Cuori sull’abisso

Dove eravamo rimasti?

È il momento di tornare da Hal. Dove sarà ambientato il prossimo capitolo? In cima a un tetto durante un temporale. (71%)

Dall’alto al basso - Hal

Piove.

Bene. Era da tanto che non pioveva.

Guardo verso il basso. La città, la massa. L’inferno. Osservo quello che succede sotto di me, come un angelo vendicatore mandato dall’alto.

A volte è bello cambiare prospettiva. Da qui, le strade e gli edifici sembrano tutt’altra cosa. Regna una pace… irreale. Lontano dai rumori. Lontano dalle luci. Lontano da tutto. E da tutti.

Mi lascio scorrere le gocce d’acqua sul viso. Resto immobile. Vorrei che questo momento durasse per sempre.

Lo so. Sono un idiota.

Il problema è che nessun impianto potrà mai cambiare cosa siamo dentro. Il nostro animo, imperfetto e fallace, è stato rivestito di acciaio e titanio, ma non è cambiata la sua natura. L’avidità, l’invidia, l’odio sono malattie che nessun miracolo della scienza medica può curare. Il potere, si sa, corrompe. La tecnologia non è né positiva, né negativa. È solo uno strumento, un mezzo. Ma ha messo nelle mani di pochi un potere immenso.

Dei passi alle mie spalle.

Tendo leggermente lo sguardo e scorgo un individuo in un vestito elegante. Indossa un cappotto e un paio di occhiali da sole. Di notte.

Sì: è senza ombra di dubbio il mio contatto.

“Come va, Hays?”, gli chiedo senza interessarmi troppo alla risposta.

“Non c’è male. Come procedono le tue… ricerche?”

Torno a guardare la città.

“Kora sa nascondersi bene. D’altronde…”

Mi blocco a metà della frase.

“D’altronde…?”

“Lascia perdere. Hai qualcosa per me?”

Hays mi guarda. È sospettoso. Non si fida affatto di me. Di un cyborg. E continua a non fidarsi, nonostante siano ormai due anni che lavoro per Darren Lee.

Si avvicina e si posiziona al mio fianco. Insieme, guardiamo verso il basso.

“È proprio bella la città, da quassù. Non trovi?”

Bella non direi. Diversa, quello sì.

“Allora? Cos’hai per me?”, gli richiedo sorvolando sull’argomento.

Hays sospira, indispettito.

“Non sei in vena di fare conversazione, eh? Comunque sì: potrei aver trovato qualcosa. Ma ti costerà un po’.”

“Credo che Darren ti paghi già abbastanza. Fin troppo, se vuoi la mia opinione.”

Non lo guardo direttamente in volto, ma riesco a scorgere ugualmente il muscolo della sua guancia fare un rapido guizzo. Devo aver toccato un tasto dolente.

“Ok, Hal. C’è… hai mai sentito parlare delle Empyrean Industries?”

Empyrean. Empireo. Prima o poi, qualcuno mi dovrà spiegare cosa cazzo ci trovano di paradisiaco in questo posto.

“Ne ho sentito parlare. Di cosa si occupano, di preciso?”

“Smantellamento, recupero e assemblaggio di androidi e varie parti meccaniche.”

Ottimo. Il posto perfetto per uno come me.

“Qual è il legame tra Kora e questa industria?”

“Il signor Lee è un vecchio amico del proprietario, Alfred Navarro. Anni fa, Navarro si era cacciato nei guai con le autorità per la mancanza di alcuni permessi e per aver rivenduto della merce rubata. Ovviamente, il signor Lee aveva le sue conoscenze ed è riuscito a coprire tutto. Sai com’è, il potere dei soldi…”

“Diamine, Hays”, gli dico spazientito. “Arriva al dunque.”

Mi rivolge un’occhiataccia. Posso percepire lo sguardo gelido persino attraverso le lenti scure dei suoi occhiali. Continua.

“Ultimamente, si sono verificati dei furti in alcuni dei magazzini delle Empyrean Industries. Nulla di troppo vistoso: piccole parti di ricambio, arti bionici, bulbi oculari, …”

Cazzo. Il magazzino

“Si tratta di Kora?”, chiedo.

“Non so se di tratta di chi stai cercando, ma le fonti parlano di una giovane ragazza dai capelli biondi. Quasi sicuramente androide.”

“È un po’ poco su cui basarsi.”

“Dici? Per me, una troia vale l’altra. Il signor Lee a mala pena si ricorderà che faccia ha.”

Mi allontano dal parapetto dando le spalle a Hays.

“Non per me”, dico quasi sovrappensiero.

Hays mi osserva, confuso.

“Cosa vuoi dire?”

“Vedi, Hays”, dico lentamente mentre mi giro di nuovo verso di lui. “Non ho alcuna intenzione di portare Kora da Darren Lee.”

Percepisco di nuovo il suo sguardo gelido attraverso gli occhiali. Questa volta, però, è di puro terrore.

Accade tutto rapidamente.

Hays estrae la pistola da sotto il cappotto e me la punta contro. Di riflesso, afferro la canna dell’arma e lui preme il grilletto. Il proiettile si infrange contro il palmo della mia mano meccanica. Poi, gli levo di mano l’arma e lo afferro per il colletto della giacca.

Si dimena, in preda al panico o all’adrenalina, o forse a entrambi. Poco importa: è tutto inutile.

Riesco a leggergli in faccia l’angoscia e lo sgomento. Sa qualcosa di estrema importanza, qualcosa che vorrebbe dire a Darren con tutto sé stesso. Qualcosa che, comunque, non potrà raccontare.

Mentre le gocce d’acqua mi penetrano tra le fessure del braccio robotico, sollevo Hays e lo scaravento oltre il parapetto. Precipita di sotto, verso il basso, nella miseria, nel fetore, nell’ipocrisia.

L’impatto con l’asfalto smorza il suo grido di disperazione. Mi affaccio per verificare che sia effettivamente morto e il suo cadavere immerso in una pozza di sangue, lavato via dalla pioggia cadente, me ne dà la conferma.

Ora devo solo trovare Kora.

Poi, toccherà a Darren Lee.

Nel prossimo capitolo...

  • Rinuncia. (18%)
    18
  • Scontro. (64%)
    64
  • Fuga. (18%)
    18
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127 Commenti

  • Gran bel finale, ottima conclusione di una storia veramente molto bella! Il colpo di scena finale mi ha ricordato molto Memento, per la rimozione dei ricordi e la ricerca di una vendetta in realtà già consumata, ma per me non è una cosa negativa visto che è uno dei miei film preferiti (e poi il citazionismo mi piace molto). Un unico appunto lo faccio sullo stile un po’ troppo enfatico di certi passaggi, però è una scelta stilistica in linea con l’atmosfera del capitolo quindi può starci tranquillamente. Ora posso solo aspettare il prossimo racconto (e recuperare quello precedente), a presto!

    • Siete forse tutti quanti un po’ troppo gentili con me, ma sono davvero contento che la storia ti sia piaciuta 🙂
      Anche io adoro il citazionismo e, considerato che il cinema è la mia più grande passione, mi fa doppiamente piacere quando qualcuno identifica i vari rimandi all’interno del racconto. In questo caso, l’ispirazione arriva proprio dal film di Nolan, ma mi sono comunque preso qualche libertà per adattare il plot twist alla vicenda, spero di esserci riuscito 😉
      Per quanto riguarda il prossimo racconto, ancora non so con precisione di cosa si tratterà: forse rimarrò sulle atmosfere noir/thriller, forse mi sposterò su un genere completamente diverso.
      Potrebbe anche essere la continuazione del mio primo racconto, ma per il momento mi sento di escluderlo: non sono molto soddisfatto di quella storia e mi son ripromesso di dargli un seguito che sia superiore, motivo per cui voglio aspettare l’idea giusta.
      Grazie mille per tutto, è stato un piacere! 😀

  • Complimenti, davvero un bel finale. Forse l’ultimo colpo di scena con relativo spiegone ha un po’ appesantito il capitolo, ma è stato chiaramente necessario per poterci indirizzare verso la conclusione che hai scelto. Non un gran problema comunque, questa resta una delle storie più compiute ed equilibrate lette sulla piattaforma, oltre ad essere molto bella. Spero di leggerne presto una nuova!

    • Ti ringrazio davvero tanto, forse siete tutti un po’ troppo buoni, ma sono molto contento che la storia ti sia piaciuta fino alla sua conclusione 🙂
      Purtroppo sì, mi sono reso conto durante la rilettura che lo spiegone va ad appesantire un po’ troppo il capitolo, ma arrivato ormai alla fine ho optato per non rallentare troppo la narrazione con flashback, prese di coscienza da parte di Hal o altro.
      Per quanto riguarda la prossima storia, ancora non so bene su cosa mi butterò: potrebbe essere il seguito del mio primo racconto, potrei rimanere orientato su queste atmosfere noir o potrebbe essere tutt’altro genere, si vedrà!
      Grazie ancora per ogni cosa, è stato un vero piacere! 😀

  • Ciao Gibbon,
    ottimo finale, davvero. Mi è piaciuta tutta la storia, che è andata crescendo via via e migliorando. Sei stato capace di mettere insieme i tasselli, uno a uno, fino ad arrivare qui. Complimenti. Spero ti venga voglia di scrivere presto un nuovo racconto, perché l’esordio sulla piattaforma è stato strepitoso. Non faccio complimenti a caso, la tua è una buona storia.
    Alla prossima, spero con un nuovo racconto!

    • Non ho parole per esprimere come mi sento ora, ti ringrazio davvero tanto, sono contento che la storia ti sia piaciuta fino alla fine, nonostante i vari errori sparsi qua e là nei vari capitoli 🙂
      In realtà, il mio primo racconto qui su The Incipit è stato un fantasy, di cui non sono molto soddisfatto ma al quale mi son ripromesso di dare un seguito superiore, anche se non credo arriverà a breve: anzi, probabilmente cambierò un’altra volta genere, pur non sapendo ancora se rimarrò in questo ambito un po’ noir o se varierò del tutto, dipende da quale idea si evolverà per prima.
      Grazie ancora per tutto, è stato un piacere! 😀

    • Non so proprio come ringraziarti, davvero 🙂
      In ogni caso, grazie infinite per aver seguito la storia fin dall’inizio, sono contento di essere riuscito a stupirti e spero di migliorare con il tempo, eliminando i vari errori e distrazioni che ho commesso in questo racconto.
      È stato un piacere, alla prossima! 😀

  • Ah, ti dirò, come altri avevo intuito il colpo di scena grazie al cognome di Max, ma non mi quadravano i tempi e non volevo spararla troppo grossa… non avevo tutti i pezzi del puzzle, giustamente 😀 Ho votato per un finale agrodolce, ma solo perchè non amo i finali troppo aspri o amari. In ogni caso sarà stata una bellissima storia 🙂

    • Ciao!
      Sono contento che il capitolo ti sia piaciuto e sono molto contento che tu abbia apprezzato il colpo di scena 🙂
      In realtà, il finale potrebbe riservare qualche spiraglio di luce (non troppi eh, non esageriamo), ma tutto dipende da quanto volete veder soffrire il povero Hal 😉
      Spero che il finale sia all’altezza delle aspettative! 😀

  • Beh questo colpo di scena non me l’aspettavo, anche se si poteva intuire dal capitolo precedente dove compare il cognome di Max, Hallen. Molto bello comunque, così come tutto il capitolo, intenso l’incontro tra i due e la morte (e non semplice spegnimento) della povera Kora. Bella poi l’idea dello sfasamento dei piani temporali, non ci avevo proprio pensato! Voto per il finale amaro, non tanto per infierire sul povero Hal, quanto perché le premesse che ci sono non mi sembrano poter portare a spiragli di luce.

    • Ciao!
      Mi fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto 🙂
      Eh sì, il cognome di Max è uno dei vari indizi disseminati nel corso del racconto per suggerire il fatto che lui e Hal sono in realtà la stessa persona ma in due periodi diversi (tra questi indizi troviamo ad esempio lo sgomento di Hal quando, nel quinto capitolo, scopre che Kora si nasconde in un magazzino, luogo in cui evidentemente deve essere già stato in passato; oppure, durante il dialogo con la memoria del professore, quest’ultimo chiede ad Hal come si faccia chiamare ora, indice del fatto che “Hal” non deve essere il vero nome del protagonista) 🙂
      Per quanto riguarda il finale, giunti a questo punto della storia, non otterremo certo un epilogo totalmente positivo: tutto dipende da quanto volete veder soffrire Hal 😉
      Grazie e alla prossima! 😀

  • Ciao Gibbon,
    bello, l’ho letto in un soffio e mi è piaciuto. Devo dire che ho notato anche un certo miglioramento nel corso dei capitoli, allenare la scrittura fa bene!
    Non ho trovato refusi, passaggi poco chiari o incongruenze. Tutto fila. Però sono passati venti anni… venti anni dal loro ultimo incontro?
    Ero indecisa sul voto finale, tra amaro e agrodolce. Ho scelto il secondo, nella speranza che per Hal esista qualcosa di più del rimpianto e del dolore.
    Ci vediamo al finale, ancora complimenti.
    Alla prossima!

    • Ciao!
      Sono contento che il capitolo ti sia piaciuto e ti ringrazio per i complimenti, anche io credo di essere migliorato un po’ per quanto riguarda la scrittura, cercando ogni volta di rendere leggera la narrazione ma dandole, allo stesso tempo, un significato.
      Sì, sono passati più di vent’anni dall’ultimo incontro tra Hal/Max e Kora, ma in realtà si tratta di un modo come un altro per evidenziare la crudeltà di Darren Lee che, nonostante sia passato così tanto tempo, vuole ancora vendicarsi del torto subito in maniera così brutale.
      Spero che il finale possa essere all’altezza delle aspettative 🙂
      Grazie e alla prossima! 😀

  • Molto bella l’idea della registrazione dell’interrogatorio, dà un tocco di realismo in più e contribuisce a creare tensione, soprattutto sul finale, dove ancora una volta si ha una scena di azione descritta molto bene dalle voci. Voto per la triste verità, anche se ho avuto l’impressione che tutte e tre le opzioni portino in realtà dalla stessa parte, anche se è comprensibile visto che siamo quasi al finale e non ci si può permettere di deviare dalla rotta prestabilita. Al prossimo capitolo!

    • Ciao!
      Mi fa piacere che tu abbia apprezzato il capitolo e questa scelta di narrazione 🙂
      L’impressione che hai avuto è corretta, infatti il finale andrà comunque verso una direzione prestabilita, ma le opzioni di questo e del prossimo capitolo porteranno comunque delle variazioni, anche se non andranno ad intaccare direttamente quello che sarà l’epilogo vero e proprio.
      Grazie e alla prossima! 😀

  • Capitolo transitorio che apparentemente serve appunto solo come preparazione a quello che sarà il gran finale. Sono curioso di vedere come in 2 capitoli riuscirai a creare una conclusione all’altezza di quello che è stato fino ad ora il racconto. Chiaramente, visto l’andamento, non mi aspetto un lieto fine… bella la citazione del coniglio bianco, tra Alice e Matrix…

    • Ciao!
      Sono contento che tu abbia apprezzato il capitolo, anche se con qualche riserva 🙂
      L’atteggiamento di Max deriva dai capitoli precedenti, in cui avevo già commesso questo “errore”, per cui ho preferito fargli mantenere questo tipo di carattere incerto piuttosto che modificarlo ad ogni capitolo, andando a snaturare ancora di più il personaggio.
      Grazie e alla prossima! 😀

  • Sei originale e piacevole da leggere. Mi resta la stessa impressione di qualche capitolo fa, cioè che i 5000 caratteri ti limitano un po’ troppo e sei costretto ad accelerare su certi punti anche quando non vorresti. Il dialogo qui è bello, ma per essere più credibile e profondo avrebbe beneficiato di quei 1000-2000 caratteri in più.
    In ogni caso voto per una triste verità, chissà perché sin dall’inizio mi aspetto un finale triste, o amaro per i due protagonisti

    • Ciao!
      Sono contento che il capitolo ti sia piaciuto 🙂
      Come dici tu, sarebbe utile avere la possibilità di approfondire meglio certi passaggi dei vari capitoli, ma posso comunque ritenermi soddisfatto dell’andamento del racconto fino a questo punto.
      Per quanto riguarda il finale, tutto dipenderà dalle vostre ultime scelte anche se, arrivati quasi alla conclusione, sarà difficile ottenere un epilogo del tutto positivo 😉
      Grazie e alla prossima! 😀

  • Meraviglioso!
    Bellissimo espediente della registrazione interrotta. I dialoghi sono credibili. Mac cambia umore un po’ troppo repentinamente (dapprima è arrabbiato per essere diviso da Kora e dopo poche righe si fida già del suo interlocutore, tanto da rivelargli informazioni private).
    Questo però penso dipenda dalla mancanza di spazio. Capita sempre anche a me.
    Continua così!

    • Ciao!
      Sono contento che il capitolo ti sia piaciuto 🙂
      Sì, Max cambia atteggiamento molto spesso: da una parte, è dovuto alla mancanza di spazio/volontà di non voler allungare troppo il brodo; dall’altra, avendo fatto questo “errore” anche nei capitoli precedenti, ho preferito fargli mantenere questo tipo di carattere incerto piuttosto che modificarlo ad ogni capitolo.
      Grazie e alla prossima! 😀

  • Un’ultima rivelazione! Per il nono capitolo ci sta 🙂

    Questo capitolo dà intendere un bel po’ di cose senza mai dirle esplicitamente. Il sergente non si riesce a capire se fa parte dei “buoni” dei “cattivi” o di una “terza fazione” ed è per questo che è decisamente intrigante. Non so se due capitoli ti bastino per quadrare il cerchio, ma vediamo un po’ cosa ci tiri fuori 🙂

    Ciao 🙂

    • Ciao!
      Sono contento che il capitolo ti sia piaciuto e mi fa davvero piacere che il sergente sia risultato un personaggio intrigante, anche se (essendo un personaggio creato in occasione di questo capitolo) non so se ci sarà spazio per lui nei restanti capitoli. Non è detta l’ultima parola, però… 😉
      In ogni caso, il cerchio vero e proprio si chiuderà molto presto, e spero che accada nel migliore dei modi, magari con un evento che possa dare un’ultima scossa agli eventi 🙂
      Grazie e alla prossima! 😀

  • Un capitolo statico, ma non per questo poco interessante, anzi, sono d’accordo nel considerarlo uno dei migliori! Il pessimismo noir si fa sempre più marcato e il dialogo con il professore è davvero riuscito. Voto per l’interrogatorio visto che si addice bene al prossimo capitolo che dovrebbe essere di soli dialoghi (o forse no?). A presto!
    P.s. Il dettaglio di Hal che non riesce a fumare una sigaretta mi ricorda un film tedesco in cui il protagonista, per tutta la giornata, non riesce a bere un caffè 😀

    • Ciao!
      Ti ringrazio per i complimenti e sono conteno che il capitolo ti sia piaciuto, anche perché come già detto è stato uno dei più divertenti da scrivere 🙂
      Se dovesse vincere l’opzione dell’interrogatorio, il prossimo capitolo si comporrà di soli dialoghi, ma in una forma un po’ diversa da quella vista finora.
      Se il film a cui ti riferisci è per caso “Oh Boy”, ora che mi ci fai pensare, c’è una certa somiglianza tra il caffè di Niko e la sigaretta di Hal 😉
      Grazie e alla prossima! 😀

  • Anche io ho apprezzato molto questo capitolo, densissimo nonostante non succeda sostanzialmente nulla al di fuori della testa di Hal. Penso che sia il migliore da quando hai iniziato. Non sono preoccupato per i tempi, perché più che un’indagine mi sembra un puzzle che stai componendo pezzo dopo pezzo partendo dai diversi punti di vista di questi personaggi. Credo che la conclusione non ci deluderà. Ciao!

    • Ciao!
      Sono contento che tu abbia apprezzato il capitolo, e da “autore” del racconto posso dirti che questo capitolo (insieme al quinto) è stato uno dei più appaganti da scrivere 🙂
      Per quanto riguarda il puzzle, hai assolutamente ragione: comunque vada a finire, la componente noir è stata un modo come un altro per parlare di questi personaggi immersi in un mondo stracolmo di difficoltà.
      Grazie e alla prossima! 😀

  • Direi sempre meglio.. bella l’idea dell’impianto nella memoria del vecchio professore.. sono curioso di vedere se e’ stata una “apparizione” fugace o se avrà ancora un peso da qui alla fine.
    Bravo!

    • Ciao!
      Sono contento tu abbia apprezzato questo momento introspettivo tra Hal e il suo vecchio professore 🙂
      La questione di una memoria aggiuntiva installata nel sistema di Hal potrebbe ancora avere un peso, ma tutto dipende da quali saranno le opzioni più votate in futuro 😉
      Grazie e alla prossima! 😀

  • Ciao Gibbons,
    bel capitolo, bello l’incontro con la memoria del professore installata nel sistema, il dialogo con un sé proiettato. Bene, migliori di volta in volta. Sono solo un po’ preoccupata per i tempi, riuscirai a far stare tutto nei prossimi tre capitoli?
    Ho votato per un ultimo messaggio.
    Alla prossima!

    • Ciao!
      Mi fa piacere che tu abbia apprezzato questo confronto/non-confronto, anche perché mi è stato utile per lasciare qualche indizio su dove potrebbe dirigersi la storia 🙂
      Sono fiducioso per quanto riguarda la spartizione degli eventi all’interno dei restanti capitoli, dovrei riuscire a far quadrare tutto 😉
      Grazie e alla prossima! 😀

  • Capitolo introspettivo importante per inquadrare meglio Hal e capire cosa sta per fare nei prossimi capitoli, è necessario rallentare di tanto in tanto per approfondire meglio i personaggi, e qui il rallentamento è particolarmente indicato dopo la velocità del capitolo di Max e Kora. Voto la confessione perché sarei curioso di vedere come la scrivi

    • Ciao!
      Anche io considero questo capitolo migliore del precedente, anche perché mi trovo più a mio agio con la descrizione dei pensieri dei personaggi piuttosto che dedicarmi esclusivamente ai dialoghi 😉
      Ti ringrazio davvero tanto, son contento che la storia ti stia appassionando 🙂
      Ciao e alla prossima! 😀

  • In questo capitolo esce qualcosa di davvero nuovo, originale, o almeno a me sembra così, non essendo proprio una fan del genere, il colloquio forse poteva darci qualche informazione in più su Hal, visto che siamo in dirittura d’arrivo, ma immagino che le motivazioni del suo agire saranno presto spiegate.
    Per Max, ho scelto “interrogatorio”. Buon lavoro!

    • Ciao!
      Con questo capitolo ho voluto gettare una base per qualcosa che potrebbe verificarsi nei prossimi capitoli (tutto dipende da quali saranno le opzioni più votate); inoltre, le motivazioni dell’agire di Hal saranno presto spiegate, ma già in questo capitolo ci sono dei piccoli indizi su che direzione potrebbe prendere il finale, motivo per cui ho deciso di limitarmi nel fornire troppe informazioni 😉
      Detto questo, sono contento che tu abbia apprezzato il capitolo 🙂
      Grazie e alla prossima! 😀

  • Non ti avevo mai letto prima, ho recuperato oggi tutti i capitoli. Scritto bene, leggendoti ho la sensazione che la divisione in capitoli ti stia addirittura “stretta”, e che potresti tranquillamente rendere interessante un libro più complesso, da 150-200 pagine. Leggendolo tutto d’un fiato ho quasi l’impressione di vedere un cortometraggio (impressione anche dettata dal tuo stile narrativo cinematografico nei capitoli di Kora). Ho votato un confronto casuale, ma anche il vecchio amico è una buona idea.

    Complimenti!

    • Ciao e benvenuto!
      Sono contento che la storia ti stia piacendo 🙂
      5000 battiture a capitolo, in effetti, non sono molte, ma scrivere su questa piattaforma mi aiuta molto ad esercitarmi nella scrittura e nella sintesi, anche grazie al rapporto diretto con gli altri utenti. In ogni caso, non so se sarei capace di scrivere qualcosa di più complesso (finché non provo, non lo scoprirò mai), ma ti ringrazio molto per la fiducia 😉
      Mi fa anche piacere sapere che apprezzi i capitoli solo dialogati e lo stile “cinematografico”, anche se quest’ultimo capitolo lo considero io stesso uno dei meno riusciti.
      Comunque, grazie ancora e alla prossima! 😀

    • Ciao!
      Come detto nei commenti precedenti, io stesso considero questo capitolo il meno riuscito di quelli scritti fino ad ora, probabilmente per il tentativo di ricreare con i soli dialoghi la confusione e il panico dei personaggi, che si riflette poi come confusione in voi lettori.
      Spero di risollevarmi con i prossimi capitoli 🙂
      Grazie e alla prossima! 😀

  • Molto bello come l’intera sequenza sia leggibilissima senza una sola riga di descrizione e senza che i dialoghi risultino troppo didascalici per andare a coprire questa “mancanza”, complimenti. Quindi alla fine Max non è così grigio come il capitolo precedente lasciava intendere? Qui compie un gesto piuttosto eroico… a meno che non faccia parte di un suo piano. Interessante! Per il prossimo voto per l’incontro con un vecchio amico.

    • Ciao!
      Anche se considero questo capitolo il meno riuscito di quelli scritti fino ad ora, sono comunque molto contento che tu lo abbia apprezzato 🙂
      Eh sì, Max è un personaggio molto negativo, che vede solo disumanità e orrore, ma l’incontro con Kora ha riacceso in lui una piccola speranza, che lo porta a fare di tutto pur di salvaguardare l’umanità di questa non-umana… tuttavia, spero che Max possa ancora riservare qualche sorpresa nei prossimi capitoli… 😉
      Grazie e alla prossima! 😀

  • Ciao Gibbon,
    Ho cominciato a leggere e ho pensato: “wow! Dialoghi schietti, precisi…” poi, a un tratto la piega si è un po’ sgualcita, è come se Kora stesse parlando a un bambino o a qualcuno che non ha dimestichezza col mondo. Se sono gli uomini di Darren e sanno che stanno dando loro la caccia, perché Max reagisce come se non ne sapesse nulla. Poi è lui che tenta di rincuorare Kora… non so, qualcosa stona nella mia testa. I dialoghi sono ben scritti, punteggiati con cura… è il contenuto (in alcuni punti) che non mi convince.
    Detto questo, voto l’incontro col vecchio amico.
    Alla prossima!

    • Ciao!
      Come detto precedentemente in un altro commento, io stesso considero questo capitolo il meno riuscito fino ad ora, forse per la volontà di ricreare la confusione e il panico dei personaggi tramite soli dialoghi, che ha portato a snaturare un po’ la natura dei personaggi.
      Spero di risollevarmi con il prossimo capitolo 🙂
      Grazie e alla prossima! 😀

  • Un altro capitolo con soli dialoghi: mi piace! Botta e risposta secchi, fatti di poche parole che contribuiscono a creare il ritmo frenetico e carico di tensione della storia..
    Voto per il vecchio amico perché una pausa ora non ce la vedo proprio e penso che un incontro causale darebbe meno senso al seguito della storia.

  • 🙁 Sono rimasto triste per il capitolo: mi dispiaciuto per Max. Un po’ anche perché è apparso e scomparso ed un po’ perché tifavo per lui.
    I dialoghi serrati ti hanno fatto sentire il fiato sul collo. Qualche volta non riuscivo a capire chi parlasse, ma… chissenefrega: mi hai tenuto incollato fino all’ultima parola!

    Vediamo Hal in visita ad un vecchio amico 🙂

    Ciao 🙂

    • Ciao!
      Ti dirò la verità: il non capire chi stia parlando in certi passaggi è una cosa voluta per sottolineare la confusione in cui si trovano i personaggi stessi, ma io stesso considero questo capitolo il meno riuscito di quelli scritti finora. Però mi fa piacere che tu lo abbia apprezzato ugualmente 🙂
      Grazie e alla prossima! 😀

  • Questi capitoli mi sono piaciuti davvero tanto, ma d’altronde ne ero sicuro visto che l’incipit mi aveva colpito fin da subito! Molto bella l’alternanza tra i due punti di vista, e soprattutto tra la narrazione in prima persona, cinica e nichilista, e i dialoghi ininterrotti, anche se a volte quest’ultimi sono un po’ forzati perché devono convogliare informazioni solitamente affidate alla narrazione. La storia continua a ricordarmi Blade Runner (tra l’altro sto recuperando l’opera di Dick proprio in questi giorni) ed è comunque inteso in senso positivo, anche perché la stai sviluppando davvero bene! Non posso fare altro che aspettare i capitoli successivi, fiducioso che saranno sempre migliori. Alla prossima!

    • Ciao!
      Mi fa piacere che tu stia apprezzando la storia e la “modalità” con cui ho deciso di narrarla, anche se devo dire che pure a me i capitoli fatti di soli dialoghi paiono un po’ forzati proprio per il motivo che hai detto (anche se spero di riuscire a ridurre il più possibile questo effetto nei prossimi capitoli) 🙂
      Ti ringrazio per il paragone con Blade Runner, anche se si tratta di un’opera immortale e non ho certo la presunzione di accostare il mio racconto a un romanzo/film così importante 😉
      Spero di non deluderti con i prossimi capitoli, ciao! 😀

  • Non avevo ancora letto il tuo racconto. L’ho fatto ora e sono contenta di averlo fatto: mi piace il fatto che usi il linguaggio in modo vario e colorato, anche scurrile a volte, cosa che in questo caso è un pregio, perché rende perfettamente l’atmosfera del racconto. I due personaggi principali sono ben caratterizzati e sono sicura che in futuro lo saranno ancora di più. Buon lavoro, seguo la tua storia!

  • Hal si è rivelato un personaggio molto più interessante rispetto al capitolo precedente, con un monologo (o mono…pensiero) iniziale che fa pensare che sia ancora più sfaccettato di quello che appare dopo questo twist. Una storia che migliora di capitolo in capitolo, continua così!
    Sempre ragionando su Hal e sulle possibili conseguenze delle sue azioni per il prossimo capitolo mi sento di votare qualcosa di meno netto di scontro o fuga, quindi vado per la rinuncia. A presto!

  • Un capitolo che non aggiunge molto a quanto già detto, Max fa discorsi poco originali e si rischia di cadere in qualche clichè, ma non è mai detta l’ultima parola, e probabilmente mi sbaglio. Vediamo come interagisce Hal con la coppia. Comunque, per restare sul terreno del già noto, voto “in cima a un tetto durante un temporale”, ma ti prego fa che non inizi con “Ho visto cose che voi umani….”! Sono sicura che mi stupirai, in realtà, buon lavoro!

  • Questo capitolo mi è parso leggermente meno riuscito dei precedenti, più che altro perchè il nuovo personaggio introdotto, per ora, non è così forte come quelli già conosciuti e i suoi discorsi con Kora sono piuttosto classici per questo tipo di narrativa (e non solo)
    Comunque nulla di grave, è un capitolo di transizione che fa il suo lavoro e porta avanti la storia, che voto affinchè prosegua in una fabbrica di androidi. Alla prossima!

    • Mi rendo conto che introdurre un nuovo personaggio a questo punto della storia, quando gli altri protagonisti son già stati ben delineati, possa risultare un po’ difficoltoso, ma spero comunque di riuscire a renderlo interessante entro la fine della storia 🙂
      Ciao e alla prossima! 😀

  • Bravissimo. Bel capitolo di passaggio. Dinamico e facile da seguire. Non tutti saprebbero scrivere un capitolo così convincente ti soli dialoghi, eppure si segue tutto. Si capisce tutto.
    È bella la contrapposizione tra gli umani, sempre meno umani e Kora, un cyborg sempre più umano.
    È bello anche che i protagonisti siamo già una coppia, in modo da non perdere tempo a spiegare come si innamorano e altre inutilità che svierebbero dalla trama principale.
    Continua così!

  • Arrivo con qualche capitolo di ritardo a leggere la tua nuova storia, meglio, così ho avuto modo di leggere tutto in un colpo i tre capitoli presenti e mi è piaciuto molto, un classicone alla Balde Runner, per adesso direi che gli elementi che caratterizzano il genere ci sono tutti, vediamo allora se introdurrai qualche elemento nuovo. Buon lavoro!

  • Se non avessi specificato l’intenzione di introdurre Max avrei votato per il rapporto scritto, ma stando così le cose scelgo di tornare da Kora. Come già detto nel capitolo precedente mi piace molto l’alternanza di stile nei capitoli dei due personaggi e la storia già procede spedita, la trovo già molto più convincente della precedente. Alla prossima!

  • Mi sono perso la notifica del nuovo capitolo quindi commento in super ritardo 😐 Mi convince la maniera in cui elementi tipici del genere si intrecciano con quelli più fantascientifici e il fatto di aver narrato tutta l’interazione tra le ragazze con dialoghi, al posto delle descrizioni molto pregne del primo capitolo, è stato un bel cambio di tono, ha funzionato alla grande e ha permesso di rendere il capitolo (apparentemente) più lungo e ricco del solito. Complimenti! Per il prossimo voto per l’interrogatorio!

    • Tranquillo, arrivi giusto in tempo considerato che ho appena caricato il nuovo capitolo 🙂
      Ti ringrazio molto per i complimenti e sono contento tu abbia apprezzato il cambiamento da un capitolo all’altro: infatti, sto cercando di “modellare” la struttura dei capitoli stessi sul punto di vista del personaggio trattato (descrittivo e improntato sull’azione per Hal, dialogato per Kora, …), in modo da renderli riconoscibili fin da subito.
      Grazie ancora e alla prossima! 😀

  • Ciao Gibbon,
    un capitolo esplicativo, si conoscono i personaggi e si entra nel vivo della storia. Hai fatto un bon lavoro, il dialogo aiuta a comprendere gli stati d’animo e il contesto in cui i personaggi si muovono. Ti segnalo un refusino nella frase: “ogni giorno possa essere ultimo!” (manca l’articolo), non ho altri appunti da fare e voto per la rissa, vediamo come te la cavi con le scene d’azione, che spesso sono le più difficili, almeno per me 😉
    Alla prossima!

  • Il secondo capitolo mi è piaciuto tantissimo. Mi ha tenuta incollata parola dopo parola.
    Mi sembrava di avere davanti ai miei occhi la scena di un film, con dialoghi credibili.
    L’unica sfumatura che forse mi è suonata un po’ strana è l’atteggiamento dell’androide verso Ada.
    All’inizio le dice “non siamo amiche, ma solo due randagie”, lasciando sotto intendere di non provare profondi sentimenti verso la compagna.
    Poi verso la fine del racconto, i ruoli sembrano invertirsi: Ada diventa più stizzita e l’androide si mostra sensibile ed empatica, arrivando a pregare la compagna di seguirla.
    Forse avevi poche battute per sviluppare tutto in modo credibile.
    È solo che il passaggio da Kora arrabbiata e menefreghista a Kora supplicante e remissiva è avvenuto troppo velocemente.
    Detto questo, è solo una mia opinione soggettiva. Non intaccata il tuo splendido lavoro. La tua storia è davvero promettente e mi aspetto grandi capitoli a seguire.

    • Ciao!
      Avevo paura che un capitolo di soli dialoghi potesse non interessare, ma sono contento che ti sia piaciuto ?
      Per quanto riguarda quello che hai sottolineato, sono d’accordo con te nel dire che il cambio di atteggiamento di Kora e di Ada sia troppo repentino
      Anche se avessi avuto più spazio a disposizione, però, il cambio di atteggiamente ci sarebbe comunque stato, quindi alla fine ho deciso di comprimere il tutto
      Inoltre, non volevo togliere spazio agli altri discorsi, che mi sembravano essere parecchio importanti per far capire che Kora, pur essendo una macchina, è forse più umana degli umani stessi, con i loro pregi e i loro difetti
      Spero che, nonostante questo errore, il messaggio sia passato ?
      Detto questo, ti ringrazio tantissimo per la fiducia, spero di non deluderti ?
      Ciao e alla prossima!

  • Ciao.
    L’inizio è intrigante con una ambientazione che ricorda la letteratura cyberpunk degli anni 80 (non a caso molti hanno citato Blade Runner, dell’82 tratto però dal libro di Philip K. Dick, Il cacciatore di androidi del 1968): se ti capita e non l’hai già fatto, leggi qualche libro del genere. Ho votato per l’uomo visto che potrebbe essere interessante vedere come si arriva alla donna androide attraverso lui: mi aspetto un bell’intreccio 😉

  • Ciao UselessGibbon,

    Parto col dire che l’atmosfera con cui ci hai introdotto la storia mi è piaciuta un botto, insieme alle descrizioni e le interazioni. Non so gli altri ma a me è parso di trovarmi materialmente insieme al protagonista in questa città decaduta. E per questo non posso fare altro che apprezzarti e stimarti come meglio posso, visto che amo essere trasportato nei racconti che leggo.

    Per quanto riguarda invece le allegorie con altre opere, sottolineo anche io quella vaga somiglianza con la L.A. di Blade Runner 2049 ma ne aggiungo un altro: non so se l’hai vista ma questo tipo di città l’ho rivista nella serie “Altered Carbon”.

    Ad ogni modo, è stato un piacere. Vediamo dove ci porti ?

    • Ciao salvo!
      Sono contento che il capitolo ti sia piaciuto e non sai quanto le tue parole mi facciano piacere: sapere che qualcuno si sente così coinvolto mi spinge ad andare avanti e a cercare di fare sempre meglio 🙂
      Come detto in precedenza, per l’atmosfera mi sono ispirato all’universo di Blade Runner, ma cercherò di rendere il tutto più “personale” man mano che la vicenda procederà.
      E poi si, ho visto Altered Carbon (ho letto a inizio anno che Netflix ha intenzione di produrre una seconda stagione!) e direi che hai ragione nel dire che la decadenza della città ricordi molto quella vista nella serie.
      È stato un piacere anche per me 😉
      Ciao! 😀

  • L’incipit mi ha ricordato Blade Runner, immagino fosse voluto il riferimento. Davvero bello comunque, mi è piaciuto molto! Sarà che anche a me piace molto il thriller e il noir, oltre che la fantascienza distopica, anche se mal sopporto lo young adult alla Hunger Games, ma non mi sembra questo il caso visto che ho notato una buona dose di cinismo e di cattiveria che invece apprezzo molto.
    Voto per la donna in fuga visto che il giovane uomo disilluso dalla vita mi sembra troppo simile al protagonista. Alla prossima!

    • Ciao!
      Sono contento che il capitolo ti sia piaciuto 🙂
      Esatto, da Blade Runner ho preso ispirazione per l’atmosfera, ma spero di riuscire a discostarmi abbastanza per creare qualcosa di personale.
      No, non sarà uno young adult, anche perché è un genere che apprezzo veramente poco, a differenza di noir e fantascienza.
      Grazie per essere passato! 😀

  • Ah bene, cyborg in salsa noir, due delle cose che meno apprezzo nella narrativa XD Però mi è capitato raramente di leggere una storia in cui questi elementi fossero presenti insieme, senza scomodare esempi illustri, e devo dire che l’introduzione ti è riuscita piuttosto bene, si vede che conosci il genere. Vediamo come va 🙂

  • Ciao UselessGibbon,
    posso chiamarti Gibbon?
    Un incipit intrigante, un po’ stereotipato, ma può anche starci. Pare di passeggiare tra i vicoli di un videogame, con Bogart nei panni di Max Payne a fare il giro dei bordelli e dello squallore…
    Ho votato per l’uomo deluso dalla vita, per la androide in fuga aspetterei ancora un po’. Ho sempre detto che la fantascienza non è esattamente il mio genere preferito, ma Sto imparando ad apprezzarne gli aspetti con la lettura dei racconti su questa piattaforma. Vediamo dove ci porti.
    Alla prossima!

    • Ciao!
      Puoi chiamarmi come preferisci, non ci sono problemi 🙂
      Sono contento che questo primo capitolo ti sia piaciuto e ti ringrazio tantissimo per il “paragone” con Bogart (e il suo tipo di detective privato) e Max Payne, sono due personaggi che adoro alla follia 😀
      Buona fortuna con la scoperta di questo fantastico genere allora!
      Ciao! 😉

    • Ciao! Sono contento di ritrovarti anche in questo racconto 😀
      Siccome ti sei posto la domanda, provo a dare ugualmente una risposta, seppur banale (anche perché ogni tanto mi pongo lo stesso dilemma): la distopia non è altro che una visione allucinata e quasi al limite della perversione della società moderna e dei suoi ideali, un modo per muovere una critica oppure (nel mio caso) per creare un ambiente cupo in cui far vivere i personaggi, che passo dopo passo lottano per mantenere quello sprazzo di umanità che gli è rimasto. Non so se l’utopia, al contrario, possa avere gli stessi “effetti” su personaggi e lettore. 🙂
      Comunque, sono contento di averti incuriosito 😀
      Ciao! 😉

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