Scylla della Mesovalle

Dove eravamo rimasti?

Scylla torna al villaggio, ignara degli invasori che si avvicinano. Chi incontrerà? La sciamana (60%)

Il dono del Grande Spirito

-Tutto ciò che ci circonda, è opera del Grande Spirito- raccontava Calliope, la sciamana del villaggio. Attorno a lei i bambini la ascoltavano affascinati; nonostante avessero ascoltato quella storia centinaia di volte, la passione della sua voce era sempre in grado di stregarli. Così come anche i suoi trucchetti.

Scylla conosceva il repertorio a memoria e sorrideva prevedendo le varie azioni della vecchia: -Nel vento- ed ecco un piccolo turbine comparirle su di una mano. -Nell’acqua- facendo comparire una bolla d’acqua nell’altra, poi una fiamma per farla evaporare, per poi convogliare il vapore in una nuvoletta, grazie al turbine. Per poi concludere con un piccolo fulmine; allora tutti i bambini urlavano e ridevano soddisfatti. Trucchetti da nulla, paragonati alle sue vere capacità-

Finito il suo numero, Calliope alzò lo sguardo e la vide. Salutò i bambini e le si avvicinò. Ceto le si posò sul braccio e le diede un buffetto sul naso.

-Ben tornata Scylla- le disse Calliope.

-Grazie, è sempre un piacere tornare.- le rispose lei. Poi le mostrò la carne del Musopiatto e le disse: -Come vedi non sono tornata a mani vuote.

-Ottimo, come sempre- si complimentò la sciamana. Poi si toccò la collana ornata da di denti di varie creature e alzò gli occhi al cielo, per ringraziare il Grande Spirito.

Poi tornò a guardare Scylla e le disse: -Quasi non mi sembra vera che quella bambina che non era neanche in grado di stare ferma, ora sia uno dei nostri guardiani più talentuosi.

-Oh insomma! Ero solo molto curiosa. E le lezioni erano noiose!- rispose lei raccogliendo la provocazione; per poi ridere di gusto assieme all’anziana.

Passeggiarono un pò insieme, dopo aver informato gli altri ranger dove trovare la carcassa del Musopiatto, che Scylla ha saggiamente nascosto per non attirare predatori non richiesti.

-Hai visto qualcosa di interessante in questi mesi?- le chiese infine Calliope mentre camminavano.

-Nulla di esagerato. Qualche settimana fa ho assistito allo scontro tra un Lungartigli ed un Grandifauci. Quei giganti sanno essere spaventosi- riflettè Scylla osservando il cielo. Uno stormo di Alichiare volavano sopra le loro teste.

-Sicuramente sei perfettamente allenata, fisicamente. Come te la cavi con la magia?- le chiese allora a bruciapelo. Una domanda che Scylla avrebbe preferito evitare.

-La uso solo se necessario. Preferisco evitare di utilizzarla troppo- le rispose Scylla. Era vero. Inoltre per la magia c’era bisogno di un allenamento costante, cosa che lei non aveva. La costanza intendiamo.

-Peccato. Sei incredibilmente portata. Anche Odisseo lo dice sempre. Se solo tu fossi più costante- disse rassegnata Calliope. Non era una ramanzina, semplicemente una piccola discussione.

-Lo so. Prometto che troverò il tempo- le rispose Scylla.

-Lo spero. Meno la pratichi, più ti stancherai ad utilizzarla. Può essere pericoloso- continuò Calliope. -Specialmente se parliamo del Rito.

Il Rito: l’incantesimo con cui ci si mette in comunione con il Grande Spirito. Incredibilmente complesso, necessita di uno sforzo sia mentale che fisico. Tutti i guardiani e gli sciamani sapevano compiere il Rito, ma raramente si era costretti a ricorrervi, fortunatamente.

-Meglio non pensarci. Guarda, dei cuccioli di Testapietrosa – le disse allora la sciamana per distrarla. I piccoli erbivori dalla testa rinforzata giocavano a tarsi delle allegre zuccate; in futuro qui crani avrebbero potuto sfondare facilmente i toraci di molti animali.

-Un dono della tribù ad ovest?- chiese Scylla, dato che quegli animali non appartenevano a quell’ecosistema.

-Esatto. Pare che da adulti siano degli ottimi aiuti: muscoli forti e abbastanza minacciosi- proseguì Calliope accarezzandone uno. Ceto allora si mise a svolazzare intorno per infastidire i cuccioli. Giocava col fuoco, come la sua padrona, cosa che fece sorridere Scylla.

-La prossima volta allora potrei passare a salutare, per ringraziare- ragionò lei, mentre un altro Testapietrosa le si avvicinava. Era un maschio e pareva parecchio agguerrito. Meglio memorizzarlo pensò Scylla.

Allora sentirono uno spostamento d’aria. Un Alichiare era appena atterrato vicino a loro. Sulla sua schiena vi era una sella su cui sedeva Odisseo, il caporanger del villaggio. Calliope e Scylla lo salutarono con un cenno di rispetto. Appena le notò lui ricambiò.

-Bentornata Scylla. Saggia Calliope- disse Odisseo, mentre smontava.

-Capitano, spero porti buone notizie- disse la sciamana.

-Dipende, torno ora da una riunione dei clan. Dobbiamo discutere dei cambiamenti climatici, come sempre- rispose lui. -Vuoi unirti a noi Scylla? Potrebbe tornarti utile.

-Perchè no? Preferisco non essere sopraffatta da una tormenta di neve all’improvviso- rispose lei richiamando Ceto. Si avviarono.

*

La spiaggia era tranquilla. Ancora nessun segno di vita. Ma le leggende sulla Mesovalle parlavano di creature incredibili e antiche. Capitan Er Draken si girò la sua moneta fortunata tra le dita e disse: -Mandate degli esploratori. E svegliate i nostri ospiti. Che vedano.

I pirati del drago sono giunti a destinazione. Il clima inizia a cambiare. Nel prossimo capitolo:

  • Qualche segreto sulla Mesovalle (40%)
    40
  • Gli esploratori raccontano dei loro primi passi nell'entroterra (40%)
    40
  • Riunione con i membri del villaggio (20%)
    20
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21 Commenti

  • Ho votato la sciamana solo perché ho una simpatia per l’ “occulto” , in realtà voglio conoscere tutto di questo tuo mondo inventato, hai molta fantasia e mi ha interessato molto. Deduco che ti piacciono le donne, oltre al capitano c’è anche la sciamana (gli sciamani sono sempre stati maschi)
    Beh a parte questo è tutto molto originale e poi adoro i pirati quindi scrivi presto!

    • Ti ringrazio, il capitolo è in stesura e penso di pubblicarlo in un paio di giorni. I personaggi femminili mi sono un più semplici da caratterizzare. Gli uomini mi vengo spesso monodimensionali, a parte fare occasioni.
      La società in cui vivono ha pari opportunità di sesso, dato che in un mondo preistorico si rischia facilmente la vita, non possono permettersi di essere sessisti Ahahah.
      Poi e meno creepy il legame stra una sacerdotessa ed un’altra donna, piuttosto che un sacerdote ed una donna, No?
      Il capitano ha una lunga storia alle spalle, diciamo che è ispirata ahaha.
      Grazie ancora e alla prossima

  • Sciamana.
    ADORO le Sciamane.
    Un Incipit curioso, davvero interessante.
    Hai descritto bene il luogo e sei riuscita ad introdurre molti personaggi già dal primo capitolo.
    L’ambientazione era pressoché ovvia, ma l’aggiunta dei pirati è riuscito ad attirarmi.
    Sciamane. Pirati.
    Ti seguo con piacere!
    P.S: Passa da me, se hai voglia, mi farebbe davvero piacere!

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