Dove eravamo rimasti?
Nel Sogno di Grace
“Ecco a te, fanne buon uso.”
“Grazie.”
Vincent afferrò l’apparecchio, si sedette accanto alla bancarella di Grace e indossò la cuffia. Quindi attivò il piccolo computer e chiuse gli occhi. Una potente scarica di dopamina invase il suo sistema nervoso centrale. Cullato da quel piacere artificiale, Vincent si sentiva bene, quasi invincibile ed era pronto per l’avventura.
Sbatté le palpebre. Una scenografia sontuosa si stagliò dinanzi ai suoi occhi: un immenso salone che ospitava una serata di gala. Vincent contemplò il grado di dettaglio con cui quell’ambiente era stato progettato: due candide file di colonne, che attraversavano la stanza, sorreggevano capitelli floreali decorati in oro e imponenti arcate; dal soffitto pendevano lunghi drappi bianchi e vermigli; le pareti in marmo rosso conferivano ulteriore lusso e ricercatezza a quel luogo. Gli invitati in abiti eleganti affollavano la sala e chiacchieravano amorevolmente, oscurando la delicata sinfonia degli archi in sottofondo. Vincent ammirò compiaciuto il suo completo nero e regolò la lunghezza della cravatta bordeaux che portava al collo. Appariva così reale al tatto che per un istante Vincent credette di essere ancora sveglio.
“Ho bisogno di bere qualcosa” pensò.
Si diresse così verso il bar, al centro del grande salone.
“Ehi, bevi qualcosa insieme a me?”
Vincent conosceva quella voce, calda e sensuale.
“Ciao Grace.”
La ragazza sedeva con le gambe incrociate su un alto sgabello vicino al bancone. Una mano era posata delicatamente su una coscia; l’altra giocherellava con una ciocca di capelli, i quali, rossi come fuoco, richiamavano perfettamente il colore del vestito aderente e delle scarpe dal piccolo tacco che indossava.
Vincent pensò che fosse bellissima.
“Cosa desideri?” le domandò.
“Da bere intendi?” Grace sorrideva con malizia.
“Sì.”
“Un gin tonic, grazie.”
Vincent si volse verso il barista.
“Due gin tonic.”
“Su-su-bito” rispose quello balbettando. In mezzo al viso aveva una crepa. Quella parte di codice doveva aver subito dei danni.
Mentre attendeva il cocktail, Vincent si guardò intorno: a circa venti metri di distanza, una giovane ragazza dai lunghi capelli neri e gli occhi scuri se ne stava in piedi, immobile. Avvolta da poveri stracci, lo fissava con sguardo malinconico.
“Evelyne” sussurrò Vincent.
Subito scattò in piedi per raggiungere la sorella e stringerla a sé. La ragazza però gli voltò le spalle e iniziò ad allontanarsi.
“Evy, aspetta! Ti prego!”
Evelyne, in silenzio, avanzava a passi sicuri ma leggeri: sembrava quasi che fluttuasse. Vincent iniziò a correre, scostando con noncuranza gli invitati che lo ostacolavano. Quando fu abbastanza vicino alla sorella, si diede uno slancio e allungò il braccio per afferrarla, ma le loro mani si sfiorarono appena ed Evelyne sparì dietro una porta chiusa. Vincent, ansimante, la spalancò con forza. Quella tuttavia celava solamente una parete nera, attraversata di tanto in tanto da apparenti scariche elettriche di colore verde. Una voce meccanica si palesò in sottofondo: “Limite strutturale raggiunto. Impossibile procedere oltre.”
“No, cazzo!”
Vincent cominciò a prendere a pugni la parete. Era inutile.
“Evelyne, ti prego! Torna indietro!”
Una lacrima amara solcò il suo viso. Solo nei sogni sembrava essere ancora in grado di piangere.
Mentre sfogava violentemente la sua frustrazione, tre sagome lo raggiunsero alle spalle.
“Ehi tu, che fai? Piangi? Fai pena! Sei solo un tossico, proprio come quella puttana di tua sorella. Vuoi fare la sua stessa fine per caso?”
Vincent si voltò verso l’uomo che parlava. Aveva circa quarant’anni, una corporatura robusta, dei capelli corti e scuri e un’espressione severa. Accanto a lui un ragazzo più giovane e snello, con un ciuffo biondo in testa, sghignazzava maligno. Il terzo se ne stava in silenzio a qualche metro di distanza. Quando Vincent lo guardò in viso rimase paralizzato: mossi capelli castani gli lambivano le spalle, la barba non curata gli incorniciava il viso e gli occhi color nocciola apparivano stanchi e al tempo stesso carichi di odio.
Quell’uomo era lui: Vincent.
Scioccato, Vincent fissava se stesso dritto negli occhi.
“Coglione, non hai niente da dire?” riprese il primo soggetto.
“Mike, Frank, levatevi dalle palle!” Grace era ricomparsa e teneva in mano una pistola.
I due si dileguarono, mentre la copia di Vincent rimaneva immobile, impassibile. Nessuno sembrava prestargli attenzione.
“A quanto pare, sono la tua ancora di salvezza.” Disse Grace. “Vieni.”
Grace varcò una porta rossa. Vincent la seguì, con un attimo di esitazione. Si trovava ora, completamente nudo, in una camera sfarzosa. Riusciva a intravedere sul letto matrimoniale due corpi femminili dalle forme morbide e sensuali, che si contorcevano per il piacere. La ragazza dai capelli rossi, che stava sopra, si rivolse a Vincent.
“Grace?”
“Perché non ti unisci a noi?”
Mentre Vincent si avvicinava, il secondo corpo sul letto si dissolse nel nulla. Al suo posto comparve una grossa macchia di sangue vivido.
A Vincent mancava il respiro.
Quale sarà l'atteggiamento di Vincent nei confronti di Grace?
- Rabbia (75%)
- Riservatezza (0%)
- Sincerità (25%)

14/11/2018 at 23:30
Ciao Encio,
complimenti per il tuo racconto,ben riuscito, che ho seguito con passione fin dal primo capitolo.
Va bene così, finale aperto, non si sa cosa succederà, ma sappiamo che almeno Vincent e Grace hanno trovato l’uno nell’altra un po’ della loro amata Evelyne, quindi è già qualcosa di buono per loro, per un nuovo inizio. A Frank ci penserà il karma, si spera 🙂
A presto, spero di leggere ancora qualcosa di tuo!
16/11/2018 at 17:22
Ciao Flow,
grazie di tutto 🙂
Sono felice che il racconto ti sia piaciuto e che tu abbia avuto voglia di accompagnarmi fino alla fine. Non so cosa aspetterà a Vincent e Grace, ma sono sicuro che potranno trovare un po’ di pace.
A presto, buona giornata!
14/11/2018 at 10:55
Ciao Encio. Arrivo un po’ in ritardo. Finale buono che mi soddisfa solo a metà. Apprezzo il tentativo di riannodare tutti i fili, ma, ecco, forse mi sarei aspettato qualcosina in più. Non è una vera e propria critica, se le aspettative erano alte è proprio perché il lavoro che hai fatto è più che buono. Ho letto, da qualche parte nei commenti, che vuoi dedicarti un po’ alla lettura prima di riprovarci, è una scelta saggia che non può farti che bene, anche perché theoncipit ruba molto tempo pure a quello.
Recentemente ho scovato una bancarella che vende libri di fantascienza a prezzi stracciatissimi: ho comprato libri di Dick, Asimov, Whyndam, Matheson, Leiber, Breckett, Farmer e Ballard. Ballard non l’avevo mai letto e, devo dire, è stata un’autentica scoperta (ho appena finito di leggere La.zona del disastro, una raccolta di racconti brevi, te la consiglio).
Come ti consiglio di provare anche la strada del concorso letterario: c’è n’è uno piuttosto buono per racconti di fantascienza con scadenza il 15.12 prossimo.
Concorso letterario Riscontri. Cercalo e dai un occhio al bando.
16/11/2018 at 17:18
Ciao Lou,
innanzitutto grazie per i tanti consigli che hai saputo offrirmi nel corso di questi dieci episodi. Li ho apprezzati e credo che mi abbiano aiutato a migliorare, almeno un po’ 🙂
Mi dispiace di non aver soddisfatto appieno le tue aspettative, però meglio averle soddisfatte a metà che non averle soddisfatte affatto 😉 … in futuro spero di potermi rifare e migliorare ancora. Per il momento appunto mi concedo una bella pausa e cerco di ritagliarmi un po’ di tempo per continuare a leggere i racconti di the incipit e procedere nelle mie (lente) letture di altri romanzi.
Di fantascienza ho letto in passato e apprezzato moltissimo i lavori di Dick; ora ho appena finito “Guida galattica per autostoppisti”, un fantascientifico sicuramente umoristico, ma ricco di spunti interessanti. Vedrò di recuperare anche gli altri racconti da te suggeriti.
Grazie ancora, buona giornata!
14/11/2018 at 02:18
Encio
Eccoci alla fine. La tua storia mi mancherà ma sono contenta che sia finita in maniera positiva.
Tutti si meritano una chance, soprattutto dopo quello che è successo a Evelyn.
Un modo per ricominciare è cominciare da zero. Dopotutto l’unione fa la forza, no?
Ciao Encio spero di leggere altre tue storie ?
Ilaria
16/11/2018 at 17:10
Ciao Ilaria,
grazie di aver avuto voglia di accompagnare me e Vincent in questa avventura 🙂
Appena riesco recupero il primo capitolo del tuo nuovo racconto.
Buona giornata!
12/11/2018 at 19:24
I miei complimenti Encio!
Un finale che ho atteso con ansia, spesso venivo qui a controllare se mi fossi per caso persa la pubblicazione del capitolo.
Hai parlato di una storia di dipendenza, e io mi sono ritrovata quasi dipendente dal tuo racconto, scritto con tanta naturalezza e completezza.
Un finale che lascia libero il pensiero, una possibilità che potrà essere sfruttata o abbandonata.
Grazie per la bella storia!
12/11/2018 at 22:29
Ciao Feather,
grazie a te per avermi voluto accompagnare nell’avventura. Sono felice che la storia ti abbia coinvolto e appassionato. Chiedo perdono se il finale si è fatto attendere così tanto, ma in sti giorni fantasia e tempo scarseggiavano.
Grazie ancora, buona serata!
12/11/2018 at 17:54
Ciao encio. Che dire, è un ottima chiusura. Sei cresciuto tantissimo in questo tempo, si vede che c’è stata un’evoluzione nel tuo stile di scrittura. Partendo da un inizio un po’ caotico sei riuscito a riannodare la matassa nel poco spazio a tua disposizione. Mi piace il fatto che si è passati dal cyberpunk nudo e crudo a qualcosa di più intimo e sentimentale. Non è detto che poi tu non possa continuare la storia. E’ stato bello avventurarsi in questo mondo “onirico”. Alla prossima encio.
12/11/2018 at 22:25
Ciao Yaniv,
grazie per le belle parole. Sono felice di essere migliorato grazie ai vostri consigli e di essere riuscito a proporvi una storia piacevole. La mia idea era proprio quella di muovermi in una dimensione cyberpunk, in cui ci fosse spazio però anche per i sentimenti e le storie più intime dei personaggi: mi fa piacere che tu abbia apprezzato questo aspetto 🙂
Ci rivediamo all’Istituto, buona serata!
11/11/2018 at 21:53
Un finale di speranza, insomma: il sacrificio di Evelyne potrà servire a salvare le vite perdute della sua partner e di suo fratello. Un po’ di ottimismo in questi futuri ciberpunk non guasta 😀
Ciao, encio, perdona il ritardo, sono stati giorni complicati.
Tempo fa ti scrissi che cominciavo ad avere una mia teoria. Be’, ora posso dirti che era abbastanza sbagliata 😀
Diciamo che immaginavo che Vincent avrebbe incontrato il “fantasma” di Evelyne in un sogno. Ecco, in parte scrivi qualcosa di simile, nella misura in cui Grace scopre cose le hanno fatto dal sogno che lei ha usato, ma io lo immaginavo un po’ diverso 😀
Te la sei cavata molto bene in questi dieci capitoli, anche se ti confesso che l’impressione è che tu abbia dovuto rivedere i progetti iniziali, in parte perché ti sei accorto in corsa dei pochi caratteri a disposizione, in parte perché noi siamo intervenuti dando suggerimenti o facendo scelte che ti hanno costretto a qualche modifica. Se è così, non preoccuparti, penso succeda a tutti, al primo racconto, o almeno, a me è successo 😀
Apprezzo moltissimo che tu abbia riannodato tutti i fili, tutti i passaggi che potevano generare “aporie” (scusa, scusa, mia figlia sta studiando filosofia e ha pronunciato con nonchalance questa parolona!): perché Grace conosce il nome di Evelyne, perché sa come è morta nonostante non ci fosse, eccetera; a mio parere è importantissimo rispettare questa coerenza, prevedere i dubbi razionali di chi legge e in qualche modo dar loro risposta.
In definitiva, bravo, è stato piacevole leggerti e spero che vorrai rimanere da queste parti e metterti ancora alla prova.
Ciao, a presto
12/11/2018 at 22:20
Ciao Jaw,
intanto ti devo ringraziare per tutti i consigli che hai saputo darmi nel corso di questi dieci capitoli: sono stati per me un’ottima fonte di aiuto e miglioramento. Detto ciò, ti ringrazio molto anche per i complimenti, sicuramente graditi 🙂
Se devo essere sincero, all’inizio un progetto non esisteva neppure; nel senso che ho buttato giù i primi capitoli senza la più pallida idea di che strada far prendere al racconto, poi via via ho cercato di incanalarlo verso una direzione più precisa, rimanendo di fondo però molto flessibile, nel rispetto delle vostre votazioni.
Sono felice che tu abbia notato i miei sforzi nel riannodare tutti i fili. Più che altro, sono il primo a rimanere perplesso quando in una storia dei dettagli rimangono fuori posto e viene da domandarsi “ma allora come è possibile che …?”, perciò ho cercato di fornire un quadro il più completo e coerente, per quanto mi fosse possibile.
Mi piacerebbe molto mettermi ancora alla prova, come dicevo però più sotto, penso che per un po’ mi dedicherò solo alla lettura, dato che fantasia e tempo scarseggiano.
Grazie ancora, buona serata!
11/11/2018 at 11:02
Buongiorno Encio
Finale coerente.
Vero anche che nella vita reale non tutti hanno e/o sanno cogliere una seconda possibilità.
a rileggerti
12/11/2018 at 22:00
Ciao Louise,
grazie per essere passata anche per il finale.
Buona serata!
11/11/2018 at 10:00
Ciao Encio,
finale degno di un bel racconto. Ne ho letto metà ieri, in pausa caffè, e metà stamane, mentre mi preparo la colazione e non ho dimenticato una virgola, di solito devo rileggere; ciò significa che lo hai scritto in maniera semplice ma incisiva. Mi è piaciuto molto questo racconto, le riflessioni, oltre agli ambienti e ai personaggi. Il finale resta aperto e potrebbe dare seguito au una nuova storia, magari con Vincent nei panni di un vendicatore o di un salvatore… chissà.
Qualsiasi cosa deciderai, sero di ritrovarti presto con un nuovo racconto.
Ti auguro una buonissima domenica e ti saluto.
Alla prossima!
12/11/2018 at 21:58
Ciao Allegra,
a te devo un grazie speciale, perchè sei stata la mia prima lettrice qui sul sito e mi hai accompagnato fino alla fine di questa avventura. Le tue parole mi fanno molto piacere e sono felice di essere riuscito a coinvolgerti in questo mondo, sì futuristico, ma anche crudo e attuale.
Come dicevo ad alexander, non credo che questa storia avrà un seguito. Da amante dei finali aperti, penso che questa possa essere una buona chiusura.
Ci vediamo da kiezarica 😉
Buona serata!