Dove eravamo rimasti?
«Cosa ti ha spinto ad uccidere quelle ragazze?»
«So che le sto rispondendo con un’altra domanda, però devo porgliela: si è mai chiesto cosa spinga le persone ad uccidersi a vicenda?».
Mentre parlo mi sporgo un po’ in avanti, come per vedere meglio la sua espressione, identica a quella di chi non riesce a capire un concetto a lezione.
«Io l’ho fatto», continuo, mettendomi nuovamente diritto e non lasciando il tempo al mio interlocutore di rispondere, «ed ho trovato tre o quattro “macro-motivi”: la religione; i soldi; instabilità mentale (momentanea o meno); la rabbia e/o l’odio. Nel mio caso specifico, il motivo rientra proprio in uqest’ultima “categoria”».
Mi appoggio allo schienale, per poi riprendere: «Lei si è mai innamorato? Immagino di sì, come chiunque altro sulla faccia di questo pianeta. E qualche delusione amorosa? Be’, può capitare».
Guardo in volto il mio interrogatore e capisco che immagina dove il voglia andare a parare.
«Già: ognuna di queste ragazze è stata una mia “delusione amorosa”. Specialmente le ultime due vittime, per quanto io sia stato buono con A., la sesta vittima. Ma se non fosse stato per Quella, probabilmente sarebbero ancora tutte vive».
Mentre sorseggia il caffè (ma quella tazza è stata fatta dai Timelords o cosa?), alza un sopracciglio con aria interrogativa. Come se fare domande non facesse parte del suo lavoro…
«Vede, prima della “delusione” di Quella, quasi non mi importava se l’altra persona non mi ricambiava. Certo, con J. non sono stato esattamente un galantuomo, ma non ha avuto delle ripercussioni a lungo termine come con Quella: anche solo sentendo il suo nome o pensando a Lei, mi vengono i brividi e ho un inizio di voglia di vomitare».
Ora mi aspetto che mi dica “esagerato” o qualcosa del genere, ma non lo fa.
«Quando ho realizzato che Quella non mi avrebbe mai visto in quel modo, se capisce che intendo, mi sono sentito come pugnalato al cuore. Da allora, la mia sfera sentimentale è stabile quanto un tavolo con due gambe (opposte tra loro) troppo corte».
Mi fissa con la stessa posa di Gendō Ikari.
«E nonostante siano passati ormai cinque anni da quel (per me) fatidico momento, non sono ancora riuscito a riprendermi».
«Parlami...»
- «... della sesta e della settima vittima.» (60%)
- «... della settima vittima.» (0%)
- «... della sesta vittima.» (40%)

04/04/2018 at 11:55
Bella chiusa. Beh, finale senza infamia e senza lode, Dav. Potevi farlo meglio. La storia aveva buone premesse ma poi c’è stata dispersione. Tutto sommato stai andando nella giusta direzione, comunque, ti stai evolvendo. Alla prossima storia! ( sì, lo so che la stai già pubblicando, la nuova storia, ma io non posso garantire assiduità in questo periodo) baciooo
04/04/2018 at 12:17
Dispersione? Ti riferisci al fare una domanda ad episodio? Può essere…
02/04/2018 at 09:07
Ciao Drago,
così siamo arrivati alla fine.
Ho visto che hai scritto un nuovo incipit. Vado a leggerlo.
E’ sempre il poliziotto a fare le domande? Sembrerebbe più uno psicologo forense o, addirittura, un giornalista.
Ti auguro una buona festa, passo all’altro racconto.
Ciao!
02/04/2018 at 10:04
Sì, a porre le domande è sempre un poliziotto. 🙂
01/04/2018 at 21:23
Mi aspettavo un finale simile, sai? Come mi aspettavo un pareggio di tutte le opzioni. Devo dire che il racconto ti è riuscito bene, con qualche calo di tono qua e là, ma chi non ce li ha? 😉
Alla prossima storia 🙂
Ciao 🙂
01/04/2018 at 21:34
Prossima storia… che ho già iniziato. 😀
Spero ti piacciano gli horror, se avrai intenzione di leggerla. 🙂
01/04/2018 at 21:40
Non mi piacciono gli horror. Stavolta passo 😉
Ciao 🙂
01/04/2018 at 21:42
Oh, peccato. Perché è una rivisitazione di “Cappuccetto Rosso” (sì, lo so, un’altra…)
14/03/2018 at 08:58
Cosa avresti fatto della tua vita.
Ciao Drago.
Nell’ultimo episodio mi piacerebbe anche sapere, finalmente, cosa ha spinto il tuo protagonista a uccidere sette persone.
Alla prossima!
14/03/2018 at 09:21
“mi piacerebbe anche sapere, finalmente, cosa ha spinto il tuo protagonista a uccidere sette persone.”
Anche tu?! Ma l’ho scritto nello scorso episodio, il movente! Forse non era chiaro, però l’ho scritto!
12/03/2018 at 00:00
Come ti senti dopo aver spento ben sette vite?
Così forse ci spiega di che cavolo si voleva vendicare!
Ciao 🙂
12/03/2018 at 00:12
Ma se l’ho scritto nello scorso episodio il motivo della vendetta! O forse era poco chiaro (almeno a te)?
18/03/2018 at 18:51
La delusione amorosa? O è un serial killer o mente sapendo di mentire 😉
Ciao 🙂
18/03/2018 at 20:03
La prima. 🙂
Se uccidere 7 persone perché non hanno ricambiato il tuo amore (e la 7° vittima è quella che ti ha reso emotivamente/sentimentalmente instabile) ti rende un serial killer.
20/03/2018 at 00:13
Perfetto! Ma vedo che non sono l’unico a mettere il dubbio se era appunto questo (come mi hai appena confermato) o se stava mentendo 😉
Mi sa che dovrai spenderci due parole 😉
Ciao 🙂
20/03/2018 at 12:41
Forse sì, dovrò farlo ?
07/03/2018 at 17:33
Facciamo sesta e settima.
…em… Keziarica non ha tutti i torti 😉
ma a me piace molto leggerti, comunque.
07/03/2018 at 17:53
E come tutte le donne, arrivi in ritardo. XD
Scherzi a parte, in questi giorni sono tornato a pensarci e, sapendo cosa c’è dietro la mia idea per la storia, la seconda opzione che ha proposto non è molto lontana dalla realtà.
Ma di più non posso dire. 🙂
20/02/2018 at 08:16
Ciao Drago,
le cose sono due: o lo psicopatico sta parlando a se stesso nella cella di un manicomio. oppure non ha mai commesso i delitti di cui parla e sta solo fantasticandoci sopra.
Altrimenti non si spiega l’uso di tutti questi capitoli per raccontare l’uccisione di personaggi di cui non si sa nulla, da parte di qualcuno di cui si sa poco a qualcuno di cui si sa ancora meno.
non è che il tuo racconto non sia ben scritto, è che non lo capisco…forse perché a me piacciono i particolari, anche troppo 😉
scelgo la sesta.
alla prossima!
20/02/2018 at 08:28
No, l’assassino non è pazzo ed ha ucciso veramente quelle persone. 🙂
Probabilmente sono io che non so gestire questo metodo di scrittura. ?
P.s.: il tuo voto non risulta
19/02/2018 at 00:48
Ciao Drago, ci sono rimasta male ;-; ho aperto la tua storia, mi sono seduta comodamente e ho iniziato a leggere, e dopo neanche 1 minuto avevo già finito!!! ;-; questi meravigliosi capitoli li voglio più lunghi!!! ;-; aspetto il seguito 🙂
19/02/2018 at 02:24
Se sono meravigliosi non lo so, però sulla lunghezza non posso farci niente (per ciò che ho intenzione di scrivere).
Se vuoi rimanere più lungo a leggere ad ogni “sessione”, potresti recuperarti qualche altra storia (passata sia mia che di altri o quelle che stanno scrivendo attualmente gli altri 🙂 )
18/02/2018 at 00:15
Io direi entrambe: al nono capitolo vediamo di far quadrare il cerchio 😉
Ciao 🙂
PS: ho beccato un refuso “in quest’ultima categoria” è diventato “in uqest’ultima categoria” 😉
18/02/2018 at 01:06
Errore di cui non mi sono accorto neanche dopo la pubblicazione… ?
Farle entrambe in un unico episodio? Ma così non saprei cosa scrivere nell’ultimo (e già ho problemi con la domanda e le opzioni…)!
12/02/2018 at 00:48
wow scrivi davvero molto bene… mi piace questa storia, mi piace il fatto che ci sia della tensione, complimenti davvero… seguo la storia e aspetto il seguito 🙂
12/02/2018 at 08:50
“scrivi davvero molto bene… mi piace questa storia, mi piace il fatto che ci sia della tensione”
Davvero? Grazie. 🙂
09/02/2018 at 01:18
A infierire così tanto sulla settima. E’ l’unica risposta che svelai tratti interiori dell’assassino, le altre due non ci servono.
Bravo. Lo sai, da quando scrivi breve, scrivi meglio.
09/02/2018 at 10:27
In realtà, per ciò che ho intenzione di scrivere, anche le altre due opzioni svelano (almeno alcuni) tratti interiori dell’assassino. 🙂
08/02/2018 at 11:32
Ciao Drago,
non condivido la scelta di pubblicare un capitolo così corto, però la rispetto. Il racconto è tuo e ci fai quello che vuoi. Tuttavia, a mio parere avresti potuto adottare qualche accorgimento per arrivare allo stesso punto raccontando qualcosa in più. Un racconto con due soli protagonisti, fatto di botta e risposta, va condito con qualcosa o rischia di annoiare.
Detto questo, mi aspetto un prossimo capitolo corposo e ricco di particolari.
Alla prossima!
08/02/2018 at 11:45
Nel prossimo episodio cercherò di rimediare alla “cortezza” di questo. 🙂
08/02/2018 at 01:58
Sai che non lo so? Questa volta sono interessato a tutte e tre le risposte. Tiro a caso… Cosa ti ha spinto ad uccidere quelle ragazze?
Quando ho iniziato a leggere: “Per comprendere meglio cosa voglio dire, avrebbe dovuto chiedermi il perché le ho uccise…” ho subito capito che sarebbe stato ottimo chiudere il capitolo proprio in quel punto 😉 E se questo non ti rovina con gli spazi, pazienza che sia più breve degli altri.
Ciao 🙂
08/02/2018 at 02:11
Allora “troncare” l’episodio a circa 1250-1300 caratteri è stata una buona mossa! XD (Almeno per quanto ti riguarda)
23/01/2018 at 22:26
Tre opzioni inutili. Ho votato a caso, la meno assurda: le hai uccise in quest’ordine?
Comunque, ho riscontrato elementi narrativi molto maturi rispetto al tuo standard e questo mi fa pensare che ti stai evolvendo,anche se devo riconoscere che ogni tanto cadi ancora negli strafalcioni. Ma mi piace il ritmo, mi piace l’atmosfera, mi piace la suggestione che trasmetti e mi piace l’idea che hai avuto. Devi solo svilupparla meglio di così, perché meglio di così è possibile.
23/01/2018 at 23:03
Strafalcioni di che tipo? (Immagino che tra questi ci siano le opzioni che propongo… ?)
E quali sono gli elementi “molto maturi rispetto al mio standard”? ? ?
17/01/2018 at 02:06
Tensione costante nel palleggio del dialogo, buon ritmo, breve e intenso. Arrivo al giro di boa, ma seguo curioso.
17/01/2018 at 10:01
Quindi ti ho incuriosito/interessato? Perfetto! ? Era da tempo che non succedeva… Il che lo rende ancora migliore. 😀
14/01/2018 at 23:30
Tra “dolce” e “crudele” alla fine ho scelto l’ordine 😉
Ciao 🙂
15/01/2018 at 00:21
Cosa ne pensi, dell’episodio? 🙂 È meglio o peggio dei precedenti?
21/01/2018 at 02:29
Non so perché ma questa descrizione mi ha fatto un po’ schifo. Quindi meglio dal punto di vista descrittivo, peggio dal punto del mio gusto 😉
Ciao 🙂
21/01/2018 at 10:04
In che senso “schifo”? Tipo guardare un cadavere in semi-decomposizione?
07/01/2018 at 23:19
Io dico quinta vittima.
Già meglio, già meglio, Dav.
Mi piacciono questi tuoi episodi, brevi ma intensi 😉
07/01/2018 at 23:32
Ma com’è umana, lei… XD 😀
Scherzi a parte, son contento di essere migliorato (almeno rispetto allo scorso episodio). 🙂 Ormai mancano 3 vittime da (de)scrivere, e l’ultima è probabilmente la più “significativa”. L’unico problema è che l’iniziale dell’ultima vittima è identica a quella di questo episodio…
29/12/2017 at 19:48
Questa volta qualcosa la vittima ha cercato di difendersi, meno male. Però continua a non avere praticamente alcuna difficoltà ad uccidere tutte queste vittime; può aver senso come no; vediamo cosa succede con la prossima vittima 😉
Ciao 🙂
29/12/2017 at 19:53
Per come la vedo io, DEVE avere senso. E, se tu sapessi la verità, probabilmente lo avrebbe sul serio. 🙂
Aspetta di leggere delle ultime 3 vittime e del perché. 😉
29/12/2017 at 17:07
Rieccomi…
pare che non verrò accontentata. La presentazione del crimine avverrà secondo l’ordine di uccisione delle vittime… Pazienza. In questo capitolo ti sei spinto un po’ più in là, tuttavia, rimane sempre il discorso a tu per tu col poliziotto. Non c’è storia dietro le vittime, non si capisce, ancora, da dove arrivi la vendetta. Spero non perché lo prendevano in giro al liceo 😉
Le vittime sono 7? Magari userai gli ultimi tre capitoli per spiegare più a fondo le motivazioni dell’assassino, il suo stato d’animo. Di lui, a parte che non gli piace ammazzare la gente, che lo fa in uno stato alterato e per vendetta, non sappiamo praticamente nulla.
Però ho notato che hai usato il tuo personaggio per ribadire il concetto di VENDETTA (e che lo hai chiamato interlocutore)… Meglio ribadirlo al quinto capitolo, per quelli che, come me, si perdono le cose… 🙂
Alla prossima, scusa l’intervento lungo, spero di non risultare prolissa e rompipalle!
29/12/2017 at 17:18
Tranquilla, non è per le prese in giro. 🙂 (O almeno, io non vedo la motivazione come una presa in giro…). Ma spiegherò il perché nel 9° o nel 10° episodio. 🙂
Sì, le vittime sono 7. E ha ucciso solo L. mentre era in uno stato alterato. Con le altre era lucido. 🙂
In che senso “mi sono spinto un po’ più in là”?
29/12/2017 at 17:24
Nel senso he la storia ha assunto maggior spessore.
alla prossima!
🙂
29/12/2017 at 19:07
Cioè è più credibile/”emotiva”? Sì, può essere
28/12/2017 at 17:13
Boh, quarta.
Ma dacci qualche dettaglio, no? emozioni, azioni, ti ricordi? la storia si mostra, non si racconta. E dunque ho affondato un coltello nel petto e poi tagliato una gola, non significano niente. Com’era questo coltello? e questa gola? rivoli di sangue o schizzi caotici? sul pavimento o sul muro? ha rantolato, la vittima, o versato lacrime involontarie? e che diamine, Dav!
🙂
28/12/2017 at 19:53
Un passo avanti e 3 indietro, eh? 🙂
Nei 6 episodi rimanenti ci lavorerò (specie per quello della settima vittima e quello del perché ha ucciso tutte queste ragazze).
25/12/2017 at 17:59
Ciao,
Continuo a desiderare un salto temporale, vorrei che si parlasse della sesta vittima, magari con un flashback più vivido, che si addentri maggiormente all’animo nero di un assassino. Che le sue vittime siano conoscenti denota o poca dimestichezza o desiderio di vendetta… mi piacerebbe sapere di più.
Un killer seriale che gioca con il suo interlocutore (che preferisco a “interrogatore”), avrebbe bisogno di dare più spazio a quello che ha dentro. L’impressione e che si Stiano snocciolando dei dati, rischia di risultare un po’ piatto a lungo andare… ?
Aspetto il prossimo e ti auguro Buon Proseguimento di Feste!
25/12/2017 at 20:49
“Che le sue vittime siano conoscenti denota o poca dimestichezza o desiderio di vendetta… mi piacerebbe sapere di più.”
L’ho scritto nel primo episodio: pura e semplice vendetta 🙂
“L’impressione è che si stiano snocciolando dei dati, rischia di risultare un po’ piatto a lungo andare…”
Qualche consiglio per migliorare?
Auguri anche a te. ?
25/12/2017 at 21:01
Un flashback con il racconto di quello che sta nella testa del killer mentre compie l’azione omicidiaria, d’altronde il titolo del racconto é A CRIMINAL MIND…
perdonami, non ricordavo il tuo riferimento alla vendetta. Ci starebbe bene qualche intervento che delinei il carattere e il motivi che hanno portato il protagonista a desiderarla la vendetta. Ci vuole un diversivo, tipo l’intervento di un altro poliziotto, di un familiare della vittima, di una vittima scampata… non so, io farei così… Scusa, se mi sono permessa di proporre un cambiamento di rotta, spero lo prenderai per quello che è: un consiglio. Poi la storia e tua… ?
25/12/2017 at 21:39
“Scusa, se mi sono permessa di proporre un cambiamento di rotta”
Finché non dici cose del tipo “devi fare questo, questo e quest’altro in questo modo” (imponendo cioè il tuo pensiero), non devi preoccuparti. 🙂
La storia del flashback non so se (e come) posso inserirlo, per come ho pensato il racconto. Qualcosa mi inventerò. 🙂
Come ho detto a Red Dragon, dedicherò un episodio al motivo della vendetta, non preoccuparti.
25/12/2017 at 21:58
Ci mancherebbe, non mi permetterei mai. Qui si danno consigli che possano essere d’aiuto ?.
Aspetto il capitolo esplicativo, allora, e ti auguro un buon proseguimento di serata!
25/12/2017 at 22:05
L’episodio sarà uno degli ultimi (se non proprio il 10°).
Buona serata anche a te. 🙂
25/12/2017 at 00:27
Quarta e vediamo se c’è qualcosa di nuovo 😛
Ciao 🙂
PS: Buon Natale
25/12/2017 at 00:30
Sto diventando monotono? Spero di no, perché l’andazzo sarà più o meno questo per altri 3-4 episodi…
Auguri anche a te. 🙂
22/12/2017 at 17:37
Terza. Tre è il numero magico.
Possibile che un professionista non si renda conto di quante coltellate ci sono volute per ucciderla? Cioè, non dico che doveva contarle o studiarsi le mosse, però io un’idea me la farei… comunque sempre meglio, Dav, bravo! 😉
22/12/2017 at 17:57
Giusta obiezione, però chi ha detto che il protagonista sia un killer professionista? 🙂 Tieni anche conto del fatto che l’ha coltellata al cuore, quindi C. può benissimo essere morta dopo un paio di coltellate (ma probabilmente mi sbaglio, dato che non studio medicina 😀 XD).
Sono contento di stare migliorando (anche sono ai tuoi occhi 🙂 ).
14/12/2017 at 01:39
Indovina cosa ho votato 😛
Nulla di nuovo in questo capitolo. Non ho ancora capito perché si sta vendicando, ma c’è tempo 😉
Ciao 🙂
14/12/2017 at 08:21
Per il motivo della vendetta ho intenzione di scrivere un episodio apposta. 😛 XD
13/12/2017 at 18:05
Quarta.
Ciao Drago.
il capitolo è chiaro e scorrevole, però trovo che potresti addentrarti nell’intimo del killer con maggiore profondità.
E’ un assassino che racconta le proprie gesta, ma pare che sia più interessato all’aspetto tecnico del suo operato che a quello psicologico. Trattandosi di diverse sequenze a due, io renderei i racconti più vividi, aggiungendo le sensazioni del killer, le sensazioni trasmesse a lui dalle vittime.
Perché stordirla, legarla ad un albero per poi accoltellarla al cuore rischiando di farla morire subito?
Aspetto il prossimo e, credimi, i miei sono solo osservazioni in buona fede.
13/12/2017 at 18:17
“i miei sono solo osservazioni in buona fede.”
Tranquilla, finché argomenti in modo sensato (e in italiano corretto XD), come hai fatto in questo commento, non ho motivo di prendermela. 🙂
E sì, quello delle sensazioni del nostro protagonista mentre uccide le sue vittime è un “piccolissimo” dettaglio che mi è sfuggito. 🙂 Dal prossimo episodio cercherò di
13/12/2017 at 18:27
ahahahah, scusa! Non me ne sono accorta…
13/12/2017 at 19:18
Non ti sei accorta di cosa?
12/12/2017 at 08:45
Ciao Drago,
io dico la quarta, anche se potrebbe essere la terza. Si potrebbe parlare delle vittime in riferimento all’importanza che hanno avuto, all’impatto emotivo che hanno avuto sull’omicida. Che mi sembra pure un po’ inesperto: ha lasciato delle tracce su I. e se lo ricorda… O magari lo ha fatto per essere preso? Qualcuno lo fa, in altri casi è solo finita la fortuna.
Il riferimento al Dottor Reid e il titolo del tuo racconto mi suggeriscono qualcosa…
Aspetto il prossimo.
p.s. io avrei fatto usare all’assassino qualcosa di più … corposo, di un coltellino svizzero, che ha una lama piccolissima e che potrebbe non essere letale, soprattutto se si tratta si un colpo inferto alla schiena. Attenzione al refuso contenuto nella frase che spiega proprio questa scena…
12/12/2017 at 10:39
No, “Criminal mind” non c’entra, mi spiace. 🙂
Non è detto che il nostro protagonista-assassino abbia lasciato delle prove, infatti dice: “e le EVENTUALI tracce che ho lasciato”. 🙂
Quel refuso l’ho notato solo dopo aver pubblicato l’episodio, purtroppo. La frase doveva essere “l’ho colpita più volte alla schiena”
03/12/2017 at 22:06
La seconda!! Bravo Dav!!
03/12/2017 at 22:36
Se a te piace come sto scrivendo questo racconto, allora ho fatto centro (o ci sono molto vicino). 😀 Dato che si trattava di un “esperimento”, non ero sicuro di come i lettori avrebbero reagito.
Nel caso in cui te lo stessi chiedendo, sì, tutti gli episodi saranno scritti come il secondo 🙂
19/11/2017 at 01:11
Io continuerei in ordine: seconda vittima.
Ciao 🙂
19/11/2017 at 09:08
Perché me lo aspettavo? 😀 XD
17/11/2017 at 00:08
Cronologicamente direi di iniziare dalla prima vittima e così ho votato.
Bravo, Dav, lo sai che ti controllo! 😉
17/11/2017 at 09:14
Mi controlli? Sono per caso finito ne “Il grande fratello” di Orwell? XD
Spero solo che ti piaccia (così come per gli altri che leggono la storia) il come ho intenzione di scrivere il racconto. 🙂
07/11/2017 at 01:02
Ciao,
Direi che si potrebbe partire dalla prima vittima con l’interrogatorio. Il detective vorrà conoscere il numero delle vittime, le motivazioni e i luoghi in cui le vittime si trovano, se questo é già noto alla polizia, potrebbe voler cominciare dalla prima per conoscere le motivazioni e le inclinazioni del killer.
Ma questo ce lo devi raccontare tu.
Aspetto prossimo capitolo per saperne di più.
Alla prossima!
07/11/2017 at 10:25
Ogni vittima ha un suo movente. 🙂 Oppure c’è un solo movente per tutte le vittime? XD
06/11/2017 at 20:29
Molto interessante.
Vedremo come procederà
06/11/2017 at 20:35
Sono felice che trovi la storia (o almeno questo primo episodio) interessante. 🙂
06/11/2017 at 20:36
Di nulla,passa da me se vuoi.
06/11/2017 at 21:26
Va bene. 🙂
05/11/2017 at 23:51
Mi piace come hai introdotto la scelta, mi ha sorpreso e mammamia non sapevo cosa scegliere, alla fine ho optato per la prima vittima perché quando per esempio guardo qualcosa su un pluriomicida di solito si parte sempre dalle vittime e poi si capisce il perché, anche se in quel caso ci sono i detective che cercano di prendere il criminale non sapendo nulla di lui (a proposito il titolo mi ricorda Criminal Minds) mentre qui inizia tutto dalla sua cattura. Tuttavia mi piace andare con ordine sempre e lasciarmi il bello alla fine però guardando i voti non penso mi accontenterai.
Complimenti per il racconto che già dal primo capitolo è pieno di sostanza e ha catturato il mio interesse.
06/11/2017 at 00:11
La tua scelta potrebbe sempre recuperare: il distacco non è poi così netto. 🙂
05/11/2017 at 22:17
Io direi l’ultima.
Lo hanno beccato con la vittima e ovviamente il detective inizia a tartassarlo di domande ma ovviamente è sottinteso che andrà a ritroso per scoprire gli altri omicidi. ….anche se non è detto che sia così.
Siamo so agli inizi
Vedremo
Ciao!
Ilaria_S
05/11/2017 at 22:48
E se il colpevole di fosse costituito, anziché essere stato beccato? 🙂
05/11/2017 at 01:50
Voto il motivo che ti ha spinto ad ucciderle. È quello che a me interessa e la risposta “vendetta” non mi è abbastanza, ovviamente 😉
Ciao 🙂
05/11/2017 at 01:52
Per quanto possa non sembrarti abbastanza… il fulcro della motivazione degli omcidi è quello. 😀
05/11/2017 at 23:46
Sì, ma non è che ti vendichi “a caso”; c’è sempre un motivo per la vendetta 😉
Ciao 🙂
05/11/2017 at 23:49
Mai detto il contrario. Altrimenti non si chiamerebbe “vendetta” 😀 XD
04/11/2017 at 21:25
Della prima vittima…si parte sempre dall’inizio. E la prima vittima è una cosa particolare, è la scintilla che ha dato il via a tutto, la miccia che ha innescato la bomba. Pur dando soddisfazione, le altre vittime non saranno mai come la prima, avranno sempre un altro sapore e non eguaglieranno mai la prima.
Ottimo, ti seguo e vediamo cos’hai in mente, a presto 😉
04/11/2017 at 21:29
Io so cos’ho in mente. 🙂
E mi dispiace dirlo, ma le tue idee che hai scritto non sono corrette: ogni vittima ha un suo perché, molto più al di là del “questa persona mi ricorda tizio/tizia e, anche se non è lui/lei, questo è ciò che vorrei fargli/farle”. 🙂
06/11/2017 at 18:48
Questione di punti di vista 😉
06/11/2017 at 18:58
O forse no? 😀