Dove eravamo rimasti?
LONTANO DALLA LUCE
Il silenzio riempì la cantina. Sir Gofred non rispondeva e persino i rumori che le pareva d’aver sentito dal piano di sopra tacevano. Justine accostò l’orecchio alla porta tentando di percepire voci o rumori…
TUNK!
Sobbalzò. Il tonfo proveniva da dietro di lei, dall’interno di una delle botti di vino incassate nel muro. Battendo sul coperchio suonava vuota. La aprì. Dentro la botte, un piccione con un’ala slogata zompettava intontito, ma lo sguardo di Justine lo superò e si perse nel buio di un lunghissimo passaggio che finiva chissà dove, celato nella parete dalla botte. Un tunnel segreto dei tempi della guerra, realizzò, come ce n’erano anche al di sotto della roccaforte: tutti sigillati, o così pensava.
Justine decise di rischiare e s’inoltrò nel corridoio di pietra, immersa nella totale oscurità: infine, riemerse in una notte di luna calante, da qualche parte nella pineta intorno al villaggio, in una gola boscosa di certo molto difficile da individuare persino conoscendo la strada. Ai suoi piedi, un tappeto di pallidi fiori pervinca. Li riconobbe: anemorsis, un tempo utilizzati dai Mangiafuoco per preparare i loro fumi allucinogeni. E ne riconobbe l’odore, che aveva sentito recentemente. Questo rispondeva ad alcune delle sue domande.
Justine mosse qualche passo cauto, poi, mentre scrutava nelle tenebre cercando di orientarsi, si rese conto che qualcuno o qualcosa la scrutava a sua volta.
La vecchia, coperta solo da un consunto mantello di pelle e piume, se ne stava tra i cespugli a guardarla con occhi vuoti, ma non ciechi. Era la seconda volta che incontrava un habimal, ma non si sorprese: immaginava che tutti quegli uccelli che seguivano lei e i suoi da quando avevano messo piede in quella regione dovessero rispondere a uno di loro. La stupirono invece le sue condizioni: era così grinzosa e gobba che quasi s’aspettava che camminasse a quattro zampe. La donna si sosteneva con un grosso bastone di faggio, sul quale stava appollaiato un gufetto. Fu solo in quel momento che Justine si rese conto della moltitudine di occhi che la fissavano nascosti tra i rami e degli artigli e dei becchi affilati che portavano con sè. Doveva scegliere le parole con cura.
«Lei sa già chi sono, non…» cominciò, ma senza nemmeno lasciarla finire la vecchia le voltò le spalle e s’incamminò nella boscaglia. Justine restò interdetta per un istante, poi il gufo le planò sulla spalla e la becchettò. Justine lo prese come un invito e la seguì.
«Devo ringraziarla, senza di lei non sarei qui oggi» ritentò, ma la vecchia la ignorò di nuovo. Justine sapeva che con l’età avanzata gli habimal perdevano il contatto con la realtà, confondendo i propri ricordi e personalità con quelli delle bestie con cui si scambiavano di corpo. La maggior parte di loro finiva con lo scomparire nella notte senza mai fare ritorno dalle famiglie… E da quella riflessione scaturì l’intuizione: nonostante i capelli ormai bianchi e le rughe profonde che lo segnavano, riconobbe in quel viso antico quello della locandiera della Pendola Rotta. La nonna malata di cui le aveva parlato, comprese… ma quella donna non si trovava certo in quelle condizioni da pochi giorni.
«Lei è la nonna di Tanita, vero?» le chiese senza aspettarsi una reazione.. invece, la vecchia si bloccò.
«È successo qualcosa alla locanda» continuò, «ma sono certa che lei lo sa già. Ha inviato i suoi uccelli a salvare me, ha mostrato a Sir Gofred dove trovare i corpi dei soldati della Guarnigione. Forse non può più parlare, ma so che mi capisce e che sta cercando di aiutarmi.»
La vecchia sbracciò come per scacciare un insetto molesto. Poi colpì con un pugno, più e più volte, quello che Justine, nel buio, aveva scambiato per un tronco caduto, ma che in realtà era un muretto diroccato. Appena oltre, Justine distinse la sagoma di una costruzione in rovina, inghiottita dalla vegetazione. Una vecchia casa di boscaioli, che mostrava chiaramente i segni di un incendio. Affisso ad una parete, il vessillo con la spada infuocata simbolo degli Inquisitori.
«La vostra casa, non è così?» Domandò Justine, «Una purga per limitare la piaga dei Mangiafuoco. Terribile, ma necessario.»
La vecchia la fissò con quei suoi occhi vuoti. Justine decise di insistere su quella via.
«Il mio stesso padre ne fu vittima» continuò, «ma lo capii solo molti anni dopo. Mi nascondeva e raccontava che i Faun sarebbero venuti a prenderci. È per evitare il ripetersi di tragedie come questa che sono diventata un’Inquisitrice a mia volta. Tuttavia» sospirò, «capisco che non tutti scelgano questa via.»
Justine strappò il vessillo dalla parete della casa distrutta.
«E così questo è il perchè» concluse, «quello di cui non sono certa è il come.»
«Paura» rispose una voce familiare.
Emersero dalle ombre, uomini che indossavano maschere senza volto ma con grandi corna, come i Faun delle vecchie storie.
«Mostri delle fiabe, eretici, traditori… L’Impero ha paura di tante cose e quaggiù, lontano dalla luce della Capitale, il buio fa molta più paura.»
Nell'ultimo capitolo spiegone e poi...
- Salvataggio (22%)
- Fuoco (56%)
- Sacrificio (22%)

19/07/2019 at 12:14
Mi dispiace essermi perso gli ultimi capitoli, anche se devo dire che lo stile di scrittura, i personaggi e l’ambientazione mi sono sempre piaciuti molto più della storia in sé, che dopo un po’ ho faticato a seguire (anche se probabilmente la colpa era mia che non leggevo con la dovuta attenzione). Il finale amaro però mi è piaciuto molto, sarà che non sono un grande fan dei lieto fine però l’ho trovato intenso, quasi alla George R.R. Martin. La risoluzione dell’indagine l’ho trovata invece più “tradizionale”, però secondo me non era scontata.
In conclusione quindi un gran bel racconto, in cui hai dimostrato di riuscire a creare mondi complessi e credibili attraverso una scrittura veramente di qualità, complimenti! Ci rivedremo al tuo prossimo racconto, che sia ambientato in questo mondo o in un altro 😉
21/07/2019 at 13:10
Grazie del commento! In questo racconto mi sono dedicato più all’ambientazione e a migliorare il mio stile che non alla trama in sè, quindi sono contento che almeno sotto quegli aspetti la storia sia piaciuta 🙂 Al prossimo racconto ci sto ancora pensando, spero di cominciare a scriverlo presto. Ciao!
16/07/2019 at 15:09
Be’, un finale così proprio non me lo aspettavo.
Non parlo della soluzione dell’indagine (facilmente intuibile, non me ne volere), ma della fine drammatica. L’ho trovata l’evoluzione naturale di tutto il racconto e mi è molto piaciuta. Il capitolo come sempre è scritto benissimo, niente da dire sull’aspetto “pratico”.
Detto ciò, e avendo ora tutto il materiale, l’deale sarebbe stato dare più spazio all’interiorità dei personaggi, anche a costo di sacrificare descrizioni o scene. Alla fine quello è il nocciolo della questione, non scoprire che fine ha fatto la guarnigione. Questo potrebbe aiutare anche nel caso in cui tu voglia rilavorare il tutto mantenendo Justine come personaggio principale.
In generale la storia mi è piaciuta tantissimo, leggerò sicuramente i tuoi prossimi lavori 🙂
Complimenti e in bocca al lupo!
16/07/2019 at 19:52
Sono d’accordo, sicuramente rimaneggiando la storia darò molto più spazio ai vari personaggi, ma senza limiti di spazio potrò aggiustare anche altri particolari che non mi convincono… però se ne riparla tra un po’, probabile che ci torni con calma prima di scrivere il prossimo racconto ambientato in questo mondo (che non sarà il prossimo che scriverò qui). Intanto grazie dei complimenti e alla prossima!
16/07/2019 at 13:22
Ciao Dapiz 🙂
Leggendo i commenti precedenti mi trovo in una posizione di mezzo: anch’io sono rimasta un po’ spiazzata dal finale e mi sarei aspettata qualcosa di diverso, ma come ti accennavo attendo di rileggere tutto da capo per capire quanto sia coerente o meno; nonostante ciò il racconto è mille volte meglio del precedente, quindi nel complesso sono stata piacevolmente sorpresa dalla tua scrittura! Le descrizioni sono sempre state accurate ed evocative, l’ambientazione credibile, il world building dettagliato e ben reso. Anche lo stile l’ho trovato migliorato. Direi che l’unica cosa su cui ti rimane lavorare siano i personaggi, principalmente il ruolo del protagonista e il “patto” che tramite esso stabilisci col lettore. I problemi in questo senso te li hanno già sottolineati, per cui non infierisco.
Secondo me poi, per evitare lo “spiegone” (resosi necessario a questo punto, quindi hai fatto bene a inserirlo), la conclusione andava incanalata già dal penultimo o terzultimo capitolo. Ma anche questo lo hai ammesso tu stesso. Diciamo che quando spieghi smetti di coinvolgere il lettore, che si sente impartita una lezione, al posto di vivere emotivamente la vicenda.
Tutto questo spero ti possa tornare utile nella stesura finale, in fin dei conti è così che dovrebbe essere vissuta la scrittura su The Incipit: un banco di prova per avere le prime impressioni sullo scheletro di una storia, da raddrizzare e migliorare poi autonomamente. Per cui forza e coraggio, trovo che come autore tu abbia fatto passi da gigante rispetto al principio e sarei curiosa di leggere altre storie ambientate in questo universo di fantasia.
Se mai ti dovesse servire un occhio esterno, come penso già sai io faccio beta-reading, non esitare a scrivermi 🙂
A presto!
16/07/2019 at 14:29
Bè dai sono contento che tu non sia rimasta troppo delusa e ti ringrazio della proposta per il beta-reading, di sicuro avrai mie notizie… quando avrò voglia di rimettere mano a questa storia, perchè come già dicevo qualche commento fa ora come ora preferisco mettermi alla prova con storie sempre nuove (anche perchè ammetto che trovare la motivazione per rimaneggiare lavori compiuti non mi riesce per niente facile)
L’unica cosa su cui “contesto” il tuo commento è lo spiegone: di sicuro non è uno strumento raffinatissimo, ma in questo caso l’ho inserito con il specifico obiettivo di riprodurre il classico momento che si trova in tutti i gialli in cui il detective mette sul tavolo tutti i pezzi e ricompone il puzzle. Forse non mi è riuscito benissimo, ma a differenza di altre occasioni non è stato inserito per necessità di spiegare cose facilmente ma proprio perchè è parte dello stile “giallo” che ho cercato di proporre in salsa fantasy… con risultati discutibili, ma almeno ci ho provato 😛
Comunque grazie ancora per avermi letto, per i commenti e per le critiche, spero di ritrovarti nella prossima storia. Ciao!
16/07/2019 at 15:53
Mi ritroverai senz’altro, anzi ora ti seguo proprio come autore.
Lo spiegone in stile giallo ci sta, forse però mette in scena troppe informazioni nuove all’improvviso, senza che gli indizi di tutte siano prima stati disseminati… ma potrei sbagliarmi, ecco perché voglio rileggere da capo, magari qualcuno mi è sfuggito. In ogni caso il racconto è scritto bene e la storia è stata avvincente, per cui ogni appunto fatto è solo per aiutarti a migliorarla ancora di più. Resta uno dei più belli letto finora.
16/07/2019 at 19:55
Grazie ancora dei complimenti e delle critiche, sempre utili! Spero che rileggendo la storia qualche indizio che avevo sparpagliato qua e là lo noterai (per esempio, ricordi il profumo di fiori sulla locandiera che Justine riconosce? Quello è uno dei dettagli che la aiutano a capire) ma forse non sono stato così abile a tessere la mia tela… Probabilmente ho scritto proprio il tipo di mistero che, leggendolo, mi avrebbe fatto dire BAH 😛
16/07/2019 at 11:08
Non sono drastico come Red Dragon, la storia ha una bella atmosfera ed è scritta molto bene, cosa che invidio. Sono solo convinto, però, che sarebbe stata migliore se fosse stato scelto un punto di vista più interessante.
Mi spiego. La teoria vuole che il protagonista sia attivo, a lui spettano le scelte a cui far seguire le azioni.
Justine invece subisce gli eventi: è lì per scelta di qualcun altro, è la nonnina a salvarla quando si trova in pericolo e se arriva al bosco è sempre la nonnina a deciderlo. Infine quando cade nella trappola non fa nulla per salvarsi, semplicemente muore, anzi: «Non darti pena per me, cavaliere» gli disse Justine dolcemente. Non viene scossa nemmeno dalla prospettiva di una morte orrenda.
Un miglior protagonista di questa storia è Tanita.
Lei è un’orfana cresciuta con le storie dell’impero che bruciava le case con dentro le persone.
Quando si trova circondata da soldati e al cospetto dell’inquisitrice non si perde d’animo, nemmeno quando nella sua locanda viene destinata una camera per le torture.
Lei è coraggiosa e intraprende azioni da subito: depisita l’inquisitrice, si coordina con gli altri ribelli con la messa in scena dei Faun, attizza l’incendio a una postazione militarizzata, tortura il cavaliere, riesce a cogliere Justine sola nel bosco, decide che deve morire al rogo e Justine muore al rogo.
16/07/2019 at 11:43
Grazie del commento approfondito, sul quale concordo in pieno. L’idea che Tanita sia la vera protagonista della storia è sicuramente azzeccata e in parte la mia intenzione era proprio quella, ma di certo avrei dovuto rendere Justine un personaggio più attivo e dedicare più spazio anche al suo approfondimento psicologico. Me ne sono reso conto in corso d’opera e anche altri me lo hanno fatto notare, ma non sono riuscito a correggere il tiro. Alla fine è risultata più un’osservatrice, il che non mi va poi così male ma dal punto di vista del lettore non è così interessante… Se non altro è stata attiva nella morte, il che da un certo punto di vista potrebbe risultare poetico e karmico, almeno nelle mani di uno scrittore più bravo di me 😛
Comunque sono tutti problemi a cui cercherò di rimediare rimaneggiando la storia, quinti ti ringrazio e spero di ritrovarti alla prossima!
15/07/2019 at 23:30
Ripubblico qua il mio commento, visto che è misteriosamente sparito:
Ma come?! Una storia piena di suspance e mistero e poi me la concludi nel modo più banale di tutti?! La guarnigione è stata di nuovo spazzata via, Justine uccisa e nessuno sa niente? Quindi? Siamo tornati al punto di partenza? Arriverà un’altra “Justine” e farà la stessa fine? Dici della lettera, ma è quello che pensa l’inquisitrice; nessuno ci dice che loro non l’abbiano intercettata e, dato che si è svolto tutto secondo i loro piani, io mi immagino che sia così. Quindi un nulla di fatto. Mi dispiace dirtelo, ma per me questo finale ha rovinato tutto. Inoltre, se spostiamo questo finale in qualsiasi altro punto della storia, ottieni lo stesso effetto, quindi non è un buon finale! Infine, con la morte di Justine, ti sei tagliato via la possibilità di fare i seguiti che volevi. In definitiva: un fiasco completo!
Scusa se sono stato duro ma è così: hai voluto fare un finale negativo, cadendo negli errori tipici di chiunque faccia un finale negativo!
Se fosse stata la tua prima storia, probabilmente avrei lasciato perdere, ma visto che non è la tua prima, ci leggiamo in una prossima storia 🙂
Ciao 🙂
16/07/2019 at 10:47
Finalmente un commento negativo, tutta questa bontà nei miei confronti iniziava a preoccuparmi 😀
Allora per prima cosa ti “tranquillizzo” su una questione: i potenziali sequel che ho in mente non hanno mai riguardato Justine, che è nata come personaggio one-shot fin dall’inizio e non sarebbe comunque tornata. Non so se questi seguiti ci saranno ma in caso il punto di vista sarà diverso 🙂
Riguardo la banalità della risoluzione del mistero mi piacerebbe sapere cosa ne pensano anche gli altri, non ho mai creduto che fosse una risoluzione geniale ma speravo di aver confuso le acque il necessario per non farla sembrare troppo palese, almeno all’inizio della storia… comunque penso che la ragione principale per cui non ti è piaciuto questo finale è che è il finale che ho sempre avuto in mente, ma essendosi la storia evoluta in maniera un po’ diversa da come l’avevo pensata poi il finale non è risultato efficace come speravo… Tanto per fare un esempio, la Justine che avevo in mente avrebbe dovuto essere molto più estremista di come è effettivamente risultata, l’idea iniziale era proprio quella della storia dal punto di vista di un quasi cattivo ma questa idea è andata a monte quasi subito. A quel punto ho sì commesso un errore, ma forse non quello che dici tu: mi sono trovato in dubbio sull’attenermi al finale che avevo in mente o modificarlo seguendo le reazioni di voi lettori, cosa che però ho sempre considerato negativa da parte di un autore. In ogni caso anche da questa storia ho imparato una cosa importante: prendermi almeno un paio di capitoli per concludere una storia, perchè uno non basta proprio.
Altro chiarimento: dici che secondo te la storia si ripeterà ciclicamente e secondo me sei libero di pensarla così, perchè… anche questo avrebbe effettivamente dovuto essere il finale originale, con un altro Inquisitore al posto di Justine e la storia che si ripeteva. Ho invece preferito concludere la storia con una nota più positiva, per dare almeno una chiusura dignitosa (più o meno) alla protagonista. Comunque grazie della critica, ne terrò sicuramente conto quando mi metterò a lavorare sulla versione estesa. Alla prossima storia allora, che di sicuro avrà un finale meno controverso 😀
15/07/2019 at 11:17
Un bel pugno allo stomaco! Non mi aspettavo un finale drammatico, perchè sono ottimista di natura, e mi ha lasciato proprio l’amaro in bocca, mi sono detta “ma come? Finisce così? Niente deus ex machina a salvare la situazione?” . Ed è proprio quando leggi qualcosa che ti ha appassionato tanto che ti dispiace per le sorti del protagonisti, quindi bravo, tanto di cappello.
C’è qualche refuso qua e là, per il resto tutto ineccepibile.
Aspetto il tuo prossimo racconto, buon lavoro!
16/07/2019 at 10:48
Forse “ineccepibile” è un po’ esagerato ma comunque grazie, speravo che questo capitolo ricevesse una reazione forte, nel bene o nel male. Felice di non averti deluso 🙂
14/07/2019 at 23:26
Questo capitolo è davvero bellissimo. La conclusione è degna di tutto il racconto. Il finale emozionante e struggente. Ho trattenuto il fiato, seguendo ogni singola riga e cercando di immedesimarmi sia in Justine, sempre più tridimensionale e complessa, che in Tanita, cercando di capire le ragioni di entrambe.
La ciliegina sulla torta è stato il finale con la pira. La descrizione di Sir Goffred torturato è così cruda da rimanermi impressa. Le sensazioni della protagonista sono vere e credibili.
Ti devo fare i complimenti.
Sono in attesa del tuo prossimo lavoro!
16/07/2019 at 10:50
Grazie mille, davvero troppo buona ;_;
14/07/2019 at 16:56
Grazie a tutti voi che mi avete letto fino alla fine! Al di là dei tagli che ho dovuto fare (e sono tanti) la storia è andata più o meno come avevo preventivato, ma penso che in futuro ci sarà una versione estesa che andrà a colmare un po’ di buchi e soprattutto ad approfondire diversi aspetti che ho potuto solo accennare, come… bè, tutti i personaggi secondari, la storia di questo mondo (perlomeno per quello che è utile per questo racconto specifico) e la sua mitologia e anche l’indagine in sè, che ho dovuto affrettare un po’ troppo.
Comunque per questo ci sarà tempo. A breve mi piacerebbe iniziare con una terza storia, ho diverse idee ma non so ancora quale sia quella giusta. In ogni caso mi auguro di non avervi deluso con questo finale e spero mi seguirete anche nella prossima avventura. Grazie ancora a tutti!
11/07/2019 at 12:46
Affascinante il personaggio della vecchietta! Questi habimal spero di ritrovarli e conoscerli meglio nel sequel. Mi è molto piaciuta anche l’ambientazione selvatica, ben descritta.
Questo capitolo è sicuramente più chiaro del precedente, anche se ho ancora qualche difficoltà a seguire qualche passaggio logico (mi riferisco a “Una purga per limitare la piaga dei Mangiafuoco” e a “E così questo è il perché”). Sono certa che sia io a faticare, probabilmente leggendo tutta la storia di fila senza pause la ricostruzione del puzzle sarebbe anche più immediata, e so pure che il poco spazio costringe a sacrificare molte informazioni… per cui non prenderla come una critica vera e propria, è solo un’osservazione, che potrebbe essere puramente soggettiva.
Ti segnalo una virgola fra soggetto e predicato in “Emersero dalle ombre, uomini che indossavano maschere […]”. Per il resto lo stile è impeccabile come sempre, in questo racconto.
Per il finale voto fuoco e apprezzo l’intenzione di spiegare la situazione, trova il modo di farlo al meglio!
11/07/2019 at 13:54
Come sempre grazie per i complimenti! Sicuramente la spiegazione ci sarà, visto che tutta la storia ruota intorno alla risoluzione di un mistero, spero però che vi piaccia! In questo capitolo ho provato a riprodurre un momento tipico di tanti gialli, quello in cui l’investigatore si è fatto la sua idea sulla situazione ma deve ancora spiegarla al lettore. A questo punto anche i lettori di questa storia hanno abbastanza elementi per capire quasi tutto (per esempio: delle purghe ne ho parlato nel sesto capitolo e in questo Justine comprende che la motivazione di quanto sta accadendo potrebbe trovarsi proprio in quei fatti) ma ci sta che tra la lettura non continuativa e io che do per scontate molte cose i passaggi che spero siano chiari in realtà non lo siano poi così tanto.
Se poi in futuro qualcuno leggerà la storia continuativamente spero mi segnalerà incongruenze che potrebbero essermi sfuggite, già io rileggendo ho trovato un paio di cose ambigue che potrebbero creare confusione :\
11/07/2019 at 15:32
Io sicuramente me la rileggerò quando sarà terminata, per avere un’idea migliore dello sviluppo della trama e assaporarla più a fondo. Buona scrittura 🙂
10/07/2019 at 11:40
Salvataggio perché è il titolo che mi piace di più 🙂
Mi è piaciuto come sei riuscito a far “quadrare il cerchio” in questo capitolo, anche se mi è rimasto il dubbio su “«Una purga per limitare la piaga dei Mangiafuoco. Terribile, ma necessario.»” Esattamente cosa hanno fatto? Bruciato la casa e…? Perché sia la madre che la figlia sono vive ed entrambe in salute (ok, la madre è diventata tutt’uno con gli uccelli, ma questo è un altro discorso).
Mi sta piacendo tantissimo ‘sta storia. Forse è un po’ presto per chiederlo ma… hai intenzione di fare un’edizione estesa da pubblicare sul tuo sito?
Ciao 🙂
11/07/2019 at 13:46
Purtroppo per questioni di spazio non sono riuscito a spiegare bene la questione delle purghe, che avevo già accennato in precedenza, comunque nel prossimo capitolo come si è svolto il tutto diventerà chiaro. Mi piacerebbe sì realizzare una versione estesa, come anche del mio primo racconto, ma credo che bisognerà aspettare un po’ perchè sotto alcuni aspetti la vorrei rimaneggiare parecchio e le integrazioni da fare sarebbero tante. Per il momento preferisco scrivere racconti nuovi visto che sono stato fermo per tanto tempo senza scrivere nulla, ma quando riuscirò a pubblicarne una versione riveduta la linkerò anche qui 🙂
09/07/2019 at 11:59
Ti sono venuta incontro e ho scelto “fuoco”, perché comunque tutte le opzioni erano belle. Il capitolo è di passaggio, propedeutico al finale, quindi mi ha lasciato un po’ insoddisfatta, come quando mangi un buon pasto abbondante ma vorresti ancora qualcosa. Aspetto il finale con piacere, buon lavoro!
09/07/2019 at 19:53
Grazie, spero che il finale sia di tuo gradimento!
08/07/2019 at 13:42
Non ho commenti da fare a parte bello, bello e bello. Aspetto con ansia il prossimo capitolo, anche se mi dispiace già che sia finita la storia. Voto fuoco, mi sembra la strada più appropriata a questo punto 🙂
08/07/2019 at 15:40
Sono d’accordo, fuoco sarebbe la mia scelta ed è anche quella a cui punto dall’inizio della storia… storia che però ha preso una piega un po’ diversa da come la immaginavo, specialmente per il personaggio di Justine che come mi è stato fatto notare non è risultato così approfondito o sfaccettato come speravo. Per come si sono messe le cose mi andrebbe benissimo anche un’altra delle tre opzioni!
08/07/2019 at 09:52
Ciao Dapiz,
be’ che posso dire? Il capitolo è lindo e lustro come un sasso levigato. Mi piace il modo che hai di raccontare tante cose in poche parole, mi piace il senso di completezza che dai alla storia e mi piace leggere una storia ben scritta. Ma ora basta con i complimenti… il problema è che non ho appunti da fare, a cosa mi attacco? Alla d eufonica nella frase: …Affisso ad una parete… che poi, tanto parlare su queste eufoniche, ma davvero sono poi così dannose? Scusa mi piacerebbe scriverti una critica più approfondita, ma non conoscendo i canoni del genere, posso limitarmi all’esposizione.
Scelgo il salvataggio e ti saluto.
Alla prossima!
08/07/2019 at 15:38
Grazie dei sempre troppi complimenti, ti dirò che il “raccontare le cose in poche parole” l’ho sempre trovato un mio limite, mi piacerebbe essere molto più ricco e dettagliato nella scrittura… ma da queste parti con il poco spazio a disposizione va bene anche così 😀
Sulle eufoniche hai ragione, io tendo a infilarle un po’ dappertutto perchè mi piace come suonano ma effettivamente andrebbero usate solo in casi specifici, comunque hai fatto bene a segnalarmela. Grazie ancora!
08/07/2019 at 00:07
Tante informazioni in questo capitolo. Hai saputo gestire tutto bene e finalmente introduci i Faun. Sono curiosa di capire come proseguirai nelle prossime 10000 battute che hai a disposizione.
Voto sacrificio.
08/07/2019 at 00:08
In realtà solo 5000 battute!
08/07/2019 at 15:35
Bè non è che li abbia proprio introdotti, più che altro ho lasciato intuire il loro ruolo nella faccenda… spero di averlo fatto chiaramente, ma in caso nel prossimo capitolo tutto sarà effettivamente spiegato!
07/07/2019 at 19:08
A tratti assomiglia a una sceneggiatura dello Studio Ghibli.
Punto su sacrificio.
08/07/2019 at 15:34
Paragone un po’ azzardato ma apprezzato 😀
09/07/2019 at 08:40
Eppure questa puntata a tratti me lo ricorda.
03/07/2019 at 12:14
Un altro bel capitolo! Come hanno già sottolineato alcuni, il cambio di punti di vista spiazza un po’ ma personalmente non l’ho trovato spiacevole (e poi c’è sempre il fastidioso problema dello spazio). Mi è piaciuta molto l’idea di non farci presenziare direttamente al rituale, l’ho trovato un espediente originale – come tutta la trama del resto. Voto i boschi perché non li abbiamo ancora visitati e voglio vedere cosa partorisce la tua fantasia 😉
03/07/2019 at 17:53
Grazie, sono contento che trovi la trama originale, in effetti il mio scopo è (anche) provare a raccontare qualcosa di nuovo 🙂
02/07/2019 at 15:26
La locanda e la roccaforte le abbiamo già visitate, quindi ho votato per i boschi, mi sembra il luogo adatto per un incontro con creature non umane. Quanto al capitolo, anch’io ho avuto qualche difficoltà a seguire i cambi di direzione e continuo a confondere i due comprimari Gofred e Gerd, ma è colpa mia che non sono una lettrice attenta. Buon lavoro per i prossimi capitoli!
03/07/2019 at 17:55
Eh purtroppo tutti i comprimari sono stati abbastanza sacrificati, non sono riuscito a inserire nemmeno grandi descrizioni fisiche… ho ancora molto da imparare sulla gestione degli spazi 🙂
Comunque grazie!
01/07/2019 at 22:03
Solo 2 capitoli per i Faun! Mi piacerebbe vederli in azione e credo che si nascondano nei boschi circostanti.
02/07/2019 at 14:43
Grazie per essere passato! Non avrei mai detto che avrebbero vinto i boschi, ma a quanto pare sono in vantaggio. Spero che il finale vi piaccia, ormai un’idea potreste esservela fatta anche voi 🙂
01/07/2019 at 12:52
Concordo con Keziarica e Red nel dire che ho fatto un po’ fatica a seguire la dinamica dell’azione, soprattutto nella parte finale, e i cambi di punti di vista… Probabilmente a una seconda o terza rilettura risulterebbe tutto più chiaro, magari proverò a rileggere! A mia discolpa più che il caldo chiamo in causa lo stress da esami che manda in fumo il cervello 😥
Nonostante ciò, la tua resta sempre una buona scrittura. Un episodio meno efficace degli altri c’è sempre, purtroppo, per cui non preoccuparti!
Voto i boschi circostanti perché vorrei prendere un po’ d’aria e vedere un posto diverso.
A presto 🙂
01/07/2019 at 16:25
Non credo ci sia bisogno di tirare in ballo caldo o esami, son proprio io che ho pasticciato… E di solito voi siete anche troppo buoni 😛
01/07/2019 at 07:45
Ciao Dapiz,
Sono sincera, non ho capito subito l’evolversi della scena finale, Gofred che sale le scale, ma sono stordita dal caldo e dalle notti insonni…
Il rituale è ben raccontato e visivamente efficace, avrei evitato la spiegazione tra parentesi:(l’esperienza della locandiera con la flora locale fu determinante per prepararlo rapidamente) che sa un po’ di intrusione da parte tua, ma è una mia opinione. Il ricorso all’aldilà per ottenere risposte mi è piaciuto particolarmente 😉
Alla prossima!
p.s. ho votato i boschi
01/07/2019 at 11:52
Eh immaginavo che chiacchierare col morto come soluzione ti sarebbe piaciuta 😛 Però devo ammettere che la piega “misticista” che ha preso la storia non era prevista, avrei davvero voluto restare più coi piedi per terra ma… anche se ho pianificato meglio l’evolversi dei fatto rispetto alla storia precedente mi sono comunque trovato a corto di spazio e ho dovuto ridimensionare parecchio la parte investigativa e optare per soluzioni più dirette. A questo punto spero non troviate la risoluzione del “caso” troppo semplicistica (la soluzione è quella che ho sempre avuto in mente, ma non ci sto arrivando come avrei voluto)
30/06/2019 at 22:53
Ho apprezzato questo capitolo ben scritto, come sempre. Soprattutto la descrizione del rituale, dal punto di vista di chi non lo può vedere fisicamente con i suoi occhi, ma lo intuisce dalle voci e dagli odori che provengono dalla stanza in cui si è chiusa Justine. L’ho trovato un espediente interessante per narrarci e lasciarci intuire, senza descrivere nel dettaglio, cosa stesse combinando l’inquisitrice.
Anche io come Red sono rimasta disorientata dal cambio di punto di vista repentino.
Detto questo, complimenti come sempre!
Voto l’incontro nei boschi circostanti.
01/07/2019 at 11:48
Il cambio di punto di vista confusionario è dovuto ad un po’ di pasticci che ho combinato con questo capitolo, diciamo che è un compromesso tra quello che volevo e quello che sono riuscito a infilare in 5k caratteri… Comunque sono contento che il rituale sia piaciuto, in realtà è la cosa su cui ero più dubbioso. Grazie!
30/06/2019 at 18:13
Anche se mi sarebbe piaciuto alla locanda perché volevo sapere cosa ha visto Godred, la rocca mi sembra il posto migliore!
Unico appunto che mi sento di fare sul capitolo: cambi due volte il punto di vista di chi narra, senza niente che spezzi la discussione, cosa che rende difficoltoso capire cos’è successo. So che anche un asterisco taglia un carattere, ma almeno è uno stacco che fa capire che sta cambiando qualcosa.
Anche a me sarebbe piaciuto vedere qualcosa di più su questi personaggi, però potrebbe essere un buon inizio per una serie di racconti basati nello stesso mondo e con gli stessi personaggi. Certo, rimane la difficoltà di capire quale storie fare di volta in volta (prendi io col mio racconto precedente), ma almeno si può lasciare indietro qualcosa da approfondire successivamente (anziché buttare via e basta).
Alla via così 🙂
Ciao 🙂
30/06/2019 at 18:34
Hai ragione sul cambio di punto di vista, non ho usato nessun segno per indicare il passaggio da un personaggio all’altro non tanto per risparmiare un carattere ma molto più banalmente… perchè non avendolo mai fatto prima nella storia non volevo introdurre un nuovo elemento proprio alla fine. Un capriccio, quindi, ma me lo perdono perchè già so che questa storia avrà bisogno di una revisione abbastanza significativa, visto che ho tagliato davvero tante cose (e questo stesso capitolo è stato riscritto da capo parecchie volte)
Per quanto riguarda eventuali altri racconti in realtà un paio di idee le ho già, ma ci sarebbe un’altra storia seriale che mi piacerebbe scrivere prima… valuterò, anche perchè trovo che portare storie a puntate contrasti un po’ con l’idea base del sito. Avevo una mezza idea di crearmi un secondo account (ho letto che qualcuno lo ha fatto) e usarlo solo per quella storia in più parti, in modo che chi non è interessato possa tralasciarla e leggere le mie autoconclusive, pensi che sarebbe una buona idea o comunque qualcosa di corretto da fare?
10/07/2019 at 11:36
Io non faccio più account perché non li saprei gestire e non so nemmeno se è permesso dal sito o meno (che poi lo si faccia è un altro discorso). Certo, facendo un secondo account dedicato alle saghe, si evita il problema per quelli che vogliono solo leggersi la saga, ma si rischia di perdere i lettori che vogliono leggere Dapiz 😉 perché non è mica detto che ti riconoscono 🙂
Ciao 🙂
27/06/2019 at 20:20
Altro bel capitolo, anche per me mi sembra di essere ancora all’inizio della storia, o che comunque si possa sviluppare ancora a lungo, quindi sono curioso di vedere come la terminerai!
L’unica cosa che mi ha stonato sono le virgolette usate per indicare qualcosa per modo di dire (non so se mi sono spiegato bene, però non mi vengono in mente altre parole 😅). Non so se è un errore, però a me non fa impazzire, anche se probabilmente è solo gusto personale. Voto per Stoff!
27/06/2019 at 23:44
Grazie! Mi sa che se anche a te sembra che la storia debba ancora ingranare forse ho qualche problema con lo strutturare un racconto entro queste limitazioni… dovrò pianificare ancora meglio la prossima volta. Per l’uso delle virgolette concordo che non sia proprio elegantissimo e forse è anche un errore, ma sul momento non mi veniva un altro modo che mi permettesse di far capire quello che volevo dire (non senza usare molti caratteri, almeno)
Alla prossima!
26/06/2019 at 18:15
Mi piace molto l’idea di ambientare un’indagine in un universo fantasy, soprattutto se è così ben costruito come questo. Mi piacciono i personaggi, come parlano e come si muovono, e mi piacciono le ambientazioni. L’unico appunto che vorrei fare è che l’elemento “introspettivo” non è molto presente dopo i primi capitoli. Si dice che l’Inquisitrice ha sacrificato 20 anni della sua vita per arrivare dov’è, ma poi non scavi più a fondo, ti limiti a qualche flashback basato sui fatti. Lo spazio è poco ed è un problema, ma come hanno già detto la storia si presta benissimo a diventare qualcosa di più. Una saga ambientata in questo mondo la comprerei di sicuro!
26/06/2019 at 22:22
Grazie dei complimenti, è presto per pensare a una saga ma magari una collezione di racconti si potrà fare! Hai ragione, lo spazio è poco e ho tagliato davvero di tutto, la storia sta procedendo meglio rispetto alla prima che ho scritto e non ho avuto grossi cambi di programma ma di certo non è approfondita quanto avrei voluto… col senno di poi, forse avrei potuto sacrificare un po’ di worldbuilding in favore dell’introspezione, ma in realtà tutto quello che ho inserito, anche cose di cui non parlo da qualche capitolo, hanno un loro perchè e presto lo vedrete 🙂
24/06/2019 at 07:33
Ciao Dapiz,
un altro bel capitolo, nei tuoi scritti non riesco a trovare appunti da fare, a costo di lasciare intendere che sono troppo buona e faccio sempre complimenti a tutti (in realtà non è così), non posso che dirti bravo.
Per il prossimo voto Gofred e ti auguro una buona settimana.
Alla prossima!
p.s. il sindaco grassottello con due grandi baffoni, sa un po’ più di fiaba che di fantasy, ma è giusto per trovare il pelo nell’uovo 😉
24/06/2019 at 10:01
Tranquilla sono certo che presto o tardi l’occasione di mazzuolarmi di critiche ti sarà data! Il sindaco cicciotto è in realtà un piccolo omaggio ad un videogioco che ha consumato un bel po’ del mio tempo di recente, My Time at Portia 🙂
Comunque noto che in molti hanno inteso che la scelta del personaggio indichi che il prossimo capitolo sarà incentrato su di lui, ma il senso della scelta potrebbe non essere proprio questo 😛
23/06/2019 at 20:27
Scritto molto bene, stile pulito, buon ritmo. Forse la fragranza di fiori di campo abbinata alla fanciulla di turno è un po’ un cliché, ma te la perdono. Normalmente voterei per Stoff, inutile a dirsi, ma l’opzione “padre” mi incuriosisce.
Mi chiedo come tu abbia intenzione di chiudere questo racconto, visto che mancano solo tre capitoli e mi sembra di stare ancora all’inizio! Forse hai intenzione di farne una saga, qui su The Incipit? Pensaci! 😊
23/06/2019 at 21:43
In realtà non mi manca molto per tirare le fila, ma spero che la soluzione del mistero non vi deluderà! Più che una saga o una serie vera e propria sto pensando a diverse storie che diano vari punti di vista su questo mondo, perchè per qualcosa di più complesso non mi sento ancora pronto. Vedremo!
23/06/2019 at 19:26
Voto Stoff perché mi ispira simpatia.
Capitolo piacevole che ho molto apprezzato, soprattutto perché sono una fan del fantasy medioevale e della vita equestre.
La storia è interessante e tu hai gettato le basi di un mondo solido e coerente.
Spero di leggere un seguito o altre storie ambientate in questo universo.
Complimenti!
23/06/2019 at 21:38
Altre storie con lo stesso setting sono possibili ne ho in mente qualcuna… bisognerà vedere se l’interesse permarrà. Grazie!
23/06/2019 at 17:51
Gofred perché è stato appena accennato ma mi ha dato l’impressione di essere importante.
Cavolo! Qui c’è tanta carne al fuoco! Sei sicuro di riuscire a finire in tre capitoli, senza sacrificare troppo le cose?
Adoro come stai mandando avanti la storia ^_^
Ciao 🙂
PS: forse non ti è arrivato l’avviso, ma io Martedì avevo scritto il nuovo capitolo della mia storia (sempre che tu sia ancora interessato).
23/06/2019 at 18:04
Ciao e grazie! Ti dico subito che in effetti la notifica del tuo nuovo capitolo non mi è proprio arrivata, adesso vado subito a leggere. Per quanto riguarda la mia storia sì, finisco in tre capitoli, di quello che dovevo sacrificare me ne sono reso conto subito, tipo un’intera sottotrama sullo scudiero di Gofred che tra l’altro è quello da cui è nata l’idea della storia… Purtroppo ho dovuto tagliare anche molti degli aspetti più strettamente investigativi, per esempio questo capitolo avrebbe dovuto dare molto più spazio all’interrogatorio del sindaco e del capo delle guardie, il che mi dispiace perchè era qualcosa che volevo sperimentare ma rischiavo davvero di non starci dentro. Alla prossima!
18/06/2019 at 01:11
Ciao Dapiz,
è un piacere rincontrarti qui dopo averti letto nella sezione fantascienza con “La rotta tracciata”.
Il racconto mi è piaciuto. Ho voluto un attimo a mettere tutto insieme e capire, ma è fatto davvero bene per me. Ho trovato interessante, oltre alla storia in se e alla figura dell’inquisitrice e della Rocca di Porta Bianca, anche come hai descritto la storia. La luce più abbagliante che però genera la più profonda delle ombre.
P.s. ho lasciato una risposta al tuo commento sul mio racconto.
18/06/2019 at 09:24
Grazie, sono contento che tu sia passato di qua! Avevo letto la tua risposta, fortunatamente in genere le notifiche funzionano, e a proposito, non ti devi certo scusare per averci messo tanto a pubblicare il tuo capitolo, la mia era solo un’osservazione 😀 E poi l’importante è che la storia arrivi alla fine, mi sa che molte di quelle che ho iniziato a seguire qui una conclusione non la vedranno tanto presto 😐
17/06/2019 at 09:19
Ciao Dapiz,
io invidio il modo in cui riuscite a costruire mondi credibili nel fantasy. Non amo il fantasy, non lo leggo e, a parte Il Signore degli Anelli, non credo di aver mai visto neanche un film di questo genere. Eppure, qui, quando leggo i vostri raconti, mi viene voglia di comprare un bel libro per leggere di mondi fantastici che non conosco; hai qualcosa da consigliarmi per cominciare?
“… mentre la loro anima scoppiettava tra le fiamme e scompariva per riunirsi al Grande Focolare dietro la Porta Rossa.” trovo bellissima l’immagine dell’anima che scoppietta tra le fiamme, davvero. Io, che però sono scarsa con la punteggiatura, avrei aggiunto una virgola dopo Grande Focolare, ma magari dico una cavolata.
Bel capitolo, Dapiz. Ma non dubitavo.
Alla prossima!
p.s. un indizio.
18/06/2019 at 09:20
Grazie mille dei complimenti, che sento in larga parte di non meritare ;_;
Per quanto riguarda i consigli fantasy… c’è da dire che si tratta di un genere enormemente vasto, per cui anche se non lo apprezzi particolarmente trovare qualcosa di tuo gusto non dovrebbe essere così difficile… Anche perchè tra i consigli che gli scrittori veri danno agli aspiranti autori c’è sempre il leggere tutto, specialmente quello che non ci piace 😀
Comunque ti darò qualche consiglio molto basic: se Il Signore degli Anelli ti è piaciuto puoi provare a leggere i libri, magari a partire da Lo Hobbit che oltre a svolgersi prima è una lettura molto più breve e “amichevole” per chi è a digiuno del genere, decisamente più approcciabile rispetto alla trilogia o al Silmarillion;
Un altro consiglio banale ma non scontato è… Harry Potter, che ha come punto di forza proprio la costruzione di un mondo fantasy molto credibile e complesso e che, come struttura, ricorda molto più da vicino i libri gialli che non il genere fantasy (e infatti ora la Rowling si sta dedicando ad una serie di romanzi gialli, perchè a parer mio la sua attitudine è sempre stata questa);
se vuoi qualcosa di meno impegnativo punterei invece su Neil Gaiman, con romanzi come Stardust e Nessun Dove, oppure sul fantasy ironico del Mondo Disco di Terry Pratchett.
Altre serie molto valide sono Mistborn, Terramare, Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco o La Torre Nera, tutte molto belle ma decisamente più toste da affrontare, anche solo per numero di pagine.
Una cosa che mi preme farti notare però è che se non ami il fantasy perchè ti pare un genere ripetitivo/stereotipato scoprirai che è molto più vario di quello che si pensi, infatti tutti i romanzi che ho citato pur rientrando sotto lo stesso cappello sono estremamente diversi l’uno dall’altro 🙂
(e sì un virgolina dove hai detto tu ci poteva stare)
18/06/2019 at 10:38
Direi che di Fantasy te ne intendi. Seguirò il tuo consiglio e comincerò a leggere qualcosa tra quel che mi hai proposto. Di Robert Galbraith (J.K.Rowling) ho letto tutto, anzi ho appena terminato Bianco Letale. Come consigliato agli autori esordienti e come ricordi anche tu, leggo un po’ di tutto e cercherò di aggiungere alla mia modesta biblioteca qualche fantasy di qualità. Grazie per il tempo che mi hai dedicato, ne farò tesoro. Per il resto, sono lieta di fare complimenti quando meritati.
Alla prossima!
17/06/2019 at 01:08
In questo capitolo, ben scritto come sempre, esce di più il lato umano di Justine. Ho apprezzato e la storia dei Mangiafuoco, così articolata e complessa, mi ha incuriosita. Forse hai messo tantissimi particolari in un solo capitolo, ma sono sicura che li saprai sviscerare al meglio nel proseguo della tua storia.
Continua così!
Ps: ho votato “cadavere”, per dare una tinta un po’ più drammatica.
18/06/2019 at 09:05
Alcuni di questi particolari saranno utili per la storia in corso, altri li ho inseriti per potermici ricollegare in eventuali racconti futuri ambientati sempre in questo mondo (non seguiti diretti di questo, però) ma in ogni caso tutto quello di cui ho parlato avrà un suo perchè, rispetto alla mia prima storia qui sono stato più attento sotto questo aspetto!
16/06/2019 at 23:30
Buona l’idea della spiegazione attraverso il dialogo per renderla più dinamica, spiegazione che comunque è interessante e aggiunge un tassello alla storia. Voto per il cadavere visto che mi piacciono le cose macabre 😁
18/06/2019 at 09:03
Se ti piacciono le cose macabre i prossimi capitoli potresti apprezzarli molto 😛
16/06/2019 at 22:41
Con un cadavere, ma che si rivelerà essere anche un indizio 😉
Questo capitolo mi è piaciuto molto: spiega le cose senza annoiare, fa il punto della situazione e preparare alla fase finale (a meno di seguiti). Quindi direi che è perfetto! 🙂
Sono preoccupato dalle “liberazioni”: non vorrei che la nostra protagonista si “dannasse” l’anima… non so se mi spiego…
Ciao 🙂
PS: Non c’entra con questo racconto ma ho visto il tuo sito. Dato che lì non posso commentare, qui ti faccio notare che il capitolo 3 de “La Rotta Tracciata” dà 404 Not Found. Inoltre il racconto “Nicola del terzo piano” dà l’impressione di essere interrotto a metà e mai più proseguito…
PPS: Non mi funzionano gli avvisi di risposta nei commenti diversi dalla mia storia, quindi è possibile che ti risponda molto tardi.
18/06/2019 at 09:03
Nessun seguito, potrei raccontare qualcos’altro ambientato in questo mondo (di semini ne ho gettati un po’) ma questa storia si conclude col capitolo 10 🙂
Grazie anche delle segnalazioni per il mio sito, per quanto riguarda Nicola quello doveva essere un finale a effetto ma evidentemente non ha funzionato granchè 😐
16/06/2019 at 20:03
Un prigioniero.
I nomi delle tue località sono deliziosi, ti invidio la capacità di inventarne di così evocativi. Non ho mai scritto racconti fantasy e penso che la toponomastica mi metterebbe seriamente in difficoltà.
In questo capitolo c’è una sorta di “spiegone” che però, stranamente, non mi ha annoiata. Ho fatto bene a votarlo. Bravo! 🙂
16/06/2019 at 20:20
Grazie, di uno spiegone ne avevo bisogno e ho cercato di giustificarlo all’interno della storia, spero che il trucchetto mi sia riuscito 🙂
Comunque inventare nomi non mi riesce per niente facile, sono contento che ti piacciano!
17/06/2019 at 00:11
Ti è riuscito molto bene, fidati!
11/06/2019 at 08:59
Ciao Dapiz,
mi piace molto il modo in cui hai descritto l’azione. Io non ne sono capace, mi pare di scrivere sempre le stesse cose, tu invece le hai dato movimento, fluidità, l’hai resa viva. Bravo. Mi ritrovo spesso a pensare che questa piattaforma sia popolata da persone di talento, tu sei sicuramente una di loro.
Mi piacerebbe leggere d una scoperta nel Borgo, anche se, per il momento sono in svantaggio. 🙂
Ma c’è tempo…
Alla prossima!
11/06/2019 at 10:02
Grazie dei complimenti, se può essere d’aiuto avrei potuto scrivere esattamente le stesse cose sotto la tua storia 😅 Forse siamo tutti molto più bravi di quanto non pensiamo…
10/06/2019 at 00:38
Tutti e tre? 😛
Voto La missione di Sir Gofred e del suo scudiero perché è da un po’ che non li vediamo.
Per quanto riguarda il “problema protagonista” è, secondo me, dovuto al fatto che vediamo la nostra Justine è vista praticamente solo in azione. Non ha nessuno con cui confidarsi né situazioni che possano indursi a mostrare qualcosa che non sia il suo grado. Difatti, in questo capitolo (denso di azione, complimenti!) vediamo che Justine tiene a tutti i suoi uomini, tanto da rischiare la vita pur di non perderli, mentre nei primi capitoli nulla di questo traspariva, anzi sembrava quasi distaccata. L’unico “affaccio” che abbiamo su di lei, sono i brevi flashback di quando era bambina. Dal punto di vista del suo ruolo di Inquisitrice, all’opposto, è successo troppo poco perché si possa capire qual’è il suo incarico rispetto ad un qualsiasi altro ufficiale che fosse mandato lì ad indagare. Sappiamo dal primo capitolo che lei è brava e che sospetta che l’abbiamo “spedita via” proprio per quello. Sappiamo che sa come approcciare alla gente e… fine. Come vedi abbiamo quadri generali su di lei ma senza nulla di specifico. Ora, se questo personaggio pensi di farlo tornare in storie future, va bene anche così: lo scopriremo pezzo per pezzo. Se, però, deve terminare la sua utilità col capitolo 10, allora, come dice Caterina B., è poco approfondito.
Ma se vuoi la mia opinione personale, invece di una disamina, sappi che, per me, Justine è l’unico personaggio che sono riuscito ad inquadrare mentre gli altri sono ancora macchie indistinte.
Ciao 🙂
10/06/2019 at 12:17
Il tuo commento mi è stato davvero molto utile, ti ringrazio. Posso capire bene le tue osservazioni su Justine, il che mi fa riflettere una volta di più su quanto sia difficile trasmettere un’idea che a te sembra piuttosto chiara… Un esempio è l’apparente discrepanza tra l’atteggiamento di Justine nei confronti dei suoi uomini nel primo capitolo e in questo, che per me ha una spiegazione molto banale: è una professionista anche piuttosto rigida e ci tiene a mantenere un certo distacco con i sottoposti ma comunque non li considera pedine sacrificabili e sa che un buon leader deve essere il primo a dare l’esempio… però capisco anche che l’idea possa non essere passata come la intendevo, anche perchè nella mia testa è un personaggio comunque più duro di quello che potrei aver fatto capire. Mi hai fatto notare anche che non si capisce bene il perchè abbiano inviato proprio lei e anche qui è una cosa che a me appare chiara ma che sicuramente non ho fatto comprendere al meglio… Cercherò di mettere una pezza su questi aspetti nei prossimi capitoli, anche perchè da questo momento,con quello che è successo, le cose cambiano parecchio.
Grazie ancora!
10/06/2019 at 00:22
Penso che non sia stato facile scrivere questo capitolo: è quasi tutto narrato e descritto, con pochissimi e brevi dialoghi, se uno non sta attento finisce col perdersi fra le parole e le frasi che scrive… ma tu sei riuscito a tenere botta e a reggere l’azione fino alla fine, concatenando le scene senza perdere il ritmo nemmeno per un istante. Lo trovo davvero molto buono, complimenti.
Riguardo alla “maledizione del protagonista” di cui parlate qui sotto io non me ne sono accorta, direi che finora Justine rimane la più a fuoco, anche se ancora molto misteriosa. Sicuramente però è ora di fare chiarezza su diversi aspetti, a cominciare dalla sua paura più grande, quindi voto la spiegazione sui Mangiafuoco!
10/06/2019 at 12:11
È sempre divertente notare come le impressioni dei lettori spesso si rivelino del tutto opposte a quelle dello scrittore, infatti per me questo capitolo è stato relativamente semplice da scrivere ed è l’unico che non ha subito pesanti rimaneggiamenti in corso d’opera 😀
E sì penso anche io che sia ora di chiarire un po’ di cose 🙂
10/06/2019 at 12:20
Più che un’impressione era un’ipotesi! La lettura è scorrevole e non ci sono intoppi che facciano pensare a tanti rimaneggiamenti, nonostante la quantità di azioni una dietro l’altra, per cui ho pensato ci avessi lavorato tanto… probabilmente perché IO ne avrei avuto bisogno! 😝
09/06/2019 at 20:41
Voto una spiegazione sui mangiafuoco, per rendere, secondo me il proseguo più armonioso.
Stile sempre impeccabile.
Tutto scritto molto bene.
Devo ancora mettere a fuoco Justine come personaggio. Non ho ancora capito se è affetta dalla “maledizione del protagonista”, ossia essere meno interessante dei personaggi secondari, o se ci sono sfumature che devo ancora comprendere. In ogni caso, questa è una personalissima opinione, che non toglie valore al tuo racconto.
Questo è un mio problema con i protagonisti in generale. Anche nella saga di Harry Potter, trovavo Harry il meno affascinante. Forse perché, per rendere riconoscibile un personaggio secondario, si tende a caratterizzarlo così bene, dato che ha meno spazio, che il lettore ne entra in empatia prima.
Detto questo sono curiosa di leggere il prossimo capitolo.
09/06/2019 at 23:53
Ti ringrazio tantissimo per i complimenti, che sento molto immeritati ma che fanno bene comunque 😀
Per quanto riguarda la “maledizione” capisco perfettamente cosa intendi ed effettivamente temo di esserci caduto, non tanto per la caratterizzazione di Justine in sè (che a me è chiara) ma perchè temo di non averla fatta trasparire a sufficienza, complice il poco spazio che però non può essere sempre una scusa… Ho paura che questo mi porterà a compiere un altro sbaglio, ma magari se me la gioco bene riesco a evitarlo. Però, se qualcun altro legge questo commento, mi piacerebbe che mi dicesse cosa ne pensa!
10/06/2019 at 06:29
Comunque non ti preoccupare, la maledizione del protagonista è ben diffusa anche tra scrittori che vendono milioni di copie.
Poi è una sensazione del tutto soggettiva. Magari altri lettori non hanno la mia idea.
In bocca al lupo!
07/06/2019 at 17:14
Hola, mi ero persa il capitolo 3 e l’ho recuperato con il 4. In realtà il precedente a me è piaciuto. Cosa non ti è piaciuto? Ti sottolineo solo che devi far mangiare i tuoi personaggi. Dalle del porridge la prossima volta.
08/06/2019 at 14:44
Tranquilla non muoiono di fame, ma Justine preferisce non appesantirsi con la colazione e passare direttamente al pranzo, un aspetto del personaggio che è autobiografico (non perchè io salti la colazione ma perchè mi appesantisco con doppia brioche e caffèlatte libero)
Comunque la mia impressione è sempre quella di non trovare le parole giuste per esprimere quello che vorrei, ma a giudicare dai commenti che ricevo forse è davvero solo un’impressione 🙂
09/06/2019 at 21:18
Confermo: ti esprimi bene. Non ero d’accordo “storicamente” con il fatto che un personaggio in un mondo medievale non mangi a colazione.
09/06/2019 at 23:56
Ah capito, ma non mi focalizzerei troppo sull’aspetto medievale di questo mondo, sicuramente in parte lo richiama ma il livello di benessere e civilizzazione delle persone è abbastanza elevato (anche se comunque restano forti differenze tra le classi sociali e ci sono altre brutture di vario genere)
03/06/2019 at 11:44
Un altro bel capitolo, che ti fa dire “troppo corto, racconta ancora”, quindi aspetto il prossimo con impazienza. Voto “un brusco risveglio”. Buon lavoro!
04/06/2019 at 11:49
Grazie, “troppo corto” l’ho pensato anche io mentre lo scrivevo 😛
07/06/2019 at 17:15
Non è carino scrivere “troppo corto”, un po’ di tatto! 😛
03/06/2019 at 07:46
L’ambientazione è super e i dialoghi ben scritti. Si vede che hai un progetto preciso in mente. In questo capitolo hai messo molta carne al fuoco, iniziando a rivelarci alcuni aspetti chiave del racconto.
Mi è stonato un po’ il caffè come bevanda… forse perché in un’ambientazione fantasy a stampo medioevaleggiante lo vedo poco coerente. Ma questa è una mia opinione, che sicuro non intacca il bel lavoro che hai fatto.
04/06/2019 at 11:48
Grazie, per quanto riguarda il caffè è vero che può stonare un po’ in un’ambientazione medievale classica ma quello di cui parlo non è il nostro mondo e ha una storia diversa 🙂 Non ci saranno anacronismi troppo assurdi tipo le merendine confezionate, ma nulla vieta che in un altro mondo caffè o cioccolato si siano diffusi con tempi diversi rispetto al nostro… e poi volevo evitare soluzioni che trovo spesso nei fantasy e che non mi piacciono per niente, come il descrivere in maniera vaga ed elaborata un qualcosa solo per non chiamarlo con lo stesso nome che usiamo noi (“bevanda scura e amara che ti tiene sveglio proveniente dalle lontane terre dell’ovest”… è caffè, dai XD)
04/06/2019 at 11:58
Capisco la tua scelta. Ci sta… io sono più quel tipo di aspirante scrittore che avrebbe inventato una bevanda o avrebbe descritto il caffè con paroloni astrusi.
Ma il mondo è bello perché siamo diversi ed è interessante leggere chi ha idee diverse dalle nostre.
Attendo il prossimo capitolo.
03/06/2019 at 07:32
Ciao Dapiz,
a te bastano poche pennellate per creare un’ambiente, una situazione.” Il solo a sembrare davvero sveglio era il capitano Stoff, che la raggiunse con un bollitore in una mano e un bicchiere di stagno nell’altra.” con una frase semplice e lineare hai creato un’immagine perfetta, sembra strano me il solo particolare del bicchiere di stagno mi ha proiettato nella testa l’intera scena, come in un film. Mi è piaciuto il capitolo e ancor di più il finale a effetto, ora sono curiosa di sapere cosa è successo agli uomini scomparsi.
Ti segnalo “A luce dell’alba”.
Voto per un brusco risveglio.
Alla prossima!
04/06/2019 at 11:45
Grazie mille, a me invece sembra proprio che le parole non siano mai abbastanza e non siano mai quelle giuste 😛 Comunque “Luce dell’Alba” non è un refuso, è il nome della città capitale dell’Impero 🙂 Ho cercato di inserire l’informazione in maniera naturale ma forse non mi è riuscito benissimo
02/06/2019 at 23:21
Io voto un brusco risveglio che per il capitolo 5 mi sembra adatto ^_^
Mi è piaciuto molto questo capitolo: introduce misteri ma senza far presagire niente. Justine dice che non se ne sono andati di loro volontà, ma non ci sono segni di lotta, il che è strano. A meno che non sia passato tanto di quel tempo che qualcuno ha avuto il tempo di ripulir tutto… però sarebbe bello se così non fosse 😉
Ciao 🙂
04/06/2019 at 11:43
Bè di tempo ne è passato, quasi due mesi come dicevo in un altro capitolo 🙂 A rendere Justine sospettosa è proprio questo: a volte l’assenza di indizi è indice di un crimine particolarmente ben riuscito, ma quello che lei pensa è che qualcuno abbia intenzionalmente ripulito la “scena del crimine”. Con più spazio a disposizione avrei mostrato questo ragionamento più nel dettaglio visto che ovviamente non è l’unica spiegazione, magari riuscirò a farlo in un prossimo capitolo
02/06/2019 at 18:09
Capitano Stoff, finalmente ♥️ Tornato in gran stile col suo caffè.
Altro bel capitolo, questa storia ti sta riuscendo molto meglio di quella precedente: è più ordinata e leggibile, si percepisce una buona struttura di base e una direzione precisa, come tu stesso hai confermato. Anche l’ambientazione la trovo più di mio gusto. Mi sta prendendo!
Per il prossimo episodio voto “un ritorno”, perché sono curiosa di capire di chi. Anche il ricordo mi tentava, ma in questi primi quattro capitoli ce ne sono già stati, quindi cambiamo.
Continua così 🙂
04/06/2019 at 11:39
Grazie, con tutti questi complimenti mi monto la testa XD La struttura di base e la direzione ci sono, ma coi caratteri mi trovo sempre un po’ stretto, tant’è che ho dovuto tagliare quasi subito una sottotrama che mi piaceva particolarmente ma che non credo sarei riuscito a inserire nella storia… Magari in una futura edizione estesa, chissà 😀
05/06/2019 at 14:34
Ti capisco, anch’io avevo due sottotrame in mente ma niente, non c’è spazio 😟 Guardiamo il lato positivo: se mai si presenterà l’occasione di pubblicare, potremo inserire delle novità! Ahah
29/05/2019 at 08:43
Seguiamo una pista!
Ciao Dapiz, sono di nuovo da te. Non essere duro con te stesso: questo capitolo è bello, non esserne insoddisfatto (anche se capisco il “perfezionismo”). Hai soltanto rallentato il ritmo, ma ci sta! Sono contenta di avere sempre più indizi che mi permettano di conoscere meglio Justine. Un’altra cosa che mi piace è che il mondo in cui è ambientata la storia tu lo hai delineato (o lo stai delineando) in modo chiaro, con precisi riferimenti geografici e culturali, o almeno così sembra a me leggendo. A presto e continua così!
29/05/2019 at 21:23
Più che perfezionismo il fatto è che ho sempre l’impressione di non trovare mai le parole giuste per esprimere quello che ho in testa… comunque grazie dei complimenti! Effettivamente ho in mente diversi aspetti dell’ambientazione di questa storia, anche se non l’ho definita nella sua interezza. Potrei farlo in futuro, non mi dispiacerebbe ambientare più storie in uno stesso universo di mia invenzione, ma per ora non ho nulla di specifico in programma
28/05/2019 at 16:01
Seguiamo una pista, il dialogo tra le due donne mi pare volutamente interrotto a metà, quindi scopriamo cosa altro c’è da sapere. Il capitolo scorre bene, c’è solo una ripetizione del nome Justine oltre la metà, probabilmente una svista. Buon lavoro.
29/05/2019 at 17:39
Grazie, sul dialogo interrotto a metà ho la tendenza ha concludere i capitoli con dei cliffhanger, ma vorrei provare anche qualche altra soluzione
28/05/2019 at 09:32
Voto seguiamo una pista, per riprendere l’azione. Questo capitolo secondo me è ben scritto e utile per iniziare a conoscere i personaggi. Ha sicuramente un ritmo più lento dei primi due, ma è funzionale al racconto.
Complimenti!
29/05/2019 at 17:38
A me sembra sempre di andare troppo di corsa, anche se siamo appena all’inizio… comunque grazie!
27/05/2019 at 23:49
Anche a me questo capitolo è piaciuto, è vero che è di passaggio però è molto bella l’atmosfera di intimità che sei riuscito a creare. Voto per la pista visto che il caso sembra farsi interessante, d’altronde qualche informazione sui personaggi si può sempre inserire!
29/05/2019 at 17:37
Grazie, questo sito fa bene alla mia autostima 😀
27/05/2019 at 07:49
Ciao Dapiz,
se ti può interessare a me il capitolo è piaciuto, l’ho trovato lineare, evocativo. I ricordi di Justine salgono affiorano a pelo d’acqua, si lasciano scorgere, ma non interferiscono con la storia. Non so se mi sono spiegata…🙂. Hai la capacità di usare i ricordi per arricchire (e non infarcire) la storia.
“ma l’unica trappola in cui era caduta dopo settimane di viaggio era quella della comodità” bella questa frase, mi è piaciuta.
Per il quarto, io seguirei una pista.
Buona settimana e alla prossima!
27/05/2019 at 12:45
Grazie! Per questo racconto so bene dove andare a parare, quindi ogni elemento che inserisco ha un suo perché… Però è il primo giallo (o quasi) che scrivo, spero di non fare pasticci
26/05/2019 at 23:57
Questo capitolo mi è piaciuto particolarmente, finalmente abbiamo visto la protagonista da sola (o quasi) e un’atmosfera più calma e raccolta. Mi stuzzica il mondo che stai pian piano descrivendo e costruendo capitolo dopo capitolo, ora sarei curiosa di seguire una pista… ma penso prima sia meglio approfondire la conoscenza dei personaggi. In particolare quella del capitano goffo 😏
27/05/2019 at 12:43
Grazie 🙂 Ti dirò che ho una mezza idea di inserire questo racconto in un mondo più vasto che sto costruendo da tempo… La storia in sé sarà del tutto autoconclusiva, ma l’ambientazione la potrei riprendere in futuro.
Comunque non mi aspettavo tutto questo successo per il povero capitano, dovrebbe essere solo un personaggio di contorno ma magari riuscirò a ritagliargli uno spazietto 😀
27/05/2019 at 13:25
Non so perché, è scattata la scintilla quando l’ho letto. Forse è perché mi piace la goffaggine e ci sono subito entrata in simpatia… Ma la storia è tua, quindi usalo come preferisci!
26/05/2019 at 21:00
Questa volta hai avuto lo stesso problema coi caratteri che ho avuto io nel mio racconto 😀
Nonostante vi siano dialoghi, il capitolo stenta a decollare e sembra una specie di introduzione. Comunque sia mi è piaciuto e, visto il mio appunto dell’altra volta, voto di conoscere meglio i personaggi.
Ciao 🙂
27/05/2019 at 12:41
Nei 5k caratteri ci sto sempre un po’ stretto ma per questa storia ho già un piano in mente dall’inizio alla fine, quindi almeno su questo aspetto dovrei cavarmela 😀
E si é un capitolo che mi è servito a gettare le basi del caso, ma ora si comincia davvero con l’indagine 🙂
22/05/2019 at 13:59
Complimenti. Scrivi con idee chiare e dialoghi scorrevoli. Si vede che hai in mente un racconto preciso, infatti ci fornisci con da subito tanti dettagli e particolari.
Mi piacciono molto i nomi che scegli. Brava.
Ho votato, “parla con la locandiera”, lo trovo giusto da un punto di vista narrativo, in modo da creare continuità.
22/05/2019 at 18:49
Grazie, in effetti rispetto alla mia storia precedente qui ho un percorso già chiaro da seguire e un finale già stabilito, anche se ho lasciato spazio per qualche deviazione 🙂
(comunque sarebbe bravO :D)
21/05/2019 at 16:31
Siamo appena entrati, restiamo alla locanda e parliamo con la taverniera.
Ho appena finito una full immersion nella versione seriale de Il nome della rosa. Speriamo che la tua inquisitrice non assomigli a Bernardo Gui! XD
Molto carino, anche l’excursus sul villaggio piccolo e la taverna imponente.
22/05/2019 at 18:48
Grazie, nei prossimi capitoli esploreremo meglio questi luoghi 🙂
20/05/2019 at 19:48
Effettivamente non si è parlato molto dell’indagine, ma per quanto mi riguarda è stato meglio così. Mi piace, secondo me scrivi bene e i personaggi li trovo ben caratterizzati, vediamo che piega prende la storia! A presto 😀
21/05/2019 at 13:05
Grazie! Rispetto alla mia storia precedente, dove il protagonista era abbastanza amorfo, qua ho voluto vedere se riesco a gestire un personaggio con un carattere ben definito e abbastanza “duro”
22/05/2019 at 18:47
Grazie ^_^
20/05/2019 at 14:33
Ciao, ovviamente dobbiamo parlare con la locandiera. Il resto lo vedremo dopo. Ti faccio tre appunti: sei sicuro che le locande si illuminassero con le torce? Non è più da dungeon? Ho cercato “illuminazione locande”, ma non ho trovato molto. Nel dubbio, io non avrei specificato illuminato da che cosa.
Appunto due: occhio alle virgole missing in questa frase “Anche se in quelle regioni si cenava presto era ancora abbastanza affollata, come Justine aveva sperato quando aveva deciso di trattenersi lì per la notte mentre il resto del drappello li precedeva alla Rocca. Se ci aveva visto giusto e qualcuno li stava osservando quello era un buon modo per mettergli pressione.”.
Visto l’uso che ne fai, sono sicura si tratti di refusi.
Appunto tre: il finale sul perché dell’indagine l’ho trovato forzato, piuttosto dicci di meno e segui il flusso. Se lo rileggi con questa ottica, vedi che scorre perfettamente finché non dai quella spiegazione.
Dopo gli appunti i complimenti: mi piace come descrivi e come scrivi.
E infine… L’ho già detto che adoro il fanatsy? No, perché io adoro il fantasy ben scritto, strutturato con personaggi vivi. Mi stai dando questo. Grazie.
21/05/2019 at 13:18
Moltissime grazissime per i complimenti ;_; Per quanto riguarda i tuoi appunti:
– sì le locande probabilmente avevano un sistema di illuminazione un po’ più funzionale, penso con lampade a olio o qualcosa di simile… ho provato a descrivere l’interno della locanda diversamente ma non mi suonava mai giusto e alla fine ho optato per delle semplici torce. Se riesco ci tornerò per descrivere un po’ meglio il posto, visto che è una location piuttosto importante per la storia. A tal proposito però tieni presente che non voglio scrivere un fantasy che abbia necessariamente stretta attinenza col periodo storico reale al quale più o meno è ispirato (altrimenti non avremo nemmeno un imperatore E un sindaco), per me è più importante che un mondo immaginario abbia una propria coerenza interna, così è più semplice da scrivere e mi diverto di più a inventarlo 😀
– hai ragione anche sulle virgole, in questo capitolo ho inserito diversi periodi lunghi e mi hanno creato un po’ di difficoltà, qualcosa mi è sfuggito
– sullo “spieghino” finale sul caso, è vero che l’ho inserito un po’ forzatamente perchè la scelta dei lettori lo richiedeva, ma nella mia testa l’ho giustificato in questo modo: Justine arriva in questo posto e si comporta in modo molto professionale e rigido come se dovesse indagare sul più grande mistero del mondo, ma come ho già detto lei crede che sia una mezza perdita di tempo, quindi quell’accenno al caso è un po’ come sei si stesse dicendo “sono qui a fare tutta questa scena ma questi sono solo dei poveracci che non sanno niente”
Ecco, ancora grazie per i complimenti, davvero!
20/05/2019 at 10:02
Ciao Dapiz,
un sopralluogo alla Rocca, avrei voluto fare un giretto per il villaggio, perché mi piacciono i mondi fantastici e sono sempre curiosa di conoscerne gli abitanti, ma bisogna proseguire con l’indagine.
Non ho appunti da farti. Il racconto scorre e trovo le descrizioni utili a rappresentare l’ambientazione. Mi piace molto.
Alla prossima!
21/05/2019 at 13:03
Grazie! A tempo debito faremo un giro anche per il villaggio, la storia è tutta ambientata in questo posto e per andare avanti con l’indagine bisogna capire con chi abbiamo a che fare 🙂
19/05/2019 at 23:16
Parliamo con la locandiera, mi sembra piuttosto sveglia!
Bel capitolo, ti capisco quando parli di “farsi trascinare”, io devo stare molto attenta nel dosare le parole. Tuttavia, ho gradito il capitolo descrittivo. Sto a vedere come prosegue l’indagine! A presto!
21/05/2019 at 13:01
Grazie! Nel prossimo si prosegue con il caso, promesso 😀
19/05/2019 at 21:49
Anche io voto per la locandiera! Molto bello questo capitolo, scritto bene, ricco di descrizioni… forse troppe in qualche punto, ma non mi hanno disturbato, sono riuscita a vedere coi miei occhi quello che volevi farci vedere e mi è piaciuto. Mi sembra migliore del capitolo precedente e la curiosità per la vicenda aumenta. Molto efficace anche l’ultima frase, penso che il voto sia scontato. Complimenti e a presto 😊
21/05/2019 at 13:01
Grazie, in effetti ho deciso di scrivere un fantasy anche per allenarmi un po’ con le descrizioni, che sono da sempre il mio punto debole. Non credo di aver fatto un gran lavoro ma sono contento che piacciano!
19/05/2019 at 17:47
“Nulla… se non l’espressione che si andava dipingendo sul viso della giovane locandiera.”
Se mi concludi così, non posso che votare la locandiera 🙂
Trovo il capitolo scritto molto bene ma ti devo fare un appunto: a meno che non sia un titolo che descriverai più avanti, “Ser” si scrive “Sir” 😉
C’è solo una cosa che non ho ben capito: ma come è formata questa compagnia? Prima mi ero immaginato un mezzo esercito, mo’ quattro gatti. C’è l’inquisitrice, il cavaliere, il suo scudiero, il capitano e… quanti picchi sono?
Ciao 🙂
PS: col fatto che non ricevo le notifiche, non faccio mai in tempo a rispondere alle risposte; la questione della bambina: avevo capito io fischi per fiaschi 😉
19/05/2019 at 20:47
Hai ragione, sEr è in inglese 🤦🏻♂️ Adesso per il prossimo capitolo non so se correggere o lasciare così per coerenza… Non poter modificare i capitoli è un po’ fastidioso 🙄
Comunque la spedizione è composta da circa una ventina di persone
19/05/2019 at 16:24
Ciao 🙂 ho scelto di parlare con la locandiera, anche se questa Porta Bianca, chiusa da anni, mi intriga parecchio. Non ho ben capito la dinamica del mandare gli altri alla Rocca e fermarsi alla locanda (sono tutti arrivati al villaggio, giusto?), per il resto la lettura è piacevole e i personaggi sono interessanti. Alla prossima
19/05/2019 at 17:32
Ciao! Le opzioni qui non sono esclusive, nel senso che trattandosi di un’indagine presto o tardi ogni traccia sarà presa in considerazione, quindi anche votando per quella che si preferisce leggere per prima poi si arriverà anche alle altre 🙂
Poi: Justine prevedeva di ispezionare la Rocca come prima tappa, ma la sua ipotesi è che i soldati se la siano semplicemente svignata e non pensa di trovare chissà cosa, quindi ha mandato avanti il capitano col drappello per vedere com’è la situazione. Quando, nel capitolo precedente, si accorge che c’è qualcuno nel villaggio che li stava tenendo d’occhio decide di fare una deviazione essenzialmente perchè la cosa la stimola di più, anche se non crede ci sia un collegamento con la sua missione (perchè lo vedremo poi, lei ha un’idea di chi li stia osservando ma il lettore non ha ancora elementi per capirlo)
17/05/2019 at 07:52
Ciao Dapiz!
Ho visto tuoi commenti sotto altre storie e sono passata. Devo dire che ho fatto bene: escluso qualche errore di battitura già segnalato da altri (che non mi disturba, sono errori di distrazione e non di stile), la storia promette molto bene. Innanzitutto adoro i racconti che hanno sfondo fantasy ma trattano di altro o anche di altro. In secondo luogo, la protagonista è ben delineata (e adoro il fatto che sia una donna, e soprattutto evidentemente intelligente).
Voto per la panoramica del caso, perché mi sembra una buona continuazione dell’incipit. Inoltre, secondo me è presto per cambiare punto di vista e per delineare il contesto avrai tempo in seguito con soluzioni più o meno articolate.
Sei bravo, ti apprezzo e ti seguo. A presto!
17/05/2019 at 22:16
In questo capitolo ci sono più refusi che in tutta la mia prima storia 🙄 Ma comunque grazie dei complimenti e del commento, concordo che sia meglio aspettare un po’ prima di passare ad un altro punto di vista. A presto!
16/05/2019 at 09:27
Una panoramica, ma non troppo dettagliata 😉
Bentornato, Dapiz. Un bell’incipit, ben strutturato e scorrevole. Se proprio devo fare un appunto, forse corri sul filo dell’infodump, ma, visti gli spazi ristretti, ci sta. Se può esserti utile, la parte della “bambina dentro di sé” a me è sembrata decisamente chiara.
Ciao, a presto
16/05/2019 at 13:13
Grazie, in effetti ho sempre l’infodump nella manica ma in questa storia non dovrei averne così bisogno come nella precedente 🙂
15/05/2019 at 23:56
Ciao Dapiz, un capitolo scorrevole e interessante, che presenta un bel personaggio. Poi, un giallo con ambientazione fantasy? A me! Ti seguo e voto per la panoramica sul caso.
A presto 🙂
16/05/2019 at 13:12
Grazie ^-^
15/05/2019 at 11:49
Un inizio avvincente: una donna protagonista, un caso da risolvere, un passato da tenere a bada. Mi sono piaciuti i nomi dei luoghi, molto tolkeniani. Seguo per sapere come procede il racconto.
Ho votato per la panoramica del caso.
15/05/2019 at 22:45
Son contento che ti siano piaciuti i nomi, sono una delle cose con cui ho più difficoltà!
15/05/2019 at 11:37
Vorrei la panoramica dettagliata.
Mi ha fatto pensare a un romanzo d’avventura di cappa e spada. Quelli e i romanzi di pirati di Salgari erano una mia grande passione, da bambina. Insomma, come Justine, anche in me questo incipit ha risvegliato l’infante che è in me 🙂
Bell’incipit.
(piccola parentesi pignola: visto che qui i caratteri sono sempre contati, le ridondanze come “vent’anni, due decadi di studi” sono superflue 🙂 )
15/05/2019 at 22:50
Grazie mille, sono felice che la lettura ti abbia dato questa sensazione 😀 Sulle ridondanze sono d’accordo, ma in questo caso ho ritenuto opportuno sottolineare in quel modo il tempo passato per enfatizzare il fatto che Justine non approvi il trattamento che ha ricevuto dopo tutti i suoi sforzi.
Ciao!
14/05/2019 at 14:31
Adoro il fantasy. Ho scelto l’opzione del cambio punto di vista. Bell’incipit, scorrevole. Lei mi ricorda un po’ Farnese di Berserk, non so perché.
15/05/2019 at 22:53
Grazie e non hai torto, ti dirò che inizialmente il protagonista avrebbe dovuto essere un uomo, ma poi ho pensato ad una sequenza che avrebbe funzionato meglio con una donna e così è nata Justine, che almeno nell’estetica si rifà un po’ a Farnese 🙂
13/05/2019 at 22:18
Bell’incipit, l’idea dell’ambientazione fantasy che fa da cornice a un giallo mi attira particolarmente e la protagonista mi sembra essere ben caratterizzata! Voto per il cambio di punto di vista, sia perché mi piace che ci siano più voci narranti, sia perché secondo me è troppo presto per informazioni sul caso o sulla protagonista.
14/05/2019 at 12:31
Grazie! In realtà Justine avrei voluto descriverla un po’ di più, non dico cominciare il capitolo con lei davanti allo specchio ma mi sono reso conto di non aver dato alcuna indicazione sul suo aspetto, e personalmente leggere di un personaggio senza nemmeno sapere che faccia ha mi confonde un po’. Comunque rimedierò 😛
15/05/2019 at 22:56
Grazie! Guardando i voti mi sa che nel prossimo capitolo si parlerà del caso, ma comunque successivamente ci sarà almeno un’altra voce narrante.
13/05/2019 at 13:11
Ciao Dapiz, finalmente un nuovo racconto! Sono curiosa. 🙂
Il capitolo mi sembra strutturato molto bene, anche la presentazione della protagonista è efficace e mi sono già innamorata del capitano.
A livello di scrittura c’è qualche errore qua e là, ma non voglio mettermi a fare le pulci, anche perché non ci ho badato troppo leggendo.
Lo trovo un inizio interessante, ti seguo.
Voto la panoramica del caso, è la prima cosa utile da scoprire, il contesto può venire dopo.
Buona scrittura! 🙂
13/05/2019 at 16:06
Ciao Valentina e grazie del commento, le pulci fammele pure perchè per quanto rilegga e ricontrolli tanto c’è sempre qualcosa che mi sfugge!
13/05/2019 at 20:43
Okay, ti segnalo sono un paio di sviste e un paio di errori, allora.
Nel paragrafo 8 ci sono un “quà e là” dove il qua andrebbe senza accento e un “ricordavava”. Nell’11 “L’Inquisitrice sbuffò tra sè e sè” (sé e sé) e una doppia di troppo in “capitano dell drappello”. Tutto qua, niente di che! 🙂
13/05/2019 at 10:19
Ciao Dapiz,
ottimo incipit, ben scritto. Lineare.
Giusto per dimostrarti che ho prestato attenzione, ti segnalo un “rettagolari” che immagino fosse rettangolari. Avrei scritto Scout con la maiuscola, perché immagino che Scout sia il suo ruolo o no?
L’ultima frase: “Justine si stupì nello scoprire di doversi sforzare per… ” non che sia errata, ma mi suona male. Tutto il resto è perfetto; la bambina rimanda alle prime battute del capitolo, bravo, bel lavoro.
Si prospetta un bel racconto, ovviamente ti seguo (avevo già cliccato Segui ieri sera, poi però avevo sonno e ho rimandato il commento e la lettura, non in quest’ordine, a oggi 🙂 ).
Alla prossima!
13/05/2019 at 16:05
Grazie per avermi segnalato il refuso, ne ho scovato anche un altro che stranamente è sfuggito anche al controllo ortografico, mah. Sì, scout è il ruolo, non sono sicuro che sia da mettere in maiuscolo ma son cose su cui tendo a sbagliarmi. Concordo anche sull’ultima frase, un po’ troppo artificiosa, sul mio sito l’ho modificata ma purtroppo qui non è possibile. Grazie anche dei complimenti, spero di non deludervi!
14/05/2019 at 09:38
Quale sito? 🙂
14/05/2019 at 12:36
dapiz.it, per il momento lo sto tenendo perlopiù come blog in cui parlo di nerdate varie ma ci sto pubblicando anche questi e altri racconti 🙂
12/05/2019 at 23:36
Ciao Dapiz
Fin’ora ho letto qualche tuo commento a storie che avevamo in comune, sono contenta di seguire qualcosa di tuo. Mi piace come descrivi le cose, e quando nel tuo commento hai detto che il fantasy farà solo da sfondo mi hai convinta del tutto 🤣
Veramente anch’io, come red dragon, ho pensato che justine fosse incinta, ma una volta riletto dopo la spiegazione che hai dato non più. Sarà stata una sensazione dettata dal romanticismo
Ti seguo con piacere
Se ti può interessare neanche la mia storia è un rosa troppo rosa 🤣
13/05/2019 at 16:00
Ciao e grazie del commento! Sì sarà una storia fantasy un po’ atipica, senza viaggi o grandi battaglie, ambientata tutta in questo borgo (che presenterò meglio nel prossimo capitolo, credo).
Riguardo alla presunta gravidanza, se un lettore non capisce bene qualcosa magari ha letto male ma se succede lo stesso anche ad altri forse sono io che non sono stato chiaro come dovevo 😐
12/05/2019 at 21:31
Io voto i dettagli del caso 🙂
Ciao! Ho visto che te la cavi bene con la fantascienza, vediamo come te la cavi col fantasy. La nostra protagonista è indispettita perché è stata mandata ai confini, ma secondo me è un indice di bravura (a meno che non ci siano infiltrazioni ad alto livello, ma vabbé). Son sobbalzato quando ho scoperto che aveva una bambina con lei!
Per il resto, vediamo come prosegue 🙂
Ciao 🙂
12/05/2019 at 22:36
Ciao e grazie del commento, spero che questo racconto vi piaccia come il primo! Però c’è un però, magari non mi sono spiegato io ma… Justine non ha una bambina con sè 😀 All’inizio del capitolo, riferendomi alla sua esperienza nella radura, scrivo “si era d’improvviso trovata di nuovo nei panni della bambina spaventata dai mostri di tanto tempo fa” e nel finale mi ricollego a quella frase: la bambina che ha dentro di cui parlo è sè stessa, perchè stanno riemergendo paure che aveva seppellito da tempo. Dici che non è sufficientemente chiaro? Adesso mi vengono le paranoie X_x
12/05/2019 at 20:03
Ecco il mio secondo racconto! Qui mi cimento con un genere che adoro e dove spero di riuscire a dire qualcosa di buono, il fantasy. Per chi non dovesse apprezzarlo particolarmente sappiate che non ci ritroverete i tanti elementi tipici di questo tipo di storie (il gruppo di personaggi variegato in viaggio per una meta lontana, la minaccia oscura sul mondo, i draghi etc. – elementi che comunque amo, eh!) ma, come ho scritto nella descrizione, si tratterà quasi di un giallo, dove l’ambientazione fantasy fa più che altro da sfondo. Se vorrete dargli una possibilità ve ne sarò grato! Ciao 😎