Benvenuti nel mio mondo!

Dove eravamo rimasti?

Il racconto procede a rilento... scusate. Allora, per l'ultimo capitolo vi chiedo di scegliere un personaggio. Il padre di Perla e Giona. (71%)

Adulto qualificato: racconto terminato!

L’idea che Miriam potesse arrabbiarsi con noi per un motivo tanto futile non mi aveva neanche sfiorato la mente.

Perché cavolo chiuderci in un magazzino buio soltanto per vendicarsi di una roba successa secoli fa? Non aveva senso!

Beh, sebbene lei sia ancora arrabbiata con i miei cugini per aver frugato nei file del suo PC dopo che io ero uscita, la cosa si è risolta per il meglio.

Va bene, c’erano ancora un paio di questioni da risolvere, ad esempio la multa per aver rapito Fiona (già, alla fine i poliziotti hanno scoperto tutto…), l’incidente della macchina di Diego contro un albero, la multa per aver fatto guidare dei minorenni, la totale assenza di adulti responsabili in questa storia (e non venitemi a dire che Diego o Blu possono essere considerati adulti) e, da non dimenticare, il fatto che ho praticamente fatto tutto io e che nessuno mi avesse ancora detto un solo grazie.

-Fantastico- ha detto Nigel -E ora che si fa?

-Si fa che voi venite con noi alla Centrale- ha risposto la poliziotta con uno sguardo glaciale –Tutti voi- ha aggiunto guardando Diego e Miriam.

Mi sono morsa il labbro. Per un momento avevo sperato che, come qualunque altro episodio nella mia vita, il lieto fine avrebbe aggiustato tutto… Ma pareva che stavolta le cose sarebbero andate diversamente.

L’apertura della porta della reception ci ha fatti sobbalzare tutti. Ci siamo voltati di scatto in direzione dei due uomini entrati in quel momento.

Uno era il signore che mi aveva accompagnata all’area felini, l’altro…

-Papà?- abbiamo detto io e Giona all’unisono.

Lui ha battuto le palpebre.

-E voi che ci fate qui?- ci ha chiesto mentre mio fratello gli si fiondava addosso.

Tu che ci fai qui?- ho rincarato -Non dovevi essere al lavoro?

-Sì, ma anche qua servono i veterinari- ha lanciato un sorriso all’uomo accanto a lui e un lampo mi ha illuminato il cervello: ecco dove l’avevo visto! A volte era all’ambulatorio di papà!

-Cos’è questa storia?- l’ometto si è avvicinato a Diego e Miriam (che era stata slegata) -Che succede?

-Papà, noi… giocavamo ai ricercati- ha risposto Diego abbozzando un sorriso.

*

Strano come, all’arrivo di qualcuno qualificato, le cose si possano risolvere così semplicemente.

Mario, l’amico di papà, ha convinto i poliziotti che Fiona non era stata rapita dallo zoo, ma prelevata; infatti era un esperimento che la riserva stava facendo per testare le reazioni dell’animale in un caso simile. E loro, non essendo esattamente i migliori agenti del mondo, si sono lasciati guidare sul sentiero dell’ignoranza.

E per la macchina? Tutto sistemato!

Mio nonno paterno ha un’officina di auto ed è stato felicissimo di fare uno sconto a Diego in cambio di una visita gratuita della riserva.

Va bene, la multa per “Guida di minori su terreno accidentato” l’abbiamo dovuta pagare… Però gli zii si sono divisi la spesa con i miei genitori e non è stato male.

Miriam non ci ha mai chiesto scusa per averci chiuso nello sgabuzzino, ma noi non l’abbiamo chiesta a lei per l’incendio al parco, perciò siamo pari. Ieri sono addirittura riuscita a convincerla a venire con me agli allenamenti di calcio e (Wow!) è bravissima! Con la bava alla bocca, tutti i miei compagni mi chiedono se tornerà e io scoppio a ridere, ricordando come, alla fine della lezione, Miriam abbia commentato la gentilezza dei calciatori nei suoi confronti.

E Fiona…?

*

Un mese dopo

L’immobilità della savana africana era quasi inquietante. Il caldo secco mi squamava la pelle, ma i miei occhi scintillavano.

Ho lanciato un’occhiata ai cinque cugini, in piedi accanto a me, mentre Mario accarezzava Fiona per l’ultima volta.

Diego e Miriam sorridevano guardando la felina che ci aveva fatto conoscere. I miei genitori e i miei zii si guardavano attorno curiosi. L’idea della vacanza in Africa aveva subito convinto tutti; insomma, chi rinuncerebbe ad un occasione simile?

Fiona si meritava la libertà e tutti noi desideravamo dargliela con tutto il cuore. Perciò eravamo lì. Perciò il tramonto scintillava tanto.

Avevano fatto delle simulazioni del nuovo habitat per aiutarla ad ambientarsi e, finalmente, la nostra amica era pronta a correre via.

-Grazie di tutto- le ho detto guardandola negli occhi gialli, e per un attimo mi è parso sorridesse.

Poi ha iniziato a camminare verso il tramonto e la sua figura sinuosa si è persa tra le ombre della sera, mentre i primi versi di animali iniziavano a risuonare e il mio cuore si riempiva di pace.

-Ehi! Ma qui non c’è campo!

Ho aperto gli occhi che avevo chiuso un attimo per gustare la quiete e mi sono voltata verso mio fratello che guardava deluso il proprio smartphone.

-Che ti aspettavi?- gli ha chiesto Nigel –Siamo in mezzo al nulla!

-E come faccio a postare su Instagram la foto del tramonto con “#sono in Africa“?

Ho alzato gli occhi al cielo.

-Guarda come si fa a essere davvero in Africa!- gli ho sorriso.

Guidata dal mio istinto bambino, seguendo il desiderio di vivere, ho strappato di mano il cellulare a Giona e ho cominciato a correre, fondendomi con la sera che calava su di noi.

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105 Commenti

    • Ciao, Red.
      Grazie! 🙂
      So che non è perfetto, ma con il limite dei 5000 caratteri e le milioni di cose che dovevo aggiustare… Va beh, ti prometto che la prossima volta starò attenta a non rifare gli stessi errori. 🙂
      Grazie per avermi seguito per questa storia durata una vita.
      Ciao!

  • Bellissima storia!
    Bello il finale, in rallentando, come doveva essere, per non finire invece che so in fondo ad un dirupo, dopo tutte quelle malefatte….. =)
    Grazie davvero per il bel racconto con cui ci hai divertiti!
    Spero di rileggerti presto!
    Baci

  • Ciao Fior…. sono molto contento che un veterinario abbia messo ordine e che il tutto si sia concluso in Africa….
    Grazie mille della bella storia e dei sorrisi che mi hai strappato. A differenza di tuo padre, non aspettare troppo per iniziare una nuova storia, che aspetto con tanta curiosità. Un abbraccio.

  • Rieccomi, Fior.
    Uau, un finale veramente poetico, mi è venuto uno sbrilluccicone per occhio a leggerlo 😀
    Sul serio, le righe finali sono molto carine, mescoli bei sentimenti con un pizzico di sana ironia che fa sì che il risultato non sia “pesante” o serioso, è una cosa che mi piace (infatti, in quello che scrivo, cerco di farlo spesso 😀 )
    Un bel finale, insomma. Certo, c’è un po’ di “effetto riassunto” perché dovevi riannodare un sacco di fili, ma le righe “africane” ripagano di gran lunga.
    Complimenti per questa nuova fatica compiuta!
    Ciao, ti auguro un tutto il tempo che ti occorre per pensare una nuova fantastica storia 😉

    • Ciao, Erri.
      Grazie del commento.
      In questa storia ho mescolato un po’ troppa roba e non sono riuscita a finire tutto con il ritmo calmo che avevo sperato di creare, ma sapere che ti è piaciuto comunque è una gioia infinita! 🙂
      Grazie di avermi accompagnato in questo viaggio che è quasi durato un anno (Cavolo! Ci ho messo una vita!); spero di cominciare presto una storia nuova e, soprattutto, di trovare un’idea decente. 😛
      Ciao, grazie di tutto!
      Ti auguro una magnifica serata!

  • Ciao Fior,
    questo capitolo mi è sembrato scritto in modo diverso rispetto agli altri, ma forse è solo perché non sono state narrate le solite avventure simpatiche e stravaganti. Questo capitolo era molto più serio, ma non per questo peggiore! Riguardo al prossimo capitolo, ho votato il padre: mentre lo facevo pensavo a tuo papà che, vestito da boliviano, riportava in gabbia Fiona, risolvendo la situazione
    Ciao, al prossimo capitolo!

    • Ehi, Cam
      Effettivamente ho dovuto trascurare gli scherzi qui. Avevo pochissimi caratteri per dire un sacco di cose e aggiungere le mie classiche battute simpatiche sarebbe stato un grossissimo spreco di lettere preziose, comunque grazie di avermelo fatto notare. Tenterò di mantenere uno stile unico la prossima volta… Non come ho fatto con una certa Vittoria schizzofrenica. XD
      Ahaha! Conoscendo mio padre lo farebbe di sicuro! 😛
      Ciao! Alla prossima!

  • Rieccomi, Fior. Ho votato per il padre, è tempo che un adulto responsabile metta ordine… oppure faccia ancora più disordine 😀 😀
    Uhm, le vendette che vengono da lontano sono le peggiori, non vorrei essere nei panni della combriccola 😀
    Non so come farai finire questa storia, ma a questo punto sono molto curioso. E in ogni caso…
    FORZA FIONA!!! 😀 😀
    Ti auguro che l’anno appena iniziato ti porti quasi tutto ciò che vuoi… no, tutto no, perché poi non avresti più desideri per il 2020.
    Super augurissimi a te, alla tua famiglia e a tutti a cui vuoi bene! CIAO!

    • Ciao, Erri.
      Un immenso grazie per il commento!
      Una mezza idea ce l’ho per l’ultimo… spero solo di non rendere tutto troppo agitato e veloce. 🙂
      Un altro gigantesco ringraziamento per essere qui e per appoggiarmi, non sai quanto sia importante per me. 😀
      Un altro “Buon anno!” E ho finito, tranquillo.
      Quindi…
      BUON ANNO!!! <3
      Ciao, Erri! Alla prossima!

    • Ciao, Red.
      Grazie del commento.
      La prima parte è il diario di Miriam, giusto per chiarire il motivo della sua ira verso i cugini. Dai tre asterischi in poi, invece, è Perla. Dai tre asterischi a quello singolo racconto di come Perla abbia liberato Fiona, poi faccio un piccolo salto temporale per arrivare direttamente da Diego.
      Ho risposto alla domanda?
      Ciao, Red. Buon anno!

    • Ciao, Cam.
      Grazie del commento!
      Fantasia? Dove? Io sono solo un umile cugina che tiene conto di quello che fanno i miei parenti più piccoli per poi ingigantire il tutto al massimo, trasformandolo in qualche capitolo agitato. ?
      Nessuna fantasia qui, signori, solo caricature della mia vita! ?
      A domenica, Cam!
      Buon pomeriggio! ?

  • Eccomi qui, Fior. Ero molto indeciso tra le opzioni e alla fine ho votato che ha un conto in sospeso.
    Un bel capitolo, molto scorrevole e avvincente. Mi è piaciuto e mi sono piaciuti alcuni dettagli che lasci qua e là: il frusciare dei cappotti al passaggio dei ragazzi, il zigzagare della luce… sono immagini molto efficaci, descrivendo queste sensazioni rendi il luogo descritto più concreto. Non è affatto facile farlo mostrando un punto di vista originale ma tu ci sei riuscita.
    Quindi – te lo devo proprio ripetere? Ma certo che sì! – bravissima!
    Ciao, ti auguro un’ottimo mergiovensado!
    Come “Che roba è?”? È la settimana da mercoledì a domenica. “E gli altri giorni?”, mi chiederai. Hai ragione, che sbadato, aggiungo anche un fantastico lunemar! 😀 😀

    • Ciao, Erri!
      Un enorme grazie per il commento che mi ha donato un grandissimo sorriso! ?
      Gli effetti di cui parli sono di quelle cose che sono rimaste intatte per tutte le infinite prove che avevo fatto per questo capitolo… e ora ho capito di aver fatto bene a mantenerli! ?
      Un altro grazie te lo meriti, per essere qui e per aiutarmi in questa storia che inizialmente è partita solo da tre ragazzini (le versioni reali di Nigel, Math e Gildo) che hanno spaccato una porta in casa del nonno.?
      Grazie, Erri!
      Ti auguro un ottimo ogngior!
      E penso tu abbia già individuato le due parole nascoste di “ogni” e “giorno”. ?
      Ciao, alla prossima!

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