E adesso, Alessio?

Dove eravamo rimasti?

Ora arrivano le spiegazioni, spero le accoglierete bene, ma Alessio, lui, le ascolterà con rabbia furiosa: ma siete tutti pazzi? (40%)

Buone intenzioni

Fatica a muovere le gambe, come bloccate da un peso estraneo. Apre gli occhi e li sfrega per mettere a fuoco. I 43 pollici del televisore spento gli rimandano il suo riflesso: è steso sul divano, con un plaid addosso e un cuscino sotto la testa. Il peso sugli stinchi è grasso e peloso. George? Deve insistere per convincerlo a spostarsi di qualche centimetro e liberargli le gambe. Lo sforzo per mettersi a sedere gli fa girare la testa.

George gli salta in grembo “impastando” entusiasta.

«Ahi! Anch’io sono felice di vederti, gattaccio. Ma che ci fai qui?»

«Gli mancavi», spiega Serena. Dietro di lei, dalla cucina spuntano Fabio e L’una.

«Ti dobbiamo delle spiegazioni», annuncia quest’ultima, «ma prima: un tè, un caffè, un succo? Sai meglio di me quel che offre la casa: è la tua».

Alessio accarezza George che dorme sulle sue ginocchia. L’una racconta, gli altri due annuiscono sincroni. In piedi. Non osano sedersi e il padrone di casa non lo propone. Malgrado la rabbia che gli gonfia le vene, si sforza di parere calmo, che non gli leggano in viso la voglia di mangiarseli vivi. Deve essere paziente: una vendetta richiede tempo e preparazione. Non s’improvvisa.

L’una ha concluso. Serena si avvicina con un sorriso incerto e un po’ rigido.

«Volevamo scuoterti, capisci. So che è tutta colpa mia, ma… dovevi uscire dal torpore in cui ti sei impantanato, Ale. Ci voleva una cura choc!»

La voglia di strozzarla gli formicola nelle dita, che continuano invece ad accarezzare il gatto.

«E per questo avete organizzato una farsa grottesca in cui quasi ci restavo secco?»

«L’unica volta in cui hai rischiato di farti male è stato quando hai deciso di saltare dal terrazzo. Ma ti abbiamo fermato. Non potevamo prevedere che svenissi», puntualizza L’una.

«Quindi è colpa mia? Sono troppo emotivo? Minacciavate di uccidere il… quello che credevo il mio migliore amico!»

L’interessato abbassa gli occhi. «Le intenzioni erano buone, forse la pratica, meno»

L’una sembra offesa: «Per una prima volta… Non avevo mai organizzato un escape-game all’oscuro del giocatore!»

Serena sospira e si siede accanto ad Alessio. «So che ti ho ferito e forse non mi perdonerai mai, ma ti voglio bene. Quando Fabio mi ha telefonato…»

«Cioè, tu chiami la mia ex per parlare di me?»

Fabio scuote la testa. «Ero preoccupato, volevo un consiglio»

«Da chi mi ha pugnalato alle spalle? »

«Da una che ti conosce bene. Cavoli, Ale, non vai nemmeno più alle serate di GdR. Quando Fabio me l’ha detto… dovevamo agire. Ho pensato a Luciana e la sua società di escape-game a domicilio. Potevi sentirti l’eroe di un’avventura, l’adrenalina… tu adori i giochi»

«Quando so che sono giochi», sibila, ma sente una fessura schiudersi nella sua rabbia: che Fabio e Serena, che non si sono mai particolarmente apprezzati, abbiano collaborato e complottato per quello che consideravano “il suo bene” un po’ lo lusinga. Lo fa infuriare e lo lusinga insieme.

«Ci siamo conosciute in palestra… indovina quale!»

La domanda è retorica.

«Ma come hai indovinato per Ffinder Non ci avevo pensato fino a…»

«Ho aperto un profilo in decine di app, ti ho mandato una richiesta d’amicizia su Facebook, ma mi sa che non lo frequenti molto, e persino un annuncio sul giornale: mi fingevo una che si era innamorata di te sul bus. Ffinder è il mezzo che ha funzionato. Erano dieci giorni che aspettavamo abboc… rispondessi»

Alessio sbuffa.

«E il tedesco? Gli incappucciati luminosi? Il black out?»

«Kurt, il mio socio: meranese doc. E i figuranti erano i ragazzi che lavorano con noi. Con la torcia frontale da running. E il black out: ne sono fiera, un capolavoro! Il bar è di mio cugino».

«Ma c’era buio anche fuori…»

«È la settimana del risparmio energetico, in città: tutto spento dalle undici alle due, ogni notte».

«E qui nel palazzo?»

«Coincidenza!» sorride L’una, alzando le mani.

Alessio posa George sui cuscini e si alza.

«Ho bisogno di stare solo»

I tre si dirigono alla porta, mogi.

«Ehi, Serena, e il gatto?»

«Pensavo di lasciartelo… per lui è qui casa sua. È triste da noi… e non si trova bene con il bambino»

Alessio è entusiasta all’idea di riaverlo come coinquilino, ma non lo ammetterebbe mai.

«Okay, puoi lasciarlo per ora. Poi vedremo. Fuori, ora, prima che… Ancora una domanda: capisco il ciondolo per attirare la mia attenzione, ma gli enigmi, la setta?»

Serena sorride: «Ti conosco bene: Adori Dan Brown. Ogni estate compravo i suoi libri solo per te».

Quando la porta si richiude, Alessio realizza che George gli mancava più di Serena. Forse il capitolo è chiuso davvero. Ed è ora di guardare avanti.

«Ci ha lasciato ciotola e crocchi o devo andare a far spesa?», chiede al gatto. Ma la sola risposta che riceve è un bussare alla porta d’ingresso.

È L’u…ciana che gli tende un cartoncino colorato.

«È il flayer della società: ho aggiunto il mio cellulare personale. E volevo dirti che adoro gli Zelda. Conosco ogni angolo e trick segreto di Ocarina of Times… se ti servissero consigli», lo informa. «E sono single,» aggiunge dirigendosi all’ascensore.

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111 Commenti

  • Ciao Befana.

    E se L’una fosse stata di un altro pianeta? Chissà dove andavi a parare. La setta sammarinese mi mancava, non ci ho voglia di scoprire se esiste davvero, mi ricorda Io uccido col serial killer monegasco. Mi hai dato l’idea per un thriller ambientato in Liechtenstein (scherzo). Peccato che si debba risolvere il racconto in solo dieci episodi, mi sarebbe piaciuto far soffrire Alessio ancora un po’.

    Grazie e alla prossima.

  • Un racconto che fila liscio come l’olio, dal primo capitolo :-).
    Scritto bene. Ho l’impressione che le opzioni non hanno reso facile e immediato lo sviluppo della storia. L’inserimento del gatto nella chiusa mi è piaciuto molto.
    Nel decimo, tutti i nodi vengono al pettine.
    E… per me, la questione è questa, se devo proprio trovare un “ma”. Il dubbio mi seduce, perché lascia posto all’immaginazione e, Invece, ho capito tutti i perché e i per come, senza indugi. Comunque, è solo il mio punto di vista.
    A rileggerti
    ciao

    • Non lo so, forse sono io, ma quando avete scelto la strada del “realismo”, ne ho dedotto che voleste tutte le risposte, con spiegazioni credibili e ho cercato di riportare tutti i fili al pettine. Se cerchi un dubbio in sospeso, resta la “coincidenza” del black out nel condominio di Alessio proprio in concomitanza con lo spegnimento dell’illuminazione pubblica. Avevo trovato una risposta anche a quella domanda, ma non avendo lo spazio, l’ho abbandonata per una coincidenza. Possiamo lasciarla come domanda in sospeso 🙂
      Il ritorno del gatto era doveroso!
      Grazie dei bei commenti, Louise, alla prossima

    • Wow! Grazie.
      Ti confesso che in corso d’opera ho creduto più volte di non saltarci fuori, soprattutto quando le opzioni fantascientifiche sono state scartate in favore di quella “realista”: mi ci è voluto un po’ a trovare delle idee, ma bene o male siamo arrivati in porto e Alessio è tornato sul suo divano, e forse fuori dallo spleen.
      A presto

  • Ciao B.
    Hai chiuso alla grande, nessun dubbio in riposino… ma un dubbio, invece, ce l’ho : “si sforza di parere calmo”… di parere o apparire? ?
    I tuoi racconti hanno (quai sempre) quel tocco di umorismo che li rende leggeri, seppur coinvolgenti. Sarà perché scrivi bene e sarà perché le tue storie hanno sempre un senso, iqialsiasi sia la direzione presa.
    Alla prossima! ?

    • Sai che non mi ero nemmeno resa conto di aver usato un verbo strano? Mi suonava bene da “mi pare”, “pare brutto”, forse per il parallelismo con paraître in francese. Per fortuna Sul Treccani è repertoriato come verbo per “sembrare”, ma se dicessi che l’ho scelto con cognizione, mentirei. Avrei dovuto scrivere sembrare 🙂
      Ho cercato di tirare tutti i fili, o meglio molti, perché la prima versione superava i 7500 caratteri, ho dovuto tirare via.
      Grazie a te del sostegno

  • Buongiorno B.
    Svolta interessante, per un incontro che si prospettava romantico 🙂
    Fuga e inseguimento sono impeccabili. Li abbiamo visti.
    Una cosuccia insignificante: “spera che ora gli porti fortuna.” nella frase “…è in parte a causa della Triforza se si ritrova in questa avventura surreale, spera che ora gli porti fortuna” mi sembra più la voce del narratore che un pensiero di uno che sta correndo, scappando per salvare la pelle..
    Un po’ di rabbia e incredulità… troppo pigro per vendicarsi.

    • “spera che gli porti fortuna” voleva essere una piccola concessione, il tempo di un pensiero, all’Alessio dei capitoli precedenti, sempre perso in digressioni, anche perché il cervello che si abbandona a cose irrilevanti e inopportune anche nei momenti più catastrofici non è così irreale.Ma prendo atto che non ti sembra credibile. Cercherò di rendere credibile il finale.
      Ma non è pigro, solo poco… volitivo 🙂

  • Ciao B.
    avrei votato per la vendetta, lasciando così aperto lo spiraglio per un seguito, ma tu mi pare che sia troppo propensa ai seguiti… o no?
    Comunque, senza volere, ti ho mandato in parita, scusa 🙂
    Come direbbe Red, questa non me l’aspettavo. Bene così era tutto uno scherzo per fare uscire Alessio di casa… hai trovato il modo per chiudere egregiamente la storia. Brava, ma non mi aspettavo niente di meno.
    Aspetto il finale per conoscere la reazione di Alessio e per farti i complimenti che, sicuramente, meriterai.
    Alla prossima!

    • In realtà, avevo le idee per una storia “vera” nelle due varianti fantascientifiche, quando ha vinto l’opzione realista, sinceramente non mi è venuta nessuna storia verosimile che potesse spiegare tutte le stranezze di L’una. La messinscena “per una buona causa” è la sola soluzione che mi è sembrata attuabile. Non ho mai pensato a un “Alessio 2, la vendetta”, ma chissà 🙂
      Grazie mille, cercherò di fare un finale non troppo noioso, spero

  • ————————-
    «Svegliati, Alessio! Era per finta. Alessio…»
    ————————-
    Io mi incazzeri come un cobra molestato… ma per Alessio voto incredulità e voglia di vendicarsi perché mi pare più il tipo, visto quanto è successo finora.

    Una mezza idea di una messinscena me l’ero fatta, ma non credevo fossero tutti coinvolti.

    Vediamo dove ci porti con questo finale.

    Ciao 🙂
    PS: io avevo capito che la tuta attillata era di lei.

  • Buongiorno Befana
    ma siamo sicuri che con quella tutina Alessio passi inosservato, nel caso di…? 🙂 🙂
    Riuscito anche questo episodio. Viene confermata una certa insicurezza e quasi superficialità caratteriale del protagonista, che la ragazza percepisce e sfrutta a dovere. Ma… le vie di Alessio sono… chi lo sa!
    La domanda finale è anche la nostra, dei lettori.
    azione

    • mi sono proprio spiegata male sul finale: anche tu hai capito che la tutina è per Alessio. La tutina luccicosa l’ha addosso la ragazza, la mise prevista per lui non è specificata. Io immaginavo una roba normale, ma se vi va di pensarlo in lurex e paillettes, fate pure 🙂
      Alessio è un po’ perso in questo marasma, cerca di aggrapparsi alla normalità, ma un po’ si lascia trascinare, non sa bene cosa fare.
      La risposta arriverà, speriamo non deluda né voi né Alessio 😉

  • Ciao B.
    fantastica l’immagine che mi sono fatta di Alessio con la tutina! Piano piano tutto sta andando al proprio posto, ma io lo sapevo che non ti lasciavi cogliere impreparata…
    Esilarante il nome della palestra, non tanto per il nome in sè, ma per il contesto in cui è piazzato. Bello B. anche questa volta hai fatto un ottimo lavoro. Io voto per gli enigmi e stiamo a vedere cosa succede.
    Alla prossima!

    • Mi sa che ho fatto un pasticcio poco chiaro, nel finale: la tutina ce l’ha addosso lei. Lo dice lui all’inizio, vedendone la foto sulla app, che è vestita strana. E al locale ci va vestita come nella foto. Ho pensato alla tutina flash con una giacca sopra. Ad Alessio avrà dato un paio di pantaloncini e una maglietta. Ma potete anche immaginarvelo in body fluorescente se vi va! 🙂

      Ti ringrazio per i complimenti, spero di riuscire a far tornare tutti i conti. E che alla fine nessuno resti deluso o dubbioso. Ci provo.
      Ciao

      P.S. Ho passato un giorno e mezzo in cui ogni momento disponibile (guidando, in fila, sotto la doccia, prima di dormire…) lo usavo per trovare un gioco di parole per la palestra. Auguri e fatti i muscoli; orpo che corpo!; sudando s’impara… i culturisti per caso è il meno peggio che ho trovato! XD

  • Rieccomi, befana. Ho votato azione, anche se penso che forse è l’opzione che meno ti sfagiola. Permetti anche a me di usare ogni tanto la parola “geniale”: geniale la storia delle scie chimiche, una copertura favolosa… mi hai pure messo paura perché la logica è impeccabile, non vorrei che tutte le cose troppo assurde per essere vere… lo siano davvero! 😀
    Alessio sta virando verso l’Homer style: caspita, non riesce a stare concentrato neppure se ne va della propria vita 😀 😀
    Hai diecimila caratteri per spiegarci perché questo giovanotto è l’ombelico di un complotto internazionale, ce la farai?
    Ciao, ti auguro un fine settimana fantastico 24/24 😀

    • Ma sì che mi sfagiola: ho chiesto apposta, perché io ero già partita a speculare su deliranti”enigmi”, ma mi è sorto il dubbio che mancassero un po’ di azione e pathos in questo complotto 🙂
      Sulle scie chimiche… mi faceva tanto ridere, avrei voluto inserirci anche la terra piatta ma non ho trovato come e ho dovuto rinunciare a malincuore.
      Normalmente, dovrebbe risolversi tutto nello spazio restante e, ti faccio notare, il ragazzo n on è il cuore dell’intrigo, ma soltanto quello che L’una pensa, per motivi ancora non noti, che sia in grado di aiutarla a sgominare la cosa. Doti nascoste (anche a lui stesso XD).
      Siamo finiti lontanissimi dalle mie (poche) idee iniziali, e mi sto divertendo un sacco con queste fanfarullaggini. Ciao, EP

  • Oh Mio Cielo!!!
    Colpo di scena favoloso… eh si, perchè io L’Una la consideravo completamente matta e punto, nonostante i tipi loschi.
    Ho votato per parlarne con la ragazza perchè sarebbe la mia reazione immediata (perchè evidentemente non sono molto dotata di senno ahahah).

    • Ma magari è matta sbalestrata e ha dei complici più fuori di lei, che rapiscono gente per rendere credibile le loro mattane! Chi lo sa XD
      Sembra proprio che le parlerà, e io che scommettevo su una prevalenza dell’opzione doppiogiochista, sono negata a far previsioni.
      Ciao, Fulella, grazie mille

  • Buongiorno Befana
    Parla della telefonata a L’una.Lei sa molte cose che lui ignora, lei l’ha tirato dentro perciò non può rimanere fuori, neutrale.
    Immagino non sia stato facile inserire “il complotto” in questo episodio 🙂 Mi chiedo:i due, Alpha e Beta, hanno una motivazione religiosa/ideologica o sono due matti fanatici che giocano a “Risiko” con la vita della gente?

    • le motivazioni e il progetto dei due “Fratelli” le ho abbastanza chiare in mente, ora resta da vedere se nei capitoli restanti ci sarà modo e spazio per spiegare tutto, ma almeno le grandi linee sì. (C’è un “indizio” nel nome e nel credo della setta. E anche nelle origini, forse ^^).
      Hai ragione, il complotto mi ha complicato la vita: avevo delle idee per le opzioni extraterrestre o altra dimensione; quella del nostro spaziotempo ho dovuto elaborarla dal nulla. Mi ci è voluto un po’ per inventare qualcosa, soprattutto qualcosa che possa tenere fino alla conclusione; e quando ho iniziato a scrivere cercando di spiegare tutto per filo e per segno, mi sono resa conto che i caratteri non sarebbero mai bastati. Quindi ho riscritto il capitolo solo con qualche accenno, contando di far spuntare il resto della storia nei prossimi capitoli. Vedremo. Ora il complotto virale è in ballo, balliamo 🙂
      Ciao e grazie

  • Ciao B.
    Riesci sempre, senza troppi giri di parole, a tradurre sentimenti, gesti, sensazioni che tutti abbiamo provato; un po’ come fanno le canzoni quando sembrano parlare di noi. Il modo in cui ha descritto il senso di sicurezza che casa propria può dare, anche quando a inseguirci immaginiamo qualcosa di terrificante, è vivido e punta dritto al sistema limbico… è lì che stanno i ricordi?
    Brava, teso al punto giusto e godibile fino all’ultima parola.
    Alla prossima!
    p.s. mente.

    • Stranamente sei la sola a pensare che le menta: ma come fanno a fidarsi di questa strana tipa?
      Sono felice che apprezzi, la storia è così incredibile che cerco di mettere un minimo di normalità nelle reazioni e pensieri di Alessio, per quanto possibile. E poi è così che lo immagino: un pantofolaio, soprattutto da quando la morosa l’ha piantato e si ritrova in crisi emotiva.
      Dopo questa storia, forse, non uscirà mai più di casa 😉

  • Buonasera befana profana, rieccomi al momento giusto. Voto come la maggioranza: guai, guai e ancora guai. Vista la presenza dei cassonetti, una epidemia e’ il minimo. E comunque l’Ikea nei racconti fa sempre la parte dell’ ineluttabile Fato. Molto intrigante e con una punta di humour.

  • La tua storia mi ha comprato subito perchè sono più o meno nella situazione di Alessio all’inizio, ma non ho la stessa fortuna con le app di dating XD Anche io, poi, avrei puntato tutto sulla triforza. Per gli sviluppi potendo votare prima sarei partito in quarta con la fantascienza, ma visto che si è già tirato un po’ il freno spero ci siano di mezzo sia il regime sia il complotto 😀

    • Non sono sicura che Alessio si senta molto fortunato con le app di dating, in questo momento 🙂
      Ma ti prometto che farò di tutto per regalargli un lieto fine, adesso che so che lo sentì vicino.
      Anche io avevo in mente la strada fantascientifica, ma ora devo concentrarmi e trovare un mega complotto!
      Grazie di essere passato sa queste parti

  • Mancava l’opzione “è pazza da legare e la cercano quelli della casa di cura” ahahahah
    Alla fine ho scelto il complotto internazionale XD

    Per il mio mostro, sinceramente non so. Riesco a passare ogni tanto a leggere, ma scrivere dal cellulare per me è improponibile XD

  • Ciao B.
    un capitolo molto divertente, dinamico e carico di suspance… 🙂
    Mi è piaciuto molto, ogni scena è “visibile” agli occhi della mente e la intrattiene proprio come un film…
    Ho scelto per il complotto internazionale perchè, tempo fa, anch’io avevo pensato a una storia del genere, avevo anche già scritto l’incipit, ma poi la storia è finita in chissà quale file e non ne ho più avuto notizie 🙂
    Ora sono curiosa di sapere cosa accadrà, anche se mancano solo 4 capitoli e raccontare di un complotto internazione, che magari si vuol anche sventare in ventimila caratteri… a meno che non sia previsto un seguito… oggi è la giornata dei puntini di sospensione, sarà il sonno o la poca voglia di uscire di casa con sto vento per andare a lavoro in scooter… eccoli di nuovo… vabbè la chiudo qui.
    Alla prossima!
    🙂

    • Non mi parlare del vento: il Mistral soffia come un pazzo da ieri, questa notte non ho dormito un tappo, scuoteva quasi i muri. Gatti e figli dormivano beati e io contavo le scrollate d’alberi del vento.
      Il complotto in realtà non l’ho ancora messo bene a fuoco, ci rifletterò da qui alla fine della settimana, ma sono assolutamente sicura di risolvere tutto entro il decimo capitolo.
      Un saluto… con i puntini! 🙂

  • Io sono un megalomane: ha bisogno di Alessio per lottare contro un enorme complotto internazionale e/o attacco epidemiologico su vasta scala e salvare il mondo 😀

    C’è solo una cosa che non ho capito: i tizi incappucciati sembrano avere dei “fanali” sul volto o ho capito male io?

    Ciao 🙂

    • Dato che era la mia prima opzione, mi sembra ovvio, siamo sempre in sintonia io e te XD
      Con 5/6 voti ogni volta, gli equilibri sono instabili, aspetto un po’ a riflettere al prosieguo, anche perché se vince l’opzione realista, è di sicuro la più complessa da rendere credibile.
      Ciao, Jaw

      P.S. E pensa che invece credo proprio che il quid che avevo in testa per l’opzione extraterrestre ti sarebbe piaciuto! 🙂

    • Sai che non avevo nemmeno pensato di farne un mantra o un tormentone, semplicemente mi sembrava la reazione più normale, ancor più per uno ansioso e insicuro, quella di pensare “oddio, una matta” davanti alle rivelazioni di lei. Dici che ho esagerato?
      Grazie dei feedback mai scontati

  • Ciao B.
    mi piace l’idea dell’universo parallelo, in fondo si dice che ne esistano diversi…
    Mamma mia, spero che si trati di uno scherzo colossale, per far dimenticare ad Alessio la vecchia fidanzata o di un goffo tentativo di proiettare il malcapitato in un’avventura da amante della fantascienza… perchè una dimensione dove i chiavistelli sulle porte dei bagni sono rotti mi spaventa più di qualsiasi altro scenario! 🙂
    Benissimo, mi piace come procede il racconto, ora vediamo cosa scelgono gli altri lettori e che la TriForza ce la mandi buona!
    Alla prossima!

  • Stesso pianeta ma un universo parallelo: lei è la ragazza di Alessio nell’altro universo, dove le cose… beh diciamo che le cose sono complicate. Mi viene in mente qualcosa da Matrix e da Nathan Never. L’una è un agente operativo mentre Alessio, nel suo mondo, è… era… insomma… ha scoperto che non era chi pensava.
    Questo è il mio spunto… perché è capitata in questa dimensione, non lo so, ma so perché ha cercato Alessio: lui è la chiave per tornare nel suo mondo e rimettere a posto le cose.

    Volevi un suggerimento? Eccotelo! ^_^ Buon divertimento 🙂

  • Rieccomi befana. Opzioni strane, forse la più naturale sarebbe il fraintendimento, ma è anche quella che mi attira meno, per cui voto per la chiave.
    Anche L’una è piuttosto strana: ha scoperto al Bar Abba le slot machines? 😀 😀 Comincio a pensare che sia lei un personaggio uscito da un videogame 😀
    Non lo so, per certi versi il tuo Alessio mi sembra un chierichetto legnoso, gli direi di sciogliersi un po’, ma ancora non sono sicuro che, abbassando la guardia, non sia lei a tentare di scioglierlo in una salamoia di Cola e Mentos 😀 😀
    Ciao, che la triforza ti accompagni 😀

    • Ma povero Alessio, è uno un po’ timido e imbranato e che per giunta si è preso una batosta sentimentale proprio quando credeva di apprestarsi a diventare marito e padre, è ancora un po’ scioccato. E lei… vedremo, sto riflettendo all’opzione chiave, ma non voglio concentrarmici troppo, che basta un voto e bisogna cambiare strada. Ma una cosa posso garantirtela, al momento non sono previste esplosioni di cola e mentos 🙂

  • Ciao B.
    il locale “Bar Abba”… avrei paura a entrarci 😉 molto divertente il calembour (sono andata a leggermi cosa significasse… )
    Bene, la cosa si fa molto interessante, mi vengono in mente diverse ipotesi su chi o cosa sia L’una, chissà se sono plausibili, staremo a vedere.
    io, per il momento, ho scelto di “una chiave per aprire… ” chissà cosa apre, sono curiosissima!!
    Mi piace molto la piega che sta prendendo questa storia, aspetto il quinto capitolo e ti auguro un buon week end.
    Alla prossima!

  • Visto che sono informatico, è una chiavetta USB che contiene…

    Sono spaesato anch’io dalla ragazza quanto il protagonista… però non so quanti misteri e cose strane vuoi mettere nella tua storia (sai, viro sempre molto su Fantasy e Fantascienza, anche nelle avventure che scrivo), quindi mi astengo dal suggerimento… per ora 😉

    Ciao 🙂

    • Ma come “mi astengo dai suggerimenti”, io la storia non ce l’ho in testa, ho scritto un incipit neutro perché la storia si scrivesse seguendo le opzioni e i vostri spunti. Se non mi dici nulla… Vedremo, comunque, al momento è in auge la strada SF, ma con così pochi voti aspetto qualche giorno per iniziare a scrivere perché basta un clic per cambiare tutto.
      Ciao

  • Ciao Befana.

    Quando c’è un pdv focalizzato si sa tutto di uno ma nulla dell’altra. Conosco una persona (io) che negli abbordaggi in chat non si faceva tutti questi problemi. Però non avrei accettato l’invito senza sapere il nome del locale. Quindi Alessio, che è molto peggio di me, lo vedo meglio con un supporto.

    Grazie e alla prossima.

    • Bravo Achille, mi hai messo in parità: e adesso, l’amico lo facciamo venire o lo lasciamo in pace? Bel guaio che mi hai combinato XD
      Ora ho un piccolo “scoglio” da aggirare, a meno di non ricevere un voto risolutivo da qui a domani, ma spero di non metterci molto a fare incontrare questi due anche fuori dalla chat, si sa mai che la comunicazione sia più fluida.
      Grazie e a presto

  • Supporto dell’amico, assolutamente, c’è troppa pazzia là fuori! Soprattutto se non ci sono locali “simpatici” nei paraggi e una tipa a caso ti tartassa di domande strane e si autoinvita da te.
    Mi piace! Divertente, dettagli assolutamente reali, protagonista con cui non si può non immedesimarsi; il problema adesso è che ho letto tutti e tre gli episodi insieme e devo aspettare per andare avanti…

    • Forse ognuno ha la sua soggettiva interpretazione di locale “simpatico” 🙂
      Ti ringrazio di lettura e commento, giuro che mi sono ripromessa di essere un po’ più solerte nella stesura dei capitoli, con il nuovo anno, ma il fatto che con amico/senza amico siano in parità mi complica abbastanza le cose. Ci proverò lo stesso

    • Ma come, ogni volta che a me sembra di essere stata leggera e giocosa, mi tiri sempre fuori la punta di amaro; comincio a chiedermi se io non sia involontariamente trista! 😉
      Le chat… ma come facevamo quando non esistevano tutte queste messaggerie istantanee?
      Ciao, caro, e attento alla sindrome del nido “un po’ meno pieno”.
      Buona festa della mia Omonima

    • Ah, no, pensavo che lo chiamasse in rinforzo, ma non all’appuntamento, tipo nello stesso pub ma a un tavolo, nascosto, solo come sicurezza in caso lei si rivelasse una pazza pericolosa. Non credo che, per quanto esitante, oserebbe presentarsi accompagnato a un appuntamento.
      Grazie, Louise, buon 2019 anche a te

  • Ciao B.
    direi che, aprrensivo com’è, Alessio accetta ma chiede supporto all’amico 🙂
    Divertente episodio, sono curiosissima di conoscere meglio L’una e capire cosa ha intenzione di proporre al nuovo amico, magari un viaggio astrale o un incontro in O.B.E. sarebbe carino.
    Il tuo stile e la forma non deludono mai, i tuoi racconti sono tra i miei preferiti e spero di poter leggere presto il nuovo capitolo.
    Ti auguro un fantastico Anno Nuovo, alla prossima!

    • Ho tutte le intenzioni di far decidere voi sull’esperienza/avventura/roba in cui L’una coinvolgerà, o no, il nostro Alessio. Cerco di progettare il seguito il meno possibile proprio per non farmi influenzare e non influenzare con le opzioni.
      Però l’OBE ho dovuto googlarlo: non sapevo cosa fosse, sono tropo out!
      Un anno pieno di cose belle anche a te. Io cercherò di essere un po’ più rapida con le pubblicazioni, ora che feste e gozzovigli son passati.

  • Accetta e la raggiunge. L’amico verrà a rompere le p…e 😛

    Questo capitolo l’ho trovato molto simpatico: i qui pro quo dati dalla scrittura ed un pizzico di mistero su questa ragazza danno un po’ di brio 🙂

    Ciao 🙂
    PS: magari facciamo prima o poi ricomparire anche il gatto 😛

  • Buon Natale! Bello postare di Vigilia… ho votato la bellona, pochi l’hanno fatto. Voglio vedere se la situazione si ribalta. Il particolare del divano rimasto com’era, e ‘ secondo me, molto triste e “a zzeccato” e pure il rimpianto per il gattone. Ahi, il ricordo dell’amore..

  • Ciao Befana.

    Ho scelto L’una e non avrei mai immaginato di trovarmi a fare un bagno nell’unanimità! Non la vedo come tipa da rispondere a uno con la foto “non contrattuale”, l’ho scelta come per dire “dai, diamo una mano alla fortuna e facciamo incontrare Alessio con una che gli può piacere”.

    Bene… l’abbiamo pensato tutti? Mah.

    Grazie e alla prossima.

  • Ciao B.
    benissimo, procede bene. Anche se non c’è nulla di prestabilito riesci sempre a dare coerenza a quel che scrivi. Tutto va sempre al posto giusto e non si rischia di fare confusione. Siamo solo al principio, eppure so che mi piacerà quest’avventura in divenire.
    Non ho appunti da fare, solo complimenti 🙂
    Voto L’una, nome particolare, personaggio particolare, vediamo che combinano insieme… se mai si incontreranno!
    Alla prossima!

    • Sto cercando di limitarmi a dare coerenza al protagonista, non volevo far succedere nulla senza farlo scegliere dalle opzioni, ma mi sa che ho comunque influenzato il voto verso L’una. Cercherò di fare meglio alla prossima domanda finale. Sei sempre di una gentilezza squisita 🙂

  • Ben scritto davvero! Tanto che mi ha passato un po’ del suo stato d’animo.
    Ho votato per “altro” perchè nel suo caso vorrei fare qualcosa immediatamente, fosse anche solo uscire di casa a cercarsi a forza l’occasione di far qualcosa di diverso.

    • Che debba scuotersi immediatamente, prima di lasciarsi di nuovo catturare dall’inerzia, è sicuro, al momento sembra che debba optare per la app di incontri, aspetterò ancora qualche giorno prima di scrivere il seguito, vedremo.
      Grazie del passaggio (ma non eri obbligata, giuro!)

  • Buongiorno Befana
    Scritto bene.
    Mi ha incuriosito la voce narrante o meglio, il modo in cui fotografa e commenta – con vere stilletate – le vicende amorose “Alessiane”.
    Mentre elabora un lutto sentimentale, in apparenza importante, Alessio intrattiene gli occhi e la mente con talk show, spassosi, catartici ecc… 🙂 Iscriversi a un sito/app di incontri mi sembra un’opzione coerente con il personaggio.

    • Ho immaginato Alessio come uno che non ha ancora digerito la cosa, difficile dire se il tradimento e l’abbandono o lo smacco sociale di essere mollato alle soglie del matrimonio. Che non occupasse già il tempo libero nello stesso modo anche prima non posso garantirlo, in ogni caos è chiaro che da mesi cerca di non pensare, non soffrire, fare il meno possibile. Ora vuole reagire, forse la app di incontri è il modo migliore?
      Ciao e grazie del passaggio

  • Si iscrive a un sito/app per incontri, una nuova conoscenza può portare a una svolta avventurosa…
    Ciao B.
    bentornata, sono felicissima di ritrovarti così presto!
    Le osservazioni le ha già fatte Jaw, ottimo osservatore e, di certo, molto più esperto di me; io mi limito a farti i complimenti.
    Mi sono piaciuti l’incipit e la virata verso la catastrofe… per Alessio, ovviamente 🙂
    Che dire ancora? Aspetto il secondo e ti auguro un’ottima giornata.
    Alla prossima!

    • Ciao, K,
      sono contenta che ti sia piaciuto questo incipit, perché non ho altro, questa volta ho deciso di giocare davvero con il sito: decideranno i lettori cosa far succedere e verso che genere andare. Spero di avere qualche voto in più che mi dica cosa scrivere nel secondo capitolo!
      ciao

  • Ciao B, incipit da impatto frontale, complimenti!
    Se da un lato mi incuriosisce sapere se esiste ancora del sentimento nei confronti di Serena, da un’altra angolazione vedo un Alessio che scappa via da un luogo che gli sta stretto e che l’opprime, io gli farei fare quel viaggio che tanto desiderava ma troppo a lungo rimandato.
    A presto e buon lavoro

    • Questa non mi era venuta e mi sembra proprio una buna idea; per rispondere al tuo dubbio, non so quanto ci sia vera nostalgia da innamorato abbandonato e quanta umiliazione da “lasciato all’altare”, forse lo si deciderà in corso di racconto!
      Ciao e grazie, Alexander

  • Direi che chiama il suo migliore amico.
    Bentornata, befana. Cavoli, sei un caterpillar, ma almeno quando dormi, smetti di scrivere? 😀
    Un incipit che sembrava abbastanza spensierato e divertente, tanto che mi ha ricordato un’altra storia in cui si citava l’ikea 🙂 , infatti sono andato a vedere se per caso non fosse nel genere Humor.
    Poi la tranvata. Poraccio, Alessio… be’, però lui mica sembrava così felice di diventare padre.
    Tre cosette noiose:
    – Ma come, una famigerata allitterazione??? Nel titolo??? 😀
    – “ha deciso di passarsi”, un riflessivo di troppo.
    – “gasato” mi sembra si riferisca più a persone che a bevande, quelle dovrebbero essere sempre “gassate”, ma potrei sbagliarmi.
    Cosettine, perché sul resto non ho proprio nulla da dire.
    Brava, bentornata e complimenti per l’irriducibile energia.
    Ciao, a presto

    • In realtà sto scrivendo proprio poco, in questo periodo, quasi nulla; ho un progetto, ma stavolta voglio fare le cose bene e sono più in riflessione che in scrittura.
      Questo inizio mi è venuto in mente in una delle tante mattine in cui mi sono svegliata troppo presto, cercando di ritrovare il sonno (insomma, in realtà scrivo solo quando dovrei dormire!); ma ho solo questo: un tizio che vegeta davanti alla tv e la pubblicità gli risveglia le sue miserie. Mi pareva un buon pezzo per giocare davvero secondo i crismi di TI: ogni volta 3 vere scelte e saranno i lettori a decidere cosa farne; può diventare humor, horror, SF, rosa… me ne lavo le mani! ^^
      Per rispondere ale tue obiezioni: “passarsi” il tempo temo sia un uso regionale, sono cresciuta usando il riflessivo e non mi sono posta il dubbio, ahiahai!
      Gasata è forse meno frequente ma sono abbastanza sicura che sia forma equivalente di gassata.
      Il titolo confesso di averlo deciso lèi per lì pubblicando, ma direi che l’allitterazione e anche l’assonanza sono volute: il titolo deve farsi ricordare, essere orecchiabile. No?
      Ma dici che è drammatico? Mi sembrava di averlo tenuto abbastanza spensierato, dici di no?
      Ora però devo trovare almeno un lettore in più, se no non so cosa far succedere nel 2 capitolo!
      Ciao

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