Dove eravamo rimasti?
...LA MORTE
Era trascorsa una, due, tre vite al massimo.
“Lei era morta.” Lui era sulla panchina e d’un tratto, tra gli aquiloni colorati che danzavano e volteggiavano nelle raffiche di quel vento inopportuno per esser già maggio, disse proprio così.
I quattro arti inferiori piegati, a riscaldare la panchina in ferro con i loro culi secchi e raggrinziti e i loro membri svenuti e vuoti, si irrigidirono e un paio di essi, capeggiati da una mediocre bocca di quelle tanto care a udn, tirò un flebile respirò da vecchio puzzolente qual era, e proferì si verbo: “Alla fine arrivi sempre a lei.”
Udn gli rispose: “E’ l’unica che ho ucciso!”
E quei canuti, che un tempo si erano creduti furbi, risero.
(pensieri sparsi: un vecchio è puzzolente quando in gioventù ha bevuto superalcolici, vino e birra fino a spappolarsi stomaco e fegato, quando ha mangiato, vomitato, mentito come un mostro e poi comincia ad alitare piano imitando un agnello, fingendo che i bagordi li abbia fatti un altro. E puzza invece. Di marcio. E tanto.)
Udn continuò: “Era bona, gliel’ho detto tante di quelle volte, secondo voi l’aveva capito almeno?”
Il secondo di quegli avvizziti rispose: “Era una donna, quelle sono tutte uguali, senza cervello.”
(Pensieri sparsi: Lei era morta prima dentro e solo dopo fuori. anzi, aveva aspettato molto per raccogliere tutto il coraggio che serviva per farla finita. nel frattempo era li, respirante, resistendo, con lui. Sempre accanto a lui. Come se qualcuno li avesse annodati. Quando riuscì a morire era un giorno caldo, tranquillo, di quelli in cui puoi esser soddisfatto di aver vinto sulla vita, con la morte.)
La panchina si riempì delle solite compassionevoli quanto disgustose risa alitanti di quei tre vecchi.
A questo punto, udn, così come era solito fare, ricominciò a parlare di lei. Ma, così come erano soliti fare i due compagni di merende, indurite le orecchie più di quanto non avesse già fatto l’età e gli irti peli bianchi, dormicchiavano mentre lui parlava. Era in fondo la giusta reazione alla monotonia di quell’inutile monologo. Che senso aveva udn che continuava a parlare di una donna che aveva vissuto per lui, per le sue parole, per i suoi desideri, per i suoi gesti, per le sue bizzarrie, per le sue urla e i suoi silenzi e che in lui aveva trovato la vita e che di lui era morta? Che senso aveva ora che proprio lei non avrebbe potuto ascoltarlo? Nessuno. Lui lo sapeva. Ma il suo ego vinceva sempre su tutto. Poco importava a udn se una cosa era ben ricevuta, ciò che contava era il suo volere.
(pensieri sparsi: l’esasperata cura dell’ego di udn era sempre stata una priorità assoluta per l’allora viva compagna, un punto di forza della coppia. Lei comprendeva l’unicità di lui, era un numero primo. E aveva ricostruito tutta sè stessa ad immagine e somiglianza di una ideale, costante sommatoria di esemplari di udn. Lei era la sua ombra. Ed era in ombra. Salvo, quando lui non decidesse di metterla al centro di tutto. E per fortuna, fra le sue contraddizioni, ve n’era una: udn aveva un ego centrato, ma era di una disarmante generosità. Dunque le volte in cui lei veniva messa al centro del suo mondo erano grandiose e nel numero sufficiente a farla sentire importante, a tratti. A puntate.)
Udn continuava: “Era calda, l’ho trovata che era calda come da viva, era accogliente come quando mi guardava negli occhi dolcemente e poi mi sorrideva e abbassava lo sguardo perché si emozionava, ed era muta, silenziosa come una statua, come ogni volta che bisticciavamo, che si chiudeva come il caveau in banca. Non parlava finchè non aveva cose buone da dire. Era la morta più bella che ho mai visto. Pareva felice. Di cosa poi?”
E concluse la sua buffa arringa, in lacrime, come al suo solito: “Sapete ragazzi, cosa mi disse una volta? Era una primavera piena di spore, e lei in una serata romana davanti alla fontana, nella nostra grande bellezza mi proferì queste parole amare: “tutti a chiedersi cosa siano la felicità, l’amore, la serenità. Nessuno che invece dica qualcosa circa l’infelicità, il disprezzo, l’indifferenza e il disgusto, che in fondo conosciamo più o meno tutti un pò meglio. Ci illudiamo di vivere e invece poche volte ci rendiamo conto che per la maggior parte del tempo sopravviviamo e basta, vorremmo lasciare un segno per dire di esistere e invece ci riduciamo solo a resistere, se ci va bene. Dunque che senso dobbiamo dare alla nostra vita udn? Il senso sono queste gocce d’acqua di ‘sta fontana, che è solo acqua, non sono lacrime né di gioia e nè di dolore. È solo acqua.” Mi disse proprio così, e sapete voi altri cosa feci io? Non la presi sul serio, o almeno non in quel momento. Ci ripensai distrattamente più tardi e poi mai più.”
“Hai finito?”, chiese il primo prode cavaliere in pensione.
“Si, ho finito, ho finito”, rispose udn asciugandosi le lacrime o la congiuntivite senile.
“Allora buonanotte, mi fanno male le ossa.”
“Ancora una cosa, quando ci leggerai la lettera che ti ha lasciato prima di morire?”
“Notte gente!”
“Non rispondi?”
“No…tte.”
Il protagonista leggerà ai due amici della panchina, la lettera della sua compagna?
- Composta: Dipenderà dalle circostanze, forse la leggerà o forse no. (50%)
- Complessa: No, si vergognerebbe di leggerla, potrebbe raccontarla. (0%)
- Semplice: Si, nel prossimo capitolo lo farà. (50%)

30/10/2021 at 13:00
Ho letto i vari capitoli di questa storia che si è interrotta. Come andrà a finire? Hai intenzione di riprenderla in mano? Perché la vicenda è interessante. Sembra più un diario che una storia inventata però. Comunque mi permetto due osservazioni.
La prima riguarda i personaggi. Insomma lui è descritto come un narcisista, e va bene, anche se ha tratti singolari per un narcisista. Tu dici che tiene sempre in conto l’opinione di lei, che di lei ha un rispetto quasi “onirico”, che dimostra grande generosità nel metterla spesso al centro delle sue attenzioni, che ha un animo nobile etc. Non sembrerebbe proprio un narcisista, oppure è un narcisista molto sui generis.
Poi c’è lei. Lei sembra una specie di santa che non parla, non comunica, trattiene tutto dentro di sé, si esprime per lettere, boh, a me ha dato invece l’idea di una innamorata più dell’amore che di un uomo. A ben guardare lei di problemi ne ha e pure grossi: trascurata affettivamente da piccola (episodio dei 18 anni), padre adorato e idealizzato che pure lui non esprimeva mai le proprie emozioni o dolori, paura dell’abbandono, sindrome da dipendenza affettiva, problemi di comunicazione del vissuto interiore, fino al suicidio. Per carità, non dubito che ci siano donne così, da donna ne ho conosciute anche per motivi professionali, ma erano caratterizzate da un disturbo borderline di personalità. E una storia tra un narcisista e un borderline non può funzionare.
Poi c’è la questione della trama: lei non sembra avere alcuna responsabilità nel naufragio di un rapporto del genere, è solo rassegnata. Però una così ha avuto il coraggio di lasciare il marito spezzandogli il cuore. E allora? E’ una coraggiosa al punto da mettere in discussione il matrimonio e però poi si rassegna alla distanza che l’udn pone senza un apparente motivo al loro legame senza nemmeno combattere?
Scusami se sono stata molto esplicita nelle mie critiche, ma dalla storia traspare quasi un vissuto molto sofferto, e però è come se mancasse un pezzo di storia, è come se tutte le responsabilità fossero da una parte sola e nella vita non è mai così. Comunque complimenti perchè la vicenda è coinvolgente. Spero tu prosegua aggiustando un po’ il punto di vista.
24/08/2022 at 16:29
Buon pomeriggio, e scusa se ho impiegato poco meno di un anno per ricollegarmi e risponderti. Intanto ti ringrazio per aver letto ed esserti presa la briga di dettagliare i tuoi pensieri come a ricamare finemente un tessuto. Concordo su gran parte delle accezioni che ponevi al riguardo – ad esempio – della contrapposizione fra i tratti dei personaggi, combattuti e combattenti le loro battaglie interiori e avverso la vita… Quanto alle pieghe della trama, se dici di essere del mestiere come mi pare di aver letto, non faticherai a comprendere che, nei rapporti umani si subisce o si infierisce, si è più o meno indomiti, a seconda di quanto la vita stessa ci metta in difficoltà, non soltanto a seconda nelle nostre indoli. Dunque la donna coraggiosa può esser diventata debole poichè stanca e il narciso può esser stato a sua volta vittima nel passato di tradimenti o compressioni della sua personalità che lo hanno reso tale. Dunque, nel rinnovare il ringraziamento, e soprattutto nel raccogliere l’esortazione a continuare la stesura, attendo riscontro per gli eventuali nuovi capitoli a venire… A presto, chissà! Grazie
01/05/2020 at 21:12
Ciao. Finalmente. Ho votato, ma per i commenti devi darmi il tempo di rileggere tutto. Non ricordo più nulla
02/05/2020 at 11:04
va bene, credo tra un paio di giorni scriverò il prossimo, non prima, grazie!
01/05/2020 at 19:22
Grazie per le emozioni che dipingi. Scrivi molto bene………ricordo.
Ho votato per la possibilità composta….che legga o non legga, dipenderà da come si evolverà…
02/05/2020 at 11:06
grazie di ricordarmi… ok raccolgo e intanto penso a come proseguire…. a presto!
10/05/2019 at 13:44
Ciao. Come vedi ti ho trovata. Hai uno stile inconfondibile, tuo è solo tuo. Riesci ad entrare dentro i sentimenti dei tuoi personaggi, e non è da poco.
Hai dentro tantissime cose da dire, mi sembra di percepire questo. Dovresti solo cercare di incanalarle.
Ti seguo
01/05/2020 at 16:34
ora ci ri-provo…buon lettura. grazie di seguirli. continua se vuoi, mi fa piacerissimo.
28/02/2019 at 17:48
Capirà la domanda solo facendolo.
25/02/2019 at 20:24
Fortunatamente ho continuato a leggere! Opto per pensiero complesso!
26/02/2019 at 10:45
ciao Rossella, ok…quindi lui dirà di no. tengo conto.
grazie grazie…a presto allora!
felice che tu mi segua!
25/02/2019 at 14:52
Ciao ally, sempre piacevole leggere i tuoi pensieri sparsi.
Belli i protagonisti, sembra una vera syoria d’amore…ho votato il pensiero romantico…vediamo come evolve!
Grazie, seguo
25/02/2019 at 15:09
Grazie a te!
Okay tengo conto.
A presto!
25/02/2019 at 12:11
Bellissimo leggerti.
Farà finta di aver capito la differenza tra sesso e amore…ma non sarà così. Sarebbe scontato che capisse subito…credo…
Scrivi scrivi!
25/02/2019 at 08:49
Ben trovata Ally! Stile inconfondibile il tuo.
Dirà di no.
È il ritratto di un narciso…non dará se stesso, se non l’immagine di se che potrà servirgli. Almeno non si darà prima di aver dato filo da torcere! Sei solo al 4 capitolo…non é così?
Ti seguo con curiosità
25/02/2019 at 15:10
Ciao a te! Si…il suo no. Bella provocazione…ci penso.
Grazie mille!
23/02/2019 at 00:05
Ciao, non sono una vera e propria appassionata del genere rosa ma il tuo racconto ha un qualcosa in più.
Ciao, al prossimo episodio
25/02/2019 at 01:43
ciao! ti ringrazio, spero che tu segua il resto del racconto.
a presto!
16/01/2019 at 10:08
Lui sa che lei è troppo, che non sarà mai al suo livello, e questo per lui è motivo di fuga e di attrazione.
Loro già si appartengono, lui deve solo avere il coraggio di arrendersi a questo. Ma vorrebbe dire non dirigere lui …
18/01/2019 at 00:22
Ciao Stella74.
Bel quadro. Tengo conto.
Lei appare consapevole di se quindi. E anche più di quel che intendevo rendere.
Okay. Bene così.
Grazie!
14/01/2019 at 21:15
Ally!
Sempre particolare il tuo stile.
Ho votato per il diventare amici…in realtà manca la nozione dell’attrazione fra i protagonisti. Quindi un’evoluzione diversa dall’amore può essere interessante nel caso non si attraggano…
Grazie! Continua cosi…
14/01/2019 at 21:50
Hey! Grazie per le tue parole.
Si…in effetti, se non ci sarà attrazione, non varrà la pena pensare ad un amore.
Vedremo…
Grazie. A presto!
14/01/2019 at 21:04
Ben trovata Ally! Aspettavo il prosieguo.
Ok…si rivedono. Ma direi che è il caso di farli innamorare. No?
La frase sul muro dall’ospedale è molto intrugante.
Ti seguo con molta attenzione.
Belli i pensieri sparsi.
Scrivi!
14/01/2019 at 21:51
Ciao!
Si, grazie…quella frase sul muro tornerà credo…
Quanto al farli innamorare…sarebbe una evoluzione interessante.
Chissà.
A presto e grazie molte.
14/01/2019 at 20:57
Ciao Ally! Sempre emozionanti le descrizioni che fai.
Voto il pensiero romantico.
In fondo l’amore in ogni forma muove il mondo.
Seguo con curiosità!
14/01/2019 at 21:53
Ciao!
Già…bell’idea quella dell’amore cone forza motrice.
Non so…tengo conto.
Grande grazie!
02/01/2019 at 23:46
Ciao Ally. La tua storia mi ha appassionata, adesso che ti ho scoperta non ti mollo più…
07/01/2019 at 09:15
Ciao!
Grazie mille.
È un piacere sapere che mi leggerai.
A prestissimo.
02/01/2019 at 12:05
È strano questo uomo dei numeri, tanto strano quanto maledettamente reale. Deve essere proprio uno di quegli uomini che non si innamora, per noia, per rivalsa o semplicemente uno di quelli che fa passare i suoi anni migliori senza costruire nulla.
Mettere le mani avanti è sempre un sinonimo di disonestà, anche se lo si fa in maniera poetica, voto per il “solo sesso”
07/01/2019 at 09:17
Ciao Hammon!
Denso il tuo commento.
La paura è una chiave molto interessante.
L’amore forse vincerà sulla paura? Non saprei…vedremo.
Grazie!
02/01/2019 at 10:42
Bello bello bello!
Un uomo dei numeri, senza parole. Una figura particolare. Curiosità di vedere come prosegue
Ho votato per lei che impazzisce
Leggo con piacere!
02/01/2019 at 11:14
Grazie!
Si. Da un capitano senza veliero ad uomo dei numeri senz’anima. Bella sfida……provo.
Non ho idee di come procedere. Far impazzire lei forse è un modo…non so.
Tagliare i ponti, non credo.
Restare…scontato.
Vedremo!
Felice che mi leggi!
01/01/2019 at 20:56
Buon anno Ally!
Leggere quello che scrivi è come viverlo!
Intriganti entrambi i personaggi. Lui è confuso dalla dolcezza della protagonista. E lei ha più paura di lui.
Ho votato per lei che ama tacendo. Credo che tu abbia in serbo un colpo di scena…
Seguo!
02/01/2019 at 02:34
Ciao!
Lei che ama tacendo eh? Ok. Tengo conto.
Si…due personaggi simili. Una testa…e un’anima.
Chissà…
Grazie molte. E auguri!
01/01/2019 at 17:22
Ciao!
Vedrei volentieri la protagonista impazzita…
Grazie…sei bravissima.
07/01/2019 at 09:18
Grazie a te! Tengo conto.
A prestissimo!
31/12/2018 at 17:43
28/12 = 4 in numerologia…
07/01/2019 at 09:19
Ciao!
Ah…4!!!!
Grande suggestione. La utilizzerò.
Grazie.
A presto!
30/12/2018 at 21:54
Ciao Ally ben tornata.
Sempre interessanti i tuoi incipit, e ammetto che amo leggerli.
Insomma, la tua protagonista mi sembra molto più intrigante del suo uomo dei numeri.
Per cui, la curiosità è tanta.
Ed avendomi già fatto mezza idea, voto per:
lei lo aveva tradito.
ps.- Sui tramonti marini abbiamo qualcosa in comune. 🙂
Buon fine e inizio Anno nuovo.
31/12/2018 at 03:47
Ciao Alex!
Grazie di leggermi…si. beh…hai colto un aspetto chiave. La protagonista e l’uomo dei numeri hanno molto in comune.
Sul se…e chi tradira chi…vedremo.
Per il momento sto provando a delinearne i contorni.
A prestissimo!
Quasi all’alba del nuovo anno…
Auguri!
29/12/2018 at 15:41
Ciao Ally
Lui era confuso… Chi abita il mondo astratto dei numeri corre spesso il rischio di non vedere le cose concrete sotto il naso.
Non ho capito bene cosa intendeva la protagonista quando dice che lui era un uomo piccolo perché giovane.
29/12/2018 at 15:52
Ciao Louise! Felice di ritrovarti a leggermi.
Le tue parole mi daranno spunto:
…”chi abita il mondo astratto dei numeri corre spesso il rischio di non vedere le cose concrete sotto il naso”…
Verissime.
Lui…udn…è un giovane d’età ma nobile nei sentimenti. Volevo accentuare questa sfumatura. Ci riproverò a brevissimo nel capitolo due.
Grazie. Sei preziosa!
28/12/2018 at 13:00
Ciao Ally. Bello l’inizio, attendo prosieguo.
Voto per la confusione, nel caos si vive la maggior parte del tempo.
Grazie!
25/12/2018 at 20:58
Ciao! Bene che tu abbia continuato!
Mi mancavano i pensieri sparsi!
Mi piacerebbe pensare che la parte più emotiva del tuo uomo dei numeri prevalere su tutto.
Chissà…seguo!
Grazie
26/12/2018 at 11:12
Ciao a te!
La parte emotiva…ok…terrò conto.
Anche se…ho diversi spunti in mente. Anzi diversi numeri!
Grazie.
A presto!
25/12/2018 at 12:13
Un grande ritorno Ally! Bellissimo il tuo modo.
Eheheh…uomo dei numeri…ok. Ci sta, mi piace. Ma che vuol dire? Lo spiegherai vero?
Ho scelto di votare per l’uomo traditore. Un uomo non è mai confuso, neppure nei racconti, a meno che non sia innamorato perso. E la protagonista adultera farebbe troppo fiction.
Chissà…ti seguo!
26/12/2018 at 10:56
Ei! Grazie di seguirmi e di avermi spiegato la sua scelta.
Vero…le donne non tradiscono gli altri…e gli uomini non tradiscono se stessi.
Sulla confusione, bah…non so. Vedremo cosa scenderà nella mia penna…
A prestissimo!
26/12/2018 at 11:10
Ei! Grazie di seguirmi e di avermi spiegato la sua scelta. Vero…le donne non tradiscono gli altri…e gli uomini non tradiscono se stessi. Sulla confusione, bah…non so. Vedremo cosa scenderà nella mia penna… A prestissimo!