Ricominciamo
Dopo svariate ore di cammino finalmente il generale si decise ad accamparsi in una radura nella brughiera, giusto il tempo di trascorrere la notte.
La radura, per quanto ancora gelata, iniziava ad accusare i primi sintomi del disgelo, con germogli radi che zampillavano sul manto croccante di sottile ghiaccio.
Senza molte cerimonie Wang scese dal cavallo, trascinando giù con una sola mano Tao, mentre con l’altra reggeva le briglie. Inutile dire che il ragazzo, stordito da tutte quelle ore di viaggio, non fu abbastanza svelto da saltare in piedi e ruzzolò a terra.
Il generale gli lanciò le briglie in faccia.
-Tieni! Legalo bene e bada che non si sleghi, altrimenti il viaggio di ritorno lo farai strisciando!-
Tao afferrò immediatamente le briglie dell’animale, ancorandolo il più stretto possibile al grosso ramo di un tozzo arbusto spoglio e rugoso. Wang si lascò sfuggire un frammento d’ilarità vedendo con quanta fretta il servo avesse eseguito l’ordine. Osservandolo si capiva che le ultime settimane di convalescenza, e tre pasti al giorno, gli avevano giovato: aveva riacquistato qualche chilo, la sua corporatura si era un pò riempita rispetto a prima, e quasi tutte le ferite che lo costellavano erano sparite.
Passandosi una mano sui muscoli tesi della spalla, il generale si concesse una lunga sorsata di caldo liquore dorato, appoggiando la schiena al piolo di legno che dava sostegno alla sua tenda. Spostò di nuovo lo sguardo sul servo, ancora intento ad assicurarsi che il cavallo fosse ben legato. Sorrise a labbra chiuse, aggiustandosi i capelli corvini con una passata di dita.
-Tao!- Gridò, in modo che il ragazzo lo sentisse. Il sangue si gelò nelle vene del ragazzo che lentamente si voltò verso il generale, incurvando inconsciamente la schiena e assumendo una posizione quasi gobba, come se si aspettasse di essere frustato.
Wang restò per un istante a contemplare quell’espressione così spaventata. Avanzò verso il servo, reggendo il bicchiere di liquore.
Tao, alla vista del generale che avanzava verso di lui, mancò due respiri. In quel breve lasso di tempo di alcuni secondi passò in rassegna ogni sua mossa durante quella giornata, non trovandone nessuna degna di una punizione. Poi, con un tonfo sordo, si ricordò che non c’era bisogno di una motivazione.
Il generale andò a piazzarsi davanti a Tao, fissandolo quasi divertito distorto in quella ridicola posizione: teneva la schiena incurvata e le braccia alzate davanti al viso. Con le lunghe dita abbronzate Wang fece per sollevargli il viso ma il servo, intercettando il gesto, scostò di scatto la testa.
Sorpreso dalla reazione di Tao, il generale gli afferrò saldamente il mento.
-Raddrizza la schiena!- Ordinò. Tao obbedì. Costringendolo ad alzare il viso, tenendogli saldamente la punta del mento aggiunse, con un tono tranquillo che al ragazzo era del tutto sconosciuto
-Volevo soltanto dirti che il cavallo è legato bene, non c’è bisogno che trascorri la notte a rifare quel nodo-
Gli lasciò di scatto il mento, ed il viso di Tao cozzò leggermente all’indietro, contro la corteccia dell’arbusto. Gli mise nella mano tramante la borraccia da cui aveva bevuto il liquore.
-Bevi e cerca di calmarti. Non tutte le volte che allungo le mani è per picchiarti- e diede enfasi alla frase assestando due schiaffetti sulla guancia di Tao.
Poco più tardi, mentre si trovava sdraiato sul pagliericcio di fianco alla branda del generale, Tao iniziò ad accusare un acuto dolore all’altezza dei polmoni. Avrebbe tanto voluto uscire dalla tenda e cercare l’ufficiale medico, ma era così esausto da non riuscire ad alzarsi. E l’idea che qualche soldato avrebbe potuto spingerlo e farlo cadere nel tragitto era troppo vivida. Restò sdraiato, respirando a bocca aperta, nella speranza che passasse.
Purtroppo non accadde. Il dolore si era irradiato su fino alle spalle e nella zona del bacino, ed era così bruciante da impedirgli quasi di muovere le gambe. Deglutendo a fatica, scorse con lo sguardo il generale, voltato su un fianco sopra la branda.
Non avrebbe mai voluto disturbarlo, ma gli sembrava di soffocare.
-Signore…-
Cosa farà il generale?
- Suggeritemi qualcosa (25%)
- Seppur Wang senta che il servo lo stà chiamando farà finta di nulla (0%)
- Risponderà a Tao, aiutandolo (75%)

21/12/2018 at 12:15
Ciao Elena.
Wang pare tenere molto alle apparenze, quindi penso che l’ufficiale non lo coinvolgerà. Nemmeno se ne fregherà. L’unica opzione che mi resta è che coinvolga Xia.
La marcia di Tao è dolorosa e direi che traspare dalle parole che usi. Vediamo come procederà dopo il ruscello.
Grazie e alla prossima.
01/12/2018 at 10:01
Ciao Elena
la faticosa marcia prosegue 🙂 .
Nella frase “…avvertendo la prematura sensazione di orticaria ” si potrebbe dire ” cominciando ad avvertire un formicolio…”, in quanto l’orticaria è generalmente una reazione allergica.
Xia interverrà per aiutare il ragazzo.
PS ci starebbe bene anche un bell’ imprevisto per “ridimensionare il Generale” 🙂
26/11/2018 at 10:34
Ciao Elena
Qui non ho mai niente nel genere storico e ho voluto sbirciare la tua storia.
Il nome “Tao” mi piace, è molto evocativo, e spero che porti saggezza al ragazzo, perché il suo padrone non ne dimostra molta 🙂
Nei due capitoli ho notato alcune ripetizioni che appesantiscono il testo, per esempio:
passandosi la mano tra i capell, Si passò una mano sul viso; ingoiò a vuoto, deglutì a vuoto.
La frase “e imboccando l’uscita della tenda” poteva scorrere meglio semplicemente così: “e uscì”. A proposito, da dov’è spuntata la tenda? C’era già quando sono arrivati alla radura?
avanti con …non lo farà camminare, perché sebbene sia uno schiavo, al generale serve vivo e vegeto.
26/11/2018 at 14:34
Grazie mille del tuo commento Louise!! Concordo con tutti gli accorgimenti che mi hai dato, e per quanto riguarda la tenda pensavo fosse sottointeso che era stato realizzato l’accampamento per la notte. Ma probabilmente avrei dovuto descriverlo, hai ragione. Grazie ancora 🙂
23/11/2018 at 01:31
Secondo me il generale diceva sul serio. Tao è uno schiavo, la sua salute conta fino ad un certo punto.
Ciao Elena, alla prossima occasione.
Ilaria
24/11/2018 at 11:08
Ciao Ilaria, grazie mille per il tuo commento!! A presto 🙂
22/11/2018 at 11:44
Ciao Elena.
Le scene le trovo forse un po’ troppo teatrali (è il mio gusto personale, eh? niente di oggettivo). Wang ha un comportamento strano. Per equilibrare la sua buona disposizione nei confronti di Tao in questo episodio direi che la mia risposta preferita è “diceva sul serio”.
Io sono l’ultima persona al mondo a notare le ripetizioni, quindi non le ho notate 😀
Grazie e alla prossima.
23/11/2018 at 01:07
Grazie mille per la rapidità del tuo commento! Credo che le scene teatrali siamo dovute al fatto che tendo a descrivere molto, specificando ogni dettaglio. Vediamo se riesco a compensare di azione il prossimo capitolo 😉
22/11/2018 at 02:47
Ciao a tutti. Devo dire che rileggendo il testo mi rendo conto di aver fatto alcune ripetizioni (troppe!). Mi scuso per questi errori, ma mentre scrivevo il secondo capitolo il sito si è “riavviato” da solo per ben due volte, ed entrambe le volte avevo già superato i quattromila caratteri. In definitiva l’ho riscritto tre volte, e mi rincresce molto di non essere riuscita a riproporre la prima stesura di questo secondo capitolo, scritta molto meglio. Purtroppo non riesco mai a ricalcare le stesse parole seppur nello stesso capitolo e con le stesse idee di svolgimento. Prometto di rifarmi nel terzo capitolo.
😉
22/11/2018 at 11:33
Ciao Elena.
Come suggerimento per le prossime volte: scrivi l’episodio su un file di Word o di Open Office, o anche su un file del Blocco Note. Così puoi scrivere e correggere tutte le volte che vuoi. Il blocco note non ha un conteggio dei caratteri, ma Word e Open Office sì e puoi tenere sotto controllo cosa stai scrivendo. Se usi il blocco note, ti consiglio il sito contacaratteri.it: copi e incolli il testo et voilà, il conteggio è fatto.
Quando sei soddisfatta di quello che hai scritto, apri THe iNCIPIT e fai copia-e-incolla di quello che hai già salvato nel tuo file 🙂
Corro a leggere il nuovo episodio.
23/11/2018 at 01:13
Hai perfettamente ragione. Solitamente scrivo di getto, ed il più delle volte il risultato della stesura al primo colpo è soddisfacente. Tutta la prima parte del racconto è stata scritta in quella maniera, (“Quello che non si vede 1”), e come dicevo anche questa volta la prima stesura era di gran lunga migliore. Da quando ho avuto quel problemino col sito…adoro blocco note;)
14/11/2018 at 20:53
Buonaseta Elena, eccomi. Giustamente, prosegui il tuo racconto. Le trame storiche hanno bisogno di spazio. Dunque, tenendo conto che il generale e’ un uomo duro, se fossiWang non lo disturberei. Me la caverei da solo, raccogliendo qualche erba e preparandomi una pozione
Chissa’ cosa potrebbe succedere se si allontanasse dall’accampamento. Ti seguo!
15/11/2018 at 00:04
Mille grazie per la tempestivià Cactus!! E grazie anche per aver scelto l’opzione più scomoda. Il tuo suggerimento potrebbe essere molto valido 😉
15/11/2018 at 00:15
Perdonami, faccio solo un appunto: il servo si chiama Tao. Wang è il generale.
14/11/2018 at 16:43
Ciao Elena.
Ero rimasto un po’ deluso dal finale di Quello che non si vede, ma capisco che avevi in mente di continuare il racconto. Seguo con piacere questa tua nuova storia.
Alla prossima.
14/11/2018 at 17:57
Achillu …lo so, ho chiuso in maniera frettolosa l’ultimo capitolo. Purtroppo non sapevo come fare a trovare un compromesso tra quell’ultimo capitolo…ed il conseguente inizio della “serie” nuova. Spero che troverai questi capitoli interessanti come i precedenti ?
14/11/2018 at 01:55
Ciao,
ho letto il tuo incipit e mi sembra interessante. Di solito non leggo il genere storico perché è un po’ lontano dai miei gusti personali ma ho voluto dare una sbirciatina ugualmente.
Hai scritto in maniera scorrevole e questo mi basta per seguire la storia.
Scelgo che il generale aiuterà Tao. Dopotutto gli serve come schiavo, no?
Ciao alla prossima
Ilaria in
14/11/2018 at 17:48
Ti ringrazio molto Ilaria!! Se ti può interessare questo è il proseguo di ” quello che non si vede”, se ti va puoi passare a dare un’occhiata ?