VERNICE BLU

Si Stava Molto Meglio Sul Divano

Un filo di trucco, un’ultima sistemata allo specchio ed ero pronta. Mancava solo il sacchetto del pranzo e il mio paio di decollete tacco 12 che adoravo, colorate, eleganti ed insolite.
Poco mi importava del cappotto, della borsa o di tutto il resto, erano quelle scarpe, quel meraviglioso intruglio di gusto e vizio che mi permettevo di indossare ogni giorno.
Infilai le chiavi nella toppa con la consapevolezza che in un istante la mia giornata avrebbe preso forma, dal momento che sarei uscita dalla cigolante porta di casa, che da tempo mi ero ripromessa di far sistemare.
Quale, vi starete chiedendo, sarà questa forma, questo sviluppo imprevedibile di una giornata tipo di un’impiegata amministrativa come me (Sì, quello è il mio impiego.)?
Sarò breve:
Tutte le giornate partivano così, la ”pregiornata” (dal traumatico risveglio, all’ultima mandata di chiave per chiudere la porta), la” giornata” (un macigno di carichi disumani di lavoro, insulti a gratis dal capo e una buona dose di ”caproespiatoraggio”), e per finire il ”post giornata”, altrimenti detto ” pre-pre giornata seguente”( dal lancio sul divano a quello sul letto).
Piuttosto banale, no?
Beh vi posso assicurare che l’idea che vi sarete fatti nel frattempo sarebbe ai miei occhi eccitante e trasgressiva in confronto.
In tutto questo, quel paio di prorompenti tacchi in vernice blu da ”giovane donna in carriera ”, fungeva da canale di sfogo per la mia inguaribile piattezza, sia in ambito sociale che fisico.
In realtà mi si poteva definire in qualsiasi modo fuorché fisicamente piatta; avevo un fisico rotondeggiante, anche se, anni di atletica da giovane mi avevano lasciato una parvenza di silhouette . Ma era nel modo di vestirmi, di truccarmi, di svegliarmi e dare un senso alle mie giornate che mancavo.
Per quanto mi sforzassi, per quanto a volte addirittura riuscissi, poco dopo tutto tornava al suo posto, incastrato perfettamente tra le tessere del puzzle della mia insignificanza.
Si stava molto meglio sul divano, al calduccio sotto le coperte, lontano da spiacevoli quanto imbarazzanti contatti con il genere umano. Tanto più al mattino in quei dieci minuti vitali di ”presa di consapevolezza”/ ”lotta contro la vocina” che si chiede : ”Hai davvero bisogno di questo lavoro? ”. Minuti ovviamente altrettanto vitali per finire di prepararsi prima di uscire per sembrare almeno lontanamente presentabile. Inutile precisare che al 95% delle volte questo processo avveniva per strada, una mano al volante e l’altra che si destreggiava abilmente tra il mascara e il cambio.

Come proseguiamo?

  • Storia della protagonista (43%)
    43
  • Giornata al lavoro e colpo di scena (43%)
    43
  • Giornata al lavoro e uscita con gli amici (14%)
    14
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129 Commenti

    • Ciao Martha! Grazie per il feedback! Sono tornata a scrivere il racconto dopo 5 anni, e ammetto di aver trovato moltissima difficoltà a riaccordarmi allo stile che avevo prima. Spero di riuscirci meglio nei prossimi episodi! Ad ogni modo, temo che dovrò fare un ” vernice blu 2″ per completare il racconto ed evitare di chiudere sommariamente in 4 capitoli. A presto!

  • Ho risolto il pareggio. Whao. Ti seguo come autore, mi piace da morire il modo divertente in cui riesci a descrivere situazioni quasi tragiche. È uno stile che invidio molto, spero che leggendoti riesca a impararlo, almeno un po’.
    Storia bellissima, profonda e passionale. Non ho altro da dire. Scrivi presto, mi raccomando

    • Ciao Gra! Perdona l’ attesa per questa risposta! Ti ringrazio per le belle parole! Mi da tanta gioia sapere che qualcosa di quello che volevo comunicare attraverso il racconto, sia arrivato così bene a qualcuno! Ora ho ricominciato, e chissà, forse ci sarà un vernice blu 2? Anche perché non so come fare a concluderlo in 3 capitoli!!

  • Rieccomi Feather. Ho votato “lo chiama”, e mi scuso io, perché ho preferito scegliere l’opzione di maggioranza per evitare i soliti problemi di pareggi che causo con la mia sbadataggine.
    Un capitolo drammatico e ironico al tempo stesso, non è affatto facile, ma ti è riuscito benissimo, brava!
    Confesso di non aver capito questa frase:
    Perché dedicare a una giornata tanto vicina alla mia presenza, un’opera che avrebbe esposto alla sua mostra?
    Comunque, complimenti per il capitolo e ricomplimenti per la copertina.
    Ciao, ti auguro ottime giornate

  • Ciao Feather,
    di questo episodio mi piace molto la semplicità con cui descrivi una scena che di per sè può sembrare scontata. Si respira l’ansia di Pervinca nel voler comunicare i suoi dubbi senza essere allo stesso tempo troppo severa. Ho scelto l’opzione “non risponde” perchè la trovo adatta nell’aiutarti a scrivere gli ultimi due episodi in maniera meno probabile, e nell’indurti a osare di più. Seguo con molto interesse!

  • Non risponde.
    Ho riletto i capitoli passati e questo mi è sembrato più articolato, forse troppo pieno. Mi piace la protagonista, anche se talvolta i suoi pensieri mi sembrano contrastanti, ma infondo ci sta, succede anche nella realta!.
    Complimenti per la copertina.
    Avanti!

    • Ti ringrazio per il commento!
      È un piacere riaverti qui..
      Ragazzi, mi dispiace ma in questa storia non credo troverete nulla di normale e coerente, me lo dicono spesso anche nella vita reale, ma non posso farci nulla hahah
      A presto

  • Ciao Feather,
    detto fatto, sono passata subito a leggere la tua storia e pur non essendo una frequentatrice del mondo rosa (ma magari questa è solo una cosa che mi racconto io, che mi nascondo nell’horror, chissà!) ho letto i capitoli tutti d’un fiato. Anche se a volte ho percepito alcuni passaggi come un po’ più approssimativi di altri a livello di dinamica o linguaggio (scritti di getto forse), sono colpita dalla verità assoluta di alcuni pensieri e sensazioni di Pervinca, autentici e condivisibili per chi ha una percentuale di sé in modalità asociale, anche fosse solo a intermittenza! E infatti mi sono fatta qualche risatella…Ho votato l’opzione caduta in disgrazia, “non risponde”, anche se non riuscirà mai a prevalere, perché ho notato una certa componente passionale e suscettibile nella protagonista, e anche una tendenza a nascondersi e fuggire…voglio proprio vedere in ogni caso cosa succede, a presto!

    • Ciao Asiel
      Grazie mille di essere passata!
      Mi fa molto piacere sapere che ti sia piaciuto!
      Non ti biasimo che alcune parti siano state più approssimative di altri, dopo tutto lo spazio è quello che è, e bisogna concentrarlo nelle parti più importanti.
      Detto questo, ancora grazie e a presto!

  • Ciao Feather.

    Complimenti per la copertina.

    L’episodio credo che sia più chiaro nella tua testa, ho dovuto rileggerlo un paio di volte per capire cos’è successo. Probabilmente è un mio limite, per me non è stato automatico collegare la paralisi di Per con la vista del quadro e l’animaletto con sfumature di blu dentro il blu con la salamandra salvata nel fiume. Scusami.

    Risponde al messaggio, scusandosi (come ho fatto io?) 😀

    Grazie e alla prossima.

    • Ciao Achillu
      Mi dispiace, è stata sicuramente colpa mia che ho aspettato troppo a pubblicare il capitolo, ed essendo strettamente legato agli altri capitoli sia per la salamandra ( della quale Pervinca aveva parlato a Ivan di ammirare i suoi colori e la sua caparbietà nel portarli) e delle scarpe blu vernice che indossa tutti i giorni ( unico sfogo di personalità nella sua vita piatta visto nei primi 2 capitoli)..
      È stato un azzardo che pochi hanno colto, sono un po’ demoralizzata di non esser stata capace di rendere i collegamenti più palesi, ma almeno posso consolarmi con la copertina.
      Grazie per il commento Achillu
      A presto

    • Ti ringrazio! È stata un po’ una sorpresa, sono entrata e ho visto in evidenza Vernice blu con questa copertina!! Tra l ‘ altro proprio oggi avevo richiesto come richiedere l’ immagine e quando ahah.
      Un piccolo traguardo che mi render felice, e consapevole della strada che ho ancora davanti.

  • Lo chiama per sfogarsi, penso, o per capire.
    Intanto vorrei notare che Per ha bisogno di uno bravo 😀
    Detto questo, il capitolo mi è piaciuto. Non ti nascondo che all’inizio non ho capito cosa significasse il quadro e quando l’hai esplicitato sono andato rileggerlo. Ma a parte questo, sicuramente un problema mio, mi è piaciuto l’escamotage con cui li hai messi in relazione: lei ha scoperto che lui “l’ha vista” ed è spaventata e incuriosita da questo. Molto più potente e originale del solito corteggiamento.
    Brava!
    Ciao, a presto

  • Ciao Feather opto per risponde al messaggio scusandosi.
    Penso che calza con l’animo contraddittorio di Pervinca: timida e passionale, la immagino così.
    Ho trovato il capitolo molto poetico, almeno nella prima parte.
    Forse un pò troppo sopra le righe il richiamo al blu e la reazione contro Ivan.
    Cmq, sempre bravissima.-
    A presto

    • Ciao Alex
      Grazie per il commento positivo!
      Per quanto riguarda il blu, probabilmente non ho avuto la capacità e lo spazio di spiegarmi meglio, in effetti letto da fuori sembra un po’ piazzato a casaccio.. Ma posso anche dirti semplicemente che Pervinca come hai detto tu è passionale, è un vulcano quiescente limitato dai suoi stessi limiti, ma che quando esplode non aspetta nessuno, tanto meno che Ivan o chiunque altro capisca.
      Grazie a presto

  • Ciao Feather,
    Ho votato che risponde al messaggio scusandosi, la chiamata è troppo per la personalità di Pervinca, anche se potrebbe darsi che il colpo di scena arrivi quando meno te lo aspetti, in qualsiasi modo prosegua la storia non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo
    A presto!

  • Ciao Feather
    Ho letto con con piacere tutti e 5 i capitoli. Sai cosa ti dico? Che mi sono divertita leggendoli. Hai un modo di scrivere veramente frizzante, mi piace.
    Continuerò a seguire la storia di questa simpatica Pervinca, l’antisociale per eccellenza, come la capisco! A volte sono proprio come lei: copertina, romanzo e serie TV? specialmente durante l’inverno? quando piove poi…. Di certo non mi trovi per strada.
    A presto ?
    Ilaria

  • Ciao Feather,
    voto per la chiamata, Ivan se la merita una spiegazione o, almeno, una chiacchierata.
    Un bel capitolo, che pare scritto da due persone diverse, ma che fortifica l’immagine della protagonista, ne delinea l’insicurezza emotiva, la profondità di introspezione e l’incapacità di esternarla con la stessa chiarezza.
    Spero di ritrovare i due insieme nel prossimo capitolo.
    Alla prossima!

  • Buongiorno Feather
    Anch’io, come Alexander, ho subito pensato alla sindrome di Stendhal.
    Il quadro ha toccato il filo scoperto della sua insicurezza, provocando emozioni a cascata.
    Gli telefona, mi sembra che, comunque, Pervinca ci tenga a mantenere una certa immagine di dignità dentro la sua fragilità.

    PS Non sei più venuta a trovarmi 🙁

  • Molto bella la descrizione iniziale delle sensazioni di Pervinca alla mostra, mi ci sono ritrovata come se l’avessi scritta/pensata io 🙂 Un po’ esagerato il comportamento dopo, ma ci sta per il personaggio… a questo punto però gli deve delle spiegazioni, quindi voto per la telefonata 😀

  • Bellissimo! Sarà una mia sensazione, ma questo cap ha qualcosa in più degli altri. Ottime le descrizioni delle percezioni sensoriali di Per!! Finita la lettura mi è rimasto un senso di strana malinconia amara misto tristezza ma senza lacrime.. brava V.

    • Ti ringrazio Alex!
      Sono felice e sollevata, avevo grossi dubbi sulla riuscita di questo capitolo, sono rimasta senza idee fino a 2 ore prima della pubblicazione, e poi ho scritto di getto.
      Sempre scelte audaci la tua Pervinca o sbaglio?
      A presto

  • Ho appena letto le quattro storie e le ho fate mie. Attendo con molto piacere il continuo dove, mi piacerebbe vedere una Pervinca con lo sguardo rialzato di almeno cinque centimetri. Complimenti il personaggio è strutturato e in poche pagine sei riuscita a farmi incuriosire.

    Per me: Vede subito Ivan e va a salutarlo.

    In fondo i suoi occhi non possono passare inosservati.

  • Ho scelto: Vede subito Ivan e va a salutarlo

    Salve Feather, inutile ripeterti che sei bravissima.
    All’interno del capitolo riesci perfettamente a raccogliere e completare le varie azioni dei tuoi protagonisti, con una narrazione degna di una scrittrice.
    Efficace nei dialoghi come nel descrivere la timidezza di Pervinca.
    Complimenti

  • Rieccomi, Feather. Ho votato “Vede Ivan ma preferisce non salutarlo”.
    Un rosa a tinte umoristiche, lo preferisco di gran lunga ai rosa-rosa strapieno di fusti intelligenti, onesti, romantici e coraggiosi e da supertopolone languide, sensibili e coraggiose pure loro 😀
    La tua protagonista ha qualche difetto, è un po’ imbranata, si mette in situazioni pericolose senza accorgeresene… insomma, è realistica 😀
    A questo proposito, mi piacerebbe se il giovane artista/architetto fosse un po’ più imbranato, anche molto, così mi ci posso identificare meglio 😀 😀
    No, scherzo, i personaggi sono tuoi e non ci metto becco. Continua così che vai benissimo, la storia è divertente e gradevolissima, scorre via come l’acqua 🙂
    Ciao, a presto

    • Ciao Erro
      Che piacere averti qui!!
      Il tuo commento è stato una boccata d’aria, sto avendo qualche problema a proseguire, nel senso che non mi sento all’altezza di mettermi e scrivere la maggior parte delle volte.. Spero di riuscire a superarla!
      Volevo uscire dai cliché in cui tutti i protagonisti sono perfetti, marmorei e usciti quasi da una rivista di moda o da una favola.
      Grazie mille ancora!
      A presto

  • Ciao Feather!il tuo commento mi ha rallegrato un po’ la giornata,visto questo mal tempo!grazie grazie e ancora grazie!ammetto che non conoscevo il dipinto e ne ho approfittato per andarlo a vedere e leggere la storia(della serie ‘ non si finisce mai di imparare’).continuo a seguire la storia,sono curiosa!ho votato che vede Ivan e va a salutarlo!

  • Vede Ivan e non lo saluta, mi sembra coerente col personaggio.
    Ciao, Feather. Dunque, da una parte abbiamo una ragazza col nome di un colore che mostra attenzione verso gli accostamenti insoliti di colori. Dall’altra c’è un architetto che spera di guadagnarsi la vita “accostando colori”. Mi sembra un’ottima miscela 😀
    Devo confessarti che ho molto preferito gli ultimi due capitoli rispetto ai primi due. È sicuramente una questione di gusti personali: molto raccontato, soprattutto il primo, un dipanarsi non lineare, con molte situazioni di contorno che aiutano a descrivere il carattere della protagonista ma che potrebbero essere controproducenti in un racconto così breve: vita lavorativa, adolescenza, disavventure amorose, per finire, nel terzo, col piccolo incidente in macchina… c’è molto ed è spesso divertente, ma rischia di togliere spazio al resto.
    Un’altra cosa che osservo dei primi capitoli sono le molte parentesi: personalmente non le amo, perché appunto spezzano la linearità del discorso. Non mi dispiacciono invece le parole inventate, se hanno un fine espressivo e non sono semplicemente sostitutive della parola giusta; ad esempio “disarrampicando” ci può stare, ma mettendolo tra virgolette è come se ci chiedessi “Posso scriverlo?”. Sei tu l’autrice, la scelta è tua! Se vuoi farci capire che è una parola che sai che non esiste è sufficiente il corsivo 😀
    “Rifugista” mi sembra invece una scorciatoia, un modo per “risparmiare caratteri” (be’ ti capisco! 😀 ) ma soprattutto non sono sicuro che sia immediatamente comprensibile al lettore.
    Sull’ultimo capitolo ho ben poche osservazioni da fare, a parte che mi ha divertito e mi è sembrato molto scorrevole e curato. Occhio ad alcune cosettine, tipo qualche accento o virgola di troppo e allo spazio tra parola e punteggiatura. Per il resto l’impressione è che tu abbia rapidamente preso le misure di questo sito, quindi la curiosità di vedere come prosegui è tanta.
    Ciao, a presto

    • Benvenuto Jaw!
      Ti ringrazio per il commento e per le utilissime dritte che mi hai dato!
      Già, è proprio soggettivo, molti hanno trovato meno Scorrevole l’ultimo capitolo, mentre tu lo hai trovato persino migliore dei primi! Meglio così, mi consola sapere che a qualcuno è piaciuto!
      Assolutamente si, anche io mi sono accorta della pesantezza delle parentesi, e per quanto riguarda gli spazi dopo la punteggiatura, ahimè sono una pasticciona, lo ammetto!
      Ero convinta che la parola rifugiata fosse conosciuta, sono cresciuta in un rifugio e ho sempre sentito utilizzare quella parola, ma non tutti possono saperlo, errore mio.
      Cercheró di non utilizzare le virgolette oltre al corsivo quando creo nuove parole, è questione di sicurezza credo.
      Grazie ancora per il commento super costruttivo!
      A presto

      • Ah, ok, in realtà avevo cercato “rifugista” sul vocabolario e non l’avevo trovata. Il dubbio che fosse una parola gergale mi è venuto, ci sono un sacco di parole di uso comune che non trovi nel vocabolario, e meriterebbero di entrarci molto più di “petaloso” 😀 😀
        Meglio così, era ignoranza mia 🙂
        Confermo che mi è piaciuto di più il quarto capitolo, 😉
        Ciao, a presto

  • Ciao Feather,allora ci siamo, il fuoco del camino, l’artista fascinoso, il particolare intrigante della salamandra. Sembra l’inizio di una favola …ma! il “ma” o quel che sarà ce lo dirai tu, naturalmente. Intanto ho votato per il pronto saluto. Mi sono detta: se alla mostra, Pervinca, ci va. dovrà ben salutare l’artista che l’ha invitata. Però, chissà anche qualcosa di inaspettato, non sarebbe male. Come vedi, sono entrata nello spirito della storia …a presto.

  • Ciao Feather,
    direi che vede Ivan, ma a salutarlo non ci va. È una ragazza introversa e anche se gli ha già parlato, una cosa è farlo a tu per tu, un’altra in mezzo a decine di occhi sconosciuti.
    Con semplicità hai raccontato un po’ della vita dei due. A me pare che Pervinca abbia un carattere esplosivo, pronto a venire fuori in tutta la sua esuberanza alla prima occasione. Mi fa pensare a Garcia, di Criminal Minds, solo un po’ più riservata.
    Aspetto il nuovo e ti saluto, alla prossima!

    • Grazie Allegra,
      Sono contenta che tu sia passata di nuovo!
      Purtroppo ho avuto qualche problema con il sito ieri e ho tralasciato qualche errore, sono contenta che non abbia pesato troppo. Spero riescano a correggerlo al più presto.
      Credo anche io che quella sia l opzione migliore.
      A presto

  • Ciao Feather
    E’ chiaro che questi due si piacciono 🙂 lei va alla mostra e preferisce non salutarlo, almeno non subito.
    Questo capitolo l’ho trovato meno scorrevole del precedente. Forse è dovuto all’eccessivo uso di avverbi (letteralmente, probabilmente, premurosamente…), che si usano tanto nel linguaggio parlato ma appesantiscono la scrittura.
    a presto
    PS parchè… forse volevi dire parquet.

    • Ciao Louise
      Si, volevo dire parquet e volevo anche mettere una pausa molto più lunga verso la fine, ma ho corretto il testo 2 volte e due volte l’ho cancellato per maldestra, alla terza ho corretto di nuovo, ma ho tralasciato quelle due cose.

  • Ciao Feather, questo capitolo mi ha riportato indietro nel tempo, quando la mia timidezza tipicamente adolescenziale impediva alla mia capacità di intendere e di volere una qualsivoglia mossa conquistatrice, navigavo in continue sconfitte sentimentali! Forza, Pervinca!
    Alla mostra credo che scapperà, ovviamente in una prima fase, poi succederà qualcosa che la farà tornare dentro!
    Ci vediamo al prossimo appuntamento, a presto!

    • Ciao Alexander
      Ben tornato!
      Mi fa piacere che ti sia piaciuto, nonostante abbia avuto parecchie difficoltà, soprattutto con la trascrizione.
      Scappa? Sarebbe un’ opzione molto interessante da sviluppare in effetti.
      Vediamo come procede.
      A presto.

  • Ciao Feather,
    eccomi, pronta a renderti la cortesia 🙂
    Bene, l’inizio collima perfettamente con la classica struttura del romance, ed è un complimento.
    La digressione sull’amore per l’arte che Pervinca coltiva, insieme all’amica del cuore, ha un perchè, dato che Ivan, sulle sponde del fiume, ha portato un album da disegno. Anche a me piace la montagna, l’acqua che scorre con tanta foga da assumere un colore che si perde tra il verde e il grigio delle minuscole bollicine d’ossigeno. Hai descritto bene gli ambienti e caratterizzato anche meglio i personaggi. Non ho capitol il cambio del tempo verbale durante il salvataggio della salamandra, sembra quasi l adichiarazione resa ai Carabinieri, ma ci sarà un perchè 🙂
    Ora non resta che seguire e vedere come andrà a finire.
    Alla prossima!

    • Ciao Allegra, grazie di aver ricambiato!
      Sono molto contenta dei tuoi complimenti!
      Per quanto riguarda il tempo della descrizione del salvataggio ho usato l ‘imperfetto come in tutto il racconto, un tempo molto difficile da usare ho notato, ce l’ ho messa tutta per rispettare l’imperfetto e non cambiarlo troppo spesso, e penso anche di esserci in qualche modo riuscita.
      Ma sono gusti.
      A presto

  • Cara Feather,
    Ho letto con molto piacere questi tuoi tre capitoli, molte situazioni e molte idee mi ricordano la me di qualche tempo fa, mi piace, ho avuto qualche flashback 🙂 Il tuo racconto è abbastanza scorrevole e si respira quell’aria di giovinezza mitigata da una scrittura un po’ più strutturata, questo binomio secondo me non è male.La storia della “signora a chi?” mi ha fatto sorridere, io continuo a farlo ancora ora e credo che continuerò per almeno altri 5 anni 🙂 ti seguo volentieri e voto per il ritorno a casa, creiamo ancora un po’ di suspense. A presto!

    • Benvenuta Violati!
      Grazie mille per la visita e per le buone parole spese nei confronti del mio racconto.
      Hai ragione, c’è molta giovinezza con un misto di qualcosa di più strutturato, sto cercando, attraverso questo racconto, di “mitigarmi”, cioè rendere tutto ciò che normalmente diventa un dramma e un cruccio, più analizzabile e sorvolabile, perché a volte si ha bisogno solo di vedersi da una prospettiva diversa.
      A presto!

  • Ciao Feather,
    e così sei una ragazza! Non so perchè avevo pensato fossi un maschio, dal nickname scelto, anche se d’altronde feather significa piuma e quindi bla bla bla…
    E così stai scrivendo un rosa! Se dicessi che sono un’amante del genere, mentirei, nel senso che mi piace il rosa è che difficilmente lo seguo, perchè le storie d’amore rischiano sempre di finire nel banale e nello scontato. Il tuo metodo di scrittura mi piace molto, è lineare, scorrevole e allegro; è facile stargli dietro! Seguo con piacere sperando in una bella storia originale. Ho votato il bar perchè la cena va sudata di più 😛
    Alla prossima!

    • Ciao Flow, benvenuto nel mio racconto!
      Mi fa piacere che ti sia presa del tempo per leggere il mio racconto, è che nonostante non sia il tuo genere tu abbia deciso di proseguire nella lettura.
      Grazie mille per i complimenti, ammetto che ora che il succo dovrà arrivare sono un po’ in ansia per come sarò capace di renderlo il meno scontato possibile.
      Un saluto e a presto

  • Inviatare a cena.
    Ho letto la storia, a dire il vero il primo capitolo l’avevo già letto. Mi piace com’è scritta e la descrizione di certe atmosfere, il fatto che si sia arresa e voglia un aiuto e un ottimo inizio per qualcosa di nuovo e… vediamo
    Rimango alla prossima

  • Ciao Feather.

    Sto leggendo la tua storia, ma ho sempre votato senza mai commentare 🙂 Finora hai seguito un po’ gli stereotipi del genere. Però hai portato la protagonista in Val Seriana anziché al mare e quindi sono ben felice di proseguire nella lettura. Per Vertova ci passavo quando risalivo la valle per arrivare a Clusone. Adoro la montagna, non solo nelle mezze stagioni, ma anche d’estate.

    Grazie e alla prossima.

    • Grazie per il commento Achillu.
      Mi dispiace di aver proposto quelli che sono gli stereotipi del momento, non era mia intenzione, volevo partire soft e soprattutto non avevo la mezza idea di cosa far accadere nella mia storia.
      Purtroppo la mia esperienza più che scarsa non è d’aiuto, è il mio primo tentativo di scrivere qualcosa.
      Mi fa piacere però che ti sia piaciuta la location, speriamo di non cadere ancora troppo nello scontato.
      Grazie per i consigli

      A presto spero

  • Un capitolo interessante, l’introduzione di un personaggio nuovo potrebbe cambiare le carte in tavola.
    Ho scelto bar insieme a Ivan perché sono cuorioso di scoprire come andrà a finire il loro primo incontro, sperando non l’ultimo.
    Attendo con ansia il prossimo capitolo

  • Bellissimo cap e molto divertente!!! anche le descrizioni sono fluide e piacevoli. Titolo azzeccatissimo! Questo Ivan è un personaggio curioso.. ho votato che si vedranno a cena in un altro momento. penso che deve riprendersi dalla perdita di equilibrio 😉

  • Ciao Feather
    Capitolo piacevole. Efficace la descrizione del salvataggio della piccola salamandra, la dice lunga sul carattere di Pervinca (sensibile e determinata).
    Curioso che il potenziale “Principe Azzurro” avesse fatto interferenza con l’atmosfera bucolica che tanto piaceva a Pervinca, e le abbia dato fastidio. 🙂 Ma, si sa, in queste cose di sensazioni e sentimenti, le contraddizioni sono all’ordine del giorno e, spesso, chi disprezza vuole comprare 🙂
    avanti con il bar…

    • Ciao Luce, ben tornata.
      Ottimo, è stato un bel casino abituarmi a utilizzare l’imperfetto anche in questo tipo di descrizione della situazione, ma mi rende felice sapere che è stato comunque apprezzato!
      Ti ringrazio, un saluto e a presto

  • …Decide di riscaldarsi e asciugarsi in un bar…

    Ciao Feather, non ci avrei scommesso un euro sulla giornata passata in montagna da Pervinca, dai primi capitoli mi pareva che le sue passioni fossero altre.
    Mi hai sorpreso.
    E cmq, un bel capitolo anche questo.
    Ciao alla proxima

    • Ciao Alex
      Ahah davvero? Ottimo! Mi piace stupire, non si può mai sapere quali sono le vere passioni di una persona. In più, per il tipo di personaggio asociale che ho creato, credo che la montagna sia il simbolo per eccellenza della solitudine e della pace.
      A presto!

  • Ciao Feather, come promesso ho iniziato il tuo racconto e mi ha catturato la credibilità della tua protagonista.
    Anche se è un romanzo rosa credo che si trasformerà in una bella avventura.
    Mi ha fatto sorridere, immaginando l’espressione timida e goffa, l’ultima frase “Pervinca…piacere.
    Per. Ivan. hip hip urrà ( scusa la battuta ma la nuova coppia suscita tenerezza, speriamo bene!)
    Ho votato per il bar, nel quale possono riscaldarsi sia il corpo che il cuore!
    A presto e buona notte!

    • Ciao Alexander
      Sono super contenta che sei passato a leggermi, ho bisogno di pareri che mi aiutino a proseguire nella giusta direzione!
      Ti ringrazio per i complimenti, spero proprio di meritarli.
      Beh, se è riuscita ad arrivarti un po’ della goffaggine di Pervinca allora ho fatto centro!

      A presto

  • Ciao!
    realismo e cinismo reattivo, mi piace si…

    voto perchè lei superi fin da subito l’imbarazzo…. dopotutto lei è un esemplare in mezzo fra una “troia” col tacco 12 e un celenterato incapace di reagire. dunque niente reazioni esagerate. niente timidezza…per me affronta da “donna adulta con le decollete blu, e le schifezze in pancia”.

    alla prossima!

  • Reazione esagerata – considerato che una tipa tosta. 🙂

    Gran bel capitolo anche questo….
    Uno spaccato realistico, anzi, un tuffo nella realtà quotidiana.
    Si ha la sensazione di sentire il tuo fiato in questo racconto.
    Trovo incalzante il tuo stile, assomiglia molto al mio.. Scherzo 🙂
    Per me sei bravissima
    Ciao

    • Alex non so che dire!
      Ti ringrazio davvero per i tuoi complimenti, non mi aspettavo che potesse piacere fino a questo punto!
      Mi rincuora il fatto che pur essendo acerba nell’arte della scrittura, sia riuscita a suscitare in te queste sensazioni.

      A presto!

  • Mi piace molto il tuo stile di scrittura, moderno, ironico, veloce e anche come descrivi la quotidianità del tuo personaggio, certamente hai qualcosa da raccontare, i primi due capitoli mi hanno intrigato parecchio, inizierò a seguirti per vedere come proseguirà la storia.

  • Ciao dalla tua fan topsecrect number 1!
    Mi incuriosisce il racconto di questa giovane ragazza piena di passione ed energia per la vita! Tieni sempre la curiosità attiva su tutte le cose che ti circondano e trai insegnamento.. vedrai che la storia si racconterà da sola, un bacione

    • Ah, dimenticavo, il corsivo non ha un significato particolare, solo gusto personale. Preferisco leggere le parole in corsivo, mi aiuta a catapultami nella storia con più facilità. Probabilmente non avrei dovuto farlo perché viene usato in casi particolari. In ogni caso, credo che cambiare il font dal terzo capitolo sarebbe peggio che lasciare tutta la storia in corsivo. Che dire, ai non amanti del corsivo, pardon.

  • Colpo di scena
    Salve Feather, leggendo questo inizio ho intuito una gran voglia di raccontarsi. probabilmente nascosta tra le righe della tua protagonista… che lascia intravvedere esperienze di vita vissuta.
    Devo anche dire che mi è piaciuto molto il tuo stile di scrittura, molto moderno e veloce..
    Per cui complimenti… cerco di seguirti
    Ciao

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