Recensioni sincere di libri possibili

Dove eravamo rimasti?

La prossima recensione tratterà di: “La congiura di Catilina e software correlati.” Manuale utente a cura di Hap Lee (67%)

“La congiura di Catilina e software correlati.” Manuale utente a cura di Hap Lee

Il luogo comune vuole che nessuno legga più i manuali utenti. 

Deve aver convinto anche chi li scrive. 

Hap Lee, pseudonimo di un autore purtroppo ignoto, inizia il manuale utente del nuovo sistema operativo con queste parole:

“Agli uomini, che ambiscono esser da più degli altri animali, conviene con intenso volere sforzarsi di viver chiari; e non come bruti, cui natura a terra inchinò, ed al ventre fè servi.”

Da qui in avanti è un diluvio di informazioni, citazioni, aneddoti veri e inventati; il tutto inserito in un canovaccio narrativo molto classico per un romanzo – un eroe, una situazione intricata, un alleato, un nemico-, non fosse altro che questo è un manuale, allegato ad un sistema operativo.

Tutto questo non può essere stato frutto di un guizzo accidentale partorito da una mente deviata. 

È  stato pubblicato e tradotto in tutte le lingue. 

O siamo in presenza di una raffinata scelta di marketing che gioca sulla peculiarità manuale utente per far parlare di sé, oppure, al contrario, nessuno nella catena decisionale che va dalla stesura alla pubblicazione del manuale, si è accorto del contenuto, appunto, peculiare.

La seconda opzione mi sembra la più plausibile e, nel testo, abbiamo degli indizi che ci portano proprio in quella direzione.

Le epigrafi, ad esempio sono rimaste nella forma del finto testo “lorem ipsum sit dolor…” che i tipografi usano per segnalare l’ingombro di un paragrafo che dovrà poi essere sostituito. Altra cosa curiosa, escluso le versioni francese e italiana, il testo delle epigrafi è presente in doppia colonna, originale e tradotto, raggiungendo, nella versione inglese picchi di lirismo traducibili in italiano con:

“Ogni peperoncino si scalda prima e si rivolge alle arachidi di carote immobiliari.”

Venendo alla trama: tutto comincia nel 63 A.C, pochi giorni prima della famosa congiura, Catilina, Caio Publio SIlla e alcuni fedelissimi sono in una stanza a pianificare il prossimo colpo di mano che avrebbe loro consegnato il potere. Davanti ad una tavola muovevano le pedine, simbolo delle forze congiurate sparse per la penisola, quando, per un tragico scherzo del destino, le pedine si allinearono in una configurazione astrale che aprì, in quella stanza, un varco spazio temporale.

Capite che è ben strano come inizio per un manuale utente, di sicuro più avvincente dello schema illustrato su come inserire il cd di installazione.

Questo varco porterà i nostri eroi nella San Francisco del 21° secolo. Increduli e spaesati cercheranno un modo per tornare alla Roma antica, ma l’incontro con un programmatore, evidentemente un alter-ego dell’autore, cambierà i loro piani.

Godibile quindi la narrazione delle funzionalità del nuovo S.O. come se fossero spiegate ad un senatore del 1° secolo A.C. che vuole utilizzare la tecnologia per compiere la sua congiura.

Dalle tecniche di deframmentazione per riunire gli alleati, alla teoria delle chiavi pubbliche per scambiare messaggi segreti, tutto in questo libro è contemporaneamente romanzo e manuale tecnico.

A fine libro, il tecnico informatico non ne potrà più delle continue domande del Romano e lo apostroferà con le famose parole di Cicerone:

“Catilina, fino a quando abuserai della nostra pazienza?”

Chiudendo così il cerchio tra finzione e realtà.

Cosa ci insegna questo libro: non importa il compito al quale un uomo è chiamato, può sempre trasformarlo in qualcosa di divertente.

Prezzo: gratis con l’aggiornamento software

Editore: Apple Inc.

La prossima recensione tratterà di un romanzo:

  • "Gridava forte parole incomprensibili" un cantante e un sogno: l'opera lirica. (25%)
    25
  • "Novità che esistevano da sempre" Un adolescente si affaccia al mondo con meraviglia, ma il mondo era già a conoscenza di tutto. (0%)
    0
  • "È una banale influencer" La storia di Carla, virologa e web star. (75%)
    75
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68 Commenti

  • Direi che l’esperimento è più che riuscito. E’ vario, divertente e piacevole da leggere. Sarebbe veramente da fare una raccolta di recensioni di libri ipotetici e dei loro finali. Una cosa da tenere sul comodino, da aprire a caso ogni sera prima di addormentarsi con uno spunto, o un sorriso.

  • Davvero complimenti, ilGallo! Bellissimo questo finale, un ottimo esercizio di stile ma evidenzia anche una certa intelligenza nel rendere ironici parecchi passaggi senza rinunciare a una certa introspezione nel porsi quesiti più o meno fondamentali. Tutto l’esperimento è riuscito, ma in particolare ti consiglio vivamente di considerare questo ultimo sui finali come base per un libro vero e proprio da proporre agli editori o da auto-pubblicare, con tanti altri finali. Secondo me ha un suo format interessante d’intrattenimento e un possibile pubblico, perché leggero e di facile lettura (si presterebbe tra l’altro a performance dal vivo). Pensaci. Ciao.

  • Direi le parole conclusive: perché mi diverte l’idea di una recensione che spiffera esattamente il finale di un racconto; perché i finali dicono molto sulla riuscita di un racconto; perché mi piacciono gli insegnamenti che dai nelle varie recensioni e immagino che i finali racchiuderanno parte di tali insegnamenti. Ciao e complimenti anche per queste originali recensioni del capitolo 9, molto divertente l’auto citazione finale. Aspetto i finali.

    • Mi hai dato un bello spunto su come impostare i finali. È la parte che mi risulta più facilmente dimenticabile di una storia. Mi ricordo molti incipit, molte atmosfere, descrizioni, intrecci ecc… ma non c’è verso che mi ricordi i finali di delle storie che leggo/guardo.

      Grazie per i complimenti, spero di leggere qualche commento degli autori citati.

  • Ecco il nuovo episodio,
    I suggerimenti sono stati molto vari e interessanti: chi diceva di recensire il primo in classifica, chi l’ultimo, chi il più commentato, chi una storia chiusa, chi una storia aperta.

    Ho pensato di immaginare l’evoluzione delle storie abbandonate; ne ho selezionate 10, scritte circa un’anno fa, ferme al primo episodio. Spero che questo serva agli autori per riprendere in mano i racconti e smentire le mie recensioni sugli ipotetici capitoli seguenti

    • Grazie mille.
      Ti piacciono due recensioni di libri duplici. Stavo notando che 3 recensioni su 8 sono composte da libri multipli che, in qualche modo, si relazionano tra loro.
      Per la prossima storia sto accarezzando l’idea di recensire un racconto possibile. Come se io scrivessi davvero il capitolo sui gadget e poi lo recensissi, accontentando così tutti i votanti.
      Vedremo cosa succederà da qui a quando mi metterò effettivamente a scrivere il prossimo capitolo.

  • Bellissima l’idea di queste ricette collegate all’oroscopo, collegate alla mitologia, collegate tra loro.
    (A scanso di equivoci, ho ripetuto volutamente la parola collegate.)
    Ho scoperto con sommo orrore che la piattaforma ha azzerato la classifica storica dei racconti più votati presenti sul sito.
    Stavo per suggerirti di recensire la storia più votata di sempre ma non sapendo più quale sia, non posso. Per fortuna mi difendo bene con una buona memoria e ti dico di recensire Shimpu. Ti lascio pure il link: https://theincipit.com/2014/10/shimpu-alessandra-startari/10
    Attendo, fremente di leggere la prossima recensione. A presto!

  • Ciao ilGallo! Molto interessante questa proposta di libri da leggere in coppia 🙂 Può essere sì lo stesso autore, geniale a farsi passare per due persone diverse. Ben fatto e come sempre mi piacciono molto i dettagli più tecnici sui libri recensiti, con tanto di prezzo finale. Beh, come resistere all’idea di ricevere una tua recensione? Non posso che dirti un mio racconto, a tua scelta, non necessariamente l’ultimo in corso. Se poi ci vuoi pure aggiungere un gadget… Al prossimo, ma spero di non attendere troppo tempo :).

  • Anche questo episodio è interessante, soprattutto per il sotto testo.
    Confesso che l’ho letto due volte perché non sono riuscita ad afferrare subito tutte le sfumature.
    Il romanzo scritto dalla prospettiva di un tavolo nella stanza dei bottoni, mi piace. Se le mura parlassero…
    Quanto alle opzioni per la prossima recensione, sono molto indecisa. Mi incuriosisce “I piani alti della cucina ecc…” perché strana e mi sembra di intravedere un potenziale e inaspettato “nonsense”. Anche le altre due sono intriganti.
    Voto per la cucina distratta, chissà se ci metterai dentro anche qualcosa dei piani alti 😀
    ciao e buon we

  • Rieccomi, ilGallo!

    Ho votato per lo scontro tra poteri forti e fortissimi, mi aspetto qualcosa di epico tipo Bilderberg contro la Via Lattea.
    Mi piace il tuo esperimento, è pieno di fantasia e di intelligenza.
    Tra i capitoli, mi sono piaciuti tanto il quarto e il quinto, ma devo dire che hai disseminato dappertutto perle e perline gustose. Devo ammetterlo, ho un po’ il dubbio che la tua scrittura mi piaccia molto perché non mi rassegno ad ammettere con me stesso che non sono in grado di seguire tutti i riferimenti, i rimandi, le disquisizioni filosofiche e storiche onnipresenti.
    Hai l’aria di saperla lunga, e l’impressione è che, in questa sede, tu ci voglia regalare uno scritto davvero gradevole ma che tutto sommato ti viene spontaneo e facile.
    Avercene!

    Ciao, ti auguro un ottimo prosieguo di settimana 😀

    • Grazie per i complimenti,
      permettimi di evidenziare , per chi se ne stia preoccupando, che molti dei riferimenti, deii rimandi, e delle disquisizioni filosofiche e storiche sono, come i racconti, sinceri ma inventati. Anche se devo ammettere che alcuni di questi, rileggendoli un po’ di tempo dopo averli scritti, mi sembrano meno campati per aria e probabilmente meriteranno degli approfondimenti dedicati.
      “Hai l’aria di saperla lunga” è uno dei complimenti più belli che si possono fare ad un pallone gonfiato come me.
      Grazie.

    • Ciao Minollo,
      spero di scrivere il prossimo capitolo più velocemente degli altri, ma è una speranza che ho sempre tradito. Grazie per la fiducia sulla qualità, sper di non deluderti con il prossimo episodio.
      Sul fatto che “van bene tutti” ho in mente una cosa per l’ultimo capitolo che accontenterà tutti, me per primo. Ma non voglio ancora anticipare nulla.

      Ciao e grazie ancora!

  • Ciao il Gallo,
    ti ho ritrovato nei commenti di qualche altra storia e mi sono ricordata di te dai tempi in cui anche io scrivevo ancora qui.
    Spero ti non abbia intenzione di abbandonare questo racconto -se così si può chiamare- perché io l’ho adorato. Ti prego fammi la recensione su Carla l’influencer.
    Ne conosciuta una di recente e amerei leggere la tua recensione sulla vita immaginaria che questi personaggi si costruiscono per apparire perfetti sul web.
    Conta che non ho mai pregato nessuno, io. Vale qualcosa?

  • Fantastico il metter su una girandola di parole legate da un improbabile quanto credibile pensiero. Quante recensioni ma anche discorsi, concetti astrusi hanno afflitto le nostre povere cellule cerebrali nella vita?
    La tua prosa è un fuoco d’artificio che accende e spegne
    concetti mai banali e sempre comunque godibili. Un giro di giostra, una bella simpatica invenzione.
    Ah, la prossima volta parliamo di vino!

  • Rieccoci.
    Mai banale.
    Non sei per tutti. E forse questo è un pregio. La tua ironia e i tuoi lavori sono di qualità.
    Aggiorna più spesso! Questa piattaforma ha bisogno di persone fuori dagli schemi come te.
    Sono sincera nel dire che apprezzo come scrivi. In questo ultimo giro sei stato forse un po’ volutamente pesante. Ma ci stava, considerando il tipo di recensione improbabile che stavo facendo.
    In ogni caso, sei stato bravo.

  • Ciao ilGallo,
    “Serauz vede nella recriminazione nell’umanizzazione dei rapporti mediati dalla tecnologia e cita:” . Aiutami a capire se è quello che volevi scrivere perché mi sono perso. Idea originalissima che però dici di aver preso in prestito, notevole abilità di scrittura e una persistente aria di presa in giro che forse, beato te, è lo sfizio che ti stai togliendo. Ti seguirò con piacere se riuscirò a capire tutto quello che scrivi, ( altrimenti chiederò a te!).
    Complimenti anche per aver risolto il busillis delle tre ipotesi: alla fine su un lavoro del genere non sono per niente condizionanti!
    Alla prossima. Ciao?

    • Ciao fenderman,
      mi scuso da subito per il mio correttore di basse, ma è un madrelingua inglese. Spesso sbaglia e corregge cose che nella stesura originale erano giuste. Questo porta di solito a deliziosi fraintendimenti e arricchisce molto il mio stile.
      A volte invece non si capisce più niente. In questo caso Serauz vede della recriminazione nell’umanizzazione dei rapporti… Secondo lui, provo a sintetizzarne il pensiero, la critica mossa verso la volgarizzazione delle comunicazioni su internet nasce da un sentimento egoistico di auto assoluzione di chi, facendo parte del sistema, si vuole ergere moralmente al di sopra di esso per giudicarlo.
      Io non sono molto d’accordo con questa visione, sono più sulle posizioni di Lucerio che vede la rete come uno specchio dell’anima, dove parlare a tutti per parlare innanzitutto a se stessi.

      Spero che adesso sia tutto più chiaro. e si, mi diverto un sacco 😉
      Devo solo trovare tre possibili finali e sono pronto col prossimo episodio. Non vedo l’ora di sentire i commenti.

      Grazie

  • Questa ha tutta l’aria di essere la raccolta spiritosa di una serie di racconti che hai immaginato ma mai sviluppato, come quelle idee balzane che ogni tanto saltano alla mente e ti fanno dire “e adesso che ci faccio?”. Trovo molto divertente l’intento e scorrevole la scrittura.
    Voto Dulche de Leche, nella speranza che gli altri titoli tornino nelle prossime votazioni!

  • Ciao Gallo,
    mi era sfuggito il capitolo d’esordio, ma ho recuperato in fretta, vista la brevità degli episodi.
    Se devo dirti la verità trovo un notevole divario tra i due scritti, che paiono realizzati da persone diverse. Il primo è sagace, spumeggiante e divertente; il secondo risulta un po’ piatto, privo di quel pizzico di magia che hanno le buone idee. Pare scritto più per proseguire la storia che per dar sfogo al guizzo della cratività visto nel precedente… è una mia ipotesi, quindi prendila per quello che è 🙂
    Per il prossimo ho votato per l’Almanacco delle Recriminazioni e vediamo che salta fuori.
    Intanto ti saluto, alla prossima!

  • Ciao ilGallo, ti seguo senz’altro, mi è piaciuta la scrittura e moltissimo, l’idea di recensire libri. Una biblioteca fantastica, addirittura. E’ proprio il genere di raccont,i e tutto il resto, che preferisco. Ho votato per la tradizione femminile. Attendo. non demordere.

  • Bene, trovata originale, ma, devo dire, anche la recensione in sé non è male; benché non sia un appassionato di toponomastica sei riuscito a suscitare in me una certa curiosità; ti dirò, non vedo l’ora che qualcuno scriva il libro così da poterlo acquistare…
    Per il prossimo pensavo a un Saggio sulla tradizione femminile… ma visto che sei così bravo a recensire potresti magari prendere in considerazione di passare da me per un parere.
    Seguo.

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