Fragole interstellari

Microbi, dolcetti e caffè.

Quando F aprì gli occhi quel lunedì mattina, capì subito che c’era qualcosa di strano. Niente di particolarmente insolito a prima vista, ma era come se qualcosa nel mondo fosse fuori posto. Allungò la mano verso il comodino e prese il cellulare per controllare l’ora. Non fece in tempo a sbloccare lo schermo, che il telefono squillò.

Era D.

“Pronto?”

“Pronto F? Dove sei?”

“Nel letto.”

“F, devo parlarti.”

“Non puoi aspettare che venga al laboratorio?”

“Per uno degli argomenti che ho intenzione di esporti sì, per l’altro invece no.”

“Che palle” disse F uscendo faticosamente dal letto.

“Ma perché devi essere sempre così enigmatico?”

Non appena i suoi piedi nudi toccarono il pavimento, rabbrividì.

“Mi piace creare del pathos.”

F sospirò.

“E quale sarebbe l’argomento che potresti espormi ora?”

“È passato il professore, vuole parlarti.”

“Ha lasciato detto qualcosa?”

“Che devi andare da lui appena arrivi. Sembrava piuttosto arrabbiato.”

F si strofinò la fronte.

“Ho mal di testa.”

“Sei malato? Hai l’influenza?”

“No, ho i postumi del weekend.”

“Beh, fatteli passare. Come ti ho già detto in precedenza, devo parlarti anche io.”

“Va bene ho capito. Ci vediamo tra un po’.”

F lanciò il cellulare sul letto e andò in cucina. Sul tavolo c’era una ciambella, una tazzina e un biglietto.

Eri troppo tenero, ti ho lasciato dormire. La macchinetta del caffè è già pronta, devi solo accendere il fuoco. Ci vediamo stasera, ti amo.

F sorrise, addentò la ciambella e accese il gas.

Sbadigliando, si avvicinò alla finestra e guardò fuori. Quella strana sensazione di disagio non sembrava volerlo abbandonare.

Chissà che cosa vuole quel vecchio spilorcio, pensò versando il caffè nella tazzina.

*

Con lo stomaco pieno e la giusta dose di caffeina in circolo, F stava decisamente meglio. Non sprizzava certo gioia, ma almeno quella strana inquietudine sembrava essere svanita.

Devo smettere di bere, pensò mentre camminava verso la stazione del treno.

Non faceva molto caldo, e benché il percorso a piedi durasse meno di dieci minuti, un leggero velo di sudore gli coprì la fronte.

Quando salì sul treno, notò con piacere che il vagone era vuoto.

Vantaggi del non viaggiare durante l’ora di punta, pensò soddisfatto lasciandosi cadere su un sedile.

L’aria condizionata gli asciugò immediatamente il sudore facendolo rabbrividire; dopo pochi istanti, non potè evitare di trattenere uno starnuto.

“Per favore esca da qui!” esclamò una voce dal fondo del vagone.

F alzò la testa. Un’anziana signora lo stava guardando in cagnesco.

“Come scusi?” domandò perplesso.

“Lei sta contaminando il treno con i microbi!”

“Ma signora, ho semplicemente starnutito.”

“Uno starnuto pieno di microbi!” strillò la vecchia alzandosi in piedi.

Bah, è solo una pazza, pensò F voltandosi verso il finestrino.

Dopo qualche secondo però, vide il riflesso della vecchia sul vetro; stava agitando una bomboletta spray.

“Ma cosa sta facendo?” domandò F basito.

“Adesso uccido i microbi!” esclamò la vecchia puntandogli contro la bomboletta.

F si coprì il volto con le mani.

“Ma è impazzita? Non lo faccia!”

“Uccido i microbi!” esclamò la signora trionfante premendo il pulsante dello spray.

Una nebulizzazione all’aroma di lavanda proruppe contro il volto di F.

“La smetta, vecchia rincoglionita!” urlò continuando a proteggersi gli occhi.

“Lei non ha voluto abbandonare lo scompartimento, e io ora la devo disinfettare!”

F si alzò in piedi.

“Ho detto la smetta, cazzo!”

L’anziana donna continuò imperterrita a spruzzare lavanda.

“Va bene, me ne vado brutta psicopatica!” esclamò F allontanandosi velocemente.

Alle sue spalle, la vecchia continuava a disinfettare il vagone.

*

“Ehi eccoti qua, finalmente” disse D quando F varcò la porta del laboratorio.

I ragazzi erano già tutti all’opera con i loro camici bianchi e le pipette gilson in mano.

Sto invecchiando, pensò guardando i giovani ricercatori. Si trattava di tesisti e dottorandi, e ormai avevano tutti una decina d’anni meno di lui.

“Ciao F, buongiorno!” esclamò una ragazza con un vassoio in mano.

“Ho portato i dolcetti!”

Senza dir nulla, F ne afferrò avidamente uno.

“Cos’è il tuo compleanno?” bofonchiò con la bocca piena.

“Ma no!” esclamò la ragazza.

“Venerdì ho passato l’ultimo esame!”

“Complimenti” disse F prendendo un altro dolce dal vassoio.

“Questo significa che posso laurearmi nella prossima sessione utile!”

“Sono contento” rispose F pulendosi le briciole dalla barba con il dorso della mano.

“Ovviamente, continuerò a lavorare finché non finirò gli esperimenti del progetto” aggiunse la tesista diventando improvvisamente seria.

F ostentò uno sguardo di approvazione.

Ma chi cazzo te lo fa fare, pensò sconsolato.

“Bene” disse accennando un sorriso.

“Ok, io torno a purificare quelle proteine.”

F annuì e la guardò allontanarsi, dopodichè si voltò verso D.

Il giovane dottorando era rimasto in silenzio per tutto il tempo.

“F…” esordì con tono serio.

“Non ora” tagliò corto F.

“Adesso ho bisogno di un altro caffè.”

D sospirò rassegnato. Poi, annusando l’aria disse: “Ma cos’è questo odore di lavanda?”

Cosa farà F?

  • Si chiuderà nello studio a bere il suo caffè in santa pace (58%)
    58
  • Ascolterà quello che D ha da dire (8%)
    8
  • Andrà subito dal professore (33%)
    33
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234 Commenti

  • Mannaggia, sono arrivato tardi per le votazioni. Fue, davvero complimenti. Leggerti è stato come unire Asimov a Douglas. Un mix di accuratezze scientifiche e nosense galattici. Non mi sono mai interessato e divertito così nel leggere un racconto fantascientifico. Complimenti.
    Spero che tu continui a scrivere. Non vedo l’ora di leggere il sequel.

  • Ciao Fue, scusami per il ritardo, ultimamente sono subissata da storie e da siti con storie e dimentico pure le password! La tua ho dovuto rileggerla da metà perché non ricordavo alcuni dettagli e devo dire che mi è piaciuta, è stata a tratti coinvolgente a tratti divertente, tu hai molto acume nell’immaginare potenziali scenari di vita. Ti faccio ancora i miei complimenti Fue!

  • Rieccomi, FueGod. Già, perché mancava il nano? 😀 😀
    Del resto, il finale e quella piccola cellula suggeriscono che la struttura spazio-temporale dello strano universo in cui tutti i racconti risiedono sia come minimo aggrovigliata su se stessa 😀
    Una bella storia, ottimamente narrata, sei una continua conferma e ormai una gradevole e discreta istituzione di questo sito… Tornando al racconto, se te lo devo proprio dire, sarei voluto essere al posto di D, avrei volentieri offerto la mia fronte per fermare il delirio del superbarone 😀
    Ciao, ti auguro una Pasqua e Pasquetta che soddisfino appieno le tue credenze religiose e/o sociali 😀

  • Il dettaglio « il male rode ancora » piazzato dopo i titoli di coda è un perfetto omaggio ai film/libri d’orrore, di sf forse meno (ma Alien, allora?)
    E l’incredulità della moglie che riporta l’F supereroe che ha salvato il mondo alla normalità dei piedi per terra è una chiosa davvero d’autore, che tra l’altro mi pare che il racconto si aprisse con un biglietto affettuoso della stessa moglie, insomma hai chiuso il cerchio, ma lasciando una minuscola cellulina là fuori a preparare il contrattacco.
    Oddio, credo di aver scritto un paragrafo eccessivamente lungo e ritorto, non so neanche se vuol dire qualcosa ma non sto a rileggerlo, tienitelo così.
    In sunto: mi è piaciuto molto molto. Anche senza il nano 🙂
    Alla prossima

    • Ciao Bef, una chiosa d’autore addirittura? 😀
      Il male dopo i titoli di coda è un classico che mi ha sempre affascinato, tant’è che lo usai a suo tempo con il signor Pino che spargeva dietro il bancone, polvere di farmaco mortale. Il lieto fine mi lascia sempre con l’amaro in bocca. Anzi no, mi lascia senza amaro in bocca, per questo non amo il vissero tutti felici e contenti. Un finale eroico, va bene, ma il protagonista deve sempre un minimo rimanere incul…cato 🙂
      Ma forse sono solo i postumi dei bagordi festivi a parlare al posto mio 😀
      Grazie della tua continua presenza,

      a presto

  • Sai quanto ti adoro e probabilmente ti annoierò a morte, ma questo finale mi ha inchiodato al tablet. Ai tuoi soliti deliri chimici hai aggiunto azioni adrenaliniche ben strutturate e sei riuscito a non scordare il sarcasmo.
    Bel lavoro: che il Dio del Sarcasmo sia sempre con te.
    Spero di leggerti presto.

  • Ciao Fue eccomi qui,
    Bello questo ultimo capitolo, bravissimo! Questo capitolo finale mi fa pensare che magari ci possa essere un seguito, forse boh mi sbaglio… non so che dire davvero, mi hai spiazzata, bravo complimenti! Spero che possa risentirti presto con una nuova storia, o magari un seguito!
    Ps. A presto, ti aspetto eh ?

  • Ciao Fue,
    arrivati al finale… E così la cellulina sta pensando di dividersi ancora, ma il mix di farmaci riuscirà a impedirlo, vero? O ritroveremo il professore matto in un nuovo racconto?
    Come sempre ben scritto, sei bravo, è superfluo ma te lo meriti.
    Ci rivedremo presto con un altro racconto? Io spero proprio di sì.
    Alla prossima!

  • Molto indeciso, alla fine ho votato per il mix di farmaci.
    Per quanto riguarda il “Dio non gioca a dadi” devo smentire il tuo professore fluorescente: a me l’energia del cosmo ha detto che ci gioca eccome, pensa che per convincermi mi ha perfino sussurrato all’orecchio un intero racconto! 😀
    Il capitolo mi è piaciuto tutto, ma è la frase finale ciò che preferisco: penso esprima efficacemente il sentimento che tutti proviamo verso questo tracotante individuo 😀
    Bravo!
    Ciao, a presto

  • Ahahah, il finale del capitolo mi ha fatto ridere, una frase che gradirei poter dire in diversi momenti della giornata!
    Ciao Fue,
    io vorrei proprio che F. inoculasse il mix per porre fine ali poteri del professore!
    E’ superfluo dirti che il capitolo mi è piaciuto.
    Ci si vede al gran finale.
    Alla Prossima!

  • Bella la scena del prof. a torso nudo con le Fragole che lo adorano: bravo!
    Per votare mi sono messo nei panni di F e ho pensato: Io m’inoculerei.
    Cioè, se il prof è inoculato non si può fare altro. Credo…
    Mi sa che con questo cap. mi hai inoculato 😀 😀

  • Sarà poco scientifico ma io je romperei er Buddha sulla capoccia (chiedo venia per lo pseudo romanesco improvvisato ma mi veniva così).
    Un po’ perché se lo merita e che F secondo me sta per scoppiare, un po’ perché (attenzione: ennesimo infodump biografico) mia suocera di quei così ne ha a bizzeffe in casa, non ti dico i mignolini e altre appendici che c’ho sbattuto e la voglia di sfracassarne qualcuno. Se poi può render servizio e metter ko il professore pazzo che vuol dominare il mondo…

  • Ciao FueGod!
    F avrà un’intuizione. Sì dai, secondo me è sulla buona strada e poi ci si deve preparare per il gran finale, no?
    Grazie per avermi fatto vedere (con i miei occhi e non con quelli dell’immaginazione) il frigorifero. Effettivamente lo avrei immaginato differente. ?
    Mi sono fatta anche una cultura sulla ? ahah forte!
    Ciao FueGod, buona serata e buona domenica
    Ilaria

    • “Mi sono fatta anche una cultura sulla ? ahah forte!”

      Per quanto mi riguarda, il mio compito su questo pianeta è finito 😀

      Mentre descrivevo l’incubatore mi sono chiesto se fossi stato abbastanza efficace. Così ho usato i potenti mezzi del collegamento ipertestuale per liberarmi dalla respondabilità narrativa 😀

      Manca poco al gran finale, speriamo di chiudere degnamente quest’avventura 😀

      Ciao Ila,

      a presto

  • Ciao Fue questo capitolo mi è piaciuto particolarmente, i dialoghi sono bellissimi, infatti in alcuni punti mi hai strappato un sorriso :), bravissimo!
    Ps. Sono indecisa tra intuizione e irruzione”… probabilmente sceglierò intuizione 🙂 aspetto un seguito, a presto 😉

  • Voto per l”irruzione: è la cosa giusta da fare per il 9°capitolo. Solo così si potrà raggiungere il totale delirio del 10°. Fue, ‘sto capitolo è ricco di fantascienza-chimica-action-psicologia: mancava solo la donna nuda, e facevi il botto.
    Alla prossima, ciao!

  • Ciao Fue,
    Trovo finalmente un attimo per venire a leggere il tuo racconto…. E devo dire che ne è davvero valsa la pena 🙂
    Bello, originale, ben costruito. Il professore subito dopo la trasformazione mi ha fatto venire in mente Sheldon della serie TV big bang theory XD
    I personaggi sono ben costruiti e mi hanno coinvolto… Insomma, mi è piaciuto un sacco e non vedo l’ora di vedere che succederà adesso!

    Non manca molto alla fine, quindi penso sia meglio concentrarci sulle bestioline colorate senza tirare in ballo il nano e la sua setta. Ti seguo. 😉

  • Letto con piacere, non sono mai stato un appassionato del genere Fantascienza ma posso dire senza ombra di dubbio che la tua storia ha veramente delle bellissime idee, a parte l’originalità e i personaggi finemente caratterizzati , la storia è scorrevole e si legge che è un amore.
    Seguo volentieri e come molti altri mi associo al fatto che la storia debba avere altri racconti 🙂
    -B

  • Formiche fluorescenti.
    Ah ah, che trip ‘sto capitolo. L’unica cosa è che il professore ne sta uscendo troppo bene: superpoteri, trascinatore di folle… no, deve sprofondare, è necessario, FueGod!
    Una cosa non ho ben capito: F è sfuggito alla trance generale per la sua dispnea emotiva?
    Ciao, a presto

  • FueGod ciao!
    Altro capitolo entusiasmante, ottimo!
    Le formiche senza zampe daranno una mano al nostro povero F in balia di uno strano caso di …. Ipnosi?
    Boh staremo a vedere nella prossima puntata ?
    Il prof è proprio fuori di cocomero, sono curiosa di sapere che fine farà. Speriamo che F riesca a salvarsi da questo “fuoco del nulla”.
    A presto!
    Ilaria

  • Non ho resistito alle formiche fluorescenti.
    Quasi quasi, non è che ci sarebbe una provetta da inoculare anche per me? Rinunciare agli occhiali, non avere più bisogno di luce perché la emani in proprio, i discorsi filosoficofarneticanti quelli non è che mi cambierebbero tanto 😉

  • Ciao Fuegod
    gran bel capitolo. Sono rimasta incollata allo schermo senza distogliere lo sguardo per un momento, complimenti davvero. Mi hai lasciato parecchia curiosità, quindi ora sono davvero curiosa di sapere cosa possa succedere nel prossimo capitolo.
    Ps. Sono indecisa tra il nano, che adoro molto, e la lotta…
    e niente ha vinto il nano xD aspetto il prossimo capitolo ciao 😉

  • ciao Fuegod!
    Un capitolo davvero esilarante! Scelgo dunque che il Prof dia fuoco al palco.
    Ben scritto come al solito, anche se di termodinamica non ci capisco una cippa, riesci comunque a trascinarmi nella mente dei tuoi personaggi. Il professore impazzito, qualunque cosa deciderà di fare, sarà sicuramente uno spasso “fantascientifico”.
    Ciao ciao
    Ilaria

    • JAW,
      le opzioni in parità possono creare ulteriori scelte. Se tutto ciò dovesse persistere cercherò di fare un megamix in cui comparirà tutto. Anche perché a prima vista sembra che tutte e tre le opzioni siano piaciute a tutti quanti.
      Meno che le autocitaizoni siano piaciute, non volevo essere troppo autocelebrativo, ma solamente restare nella mia comfort zone che diventa sempre più grossa 😀
      Ciao,

      a presto

  • Ciao Fue eccomi qui!
    È inutile continuare a dire, “grande”, “bel capitolo”, “sei davvero bravo” ecc… potrei risultare noiosa xD… mi incuriosisce molto questa storia…ero indecisa tra discorso o seduzione, ma penso che al professore gli si addica di più un discorso filosofico, aspetto il seguito 😉

  • Visto che è suona del Jerry Lee Lewis immagino che si metterà in piedi e suonerà il piano con ogni parte del corpo compreso il sedere (e sedurrà e sposerà una cugina quindicenne, forse, ma questo non sul palco). Essendo un essere iperrazionale immagino che non darà fuoco al palco, facciamogli fare questo discorso filosofico. Anche perché la filosofia aiuta a vivere meglio o la vita è filosofia, non so più.
    Questo cowboy, altro che Casanova XD

  • In che mondo vivremo! (e in che mondo viviamo!).
    Avrei visto bene il prof. a fare un discorso carico di pathos.
    Comincio a credere che F ti somigli e che questo racconto sia la materializzazione delle tue preoccupazioni sul nostro futuro.

    • “Comincio a credere che F ti somigli e che questo racconto sia la materializzazione delle tue preoccupazioni sul nostro futuro.”
      Un analisi piuttosto accurata. Le incertezze del futuro possono essere affrontate, a mio avviso, con la giusta dose di ironia. Anche nei momenti di pathos.
      Così, giusto per non impazzire del tutto.
      Vediamo cosa succederà, nel racconto e fuori 😉
      Ciao Napo,

      a presto

  • Ciao!
    Complimenti per il racconto! Anche leggendo cose di cui non si sa nulla si riesce tranquillamente a seguire il filo della storia, cosa notevole secondo me! E poi ti incuriosisce e ti cattura… Non vedo l’ora di leggere il seguito!
    Vai con la seduzione! ?
    A rileggerti presto!

  • Ciao Fue,
    Dopo un pezzo di Jerry Lee Lewis, avrei optato per dar fuoco al palco, ma ti avrei messo in una situazione di parità…
    Quindi scelgo la seduzione delle fragole.
    So che quello che hai detto o fatto dire al prof, ha un senso, anche se io, da capra quale sono, non ci ho capito un’ acca!
    Bravo Fue, rimani uno dei miei preferiti.
    Aspetto il prossimo e vediamo il caro prof dalgli occhi fluo cosa combina.
    Alla prossima!

    • Il dar fuoco al palco dopo un pezzo di JLL è una conseguenza più che ovvia 🙂
      Ma potevi tranquillamente mettere in parità, in questo modo contribuisci a creare ancora più opzioni 😀
      Il senso delle parole del prof è più fanta, che scientifica, quindi non preoccuparti di non averla capita 🙂 era solo una considerazione termodinamica probabilmente priva di fondamento 🙂
      Molto lieto di essere uno dei tuoi preferiti, spero di continuare a farne parte a lungo 🙂
      Ciao K,

      a presto

  • Ciao FueGod,
    Bravo, diventa interessante. Voto per il pazzo egocentrico, esasperando quello che in realtà il prof era già. Ma essendo diventato ora totipotente ci aggiungerei anche la capacità di trasformare il suo corpo. Che te ne pare?
    Buona scrittura

    • Ciao EugenioDimezzato,
      il suo corpo si sta già in parte trasformando, dato che ha gli occhi fluorescenti. Ora vediamo se oltre al sistema neurovegetatitvo, anche l’aspetto esteriore subirà ulteriori modifiche 😀
      Pazzo egocentrico e individuo razionale sono finiti alla pari, per non deludere nessuno cercherò in qualche modo di definirlo un pazzo razionale. 🙂
      Spero a breve di pubblicare il prossimo.
      Grazie,

      a presto

  • Rieccomi, FueGod. Che opzioni! Vado per esclusione: empatia no, va bene che è fantascienza, ma ci vorrebbero angurie interstellari per instillarne abbastanza in un barone. Pazzo che si diverte no, non se lo merita. Di soddisfare i propri stimoli 😀
    Rimane la razionalità. Ottimo capitolo, che ci svela anche che ambienti le tue storie nello stesso universo. O almeno nello stesso bar 😀
    Ciao, ti auguro un ottimo weekend

  • Il Nano!!!!!!!!!!!!
    Avrei voluto esordire dicendoti qualcosa del tipo “Sì, tutto molto bello ma… Dov’è il Nano?!” E invece niente, mi hai sopraffatto!
    Buongiorno FueGod, come andiamo? Non passavo qui da diverso tempo e sono contento di averlo fatto: le tue storie mi mettono sempre il buon umore!
    Ho letto tutti i capitoli proprio ora e ne sono assolutamente soddisfatto 🙂
    Ho optato per un organismo di pura razionalità, ma ho dovuto combattere ferocemente con il pazzo…
    Ottimo lavoro, ciao!

  • Bum! Nel mezzo della storia, cambio radicale di rotta! Mi piace, sono preso, aspetto il prossimo capitolo. Voto per “una creatura pregna di fascino poetico”, perché mo sembra divertente immaginare un finale più dinamico in cui il professore in questo stato sia la palla al piede che da l’effetto comico. Le altre due figure, il vecchio porco e lo Sheldon Cooper, sono anche simpatiche ma forse meno originali.
    Ad ogni modo, capitolo fantastico che ha generato in me un picco di curiosità, ma scelta dei lettori troppo influente! Preferisco quando l’autore ha già bene in mente cosa vuole fare della sua storia…
    Aspetto con ansia il prossimo capitolo!

    • Invano, lieto di rivederti 🙂
      Ti dirò, anche la mia scelta preferita sarebbe stata quella della creatura poetica. Però il pazzo e il Cooper stanno vincendo a pari merito.
      Chissà se sarei in grado di farle coincidere?
      Le storie che scrivo hanno in genere una partenza e un finale già definite, ma tutto quello che fa parte del percorso lo lascio esclusivamente a voi. Primo, perché è lo scopo della piattaforma essere interattiva. Secondo, perché lo trovo un ottimo metodo per sviluppare la fantasia.
      O forse sono solo un irresponsabile che ha paura di fare la scelta giusta e quindi si affida esclusivamente al destino 😀
      L’importante è che ne esca qualcosa di buono, e che vi ( ci) diverta leggerlo 🙂
      Ciao,

      a presto

  • Un organismo di pura razionalità.
    Mi hai fatto sganasciare, intorno mi guardavano preoccupati.
    Ma stai facendo una gara al rialzo con Jaw per vedere chi riesce a essere più autoreferenziale?
    Il tipo che discute dell’amarezza insufficiente della birra è fantastico. Ma anche tutto il resto.
    Hai superato la contaminazione dei generi, tu dai direttamente la contaminazIone dei raccontii. E dei pub.
    Ciao

  • Al concerto delle Fragole Interstellari, perché penso che F non voglia lasciarsi sfuggire D.
    Bello, molto bello. So che dovrei ridere, il materiale è abbondante e l’ho pure fatto.
    Ma il retrogusto del capitolo è amarissimo: il geniale D che preferisce andare a fare musica e probabilmente ci ha pure visto giusto, visto l’aria che tira in laboratorio. Il forse un po’ meno geniale F che viene gettato via da un giorno all’altro.
    Che tristezza!
    F che esce dagli schemi col latte di soia è esilarante 😀
    Ciao, complimenti, a presto

  • Questa della band proprio non me l’aspettavo, quindi voto per il concerto (anche se qualcosa di strano sta succedendo in quella provetta, no?)
    Questo capitolo si beve in un sorso, ma sappi che io preferisco il latte di soja.
    Alla prossima.

  • Da buona ex cantante di blues band, dico al concerto!
    Anche se la provetta sul bancone mi incuriosisce molto…
    Comunque, ormai è fatta!
    Accidenti, quando ho letto che la moglie gli proponeva la birra e lui la beveva dopo il latte di soia, il mio stomaco “refluente” ha avuto un sussulto 😉
    Bello questo capitolo, mi ha fatto tornare in mente l’immagine vaga di un cowboy attempato e di una strana chat da cui non si può uscire…
    Aspetto il prossimo e ti saluto, Fue. Ottimo lavoro.

  • Al ristorante giapponese. Io ci finirei tutte le mie giornate.
    Il latte di soja come surrogato della birra è molto oltre, praticamente un atto di guerra a se stesso.
    Temo per quello che potrebbe, o potrà, fare la futura rockstar con la provetta.
    Tornerà F a fare il bartender, pur avendo tra le mani una scoperta prodigiosa? Può la sua mancanza di decisionismo spingerlo a tanto? Impossibile, ora che ha osato anche il latte di soia. Che tra l’altro non si può più chiamarlo latte, è una « bevanda a base di soja »: ancora un atto decisamente fuori dalle regole. F è a ruota libera, in piena rivoluzione. Potrebbe anche schiaffeggiare il professore.
    Okay, la smetto.

  • Ciao FueGod
    Il professore mi ricorda ahimè, qualcuno di mia conoscenza…e se sapessi di essere prossima al licenziamento, penso che sbotterei e gli fracasserei il pc per terra….se non altro uscirei da quell’ufficio ridendo a crepapelle!! ??
    Hai reso proprio l’idea della persona odiosa con il personaggio del professore. Realtà che accadono sicuramente, spesso e volentieri, in quegli ambienti.
    Ciao !
    Ilaria

  • Avrei voluto vederlo fracassare il pc ma ho scelto il più consono al personaggio: la sigaretta e rodersi il fegato in solitario.
    La parte sul l’impossibilità di rinnovargli il contratto è geniale, tristissima e divertente insieme. Voglio un puntatore laser placcato argento per far giocare il gatto!
    Questa fantascienza è dannatamente attuale e realista ?

  • Speravo di trovare un racconto sulla falsariga di “Smetto quando voglio” e sono rimasto positivamente colpito! I tecnicismi non li ho capiti, ma ti in coraggio ugualmente ad inserirli: sono uno spunto interessante per imparare. Anche la satira sociale su un argomento così importante come la ricerca scientifica è molto apprezzata.
    Immagino tu sia del campo, visto tutti i riferimenti dettagliati, ma se anche così non fosse farò finta che tutto cio’ che scrivi sia verosimile (mi riesce facile, non ne so niente di biologia).
    Personalmente spero che la storia prenda più la direzione della commedia, rispetto alla fantascienza pura.
    Non so cosa votare, intanto ti seguo. .)

  • Ciao Fue,
    eccoci, mi sono persa un capitolo ma l’ho recuperato adesso.
    Io dico che il prof si fotta e che le scoperte F e D se le tengano per sé. MI piace questo racconto, sapevo che sarebbe stato così dalla prima parola.
    Non capisco nulla di fisica e di biologia ma, come dice Maan, qui sotto, non ho perso il filo e ho integrato quel che raccontavi con la mia sfrenata fantasia.
    Alla prossima!

  • Anche se sarei incuriosito dal resto, dico di andare direttamente al sodo e parlare col professore 🙂

    Il capitolo mi è piaciuto: i rimandi alla Wikipedia per dare un tocco di realismo alla Fantascienza mi sono piaciuti. Forse avresti potuto soffermarti sull’ultimo punto, visto che credo sia il fattore fondante del racconto… o forse non ti bastavano i caratteri e quindi hai rimandato a dopo 😉

    Mi piace molto il genio “cazzone” 😉 😛
    Se fossi nel professore non saprei se prima lodarlo e poi picchiarlo o viceversa 😉 😛

    Ciao 🙂

  • Facciamoci i fatti di D. Ciao FueGod, mi incuriosisce il racconto e come sempre vi colgo dell’umorismo di fondo. Per mia ignoranza non capisco fino a che punto i termini scientifici che usi siano esistenti o di tua invenzione. Se quest’ultima, credo tu ti sia molto divertito. In ogni caso, riesci bene a dare l’idea del linguaggio da cervelloni, a cui però forse non dobbiamo attribuire troppa serietà… Cioè, sono due “cazzoni” se ho ben capito. Mi ricorda vagamente il duo del tuo racconto del nano. Vediamo in questo quali (dis)avventure ci proponi. A presto.

  • Affrontiamo il professore, ma stai attento FueGod: non esagerare con i termini tecnici. In un racconto a puntate è già difficile tenere a mente i personaggi, figuriamoci se dovessimo seguire anche le evoluzioni della biologia. Per giunta i link esterni spezzano il ritmo della lettura e hanno un apporto alla comprensione prossimo a zero.

  • Ciao FueGod!
    Piacere di rileggerti ☺
    Come stai? Spero tutto ok.
    Continuo a seguirti. Questa storia che però non si riescono a capire i nomi… Mmm credo che sicuramente mi deluciderai nelle prossime puntate.
    Per ora siamo agli inizi, decido dunque, di fargli prendere un bel caffè in santa pace, soprattutto per fare riprendere F. dall’incontro con la vecchietta malefica ??
    Ciao!
    Ilaria

  • Bentornato FueGod.
    Non ho commenti da fare su questo incipit, salvo il fatto che non ha nulla di fantascientifico, ma ciò non mi dispiace affatto (c’è perfino la vecchia moka da mettere sul gas che da casa mia è scomparsa da almeno cinque anni). Aspetto il seguito.
    P.S.: a pensarci bene, la cosa più fantascientifica è la riduzione a una sola lettere del nome proprio di persona che segue il trend, in atto da tempo, di abbreviare/troncare i nomi 🙂

  • Immagino che vada subito dal professore: meglio togliersi il dente subito.
    Non so perché ma questi due tizi dal nome uniletterale mi hanno evocato il concetto di sdoppiamento di personalità.
    La vecchia con lo spray alla lavanda mi pungola la curiosità, mi ci sarò riconosciuta?
    Alla prossima

    • “Immagino che vada subito dal professore: meglio togliersi il dente subito.”
      Un procrastinatore può affogare nell’ansia senza agire per giorni 🙂
      “Non so perché ma questi due tizi dal nome uniletterale mi hanno evocato il concetto di sdoppiamento di personalità.”
      Ormai le personalità multiple sono all’ordine del giorno 😀
      “La vecchia con lo spray alla lavanda mi pungola la curiosità, mi ci sarò riconosciuta?”
      Ahahahahaha 😀 spero di no 😀
      Ciao Bef,

      a presto

  • Ciao Fue,
    bentornato!!
    Ottimo incipit, non ne avrei mai dubitato.
    La vecchietta matta sul treno ha un ruolo nella storia? Le hai dedicato una bella fetta del capitolo, quindi immagino di sì.
    Andrà subito dal professore, anche se vorrei sapere quello che D. ha da dire… che ansia!
    Alla prossima!

    • Ciao K, sempre molto gentile, grazie.
      “La vecchietta matta sul treno ha un ruolo nella storia? Le hai dedicato una bella fetta del capitolo, quindi immagino di sì.”
      Come ho detto a T più sotto, una cosa che mi diverte molto qui dentro è quella di lasciarmi influenzare pesantemente dalle votazioni. Quindi sì, potrebbe avere una parte importante. Ma anche no. 😉
      In ogni caso, quella scena potrebbe essere capitata sul serio (anche se ogni personaggio o avvenimento è puramente casuale) a un ipotetico signor F 😀

  • Rieccomi, FueGod. Ho votato… rullo di tamburi… perché ascolti quello che D ha da D-re 😀
    Non me ne vorrai se ti scrivo che ho l’impressIone che l’incipit sia scritto un po’ di getto?
    Il fatto è che in questa considerazione c’è molta invidia, da parte mia, perché io non sarei in grado di scrivere nulla di leggibile, di getto.
    Quindi, di certo, ti ammiro… però mi chiedo se qualcosa non si potesse migliorare.
    Mi riferisco soprattutto ai dialoghi, dove reiteri spesso la stessa struttura:
    “frase (breve)”, … + gerundio.
    Qualcuno di questi lo avrei reso diversamente.
    Ma in fin dei conti è solo questione di gusti.
    Ciao, ti auguro un’ottima settimana.

    • Buongiorno Erri,
      hai colto nel segno, l’incipit è stato scritto di getto in pochissimo tempo, perfino per i miei standard 😀 probabilmente è per questo che non ho perso tempo a ricontrollare questa mole incontrollata di gerundi (che appunto, tendono a scapparmi quando scrivo in maniera, diciamo “genuina”).
      Soffermandosi sul gerundio, fermo restando che sono stato, sono e sempre sarò uno “studente svogliato” credo sia più “appesantente” nel caso dei lunghi periodi (io in genere scrivo periodi molto corti). Nonostante ciò accetto di buon grado il tuo consiglio e nei prossimi capitoli ci farò più attenzione.
      Molte grazie,

      a presto

  • Ciao, F sei tu? Comunque per come è finito il primo capitolo, direi che si beve il caffè. Mi piacciono i tuoi racconti perché amo i dialoghi. È presto per capire questo, ma su tutto mi è piaciuto proprio il primissimo pezzo dove si sveglia con una strana sensazione. Anche la vecchia probabilmente non è messa lì a caso. . O sbaglio? Me lo farai capire più avanti. Ti seguo.

    • F sono io?
      Siamo tutti un po’ noi nei personaggi che creiamo… magari in alcuni casi lo siamo un po’ di più 😀
      La strana sensazione e la vecchia potrebbero non essere messi lì a caso, ma dato che sono quasi completamente succube degli esiti delle votazioni, capita spesso che io mi allontani dall’idea iniziale, e anche di parecchio. Che poi è la cosa che trovo più divertente 😀
      Ciao T, grazie di essere di nuovo qui e di seguirmi,

      a presto

  • Ciao Fue,
    credo che questo F si chiuderà nello studio a bere il suo caffè in pace 🙂 Allora…ho letto per curiosità il tuo incipit, il titolo mi incuriosiva, soprattutto per il binomio con la fantascienza, genere che di solito non prediligo..ma farò questo esperimento e mi testerò, magari la fantascienza non si rivelerà così noiosa 🙂 Ti seguo!

  • Non perdiamo tempo, sentiamo D, abbiamo solo cinquantamila caratteri! 😀
    Ciao FueGod.
    Commento per primo quindi mi posso permettere di bullarmi per aver colto la citazione: per un attimo ho avuto paura che F si fosse trasformato in un orrendo insetto 😀
    La scrittura è molto gradevole e i temi e le atmosfere mi sono familiari e consoni, però in questo incipit non ho potuto fare a meno di notare un proliferare di gerundi che un po’ appesantisce la lettura.
    Ciao, bentornato, a presto

    • La citazione con il signor Samsa, non era del tutto voluta (almeno a livello conscio). Diciamo che in quest’incipit scritto di getto ho descritto una serie di avvenimenti (di cui ogni riferimento a cose e/o persone è puramente casuale) che potrebbero essere realmente accaduti (vecchia compresa) 😀
      In ogni caso, nel prossimo capitolo (che, a seconda dell’esito della votazione finale, potrebbe essere più consono ai tuoi occhi) farò più attenzione ai gerundi 😀
      Ciao JAW,

      a presto

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