Dove eravamo rimasti?
La virata
Era passato un anno.
Il cielo era azzurro. Ero a casa. Sola con me. Riordinando le lettere degli avvocati, le denunce e il resto dei brogliacci di quella storia assurda e squallida, mi tornavano alla mente alcuni momenti.
Ricordai il giorno in cui cominciò il naufragio, e il collega mi disse che un cigno nero è troppo prezioso per piangere.
(pensieri sparsi: avevo letto che, al cigno nero, per la sua eleganza e unicità, e il suo vivere isolato, era attribuita l’idea di un evento rarissimo ed imprevedibile, bello o brutto. Oggetto di metafore filosofiche e matematiche, non può essere incasellato o immaginato. Quando arriva, ti sconvolge. Per bellezza o per complessità, o solo perché inaspettato. Quindi il suo impatto, che sia una persona o un avvenimento, è fortissimo. Lo ami o lo odi, dato che la natura umana è portata a codificare le emozioni legate alle vicende e tende a dare spiegazione a tutte le cose. Per questo un cigno nero è prezioso, per la sua singolarità. Interpretai che il mio collega, pensandomi unica per qualche ragione, non potesse credermi vulnerabile tanto da piangere disperata. Poiché – per lui – ero già io stessa impattante).
Tra le carte, mi capitò il referto dell’ospedale. Nel rileggere quelle righe, il codice rosso e tutto il resto, mi affiorò come l’immondizia sul Tevere, il ricordo di quel dì.
(pensieri sparsi: se subivo un oltraggio, un’ingiustizia ero solita rimuginare su cosa avrei potuto fare per evitare quell’afflizione. E ogni volta trovavo il bandolo per sgrovigliare e dipanare il gomitolo e ricominciare dallo stesso punto a riavvolgere. Imparavo sempre qualcosa. E anche quella volta, davanti a tanta cattiveria, dinanzi al dio vizio, davanti a tanta violenza in gesti e parole, ci ero uscita).
- Restituiscimi ciò che è mio. Ho due figli. Ti imploro!
- Devi sparire, sennò fai una brutta fine!
- Non parlarmi così!
- Non capisci? Non ti restituisco un bel niente. Hai fatto male a fidarti. E bada che se non sparisci, te la faccio pagare!
- Calmati. Ti prego ragiona. Il cerchio va chiuso. Con dignità. Va bene che mi hai ingannata e che hai tradito tutti. Va bene la violenza e i ricatti. Va bene tutto. Ora però, dobbiamo andare oltre, ciascun per se. Mi dimenticherò di tutto. Ti do la mia parola d’onore. Ma estingui il debito.
- Bella questa! E sentiamo, cosa me ne faccio io della tua parola d’onore? Io faccio quello che mi pare. E non ti rendo nulla. E se continui, vedrai che ti capita!
- È assurdo questo! Non farlo per me, ma per i miei bimbi!
- È inutile che tiri in mezzo loro. Il problema è tuo. E io non ti restituisco nulla. Anzi se non la finisci ti denuncio!
- Tuuu denunci meee? Non ripeterlo, mi sto sentendo male!
- Ti capiterà il peggio! Parola mia!
- Non ti rispondo più. Sei tracotante. Rinsavisci!
- Sparisci! Saputella! Tu e quell’aria da santarellina, e poi metti in ginocchio la gente!
- Io? Che coraggio! Hai montato un inganno pazzesco per raggirarmi! Come puoi? Sei pericoloso e malvagio!
- Bene! Ora che l’hai capito, sta attenta!
In quel momento, la lama di un dolore lancinante nel petto, mi colpì. Era appuntito. Preciso. Da saper disegnare il punto esatto dove feriva e pungeva con le sue spine. Si propagava come un’onda sonora. Muto e sordo.
Ero sul ponte Garibaldi con il mio bimbo. Eravamo usciti io e lui, cuore nel cuore. Mi teneva la mano mentre chattavo col mascalzone. Ma sentii le gambe vacillare. Mi accasciai.
- Mamma! Cos’hai? Mamma! Non morire un’altra volta!
- Amore, non muoio più! È solo debolezza. Ora passa.
- Chiamo un’ambulanza? Come si fa?
- No tesoro mio. Vedi? L’ospedale è li davanti, l’isola Tiberina, dove sei nato tu.
- Va bene piccolina, poggiati a me, ti tengo io.
Ebbi un angina pectoris. Firmai per uscire dall’ospedale. Feci ausilio della mia trionfante calma. Capii in quel momento che un ricattatore non poteva inginocchiarmi.
Quella passeggiata con mio figlio non l’avrei dimenticata mai. Ero la sua piccolina. Mi feci cullare da quell’amore piccolo in centimetri ma dall’empatia smisurata. Sentii che avrei dovuto riscattare la mia dignità, per rispetto dei miei figli.
Tornai a casa. Misi a letto i bimbi. Gli scrissi.
«Se domani non riceverò notizie sul risarcimento del tuo debito adirò le vie legali. Per il resto, laverò via la sporcizia che mi resta addosso, col sapore del disgusto. Ti auguro di trovare un equilibrio».
L’indomani ricevei fiumi di parole disgustose e velenose. Non raccolsi. Ero altrove.
«Non cercarmi più. Spero che la tua famiglia ti perdoni. Io ci riuscirò. Mollo le cime Capitano».
Diedi una virata al veliero. Resiliente, in un mare tempestoso, mi occupai delle minuzie legali.
Vinsi. Recuperai gran parte del danno economico. Nient’altro.
Bisogna attraversare la tristezza per crescere, ogni volta.
Ero cresciuta. E mi ero perdonata per aver frainteso, e scambiato un meschino imbroglione per un Capitano.
Da poco, nella mia vita, era arrivato un cigno nero. Un rarissimo esemplare di uomo dei numeri, il mio pezzo di infinito.
Lui era complesso ma sincero. I suoi occhi non erano trasparenti. La sua anima si…
08/05/2019 at 23:00
Ciao Ally. Ho letto la tua storia tutta d’un fiato, insieme a buona parte dei commenti, e non posso dirti niente di più di quanto non ti abbiano già detto.
Io mi sono appena approcciata a questa esperienza, ogni tanto mi piace leggere le storie concluse e la tua è senza dubbio fra le più originali.
Non fare aspettare troppo il seguito. Non vedo l’ora di rileggerti
10/05/2019 at 09:23
Grazie GRA, inaspettato un commento così diradato nel tempo! si…ho ricominciato a scrivere, “L’uomo dei numeri”, e li dentro continuerà anche il “Buongiorno Capitano”…anche se i due soggetti sono talmente difformi nei miei pensieri che è difficile collimare le righe e le trame!
ti leggerò
24/10/2018 at 12:36
Ma è una storia vera?
Non penso di poter aggiungere altro, se non i meritatissimi complimenti.
Ciao alla prox
24/10/2018 at 13:33
Grazie Alex!
…diciamo che mi sto lasciando prendere…
si, fra qualche giorno, il tempo di riordinare suggestioni, i vostri input, e i punti insoluti nella mia penna….e comincio il secondo atto diciamo…
grazie ancora, sorei felice se continuassi a darmi consigli e passassi di qua a leggermi…
a presto!
23/10/2018 at 20:23
Wow, questa storia ha preso una dritta completamente opposta a quella che mi aspettavo. Ti giuro che quando ho letto le ultime righe sono davvero rimasta a bocca aperta ahah, un finale simile non me lo sarei aspettata! I miei complimenti, ottima storia!
23/10/2018 at 20:32
Hey! Grazie molte…già, ho virato letteralmente…in realta solo perché avevo molti punti insoluti e non sapevo scrivere su tutti……ma riprenderò la storia…in un secondo atto. È venuta fuori una figura di uomo narciso…mi sa…forse ragiobero su questo.
Vedremo…
A presto!
22/10/2018 at 21:43
I miei complimenti davvero Ally!
Ammiro molto la tua capacità di dire e non dire, di scegliere dove concentrare le parole e dove lasciarle più rarefatte. I sentimenti vividi che ho provato leggendo il tuo racconto mi hanno lasciato molto su cui riflettere.
Se proseguirai il racconto lo seguirò con piacere.
A presto, non farci aspettare troppo!
22/10/2018 at 21:53
Grazie a te di cuore…
Mi emoziona il tuo commento. Il fatto di suscitare in te emozioni mi sorprende…è bellissimo.
…scriverò subito…
Ti sono grata per la promessa di leggermi ancora.
A presto.
22/10/2018 at 18:21
Complimenti Ally!
Una fine degna dell’inizio. Anzi, si è rafforzata la tensione iniziale. Hai un grande dono, sembrano vere le scene ritratte e riesci a descrivere le azioni come se si stessero svolgendo davanti a me che leggo. Continua!
22/10/2018 at 18:49
Grazie!
troppo gentile…si ho deciso di continuare in un secondo atto del “buongiorno Capitano”…splittando altri punti che mi hanno lasciato spunti di riflessione, anche grazie a tutti i consigli e i commenti dei lettori.
Sarò felice se mi leggerai ancora!
22/10/2018 at 15:40
Ciao Ally
diverse cose mi sono piaciute:
– hai mostrato bene come quel tale, dopo che le ha dato “un cazzotto” quasi pretendeva le scuse, perché era lei “a mettere in ginocchio la gente”. Ci sono molte persone così, girano la frittata senza vergogna.
– Mi feci cullare da quell’amore piccolo in centimetri ma dall’empatia smisurata.
– E mi ero perdonata per aver frainteso, e scambiato un meschino imbroglione per un Capitano.
La chiusa va bene così. Si può vivere senza un amore perduto, ma senza se stessi no.
Spero di rileggerti ancora, chissà… magari in un altro genere.
22/10/2018 at 16:04
Grazie Louise. Concordo. A volte per non farsi schiacciare bisogna farsi attraversare dal dolore.
Detto questo…mi leggerai se avrai voglia…ma nello stesso genere credo.
Nelle mie intenzioni sarebbe di proseguire il buongiorno capitano…concentrando il focus sui narcisi…forse farò questo. E chiudero alcuni punti che ho lasciato incompiuti…di questo racconto.
Nuovamente grazie.
22/10/2018 at 14:51
Incredibile…bellissimo!!!!! Geniale trovata quella di bypassare i fatti e non entrar troppo, lasciando spazio all’inventiva. Nei commenti credo di aver letto che continuerà in qualche modo?
Grande!
22/10/2018 at 16:06
Grazie!
Eh si…è stata una trovata dell’ultimo minuto. Avevo troppe cose da scrivere per concludere e dal compiutezza alle riflessioni dei pensieri sparsi…dunque lo farò nel secondo atto.
Se vorrai…passa li.
A presto.
18/10/2018 at 16:35
Ciao Ally.
Ascensore è maschile 😉 Per il resto non ho notato nulla, se non un salto forse troppo netto tra la fine dell’episodio 8 e l’inizio dell’episodio 9. Ma data l’enorme quantità di cose che hai messo in gioco in questo episodio dico che mi va bene così.
Faccio parte della “nicchia” 🙂 Non hai mai sentito parlare di “romanzo di nicchia” o “racconto di nicchia”? O anche “prodotto di nicchia”, per uscire dall’ambito letterario ed entrare in quello industriale? Si tratta di un “qualcosa” che non fa “grandi numeri” (per esempio: un prodotto venduto solo in 1000 esemplari) ma può contare su un pubblico affezionato (quindi ci sono ottime possibilità che tutti i 1000 clienti comprino gli accessori per il prodotto di nicchia) che può dunque garantire un successo costante nel tempo.
A me le tue “parentesi destabilizzanti” piacciono. 🙂
Voto per il pensiero complesso e attendo il gran finale.
Grazie e alla prossima.
18/10/2018 at 17:10
hey! che commento impegnativo! non so se sono all’altezza delle aspettative sai?
anzi…come detto in una risposta poco fa….credo di avere troppe cose sul fuoco ora…..continuerò il racconto. anche se questo non mi esime dal dover dare un finale degno di esser chiamato tale….
quanto al discorso nicchia, ora ho capito. si ci sarei arrivata con un po di riflessione in effetti….
che ignorante sono! ascensore è maschile, ok, perdon…
grazie grazie grazie!
18/10/2018 at 09:22
Ciao Allly ho optato per il suo segreto.
Non ho afferrato il discorso del cigno nero…
Nel senso che il cigno nero è riferito al tipo di lavoro svolto???
Però che cattivo questo Capitano che fa penare la nostra protagonista.
Si prospetta un colpo di scena nel finale…..
Complimenti per il racconto, che ho trovato molto interessante, specie nella parte dei pensieri sparsi, per come espresso nei capitoli precedenti.
Ciaoo
18/10/2018 at 09:44
Grazie Alex!
Sai…credo di essere ad un punto difficile.
Cigno nero. Capitano. I pensieri sparsi. Le azioni. Ho tutto in testa da tirar fuori e solo un capitolo per dare una chiusa al cerchio…credo che proseguirà la storia dunque. Pensavo nei giorni scorsi di continuare con una seconda parte tipo.
Anche se intanto devo dar compimento a questa parte…
Rifletto e raccolgo suggerimenti.
Nuovamente grazie…
Alla prossima
17/10/2018 at 17:28
Trovo le parti tra parentesi un po’ destabilizzanti, ma ci sono delle parti descrittive molto molto interessanti e evocative. Altre volte invece traspare nella scelta delle parole una ricercatezza forzata che toglie slancio. Potresti avere una nicchia, perchè comuqnue la scrittura è particolare.
17/10/2018 at 17:40
wow! …grazie ‘aiels’, il tuo commento tecnico mi lascia senza parole, il che capita poche volte.
– parentesi destabilizzanti.
– parti descrittive interessanti.
– ricerca vocaboli forzata che toglie slancio.
raccolgo. ho intenzione di proseguire il racconto oltre il primo ‘atto’…dunque i tuoi spunti di riflessione mi servono molto. oltretutto, il tuo racconto è di un genere che non oserei nemmeno pensare di saper scrivere in questa vita, dunque mi incuriosisce riuscire a diventare una lettura interessante per te.
detto questo…cos’è una “nicchia”?
17/10/2018 at 13:52
Ciao Ally
uno che urla scrivendo o scrive urlando (come preferisci), o ha paura di qualcosa oppure gioca di sponda e sta mandando un messaggio a qualcun’altro.
Avrà un segreto? Boh!
Chiederà scusa? Boh! (intanto ha già rotto le uova nel paniere)
vado per le scuse, vediamo cosa s’inventa 🙂
17/10/2018 at 14:03
Cara! Radenti come lame i tuoi commenti…ahahah! Eh si
…lui ha rotto. Vediamo cosa accade… ho pensato ad un finto finale… per poi proseguire. Ma vediamo…
Grazie!
17/10/2018 at 12:53
Ally! Bello….bellissimi i confini e il cigno nero.
Di certo parlerà, di cosa non saprei.
Attendiamo…….
A presto!
17/10/2018 at 13:16
Grande Bianca! “….parlerà, ma di cosa non saprei!”. Ahahahah! Questa è bella. Già….in effetti, un po ambiguo lui.
vediamo…
grazie!
17/10/2018 at 12:47
Ciao Ally
Ho scelto che le spieghi il suo segreto, questo capitolo mi ha lasciato con il fiato sospeso, devo sapere!
Stupendo Il pensiero dei confini!
17/10/2018 at 13:15
Ciao Feather!
Quindi voti per una linea morbida…fluida. ok, tengo conto…vediamo. I confini, già…. loro sono un mondo su cui riflettere per me.
grazie, alla prossima!
17/10/2018 at 12:45
Ciao Ally, il tuo racconto è tanto delicato quanto appassionato. Incedibile questa compresenza!
sempre più avvincente. come finira?
non confesserà ora…al limite le dirà che l’ama…
seguo.
17/10/2018 at 12:35
Ciao Ally!
bellissimo…..da brividi.
credo che chiederà scusa, e soprattutto inventerà scuse, ho questa sensazione.
seguo ansiosa!
17/10/2018 at 13:13
hey! ma grazie…gentilissima EsterRina.
inventerà scuse dici? vediamo vediamo…
a presto.
14/10/2018 at 16:13
Ciao! Sono tornata da poco sulla piattaforma e ho subito letto il tuo racconto. Non sono il tipo da racconti rosa, ma questo mi sta davvero piacendo molto! I capitoli 4 e 5 sono i miei preferiti :3 scelgo la seconda opzione, il ragazzo non è del tutto limpido e voglio vederci chiaro!
15/10/2018 at 10:57
Grazie!
…già…non è limpido. Mi piace questa definizione…
Alla prossima…
11/10/2018 at 14:32
Ciao Ally,
Woow che bello questo racconto, ho letto tutti gli 8 episodi in un solo colpo e non riuscivo a staccarmi, veramente bello e coinvolgente, poi ho sempre adorato i pensieri sparsi, anche se devo dire che all’inizio mi suonano sempre come periodi che mi fanno distrarre dal corso della storia, questi invece non distraggono per nulla dagli eventi anzi ne danno ancora di più significato.
Bello bello, ho votato “Pensiero sparso complesso: …arrivò trafelato nella stanza come se avesse qualcosa da nascondere”, perché un uomo così affascinante ha sempre qualcosa da nascondere!
Passa a trovarmi se vuoi!
11/10/2018 at 15:02
Ciao Ely46!
grazie di avermi letto! e in un colpo solo poi!
Dare una buona impressione complessiva, credo sia importante e mi fa molto piacere.
si, un uomo affascinante ha qualcosa da nascondere quasi sempre…e – forse – le cose nascoste rendono un uomo affascinante…chi lo sa.
grazie anche per il voto…in realtà sono ad un punto in cui credo di dover svoltare proprio……vedremo.
passerò certamente “ad un passo da noi”!
alla prossima!
10/10/2018 at 10:23
…era dovuto andar via di corsa per un’urgenza.
Ciao Ally, trovo difficilissimo poter descrivere le emozioni, e in questo per me sei bravissima .
Bel capitolo anche questo, con suspance nel finale.:)
Complimenti
10/10/2018 at 14:34
Grazie Alex!
…già suspance nel finale, anche se mancano ancora risposte da trovare…il Capitano…eccetera.
vediamo che succede.
alla prossima…
08/10/2018 at 17:30
Ciao Ally! Bellissime le conchiglie nello scrigno…rende alla perfezione il paragone con i protagonisti.
Colpo di scena, credo sia il momento!
alla prossima
08/10/2018 at 21:32
Grazie!
Colpo di scena eh? Ok ci penso…
Alla prossima…
08/10/2018 at 15:29
Ciao!
Bello… trascina a scrivere non solo a leggere.
Nessuna delle tre direi. Lui ha un segreto, mente, è evidente.
Come proseguirà?
Seguo…sei tu la scrittrice.
08/10/2018 at 21:34
Ciao!
È evidente che lui abbia un segreto…vero. come proseguirà è una bella domanda…spero di riuscire a rispondere!
Grazie mille
08/10/2018 at 13:36
Ciao Ally
Che dire? La tua scrittura mi convince 🙂
La storia d’amore scorre bene ma… Non dimentichiamo che la prospettiva maschile non è uguale a quella femminile. Forse il vissuto di lui le sfugge, innamorata com’è dell’amore 🙂
Pensiero complesso e svolta?
08/10/2018 at 21:35
Ciao! Giusto…prospettive differenti. Uomo/donna. Non avevo ragionato su questo…
Ci provo.
Grande grazie!
08/10/2018 at 10:30
Pensiero romantico, lasciamoli galleggiare ancora un po’ in questa atmosfera sognante.
08/10/2018 at 21:36
Ciao!
Tenterò di svoltare senza urtare….vediamo se funziona…
Grazie di leggermi!
06/10/2018 at 05:52
Ciao Ally.
Leggo, voto ma non commento. Finora 🙂 Ho deciso di palesarmi. Hai uno stile di scrittura originale, la cosa che mi piace tanto è anche lo stile delle domande finali.
Stavolta ho scelto il pensiero sparso complesso.
Alla prossima.
06/10/2018 at 07:54
ciao Achillu!
Ti ringrazio, sia per avermi seguito sia per aver contribuito con i tuoi voti a guidare il percorso della storia. Ma, soprattutto, per esserti palesato stamani con questo commento…leggerne uno, è un po come esser portati per mano, fa sentire accompagnati, è bello. Pensiero complesso quindi…hai puntato sulla tristezza di lui. Vediamo…
Alla prossima.
04/10/2018 at 15:08
Pensiero sparso romantico – mi incuriosisce la lontananza
Ciao Ally, ti rinnovo i complimenti.
Penso che la grandezza del tuo racconto stia nei “pensieri sparsi” come anche nei dialoghi molto veri.
Ma nei “pensieri sparsi” riesci davvero a descrivere e fotografare stati d’animo ed emozioni in modo superlativo, tali da trascinare il lettore dentro la storia.
Complimenti 🙂
04/10/2018 at 15:22
Ciao ‘Alex Debrecen’ !
Onorata di ricevere i tuoi complimenti.
Non credo di esser così brava…ma di certo quando scrivo, mi vengono pensieri nei pensieri, che non posso ordinare, se non spargendoli qua e la. Felice che ti arrivi!
Grazie molte.
04/10/2018 at 12:31
Il tuo racconto mi appassiona sempre di più!
Scorrevole e intrigante, continuo a seguire!
Se ti va passa a dare un’occhiata alla mia nuova storia!
04/10/2018 at 12:41
Ciao Feather!
…non sapevo mi stessi seguendo…cosa hai votato?
Certo che passerò, e mi fermerò a leggerti.
Ci sentiamo sulla tua sponda dunque!
Grazie…
04/10/2018 at 18:05
Probabilmente è colpa mia! Non capisco bene come si usi questo sito, quindi non saprei dirti se ti sto seguendo effettivamente. Avevo messo ” segui la storia”, ma nel dubbio non sia corretto ora ho iniziato a seguire anche te come autore.
04/10/2018 at 18:09
Hai fatto bene entrambe le cose…anzi grazie!
Per il voto…non so se tu lo abbia fatto, ma dovevi scegliere spuntando uns delle tre scelte possibili, alla gine del cap.7…in risposta alla domanda…e poi cliccare su “vota”…
Grazie mille per la tua disponibilità!
03/10/2018 at 13:36
Hai un modo di scrivere eccezionale…
Ti seguo con sommo piacere.
05/10/2018 at 06:51
Grazie!
Sei gentile.
Al prossimo capitolo allora!
02/10/2018 at 13:31
ciao Ally!
Bellissima la delicatezza di questa storia, verrebbe voglia di viverla.
Nulla da aggiungere, solo voglia di leggere ancora.
Grazie…seguo con piacere!
02/10/2018 at 14:29
Ciao esterRina!
wow…voglia di viverla. Sarebbe perfetto riuscire a vivere storie d’amore che filano così come si scrivono…realtà dipinte. Meraviglioso!
grazie per lo spunto.
alla prossima allora!
02/10/2018 at 13:05
il racconto fila…
il paragrafo sul “voler bene e amare” non mi convince del tutto. Forse il distinguo era tra passione e amore?
… tempo e la distanza…
02/10/2018 at 13:18
Ciao Louise!
…o forse era fra l’amore desiderato e l’amore rassegnato? non so, probabile che sia soggettivo. le mie reminiscenze erano collegate al pezzo dello scrittore Saint Exupery nel ‘piccolo Principe’, rivisitato in chiave pionieristica, ahimè.
Ti ringrazio; la tua lettura critica e i tuoi commenti invitano me alla riflessione e la mia penna ne è stimolata tanto!
Alla prossima.
02/10/2018 at 14:10
Pensavi alla rosa?
02/10/2018 at 14:26
Ci starebbe, ma…no.
02/10/2018 at 14:48
…o meglio Louise…in parte. Più che alla rosa e basta, a tutta quella saggezza cosmica con lui viene splittato il concetto di amare con forza senza toccare, senza lambire, in quel librettino. però va beh…questioni complicate!
grazie…bella la tua strega, intriga!
02/10/2018 at 12:07
Come sempre sei una certezza cara. Sai già che adoro il modo in cui dipingi il racconto non posso fare altro che complimentarmi con te 🙂
02/10/2018 at 12:18
Grazie Oca_Loca!
Super felice del tuo commento!
Sei un incoraggiamento prezioso.
Alla prossima!
02/10/2018 at 16:19
…Oca_Loca…come ti piacerebbe proseguisse? Non mi hai detto cosa hai votato…
02/10/2018 at 16:22
Ho scelto che la tristezza avrebbe preso il sopravvento, mi è sembrata l’opzione più in linea con la protagonista la quale si, sta rinascendo grazie alla relazione, ma sappiamo tutti che i vecchi vizi non muoiono mai.
02/10/2018 at 16:28
…Tristezza. Vizi. Relazione. Rinascita…
Recepisco ed elaboro!
Grazie…
29/09/2018 at 15:01
Ciao! Complimenti Ally. Descrivi le scene come se dipingessi ed è impossibile non immergersi.
Leggerò volentieri come continua, ho votato per la collega che bussa e il loro innamoramento. Anche se credo che lui abbia un segreto.
Perché “capitano”, verrà fuori?
30/09/2018 at 01:08
Grazie a te! Sono contenta che mi legga.
Il “capitano” verrà fuori…si. ma quando non so…
Alla prossima!
29/09/2018 at 11:30
Ciao! Complimenti Ally, scrivi dipingendo le scene. È impossibile non calarsi dentro.
Leggo con piacere.
Voto per il pensiero romantico…anche se credo che lui ha dei segreti.
Mi incuriosisce perché sia il capitano. Uscirà fuori?
30/09/2018 at 01:09
Grazie
27/09/2018 at 11:34
Ciao Ally
Condivido il suggerimento di Alex, occorre dare tempo ai lettori di seguirti. Qui ci sono almeno trecento storie da leggere…
La frase “In quel istante io avevo sempre chiuso gli occhi” contiene una contraddizione: in quel momento o sempre?
Da quello che descrivi dopo, lei lo osservava eccome!
Riguardo alle opzioni, meglio una sola domanda non tre, confonde.
Bussava lui.
27/09/2018 at 11:45
Ciao Luise!
Accolgo tutti i consigli. Ho recepito si.
Ho riletto…in effetti può essere interpretato come contraddittorio ‘in quell’istante’ seguito da ‘sempre’ nella stessa frase. Il significato era che, nel momento iniziale dell’amplesso…ogni volta che ne aveva vissuto uno, era stata ad ocvhi chiusi. Avrei dovuto rendere meglio il concetto. Farò più attenzione.
Anche sulla domanda finale. Centrare e non spargere, capito.
Grazie!
26/09/2018 at 11:45
Ciao Ally, mi sono intrufolato nel tuo racconto e penso di aver fatto bene.
Sin dalle prime pagine sono entrato subito in sintonia con la tua protagonista, tra l’altro una donna malata. Cui hai descritto incredibilmente bene tutte le sue emozioni, paure, ansie.
Molto bella la scena dell’ amplesso.
Bella e significativa anche quella dei sanpietrini cattivissimi.
A pro anche li piano zero descritto mi ricorda un edificio del mio vecchio ufficio.
Davvero complimenti per la tua scrittura e per la tua storia…
Voto per bussava lui per la confessione, e ti seguo.
ps.- vai piano non correre 🙂
26/09/2018 at 11:50
Hey! Ciao…Alex Debrecen, il tuo commento mi arriva…e ti ringrazio.
Se leggi questa mia risposta, mi spieghi meglio il tuo suggerimento del “non correre?”…intendi non pubblicare rapidamente altri capitoli oppure fai riferimento al modo di scrivere? Aiutami, ogni consiglio è ben accetto e lo raccolgo volentieri…
26/09/2018 at 14:15
Si certo, di non correre nella pubblicazione.
Nella tua storia di intravvede tanto lavoro scritto bene tra l’altro. (mio parere)
Il mio consiglio è quello di far respirare i capitoli, dar tempo agli altri autori di apprezzarli per come meritano.
Ciao
26/09/2018 at 14:19
Giusto! Ho capito il senso.
Ok. Dunque ora attenderò qualche giorno.
Grazie!
25/09/2018 at 19:01
Ciao Ally
vai (bene) come un treno 🙂
Il capitolo scorre bene, è fresco, leggero :-))
Forse sarebbe da evitare la ripetizione di qualche termine (es. mi ritrassi).
Confesso che non so cosa votare: nel testo, il dubbio sul bacio in fronte è già oggetto di riflessione. L’ultima frase mi suggerisce che lei “ha visto” qualcosa in quel preciso istante, che non sembra avere attinenza con le altre due opzioni.
Dunque, per ora mi astengo.
25/09/2018 at 19:10
ciao Louise!
Grazie molte per i tuoi consigli, che raccolgo e di cui faccio tesoro fin da subito, per i prossimi dialoghi.
comprendo l’astensione del voto, forse lo avrei fatto anch’io sai?
sto già continuando a scrivere…scopriamo che succede…
25/09/2018 at 18:23
Capitolo tenero, dolce, intimo, in poche parole bello.
La dolcezza e la delicatezza delle azioni mi piace molto, sembra che tutto il capitolo sia una lunga carezza.
Però voglio sapere del perché di quel bacio sulla fronte.
25/09/2018 at 18:30
Ciao Oca_Loca!
…che arrivi delicatezza dal capitolo mi rende soddisfatta.
saprai di quel bacio sulla fronte, anche se non so ancora a che punto…
Grazie! A presto…
25/09/2018 at 17:16
Volle ringraziarlo per aver aspettato i suoi tempi.
Questo capitolo l’ho trovato davvero tenero, credo che siano degli amori. ^^
25/09/2018 at 17:19
ciao lividsoul. Amori? mh…vedremo, chissà. In effetti la tenerezza potrebbe essere un buon principio…
grazie!
24/09/2018 at 12:55
Si percepisce ancora un po’ di paura di lasciarsi andare da parte della protagonista, mi piace molto questa complessità di emozioni.
Ovviamente scelgo il pensiero romantico, bisogna pur cominciare da qualche parte per far prendere una strada diversa alla vita, non ci si può tirare indietro 😀
24/09/2018 at 21:05
Buonasera Violatis…e già…doveva cominciare…pur esitando…
Vediamo cosa combina la protagonista…domani scriverò il nuovo capitolo…
Grazie di esserci!
23/09/2018 at 07:50
Ciao Ally,
intanto complimenti anche a te per la copertina!
Delicato questo capitolo, lei che annusa il volto di lui e non lo bacia… è come una bambina, alle prese con qualcosa di nuovo. In effetti, vista la malattia, sta rinascendo a nuova vita e tutto le apparirà nuovo, diverso…
Bene, un buon capitolo. Ho votato per il pensiero sparso complesso, la sfiora, e basta.
Alla prossima!
23/09/2018 at 08:24
Grazie Allegra_Dubois!
Il tuo commento è molto interessante! Mi ha stimolato a rileggermi e mi sta facendo riflettere su una sfumatura…che porterò con me nel prossimo!
A presto.
22/09/2018 at 13:32
Ciao Ally
Stavo leggendo il capitolo quando ho visto la copertina. Complimenti.
Continua a piacermi il tuo ritmo 🙂
Pensiero romantico (i patti non dovrebbero essere bilaterali?)
22/09/2018 at 17:24
Grazie Luise! Grande spunto…i patti sono bilaterali. Giusto.
…provvedo!
…felice che tu mi segua.
A presto!
21/09/2018 at 17:24
Bello bello belloooooo!
Allora, ho adorato quando hai paragonato la felicità alla matematica, lo trovo un accostamento perfetto hai reso no bene, di più le sensazioni.
Belli pure i dialoghi, ma vabbè, si sa dal principio che sai crearli alla perfezione.
Il capitolo poi mi è piaciuto perché inizia ad essere del movimento, della dinamicità nell’azione, perfettamente in contrasto con i capitoli precedenti!
Brava!
21/09/2018 at 19:57
Grazie di cuore ‘Oca_Loca’!!
Leggere che ti sia piaciuta la questione asintoto e i dialoghi…stimolano la mia penna!
A presto!
21/09/2018 at 17:19
L’avrebbe sfiorata. Lo svolgimento mi è parso abbastanza lento, il che mi è piaciuto, credo tu lo abbia usato come mezzo per farci conoscere bene la protagonista che davvero mi fa tanta tenerezza! Sono davvero curiosa di vedere come procederà la loro relazione, e magari anche come affronteranno qualche piccolo intoppo. Ebbene, alla prossima, ti seguo!
21/09/2018 at 19:55
Grazie ‘Lividsoul’ di seguire con attenzione le mie righe!
Seguirò il sottile consiglio di dare velocità all’epiligo…
…raccolgo anche il suggerimento in merito a qualche intoppo.
Vediamo…
A presto!
21/09/2018 at 12:19
Ciao Ally
mi piace la tua protagonista. In fondo, nella sua insicurezza, è un personaggio che m’ispira positività.
Dunque, voto brividi e occhi pieni, ma sììììì…
21/09/2018 at 12:32
hey! grazie Louise…ecco…appena pubblicato un prosieguo…
spero ti piaccia!!
a presto, sono felice che mi leggi!
21/09/2018 at 10:30
Buondì Ally,
stamattina sto leggendo il tuo racconto con sottofondo i Big Red Machine e ci stanno benissimo devo dire 🙂 Oltre che dalla descrizione del tuo uomo (che immagino sia davvero esistito nella tua vita perché è un identikit, se lo incontrassi per strada potrei riconoscerlo ehehhe), sono colpita dal modo in cui i pensieri della protagonista siano realistici, le sue emozioni vengono così fuori dallo schermo del pc che è impossibile non “sentirla”. L’argomento è difficile da trattare, in bocca al lupo per il resto del racconto 😉 Voto per il pensiero sparso romantico, ci vuole qualcosa che la smuova un po’ 🙂
21/09/2018 at 12:35
ecco appunto violatis………sulle note di “I Won’t Run From It”…….ho chiuso il 4 capitolo ora.
grazie! formidabile il sottofondo suggerito…
e per il suggerimento…. l’ho smossa pochino…
a presto, grazie di seguirmi!
21/09/2018 at 09:42
Ciao Ally,
Ho letto i tre episodi senza sforzo, nonostante trattino un tema spinoso e delicato. Ho scritto anch’io un racconto che parla di malattia, ma in una veste decisamente differente.
Hai uno stile interessante, qua e là manca qualche accento, ma è del tutto trascurabile, vista la prosa.
Ho votato per il pensiero complesso, sperando che vada a buon fine, ho problemi con la linea😔.
Aspetto il quarto e ti auguro una buona giornata.
Alla prossima!
21/09/2018 at 09:47
ciao Allegra_Dubois!
ti ringrazio di avermi letta!
e soprattutto di non far troppo caso agli errori…
ho sbirciato qualche giorno fa il tuo racconto “la bottega delle farfalle”, lo leggerò presto…le farfalle hanno per me un significato particolare. leggerai…
sto già scrivendo il quarto…terrò d’cchio gli accenti! buona giornata anche a te.
a presto!
20/09/2018 at 17:18
Allora, bello bello bello bello.
L’unico appunto che mi sento di farti è questo: all’inizio dei dialoghi usa la lettera maiuscola, sia che tu usi le normali grafe che i puntini come in questo caso (cosa che ho adorato come tipo di formattazione).
Continua così!
20/09/2018 at 19:03
hey…ma grazie Oca_Loca!
preziosissimi i tuoi suggerimenti!
ne faccio tesoro per proseguire…sono contenta che tu mi legga e mi aiuti, ne ho bisogno.
a presto!
20/09/2018 at 10:15
Buongiorno Ally
I due capitoli scorrono bene. I pensieri della protagonista sono descritti con ritmo, nonostante qualche virgola mancante.
L’incontro con i due occhi trasparenti l’hanno fatta cambiare focus.
Farà la terapia.
20/09/2018 at 11:44
ciao Louise!
grazie del commento e del suggerimento.
…hai ragione sulla punteggiatura! forò del mio meglio dal prossimo capitolo!
a presto…
19/09/2018 at 16:45
Questo capitolo mi ha preso più del precedente.
I pensieri sparsi mi hanno colpito maggiormente, come la relazione che ha con la collega giovane, adoro il vezzeggiativo “cerbiatta”.
Ho scelto che la protagonista farà il suo passo ma non subito.
19/09/2018 at 17:40
grazie Oca_Loca,
la protagonista, che sembra perdersi in questa apparente flemma emozionale, avrebbe molto da raccontare…lo fa buttandoci di tanto in tanto nei suoi “pensieri sparsi”.
…farò tesoro del tuo suggerimento e intanto scrivo…
ti saluto col tuo Quack! a presto!
18/09/2018 at 20:15
Ciao Ally, una full immersion nella vita di una ragszza, come tante ma con un grande problema che non riesce ad affrontare: la radioterapia. Ho votato gli occhi trasparenti, perche’ spero che un amore le dia coraggio e forza.
18/09/2018 at 21:31
…grazie delle preziose parole… spunti che utilizzerò subito! L’amore da forza – certo – per fare e disfare ogni cosa…e la trasparenza di due occhi che sanno guardarti, fa il suo…vedremo cosa tira fuori la mia penna stanotte…a presto!
18/09/2018 at 16:15
Ciao Ally,
mi piace come scrivi, mi piacciono i dettagli sul tempo, le tue descrizioni di paura, speranza e coraggio direi. Vediamo cosa succede, voto per il pensiero sparso complesso 🙂
A presto
18/09/2018 at 21:36
Grazie! Sei gentile a leggere con attenzione le descrizioni…in effetti i dettagli dei luoghi aiutano spesso a descrivere più precisamente il “come” ci si sente in un certo momento, vero? Raccolgo il tuo suggerimento…a volte seppure con paura vanno affrontate le paure…anche di fronte alle malattie si può aver coraggio…lo dobbiamo a noi stessi. Vediamo cosa tiro fuori…a presto!
18/09/2018 at 12:24
Wow.
Mi piace molto i racconto, mi ci rivedo dentro la protagonista.
Mi piacciono i tempi del racconto, spazi brevi, quasi monotomi, scandagliati dalla routine quotidiana.
Seguo molto volentieri.
21/09/2018 at 08:46
grazie!