Dove eravamo rimasti?
L’INCONTRO
Una scelta, tanti percorsi possibili; fai quella giusta.
È quasi un’ora ormai che ripeto mentalmente questa frase. È diventato il mio mantra, la mia guida, e l’unico modo che ho per non dimenticare che la scelta sbagliata potrebbe costare caro.
Fisso a vuoto i due pulsanti per un tempo che ho perso di tenere e poi decido. Sia quello che sia.
Crepitii di vetro, metallo e ingranaggi accompagnano la mia scelta quando premo il bottone.
Rumori riecheggianti riempiono la stanza mentre tutto quello che ne faceva un laboratorio scompare inghiottito da nicchie e botole. Alla fine rimaniamo solo io e una porta nera davanti a me; per il resto la stanza è vuota come non ci fosse mai stato messo qualcosa.
Guardandola senza avvicinarsi sembra come tutte le altre: telaio e corpo in metallo, serratura magnetica e buona tenuta, ma quando inizio a girargli affianco e ad avvicinarmi vedo che è un’altra cosa. Il metallo è rinforzato diversi centimetri e uno scanner biometrico a doppia autenticazione ha sostituito la serratura magnetica. Qualunque cosa ci sia dietro è preziosa.
Fasci di luce laser scorrono sul mio viso analizzando ogni parte, dal mento fino alla punta dei capelli, senza tralasciare nessun particolare quando gli arrivo davanti. Lo scanner scorre ai lati, in alto e in basso alternatamente fino a fermarsi.
Subito dopo a destra uno sportello scatta aprendosi e rivelando un’interfaccia di riconoscimento di impronte digitali. Gli scorro la mano sopra e la stessa luce la trapassa trasudando fuori dal palmare in lampi luminosi. Compie lo stesso procedimento e poi si spegne anche lui chiudendosi.
Di rimando la porta si apre in un rumore elettrico rivelando due stanze, una l’anticamera dell’altra.
Entro e si chiude di botto dietro di me. Un bruciore mi assale la tempia destra appena dopo.
Non dura molto e scompare in poco, ma quando vado a toccare la parte per vedere se ha lasciato segni, o fosse stata solo un’allucinazione, trovo qualcosa che prima non c’era. Una parte di pelle è diversa al tatto e leggermente rialzata rispetto al resto del viso. Scende per alcuni centimetri allungandosi sul viso. Sembra quella dell’uomo nella visione ma senza vederla non lo posso dire.
Finché non trovo il modo non posso fare niente altro, quindi tolgo la mano e mi concentro sulla stanza dove sono adesso per capire qualcosa sulla prossima mossa da fare.
È la classica stanzetta tipica degli uffici: divanetti ai lati, e tavolino di vetro al centro della stanza.
A giudicare dallo strato di polvere che permea i divanetti e i vetri che danno sull’altra stanza qui non ci passa qualcuno da un po’; l’unica cosa che sembra stonare è una tessera magnetica sopra una busta bianca appoggiati sopra il tavolino. Un altro gentile dono del tipo che mi ha condotto qui.
Li afferro entrambi, mettendo la chiave in tasca e prendo in mano la lettera per aprirla.
Preparandomi alla prossima stranezza di cui mi omaggerà il tipo che mi ha portato qui la apro e tiro fuori il foglio. L’inchiostro, un blu mare, mi sporca la mano quando lo prendo per leggerlo.
Scritto a righe serrate in corsivo recita:
Ciao Fox; di nuovo. Felice di vedermi vero?
Lo so, forse “felice” non è la parola migliore da usare, ma se sei qui è perché lo hai voluto tu.
Non ti ho obbligato a scegliere il bottone verde o a fare niente altro, quindi se tu adesso stai leggendo questa lettera è perché pochi minuti fa hai fatto la tua scelta.
Comunque, bando ai formalismi, adesso arriva il bello.
Insieme alla busta hai trovato una tessera, usala per aprire la porta che hai davanti.
Ti avviso già da adesso: non sarà facile. Dopo che sarai entrato passato, presente, e futuro di te ti piomberanno addosso violentemente; e non potrai impedirlo o renderlo meno doloroso.
Tutte le tue domande avranno una risposta, anche quelle che vorresti solo dimenticare.
Buona fortuna.
Il messaggio si conclude così, non vi sono allegati o scritte dietro. Si chiude semplicemente così, con quel criptico augurio.
Curioso, adesso che posso sapere tutto mi spaventa l’idea di conoscere. Potrei passare ore a cercare di capire cosa volevano dire quelle righe, ma se ci provassi e poi riuscissi rimarrebbero comunque solo frammenti di un mosaico incompleto. Lo devo fare.
Lancio il foglio sul tavolo e metto la mano in tasca cercando finché la carta non mi scorre in mano.
La serratura scatta quando striscio la carta sul lettore, aprendo la porta qualche centimetro.
«Ciao Fox» dice una voce quando entro.
«Helene? Sei tu?» ribatto sorpreso.
«Perdona la mia assenza, ma dovevo organizzare un incontro speciale» continua lei, accendendo un proiettore «Pronto a conoscere il dottor Halderian? Sono sicura vi piacerete subito».
In cosa consisterà l'incontro?
- Incontro vero e proprio (50%)
- Spiegazione approfondita (25%)
- Un filmato flashback (25%)

03/01/2020 at 00:12
Ci è voluto un bel po’ ma alla fine ce l’abbiamo fatta 😀 Allora, il finale mi è piaciuto, nella sequenza finale della stanza con la scrivania ha un vibe un po’ “evangeliano” che funziona e tutto sommato la storia ha un buon ritmo, ma come già ti è stato detto è stata davvero molto penalizzata dal ritmo di pubblicazione e credo da una mancanza di revisione, almeno a giudicare da quest’ultimo capitolo, dove ci sono parecchi refusi e tempi verbali che cambiano un po’ a caso. Comunque, l’idea di base della storia non è originalissima ma il modo in cui l’hai messa in scena è particolare e sono contento di averla letta. A presto!
30/12/2019 at 13:03
CLAP! CLAP! CLAP! Bel finale 🙂
Alla prossima storia 🙂
Ciao 🙂
21/12/2019 at 21:12
Abbandona tutto: penso sia ora di un nuovo inizio. La storia è stata molto penalizzata dalla pubblicazione incostante, ma alla fine siamo in dirittura d’arrivo, dai. Un ultimo sforzo!
17/12/2019 at 00:50
Capisce l’errore, cambia idea e… parte con un nuovo progetto! }:D
Come al solito passa troppo tempo tra un capitolo e l’altro… comunque ti do il bentornato ^_^
Ciao 🙂
28/10/2019 at 19:33
Un bel capitolo, con qualche bella risposta, magari non originalissima ma efficace. Però adesso è ora di sapere tuttotuttotutto!
27/10/2019 at 19:15
Vorrei dire entrambi, ma questa volta voto Progetto Stirpe!
Ci avviciniamo al finale… e mi sa che sarà coi botti! 🙂
Ciao 🙂
22/10/2019 at 11:52
Voto per un incontro vero e proprio! Il capitolo mi è piaciuto, meno concitato e più chiaro rispetto ad altri, anche se forse la parte centrale si dilunga un po’ troppo. Hai tre capitoli per tirare le fila, ma sembra che il momento della verità sia vicino. A presto!
22/10/2019 at 00:15
A questo punto, sento la necessità di una spiegazione. Mi è piaciuto questo aggiornamento. L’unica pecca per me è il ritardo negli aggiornamenti (non voglio fartene un colpa, eh… tutti abbiamo la nostra vita e il nostri impegni) che mi rende meno godibile il testo, comunque molto valido.
Continua così!
21/10/2019 at 23:41
Io voto filmato flashback: molto utile per dare spiegazioni senza risultar noioso 🙂
Grazie del riassunto 🙂
Ciao 🙂
17/09/2019 at 11:33
Grazie del riassunto, ne ho beneficiato anche io! Direi di proseguire spediti visto che non mancano troppi capitoli al finale, quindi opto per il pulsante verde del sì (si intuiva per cosa stessero i colori, ma puoi comunque usare anche i caratteri della domanda e delle risposte per dare qualche dettaglio in più, se necessario)
16/09/2019 at 10:01
Ciao salvo!
La prima cosa che mi ha attratta dopo aver letto il tuo commento sotto la storia della mia amica Caterina è il titolo, a prescindere dal genere del tuo racconto. A parte i refusi, che già altri ti hanno fatto notare, mi è piaciuta molto la trama. Anche il tuo stile mi piace: magari sapessi descrivere le scene d’azione come te, io ho sempre difficoltà:) ti seguo comunque. A presto!
16/09/2019 at 21:11
Ciao ?
Benvenuta. Grazie per i complimenti e per l’apprezzamento del racconto. Spero ti piaccia.
16/09/2019 at 07:54
Scrivi bene e la tua storia è appassionante. C’è tantissima azione. Peccato la discontinuità ad aggiornare. Come ha sottolineato Red, in un racconto piacevolmente intricato come il tuo, risulta impossibile ricordare tutto a distanza di mesi.
Detto questo bravo come sempre.
Solo una precisazione, non si fanno radiografie al cervello (i raggi X non penetrano la scatola cranica, quindi è un esame inutile per studiarlo) ma solo Tac o Risonanze Magnetiche.
In bocca al lupo per il prossimo capitolo.
15/09/2019 at 21:24
Non hai detto a quale opzione corrisponde un pulsante e quale all’altra, quindi nessuno dei due 😛
Ciao! Son passati due mesi ed io non mi ricordo un pippero! Potresti farmi un riassuntino? Grazie ^_^
Ciao 🙂
16/09/2019 at 21:07
ciao ?.
Non ho definito i pulsanti perché ho dato per scontato che rosso sia per no e verde per si.
(P.s. avevo finito i caratteri).
– ALLERTA SPOILER – ALLERTA SPOILER – ALLERTA SPOILER – ALLERTA SPOILER –
Comunque:
– Capitolo 1. Si apre la storia e si incontra Fox che dopo uno sbaglio deve fuggire. La sua fuga si conclude presso l’entrata del blocco 5.
– Nel capitolo 2 siamo entrati nel blocco 5-A dove ha conosciuto Helene e sentito la prima volta parlare di un progetto dopo aver visto capsule di criosonno.
– Nel capitolo 3 si è approfondito il blocco fino all’entrata di Fox nell’area riservata.
– I capitoli 4 e 5 sono dei flashback.
Si scorre indietro di 20 anni, nel 2034. Nel capitolo 4 e 5 Fox è sostituito da un altro personaggio, Halderian che è legato a lui in qualche modo.
– Il capitolo 4 è ambientato in una base dove si inizia a parlare di un progetto e che è necessario che Halderian partecipi. Questo poi succede nel capitolo 5.
– Il capitolo 5 si rivela che è un mondo post apocalittico. 14 anni prima un evento catastrofico e poi una malattia incurabile hanno distrutto il mondo e decimato la razza umana.
Qui viene rivelato che il progetto del capitolo è un progetto di modifica genetica per sviluppare una razza di umani immuni al virus.
Qui Halderian dopo delle vicende diventa direttore del progetto e lo inizia.
– Capitolo 6. Si ritorna al presente e ritorna Fox. Qui è entrato dentro l’area riservata. Sviene però e si ritrova in una visione simile flashback dove vede due uomini discutere sul “progetto”.
Nella visione Fox trova familiarità in un uomo, e nell’ambiente ma non si va oltre.
Si sveglia in un laboratorio dove trova una lettera dove un tizio dice di sapere tutto su di lui e che può dargli le risposte che cerca o dimenticare tutto quello che è successo. Dipende da una scelta.
12/07/2019 at 07:18
Capitolo scorrevole e dinamico. Scrittura che cattura e colpi di scena.
Mi è piaciuta la descrizione sulle catastrofi che dal 2020 in poi hanno colpito la Terra.
Ti confesso che non riuscirei a scrivere nulla di fantascientifico. Ci provai una volta, ma non ne uscii nulla di buono. Mi ingarbuglio in tutti i termini tecnologici e non riesco a scrivere nulla di credibile. Lascio la palla a chi lo fa meglio! Come te per esempio!
15/09/2019 at 14:53
Ciao ?.
Grazie ? sono contento ti sia piaciuto.
La descrizione sul 2020 è stata un po’ difficile da fare conciliando quello che c’era da fare con i caratteri quindi mi piace ti sia piaciuta.
Ciao ?
12/07/2019 at 00:29
Io voto per continuare a seguire Fox anche nel presente, la storia è già abbastanza complessa e preferirei che la matassa si sbrogliasse ancora un po’, cosa che comunque in questo capitolo è già successa con un bello spiegone che non fa mai male. La prima parte del capitolo però credo abbia bisogno di una piccola revisione, c’è qualche problema con i tempi verbali che tendono a cambiare dal presente al passato remoto, e anche in corrispondenza dei dialoghi mancano degli a capo che invece inserisci nella seconda parte. Non so se siano scelte ma credo sia meglio mantenere sempre lo stesso stile per tutto un racconto 🙂
Ciao!
11/07/2019 at 22:46
È passato quasi un mese e ricordo poco di quello che è avvenuto… voto di tornare da Fox 🙂
Ciao 🙂
28/06/2019 at 08:50
Voto continuiamo con la parte successiva.
Trovo che nelle scene di azione e nei dialoghi, tu dia il meglio di te stesso. Il racconto è dinamico e si vede che hai un’idea precisa in testa.
Ci sono ancora tante incognite, ma siamo solo all’inizio. Aspetto di vedere come scioglierai tutti i nodi.
11/07/2019 at 20:59
Ciao Caterina B,
Innanzitutto, grazie per i complimenti. Sentire qualcuno che apprezza le mie scene e i miei dialoghi mi rende sempre molto felice, mi gratifica molto che ti siano piaciuti.
Per l’idea, sì è precisa, anche se non sempre chiarissima da capire ?.
Grazie per la fiducia, e a presto! ?
23/06/2019 at 13:18
ciao Salvo.
Ho finito di leggere il primo capitolo.
Spero di recuperare gli altri tre in un tempo “umano”. Nel frattempo ti consiglio solamente di utilizzare le virgolette originali e non quelle “taroccate” 😉
a presto.
Ilaria
23/06/2019 at 16:38
Ciao Ilaria_Si,
Grazie per essere passata nel mio racconto, mi auguro che il primo capitolo ti sia piaciuto così come lo spero per gli altri 3.
Per quanto riguarda le caporali, ho sempre creduto fossero quelle che tu hai definito “false”, poi qualcuno mi ha commentato quando avevo finito il terzo capitolo mostrandomi quelle giuste e come farle. Se noti infatti il quarto è scritto con le virgole corrette ?.
15/06/2019 at 15:20
Se hai intenzione di ambientare questa storia in ben tre diversi periodi temporali (e in così pochi capitoli!) forse dovresti considerare, se ce la fai, di pubblicarla con un ritmo un po’ più sostenuto, perchè diventa difficile seguirti senza rileggere tutto ogni volta. A tal proposito voto per continuare con la parte successiva, perchè un altro salto temporale potrebbe confondere le idee ancora di più!
16/06/2019 at 02:01
Ciao,
Innanzitutto, scusa se me la sono presa così tanto comoda ma l’ultimo periodo non che fosse facile far quadrare tutto e anche il racconto.
Comunque, scuse a parte, all’inizio pensavo a fare un solo capitolo ma poi mi sono accorto presto che se facevo un capitolo di “spiegone” dovevo collegare tutto, e in 5.000 caratteri veniva fuori la metà scarsa. Prevedo comunque con il seguito (che dovrebbe collegare il 2034 al 2054) di dover finire qui, e cercare di finire o quantomeno mettere una buona conclusione con gli altri cinque capitoli.
Se hai suggerimenti però, o qualcosa che secondo te dovrei approfondire bene nell’altro capitolo, scrivimeli pure in un commento che aiuterebbero.
13/06/2019 at 23:25
ciao salvo,
il tuo stile di scrittura mi piace molto. Nonostante tu sia giovane trovo che scrivi molto bene.
13/06/2019 at 20:21
L’incipit diretto mi piace. Non ti perdi in sottotrame e vai dritto al punto.
Voto per la parte successiva!
13/06/2019 at 11:16
Continuiamo con la parte successiva. Non è che ci abbia capito molto su quello che è successo, ma mi sembra un gran casino 😉
Ciao 🙂
13/06/2019 at 11:45
È un casino voluto ?.
Ho scelto di usare questo pezzo enigmatico piuttosto che rendere le cose chiare spiegando tutto per poterlo poi collegare bene agli altri due pezzi che compongono il passato di Fox (O dovremo dire Dottor Halderian).
Infatti la storia si compone dal 2054 nel passato in tre modi:
35 anni prima (2019. 15 anni prima del 2034)
20 anni prima (2034. Questo 4º episodio)
La parte successiva
28/04/2019 at 09:57
Complimenti. Per la tua giovane età scrivi molto bene e sei molto in gamba soprattutto nelle scene di azione.
Normalmente non seguo la fantascienza. Prediligo altri generi. Tuttavia, quando un racconto è ben scritto, catalizza subito la mia attenzione.
25/04/2019 at 01:44
Penso sia ora di cominciare a chiarirci un po’ le idee raccontando la storia di Fox 🙂
25/04/2019 at 01:11
La storia di Fox!
Dal finale si direbbe tutta una trappola, ordita fin dall’inizio… uhm…
Per caporali intendono questi segni: « »
Si fanno attivando gli “ulteriori tasti” nella barra e quindi “inserisci simbolo/carattere”. La scorciatoia da tastiera conosco solo quella linux: AltGr segno di minore ed AltGr segno di maggiore.
Ciao 🙂
18/03/2019 at 19:24
Ciao.
Innanzitutto grazie per la critica costruttiva. Questi commenti mi aiutano a capire cosa potrebbe essere migliorato, e quindi come riuscire sempre a offrire qualcosa di sempre migliore.
Allora, rispondo ai tuoi consigli sullo stile:
– Per lì e a fianco, non ho giustificazioni, errore mio.
– Mentre invece per le “D eufoniche” non ho ben compreso a cosa ti riferivi; poi riguardo all’utilizzo delle caporali al posto di <>, conosco questi segni come le caporali, poi non so se ho sbagliato ma se cerco le caporali dicono tutti che sono quei segni.
– Fox non sa cosa digitare sulla tastiera. Cito da quanto ho scritto “Premette qualche tasto a caso sperando in qualcosa, ma non successe nulla.” Il fatto che premendo abbia attivato Helene è puramente casuale, perché appunto lui non sapeva cosa premere.
– L’essersi venduti delle cavie si deduce dal fatto che essendo accomunate tutte da quella malattia, di facilmente intuibile pericolosità vista la sicurezza, hanno deciso di vendersi alla Exenor per essere in qualche modo utile, piuttosto che morire uccisi dalla malattia. Forse qui sono stato poco chiaro, ma non volevo perdermi troppo in dettagli.
– “Un lungo rettangolo verso l’estremo destro era buio” al momento in cui ho scritta mi sembrava ideale per descrivere le dimensioni e l’ubicazione di quella sezione, ma adesso vedendolo dopo un pò mi sembra forse ambiguo, e di certo migliorabile come suggerito.
– “Sentiva che quelle non erano le prime volte” Ho usato il plurale per tutte le volte che aveva sentito del progetto da quando era entrato in quella sala, e poi per la sensazione di averlo sentito altre volte in passato.
– “E come aveva fatto finora” ecco questo è l’aspetto più comico di tutto. Qui non si è trattato di scelte di stile, ma di caratteri. Erano rimasti pochi caratteri e dovevo ancora scrivere una frase oltre a quella e quindi non potevo allungarla.
18/03/2019 at 11:56
Ciao Salvo,
Un buon incipit, seguito da un buon secondo episodio.
Il plot é interessante e lo stile é affilato al punto giusto, tuttavia – proprio perché la storia merita attenzione – vorrei farti notare qualcosina:
Hai scritto (e ripetuto) Affianco, anziché A fianco.
Usato li anziché lì
dovresti evitare le D eufoniche e utilizzare le caporali al posto dei segni maggiore e minore… ?
Attenzione alle incongruenze, soprattutto nel secondo episodio. Per esempio:
Come sapeva cosa digitare sulla tastiera, una volta entrato nella sala sconosciuta?
Da cosa ha dedotto che le cavie nelle capsule si sono vendute?
“Un lungo rettangolo verso l’estremo destro era buio” questa frase mi suona male, tu che ne dici??
“Sentiva che quelle non erano le prime volte”… perché al plurale?
“E come aveva fatto finora” … forse meglio fino a quel momento?
Forse non hai riletto prima della pubblicazione, molti autori lo fanno, perché si ha un po’ tutti la voglia di pubblicare una volta terminato di scrivere. Ma una bella lettura, magari a voce alta, può sempre essere d’aiuto?
Prendi questi consigli per quel che sono, la storia merita o non avrei perso tempo a leggerla e in maniera così attenta. ?
Aspetto il terzo episodio e ti auguro un’ottima giornata!
18/03/2019 at 19:25
Ciao.
Innanzitutto grazie per la critica costruttiva. Questi commenti mi aiutano a capire cosa potrebbe essere migliorato, e quindi come riuscire sempre a offrire qualcosa di sempre migliore.
Allora, rispondo ai tuoi consigli sullo stile:
– Per lì e a fianco, non ho giustificazioni, errore mio.
– Mentre invece per le “D eufoniche” non ho ben compreso a cosa ti riferivi; poi riguardo all’utilizzo delle caporali al posto di <>, conosco questi segni come le caporali, poi non so se ho sbagliato ma se cerco le caporali dicono tutti che sono quei segni.
– Fox non sa cosa digitare sulla tastiera. Cito da quanto ho scritto “Premette qualche tasto a caso sperando in qualcosa, ma non successe nulla.” Il fatto che premendo abbia attivato Helene è puramente casuale, perché appunto lui non sapeva cosa premere.
– L’essersi venduti delle cavie si deduce dal fatto che essendo accomunate tutte da quella malattia, di facilmente intuibile pericolosità vista la sicurezza, hanno deciso di vendersi alla Exenor per essere in qualche modo utile, piuttosto che morire uccisi dalla malattia. Forse qui sono stato poco chiaro, ma non volevo perdermi troppo in dettagli.
– “Un lungo rettangolo verso l’estremo destro era buio” al momento in cui ho scritta mi sembrava ideale per descrivere le dimensioni e l’ubicazione di quella sezione, ma adesso vedendolo dopo un pò mi sembra forse ambiguo, e di certo migliorabile come suggerito.
– “Sentiva che quelle non erano le prime volte” Ho usato il plurale per tutte le volte che aveva sentito del progetto da quando era entrato in quella sala, e poi per la sensazione di averlo sentito altre volte in passato.
– “E come aveva fatto finora” ecco questo è l’aspetto più comico di tutto. Qui non si è trattato di scelte di stile, ma di caratteri. Erano rimasti pochi caratteri e dovevo ancora scrivere una frase oltre a quella e quindi non potevo allungarla.
18/03/2019 at 00:36
“E come aveva fatto finora, agì. Nel solito modo strano e complesso che aveva lui di vedere le cose.” Accetta la proposta di Helene!
Sempre più incuriosito 🙂
Ciao 🙂
03/03/2019 at 20:26
Ciao è benvenuto
Hai reso l’atmosfera di tensione.
Due cose mi hanno lasciato perplessa: come mai aveva studiato la situazione 10 volte e non aveva un piano di fuga? Come fa a “pensare” alle imprecazioni anziché imprecare e basta, quando è tra la vita e la morte e sta correndo?
Esperimenti
03/03/2019 at 20:49
Ciao anche a te.
Allora.. qui devo avere sbagliato io omettendo alcuni dettagli mentre scrivevo, ma rimedio subito:
Quindi, Fox non ha mai pensato ad avere un piano di fuga perché li nonostante tutto era al sicuro da quello per cui stanno cercando una cura. Sembra stupido, ma la fuga è qualcosa a cui non ha mai pensato per via del fatto che solo li sapeva che sarebbe sicuramente sopravvissuto; considerando la fuga solo come un modo per salvarsi da una situazione disperata.
Per le imprecazioni allora preferiva solo pensare prima di tutto per essere silenzioso, poi perché concentrarsi su quello lo avrebbe distratto dal ricordarsi quali potevano essere le aree più sicure della struttura o che potessero portare direttamente fuori.
Be che dici, basta?
03/03/2019 at 19:15
Mi piacciono molto gli inizi in cui non si perde tempo, che ti sbattono dritto in una situazione senza darti troppe spiegazioni. Ti puoi immedesimare senza che ti siano riversati addosso troppi dettagli ma avendo chiaro quello che succede, ed è quello che ho apprezzato di questo capitolo. Lo stile asciutto e scorrevole va benissimo per una storia come questa, occhio solo alle ripetizioni 🙂
Per la scelta, io dico esperimenti!
03/03/2019 at 20:01
Ciao! Innanzitutto sono contento che la storia ti stia piacendo in tutti gli aspetti.
Unica cosa per le ripetizioni: non mi piace troppo usarle ma a volte sono proprio necessarie.
Se a volte non ripeto non riesco ad esprimere il concetto che voglio comunicare nella sua completezza.
03/03/2019 at 13:07
Esperimenti sulla cura: lasciamolo ancora un po’ sulle spine e vediamo di saper noi qualcosa su questo laboratorio e sul suo fallimento 🙂
L’inizio è al cardiopalma e si prospetta interessante: vediamo dove ci porti 🙂
Ciao 🙂
03/03/2019 at 19:54
Ciao! Grazie per la fiducia e spero ti piaccia.