LA FORESTA BLU

Dove eravamo rimasti?

Nel prossimo e ultimo capitolo… Alfredo racconterà la sua storia. (50%)

Dopo tanti anni...

Robbie non aveva mai provato un emozione del genere: era come se un fuoco gli ardesse dentro e lui non fosse in grado di controllarlo, era veramente lì davanti a Bob e non sapeva se essere felice o agitato, ma in fin dei conti forse poteva essere entrambe le cose.

Alfredo li aveva riconosciuti, ne era certo, infatti quando li aveva visti gli si erano velati gli occhi di lacrime e il suo sguardo comunicava il ricordo di tempi passati.

Facendosi forza sul bastone, si alzò in piedi e disse:

“Prego accomodatevi, questa è una sera speciale, tra poco sbocceranno le campanule e la foresta cambierà colore”

I tre amici si avvicinarono timidamente e si sedettero sui gradini della veranda.
Robbie non aveva certo immaginato così il suo primo incontro con Bob. Non sapeva cosa dire, tutti i discorsi che si era preparato e le cose che aveva pensato di dirgli erano svanite dalla sua mente e non sapeva più che cosa fare.

A un certo punto Alfredo interruppe il silenzio dei pensieri e disse:

“So cosa vi state chiedendo. Mi ricordo di voi come se fosse ieri, e non potete minimamente immaginare quanto ho sperato di potervi rivedere un giorno”

Robbie chiese:

“Ma se hai sempre voluto rivederci perché non ci hai mai cercati?”

“Purtroppo la vita è più breve di quanto si creda e la mia è stata come un lampo e quando avrei potuto cercarvi era ormai troppo tardi.
Sin da bambino la mia vita non è stata facile. Il mio sogno era quello di fare l’inventore e il mio cibo era la scienza in qualsiasi forma. Purtroppo, però, ero il primo di sei figli e I miei non potevano permettersi di pagarmi gli studi. Per questo all’età di 13 anni smisi di andare a scuola e iniziai a lavorare per aiutare la famiglia a tirare avanti.
Non abbandonai mai la mia passione e continuai a coltivarla in ogni modo possibile.
Un giorno andai a fare una commissione per mia madre da un anziano signore che viveva in un enorme casa nella periferia della città.
Appena entrai nella villa ammirai il lusso che mi circondava: non avevo mai visto nulla di simile. Il proprietario si trovava in biblioteca, una volta entrato, rimasi estasiato dalla quantità di libri che vidi, chissà quante cose avrei potuto imparare leggendoli.
L’anziano signore si accorse del mio interesse e mi chiese se ne desideravo uno. Io gli dissi che non potevo permettermi i libri perché per mio padre erano soldi sprecati. L’uomo allora mi disse che se volevo me ne avrebbe regalato uno e, come se mi leggesse nel pensiero, si avvicinò a uno scaffale, estrasse un libro di scienze e me lo porse, dopodiché disse:

“Leggere non è mai tempo sprecato”

Da quel giorno continuai ad andare da lui e per ogni commissione che svolgevo mi prestava un libro. Trascorsero così molti mesi, finché l’anziano signore purtroppo morì e io non potei più alimentare la mia passione.
Comunque, nel tempo libero progettavo e realizzavo modellini di ogni cosa. Fu così che a un certo punto mi interessai alla robotica. Iniziai a progettare robot di varie forme e dimensioni e ottenendo buoni risultati provai a farmi conoscere come inventore.
Però qualsiasi tentativo sembrava vano. Venivo scoraggiato dal seguire il mio sogno e così, non riuscendo a mantenermi con la mia passione, dovetti trovare un impiego nelle ferrovie.
Quel lavoro non mi permetteva di mettere radici e per questo ero costretto ad abbandonare le mie invenzioni in un luogo e poi in un altro. Fu così che creai entrambi.
Non potete immaginare il dolore di lasciarvi a voi stessi, ma sapevo di avervi dato le capacità necessarie per cavarvela da soli.
Vi regalai i carillon per avere sempre un ricordo di me.
Ho lavorato nella ferrovia fino a poco tempo fa quando, sono andato in pensione. A quel punto, però, ero troppo anziano e acciaccato per venirvi a cercare e così mi sono rifugiato in questa foresta, dove sapevo, avrei potuto trascorrere una vecchiaia serena.
Ho sempre sperato di potervi incontrare un giorno, e non sapete la gioia che provo nel rivedervi”

Alfredo aveva parlato della sua vita con così tanta malinconia che i due robottini non sapevano più cosa dire.

A un certo punto Stanley si decise a parlare:

“Possiamo solo immaginare cosa hai dovuto provare. Però ora quel che conta è che noi siamo qui e abbiamo la conferma che non ci hai abbandonati per cattiveria, ma perché non avevi altra scelta”

Robbie continuò:

“Il tuo carillon mi ha sempre aiutato, era come se ogni sera prima di addormentarmi fossi con te e ora sono felice di averti ritrovato, conoscerti era il mio grande desiderio”

Davide, che fino a quel momento era stato solo uno spettatore, esclamò:

“Questa sì che è un avventura ragazzi, vedervi riuniti è un vera gioia!”

Le campanule intanto avevano iniziato a sbocciare e all’imbrunire la foresta si tinse di un intenso blu, mentre i nostri amici avevano trovato la loro vera casa.
Osservando gli alberi pensavano al loro futuro: non sarebbe stato privo di difficoltà, ma sarebbe sempre stato illuminato dalla luce di quella sera e dalla speranza del colore delle campanule.

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70 Commenti

  • Cara Auri, è stato meraviglioso leggere quest’ultimissimo capitolo! Hai lasciato i nostri amici in un’atmosfera speciale, carica di speranza e intense emozioni. La vita a volte ci scorre tra le dita, ma i piccoli gesti possono rendere speciale ogni momento; questo bellissimo messaggio credo resterà nel cuore di ogni tuo lettore, e sicuramente sarà impresso nel mio. Grazie mille, per questa meravigliosa avventura e per le emozioni che mi hai regalato.
    Ti auguro una bella serata e una notte piena di sogni del colore delle campanule!❤️

    • Ciao Nao,
      Grazie per le tue belle parole e per avermi letta fino alla fine!
      È proprio vero spesso sono proprio le piccole cose che ci fanno sentire felici. Mi è piaciuto molto il significato che hai dato alla mia staria e ti ringrazio perché non ci avevo pensato nemmeno io?
      Ti auguro una serata dai mille colori e a presto ?❤️

    • Ciao Allegra,
      Grazie per aver letto e commentato anche l’ultimo capitolo e per aver seguito la storia nonostante le varie interruzioni ?
      Spero di iniziare una nuova storia al più presto!
      Ti auguro una buona giornata e alla prossima! ?

  • Buongiorno Auri, bellissimo come sempre… Ci hai lasciati con la giusta suspance finale, ora sono proprio curiosa e ho deciso di lasciare la scelta a te… Sono convinta ci stupirai in ogni caso! ?
    La descrizione dell’atmosfera naturale e magica era meravigliosa, bravissima!

  • Ciao AUI,
    mi sono persa un capitolo, ma ho recuperato.
    direi che, dopo tanto cercare, Alfredo potrebbe raccontare qualcosa di sè e del perchè abbia “messo al mondo” i due robottini.
    Due capitoli carini e ben scritti, ora attendo il finale e ti auguro un buon week end.
    Alla prossima!

  • Buongiorno Auri, scusa il ritardo. Davide si è rivelato capace di fare più figuracce della sottoscritta, quindi complimenti!
    Poverino, alla fine gli è andata anche bene tutto sommato…
    Comunque il capitolo è stato bellissimo, dallo zaino troppo pesante, alla nonnina e alla bimba di circa otto anni.
    Ora credo che senza troppi intoppi dovrebbero arrivare alla foresta, ne hanno passate così tante che ormai se lo meritano ?…
    Buona giornata, ti aspetto per i capitoli conclusivi!!

    • Ciao nao,
      scusa se ti rispondo solo ora. A quanto pare facciamo a gara a chi fa più tardi ?
      Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, e che i personaggi ti siano stati simpatici.
      Davide, ha una capacità che invidio: nonostante tutto quello che gli capita non perde mai il suo buon umore.
      A presto e buona serata.

  • Buongiorno Auri, eccomiii, non vedevo l’ora di leggere il capitolo e finalmente ci sono riuscita!
    Cosa posso dire? Stupendo, non mi sarei mai aspettata questo risvolto della storia! In realtà Stanley mi ha fatto ancora più tenerezza di Robbie, poverino:, tutto il tempo a catalogare oggetti con tutta la cura e attenzione che aveva.
    Sicuramente li aspetta un futuro migliore, non vedo l’ora di scoprire il personaggio di Bob, ma qualche “esilarante difficoltà” ci deve sempre essere in un’avventura che si rispetti, giusto??
    A presto!❤️?

    • Ciao Nao,
      Grazie per i tuoi complimenti sempre incoraggianti! ☺️
      Stanley ha un carattere molto dolce e remissivo, per come lo ho immaginato, è sempre pronto a mettere il bene degli altri al di sopra del proprio. Ma quando vede arrivare Robbie, la sua ricerca lo entusiasma così tanto che decide di seguire il proprio bene una volta tanto.
      Ho immaginato le esilaranti difficoltà e non appena le metterò per iscritto spero che vi piaceranno. ?
      Grazie mille per il tuo commento e a presto con il nuovo capitolo ??

  • Ciao AUI,
    e così esiste un altro robot… Bello, brava. Mi è piaciuta molto l’immagine delle “metropoli di rifiuti” hai prorpio reso l’idea.
    Il povero Stanley, però, è stato un po’ meno fortunato, ha vissuto tutto questo tempo in una discarica… 🙂
    Ci si vede all’ottavo, io ho votato per qualche intoppo iniziale.
    Alla prossima!

    • Ciao Allegra,
      Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto.
      Hai ragione, Stanley è stato meno fortunato di Robbie, ma solo quando incontreremo Bob potremo scoprire per quanto tempo ha dovuto vivere alla discarica.
      A presto e buona giornata.?

  • Eccomi in tremendo ritardo, ormai le mie scuse sono una costante… Comunque avevo letto il capitolo appena pubblicato ed ero stata indecisa su cosa votare, così alla fine ho optato per entrambi, anche se so di complicarti un po’ la vita… ?
    Bellissimo capitolo, ho apprezzato il ritorno del ragazzo un po’ strambo perché mi stava simpatico dal primo momento, sono contenta abbia ancora un ruolo nelle avventure di Robbie!
    Anche la descrizione del marinaio era proprio ben fatta, mi è sembrato di rivedere qualche scena del cartone di braccio di ferro…
    Alla prossima, non vedo l’ora!!

    • Ciao Nao,
      Rispondo al tuo commento subito dopo aver pubblicato il nuovo capitolo. Sono contenta che tu abbia apprezzato il ritorno in scena del ragazzo… mi era troppo simpatico per abbandonarlo a se stesso…
      Sono molto soddisfatta del personaggio del marinaio perché è risultato strambo come volevo…
      A prestissimo e buona giornata ?

  • Ciao AUI,
    un capitolo intriso di fantasia, carina l’immagine della bimba che realizza un plastico del locale.
    Certo che questo marinaio è proprio un tipo fuori dal comune, chiama il locale LA FORESTA BLU, lo addobba con salvagenti, botti e reti da pescatore e tiene scorta di carte geografiche anziché nautiche… Nelle avventure di un robot ci può stare. Vediamo dove ci portano Robbie e il suo amico. Io ho votato per l’oggetto e aspetto il nuovo episodio.
    Alla prossima!

  • Se mi metti Entrambi, io non posso che votare Entrambi 😉

    A parte un “LO Abbe” invece di “lo ha”, direi che la lettura è scorrevole e mi piace come si sta evolvendo la storia 😉

    Ciao 🙂
    PS: Domenica parto; mi sa che ci rileggiamo quando torno dalle vacanze 😉

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