati della città. Naturalmente sono arrivato a piedi, l’automobile potrebbe rappresentare un grosso impedimento durante “l’operazione”
Mentre mi avvicino agli ascensori mi guardo attorno. Il mio obiettivo potrebbe essere già tra la decina di persone che salgono con me, oppure intento a provare un abito nel negozio più lontano, al momento lo ignoro. Quando le porte si riaprono, lascio che siano gli altri ad uscire per primi e li osservo uno ad uno.
No, non è ancora il momento.
Siamo ormai a dicembre, ed è tutto uno sfavillio di luci e colori. Le decorazioni natalizie occupano tutte le vetrine, mentre un grande albero è stato issato al centro della galleria. Vanamente rincorsi dalle madri, bambini urlanti e festanti si fiondano verso un babbo natale che distribuisce caramelle poco distante. Mi avvicino anch’io e sorrido ad alcuni di loro, altri li accarezzo sulla testa.
Ma cos’è questo brusio, perché quelle facce inorridite? Ah, ho capito, ma non dovete preoccuparvi, anch’io posseggo un codice etico e morale. Le mie precedenti vittime erano tutti soggetti adulti e vaccinati, mentre l’anima dei bambini è pura, non ancora contaminata dalle bassezze e nefandezze della vita. Non toccherei mai uno di loro.
Lascio il gruppo ed entro in un negozio di abbigliamento. Non mi stupisco che la maggior parte dei clienti sia di sesso femminile. Le osservo prendere i capi appesi, girarli e rigirarli tra le mani e poi riporli ordinatamente. Adoro questo modo di fare, a volte penso a come sarei stato se fossi nato donna. Una commessa si avvicina e mi chiede se ho bisogno d’aiuto. Le indico distrattamente un gruppo di donne poco distante. «Ci sta già pensando mia moglie, grazie» Le rispondo amabilmente.
Improvvisamente ho un capogiro, la vista mi si annebbia e devo appoggiarmi a un appendiabiti per mantenere l’equilibrio. È l’inizio di una delle mie crisi, ma ormai sono collaudato e tranquillizzo la commessa che, spaventata, mi chiede se mi sento bene. Lascio il negozio e raggiungo il punto di ristoro più vicino, quindi prendo posto a un tavolino appartato. La crisi è leggera, e bastano un bicchiere d’acqua e una delle pillole che porto sempre con me per rimettermi in sesto.
Dimenticavo di dirvi che soffro di epilessia, ma la malattia non mi ha mai ostacolato. Di solito le crisi arrivano ogni due giorni, per cui oggi ho già dato. Non lasciate le poltrone e continuate a godervi lo spettacolo.
Mi riposo una decina di minuti, quindi riprendo la mia caccia. Entro ancora in un paio di negozi, uno di telefonia e l’altro che vende bigiotteria, ma anche qui non riesco a individuare nessuno. Poi vengo attirato da una vetrina addobbata in modo davvero superbo. Si tratta di un grosso store di calzature, ci sono già stato in passato ed è strapieno di persone. Nel reparto maschile incontro le coppie più disparate, ma la scena ricorrente è sempre la stessa. Il marito che prova un modello e, al suo fianco, la moglie che scuote inesorabilmente la testa. Ma non devo farmi distrarre, sento che il mio obiettivo si trova qua dentro. Mi aggiro tra gli scaffali fingendo interesse per alcune scarpe da ginnastica, poi ho un sussulto, e le sensazioni si fanno più forti.
La mia prossima vittima è li, a due passi da me, sorrido.
Come procediamo?
- L'obiettivo è una guardia giurata del negozio. (50%)
- L'obiettivo è un uomo di mezz'età. (7%)
- L'obiettivo è una giovane donna. (43%)

03/01/2020 at 10:31
Sono appassionato di storie sui seriali e questa promette davvero bene.
Il consiglio di una cara amica di tornare su TI è stato davvero prezioso 😀
Andiamo con un’ altra vittima ^^
04/01/2019 at 08:05
Ciao Danio.
Buon natale e buon anno anche a te 🙂
Alla prossima.
31/12/2018 at 01:02
è Natale… dai facciamo un episodio che parli un pò di un giorno “ordinario”… ma sono nettamente inferiore come scelta… vabbè staremo a vedere.
Ciao Danio, purtroppo la lunga assenza non ha giovato alla mia lettura, spero di capire il seguito ripartendo da qui.
ciao ciao e Buon Anno!
Ilaria
31/12/2018 at 17:36
Eh lo so che la lunga assenza non aiuta, vorrà dire che cercherò di farmi perdonare con i prossimi. Grazie per il commento e buon anno.
28/12/2018 at 15:49
Mi piace lo stile e anche la continua ricerca di dialogo e conferme che il personaggio cerca nei lettori.
Però mi piacciono anche gli imprevisti, e quello di essere beccato è uno di questi 🙂
28/12/2018 at 17:31
Grazie e benvenuto Bruno.
È la prima volta che sperimento questo tipo di scrittura, ovvero il dialogo tra il protagonista e i lettori, e mi fa davvero piacere che tu lo abbia apprezzato. Ti aspetto per il prossimo, grazie ancora.
27/12/2018 at 09:55
Ciao Danio e ben tornato.
braccato sì, beccato ancora no.
un’altra vittima.
27/12/2018 at 17:00
Ciao Maria, ben ritrovata.
Si dai, forse un’altra vittima ci potrebbe anche stare, o magari anche di più, vedremo.
A presto.
26/12/2018 at 10:56
Ciao
Racconto “mix” tra thriller, avventura, forse giallo… Scrittura scorrevole, le scene si vedono.
Mi piacciono meno gli intercalari di “dialogo” con il lettore.
Ho votato un’altra vittima.
26/12/2018 at 11:08
Ciao Louise, grazie per il commento e benvenuta.
Ho messo il racconto in “avventura” in quanto quando lo iniziai non avevo un’idea di dove sarei andato a parare. Diciamo che la tua definizione di “mix” ci potrebbe stare tutta.
Per quanto riguarda i dialoghi coi lettori, all’epoca lo consideravo il tocco in più, tuttavia capisco che non può piacere a tutti.
Grazie di nuovo e a presto.
26/12/2018 at 08:35
Ciao Danio,
bentornato!
Leggo con piacere che anche tu, come altri autori, hai pubblicato un tuo lavoro, questo scusa la tua lunga assenza 🙂
Il racconto cruento del tuo serial killer è curato, ma ha due punti che mi lasciano perplessa:
1) si fa riconoscere dalla receptionist, le fa un augurio che la terrorizza e che, quindi, piazza il suo viso tra i ricordi di lei.
2) dubito che tagliando la giugulare a qualcuno,con il cuore in attività, si possa rimanere puliti, sopratutto se si continua a restare intorno alla vittima e tu racconti, anzi lo fa il killer, di sentita irrigidirsi e poi afflosciarsi.
Derto questo, sono felice che tu sia tornato e aspetto il nuovo episodio, con la speranza che lo becchino, magari individuandone l’identità e catturandolo più avanti, visto che siamo ancora al quinto capitolo.
Ciao Danio, ancora coplimenti per la pubblicazione e alla prossima!
p.s. per il Natale è tardi, ma posso augurarti Buon S. Stefano.
26/12/2018 at 09:40
Ciao keziarica, mi fa davvero piacere rivederti. In effetti la pubblicazione del libro mi ha preso molto, inoltre ho in ballo un altro progetto che mi tiene “leggermente” impegnato.
Per quanto riguarda l’episodio “tento” di giustificarmi.
Se ben ricordi, anche nei precedenti il nostro killer non ha fatto nulla per mascherarsi o cancellare eventuali prove. È sicuro di se, o forse non gli importa affatto di essere catturato, ma questo credo lo scopriremo nei prossimi capitoli.
Per ciò che riguarda l’omicidio, e precisando che non ho mai sperimentato di persona, ho dato per scontato che tagliare la gola a qualcuno standogli alle spalle dovrebbe preservare da eventuali schizzi di sangue.
Sperando di aver soddisfatto i tuoi dubbi, ti auguro un buon Santo Stefano, ciao.
25/12/2018 at 14:02
Non l’ho visto seguire da nessuno…
Anche se siamo a Natale non mi sembra un tipo da diventar buono, però siamo al quinto capitolo, quindi direi che è giunto il momento di essere beccato 😉
Ciao 🙂
25/12/2018 at 18:08
Lo penso anch’io, anche se sono l’autore e non dovrei dirlo 😉
Grazie e buon Natale.
23/12/2018 at 18:12
Ciao Danio
Riprenderai a scrivere?
Ti auguro serene festività.
23/12/2018 at 19:54
Non ne ho idea, è stato un momento molto difficile per me. Buon Natale a te 🙂
15/09/2018 at 21:33
Ciao Danio. Quand’è che riprendi? Quaggiù sono tornati un po’ tutti i vecchietti, francescoturad, befana profana, mrs. riso, jaw, io e, persino, Napo… Ti aspettiamo.
17/08/2018 at 11:59
Questa storia mi sta piacendo abbastanza, sia perchè il killer ancora rimane nell’ombra, sia perchè amo le storie che descrivono il crimine o dove vi sono dei killer in generale. La tua è descritta abbastanza bene, i miei complimenti. Ho votato per la comunicazione ai media del prossimo posto dove avverrà il delitto. Alla prossima!
31/01/2018 at 22:08
Ciao! io voto per un inseguimento, erano in tanti in quella chiesa e quindi qualcuno può avere avuto dei sospetti…
Leggo ora che i sei preso una pausa momentanea, mi raccomando, torna presto!!!
14/12/2017 at 15:27
Chiedo scusa a tutti, non me ne vogliate. Ma sono presissimo dal mio nuovo romanzo e sto ancora smaltendo l’entusiasmo per la pubblicazione di JACK il mio primo che sono riuscito a mandare alle stampe. Non abbandono il sito ne tanto meno il racconto, spero di tornare a breve, grazie a tutti.
05/02/2018 at 15:03
Leggo ora della tua bellissima avventura! Wooooww!
Ti aspetterò qui.
Ciao e in bocca al lupo per tutto
Ilaria
14/12/2017 at 10:03
Il killer sceglie la sua prossima vittima… Perché non un altro killer, alla Dexter per intenderci o, che ne so, un politico, di quelli con le mani in pasta dappertutto e un paio di condanne per corruzione e falsi in bilancio. Potrebbe essere un modo per conquistarsi contemporaneamente l’attenzione dei media e l’apprezzamento del popolo. Sai cosa mi piace di questo tuo nuovo racconto? Il tono confidenziale della voce narrante, l’orrore raccontato con inquietante semplicità, quasi come se non fosse oggettivo, ma solo negli occhi di chi guarda e nelle orecchie di chi ascolta, come se quelli sbagliati fossimo tutti noi oltre la quarta, spettatori interessati e tutt’altro che passivi (visto che ci chiedi di scegliere) di un qualcosa che forse non capiamo fino in fondo ma che cattura comunque il nostro interesse, un interesse che potrebbe persino essere necessario al tuo serial killer… E se fosse davvero così? Se bastasse abbandonare la sala per farlo smettere? Lo faremmo o resteremo lì, seduti e comodi ad attendere che si alzi il sipario su un nuovo atto?
14/12/2017 at 15:29
Grazie Lou, un commento davvero fatto bene e che mi da anche alcuni spunti per il proseguo. Per il prossimo capitolo ho appena scritto un commento sopra, anche a te chiedo un po di pazienza, mi siete mancati e cercherò di tornare al più presto, grazie di cuore.
02/12/2017 at 12:26
Sono già al secondo episodio https://theincipit.com/2017/11/a-criminal-mind-drago/2/
29/11/2017 at 23:30
oh, ma ci sei??
19/11/2017 at 19:12
Caspita! Altro che avventura, qui parliamo di horror. Certo che sai proprio raccontare bene il punto di vista di un serial killer. Anche nel leggere le mente dei tuoi lettori. 🙂
Arrivata a questo punto voto per la scelta della prossima vittima. Mi è subito venuta in mente la figura del sindaco della città. Il serial killer vuole alzare il tiro, giusto? Allora una figura di spicco del genere potrebbe risultare difficile da raggiungere. Ma dato che la maggioranza vuole altro, sono curiosa di vedere da chi si è fatto scoprire il serial killer. Ovvio che seguo.
15/11/2017 at 14:19
Ciao Danio, scusami ma stavolta è un caso se ho trovato un nuovo episodio, mi sono arrivate notifiche strane poi più nulla… comunque ho votato perché qualcuno lo segua. Bello, questo episodio, molto tensivo.
11/11/2017 at 19:10
Buona Sera Danio,
mi sono letto i primi quattro capitoli in una volta.
Mi ricorda molto il tuo racconto precedente, più che altro per le tematiche che, mi sembra di capire, ti affascinano molto.
Molto bella la scelta di rompere la quarta parete stile Dexter.
Ho scelto che qualcuno segue il killer per poterti permettere di aggiungere un altro personaggio e dare una svolta alla trama.
A presto! 🙂
07/11/2017 at 22:29
Borioso com’è vorrà farsi notare dalla stampa.
Questo tizio è troppo sicuro di se, dovrebbe scendere dal piedistallo.
Vedremo i risvolti della storia, ciao
07/11/2017 at 12:16
Mi è capitata la stessa cosa con il mio ultimo capitolo, è sparito chissà dove e ho dovuto ricaricarlo 🙂
Il killer ha avuto un piccolo pubblico, forse gli è piaciuto e vuole una platea più vasta, quindi comunica ai media… 😉
07/11/2017 at 10:59
sembrerebbe disorganizzato, scusa.
07/11/2017 at 10:58
Ciao Dario,
perdonami: avevo dimenticato di cliccare su SEGUI LA STORIA e non mi arrivavano le notifiche… XD. Ma eccomi tornata!
Direi che il nostro serial killer è uno a cui piace quel che fa e a cui piace che si sappia che lo sa fare bene, quindi opto per la stampa. Se devo essere pignola, essendo stato questo genere il mio di tanti anni fa, un serial killer difficilmente adotta tecniche di uccisione così distanti tra loro. E’ organizzato o disorganizzato? Sarebbe disorganizzato visto il macello con Rambo e con il testimone involontario… Forse servirebbe un aiutino in più per delineare la condizione di malattia da cui è afflitto.
Io adesso aspetto il prossimo capitolo, magari lasciamo vivere la prossima vittima fino a quello successivo 😉
06/11/2017 at 14:43
Questa volta il killer ha osato troppo, qualcuno lo segue.
Ma chi?
06/11/2017 at 20:55
Chi lo scopriremo se vince l’opzione 🙂
Grazie e a presto.
06/11/2017 at 05:23
Ciao Danio
Secondo me, questo “killer” non può fare a meno di comunicare ai media. Se no, che fa? Si auto celebra? Rischia, gode e non lo sa nessuno? No, non mi sembra coerente con la sua personalità.
Sono d’accordo con Ilaria, la storia non può ridursi ad un elenco di vittime…
.
06/11/2017 at 20:54
E allora facciamo un bell’annuncio stampa 😉
Grazie Maria, al prossimo.
22/11/2017 at 13:50
Ciao Danio
Tutto bene?
Un saluto
06/11/2017 at 00:13
Ciao
Facciamolo seguire, dopotutto il racconto non può ridursi ad un elenco di vittime.
Scelgo questa opzione per far decollare la storia.
Ciao alla prossima!
Ilaria_S
06/11/2017 at 20:53
E la storia decollerà…promesso 😉
Grazie e a presto.
05/11/2017 at 23:27
Ha osato troppo: vorrei che scorresse un po’ di adrenalina 😉
Ma comunque do anche il suggerimento per la prossima vittima: una rockstar!
Ciao 🙂
06/11/2017 at 20:53
Una rockstar…bellissimo!
Ciao Red. al prossimo.
05/11/2017 at 23:23
Ha osato troppo fingendosi medico davanti a tutti quei testimoni, qualcuno lo segue.
Che ridere, Danio, credevo di avere le allucinazioni: stamattina avevo letto il tuo quarto capitolo e poi non lo trovavo più per votare! Le magie di internet 🙂
Però se alza la posta a ogni capitolo, prima della fine questo va ad attentare alla vita del papa o di Donald Trump 😉
Ciao
06/11/2017 at 20:52
C’è stato un errore tecnico, comunque risolto 🙂
Per quanto riguarda il nostro protagonista, credo che la strada non sarà così facile.
Grazie e al prossimo 🙂
05/11/2017 at 21:52
Secondo me ha osato troppo!
Un buon capitolo che avrei voluto giocare fin dall’inizio,pazienza inizierò a giocare da adesso.Mi piace molto per ora.
06/11/2017 at 20:50
Grazie, a presto 😉
05/11/2017 at 20:18
Anche il mio commento di stamattina è sparito, ma tu l’avevi letto già.
Hai scoperto l’arcano del capitolo scomparso?
Intanto ho dovuto anche votare di nuovo, stesso voto per la prossima vittima a caso.
05/11/2017 at 20:21
Infatti.
Mi hanno detto che si è trattato di un problema tecnico e mi hanno consigliato di ripubblicarlo, cosa fatta.
Grazie Napo, a presto.
05/11/2017 at 19:06
Ripubblicato…buona lettura 🙂
05/11/2017 at 14:23
Sono basito.
Ho pubblicato il quarto capitolo e ho anche visto un commento, ma The Incipit l’ha tolto…è possibile???
05/11/2017 at 17:28
Devi chiederlo alla redazione. Io ho letto l’episodIo e non mi pare fosse censurabile, però qualcuno potrebbe avere protestato per le modalità dell’assassinio del prete.
05/11/2017 at 19:39
Fatto 😉
04/11/2017 at 21:12
E facciamocelo sto viaggio nella psiche di un folle 😀
Ottimo inizio..mi incuriosisce 🙂
E per il prossimo quel “durante la messa” promette davvero bene 😛
04/11/2017 at 21:29
Ciao carissimo, posso dire che mi sei mancato?
Hai detto bene, la psiche di un folle. Può essere sondata e studiata una simile mente? Possono tutti gli psicopatici essere uguali? Io non lo credo, ma non ho certo letto trattati di criminologia per saperlo con certezza. Mi baso unicamente sulle mie letture giovanili, ricordi di orrendi crimini perpetrati nei modi più disparati.
A presto Mago, spero di rivederti presto su questi schermi con qualcuno dei tuoi fantastici racconti, ciao 😉
03/11/2017 at 23:56
Il giudice, non sapevo cosa scegliere diamogli una sfida difficile.
Non è una critica ma una perplessità: è un assassino rodato e allenato che prepara le sue azioni e qua subito gli va tutto storto. Non l’ha abbastanza stordito, arriva gente, si spruzza tutto di sangue. Non lo so, non mi sembra così abile. Ma magari era solo un venerdi 13 🙂
Ciao, Danio
04/11/2017 at 08:28
Anche la Juventus, dopo sei scudetti di fila, potrebbe non vincerlo quest’anno 🙂 🙂 🙂
Battuta a parte, la tua perplessità ci sta tutta. Diciamo che, a volte, la troppa sicurezza può giocare brutti scherzi.
Grazie Befana, a presto 😉
03/11/2017 at 01:48
Mamma mia!
Ho iniziato a leggere oggi la tua storia.
Ma questo è un pazzo psicopatico ? !!
Però mi piace, tanto per cominciare ha cercato la sua vittima al centro commerciale…e io li odio, quindi solo per questo motivo attira la mia simpatia.
Voto per il prete. Anche questi personaggi non suscitano in me nulla di positivo…. Oddio mi starò forse immedesimando troppo?
Hai iniziato alla grande.
Mi hai molto entusiasmato.
Ciao!
Ilaria_S
03/11/2017 at 21:32
Grazie e benvenuta nel mio spazio 🙂
Spero di entusiasmarti ancora, a presto.
30/10/2017 at 14:37
Prete, gli altri magari dopo 🙂
Non so nulla di psicologia criminale, ma, come dice Fue qui sotto, alla fine è uno psicopatico, però la parte che mi incuriosisce di più è quando si rivolge ai lettori, perché lo fa? 😉
01/11/2017 at 21:05
Perché è uno psicopatico, e un eventuale pubblico, magari immaginario, lo sprona a dare il meglio di se.
A presto Gabriele.
29/10/2017 at 20:24
Beh, il prete ovviamente 😀
Uno psicopatico è uno psicopatico, non possiamo pretendere le sue motivazioni, per cui va bene così.
01/11/2017 at 21:03
È vero Fue, uno psicopatico è tale appunto perché imprevedibile, comprenderne le motivazioni è praticamente impossibile, a meno che sia lui stesso a volerlo.
Non ho studiato psicologia criminale, semplicemente ho letto diversi libri sul tema e cerco di mettere a frutto queste letture.
Grazie e al prossimo.
28/10/2017 at 21:34
Un Giudice. Il processo è la metafora del reato in questo caso, li vedo tematici e speculari a mio modo.
Non avrei fatto quell’esame di coscienza, al posto suo, nel senso che non mi sarebbe neanche balenato. Un epilettico omicida psicopatico al limite si eccita per la missione fallita e ne insegue subito un’altra senza che gli venga mai in mente di aver peccato. Lui pecca per indole e per scelta, non può farne a meno e di sicuro non si scusa. Al limite incolpa gli altri. Ma è psicologia spicciola, tu mi dirai che il tuo protagonista invece si pente e fa mea culpa e io non potrei ribattere 😉
01/11/2017 at 21:07
Come potrebbe benissimo pentirsi del pentimento 🙂
Lo so, è difficile entrare nella mente di questi personaggi. Non ne sono in grado i professionisti figuriamoci uno scribacchino come il sottoscritto, ma io ci provo, è divertente.
Grazie Alessandra, a presto 😉
28/10/2017 at 10:19
Voto decisamente per il prete perché fin dall’inizio, suggestionato dal titolo del racconto, ho pensato che l’assassino seriale avesse una qualche contiguità con il clero.
Approvo incondizionatamente la tua scelta di utilizzare ogni capitolo come un episodio chiuso subse stesso. È la formula migliore per questa piattaforma dove molti lettori leggono tanti racconti, spesso anche velocemente, e hanno difficoltà a tenere a mente trame complesse e con molti personaggi. Però è necessario far emergere un fil rouge che alla fine dia coerenza all’insieme degli episodi. Pensaci.
A presto
01/11/2017 at 20:57
Un’analisi come sempre perfetta caro Roberto.
In effetti fatico molto anch’io a stare a ruota a tutti i racconti, e a volte è necessario rileggere gli episodi precedenti.
Il prete sta “vincendo” almeno per il momento, e il prossimo capitolo è alle porte, a presto.
28/10/2017 at 05:00
Ciao Danio
Io ho qualche difficoltà a capire la psicologia del protagonista.
Leggendo questo tuo nuovo racconto mi viene un dubbio ( forse sono disattenta io): il protagonista sta scrivendo un diario oppure registra messaggi e video che poi, in qualche modo più o meno sicuro, divulga?
Non vuole essere beccato ma ci tiene a non rimanere ignorato.
Voto poliziotto, perché andare proprio nella tana del lupo può essere una sfida eccitante.
28/10/2017 at 08:16
Ho voluto mettermi alla prova, cercando di entrare nella mente di uno psicopatico simile. Non è facile, me ne rendo conto, si tratta più che altro di una miscellanea di racconti da me letti in passato, e sicuramente non è e non sarà il più riuscito. Ma tant’è, ogni tanto si sente il bisogno di uscire dal seminato, magari rischiando anche brutte figure.
In ogni caso, sin dal prossimo capitolo ti prometto che ne sapremo qualcosa di più. Grazie Anna, buon weekend 🙂
ps: se hai votato il poliziotto non è registrato, ciao 🙂
28/10/2017 at 18:00
Votato 🙂
27/10/2017 at 23:44
Uhm… in realtà mi sarei aspettato un po’ più di guai per il nostro protagonista, ma forse sono io che ho troppa fretta 🙂 Tutto si è svolto come previsto… ed a me mi piace di più quando riesci a stupirmi 😉
Come prossima vittima, proprio perché sceglie a caso, voto il prete perché gli altri due darebbero un sentore che lui non colpisca realmente a caso (ma magari era quello nelle tue intenzioni, vabbeh).
Ciao 🙂
28/10/2017 at 08:12
Grazie Red, mi sto divertendo a scrivere questo racconto, e sono sempre felice di stupire i miei lettori, a presto 😉
26/10/2017 at 16:40
Rieccomi, Danio. Ho votato per il bisturi, mi sembra il giusto “valore aggiunto” per un killer che non ama uccidere a bruciapelo.
Inquietante e congegnato benissimo, il killer, e lo scrittore, sanno il fatto loro 😀
Ciao, buona serata
26/10/2017 at 17:47
Troppo buono, grazie di cuore Erri, a presto 😉
26/10/2017 at 12:18
Sei troppo rapido per me, Danio,
ero venuta per commentare l’incipit mi sono trovata il secondo capitolo!
Ti confesso che mi è piaciuto molto più del primo, forse perché nel vivo dell’azione, seguendo la vittima prescelta forse è più facile immedesimarsi nell’io narrante più che con le elucubrazioni mentali del primo episodio.
Ho scelto il sacco di plastica perché fa più tortura, dovrebbe divertire di più uno psicopatico crudele 🙂
Io trovo solo un po’ di troppo l’ultimo paragrafo, siete ancora lì, eccetera, magari non l’avrei omesso ma forse fatto più berve, l’occhiolino agli “spettatori”, solo un accenno.
Gusti personali.
Al prossimo capitolo (spero)
26/10/2017 at 15:44
Grazie per esserci ancora, Befana 🙂
Si, a volte rapido a volte lentissimo, ma fa parte del mio io, che ci vuoi fare.
Spero di divertirti ancora con i prossimi capitoli, ti aspetto 🙂
24/10/2017 at 12:48
Avevo votato bisturi… ma vedo che sono in netto svantaggio 😉
Ottime scene che si consumano un po’ per volta, piano, con la lentezza omicida del professionista, bravo.
(ottima decisione, quella invece dell’autore di riporre le armi ;))
26/10/2017 at 15:42
Grazie Alessandra, a presto 🙂
23/10/2017 at 13:27
Busta di plastica. Finalmente riesco ad essere in linea con gli altri. In poche descrizioni hai fatto passare rambo come un viscidone patetico. È stato per dare un tocco di giustizia al carattere del killer e farlo apparire più simpatico?
23/10/2017 at 14:20
I killer non sono mai simpatici, però ho avuto modo di conoscere anche alcuni “sceriffi” e ti garantisco che quello da me creato non si discosta molto dalla realtà. Naturalmente non sono tutti così, per fortuna 😉
Grazie e a presto 🙂
22/10/2017 at 13:03
Non lo so: tutte e tre le opzioni hanno i loro pro ed i loro contro… Ma mi piace troppo che Rambo rinvenga e gli metta i bastoni tra le ruote 😉
Sei sempre bravo nelle descrizioni ^_^
Ciao 🙂
22/10/2017 at 17:37
Grazie Red, anche a me l’opzione che hai scelto piace molto, vediamo tra qualche giorno. Ciao e a presto 😉
22/10/2017 at 11:28
Instancabile, sei già al secondo!!
L’idea della narrazione dal punto di vista del killer è interessante, mi piace come stai presentando il protagonista, con incursioni oltre la quarta parete 🙂
Hai scelto un compito arduo, descrivere una psicologia complessa non è mai facile, sono curioso…
Rambo rinviene…
P.s.
Non entro nella diatriba voti di scambio, ma se dovessi continuare altrove, fammelo sapere, mi piacerebbe conoscere il destino di Rambo 🙂
22/10/2017 at 17:36
Continuerò e finirò il racconto su The Incipit, per il futuro vedremo 🙂
Si, mi sono messo sulle spalle un bell’impegno, ma è anche una sfida con me stesso, vediamo cosa ne salterà fuori.
Grazie Gabriele, ci vediamo presto 😉
22/10/2017 at 10:11
Ciao Danio
Tutta la scena preparatoria è descritta bene. Ho visto Rambo ed il suo inseguitore 🙂
E’ possibile che il protagonista la passi sempre liscia? Ma il diavolo che ci sta a fare? Non mette mai il suo zampino? :-))
busta
22/10/2017 at 17:30
Siamo solo all’inizio, e le vie del signore…ehm…del diavolo sono infinite, vedremo 🙂
Grazie Maria, a presto.
22/10/2017 at 09:20
Se non ama uccidere a bruciapelo, userà la busta di plastica.
Bentornato davvero, stavolta. Devo dire che il tuo sfogo ha lasciato il segno su di me: finirò il racconto che ho in corso, ma non credo che tornerò su TI a meno che non cambino le regole.
Con il narratore in prima persona, nell’ottica dell’assassino seriale, ci sta che si abbondi di dettagli, ma stai attento a non esagerare perché troppi dettagli tolgono pathos.
A presto
22/10/2017 at 09:38
Non posso certo biasimarti, ma il sito perderebbe uno dei suoi autori più in gamba. Come sempre, ti ringrazio per i consigli e ne farò senz’altro un uso prezioso. Narrare in prima persona è un’esperienza quasi nuova per me, mi perdonerai qualche piccolo errore d’inesperienza.
Ciao Roberto, buona domenica 😉
21/10/2017 at 20:15
Ah scusa se aggiungo una postilla, ma non avevo letto il tuo commento sotto…ma non abbandonare scherzi???!!!!
Per quanto mi riguarda avevo notato il tuo ritardo perchè ogni tanto davo un’occhiata alla tua storia, però sono stata un pò assente dal sito ultimamente per problemi familiari, e solo ieri ho recuperato la fine de La contessa degli spiriti.
Però non me la sarei persa davvero, sia per la storia, che è tra le tue che preferisco, sia perchè ti trovo un autore molto interessante!
Lo dimostra il fatto che, totalmente ignara della diatriba che si stava consumando, sono passata da te e ti ho lasciato il precedente comment.
Perciò Danio, io ti aspetto per il prossimo, ok?
22/10/2017 at 08:12
Grazie Artelisa. Naturalmente il mio sfogo non riguardava te, ma penso non ci sia bisogno di sottolinearlo 🙂
Il motivo per cui ha scelto una guardia giurata? Gli psicopatici agiscono in un mondo tutto loro. Cosa possa scatenare la loro ferocia resta sempre un mistero, però durante il racconto proverò a sviscerare la personalità del protagonista, ammesso possa riuscirci.
Grazie per la visita, nel frattempo ho pubblicato il secondo capitolo, ciao 🙂
21/10/2017 at 20:11
Ciao Danio,
mi ero ripromessa di non iniziare nuovi racconti ma di finire solo quelli già iniziati, visto che ho intenzione di latitare un pò dal sito, ma per curiosità sono venuta a leggere il tuo nuovo e…mi ha catturato, dalla prima all’ultima riga!!! Veramente bravo 😉
Hai dipinto una vera mina impazzita che è veramente agghiacciante, anche se ha un suo codice etico che esclude i bambini come vittime (meno male, sennò non ti seguivo più!).
Per il prossimo ho votato una guardia giurata… ci dirai il motivo per cui ha scelto proprio quella vittima (qualunque essa risulterà poi coi voti)?
Buona serata!
20/10/2017 at 22:34
Danio?
Torna e smettila. Sei uno degli autori più conosciuti del sito. Io non ho mai smesso di seguirti pur non pubblicando qui niente da secoli. Poi non ho capito quando saresti mancato se ci sei sempre! Scrivi una storia appresso all’altra, quand’è che ti saresti assentato? E che te frega se qualcuno non ti legge? Manchi di rispetto a quelli come me che si fanno il culo quadro tutti i giorni a scrivere e che ti leggono sempre! Sono più importanti i fantasmi o gli estimatori? E pure se non avessi né fantasmi né estimatori continua a pubblicare perché un sito come questo non lo ritrovi. Credimi. Wattpad a confronto è spazzatura. E tu devi pubblicare per te stesso inprimis, poi per i lettori. Perchè non sempre sarai capito, non sempre sarai seguito, non sempre piacerai, ma ogni volta diventerai migliore, come uomo e come scrittore perchè le tue parole saranno arrivate lontano.
domani mi aspetto di ritrovarti qui.
21/10/2017 at 06:22
Parole sante, Alessandra. Ma, vedi, non mi sono mai piaciute le frasi tipo: come mai non sei passato da me, passa da me se ti va…appunto, se mi va.
Non tutti i racconti, come ben dici, possono piacere. E se un autore mi ha entusiasmato con una storia, non è detto che quella successiva possa piacermi, però seguo lo stesso, per rispetto in primis.
Ho impiegato una vita a scrivere l’ultimo capitolo della Contessa degli Spiriti (problemi col pc) e mi sono perso numerosi capitoli di altri racconti che intenderei recuperare. Non lo so se continuo, probabilmente si, e concordo con te che il sito rimane sempre valido. Come dice giustamente Napo, non m’interessano gli incipoint ne il punteggio, pretenderei solo un po di rispetto, tutto li.
Grazie….
20/10/2017 at 17:09
Con grande rammarico, e pur cercando sino all’ultimo di non credere a ciò che mi era stato detto, abbandono il sito.
I voti di scambio non mi sono mai piaciuti, e sin da quando mi sono iscritto ho voluto credere che almeno su The Incipit questo squallido rituale fosse solo una lontana realtà. Invece, è bastato che rimanessi lontano per un certo periodo(forzatamente) per notare che se ometti di andare a visitare e commentare altri racconti vieni inesorabilmente tagliato fuori.
Mi spiace veramente, per tutti coloro che mi hanno seguito e mi seguono tutt’ora, ma io a certi ricatti non ci sto. Buona scrittura a tutti…
20/10/2017 at 17:31
Cioè? Finisce qui? Non può essere…
Per la cronaca anche Diego e io abbiamo osservato che alcuni lettori (almeno quattro o cinque) ci hanno tolto il “segui la storia” facendoci tornare indietro nel punteggio. La tua assenza e i voti di scambio, quindi, c’entrano fino a un certo punto. Il vero problema – ormai è evidente – sono le regole di questo sito, regole che la Redazione promette da tempo di modificare. Un tempo, quando era possibile per un autore verificare chi seguiva il racconto, queste imboscate non accadevano (e i punteggi raggiunti erano molto più alti). Basterebbe non assegnare punti al “segui la storia” e i franchi tiratori non avrebbero più frecce al loro arco.
Ma poi t’interessano davvero gli incipoints? Bastano pochi lettori attenti e la gratificazione è ben maggiore del punteggio. Pensaci.
20/10/2017 at 18:48
parole sante!
(scura per l’interferenza)
21/10/2017 at 12:03
Concordo con gli altri: lascia perdere quelli che ti lasciano perché non li segui a tua volta. Ci sono tanti utenti che ti seguono per sapere dove vai a parare con le tue storie e non puoi lasciarli a metà. Se poi vuoi abbandonare il sito perché non ti trovi, amen, ognuno è libero di fare quello che vuole, ma credo che finire una storia sia una forma di rispetto per chi ti segue davvero.
Io fin quando ho almeno un lettore, mi sento motivato ad andare avanti. Se un giorno non ne avrò nessuno, deciderò che fare 😉
Ciao 🙂
PS: Trovo anche normale farsi pubblicità leggendo i racconti degli altri affinché gli altri sappiano che tu hai scritto e vengano a vedere se il tuo racconto possa piacere o meno. Ma il “voto di scambio” è un’altra cosa 😉
21/10/2017 at 12:43
E infatti era solo uno sfogo, e appunto perché rispetto tutti proseguirò e terminerò il racconto appena iniziato.
Grazie anche a te per aver voluto darmi un consiglio 😉
20/10/2017 at 16:11
Lasciamo perdere la giovane donna, troppo scontata come vittima.
Ho scelto la guardia giurata, non so perché. Forse ha vinto la parte anarchica che è in me.
Vediamo dove andrà a parare questo serial killer epilettico.
21/10/2017 at 06:24
Grazie per la tua costante presenza Fue, a presto 😉
19/10/2017 at 23:06
Sarò banale ma preferisco la giovane donna, sarà che mentre lo dicevi l’avevo immaginata prima ancora di leggerla.
Mi piace questo tuo raccontare a noi mentre vivi la tua “giornata tipo” da psicopatico, assassino epilettico ahahahaha, bravo, bell’inizio. Avrei tolto solo i pop-corn, non mi sembravano in tema… potevi dire: mettetevi comodi davanti a una bella bistecca al sangue e godetevi lo spettacolo, perchè io uccido.
😉 seguo eccetera
20/10/2017 at 14:36
Con la bistecca mi sarebbe sembrato di ricalcare cose già viste, e poi amo i pop-corn 😉
Benvenuta nel mio nuovo delirio, Alessandra, ciao 😉
19/10/2017 at 20:04
Mi hai colpito molto, più di quanto mi aspettassi. Non so se hai già un’idea di dove andare a parare, ma intanto votiamo la Guardia Giurata perché mi sembra il tipo 😉
Ciao 🙂
19/10/2017 at 20:10
Grazie Red, ho abbandonato il giallo almeno per il momento, vediamo cosa ne salta fuori.
Grazie e a presto 😉
19/10/2017 at 16:49
Ciao,
non sono sicurissima di trovare credibilità in questo tuo personaggio. Dice di essere uno psicopatico puro, quando afferma di non fare differenza tra quelli che uccidera, tuttavia racconta l’avvento del Natale come se provasse empatia per la festa in arrivo, e per i bambini ai quali dedica anche qualche carezza. Non so se hai mai letto libri che trattino di criminologia, io ne ho letti un po’. Compresi quelli di John Douglas (insieme a Robert Ressler) fondatore dell’unita Comportamentale di Quantico e quelli scritti dal nostro Picozzi e, se devo essere sincera, dubito che uno psicopatico di quel genere possa cominciare ad uccidere senza motivo. O parte con un fatto scatenante oppure nasce psicopatico e allora non gliene frega nulla dei bambini e del Natale. Magari non li uccide, ma non se ne cura. Questo è solo il mio punto di vista. Chiaramente nella fantasia dell’autore può esistere qualsiasi personaggio.
Aspetto il prossimo.
19/10/2017 at 19:24
Un’osservazione più che giustificata visto gli argomenti che porti. Non ho letto i testi che citi, tuttavia vorrei farti una domanda: hai mai trovato, nella finzione o nella realtà purtroppo, psicopatici che agiscano con logica? Beh, io ci ho pensato, ma davvero non ci riesco ed infatti i serial killer di questo tipo sono i più difficili da individuare e catturare.
Vorrei inoltre ricordarti che si tratta della sua tredicesima vittima, e un fatto scatenante potrebbe benissimo esserci stato quando ha iniziato. Hannibal Lecter era molto cordiale e gentile con le persone, persino servile a volte, eppure è stato Hannibal Lecter 🙂
Grazie per gli appunti, ciao.
19/10/2017 at 20:55
Io direi che agiscono per una loro logica. Non hai ancora sviluppato il personaggio, quindi magari dovrei aspettare gli sviluppi. Se posso permettermi, ti consiglio MINDHUNTER di John Douglas, che ha ispirato la prima versione de “il silenzio degli innocenti” che appunto portava il titolo MINDHUNTER.
Comunwue, come sempre, é sol una mia opinione ed e dovuta ad una ricerca accurata che feci anni fa, per la realizzazione di un romanzo che, ahimè, non ho mai terminato.
Ciao e alla prossima!
19/10/2017 at 21:00
E come ho sempre fatto rispetto le opinioni di tutti, ci mancherebbe altro 🙂
Cercherò quel libro e lo leggerò, è una promessa.
19/10/2017 at 11:27
Tri-eccomi, Danio 🙂 Ho votato per l’uomo di mezza età, così rimango in tema, perché ho tri-pareggiato le opzioni 😀
Mi chiedo se hai intenzione di portare avanti la narrazione in prima persona per tutti i dieci capitoli, rimanendo su un personaggio così crudele. Complimenti comunque per il coraggio di scegliere un protagonista di questo tipo, io non riesco a rendere abbastanza cattivi neppure gli antagonisti dei Buoni 😀
In bocca al lupo per questa nuova avventura!
Ciao, ti auguro un’ottima giornata.
19/10/2017 at 20:11
Credo proprio che manterrò la narrazione in prima persona. Si tratta di una specie di esperimento e voglio vedere cosa ne salta fuori. Grazie per esserci ancora Erri, ti aspetto per il prossimo ciao 😉
19/10/2017 at 08:36
Sì, una parte di me ce l’ha con le donne. 🙂
Come mai non sei più passato dal mio racconto, dopo il primo episodio? O semplicemente non hai lasciato commenti?
19/10/2017 at 08:40
Ho avuto grossi problemi col pc e sto cercando di recuperare.
Grazie comunque per essere passato, appena posso ripasso dal tuo e rileggo il tutto 😉
19/10/2017 at 08:26
Ciao Danio
Infaticabile, eccoti in una nuova avventura 🙂 🙂
Mi hai messo ansia…
Lo scenario è reso bene, hai scelto un protagonista caratterialmente impegnativo.
Si intravede che questo tizio ha un EEG piatto. Parte da premesse errate:
…anch’io posseggo un codice etico e morale…Non toccherei mai uno di loro .
Ammazzando i genitori, “adulti e vacinati”… colpisce inesorabilmente i loro figli, li ammazza dentro, che è un crimine subdolo (non si sporca le mani) e altretanto crudele.
Guardia giurata, a intuito.
19/10/2017 at 08:42
Grossi problemi col pc, che spero di avere risolto. Devo recuperare numerosi racconti, e anche rileggere il tutto a volte. Con calma cercherò di farlo 🙂
Grazie per il tuo passaggio, mi fa piacere che la storia ti abbia colpito, a presto 🙂