Dove eravamo rimasti?
7 cap. il peccato
La signora Lulù ordinò alla ragazza di seguirla, senza chiedere.Monica era dietro di lei spaventata, forse aveva capito ma sperava di sbagliarsi.La stanza N°6 dove dietro ad un quadro enorme vi si apri un varco e vi fece entrare la ragazza.
<<Questa è la stanza N°5, qui è la stanza dove i miei clienti mi chiedono privacy con le ragazze.>>
<<Ed io cosa centro?>>
<<Mi anno pagato cinque mila euro, per te. >>
<<Cosa? io non lavoro in questo modo! io non cerco sesso, a me fa schifo!>>
<<Cosa?>> disse l’uomo entrando dalla porta che la chiuse.
<<Giorgio vacci piano, non è di quel genere.>>
<<Ti ho pagato, aspetta a me farne cosa voglio.>>
<<Io me ne vado! qui siete pazzi.>> disse Monica tremante
<<Tu non vai da nessuna parte, ho pagato e adesso mi voglio divertire un po con te.>>
Monica gli sputò in faccia.
<<Caccia aggressività?! mi piace è quello che voglio. mi piacciono le ragazze aggressive.>>
L’uomo tirò fuori dalla sua tasca dei pantaloni un laccio, prendendo i polsi della ragazza legandogliele dietro alla schiena.
<<Signora Lulù! per favore, non mi faccia questo! >>
La signora gli si avvicinò guardandola in faccia dispiaciuta.
<<Se non lo accontento sarò io a pagarne le conseguenze, tu sei forte, sopporterai ciò che ti farà. Monica, l’unica cosa che puoi fare è lasciarti andare.>>
<<Vuoi partecipare?>> chiese L’uomo alla signora Lulù
<<No.>>
L’uomo la prese gettandola nel letto, iniziò a spogliarsi rimanendo nudo poi andò da Monica togliendogli il vestito, gli legò i piedi con dei lacci che erano già al bordo del letto.Monica piangeva chiedeva pietà.L’uomo iniziò a palpare i seni mentre lei cercava di dimenarsi.
<<Smettila! è inutile che ti muovi più fai cosi più io ti farò del male.>>
<<Fotti stronzo!>> disse con cattiveria la ragazza
<<Ok l’hai voluto tu!>> disse l’uomo andando ad aprire un cassetto, dove prese una frusta e andandola ad agitare davanti alla ragazza
<<vedrai che tra non molto non farai più la ostinata con me.>>
<<Giorgio, per favore! la frusta no!>> disse la signora
<<Voglio domare questa cavallina selvaggia.>>
<<Non mi fai paura!>> disse Monica arrabbiata e urlando
<<Assecondalo Monica, non la finirà finché tu non chiedi pietà.>>
<<io non accetto di fare sesso con lui! degli uomini non mene importa più nulla! sono tutti stronzi!>>
<<ora vediamo se tutti gli uomini sono stronzi!>> disse l’uomo
strappò le mutandine a Monica gli allargò leggermente le cosce e iniziò ad affondare la sua lingua nella vagina.Monica iniziò a urlare ma nessuno poteva sentirla i muri avevano un isolante in tutta la stanza.
<<Monica lasciati andare, prova piacere!>> disse la signora agitata
<<No! mai, mi abbasserò al volere di un uomo stronzo.>>
<<La metti cosi?ok!>> disse l’uomo che la girò a pancia sotto, prese la frusta e iniziò a frustarla, facendola urlare. una, due, tre, frustate forti da farla gridare dal dolore.
<<Tra non molto inizierà a piacerti e mi chiederai, ancora!>>
Ricominciò a frustarla sulla schiena poi iniziò sul culo, una, due, tre, e dal dolore Monica iniziò a piacerle.I suoi lamenti cessarono lasciando spazio al piacere, inarcava la testa indietro desiderosa di farsi galoppare.L’uomo prese il suo uccello eretto, conficcandoglielo di prepotenza nella vagina, facendola gemere.
<<ancora! ancora!>> chiedeva la ragazza vogliosa, che aveva ceduto alla frusta.
L’uomo gli slegò i polsi , chiedendo alla signora di slegargli i piedi, che fece.La mise a carponi spingendo a ritmo, facendo gemere la ragazza che inarcò ancora una volta la testa.
<<Brava, cosi Monica, cercalo desideralo! fatti desiderare da lui.>> disse la signora sorridendo
<<Brava ragazza, vedi che con le maniere forti, come diventi mansueta. Ora ti porterò a l’apice del piacere, voglio sentirti urlare e godere come non hai mai fatto.
per quale motivo la signora non aveva accettato di congiungersi con i due
- la natura di monica (0%)
- mirava solo ai soldi (100%)
- non gli piaceva (0%)

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