Nel Buio

Dove eravamo rimasti?

Cosa succederà ai ragazzi? Delly si mangerà Bamba. (50%)

Il fascino oscuro della carne viva

Bamba caccia un urlo che neppure un uomo sgozzato dal vivo. Che poi a guardarla tutta, è praticamente quello che sta succedendo qua e in questo istante. Truzza si avventa su Delly. 

Cazzo fai là impalato!, mi fa Truzza e allora azione. 

Tocca di staccare Delly dalla testa di Bamba. E bisogna farlo in fretta. Intanto Bamba allunga mani, si sbraccia insomma, ma Delly gli sta dietro e non si fa prendere. 

Amore riprenditi! Stai dando un morso in testa a un tuo amico!, fa Truzza a bomba nell’orecchio di Delly. 

A quelle parole qualcosa di buono avviene. Delly spalanca gli occhi, tipo cerbiatto e con i denti ancora in testa a Bamba fa su e giù con il capo. Come a dire, lo so che è brutto quello che faccio, ma non ne posso fare a meno. 

Truzza si sente presa in giro e molla un ceffone possente a Delly. Lo schiaffo colpisce forte e preciso e manda al tappeto Delly. 

Non capisci? Allora te lo faccio capire io stronza!, fa Truzza che adesso scuote l’avversaria ancora un pò intontita dalla botta in faccia. 

Bamba si tocca la testa. Si tocca il sangue, ma sente che su per giù è tutto come prima. Mi fa un pollice in su e poi guarda con aria eccitata il combattimento tra donne. 

Vi state battendo per me bellezze?, fa Bamba lusingato ancora barcollante, beh questa è musica per i miei occhi, conclude poi imitando il gesto tutto sesso di una spinta con le anche.

Hai capito cosa fai pensare a questo stronzo qua?, fa Truzza ormai fuori di sé.

Delly la guarda. E la azzanna. Forte. Seria. Al collo. E strappa. Via un pezzo di carne dal collo. Delly lo esibisce prima in faccia a Truzza, poi a me e a Bamba. Strabuzza gli occhi in una smorfia predatoria.

Truzza urla dal dolore. Il sangue sgorga a bomba.

Cazzo Schioppo fai qualcosa… qualunque cazzo di cosa!, fa Bamba ridotto a strilletti tipo pin-up al cospetto di un lupo molto cattivo.

Io zompo al collo di Delly e che altro potrei fare? Forse chiudere gli occhi e immaginare qualcosa con la lavagna mentale? Cazzo, allora sarei pazzo davvero.

Delly butta giu la carne strappata e mi ringhia come un’orsa che difende i cuccioli. Lo zompo verso di lei si affloscia che neppure l’ho colpita. Lei invece dà una rapida occhiata a Truzza e si avventa su di me. 

Tenete la testa lontana!, fa in tempo a strillare Truzza, mentre cerca di tamponare il sangue che le cola tipo lava dal collo. 

Il comando accende Bamba che acchiappa la testa di Delly dalla fronte e non la molla neppure quando si agita per liberarsi.

Cazzo raga… io ci provo!, faccio io sentendo un rivolo di piscio che mi cola lungo la gamba. Tra poco non sarà solo quello a bagnarmi i pantaloni, già, ci sarà pure il sangue della testa che mi stacca Delly. Ha una forza sovrumana, oltretutto, qua se non ci provo, ci lascio la pelle di sicuro. 

Fai quello che cazzo ti pare ma fallo!, fa Bamba in piena difficoltà a reggere l’indemoniata. 

Chiudo gli occhi. Il nero è ancora più nero grazie al buio del bosco. E’ facile accendere la lavagna mentale. Cosa cazzo mi devo immaginare per fermare questa pazza indemoniata? L’è entrato un uomo nero in corpo, cosa lo sconfigge? L’opposto del nero… Il bianco! 

Immagino un uomo bianco, tale e quale, a quello che ho percepito nell’ombra che ci inseguiva. Mi sforzo, ce la metto tutta, qualcosa mi disturba. 

SCHIOPPO FAI QUALCOSA CAZZO!, strilla Truzza. 

Apro gli occhi. Vedo Truzza piena di sangue, non capisco come sta. Ma non posso perdere la concentrazione. Forse è l’unica possibilità che abbiamo per restare vivi. 

Occhi chiusi. 

Lavagna mentale modalità ‘on’. 

Uomo bianco, dove sei? Compari davanti a me! Nella mia lavagna mentale… hai una forma filiforme molto simile a un’ombra… e ti muovi veloce perché devi affrontare l’uomo nero che possiede Delly. 

Concetrazione massima. 

Totale. 

Non c’è più nulla oltre a me. 

Non c’è più nulla oltre alla lavagna mentale. 

Nero completo. 

Uomo bianco che rimbalza velocissimo nel nero. 

Occhi aperti. 

Il nero è lo stesso. 

L’uomo bianco è tra noi! 

Entra in Delly. Lei comincia a dimenarsi come se in lei combattessero due anime. Parla sconnessa. Vocaboli che non hanno senso. Si agita come sotto scossa elettrica. Cade indietro al tappeto e a bocca aperta. 

Nel cielo posso distinguere l’uomo bianco e l’uomo nero che si combattono con la velocità di una scintilla. Poi l’uomo nero acchiappa una direzione precisa, quella della festa, va in alto, in cima alla collina. Vola a velocità supersonica. L’uomo bianco si dissolve, non lo insegue cazzo! Forse perché non l’ho creato per inseguire nessuno. Non lo so, certo è che ora mi guardano tutti come avessi il segreto di lunga vita. 

Cosa cazzo è successo?, mi fa Bamba. 

Mollami bestione, fa Delly, tornata in sé al punto di scansare Bamba. 

Mi hai massacrato il collo!, fa Truzza che riesce a tirarsi in piedi e a strillare sguaiata verso Delly.

Si può sapere cosa cazzo è successo?, insiste Bamba. Mi punta gli occhi e fanno lo stesso Delly e Truzza. Ognuno con i propri acciacchi, ma col desiderio di capire cosa è successo. 

Io ci provo a raccontargli la verità. 

Delly, Truzza e Bamba crederanno a Schioppo?

  • Forse ma continueranno a essere diffidenti. (33%)
    33
  • Sì e correranno in cima alla collina per salvare la festa. (33%)
    33
  • No e gli chiederanno quali droghe ha assunto per inventarsi storie simili. (33%)
    33
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74 Commenti

  • Ciao Andrea, sono una estimatrice dell’horror e in special modo dell’horror di ultima generazione. Ogni sperimentazione in tal senso è per me una bella cosa e il tuo racconto l’ho apprezzato moltissimo. In effetti, vedo dalle note che tu sei piuttosto avanti su questa strada.Grazie allora per essere su Incipit, dove spero vorrai restare.

  • Ciao Andrea,
    arrivati alla fine, eh?
    Bel racconto, bravo.
    Un finale terrificante, l’idea dei ragazzi che, incuranti della morte, ballano nella notte livida mette i brividi.
    E l’ultima battuta, in cui si materializza il nonno per portarci ballare… Potere della mente o del mix allucinogeno del Bamba? Mah!
    Comunque bravo.
    Alla prossima!

  • “Scappiamo ragazzi… diamocela a gambe!” per come è andato il racconto fin qui, per i dialoghi finora utilizzati, molto realistici, non mi pare una frase adatta a Truzza.
    Ciao Andrea,
    voto per l’uomo Bianco, non binaco… 😉
    e, da buona amante degli horror, mi aspetto una carneficina… o i resti di essa.
    Alla prossima!

    • Ciao Allegra,

      grazie!, sì in effetti per Truzza è un commento poco ‘truzzo’, chissà, magari in quel momento d’intima paura, l’è scappata un’esclamazione infantile, di quando era ancora una brava ragazza! 🙂 Eh sì, è uscito ‘binaco’, un errore di battitura, ma qua una volta che premi il sacro bottone, nulla è più correggibile, e allora l’ho vista dopo la svista, ma non mi andava di scomodare la dirigenza theincipitiana e l’ho lasciata così. Grazie mille ancora e pure per il voto, buona giornata!!!

  • Ciao Andrea,
    devo confessarti che la seconda parte, raccontata al solito modo di Schioppo, mi è piaciuta molto di più. Nella prima ho notato troppe ripetizioni, anche se apprezzo molto l’idea di riallacciare il racconto alle prime frasi dell’incipit. Questo ha dato qualche spiegazione in più sul “dono” di Schioppo e di come ne sia venuto a conoscenza.
    Aspetto il prossimo, come dici tu siamo in dirittura di arrivo, ultimi capitoli…
    Alla prossima!
    p.s. voto per il salvataggio di Bamaba perché, nella mia testa, tutto finirà con il ritorno a casa dei ragazzi, e con un trip da raccontare agli amici, lungo una notte.

      • ciao,
        la parola buio appare 12 volte, è parte del titolo, lo so, ma 12 volte sono tante.
        sgabuzzino 4 in poco più di 1200 caratteri.
        11 volte appare la parola fa, in sostituzione di dice.
        Occhi appare ancora di più, ma ha a che fare con il “potere” di Schioppo, quindi ci può anche stare.
        Capisco la necessità di rimarcare il concetto, ma in 5000 caratteri forse ci starebbe bene qualche sinonimo.
        Ciao e alla prossima!

        • Ciao Keziarica,

          ti ringrazio moltissimo per questa analisi! Il fatto è che Schioppo sta pensando, è in corsivo per quel motivo, e quando pensiamo non facciamo caso ai sinonimi. Pensiamo e basta. È utilizzato per rendere tutto il più realistico possibile. Dici che le ripetizioni disturbano al punto di non seguire il pathos della trama?
          Grazie mille!

          • Be’ se te ne ho parlato è perché ha disturbato la mia lettura del capitolo. Questo non significa che sia sbagliato o che ad altri la cosa possa risultare piacevole. Per capirci: a me piacciono i personaggi, li adoro e ne metto sempre dentro una sacco, anche troppo. Agli altri questa mia propensione non piace particolarmente, non hanno torto, i lettori sono loro. Tuttavia, rimane il fatto che a me i personaggi piacciono tanto. Ma non sono io il destinatario di ciò che scrivo, sono loro.
            Detto questo, il tuo racconto rimane comunque un buon racconto. 🙂 il mio era solo un piccolo appunto.

    • GRAZIE MAGO!
      Sono gli ultimi capitoli, cominciamo a strippare questa storia!

      p.s.: mi sono accorto solo ora che non ho messo i punti ai dialoghi, ops, spero che i lettori non se la prendano… ma qui non si può correggere una volta spinto il sacro bottone…

  • Ciao,
    molto interessante questo nuovo capitolo, con un tocco di sovrannaturale che in un horror non guasta mai.
    Immagino che prenderanno l’auto per cercare le ragazze. In fondo Truzza ha pure avuto una sorta di resurrezione, magari non sta poi tanto bene, e Schioppo pare saperlo meglio degli altri.
    Alla prossima!

  • Questa storia mi piace sempre di più ad ogni capitolo. Continua così.
    Ritmo coinvolgente, lessico “street” e linea della storia che non si perde in giri panoramici, ma rimane dritta e chiara. Veramente. Una piacevole scoperta.
    (e questa cosa dei soprannomi mi garba tanto)

  • Sembrerà molto “matematico”, ma al capitolo 4 non è ancora tempo di morte, ma di qualche altro accadimento “forte”, figlio del recente episodio di “possessione”.
    Mettiamo altra carne al fuoco.
    Ribadisco. Un stile che mi piace molto. Ogni capitolo va già come una mezza pinta.

    • Ciao Maria,

      intanto grazie ? per andare avanti nella storia! I ‘che’ sono nello slang di questi ragazzi, è un flusso di coscienza di Schioppo che sta andando in paranoia per la situazione allora pensa sconnesso, in tiro, senza badare troppo a come lo pensa. Per l’altra frase, l’acqua scorre per conto suo ma incontra l’auto precipitata a candela e incagliata nel punto profondo del ruscello. Così si capisce? Fammi sapere che ci tengo! Poi, è vero che sono io che scrivo la storia ma a te, la tua voce interiore cosa suggerisce? Lo chiedo per coinvolgervi anche nella trama, oltre che nella scelta dei capitoli. In fondo The Incipit funziona anche per questo, allora perché non tentare una sinergia più forte? Buona domenica!

        • Sì, lo slang intendo un linguaggio personale non quello canonico. Qui provo un po’ di espedienti. Nella scorsa storia Lo Stato Del Free Party, davo possibilità dettagliate. Stavolta volevo cambiare, così per puro divertimento, potrebbe essere un’altra forma di coinvolgimento quella di mettermi alla prova su sfumature delle risposte, magari sommabili, che possono cambiare gli eventi oltre la mia idea. O no? Grazie mille! Buona serata. ?

  • … io quasi che glielo dico agli altri, ma anzi no, aspetto, che poi dicono che sto fuori e penso alle cagate invece che all’amica tramortita (che poi tra parentesi sarebbe pure colpa mia se ha sbattuto la testa ma ora non ci pensa nessuno, per ora).
    Ho trovato questo paragrafo poco scorrevole, forse per via dei molti “che”.
    E poi (mi odierai 🙂 )
    Non ho capito bene la scena….fa Rambetto guardando l’auto nell’acqua che scorre sui finestrini anteriori, obliqua che è più verticale che orizzontale.
    Come facciamo a dire chi morirà e se morirà? Sei tu che stai scrivendo la storia 🙂

    • Ahahahahah grande Massimo,

      Sì quella degli elenchi puntati è stata un’esagerazione, a me piace sperimentare, e forse stavolta l’ho fatta fuori dal vasino, che dici? Anche Maria Algures mi ha fatto notare. Ci ho provato. In fondo per dire no, bisogna prima dire sì, o sbaglio? Buona giornata!

  • Ciao,
    molto divertente questo capitolo. Ha un qualcosa di ironico, perché ripercorre le trame e gli eventi di un B movie coi fiocchi, ma parla di pastasciutta, se capisci cosa intendo.
    Il corso d’acqua o non è un ruscello oppure gli occupanti dell’auto, terrorizzati, ne hanno ingigantito le proporzioni…
    “Tutti imitano un contorsionista fino a quando riescono a uscire dal salvataggio di Bamba”
    questa frase, a mio modestissimo parere, risulta poco comprensibile. Per intuito capisco cosa intendi, ma la trovo un po’ contorta, passami il termine.
    Io dico che non è morta, così dovranno tirarsela dietro nel bosco, alla ricerca dell’ombra.
    Alla prossima!

    • Ciao Keziarica,

      Ti ringrazio moltissimo. Per il ruscello, vicino un casale che frequento c’è un ruscello, dove l’acqua è sempre bassa, poi all’improvviso sale per un tragitto brevissimo e diventa profonda anche due metri, i locali le chiamano piscine perché d’estate ci fanno il bagno. Forse se avessi potuto correggere avrei usato la parola ‘torrente’, ma quello che avevo in mento era a tutti gli effetti un ruscello con delle improvvise crescite di profondità.
      Poi “tutti imitano un contorsionista fino a quando riescono…” mi serve per mostrare l’immagine che davanti se toccano qualcosa entra acqua, dalla parte di Truzza c’è lei tramortita che blocca il finestrino, quindi devono tutti contorcersi per arrivare all’unico finestrino disponibile tra inclinazione dell’auto e ostacoli tipo poggiatesta, freno a mano eccetera. Questo intendevo, mi spiace se non l’hai capito, grazie ancora per le belle parole e ti auguro una buonissima giornata! ???

  • Buongiorno Andrea
    Ho letto i tre capitoli, scorrono… il ritmo c’è.
    Una curiosità: per i dialoghi. hai scelto di usare gli elenchi puntati al posto delle virgolette con un preciso scopo?
    Se non ti offendi… le opzioni sono un po’ “povere”. Sembrano le classiche tre buste dei quiz (si, no, forse ecc ) 🙂
    ciao ciao

    • Buongiorno Maria,

      grazie mille!, e chi si offende? Ti spiego, stavolta volevo che i capitoli fossero decisi nelle svolte completamente dai lettori, per questo ho usato delle ipotesi scarne, essenziali, per sfruttare al massimo anche gli spunti offerti dai commenti.
      Per quanto riguarda gli elenchi puntati, prima di tutto le virgolette le uso poco qua, perché scrivendo tanti dialoghi, beh, sono qualcosa di un pizzico di superfluo, una specie di mio linguaggio che esce, in fondo è una difficoltà in più per far comprendere al lettore che si tratti di un dialogo o no? Poi, confesso che avevo messo per sbaglio la prima volta un elenco puntato in un dialogo, insomma una svista, e da lì ho deciso, così, per puro divertimento di lasciarlo per il resto del racconto. Un tocco di mio, diciamo. Buona giornata!

  • Ciao Andrea,
    sì, Schioppo si sta immaginando tutto. Perché vorrei pensare per il seguito a qualcosa di molto peggio che una caduta dell’auto in un ruscello.
    Un po’ breve, forse, ma ben scritto.
    Aspetto il prossimo e spero in tanto, tantissimo terrore!
    Alla prossima!
    🙂

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