Pecore nere
Ho sempre saputo di essere la preferita della prozia Tilde, lei di sicuro è stata la mia. Il resto della famiglia l’ha spesso evitata, ma lei era vedova, non aveva figli, e con l’apertura del testamento alle porte sono venuti tutti al funerale: mio padre, la sua ex moglie (che poi sarebbe anche mia madre), i miei fratelli, gli zii, i cugini. Tutta gente che farei a meno di vedere. La prozia e io eravamo le pecore nere della famiglia, essere rimasta l’unica mi fa sentire sola.
Il funerale è pieno di gente vestita a lutto. È un peccato, perché siamo immersi nella natura ed è una giornata bellissima; “Tille”, come l’ho chiamata fin da piccola, avrebbe amato il mio cappotto arancione.
La farò breve: per quanto mi riguarda la funzione è una carrellata di occhiatacce, commentini acidi e sorrisetti falsi che arrivano da ogni parte. Madre cerca di attirare la mia attenzione digrignando i denti: “Anna Sara, cosa ti sei messa? Ma non ti vergogni?” Non le rispondo, dopo trent’anni ho capito che l’unico modo per non litigare con madre è ignorarla. Per la cronaca, Tille avrebbe capito e avrebbe riso.
La bara è chiusa, non come si vede nei film, e quasi sento la prozia che si lamenta: non le sono mai piaciuti gli spazi stretti. Il prete, dopo le letture, dice un sacco di stupidaggini su di lei, trasformandola in una donnina pia e incredibilmente buona. Nella mia testa, io e Tille ridiamo come matte; lei fa anche un commento acido sul parrucchino del don e questo mi fa ridere davvero.
Il disprezzo nei nei miei confronti è totale, esco dalla chiesa mentre il don commenta poco convinto “…ognuno esprime il dolore a modo suo, non sta a noi giudicare.”
Una volta fuori mi rendo conto che non sono pronta a dire addio, non ho nessuno che mi dia conforto e ho paura. Comincio a camminare, in salita. Devo essere uno spettacolo: Tille, che mi ha amata più di tutti nella mia vita, mi chiamava la sua piccola balenottera. Dopo pochi passi sono già stanchissima e sudata; penso di fermarmi, per togliere il cappotto, invece continuo. Capisco dove sto andando a metà percorso.
La prozia ha fatto una morte orribile: un pomeriggio ha deciso di fare una passeggiata del bosco, accompagnata solo dal suo bastone. L’hanno trovata cinque giorni dopo, venti metri sotto il sentiero, impigliata in un arbusto e mezza mangiata da qualche animale. In realtà il medico ha detto che deve essere morta sul colpo, ma non si può mai essere sicuri di queste cose. Comunque è lì che sto andando, dove la zia è caduta.
Arrivo che non ho più fiato e resto ferma sul ciglio del sentiero, col rischio che il terreno mi frani sotto i piedi. Per un momento ci spero.
Senza pensarci troppo torno indietro di qualche passo: c’è una stradina ormai abbandonata che scende nel bosco, un paio di curve e scompare tra le ortiche. Proverò lo stesso.
Dieci minuti e sono arrivata al fiume: sono sporca, ammaccata da un paio di cadute e piango. Eppure l’ho trovato, anche se non lo stavo cercando: il bastone di Tille mi aspetta ai piedi di una betulla.
-Lei si fidava di te…- lo rimprovero. Decido comunque di perdonarlo, avrò bisogno di lui per tornare.
Anna Sara torna al cimitero. La aspetta...
- Un uomo che non ha mai visto (33%)
- Una vecchia amica della prozia Tilde (50%)
- La famiglia ostile (17%)

12/09/2020 at 17:00
Chi va piano va sano e va lontano. Non si può nascondere che ce ne hai messo di tempo, ma ce l’hai fatta. Nonostante il tempo passato mi è bastato leggere il capito precedente per mettere tutti i tasselli in ordine nella mia testa, ed è ma cosa positiva, vuol dire che avevi delineato i personaggi e le scene talmente bene da mantenerli vividi nella memoria.
Io nel frattempo sto scrivendo un altro racconto qui su the incipit e se vorrai dare un’occhiata alla mia biografia vedrai che c’è un’altra novità.
Al prossimo racconto
12/12/2019 at 12:17
Vorrei che si svegliasse!
Ciao! Sono molto contenta di ritrovarti. Ti abbiamo attesa, ma sei più che la benvenuta (anzi, ben tornata!). Non vedo l’ora di leggere il finale, Vanni mi sa di colpevole a pieno. Vediamo come si ricompongono tutti i tasselli del puzzle! A presto!
30/11/2019 at 21:41
Ti sei fatta attendere un bel po’ ma ne è valsa la pena. Gestisci i dialoghi molto bene. A questo punto non vedo l’ora di capire cosa è successo. Ci penso ma non cibriwsxo
29/05/2019 at 11:46
Io andrei a interpellare il padre, ma sono in minoranza.
credevo di aver già votato e commentato giorni fa, quando ho letto il capitolo: aiuto, la mia testa perde colpi! 🙂
26/05/2019 at 15:05
All’inizio ho avuto difficoltà ad accettare il tempo presente, ma andando avanti con la lettura era coerente, e alla fine mi è entrato in testa. Non so se è il tuo modo di scrivere, ma credo che talvolta qualche descrizione in più non guasti. un po’ troppo dialogata la storia, ma comunque comprensibile.
26/05/2019 at 13:30
Bello il suggerimento che il giallo, dato ormai per scontato, possa non essere poi effettivamente tale (anche se secondo me un colpevole c’è). Più che Paola a me non convince il padre della protagonista, già in un capitolo precedente si era accennato a questa ipotesi. Forse bisognerebbe fargli qualche domanda…
26/05/2019 at 11:06
Sempre un ottimo lavoro. Neanche a me convince del tutto Paola e ritengo perciò che sia arrivato il momento di sentire cosa ha da dire Giorgia.
I limiti di spazio non sembrano farti troppo soffrire: te la cavi sempre egregiamente, riuscendo a darci tutte le informazioni necessarie in poche righe. Grande capacità di sintesi! A presto.
25/05/2019 at 23:20
Ciao. Ho trovato eccezionale la prima descrizione. Ho visto me stessa, da bambina, a fare esattamente quelle cose. Eccezionale.
Non si vede il numero dei caratteri che usi, ma ho La sensazione che siano molto meno di quelli a disposizione. Forse mi sbaglio, ma se non è cosi ti suggerisco di ampliare i capitoli. Quando ci si immedesima nel capitolo … è già finito
Continua così
25/05/2019 at 13:11
Non so perché ma questa Paola mi convince poco. Voto “va in ospedale a trovare Pamela e per parlare con Giorgia” anche se mi piacerebbe che andasse presto a caccia di indizi. Tutto continua a essere molto interessante e ben scritto… mi è preso un colpo accorgendomi che mancano solo due capitoli alla fine! Mi chiedo se i mie sospetti siano fondati o del tutto fuori pista. Spero di scoprirlo presto!
25/05/2019 at 12:28
Io andrei a parlare con Giorgia.
Ti leggo volentieri brava; (Anche la ricetta della torta che potrebbe sembrare superflua è un modo per allontanare un attimo la ragazza dai problemi e quindi è ben accetta).
18/05/2019 at 18:50
va da sola. Peccato le poche battute a disposizione, sembra che qualcosa sia taciuto per mancanza di spazio. Esercizio di sintesi. Ottimo, seguo🙋 ciao
25/05/2019 at 11:02
Sì, verissimo: il settimo capitolo è stato tagliato parecchio. A presto
14/05/2019 at 18:37
Chiaramente non può essere stato Vanni, sarebbe troppo facile visto che tutti gli indizi sono contro di lui: ha ucciso Tille per prendersi i soldi che non voleva prestargli, poi ha tentato di uccidere Pamela visto che l’eredità è andata in gran parte a lei, senza contare che l’alibi di zia Betty non sembra molto solido.
Comunque complimenti, a mio parere stai gestendo la storia in maniera perfetta, aggiungendo ogni volta elementi senza però svelare troppo!
25/05/2019 at 11:01
Grazie! Mi fa piacere che tu Stia cercando di risolvere il mistero, alla prossima 😀
14/05/2019 at 13:50
Diciamo che va da sola, che Nicolò ha del lavoro da fare, mi sembra.
Tanti sospetti, molti rancori, pochi indizi. Un giallo molto coinvolgente, capitolo dopo capitolo.
Ho dei dubbi su quanto raccontato da Giovanni, ma forse è l’atmosfera di sospetti generalizzati che mi suggestiona 🙂
25/05/2019 at 10:59
In realtà è domenica, quindi Nicolò avrebbe il tempo di andare con Anna Sara. Sono contenta che ti piaccia, siamo quasi alla fine quindi presto la verità sarà svelata. 🙂
14/05/2019 at 09:31
Ciao Quante Storie,
il mistero s’infittisce, molto bene. Tutti sono sospettabili, ma chi è l’assassino, io non ne ho idea; direi che stai facendo un buon lavoro. Il racconto, tra l’altro, è ben scritto e scorre che è una meraviglia.
ti segnalo due refusi, giusto per trovare proprio il pelo nell’uovo:
…”perché l’ha fatto tu” (perché non l’HAI fatto tu)
…”Prima nella sua dépendance, poi nel bosco, l’ha sentito gridare…” (l’ha SENTITA gridare)
Ciao e alla prossima!
25/05/2019 at 10:53
Grazie per le segnalazioni, sono contenta che il racconto ti piaccia. A presto
14/05/2019 at 09:28
Ci dai delle informazioni chiare e pacate, lasciando il lettore libero di fare le proprie congetture, senza interferenze. Non è una cosa per niente facile. Brava. A me comincia a non piacere la Zia Betty, penso che nasconda qualcosa.
25/05/2019 at 10:52
Grazie, ormai ci siamo quasi 🙂
13/05/2019 at 00:58
Sbem! Ci hai stesi tutti… gran bel colpo. 😮
Naturalmente concordo con i loro sospetti, “due cadute in una settimana” e nello stesso luogo, aggiungerei. No no, non ce la beviamo.
Storia sempre più interessante e ben gestita, i complimenti ormai sembrano scontati ma non mi dispiace ripeterteli. Te li meriti.
13/05/2019 at 23:24
Sbem 😆 Sono proprio contenta che ti sia piaciuto!
11/05/2019 at 17:46
Gran bel colpo di scena, molto efficace! Ero tentato anch’io di farla parlare subito con Vanni, ma ho preferito che ci dorme sopra con la speranza che poi riferirà a Nicolò
13/05/2019 at 23:22
Ciao Lorenzo, grazie! 😀
10/05/2019 at 19:55
La tela del giallo ha una trama sempre più fitta. Molti sospetti, ci vuole attenzione. La nostra Anna deve riflettere. Avanti così, brava 🙋
13/05/2019 at 23:19
Grazie fenderman, alla prossima!
10/05/2019 at 08:03
Ciao Quante Storie,
chissà come mi ero persa un capitolo, ma ho recuperato in fretta. I tuoi scritti si leggono di volata, scorrevoli come sono. 🙂
Bene, molto interessante in due episodi sono successe molte cose, e il colpo di scena sul nome è reso molto bene. Non ho appunti da fare, mi è piaciuto tutto perciò ti rivelo il mio voto: parla con il fratello e ti saluto.
Alla prossima!
13/05/2019 at 23:18
Grazie di essere tornata e per i complimenti. Mi sto proprio divertendo a scrivere questo giallo! A presto 🙂
09/05/2019 at 23:57
Le soddisfazioni ci sono sempre, non dubitare.
Se ho capito il carattere di Anna non aspetterà un secondo di più e andrà a parlare con il fratello.
Il mistero si infittisce
A presto
13/05/2019 at 23:16
L’avrei detto anch’io, ma la votazione l’ha resa riflessiva 🤭
08/05/2019 at 19:36
Voto anch’io per l’amico, non mi sembra il caso di continuare a infierire sulla povera Anna Sara 😂
Comunque si prosegue su livelli molto alti, leggerti è sempre un piacere!
09/05/2019 at 21:26
In effetti le serviva un alleato… Grazie mille, sono davvero felice che tu legga con piacere
08/05/2019 at 17:26
Mi aspettavo una domanda sull’incidente, invece questa mi spiazza.
Vada per l’amico, finora le hai messo intorno solo gente che non l’apprezza 🙂
Direi che non ci hai dato abbastanza indizi, o forse troppi, per avere un sospetto. Vediamo dove vuoi portarci. A presto
09/05/2019 at 21:24
Ho provato a immaginare una domanda sull’incidente ma con le risposte rischiavo di perdermi del tutto la storia. Ho dovuto ripiegare su qualcosa di meno centrale nella trama 😅
08/05/2019 at 12:52
Vado a istinto: un grande amico!
Sarà successo qualcosa alla povera Pamela? Spero di no. Oppure uno degli odiosissimi familiari c’è rimasto secco?
Continuo a pensare che la tua sia una delle migliori storie che sto leggendo al momento, grazie a Dio aggiorni rapidamente. E se la brevità dei capitoli è il prezzo da pagare, ben venga! 😉
09/05/2019 at 21:19
Grazie Valentina. Purtroppo avevi visto giusto, Pamela sta facendo la fine di Tilde. O no?
Grazie dei complimenti! Scrivere qui mi serve da esercizio, quindi cerco di aggiornare spesso. A presto anche con la tua storia?
13/05/2019 at 01:03
Sì, finalmente ho aggiornato anch’io, ho avuto difficoltà a tenermi nei caratteri 😅 Ogni volta un’impresa!
08/05/2019 at 09:09
Sempre scritto molto bene, ma se penso che è un giallo mi aspetto di voler scoprire chi è l’assassino fra vari possibili personaggi con un movente. Siamo a metà, e oltre un piccolo sospetto su Giorgia, non si è visto altro.
Poi può essere che vuoi mettere insieme tutto in una volta. Aspetto il seguito
09/05/2019 at 21:14
Creo che sia una questione di gusti: questa storia non ha i ritmi incalzanti e gli intrighi di una spy story, ma perché ho preferito che fosse così. Magari questo capitolo ti darà più soddisfazioni. Fammi sapere 🙂
08/05/2019 at 08:41
Ciao di nuovo! Mi piace sempre di più Anna Sara, la “pecora nera” della famiglia. Ho optato per il primo amore (la solita romantica).
A presto!
09/05/2019 at 21:10
Sono contenta che continui a piacerti! Niente primo amore, ma Nicolò è un ottimo amico. E poi chissà…
07/05/2019 at 20:40
sono su questa piattaforma da poco e scopro una scrittura piacevole e “garbata”: ti viene voglia di continuare. Avanti allora con le agende, il notaio verrà lui a cercarti vedrai. Brava, brava🙋
07/05/2019 at 22:25
Garbata, che bel complimento, grazie! Sono contenta che tu abbia voglia di continuare a leggere. A presto
07/05/2019 at 13:53
Credo sia opportuno che dal notaio faccia almeno un salto, per avere informazioni veritiere. Poi potrà iniziare l’indagine e scoprire in che situazione si trovi la cugina!
07/05/2019 at 22:27
Le cose sono andate proprio così, ora possiamo passare alle cose serie 😉
06/05/2019 at 15:49
Andrà dal notaio, immagino che voglia qualche informazione, e non mi sembra il caso di chiederle alla famigliola affettuosa 🙂
Mi ero persa un capitolo, ho recuperato.
Attenta a non concentrarti su troppi personaggi: poi rischi di faticare a gestirli 🙂
07/05/2019 at 22:31
Si aggiungerà ancora un personaggio, non me ne volere, ma il tuo commento mi ha ispirato l’elenco dei nomi nella descrizione dell’autore. Spero ci aiuti a non confonderli, perché in effetti sono parecchi 😀
06/05/2019 at 11:26
Secondo me è più logico che continui a leggere il diario, visto che ormai per il testamento è tardi, ma a quanto pare sono in minoranza 😂
Questa Giorgia mi convince molto poco, mi sa tanto che il suo segreto (e il suo improvviso interessamento) era solo una bufala per racimolare altri quattrini. O forse ci stai depistando? Vedremo… 😁
07/05/2019 at 22:34
Ovviamente non ti darò indizi, ma sono contenta che la storia ti porti a fare domande e supposizioni. Scopriremo presto la verità!
06/05/2019 at 09:22
Ciao Quante Storie,
uhm… e così la cara Giorgia chiedeva prestiti alla prozia, il mistero si infittisce. Direi che, nonostante tutto, Anna Sara dovrebbe fare un salto dal notaio, almeno per far presente che è ancora in zona. Una famigliola interessante e piena di sorprese, sono curiosa di vedere cos’altro salterà fuori.
Bella la trovata dell’agenda, anche se ho trovato un po’ forzato il dover portare il bastone fin nella stanza della zia, anziché metterlo semplicemente a riparo dentro casa; è pur vero che quando ci si trova in situazioni luttuose e si soffre per la persona persa, il sentimentalismo prende il sopravvento e i gesti possono trasformarsi in piccoli momenti di dolcezza. Ecco mi sono risposta da sola 🙂
Alla prossima!
07/05/2019 at 22:43
Farle portare il bastone in camera di Tilde mi serviva per trovare l’agenda, ma ho immaginato che volesse mettere l’oggetto al riparo dagli altri, oltre che dal temporale. Un gesto illogico ma sentimentale, come dici tu.
Grazie del commento comunque: mi interessa scoprire le incongruenza tanto quanto gli errori di grammatica
06/05/2019 at 00:03
Questa volta ti sei soffermata di più sulle descrizioni, ma sempre col tuo stile spigliato e pulito.
Siamo quasi a metà. Cosa sarà successo?
Indurre il lettore a sospettare qualcosa, per poi magari sbagliarsi, sarebbe un’idea per aumentare la suspense. Ma l’autrice sei tu. Continua così
07/05/2019 at 22:46
Vedremo 😀 Grazie dei consigli, a presto
05/05/2019 at 21:47
Si si! Facciamola andare dal notaio! È il punto di partenza migliore…avrà tempo dopo per scoprire più cose possibile!
Il capitolo mi piace come tutti gli altri. Good job, my friend 🙂 a rileggerci!
07/05/2019 at 22:48
Felice che ti sia piaciuto, ora che Anna Sara è andata dal notaio può concentrarsi su problemi più gravi… 😉
05/05/2019 at 16:34
Ciao!
Il tuo è uno dei modi di scrivere più interessanti tra i racconti che ho letto su questo sito: scorrevole, periodi brevi e netti, rendi benissimo la situazione e il carattere di Anna Sara, così diversa rispetto a tutti gli altri. Secondo me, lei arriverà puntuale, per rispetto alla prozia che tanto amava e perché non vede l’ora di sapere cosa le è rimasto di Tilde. A presto, continua così!
05/05/2019 at 21:24
Ciao Carlotta, grazie infinite. Mi spiace che Anna Sara abbia saltato la lettura del testamento (è una delle cose interessanti dello scrivere qui: avevo immaginato una scena dal notaio, ma le cose sono andate diversamente) però scopriremo presto cosa le spetta 🙂
04/05/2019 at 17:18
Non ce la vedo, a non partecipare alla lettura del testamento, secondo me arriva in ritardo per sorbirsi i parenti il meno possibile. Capitoli scorrevoli e ben narrati; nei primi due i periodi sono brevissimi, sincopati, pensavo fosse una caratteristica del tuo stile, e forse almeno in parte è così, ma devo dire che sono molto efficaci nel descrivere l’atteggiamento di Anna Sara: brusco, senza fronzoli, essenziale. In questo terzo capitolo, poi, con poche pennellate, hai reso bene le tensioni e gli odi di un’intera famiglia, brava. Ho anche notato che questo ultimo cap. è più lungo degli altri. Ti suggerisco di sfruttare sempre fino all’ultimo carattere: cinquantamila battute non sono molte, soprattutto per un giallo, e se non le gestisci bene, noi lettori rischiamo di non scoprire mai chi è l’assassino 😀
Ciao, a presto
05/05/2019 at 21:19
Ciao 😀 In effetti le frasi brevi e l’assenza (quasi) di descrizioni mi vengono naturali, quindi sto assecondando questo andamento. La lunghezza dei capitoli invece varia, ma una volta che ho scritto tutto ciò che avevo in mente non mi sento di aggiungere altro. Anzi: butto giù la storia in maniera stringata e, prima di pubblicare, sfoltisco ancora… Conto però di seminare abbastanza indizi da far intuire la verità.
Grazie di aver letto e commentato
04/05/2019 at 07:44
Ciao e benvenuta.
Un bell’inizio, anche se arrivo un po’ in ritardo e mi sono persa la facoltà di scegliere un paio di opzioni. La scrittura è semplice e scorrevole, i refusi all’inizio te li hanno già segnalati, dunque a me rimangono i complimenti: brava.
Madre mi fa un po’ sorridere perché mi ricorda la madre di Jean Claude (mai dire… ), ma tutto il resto rende benissimo l’idea della situazione. Le battute sono sagaci e ben riuscite, bella l’ultima battuta di Madre nel finale del terzo episodio.
Direi che Anna Sara potrebbe arrivare in ritardo e speriamo che la casa di Tille vada a lei.
Ancora complimenti e alla prossima!
05/05/2019 at 21:08
Ciao! Sì anche io ho pensato a Jean Claude rileggendo il primo episodio, ma non mi dispiace che tutta quest’acidità abbia un risvolto comico. Grazie di essere passata, a presto
04/05/2019 at 00:05
Io trovo invece che tu scriva sempre benissimo, una delle migliori penne che girano qua sopra!
Voto “sarà puntuale”: hai dato a intendere che tiene troppo alla casa per scegliere di non partecipare, stesso motivo per cui non ce la vedo ad arrivare in ritardo.
A presto, spero! 🙂
05/05/2019 at 21:04
Grazie mille, che bel complimento mi hai fatto! Purtroppo Anna Sara si è distratta 😅 però, se volete, facciamo ancora in tempo ad andare dal notaio…
03/05/2019 at 21:54
Io sono alla mia prima esperienza, non so se ti sto consigliando una cosa essenziale, ma nella lettura dei dialoghi, a volte, faccio un po’ di fatica a capire chi parla. Qui per esempio: “Non fare l’acida, oggi ci hai messi tutti in imbarazzo al funerale con quel ridicolo cappotto. Per non parlare del tuo comportamento.”
Ecco che Teresa, orgoglio di nostra madre, scende in campo.
Dopo si capisce, ma per un attimo ho pensato che la frase di Teresa fosse la successiva. Magari se non andassi a capo sarebbe più immediato. Se mi sto sbagliando correggetemi.
Per il resto hai uno stile molto dinamico e spigliato.. Madre e sorella usati come nome proprio lo trovo fantastico
03/05/2019 at 22:14
Hai assolutamente ragione: è la prima volta che gestisco un dialogo con più di due personaggi ed è stata una faticaccia! Oltretutto avevo scritto circa il doppio delle battute e tagliando qualcosa si è perso. Grazie del consiglio, starò più attenta alla chiarezza del”chi dice cosa” la prossima volta 😉
02/05/2019 at 15:16
Voto anch’io per la lite collettiva, non è quello che mi suona più naturale però mi sembra più divertente 😂
Comunque capitolo sullo stesso livello del primo, cioè molto alto. Preferirei anch’io fossero più lunghi, ma proprio perché sono scritti benissimo!
03/05/2019 at 20:28
Grazie mille per i complimenti! Capitolo lungo + lite, sei stato accontentato 😉
01/05/2019 at 21:57
Parenti serpenti 🤣 per me devono litigare fra di loro, magari proprio per il testamento.
Ti consiglierei di fare episodi un po’ più lunghi.
Alla prossima
03/05/2019 at 20:25
Grazie del consiglio. Solitamente sono piuttosto stringata, ma stavolta ho dovuto tagliare parecchio per restare nel limite delle battute. Si vede che le liti mi ispirano 😂
01/05/2019 at 20:03
Visto che qui si intuisce del torbido, immagino che la cugina non sia la sola parente subdola e dico che tentano/fingono un riavvicinamento.
Sempre molto carino, davvero. Ti consiglierei di aspettare qualche giorno in più tra la pubblicazione di un capitolo e l’altro, per dare tempo a più gente di leggerti.
A presto 🙂
03/05/2019 at 20:23
Grazie! In questi giorni ho avuto tempo, ma per i prossimi capitoli credo ci vorrà di più. Chissà che nel frattempo non si aggiunga qualche lettore 😉
01/05/2019 at 17:54
Altro bel capitolo, per fortuna aggiorni in fretta, con i gialli non si può aspettare troppo! 😂 Quindi la cugina Giorgia non ci convince, eh? Voto per una bella lite di famiglia, sento che l’atmosfera è destinata a surriscaldarsi. A presto! 🙂
03/05/2019 at 20:20
In questi giorni ho avuto un po’ di tempo libero in più, cercherò comunque di mantenere un buon ritmo… E lite famigliare sia!
30/04/2019 at 15:16
L’uomo che non ha mai visto mi ispira molto.
famiglia odiosa e deliziosa (anche se “balenottera” è un nomignolo poco simpatico XD) zia “strana” defunta che già manca, un testamento e qualche domanda. davvero un incipit intrigante.
Leggerti è stato un piacere
01/05/2019 at 15:39
Ho dovuto virare sulla vecchia amica, magari terrò l’uomo misterioso per un altro momento… Grazie dei complimenti 🙂
30/04/2019 at 14:26
grazie, mi sono impersonato perché ognuno di noi ha idealmente da qualche parte in parente come Tilde, quello che vorremmo inconsciamente essere tampinati da una famiglia inesistente oppure odiosa. Poi quell’assaggio di avventura nel bosco piace anche a me….Ti serve una vecchia amica depositaria di chissà quali verità mai dette.
Alla prossima!🌻
01/05/2019 at 15:36
In effetti è il turno della vecchia amica… Sono contenta che ti sia piaciuto, grazie!
30/04/2019 at 14:01
Ma che bell’incipit! Mi piace il tuo stile, è maturo e divertente. Anche la caratterizzazione dei personaggi, diretta e senza troppi giri di parole. Seguo! Voto per “un uomo che non ha mai visto” perché la sua famiglia mi ha già seccata ahah Complimenti ancora, a presto! 🙂
01/05/2019 at 15:33
Grazie mille! 😀
30/04/2019 at 09:47
Benvenuto o benvenuta. La storia scorre bene, i dettagli fatti scoprire durante la narrazione. Ti consiglio solo di rileggere prima di inviare, ci sono un paio di errori di battitura.
Aspetto il proseguo
30/04/2019 at 10:49
Grazie mille del commento e del consiglio, in effetti li ho trovati… non si possono più correggere, vero?