Dove eravamo rimasti?
Prima supposizioni
«È vero quello che dici?» chiese la donna dopo aver visto il contatore sulla parete. «Siamo chiuse qua dentro, perché? Mi sono appena svegliata e non so dove mi trovo.»
«Te l’ho detto» rispose Sarah stizzita, avvicinandosi all’altra. «È accaduto anche con tutti noi, prima di te.»
La solita luce fioca permise alle due donne di vedere i rispettivi profili.
«Dobbiamo stare in guardia,» continuò Sarah, «nella stanza di prima c’era un serpente. Non appena ci sarà un po’ più di luce cercheremo una porta, c’è di sicuro, e dovremo stare pronte a scappare.»
Sarah si stava guardando attorno aguzzando la vista. Mosse dei passi verso la più vicina parete e vide che anche l’altra s’incamminò verso di lei.
«Come ti chiami?» chiese ritrovando un po’ di calma apparente.
«Elizabeth. Ti va di raccontarmi cos’è accaduto? Mi sembri scossa e nervosa.»
«Cercherò di farti un breve riassunto.»
Sarah si sedette con la schiena al muro mentre il timer proseguiva il suo conto alla rovescia e la luce iniziava ad aumentare.
«Mi sono svegliata in una prima stanza, molto più piccola di questa, assieme a un uomo. Era buio e c’era un timer proprio come questo qui sopra.» Indicò con la mano in alto a loro due. Anche Elizabeth si era messa a sedere al suo fianco.
«Non c’era via d’uscita, poi, a un minuto dallo scadere del tempo, la porta si è aperta. Mi sono fiondata subito, ma Nolan è rimasto indietro, schiacciato dalle pareti. È stato… terribile!» la voce iniziò a tremarle.
«Anche nella seconda stanza c’era un uomo. E un serpente. Lui ha provato a ucciderlo, ci è riuscito, ma deve esser stato morso. Quando le pareti hanno iniziato a restringersi è rimasto indietro. Se l’avessi aiutato un secondo di più sarei morta pure io. Non-non mi capacito di cosa stia accadendo…»
Sarah iniziò ad avere un attacco di panico e l’altra donna non sembrava ancora accorgersene, forse intenta a pensare a quanto aveva appena appreso.
«È… non ho parole… come può accadere tutto ciò senza che noi possiamo ricordare come siamo arrivati qui?» constatò, infatti.
Sarah ansimava sempre più forte. Stava andando in iperventilazione.
«Che ti succede?» si voltò Elizabeth, ora preoccupata, udendo quei respiri veloci.
Sarah non rispose, oscillò appena e cadde priva di sensi.
Quattro minuti.
Sarah sognò. O quanto meno ebbe delle visioni. Confuse, poco nitide, per nulla rivelatorie.
Sognò se stessa, a fine lavoro. Spogliatasi dai panni da dirigente, si era accoccolata sul divano, sotto una coperta alla ricerca del caldo. Davanti a lei una televisione accesa, su un invisibile canale. Attorno udiva un chiacchiericcio confuso, sormontato da risate e da una musica per nulla rilassante, di tensione.
Sognò ancora. In qualche modo sapeva che quelle parole udite nella precedente visione si erano trasformate in parole scritte su carta. Diversi fogli erano posizionati di fronte a lei su di un tavolo. A fianco c’era una penna che Sarah aveva preso in mano. Tremava ma era eccitata. Si guardò in giro e quando pose di nuovo gli occhi sul foglio, aveva già firmato.
Sognò un’ultima cosa, forse la più chiara e angosciante che avrebbe ricordato al suo risveglio. Sognò di trovarsi distesa sopra un lettino; attorno a lei stavano in piedi diverse persone indistinte che la controllavano, forse erano medici. Ad un tratto sentì un pizzicore al braccio. Le stavano iniettando qualcosa. Udì il suo nome in un’eco lontana, ma non vide nulla e si fece buio.
Quando Sarah riaprì gli occhi doveva essere ancora intontita. Elizabeth la stava chiamando scuotendola leggermente.
«Finalmente ti sei ripresa. Ho avuto paura non ti svegliassi più.» Elizabeth l’aiuto a sedersi.
La stanza era illuminata dall’unica lampada al muro e appariva come tutte le altre. Una manica del suo vestito era stata arrotolata e vide il braccio arrossato.
«Ti ho pizzicato io, speravo potesse aiutarti a svegliarti» si giustificò l’altra in imbarazzo.
Sarah guardò meglio il suo braccio e notò che c’era qualcos’altro di strano. Aveva il segno di una puntura.
«Non volevo, scusa…» disse ancora Elizabeth ora che non poteva negare di averlo visto pure lei.
Sarah si affrettò a tirarsi giù la manica.
«Non è come pensi. Ho avuto delle visioni mentre ero priva di sensi… Credo di esser stata drogata. Solo… non ricordo dove e da chi. Ho sognato altre cose ma erano poco chiare.»
Le due ragazze si guardarono attorno.
«Tieni» disse Elizabeth porgendole una bottiglietta di acqua. «Ne hai bisogno. Mancano pochi minuti e la porta è proprio qui dietro a noi, ben mimetizzata» la indicò spostandosi dal posto in cui si erano sedute prima. Infatti la porta apparve nascosta tra il muro, riconoscibile solo dai segni sul perimetro.
Sarah vide per la prima volta Elizabeth, una ragazza giovane dai capelli lunghi e neri. Aveva un naso piccolino e delle labbra sottili. Dai vestiti che indossava poteva azzardare che potesse essere una persona curata, oltre che di bella presenza.
«Grazie.»
Aprì la bottiglietta, alzò la testa, e se la portò alle labbra.
Due minuti.
A due minuti dalla fine...
- Non accadrà nulla perché scopriranno un mistero (25%)
- Sarah metterà alla prova Elizabeth (50%)
- Sarah si fiderà di Elizabeth (25%)

26/11/2019 at 09:34
Ooops, sono in minoranza
Scopriremo il passato di Sarah
20/04/2019 at 00:03
scopriamo qualcosa della struttura diamo una chance a loro e una pausa all’ ansia che ci prende…
03/03/2019 at 16:56
Ho votato per il mistero. I misteri mi piacciono. Attendo gli sviluppi, ti seguo.
Marti
03/03/2019 at 23:38
Grazie 🙂
18/02/2019 at 12:59
Si fiderà di Elizabeth… anche se secondo me fa male XD questa ragazza sembra più sveglia di Sarah e questa volta rischia di essere lei a rimanere indietro!
Mi ricorda un po’ Maze Runner, ma non so bene perchè… forse l’assenza dei ricordi.
18/02/2019 at 13:37
Ahahah, sei entrata nell’ottica della competizione! Chissà, siete voi a decidere ;P
18/02/2019 at 01:09
Non ho capito quanta luce c’è… Abbastanza da vedere un pizzico sul braccio?
18/02/2019 at 12:45
Grazie per l’isservaziom, mi ha fatto riflettere. Per quanto riguarda la luce, sì, c’è abbastanza da vedere un pizzicotto. Lo davo per scontato visto che il meccanismo della luce è ripetuto nelle altre sue stanze. Quando il conteggio è sul finire c’è modo di vedere.
Però mi sono reso conto che forse il gesto del pizzicotto è troppo forzato. Quindi apporterò delle modifiche sul mio testo, qui non posso. Nulla cambia alla storia, Sarah ci arriva ugualmente alle supposizioni, solo che farà un passaggio in più.
Grazie ancora 😉
18/02/2019 at 00:30
Ciao,
Mi piace il tuo incipit. Un pò ispirato a Saw, ma originale e tiene col fiato sospeso.
Ho l’impressione che Elisabeth sappia qualcosa, magari è una complice dei rapitori o ha architettato tutto lei….Un sesto senso mi dice che Sarah non debba fidarsi di lei, per cui ho votato che la metterà alla prova (magari prima di bere l’acqua, magari è avvelenata o altro).
18/02/2019 at 12:42
Non posso fare spoiler, grazie per le tue supposizioni e per aver letto fino a qui ☺️
18/02/2019 at 21:59
No no, per carità niente spoiler ?.
Quello che ho scritto nel primo commento è una semplice supposizione anche per spiegare la mia scelta del fatto che Sarah mette alla prova Elisabeth. Però qui ovviamente è la maggioranza che vince nei voti e anche se quello che ho votato io ne fa parte, è l’autore che sceglie il seguito del suo libro, quindi magari le mie riflessioni sono sbagliate ?.
Infine non amo gli spoiler, anzi quello che mi piace nei libri come nei film è l’attesa e la sorpresa.
28/01/2019 at 13:03
Votato per il ricordo importante.
Sempre un piacere trovare un nuovo capitolo di questo racconto!
29/01/2019 at 23:42
Ti ringrazio 🙂
24/01/2019 at 07:10
Complimenti! Capitolo molto adrenalinico e veloce; mi è piaciuto ma mi è sembrata, se posso, un po’ forzata la morte di Jacob (Se posso segnalarti hai scritto Jabob in un certo punto). Aspetto di vedere il seguito; ho votato per qualcosa di angosciante sulla nuova persona. Chissà cosa ci aspetterà! Attendo ancora 🙂
24/01/2019 at 13:32
Grazie per le segnalazioni, sempre apprezzate 😉 Cosa ti è sembrato forzato? Qui non posso correggerlo ma sul mio testo magari una revisione non gli fa male. L’unico problema, se credo di aver capito bene, è che stare in 5000 caratteri non è facile. Dedico due capitoli a stanza e quindi la morte di Jacob potrebbe esser stata troppo veloce e innaturale (?).
24/01/2019 at 15:52
Figurati, è un piacere. Nel senso, sembrava trovassi ad ogni costo il modo di farlo morire. Cioè, come se fosse, per l’appunto, forzata. Come quando guardi una serie tv e in qualche modo tizio o caio devono farlo morire in 10 minuti di puntata, capito? haha Scusa se non mi spiego bene, non so come comunicarlo a pieno. Sicuramente avrà avuto a che fare con i 5000 caratteri che non ha permesso di particolarizzare ed ha reso il tutto più frettoloso; ecco, questo è ciò che intendevo: frettoloso. Ma posso comprenderlo 🙂
23/01/2019 at 00:09
Finalmente! Subito in prima fila. Ho letto il capitolo con una musica straniante di sottofondo che mi ha messo ancora più ansia di quanta non me ne avesse messa il tuo maledetto countdown che funziona sempre. Certo che tu vuoi proprio male a questi poveri uomini intrappolati con Sarah, sono curiosa di vedere cosa può uscire fuori dall’incontro di due donne. Voto per il ricordo importante, è ora di cominciare a capire qualcosa!
23/01/2019 at 22:47
Grazie! 🙂 Però, ehi, non ho votato io per Sarah 😀 non diamo la colpa al narratore
19/01/2019 at 09:09
Ciao, torno dopo anni sulla piattaforma, sperando di portare a compimento un’opera lasciata in stallo; intanto mi guardo intorno. Sono incappata in te. Concordo con chi ha menzionato The Cube prima di me. Nolan era un personaggio più equilibrato, forse per quello non lo vediamo qui, in fondo ci piacciono gli istintivi (ma chissà cosa ci riserveranno i prossimi capitoli). Attendo. Ti seguo.
19/01/2019 at 22:20
Ciao, bentornata e grazie 🙂 a questo punto sfrutterò il tuo commento per studiare qualcosa e sperare di farvi cambiare idea. Se riesco aggiorno settimana prossima 😉
PS: dovrò vederlo The Cube, mannaggia!
07/01/2019 at 07:14
Sei la prima storia che leggo e alla quale partecipo. Mi è ancora un po’ confuso il funzionamento del tutto ma sembra molto carino. Riguardo la storia: mi piace; complimenti per com’è scritta. Tieni la giusta suspense e viene voglia di sapere cosa accadrà dopo. Mi aspettavo qualcosa di più “horror” ma chissà ancora come potrà evolversi la storia! Staremo a vedere. Per ora ho votato l’aiuto di Jacob a Sarah. Staremo a vedere 😀
12/01/2019 at 22:01
Benvenuto AbyssDan. È la mia prima storia qui, quindi pure per me è nuovo il meccanismo, ma ti ci abitui facilmente.
Mi spiace non darti qualcosa di più “horror”, e in senso stretto non ci sarà (mi gioco i lettori così, lo so), però non c’era una categoria più consona. Dovrebbe essere più un thriller. L’unica cosa horror sarà il risvolto psicologico 🙂
14/01/2019 at 18:02
No problem, attendo il seguito! c:
02/01/2019 at 16:12
Ciao Sindaco,
sono tornata su the Incipit dopo una lunga assenza e sono felice di trovare già un altro episodio! Ho votato per Sarah aiuterà Jacob, questa storia continua a piacermi, senso d’ansia e soffocamento palpabile che non perde il ritmo, complimenti
a presto!
02/01/2019 at 22:52
Grazie, gentilissima 🙂 felice di rivederti/rileggerti (come avrai notato).
Attualmente sono in stallo… e il serpente non sta avendo il suo momento di gloria 🙁 speriamo in un voto ben mirato, così mandiamo avanti la baracca.
28/11/2018 at 15:08
Un animale
Ciao Sindaco, due capitoli davvero inquietanti.
Sembra una casa degli orrori, tipo Luna park, o meglio un labirinto senza via di scampo.
Però mi pare che Sara la tua protagonista se la stia cavando bene.
Complimenti per il racconto., lo trovo ben scritto.
22/12/2018 at 22:36
Grazie 🙂 anche se io avrei preferito Nolan, l’ho trovato più simpatico da scrivere 😀
28/11/2018 at 11:23
Molto intrigante.
28/11/2018 at 14:41
Grazie 🙂
13/11/2018 at 12:26
Ciao Sindaco,
ho appena scoperto the incipit e ti ho letto, mi piacciono il ritmo e il suono della tua storia, così come le immagini, che sono tratteggiate in modo delicato ma asciutto; questo le rende assolutamente nitide. Ho votato e seguo la storia, buona scrittura!
28/11/2018 at 14:40
Ciao! Ho visto solo ora il tuo messaggio, scusa! Grazie per esser passata. Io continuo ad attendere il tuo seguito 😛
28/11/2018 at 19:16
Figurati! Poi il mio seguito lo sto attendendo anche io a dir la verità…è un parto difficile, e sono solo al secondo episodio! Ne approfitto per votare il tuo nuovo, e votare meglio stavolta, dato che ero una sostenitrice di Nolan e guarda che finaccia che ha fatto…
08/11/2018 at 10:26
Ciao Sindaco,
questo inicipit mi ricorda un po’ Cube e un po’ Saw. Ho votato per l’istinto di Sarah e vediamo che succede nel secondo episodio.
A un certo punto la ragazza chiede all’uomo: “sei uno di loro?” loro chi? mi sono chiesta. Si sono appena svegliati, in una stanza buia, e lei ha realizzato di essere stata rapita da loro… come se sapesse qualcosa di cui nè io nè tantomeno il povero Nolan siamo a conoscenza, o no? Sono solo considerazioni, fanne ciò che vuoi. 🙂
Intanto ti saluto e alla prossima!
08/11/2018 at 13:12
Ciao keziarica e grazie per essere passata. Cube non l’ho visto, mentre Saw ho guardato solo il primo e ammetto che è molto simile seppur l’intento è che prenda un risvolto diverso.
Sulla tua considerazione ho avuto gli stessi dubbi e fino all’ultimo ero incerto se lasciare o trovare un’altra frase. Però è anche vero che loro due, lì dentro, devono esserci finiti in qualche modo, messi da qualcuno. Sarah deve scegliere se fidarsi o meno di Nolan. E lo stesso vale per lui.
È la prima esperienza qui e il fatto di stare dentro tot caratteri e non poter fare post editing è piuttosto difficile. Però le sfide mi piacciono e accetto tutti i commenti come spunto di riflessione 😉