Dove eravamo rimasti?
LA RESA DEI CONTI
Gli ultimi avvenimenti avevano scosso tutto il Regno.
Nelle case la gente mormorava.
Commentava il figlio maggiore: «Il Re ha fatto bene a metterli in prigione, erano due imbroglioni!»
Il mezzano invece: «Poteva concedere la grazia a Cento. Diceva cose giuste. Mi aveva quasi convinto.»
E il più piccolo: «Il più vecchio non mi piaceva per niente. Ci rubava tutti i soldi.»
La madre che serviva loro la zuppa, con il mestolo in mano disse: «Cento ha peccato di arroganza giovanile. Il Re non capisce… non ha figli! Anche i Numeri hanno un cuore.»
«E una pancia!» ringhiò il marito tra i denti, inzuppando nel brodo un boccone di pane di spelta.
***
Quella mattina il Re si svegliò a giorno grande.
Scese dal letto e guardò fuori la finestra, poi respirò a fondo e sorrise dentro di sé. La notte gli aveva portato consiglio.
Chiamò il Gran Consigliere: «Fate subito affiggere gli avvisi, che il Re si sposa tra sette giorni.»
«Decisione molto saggia Sire!», ma subito colmo di apprensione: «Sette giorni è quasi domani, Maestà. E la serva? Non l’abbiamo ancora trovata.»
«E chi ha parlato di serva? Spargete la voce che la principessa è già arrivata e che la si tiene nascosta per paura di rappresaglie.»
«Principessa? Io non l’ho vista Maestà.»
E il Re: «Svegliatevi! La Strega è gelosa e diffidente, vorrà accertarsi di persona. Le tenderò un tranello degno della sua perfidia.»
«Ma se fallisce attirerete la sua collera…»
«Collera o non collera, quello ho detto e quello si fa!»
Appena seppe delle nozze del Re, la Strega esultò.
Disse la testa cattiva: «Voglio andare a vedere con i miei occhi.»
«Ottima idea!» fece la testa buona.
«Ribatté l’altra: «Il Drago viene con noi, non si sa mai che ci sia l’inganno. Se del caso, le sue fiammate possono tornare utili.»
***
Mancavano due giorni alle nozze.
Ormai il sole volgeva al tramonto. Nulla si muoveva, solo una leggera brezza faceva stormire gli alberi intorno al castello.
Una vecchia contadina claudicante attraversò il cortile, tenendo in mano un paniere di mele rosse.
«Chi sei? E dove stai andando?» chiese una guardia.
«In cucina, a consegnare la frutta che mi è stata appena comprata.»
Persuaso dal suo aspetto povero e innocuo, il soldato la lasciò passare.
Si trascinò silenziosa per i corridoi del castello, finché avvistò una porta custodita da due guardie armate fino ai denti.
«Altolà!» gridò una di loro.
«Ferma!» tuonò l’altra.
«Porto delle mele alla sposa.» rispose la vecchia.
Di colpo la porta si aprì e saltò fuori il Re con la spada in mano, minaccioso più che mai: «Ancora una parola e sei finita!»
Con la rapidità di una vipera che attacca, la vecchia che altro non era che la Strega travestita, prese una mela dal cestino e la lanciò in aria. Una nuvola di fumo nero invase tutta la stanza e guardie e Re cominciarono a barcollare, cadendo a terra storditi.
«Che tu sia maledetto!» urlò la vecchia, schizzando via e sparendo nel nulla.
Nel mentre, sotto il comando di una voce invisibile…
Un mostruoso animale, simile a un gigantesco serpente alato dalle squame verdastre, andava all’assalto della Sala del Trono.
Con due lingue di fuoco il Drago sciolse le sbarre di ferro della finestra e, tra grandi grida, atterrò di peso sul pavimento.
Frenò di colpo, guardandosi intorno. La sontuosità dell’ambiente contrastava l’aspetto nudo e fatiscente della rocca dove viveva.
Non c’era anima viva.
Nell’aria c’era un sentore polveroso di antichità. Starnutì tre volte.
Subito, il suo sguardo fu calamitato dalle luminosissime gemme che ornavano il trono del Re. La poltrona reale era rimasta con la spalliera reclinata dalla sera prima e sembrava un vero letto.
Senza pensarci su due volte, il Drago vi si adagiò e cadde addormentato.
Passò un’ora e il Re, ripresosi dal torpore in cui era caduto insieme ai suoi soldati, corse alla Sala del Trono a rilassarsi. Il Drago si svegliò e, con un urlo terribile, soffiando forte dalle narici cominciò a sputare fuoco. Con un riflesso fulmineo il Re sguainò la spada e Zac! gli mozzò la testa.
Il castello tremò.
Tèn che aveva seguito il Re, tornato barboncino in carne e ossa, si rifugiò sotto il trono con la coda tra le zampe.
All’istante, il corpo del Drago si sbriciolò, ed ecco sorgere al suo posto una bella principessa che, da piccola, era stata vittima di un incantesimo della Strega.
Appena la vide, il Re subito s’innamorò. La prese per mano e disse: «Volete essere la mia sposa?»
Incrociando il suo sguardo, lei esitò: «Siete piacente Maestà, ma vorrei conoscervi meglio…»
Tra la sorpresa generale, il Re sospirando annuì: «E sia. Tra sei mesi si deciderà.»
Ormai il sortilegio si era spezzato.
Il popolo dei Numeri si accorse della propria ambivalenza e il suo sovrano, di nuovo saggio e clemente, mandò il ministro Cento in esilio al Paese delle Mille Luci. Il Sovrintendente invece, privato delle sue ricchezze, si ammalò e morì.
Jacopo ritornò a casa felice come una Pasqua, il Re gli aveva regalato un’enorme torta di cioccolato a forma di Numero Uno.
Della Strega non si seppe più nulla.
29/04/2019 at 13:15
Ciao. Ho letto solo ora. Non so se il problema è che ho letto tutti i capitoli insieme, ma la mia modesta opinione è che avresti dovuto fare capitoli più brevi. Ci sono molti eventi che non servono a far sviluppare la trama, creano solo confusione in chi legge, facendo perdere di vista il dove si vuole arrivare.
comunque molto ben scritto
30/04/2019 at 15:08
Ciao.
Grazie di essere passata a leggermi e del commento.
Tutti i commenti sono utili, a prescindere.
20/12/2018 at 00:03
Finito! Ma che bel racconto♥️ quando ne inizi un altro?? Non mi fare aspettare troppo. Mi raccomando.
Hai un modo di scrivere così preciso… Con i dialoghi, la grammatica, la sintassi… insomma è tutto perfetto, complimenti.
A presto ?
Ilaria
20/12/2018 at 10:10
Ciao Ilaria
Che dirti? grazie 🙂
A presto ma non prestissimo, non ho nessuna idea per il momento.
Ti auguro Buone Feste
19/12/2018 at 23:43
Bello anche il quintoooo
29/11/2018 at 01:49
Ciao Louise sono al quarto capitolo.
Leggerti è davvero rilassante. Continuerò questa piacevolissima lettura perché la storia merita molta attenzione. Sono contenta che tu me l’abbia segnalata.
Buonanotte
Ilaria
29/11/2018 at 13:29
🙂
Grazie
27/11/2018 at 13:03
Rieccomi, Louise. Un finale frizzantino come richiesto 😀
Un sacco di cose, molta fantasia, molti elementi della fiaba con qualcosa che aiuta gli adulti a seguirla divertendosi.
In una parola, complimenti!
Ciao, ti auguro una settimana… favolosa!
28/11/2018 at 13:04
… con qualcosa… se ti va di darmi un esempio 🙂
grazie della lettura e complimenti
ciao e buona giornata
28/11/2018 at 23:35
Scusa, non ho le notifiche delle risposte ai miei commenti, devo andarmele a cercare. Se non ho capito male, mi chiedi degli esempi… nella tua storia?
Be’, i molti ammiccamenti ai lettori della nostra generazione, mi viene in mente una mezza citazione di Jannacci (“Ah, be’”, “Povero il re”, qualcosa di simile), i giochi di parole con i numeri, il personaggio di Jacopo, che rappresenta un po’ come gli adulti vedono i giovani d’oggi… poi non so, non saprei spiegarti meglio, però direi che l’importante è che mi abbia trasmesso questa impressione 🙂
Spero di esserti stato utile 🙂
Ciao, ti auguro una buona serata
29/11/2018 at 13:28
Grazie Erri, adesso capisco meglio cosa volevi dire.
Buona giornata
26/11/2018 at 21:59
Il finale è carino e molto… fiabesco! Però mi manca la serva, tutto è cominciato con lei e non solo non si sposa il re, ma è proprio scomparsa. Anche la strega mi sembra che si faccia sconfiggere un po’ di punto in bianco. Forse perché avevi aperto un sacco di spunti durante tutto il racconto e mi aspettavo che si annodassero tutti nel finale, invece il finale cade un po’ scollato, così. Ma resta molto carino. Anche i numeri hanno un cuore. E una pancia! ?
Alla prossima
27/11/2018 at 10:36
Ciao Befana
Mi piaceva l’idea di lasciare la serva dietro le quinte del racconto. La sua figura l’ho immaginata come quella di certe persone nella vita reale che, pur non essendo presenti fisicamente, con la loro assenza continuano a influenzare, in modo determinante, il corso degli avvenimenti.
Grazie del tuo commento e alla prossima.
26/11/2018 at 00:59
Ciao Louise, mi scuso per il ritardo!
Mi è piaciuto il finale e sono contento di essere stato invitato al prossimo matrimonio tra il Re e la Principessa, ormai ci sono i “numeri” giusti per poterlo realizzare.
Spero di giocare presto con un’altra tua storia, nel frattempo ti auguro una buona vita!
26/11/2018 at 10:50
ciao Alexander
Grazie per aver seguito la storia fino alla fine.
Ho l’impressione di aver perso qualche lettore per strada e mi dispiace. Mi dispiace ancora di più non sapere se il motivo è attribuibile alla mancanza d’interesse del racconto stesso.
Non so sei d’accordo con me, ma scrivere il finale non è facile: lungo nove episodi si creano aspettative che non sempre hanno conferme nell’ultimo capitolo. 🙂
alla prossima e ti auguro una buona giornata (una buona vita, sembra quasi un addio 🙂 )
24/11/2018 at 20:15
Buonasrra Louise, la favola e’ terminata, le lucine multicolori che hai acceso pero’ brillano ancora e illumineranno la mia notte, con l’allegria e il talento poetico della tua scrittura.
26/11/2018 at 10:38
Troppo buona… grazie
23/11/2018 at 17:08
Ciao, Louise. Complimenti per la conclusione di questo tuo racconto.
Dieci capitoli in cui hai dato sfoggio di fantasia, una lettura adatta anche ai più piccoli, magari con la mediazione di un adulto che recita le varie parti 🙂
Devo però ammettere che mi è mancata un po’ di organicità nella storia: hai messo moltissima carne al fuoco, ma i vari filoni si sono spenti uno dopo l’altro: il divano, la serva, Jacopo, il vino “adulterato” 😀
Ma sì, sto ragionando troppo, sono vecchio e noioso! In fondo è una fiaba, nelle fiabe contano solo la magia e la fantasia, e quelle non mancano di sicuro 😀
Ciao, a presto
24/11/2018 at 10:59
Vecchio e noioso, sarà… ma anche simpatico 🙂
Ciao Jaw
Ormai ho la certezza che il “Jawllo” ti è entrato nel sangue 🙂 … Secondo me, in una fiaba molt”filoni” rimangono senza un ulteriore sviluppo e senza una spiegazione, perché avvolti in un allone di mistero o magia e, soprattutto, perché non devono avere una spiegazione logica.
grazie di tutto e buon we
24/11/2018 at 11:01
volevo dire alone 🙁 🙂 però, se il mistero è grande, allora ci vuole la doppia!!
23/11/2018 at 12:25
Ciao Louise,
sono felice per il lieto fine, appropriato per una fiaba come la tua. Il capitolo è scritto bene, però, se devo essere sincero, l’ho trovato un po’ troppo frenetico: in questo ultimo episodio succedono tante cose e un po’ troppo in fretta (almeno per i miei gusti). Nel complesso però il tuo rimane un gran bel lavoro e spero che in futuro vorrai deliziarci ancora con la tua fantasia 🙂
Alla prossima!
24/11/2018 at 10:53
Grazie del tuo commento.
Se ti va, mi dici perché hai trovato il finale troppo frenetico? A dire il vero, il ritmo mi è sembrato simile a quello degli episodi precedenti, ma sicuramente qualcosa mi sfugge.
ciao e buona giornata
23/11/2018 at 09:13
Ciao Louise,
degno finale di una bella fiaba e di un ottimo racconto. Ben scritto, divertente e pieno di personaggi strambi, che tanto divertono i bambini, e non solo.
Il lieto fine era d’obbligo e mi è piaciuto il fatto che dal Drago, che avrebbe dovuto portare distruzione, sia rinata una bella principessa che, spero per il re, porterà amore.
Brava Louise, spero di rivederti presto con un nuovo racconto 🙂
Alla prossima!
24/11/2018 at 10:49
Buongiorno Keziarica
grazie delle belle parole.
Mi fa piacere averti come lettrice, fai sempre una lettura attenta e dei commenti che mi aiutano a capire “il percepito” della storia.
23/11/2018 at 01:18
Anche il secondo mi è piaciuto!
Carino, moooolto carino?
Ilaria
24/11/2018 at 10:46
Ciao Ilaria
Alla fine, se ti va, dimmi la tua opinione.
grazie e buona domenica
23/11/2018 at 00:12
E la serva? È l’unica che manca all’appello.
Finale un po’ incasinato ma me lo aspettavo. Ottimo il drago, sia che si mette a dormire che si rivela essere una principessa 🙂
Ciao 🙂
23/11/2018 at 19:02
Grazie della costante presenza.
alla prossima
22/11/2018 at 22:43
Ma insomma, sto Re tutti che lo vogliono morto, poi alla fine addirittura si innamora. in un bel lieto fine, come è giusto che sia.
Resto dell’idea che a questa favola mancano i colori e le ambientazioni, manca la giusta atmosfera, quella tipica da favola. Un pò troppo frenetica per i miei gusti.
Andrebbe bene per un cartons nipponico.
Ammirevole l’impegno, la trama elaborata, ottima scrittura, e nulla più.
Un saluto
23/11/2018 at 18:59
Per i colori e le ambientazioni, ti ho già un po’ risposto in un commento precedente.
In effetti forse hai ragione, sono stata parsimoniosa, anzi minimalista.Mi interessava e divertiva di più scrivere sulla dinamica relazionale dei protagonisti, il tutto corredato da una buona dose di inspiegabile magia. Per il resto, ho lasciato all’immaginazione dei lettori.
Grazie e alla prossima.
22/11/2018 at 16:42
Ciao Louise.
Intanto complimenti per essere arrivata alla fine 🙂
Un finale frizzantino e sicuramente molto fiabesco. Forse un po’ troppo stereotipato, con almeno due guizzi originali che voglio ricordare: la mela rossa che avvolge la stanza nel buio e il drago che, anziché distruggere la stanza del trono, ne rimane affascinato e s’addormenta.
Attendo la tua prossima creazione? Spero di sì.
Grazie per avermi intrattenuto con il tuo racconto.
23/11/2018 at 18:50
Ciao Achillu
Da lettrice, penso che se un racconto intrattiene è già un bel risultato.
Se ti va di dirmi a quali aspetti ti riferisci con “troppo stereotipato”…
grazie e alla prossima
24/11/2018 at 08:41
Stereotipi fiabeschi sono la principessa bellissima che salta fuori dal nulla e sposa il re, per esempio. O la vecchina che diventa una strega. Niente di grave, come dicevo. In una fiaba ci sta.
Alla prossima.
24/11/2018 at 10:40
Senza alcuna polemica, ti è sfuggito che la principessa non sposa il Re, in automatico, a differenza delle fiabe tradizionali in cui è il Re o il Principe che decidono autonomamente. Non si chiede mai a lei cosa ne pensa e se è d’accordo.
La vecchina non diventa una strega, è la strega che si è travestita da vecchina. In tutta la fiaba ho fatto riferimento e rielaborato situazioni di fiabe conosciute. In questo caso, il riferimento più o meno esplicito è la matrigna di biancaneve.
grazie ancora per il confronto e buona giornata.
22/11/2018 at 15:55
Siamo arrivati alla fine del Percorso del Re e credo di poter dire che,
come gli umani, anche i Numeri si contraddistinguono per ambivalenza e ambiguità.
ciao e grazie
20/11/2018 at 19:45
Lo giudico un po’ approssimativo
20/11/2018 at 18:15
Molto coinvolgente.
20/11/2018 at 22:02
Ciao Simone
Grazie della lettura
20/11/2018 at 18:09
manca un po di introduzione
20/11/2018 at 22:01
Ciao Sara
Cosa intendi dire esattamente?
20/11/2018 at 08:03
Ciao Louise.
Intanto complimenti per la copertina.
Sì, mi ero persa l’ottavo, ma l’ho recuperato (le persone vengono prima dei numeri, eh già, proprio vero, chi governa un paese non dovrebbe mai dimenticarlo).
Ben scritto e divertente anche il nono.
Anche per me finale frizzantino.
P.S. Mai letto Terry Pratchett?
20/11/2018 at 16:53
Ciao Lou
No, non ho mai letto ma penso di porvi rimedio presto. Che titolo mi suggerisci? E… Se ti va di dirmi il perché…
Grazie di tutto
A presto
20/11/2018 at 21:54
Questa atmosfera tra il surreale e il fiabesco un po’ mi ricorda la saga del mondo disco (anche se in P. prevale la componente umoristico/irriverente).
Io ti consiglio Tiffany e i piccoli uomini liberi, nel suo genere un ineguagliato capolavoro.
In assoluto uno dei libri più divertenti che abbia letto (e ne ho letti molti, su questo puoi credermi).
21/11/2018 at 10:34
grazie e buona giornata
20/11/2018 at 01:44
Ciao Louise,
Per ora ho letto il primo capitolo e mi è piaciuto tantissimo. Non avevo mai letto una fiaba qui su the INCIPIT prima d’ora.?
Spero di riuscire a leggere tutto, prima che tu finisca il racconto!
Buonanotte ?
Ilaria
20/11/2018 at 16:48
Ciao Ilaria
Mi fa piacere che tu abbia iniziato a leggere la mia storia.
Ormai manca poco per il finale ma, in ogni caso, se finisco prima della tua lettura completa, dopo fammi sapere se ti è piaciuta 🙂
Grazie è a presto
18/11/2018 at 20:48
Buonasera Louise, copertina regale e meritatissima. Aspetto il finale ma ancora di più un nuovo inizio!
19/11/2018 at 17:38
Ciao
Dopo questo racconto, mi prenderò una pausa, in attesa di avere un po’ d’ispirazione e, soprattutto, qualcosa da raccontare 🙂
grazie del tuo commento.
a presto
17/11/2018 at 21:36
Frizzantino!
Complimenti per la copertina…e siamo all’arrivo, il tuo Re è secondo me il trionfo della storia, veramente ben ideate.
Brava! Ci vediamo al finale!
18/11/2018 at 08:48
grazie mille, ti aspetto per il finale.
17/11/2018 at 20:06
Rieccomi, Louise. Ho votato per “Agrodolce”. Ma è il Re, quello della copertina? Lo facevo più tracagnotto 😀
A parte gli scherzi, complimenti per la copertina!
Un capitolo divertente e lunatico, per un istante ho pensato che il Re volesse sposare il Gran Consigliere, o Milady che dir si voglia 😀
Ciao, ti auguro un barile pieno di giorni felici.
18/11/2018 at 08:47
ciao Erry
tracagnotto? Noooo!
Sorridevo mentre scrivevo di Milady 🙂
grazie del commento e buona giornata.
16/11/2018 at 22:56
Ciao Louise,
innanzitutto complimenti per la copertina!
Il capitolo è bello… Come sempre d’altronde 🙂 Ormai mi sono affezionato al tuo stile e ai tuoi personaggi e sono curioso di scoprire come vorrai riannodare i vari fili nel finale.
Ho optato per agrodolce…ma ormai credo che ci aspetti qualcosa di frizzantino.
Buona serata!
18/11/2018 at 08:44
Ciao
anch’io mi sono affezionata ai personaggi ma ahimè… tutto finisce e così anche questa storia 🙂
grazie
15/11/2018 at 12:09
Ciao Louise.
Complimenti per la copertina e… attendo il gran finale!
Alla prossima.
16/11/2018 at 11:28
Grazie Achillu e a presto.
15/11/2018 at 02:15
Ciao Louise, bella l’immagine di copertina, credo che sia molto gradito come regalo!
A presto!
15/11/2018 at 23:04
Sicuramente, complimenti pure a te.
Grazie e a presto.
15/11/2018 at 00:08
Complimenti per la copertina!
15/11/2018 at 23:02
Grazie Allegra.
E’ stata una bella sorpresa.
14/11/2018 at 23:55
Frizzantino!
Devo confessarti che questo capitolo l’ho letto al mio bambino e nella lettura dei dialoghi “ho fatto le voci”; un gran successo! Lui lo ha adorato e io pure, mi sono immersa completamente nella scena 😀
E’ davvero uno stile divertente, il tuo, devo ammettere che mi dispiace essere arrivata tardi e non aver partecipato fin da subito! Ormai manca l’ultimo capitolo; sai già come lo finirai o è una sorpresa pure per te? Son sicura che al prossimo lavoro ti seguirò fin dal principio! A presto:)
15/11/2018 at 10:08
Che bel commento Flow!
I bambini adorano quando mamma o papà raccontano e “fanno le voci”, perciò è molto merito tuo se lui ha apprezzato 🙂 Per la costruzione di questo racconto, ogni volta che mi bloccavo, pensavo a cosa un bambino avrebbe chiesto e voluto sapere.
grazie ancora.
14/11/2018 at 11:14
Frizzantino, forse come il vino adulterato che il re ha sorbito con gusto e che, penso, non ha ancora manifestato tutti i suoi effetti 😉
Capitolo divertente. C’è molta carne al fuoco, sono molto curioso di scoprire come ti giostrerai il finale.
Ciao, a presto
15/11/2018 at 09:58
ahah, chissà cosa c’era nel vino…
Spero che ti piaccia il finale…ci sto lavorando.
a presto e buona giornata
14/11/2018 at 10:57
Agrodolce, ma non saprei manco il perchè di tale scelta.
Modesta riflessione:
Trama a parte.
Come per ogni favola che si rispetti, dovendo disegnare la tua favola ricca di dialoghi e di personaggi:
E quindi disegnandola con colori, ambientazioni e costumi dei vari personaggi.
Ci riusciresti?
15/11/2018 at 09:56
Mi hai fatto pensare.
Spesso prediligo disegnare “il colore” dei sentimenti e dei comportamenti 🙂 non sono molto brava a descrivere ambientazioni. In ogni caso, se dovesse illustrare la fiaba userei i contrasti: colori caldi – rosso, giallo oro per il costume e stanze del Re; colori freddi – nero, marrone, blu per l’abbigliamento dei ministri, e poi, ancora contrasti tra raggi di luce e coni d’ombra come contorno alla magia.
grazie del commento e buona giornata.
15/11/2018 at 11:42
Perfetto.
Prova a inserire nella tua fiaba queste descrizioni che hai appena elencato. 🙂
13/11/2018 at 20:29
Rieccomi Louise
Perdona la mia assenza, ma ho avuto un po’ di difficoltà a seguire le storie degli altri, e anche la mia a dir la verità.
Ho recuperato i capitoli persi, e come previsto non mi hanno per nulla delusa.
Capitoli spumeggiante, divertenti, a tratti mi sono ritrovata a ridà chiare di gusto con il telefono in mano.
Un ammutinamento!! Ormai siamo al finale! Vorrei un finale frizzantino!
14/11/2018 at 14:03
Ciao Feather
sono contenta di averti dato un po’ di spensieratezza. Ci sta no? serve a ricaricarci, in questa società incupita…
grazie di tutto e a presto.
13/11/2018 at 20:17
Buonasera Louise, gran finale frizzantino, direi e mi auguro che prima o poi, (meglio prima!)tu riprenda a cliccare freneticamente sul tuo computer per offrirci una nuova fiaba o qualunque altro racconto la tua mente partorirà. Stile molto interessante, il tuo, fiabesco il giusto ma senza svenevolezza, una dose di ironia e un divertente “tono spiccio” da affabulazione popolare. In realtà, molto raffinato sotto l’apparente facilità di scrittura.
14/11/2018 at 13:59
Che bello, sei rimasta a seguire la storia 🙂 E’… che ho l’impressione di aver perso qualche lettore per strada e questo mi dà un po’ di sconforto, mi fa sempre riflettere sul perché.
Grazie per la lettura e commento/complimenti.
a presto e buona giornata.
13/11/2018 at 09:46
Ciao Louise,
spero in un finale frizzantino per la conclusione di questa bella fiaba.
Chissà perchè la voce che parla al re, durante il pranzo, mi ha fatto pensare al Corvo di Poe, Chi ha parlato in realtà?
Sono davvero curiosa di sapere come finirà, ci sarà lo sposalizio (non lo sentivo dire da tempo) eppure al re verrà data l’occasione di mettre a posto le cose senza la magia? Chissà, non resta che apsettare!
Alla prossima!
13/11/2018 at 19:37
Ciao Allegra
Ho letto Poe un po’ di anni fa, chissà se mi è rimasta qualche reminiscenza nel mio inconscio…
In effetti, mi serviva una voce – di qualcuno non meglio identificato – per fare avanzare la storia 🙂
Ti aspetto per il finale, i tuoi commenti sono sempre interessanti e il risultato di una lettura attenta.
grazie e a presto.
13/11/2018 at 01:23
Ciao Louise, bel capitolo preparatorio!
Di scenari finali se ne possono immaginari tanti e logici, ma ho la sensazione che ci stupirai con eventi, spero, in agrodolce. Credo, comunque, che il Re ci spiazzerà!
Ti aspetto alla fine del percorso di Sua Maesta!
A presto
13/11/2018 at 19:30
Ciao Alexander
Un po’ mi dispiace che questa storia stia per finire 🙂 mi sono afezionata ai personaggi, un tantino strambi, che ho creato. D’altra parte, anche se mi sono divertita a scrivere, non vedo l’ora di “liberarmi” dal racconto 🙂
a presto e grazie
12/11/2018 at 15:56
Sono anch’io per un finale frizzantino.
13/11/2018 at 19:21
Grazie della lettura.
12/11/2018 at 12:54
Essendo una fiaba, farei un finale frizzantino 🙂
In realtà qui sta succedendo un casino: mi chiedo se riuscirai a far ricombaciare tutti i pezzi…
Il Re che si vuole sposare il Gran Ciambellano è una chicca 😀
Ciao 🙂
13/11/2018 at 19:21
Ciao Red
Ho un’idea di come mettere insieme i vari pezzi anche se probabilmente non soddisfarà tutti, come del resto è normale 🙂
grazie del commento e a presto.
12/11/2018 at 09:46
Ciao Louise,
ho recuperato un po’ in ritardo il tuo ultimo capitolo. Anche questa volta ci sono degli spunti originali e simpatici, come il mago Ops che cucina gli asparagi o il ministro Cento, accompagnati da giochi di parole sempre ben riusciti. Seguo la maggioranza e dico al calare dell’oscurità.
Buona giornata, alla prossima!
12/11/2018 at 11:31
Grazie Encio
Il prossimo episodio è in arrivo, buona giornata anche a te.
09/11/2018 at 16:09
Ciao Louise, me lo sono letto un po’ troppo d’un fiato per riprendermi con tutti gli altri racconti, ma è davvero ben scritto e molto spiritoso! Mi piace il tuo stile, semplice e diretto, senza intoppi fastidiosi. Il fiabesco non è in realtà il mio genere preferito, anche se ammetto che potrebbe pure stare sulla categoria humor (che poi nemmeno quello sarebbe il mio genere di lettura!), quindi non mi sono concentrata al massimo e mi son fatta distrarre,non posso darti un giudizio quindi troppo concreto; non so cosa avrai intenzione di scrivere dopo questo ma tenterò di starti dietro fin dal primo capitolo, promesso! Magari questa la rileggerò con calma al mio bambino, sempre quando avrò tempo cioè quasi mai 😀
Intanto complimenti per questo tuo primo incipit, sei quasi alla fine e hai raccolto molti lettori, meritati, brava!;)
10/11/2018 at 12:20
Buongiorno Flow
Immagino la tua mancanza di tempo e mi fa piacere che tu sia comunque passata a leggermi.
Grazie delle belle parole, spero vorrai esserci per il finale 🙂
a presto
08/11/2018 at 14:01
A mezzogiorno.
Ciao Louise, insomma con questo Re dispotico che sta rischiando di perdere il suo regno…
Una fiaba densa di colpi di scena, ricca di dialoghi, ricchissima di personaggi fiabeschi…
Ma leggendo questo capitolo mi ha fatto riflettere su qualcosa che ti dirò alla fine del decimo capitolo.. Come se in questa storia mancasse qualcosa al lettore.
Ciao alla prossima
08/11/2018 at 18:30
Così non vale, butti il sassolino e poi nascondi la mano 🙂
Hai stuzzicato la mia curiosità.
Vabbè dai, aspettiamo…
ciao e grazie
06/11/2018 at 20:49
Buonasera Louise, bene, anzi benissimo. La tua, per me e’la fiaba della sera spiritosa e anche un po’ vera visti i tempi che corrono e non a caso da quelle parti si sussurra “le persone vengono prima dei numeri”, proprio come da noi. Voto la notte, l’ora delle fiabe ,,,
07/11/2018 at 09:22
Benvenuta
Il mio vuole essere un racconto spensierato su una base riflessiva, che s’intravede qua è là tra le righe. Tu hai colto un particolare in cui ci credo 🙂
Grazie della lettura e commento.
06/11/2018 at 12:23
Calata l’oscurità.
Mi chiedevo appunto dove fosse finita la serva, in fin dei conti è un personaggio chiave già dai primi capitoli. Vediamo se e come si ripresenta, ho l’impressione che l’abbiamo un po’ sopravvalutata.
Capitolo divertente, ho perfino sentito il profumo degli asparagi 😀
Ops è il nome adatto per un mago pasticcione 😀
Ciao, a presto
07/11/2018 at 09:11
Ciao Jaw
Se hai sentito perfino l’odore del “preparato” , questo è per me un buon risultato 🙂 vuole dire che la scena è credibile.
Grazie della lettura sempre attenta e del commento.
Al prossimo e buona giornata
04/11/2018 at 09:52
A Mezzogiorno. Brava. Scrivere semplice è scrivere bene.
Difficile trovare qualcosa che non vada. Fatico un po’ a capire dove vuoi andare a parare, ma all’ottavo è una buona cosa. Ciao.
06/11/2018 at 08:44
Ciao Lou
un finale ce l’ho già in mente 🙂 vediamo se piacerà.
grazie di tutto e buona giornata.
02/11/2018 at 20:13
Rieccomi, Louise. Ho votato per l’oscurità, magari andiamo direttamente all’appuntamento. Una storia piena di fantasia, tra civette viola, foche grigie e cagnolini di cristallo. Mi dispiace un po’ che Jacopo sia sparito, ma magari torna prima del gran finale. Questo Ops, poi… chi me lo dice che non abbia fatto fuori Merlù e lo abbia usato per farci un magico brodo? 😀
Ciao, per rimanere in tema ti auguro un fantastiliardo di fiabesche giornate 😀
03/11/2018 at 09:09
Buongiorno Erri
Piacere di trovarti qua.
Sei stato velocissimo a leggere tutti i capitoli in una sola volta, e ti ringrazio.
grazie mille e buon We.
02/11/2018 at 08:45
Un sovrano che scavalca i consiglieri? Eh no, mica sono così scemi da lasciarglielo fare!
Ciao Louise,
un bel capitolo, divertente il mago sostituto che sbollenta gli asparagi, ben scritto come sempre.
Ho votato per la notte e aspetto curiosa il prossimo episodio.
Alla prossima!
03/11/2018 at 09:05
Ciao Allegra
Quando ho pensato a questo mago, sorridevo da sola 🙂
grazie della lettura e del commento.
a presto
01/11/2018 at 23:21
Ciao Louise, il capitolo mi ha divertito nonostante la concreta congiura come sottofondo.
Mi preoccupa la sorte del Re se la polverina arriva da quel gran campione di Ops, anche se alle volte…
A mezzogiorno brindando con un bel calice di vino!
Stupiscici con altri numeri, a presto!
03/11/2018 at 09:04
Ciao Alexander
sono contenta che, anche stavolta, il capitolo ti sia piaciuto.
In effetti, Ops è un po’ bizzarro 🙂
a presto
01/11/2018 at 15:32
Hai trovato la chiave giusta per scrivere su questa piattaforma: ogni capitolo ha solo pochi richiami ai precedenti, facili da ricordare perché molto caratterizzati (la strega, il mago, ecc.). La scrittura lineare è fruibile e scivola via come un sorso d’acqua. Il contraltare è che, arrivati all’ottavo episodio, ancora non s’intravede quale possa essere la morale che chiosa ogni fiaba che si rispetti.
02/11/2018 at 10:14
Osservazione giusta la tua. Solo che, probabilmente, non ci sarà una morale. Alla fine del racconto ogni lettore saprà se è valso o no la pena di averlo letto e, se sì, il perché. È importante che passi l’idea, oltre i tecnicismi. (Interessante il botta e risposta tra te e la tua amica Alessandra sul talento, professionalità, rispetto per i lettori ecc. Peccato che lei non sia mai passata a leggermi, mi sarebbe piaciuto conoscere il sul punto di vista). Io scrivo per me stessa da quando mi conosco (da un bel po’…) e non ho mai seguito un corso di scrittura; le regole a volte mi stanno strette. Leggo molto, questo sì, e so che molti autori “dimenticano” qualche regola. Certo, bisogna saperlo fare… Io ho la libertà di una non scrittrice ?. Per me, il limite dei 5000 caratteri non è un problema ma un invito a tagliare il superfluo. I commenti dei lettori mi aiutano a “leggermi” meglio e a essere critica riguardo al modo in cui propongo i contenuti. Comunque, le stilettate a fin di bene sono gradite.
Ciao e grazie
01/11/2018 at 14:22
Calata l’Oscurità! Mi sembra il momento giusto 😉
Due episodi alla fine e sono incollato al monitor: continua così 🙂
Ciao 🙂
02/11/2018 at 09:37
Ciao Red
grazie 1000 e buona giornata.
31/10/2018 at 05:51
Vanità.
Ciao Louise. Il mistero s’infittisce… Ah, ma non è un giallo! 😉 Bene così, una contaminazione tra generi.
Grazie e alla prossima.
31/10/2018 at 09:20
Ciao Achillu
Un po’ di mistero ci sta 🙂 grazie della lettura e del commento.
al prossimo e buona giornata.
PS sicuro di avere votato?
31/10/2018 at 15:52
THe iNCIPIT dice di sì.
29/10/2018 at 19:47
Confusione.
Molto ben scritto, verrebbe da dire come al solito.
I dialoghi serrati conferiscono ritmo alla narrazione, la scrittura è sempre gradevole. Brava.
30/10/2018 at 20:05
Grazie Lou
A presto
PS che succede? Mi serba che da qualche giorno non pubblichi più nessuno.
26/10/2018 at 20:32
Vanità.
Interessante questo re che insieme ai numeri recupera (o scopre?) la sua indole malvagia. A questo punto mi chiedo chi gli avesse causato l’amnesia, forse qualcuno che gli vuole bene 😀
Ciao, a presto
27/10/2018 at 08:11
Luci e ombre nel carattere del Re 🙂
grazie Jaw
26/10/2018 at 17:25
Ciao Louise,
complimenti come sempre per la fantasia; ne hai da vendere. La lettura è sempre estremamente piacevole.
Vanità.
Buona serata, alla prossima! 🙂
27/10/2018 at 08:10
Grazie Encio
comincio a chiedermi come vi immaginate il finale di questa storia 🙂
a presto
25/10/2018 at 09:35
Ciao Louise,
tu hai un dono, quello di far sorridere l’anima delle persone! Le tue descrizioni, i modi del Re e della Corte tutta mi regalano buon umore; mentre leggo il tuo racconto la mia mente fugge via e visita giardini, scuderie e anche faggianaie, perchè no? Brava Louise, brava sul serio. Una fiaba per tutti, una fiaba, come mi disse qualcuno una volta, deliziosa.
Alla prossima!
26/10/2018 at 15:09
Ciao Kesiarica
Non so se ho il dono che dici, ma se leggermi ti fa iniziare bene la giornata, sono felice
Grazie delle belle parole.
A presto
25/10/2018 at 00:23
Confusione!
Capitolo molto interessante. Quello che non si capisce è se a rapire Jacopo è stato il Gran Ciambellano o qualcun altro prima di lui, ma lo scopriremo nel prossimo episodio ^_^
Ciao 🙂
26/10/2018 at 15:07
Ciao Red
Giusta osservazione.
Comunque vada, spero di non deludere i lettori 🙂
25/10/2018 at 00:18
Vanità! Opzione curiosa ma allettante!
Sempre più intrigante il tuo racconto, peccato che manchino tre capitoli all’epilogo!
Spero che il Re, dopo aver recuperato la memoria numerica, possa “contare” di più tra i suoi sudditi in fatto di rispettabilità, confidando nella mia tanto desiderata perdita mnemonica, non solo numerica, del Gran Consigliere e del Sovrintendente!
Continua così, ti aspetto presto!
Buona notte, Louise!
26/10/2018 at 15:05
Altri tre episodi e ci congederemo dal Re 🙂 so già che mi mancherà.
Spero manchi un pochino anche ai lettori.
Al prossimo e grazie
24/10/2018 at 16:32
Ciao Louise,
divertente la risposta dello specchio delle mie brame, ho apprezzato anche l'”agguantatelo”, non chiedermi perché 🙂 Voto per la confusione, a presto!
26/10/2018 at 15:03
Ciao Violatis e grazie per la lettura e commento.
A presto
24/10/2018 at 15:20
Confusione. Il re dà i numeri.
Continua così.
25/10/2018 at 09:45
Grazie Napo.
24/10/2018 at 11:36
Malcontento….
Ottimo
Ciao alla prox
25/10/2018 at 09:44
grazie Alex
e Buona giornata
22/10/2018 at 00:30
Ciao Louise!
Che piacevole sorpresa è stato il tuo racconto! Ammetto di essermi dovuta fermare al quarto capitolo, domani leggerò il seguito, ma sono stati quattro capitoli letti d’un fiato.
La storia è molto carina, ben scritta e originale! Il re burbero mi fa sorridere; la scena del trono/poltrona che si distende e vibra e sua maestà imbarazzato mi ha davvero divertita! BRAVA! Sono contenta di essere passata; hai una lettrice in più! Domani (o appena ho tempo) mi rimetto al passo e gioco anche io.
A presto!
22/10/2018 at 08:29
Bene arrivata Flow. Sei stata di parola 🙂
Sono molto contenta di averti come lettrice.
Sto scrivendo il settimo capitolo, a presto e grazie
20/10/2018 at 08:43
Ciao Louise,
rieccomi. Proprio carino i tuo racconto e intelligente. Me lo sono gustato tutto e sono contenta di essere passata a dare una sbiriciata; ora non vedo l’ora di leggere il nuovo episiodio. L’uso dei modi di dire, l’imbarazzo del re, che sarà sì potente, ma è pure ignorante, mi ha fatto sorridere a più riprese. I nomi, i sortilegi, brava davvero!
Ho votato i giardini, meraviglie di ogni reggia, chissà cosa ne verrà fuori.
Ancora complimenti e alla prossima!
22/10/2018 at 08:27
Grazie Keziarica, che bel commento.
spero continui a piacerti.
a presto
19/10/2018 at 10:19
Ciao Louise,
sono arrivata al secondo capitolo, conto di mettermi in pari nei prossimi giorni. Volevo restituirti la cortesia, ma non pensavo fossi già così avanti.
Intanto ti faccio i complimenti, bello stile, spiritoso e leggero.
Alla prossima!
20/10/2018 at 08:01
Ciao e bentrovata
grazie per la lettura e complimenti.
Spero tu voglia restare e condividere un po’ di spensieratezza 🙂
18/10/2018 at 20:36
Vado anch’io per i giardini. Dialoghi brillanti e qualche trovata davvero simpatica.
Continuo a seguire divertito.
20/10/2018 at 07:59
Grazie Lou
“brillanti” è davvero un bell’aggettivo.
al prossimo
18/10/2018 at 16:17
Ho optato per i giardini…
18/10/2018 at 14:50
Ciao Louise,
mi sono allontanata un attimo e ho dovuto recuperare un bel po’, non devo battere la fiacca è chiaro 🙂 voto per giardini giardini giardini, sono magici, inutile dirlo 🙂 Al prossimo!
18/10/2018 at 16:10
Ciao Violatis
ma che fine ha fatto il tuo Frank?
grazie di essere ritornata a leggermi.
18/10/2018 at 10:55
Quindi fammi capire, io oggi apro una castagna ed esce un folletto che esaudisce i miei desideri, bello! Il pensiero rassegnato del cane mi ha molto divertito. La storia continua ad essere interessante e opto per i giardini, me ne ricordo qualcuno fatato! Continuerò a seguire il dialogo surreale del Re con il bambino, a presto, Louise!
18/10/2018 at 16:09
Vorrei avere anch’io non una castagna ma un cestino di castagne ahah!
Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo, anche se non ho capito che ozione hai scelto e se hai scelto.
Bye e grazie
18/10/2018 at 10:40
Scuderie.
Non ho capito bene da dove è spuntato Jacopo, ma è un personaggio divertente 🙂
Ciao, a presto
18/10/2018 at 16:07
Una risposta l’ho data ad Achillu.
Una delle cose belle che trovo nelle favole/fiabe è che non tutto avviene in modo razionale, non tutto ha una spiegazione. Magia caro 🙂
ciao e grazie
17/10/2018 at 23:49
Ciao Louise.
Ho fatto fatica a ingranare: la magia iniziale è poco chiara per la mia testa quadrata. Prima il bambino non c’è e dopo il bambino c’è, senza nessuno che dica: wow, meraviglia delle meraviglie, è apparso il bambino.
Meraviglioso il cane con la testa trasparente. Il dialogo tra te e bambino è surreale e me lo sono goduto senza alcun intoppo.
Vediamo dove ci portano le scuderie? Forse… la mia scelta per ora non va per la maggiore.
Grazie e alla prossima.
18/10/2018 at 16:04
Ciao Achillu
magia è magia 🙂 L’Emissario aveva poco tempo per cercare il fanciullo e poi rientrare in tempo al castello così, un aiutino ci stava, o no?
grazie per la lettura e commento. I commenti mi aiutano sempre a capire quanto di quello che ho scritto è passato e come è passato, al lettore.
17/10/2018 at 17:30
Sempre piacevolmente bizzarro.
18/10/2018 at 16:00
grazie di essere passata.
PS che opzione hai scelto?
17/10/2018 at 12:05
Articolato e scorrevole come sempre…
Giardini! non so, mi da l’idea di un luogo dove si può dispiegare uno svolgimento con la forma, la geometria, il labirinto, qualcosa di attinente ai numeri, chissà…
alla prossima!
18/10/2018 at 15:59
Ciao Ally
Giardini…uhm… chissà 🙂
grazie di essere passata
17/10/2018 at 10:26
Giardini!
Particolare anche questo episodio, complimenti!
Vediamo come prosegue.
Saluti
18/10/2018 at 15:58
grazie Feather
al prossimo
16/10/2018 at 23:22
Giardini! Ottimo, ottimo, ottimo! ^_^
Ciao 🙂
17/10/2018 at 08:53
Ciao Red
grazie del passaggio e buona giornata.
16/10/2018 at 21:50
Stanza…
Salve Louise
Bella questa…. il Re dei Numeri allergico ai numeri ahahah 🙂
Insomma, una fiaba un pò contorta con tante figure, con un Re che tiene tutti sotto controllo, ma adesso ha trovato sulla sua strada un bambino insolente.
Ok vedremo.
Ad ogni bel capitolo anche questo
ps.- ma come si a scrivere i segni >> << di dimensioni bassissime?
16/10/2018 at 23:24
Per le virgolette: su Linux è facilissimo: AltGr+
Per Windows, a meno che non conosci il codice da digitare, puoi usare il tasto Simbolo presente nella barra di formattazione quando scrivi. Per farlo comparire è necessario premere un altro tasto che, mi pare, si chiama “Altre funzioni”.
Ciao 🙂
16/10/2018 at 23:25
Scusa, saltati i simboli. Sono AltGr con il segno di minore e maggiore rispettivamente.
Ciao 🙂
17/10/2018 at 08:21
Ciao Red grazie.
Sicuramente mi sarò spiegato male.
Volevo dire che quando pubblico il capitolo qui sul sito, i segni magg./ min. mi vengono di dimensioni maggiori – uguali dimensione delle lettere del testo.
Invece Volevo sapere come si fa a ridimensionarle…. ancora più piccole rispetto alle lettere del testo?
<<
Ciao grazie
17/10/2018 at 08:52
Ciao Alex
grazie della lettura e del commento
PS: Per le caporali, io uso I tasti di scelta rapida, che puoi impostare con una combinazione da te scelta, dalla barra degli strumenti: INSERISCE/simbolo (seleziona tra i vari simboli proposti) /tasti di scelta rapida/assegna.
17/10/2018 at 10:13
Non c’ho capito niente… ma va bene lo stesso.
16/10/2018 at 19:38
Non è colpa tua se ha vinto l’opzione che non mi piaceva, e non mi piaceva perché alla fine il re ne esce malconcio, incoerente e ondivago. A volte i lettori sono perfidi.
Ripartirei dalle scuderie.
17/10/2018 at 08:44
Non so tu ma io ho sempre una certa difficoltà a proporre le opzioni che devono, secondo me, essere il più possibile in sintonia con il racconto, senza però svelare l’idea che ho per il proseguimento. Per me, il lettore può scegliere liberamente l’opzione che preferisce, senza alcun biasimo. Fa parte del gioco.
L’atteggiamento del Re ti ha irritato un tantino ? ma lui è un po’ stregato.
ciao e grazie del commento
15/10/2018 at 22:46
Un po’ scontroso e unpo’ conciliante.
Bello questo pezzo, ma se ho un po’ capito il carattere del Re non può che perdere un po’ le staffe
Brava alla prossima
16/10/2018 at 18:46
mi sa che hai capito benissimo il caratteraccio del Re 🙂
grazie della lettura e commento.
ciao
12/10/2018 at 01:25
Ciao Louise,
a metà tra scontroso e conciliante.
Continui a deliziarci con la tua fantasia: il cane con la testa trasparente, la magia, le foche grigie… tanti elementi che creano un miscuglio alquanto bizzarro, ma estremamente piacevole. Brava 🙂
Alla prossima!
12/10/2018 at 17:06
grazie di essere qua.
Ne vedremo ancora delle belle.
a presto
🙂
11/10/2018 at 23:33
Solitamente si dice che di un viaggio quello che conta è la meta finale, nel caso di Otto il vero spettacolo è stato il percorso compiuto prima di essere imbarcato, costellato da decine di simpatiche peripezie, mi sono divertito a leggere questo capitolo…
L’opzione “duro e inflessibile” mi stuzzica, almeno al primo impatto, tanto poi il Re si ammorbidisce!
Ciao Louise, a presto!
12/10/2018 at 17:04
Ciao Alexander
Divertirmi scrivendo una storia spensierata, questo è il mio obiettivo.
E’ un ottimo antistress :-))
Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto.
a presto
11/10/2018 at 19:26
Ciao Louise, molto divertente e ricca di fantasia
Anche la scrittura mi piace.. A presto. Voto come la maggioranza che mi sembra ben motivata
12/10/2018 at 17:02
Benvenuto
felice che la storia ti piaccia. Spero vorrai fare “Il percorso” insieme 🙂
grazie della lettura e commento.
10/10/2018 at 21:05
A metà… se è il re dei numeri lo sarà anche delle frazioni 😀
Questo passaggio:
«Cosa può fare un fanciullo contro un Re?»
«Volete per caso scherzare?»
«Dio me ne guardi, Maestà.»
Non l’ho capito. Forse le prime due frasi le pronuncia il re?
Per il resto, il capitolo è gustoso e pieno di invenzioni fantasiose.
Ciao, a presto
11/10/2018 at 08:29
Ciao Jaw
le frasi: «Cosa può fare un fanciullo contro un Re?» «Volete per caso scherzare?»
sono sulla stessa riga e sono parole del Re.
Invece, «Dio me ne guardi, Maestà.» sulla riga sotto, è la risposta del Gran Consigliere.
al prossimo e grazie
11/10/2018 at 09:30
Ah, ok, ho letto dal cellulare e qui le frasi sono formattate una sotto l’altra. E le caporali chiuse e aperte mi hanno sviato.
Grazie, ciao a presto
10/10/2018 at 14:46
Duro e inflessibile mi sembrava adatto al personaggio, ma sono in minoranza.
Visto che Merlino è diventato Merlù, forse anche Morgana avrebbe dovuto modificarsi leggermente: Morbana? Morghina? Non so.
Tutto molto piacevole, ma continuo ad adorare i dettagli, dalla testa trasparente che mostra i pensieri alla buona notizia delle foche, che sembra totalmente non sense e poi invece le foche arrivano davvero!
11/10/2018 at 08:26
Vero, avrei potuto modificare il nome della fata, non ci ho proprio pensato. Anche se… un motivo c’è 🙂
Grazie della lettura e commento.
al prossimo
09/10/2018 at 22:24
A metà tra scontroso ed il conciliante.
Oddio, non ce la faccio più: mi sto rotolando in terra dalle risate. Fantastici tutti questi personaggi 😀
Alla via così 🙂
Ciao 🙂
10/10/2018 at 08:07
Ciao Red
se ti va di dirmi, quale personaggio ti ha colpito di più finora e perché,
mi aiuta a inquadrare tutta la storia.
grazie 1000
09/10/2018 at 15:26
Mi piacciono le contraddizioni, perciò scontroso e conciliante. Belle trovate, scrittura sempre piacevole. Brava.
10/10/2018 at 08:05
Grazie Lou
sempre indaffarato ma sempre presente 🙂
a presto
09/10/2018 at 15:09
Rocca non era una persona e invece Otto sì. Mi sa che ti sei presa gioco di me.
Abbiamo appurato che il cane, pur se di vetro, si comporta da cane e non da complemento d’arredo, quindi scodinzola. Almeno una risposta l’ho avuta.
Molto simpatico anche questo episodio. Il mago Merlù, già che c’eri, lo potevi chiamare Merlò e farlo un po’ brillo. Merlù doveva essere un po’ merluzzo invece.
Sono l’unico a votare duro e inflessibile, ma da un re sui generis mi aspetto un atteggiamento poco disponibile con un fanciullo insolente.
10/10/2018 at 08:03
Gioco di te? non mi permetterei mai, tu qui sei un “brand” :-))
Buona la pensata di “Merlò” ahah!
Se questo capitolo ti ha strappato un sorriso, sono contenta.
a presto
09/10/2018 at 13:09
Morbido e accondiscendente.
Davvero grandiosa la trovata del cane con la testa trasparente cui si possono leggere i pensieri…:)
Sempre più interessante e intrigante questa fiaba.
Scritta poi benissimo.
Quindi il bambino si trova nel paese delle Mille luci ?
Ciao Louise e ancora complimenti 🙂
10/10/2018 at 08:00
Ebbene sì, si trova in quel paese 🙂
Mi sto divertendo molto a scrivere questo racconto, e sono contenta se esso “regala” quattro minuti di spensieratezza a chi legge.
grazie di tutto.
a presto
15/10/2018 at 10:40
Ciao Louise ti scrivo la mia email alexdebrecen@katamail.com
Se per te non è un problema?
09/10/2018 at 12:36
Ho scelto ” a metà tra scontroso e conciliante ”
Molto piacevole come lettura, pur non rispecchiano il mio genere.
Ammiro la tua fantasia!
Seguo
10/10/2018 at 07:57
Benvenuta!
spero vorrai restare.
grazie della lettura e commento.
09/10/2018 at 12:33
cara…
questa espressione mi piace molto: “…la testa è trasparente e si vedono bene i suoi pensieri”, lascia spazio alla riflessione.
ho votato che il Re abbia un atteggiamento scontroso e conciliante…del resto è lui stesso un bimbo cresciuto o un adulto irrisolto…almeno così appare quando ha reazioni di pancia, dunque ben venga che il suo atteggiamento sia altalenante!
buona continuazione…alla prossima
10/10/2018 at 07:56
Ciao Ally
pensa se ci fossero anche persone con la testa trasparente… sarebbe rivoluzionario :-))
Giuste le osservazioni sul Re.
Grazie di seguirmi.
06/10/2018 at 14:55
5
Bel lavoro, il tuo racconto è molto accattivante, attira l’attenzione. Il re resta il mio preferito…
Complimenti.
06/10/2018 at 20:54
Anche a me il Re piace molto :-))
grazie per la lettura commento e complimenti.
al prossimo
06/10/2018 at 14:55
Otto. Numero di Fibonacci. Come anche il cinque, ma otto è pari.
Ciao Louise.
Ogni tanto mi ricordi che sto leggendo una favola, quindi… tutto bene! 😉 Il drago direi che è memorabile.
Alla prossima.
06/10/2018 at 20:53
Ciao Achillu
grazie di essere passato a leggermi. Spero continui a piacerti 🙂
a presto
04/10/2018 at 18:02
Ciao Louise,
vada per l’otto. Il racconto si lascia leggere sempre con piacere e percepisco una grande fantasia, complimenti 🙂
Alla prossima!
05/10/2018 at 08:26
Ciao Encio
grazie di essere passato.
Spesso la fantasia ti salva da una giornata no.
04/10/2018 at 08:37
Otto.
Bello anche questo capitolo. Come tutta la fiaba scritta sino adesso.
Davvero ben scritta, con una bella trama, ricca di personaggi fiabeschi.
Certo che questo Re i guai se li va a cercare.- 🙂
Complimenti
05/10/2018 at 08:23
Grazie Alex
spero di continuare a mantenere vivo l’interesse.
a presto
03/10/2018 at 17:41
Sono anch’io per un otto, ma sdraiato però… episodio spassoso, pieno di trovate, raccontate con la giusta leggerezza… Brava!
04/10/2018 at 08:09
Ciao Lou
sono felice che il capitolo sia spensierato q.b.
Otto sdraiato? Magari è un’idea buona ma sai che non l’ho capita?
03/10/2018 at 16:37
Nove, che è il mio numero.
Tutto molto carino, in particolare le frasi fatte e i detti che costellano la narrazione; ma il mio preferito in assoluto è il drago che chiede un test anti-BOT per lasciar accedere alla grotta, geniale.
Questa serva/strega ne sa una più del diavolo, in ogni caso più del re 😉
04/10/2018 at 08:07
Benvenuta
sono contenta che tu sia passata a leggermi.
Anch’io mi sono divertit amolto a immaginare la scena del drago 🙂
grazie della lettura e del commento.
03/10/2018 at 00:56
Otto! il numero dell’infinito…
Bel racconto, o meglio, bella favola, Louise.
E’ stato bello rivivere la filastrocca delle tre civette e in più ho ritrovato tutti i canoni necessari
per una lettura spensierata ma che cattura, complimenti!
Al prossimo incantesimo, allora…
Ciao
03/10/2018 at 09:18
Benvenuto
In effetti, otto è un numero particolare… può essere uno zero strozzato, due 3 siamesi, un segno d’infinito che fa la verticale ahah!
La parola “spensierata” che hai usato mi è molto piaciuta. E’ proprio questo il mio intento.
grazie
a presto
03/10/2018 at 00:22
Cinque.
Ciao, Louise. Il re non ha battuto ciglio per la sorte del suo barboncino… mi dirai”fosse la cosa più strana che ha vissuto” 😀
Ricco di fantasia e di belle immagini, questo quarto, mi sembra scontato che hai un disegno ben preciso ma ancora non riesco a capire come ricucirai tutti i pezzi, quindi la curiosità aumenta,
Fumenti è un’altra parola che non conoscevo.
Ciao, a presto
03/10/2018 at 09:15
Buongiorno Jaw
sono sempre graditi i tuoi commenti.
Chissà se riuscirò a mettere insieme tutti i pezzi 🙂 il troppo “perfettino” mi annoia 🙂
al prossimo e grazie.
02/10/2018 at 18:53
Cinque!
Povero barbonicino 😉
Mi sto ancora chiedendo chi fosse il vecchio sulla collina 😉
Il Re non ha preso sul serio la questione data dalla Strega… gran casini gli stanno per capitare 🙂
Ciao 🙂
03/10/2018 at 09:12
Ciao Red
ebbene sì… il Re è stato un tantino superficiale ma coerente con la sua spocchia.
Per il vecchio, pura magia, caro 🙂
grazie della lettura e commento
02/10/2018 at 16:02
Cinque.
Un episodio più canonico, meno humor e più fiaba, ma comunque carino e scorrevole.
Che fine ha fatto la serva? E la coda del cane scodinzola ancora o no? Ma i capelli della strega dalle due teste erano rossi su entrambe le teste? Come sopravvivere a questi angoscianti misteri?
A presto
03/10/2018 at 09:10
Mi sono fatta anch’io tutte queste domande 🙂 ma per ora (e forse mai) non ho le risposte.
al prossimo e grazie
02/10/2018 at 13:27
ciao Luise!
…non fosse che per lo spirito fiero del Re che mostra necessità di distinguere i suoi voleri dai consigli dei suoi fidi…voto ‘otto’, sette camicie no, di certo…dunque…
per il resto, molti spunti per il prosieguo in questo capitolo.
attendo…
alla prossima…
02/10/2018 at 15:21
Ciao Ally
Grazie di essere passata.
Al prossimo.
PS quale opzione hai scelto? Mi sa che non ha segnato il tuo voto
02/10/2018 at 16:17
Hai ragione. Ho rivotato. Ora lo ha preso!
28/09/2018 at 14:19
Ottimo questo nonsenso.
L’ho molto gradito.
La strega a due teste mi ricorda altre figure fiabesche.
Intrigante.
Personalmente però, troppi cambi di scena mi disorientano, quindi li doserei meglio.
Ilare il primo ministro che si morde le dita.
a.
29/09/2018 at 08:26
Benvenuta
In effetti, forse ho un tantino esagerato con i colpi di scena, ma il capitolo è venuto così 🙂
Sono felice che ti piaccia il racconto.
a presto e grazie
28/09/2018 at 09:05
Grotta…
Episodio molto denso, ricco di accadimenti, scritto con la necessaria leggerezza… Brava!
29/09/2018 at 08:24
Ciao Lou
nel prossimo capitolo ci saranno meno accadimenti. Comunque, spero di mantere l’interesse.
Grazie per la lettura attenta e per il commento.
a presto
🙂
27/09/2018 at 14:24
Ciao Louise,
Che bel racconto. Io ho votato per la galleria nel sottosuolo. Al prossimo episodio
28/09/2018 at 15:26
Ciao e benvenuto
Sono contenta che il racconto ti piaccia. Spero vorrai restare.
Grazie è a presto.
PS non mi era arrivata la notifica del tuo commento.
26/09/2018 at 15:56
Ciao Louise,
ho votato per la rocca.
Davvero un bell’episodio.. Alla prossima 🙂
28/09/2018 at 15:22
Grazie di essere passato.
Complimenti per la copertina.
Al prossimo
26/09/2018 at 13:08
Mammamia hai fatto ammalare il Re. 🙂
La serva davvero cattivissima con le sue tre civette.
Bene la fiaba si fa sempre più interessante, complimenti all’autrice.
Ho votato per la rocca.
Ciao
28/09/2018 at 15:23
Ebbene sì, le civette sono potenti. 🙂
Grazie di tutto.
A presto
26/09/2018 at 11:29
complimenti! avvincente…nulla da dire, se non la voglia di continuare a leggerti.
scrivi!
27/09/2018 at 11:40
Grazie Ally.
A presto
25/09/2018 at 20:48
Ciao Louise.
Aggiungo ai commenti già scritti: e le civette sul comò, no? Anch’io ho molto apprezzato la citazione di Jannacci, che mi ha fatto dimenticare all’istante tutti i refusi 😀
Grazie e alla prossima.
26/09/2018 at 17:02
Ciao Achillu
Grazie.
Adesso che hai finito il tuo racconto, non sparirai vero?
25/09/2018 at 20:16
A parte quel “fece uscire un editto che vietava d’uscire” che è davvero brutto (e mi fa pensare ancora una volta che sei siciliana), anche questo episodio è giocato molto bene Fiaba che viaggia tra il comico e il surreale, molto godibile.
Rocca (che, se tanto mi dà tanto, potrebbe anche essere il femminile di Rocco)
26/09/2018 at 15:01
Dai… tanto bruttino non è. Discretamente brutto suona meglio di “davvero”.
Siciliana? neanche fuochino… acqua! Ma che dico? Oceano!.
Rocca femminile di Rocco… anche qui acqua :-))
grazie della lettura e dei tuoi commenti sempre pertinenti.
al prossimo
25/09/2018 at 20:06
Rocca in cima alla collina!
Mi è piaciuto la formula magica, il Re che deve cantare, il cavaliere che non sa che pesci pigliare, le castagne dal fuoco… tutto! Continua così ^_^
Ciao 🙂
26/09/2018 at 14:47
Ciao Red
Sono più che soddisfatta per il fatto che la storia, partita un po’ timidamente (nel mio vissuto), stia riscuotendo interesse.
grazie ancora per la lettura, commento… tutto…
25/09/2018 at 19:43
La rocca.
Povero il re… e povero anche il cavallo! 😀 😀
Un bel capitolo, con alcune perle come il discorso del re e la stessa idea della strega a due teste. È la fiaba più… fiabesca che ho letto qui sopra.
Ciao, a presto
26/09/2018 at 14:43
Grazie Jaw, che bel complimento.
Sono contenta che ti piaccia e ti aspetto per il prossimo.
24/09/2018 at 13:16
Ciao Louise. Refusi a parte mi sembra un buon capitolo.
Un trono dotato di un meccanismo che consente di reclinare completamente lo schienale, come una moderna poltrona. Bella idea. Mi chiedo quante incursioni dal mondo reale prevedi per questo tuo racconto. L’idea mi piace e hai solo l’imbarazzo della scelta.
Per il prossimo direi di partire dalla cella sotterranea.
25/09/2018 at 14:28
Ciao Lou
Sono contenta che tu abbia apprezzato il capitolo, nonostante alcuni refusi. Sicuramente inserirò parecchi riferimenti al mondo reale, in chiave fiabesca s’intende. Mi diverte un sacco.
Al prossimo e grazie
22/09/2018 at 09:13
Dalla cella sotterranea…
il re che ride ride e sale e quando si intristisce scende mi ricorda mary poppins. Simpatico il trono motorizzato e dotato di istruzioni.
Brava alla prossima!
22/09/2018 at 09:44
Ciao e benvenuta
Mary Poppins…sì… ricorda anche a me :-))
grazie della lettura e commento.
21/09/2018 at 18:28
Ciao Louise,
l’ambientazione fiabesca continua a piacermi e sono curioso di scoprire qualcosa in più sui nostri personaggi 🙂
Nel capitolo ci sono alcuni refusi. Niente di grave; basta solo un po’ di attenzione in fase di rilettura.
Voglio solo segnalarti due cose che ho notato:
– spesso usi la virgola prima della congiunzione “e”, per esempio: “lo schienale si spostò indietro, e il Re si trovò” o “Si udì uno scatto, e la poltrona ritornò”. In questi casi personalmente toglierei la virgola.
– usi dei verbi ripetuti del tipo: “rise rise” o “rimuginava rimuginava”. Per un gusto personale a me non piacciono molto, perchè mi danno l’impressione di rallentare la narrazione. In ogni caso metterei una virgola in mezzo se proprio vuoi usarli.
I miei sono solo piccoli consigli, niente di che. La storia è bella e continuo a seguire con piacere.
Buona serata e alla prossima 🙂
22/09/2018 at 09:42
La revisione del testo è, dal mio punto di vista, la parte più noiosa e spinosa della scrittura.
Riguardo alle virgole prime della congiunzione e, mi trovo d’accordo, potevo toglierle. Tuttavia,comincio a chiedermi se, al riguardo, siano permesse, diciamo, due “correnti di pensiero”, perché questo modo di scrivere lo trovo non di rado nei libri.
Per la ripetizione dei verbi, essa è voluta. Mi piace e penso ai bambini, che amano le ripetizioni del tipo “cammina cammina”… pensa pensa” ecc.
grazie per la tua lettura attenta e per le segnalazioni.
al prossimo.
21/09/2018 at 17:26
Ho votato per la cella sotterranea. Incipit notevolmente interessante, i miei complimenti! Sono curiosa su questo trono e anche su come sarà il prossimo episodio, quindi attenderò. ^^ Alla prossima!
22/09/2018 at 09:30
Ciao e benvenuta
grazie della lettura e commento
a presto
21/09/2018 at 06:34
Ciao Louise.
Ho imparato la parola “capitonné” e ho scoperto l’espressione “essere babbo”, devo solo capire dove si usa 🙂
Grazie e alla prossima.
22/09/2018 at 09:29
Grazie della lettura e del commento.
So che l’espressione si usa in Sicilia e in altri luoghi del sud. Forse babbo è l’abbreviazione di babbeo.
ciao
20/09/2018 at 15:25
Ciao Luisa, ho un paio di amiche dal nome Luisa e tutte in gamba, ma non sarà il nome a rendervi importanti ?
Ho letto i due capitoli della fiaba e mi è piaciuta.
Questo Re un pò burbero e voglioso per il trono, è intrigante, merito tuo per come hai reso interessante la fiaba.
Complimenti
Adesso vendetta in vista?
Ho votato per la cella, ti seguo.
21/09/2018 at 17:43
Ciao Alex e benvenuto
Sono contenta che la storia ti stia piacendo.
grazie della lettura e del commento.
PS questo Re è proprio sui generis 🙂
20/09/2018 at 15:08
Dal cortile.
Ciao, Louise. Ho sempre sospettato che le sedie col vibromassaggio fossero manufatti magici 😀
Carino anche il secondo capitolo, cominciamo a scoprire il cattivo, anzi, la cattiva della fiaba.
Vediamo dove ci porti 😉
Ciao, a presto
21/09/2018 at 17:41
Grazie Jaw
E sì, la serva se l’è legata al dito 🙂
a presto
20/09/2018 at 12:35
Louise credo che tu abbia proprio un’attitudine fiabesca. Voto per la cella sotterranea, semplice ma istintivamente misteriosa 😉
21/09/2018 at 12:00
Ciao Violatis e benvenuta
grazie del commento.
Mi diverte molto lasciare andare la fantasia.
20/09/2018 at 09:37
…di solito ciò che non si vede è la chiave per comprendere anche ciò che affiora. partiamo dalla cella…e, vediamo……..
…dialoghi fluidi, semplice seguire e attraversare la mente emotiva de tuo re.
mi piace la tua penna, ti seguo.
21/09/2018 at 11:59
Benvenuta.
Grazie della lettura e commento.
al prossimo
20/09/2018 at 01:17
Fantastico! Mi è piaciuto sia il manuale di istruzioni che il funzionamento del trono che ha spaventato il re. Anche il mantello che lo fa svolazzare è interessante 🙂
L’unico appunto: per un re dei numeri che non sa contare, come fa ad indire tre giorni di festa?
Voto la cella sotterranea.
Ciao 🙂
21/09/2018 at 11:57
Grazie Red. Il tuo entusiasmo è contaggioso :-))
Come mai un Re che non sa contare fa indire tre giorni di festa?
Nel mondo immaginario tutto è possibile e, soprattutto, nelle favole non tutte le cose hanno una spiegazione. E’ vero anche che usiamo tutti i giorni espressioni con i numeri, senza saperne bene l’origine :-))
a presto
19/09/2018 at 18:39
Dalla cella sotterranea. Il misterioso personaggio non sarà mica un artigiano della qualità di Poltrone & Sofà?
Ma il Re è siculo, visto che esclama “che babbo che sono stato”?
La fiaba stavolta si è tinta di humor, tra libretti d’istruzioni (che anche io non leggo mai) e optional del trono da poltrona in televendita.
C’è qualche refuso qua e là, ma chissenefrega…
P.S.: salutami Thelma
21/09/2018 at 11:50
Ciao Napo
Non so l’origine di questo Re, la frase mi è uscita così.
Per i refusi… sì, mi sono accorta… troppo tardi (che tormentone, la revisione del testo!).
Mi sto divertendo a scrivere questo racconto, e spero che continui a essere godibile per i lettori.
grazie.
19/09/2018 at 16:10
Ciao Louise,
la tua storia non è male e “urfido” non l’avevo mai sentito, curioso come termine 🙂 La punteggiatura forse da qualche parte va un po’ rivista ma mi rendo conto che ognuno la utilizzi seguendo il proprio ritmo 🙂 Voto per la serva, magari nasconde qualcosa…
A presto
21/09/2018 at 11:44
grazie e ben trovata.
16/09/2018 at 12:19
Brava (e furba a cercarti i lettori tra quelli come me che hanno un racconto in corso). Ma non sono qui per ricambiare la visita, né per ripicca per farti notare che “su di un podio” è brutto perché “su di” si usa di regola con i pronomi personali complemento. Ho letto il tuo incipit perché mi piacciono le fiabe.
16/09/2018 at 18:08
Grazie per la lettura e per la segnalazione.
Furba? Leggere e commentare storie in corso, fa parte del gioco.
Anche se non segui la storia, spero vorrai restare.
19/09/2018 at 16:58
Seguo
10/12/2018 at 12:33
?
14/09/2018 at 17:29
Ciao Louise. Incipit ben scritto, che passa attraverso la presentazione di quelli che presumo saranno i protagonisti della storia. Il re con quel suo atteggiamento arrogante e smargiasso e la fissa per le teste da tagliare ricorda un po’ la regina di cuori di Alice. E poi il sinistro e timoroso Gran Consigliere e l’ancora misterioso falegname ‘disainer’ che viene da un luogo lontano fuori dal regno dei numeri… non ho idea di dove tu abbia intenzione di portarci, ma ti seguo, curioso come una bambina che si è messa a tallonare un coniglio bianco con un grosso orologio a cipolla appeso al collo…
16/09/2018 at 18:02
Ciao Lou
grazie per aver letto e per il bel commento.
La mia idea è di scrivere una storia spensierata, forse anche stramba, risvegliando il bambina/o che è dentro di noi.
Spero solo che nessuno mi chieda mai “Dov’è la trama?”, perché se no mi tocca rispondere alla maniera di Troisi sulla metafora :-))
10/09/2018 at 09:33
Quale re senza trono….
Il re dei Numeri che non sa contare è la mia vita….che inizia la giornata cambiando il divano, ma cosa vuoi di più…..
Resto vediamo come va!
Brava!
11/09/2018 at 22:46
Ciao Mrs Riso
grazie per la lettura e commento che, ad essere sincera, non sono sicura di aver capito bene.
Mi fa piacere che resti.
al prossimo
09/09/2018 at 23:41
Ciao Louise.
“Louise compare e prende forma ogni volta che il mio pensiero rallenta e si blocca, perché la memoria straripa di dati. La connessione con la realtà s’interrompe e si spalanca la finestra della fantasia” Sembra quasi che tu non sia nuova in questa piattaforma, ma che abbia scelto un nickname diverso?
Proviamo a ripartire dalla serva.
Grazie e alla prossima.
11/09/2018 at 09:54
Ciao
spero vorrai restare.
grazie
09/09/2018 at 23:10
Una fiaba! Adoro le fiabe ^_^
L’incipit è assolutamente fantastico e vediamo dove ci porta ^_^
Io ripartirei dalla serva che abbiamo visto troppo poco 🙂
Ciao 🙂
11/09/2018 at 09:53
Grazie di essere passato e dell’entusiasmo.
M’impegnerò per mantenere l’interesse.
ciao
09/09/2018 at 17:52
Dalla serva.
Ciao, Louise! Ti cimenti in una fiaba, un genere poco frequentato e molto difficile (almeno per me).
Molto carino l’incipit, le prime righe mi hanno catapultato indietro di quarant’anni, per asonanze con una filastrocca infantile 🙂
Scrittura molto scorrevole e decisamente precisa (a parte urfido, che ho dovuto cercare e che pare un neologismo piemontese o giù di lì 😀 )
Ti segnalo, all’inizio della seconda parte, questo periodo:
Per giunta, privatosi della reale pennichella sul sofà, si sentì ogni giorno più stanco e irritabile.
dove sarebbe stato opportuno esplicitare il soggetto, in quanto nel periodo precedente il soggetto è il… sofà (???).
A essere del tutto onesto, la tua scrittura mi ricorda moltissimo quella di una persona che ho già letto diverse volte… ma potrei sbagliarmi.
Ciao, buona scrittura, a presto.
11/09/2018 at 09:51
Ciao Jaw
hai ragione, dovevo esplicitare il soggetto. Quando ho riletto, prima di pubblicare, mi è sfuggito.
Grazie del passaggio e della segnalazione, molto utile per migliorare.
a presto.
09/09/2018 at 14:43
Ciao Louise,
benvenuta sul sito!
Sono felice di poter leggere finalmente qualcosa della categoria fiabe (è un genere che mi sembra avere poco successo qui sul sito). Il tuo incipit mi è piaciuto: hai uno stile pulito e scorrevole. L’incontro tra il mondo fiabesco tradizionale e quello reale e contemporaneo del designer che opera con strane scatole (dei computer presumo) mi ha incuriosito… Voglio vedere dove ci guiderai nei prossimi capitoli 🙂
Un saluto, alla prossima!
11/09/2018 at 09:48
Ciao
grazie della lettura e del commento.
Spero continui a piacerti il seguito.