Dove eravamo rimasti?
E’ nato!
Il signor P. e la signora V. fissano la culla, dove dorme beatamente il loro erede: un bel bambino roseo e paffuto come quello delle pubblicità. A dire il vero, appena venuto al mondo, era un cosino sporco, rosso, gonfio e urlante; ma a quel microscopico ometto si sono presto perdonati la folle corsa in auto verso l’ospedale alle due di notte, le dodici ore di travaglio, i due giorni d’incubatrice per via dell’ittero e le già svariate ore di sonno perse nel tentativo di calmarlo, cambiarlo, cullarlo.
V. controlla per la quinta volta se il bambino stia respirando davvero e poi si distende sul divano, il marito accanto a lei, nella tranquillità di quella casa che ora più che mai è divenuta un nido d’amore.
Quand’ecco il campanello suonare.
Il piccolo S. si sveglia di colpo e riprende a piangere vigorosamente.
Il signor P., preda di un istinto omicida, apre e si trova di fronte la famiglia fantasma, uscita dal suo nascondiglio forse per la prima volta in vita loro.
– Uè, è nata ‘a criatura?– chiede l’uomo panda.
– Aggio fatto nu poco di sugo con ’e pulpette, la pizza con ‘a scarola, tre chili di friarielli, ‘nu casatiello, l’mpepata di cozze, e ‘na ventina di babà. Ti congeli tuttcos’ e, quanto tieni fame, mangi, che stai sciupata!-mamma fantasma irrompe nel salone, diretta alla cucina, carica di contenitori di alluminio monoporzione. V. la fissa incredula mentre prende in braccio il bambino per calmarlo.
P. sta per chiudere la porta ma sopraggiunge l’uomo che fa le pulizie di sabato, il complottista, anche lui carico di due grossi scatoloni.
– Qui ci sono vestiti, giocattoli, libri di mio figlio, vi regalo tutto di cuore che so che quando nasce un figlio, i soldi non bastano mai. Ah, proposito, avete fatto il test del DNA, vero?
– A chi? Perché?- domanda P. smarrito, pentendosi di aver chiesto subito dopo.
– Gli zingari scambiano i bambini nelle culle, per poi venderli al mercato nero– risponde l’uomo, sollevando un sopracciglio, come a intendere che lui sa come gira veramente il mondo.
Il signor P. vorrebbe ribattere, ma non fa in tempo che già alla porta si affaccia la parrucchiera dai capelli arcobaleno con il suo dalmata – Non stare a sentire l’imbecille – esordisce la ragazza entrando, l’uomo fa tanto d’occhi, ma poi rincula silenzioso in un angolino del salone – Vedo che date una festa. V., andiamo di là, ti pettino e ti trucco, pari la professoressa d’italiano, per quanto stai messa male!
– Eh, scusa se ho partorito una settimana fa!- risponde inviperita la neomamma.
– Qualcuno mi ha chiamato? – interviene, sempre con la sua vocina flebile, la professoressa ferma sullo stuoino, con le chiavi ben strette al petto – Questo cane rognoso si può legare? C’è un neonato qui! – aggiunge scansando il dalmata manco fosse un serpente a sonagli.
– Professoressa, oh come mi fa piacere di vederla qui! Non pensavo si sarebbe più avventurata al nostro piano – interviene la moglie dell’avvocato, sospingendo l’altra donna in casa.
La professoressa vorrebbe rispondere, ma l’ingresso delle inquiline del pian terreno la fa tacere.
– Noi abbiamo portato un regalo al bambino – annunciano le gattare, varcando a loro volta la porta di casa – Omogeneizzati. Sei scatole. Biologici. Sono gli stessi che diamo a Palli, perché è debole d’intestino.
– Omogeneizzati al gatto?– il signor P. è confuso.
– No, sono per il bambino. La marca migliore, quella che usiamo per Palli – spiega pazientemente la gattara figlia.
– Sì, certo, grazie infinite! – intervenne V. al colmo dello spaesamento – Chi manca? Il maresciallo non ci onora? Il nostro amabile pazzo di quartiere non si autoinvita?
– Il palestrato? – aggiunge all’elenco la vecchia con la vestaglia, affacciandosi sull’uscio – Adesso non te lo puoi guarda’ più al bellone, adesso hai da fare!
V. non sa se mandare tutti a quel paese o ordinare la pizza per sfamare l’intero condominio riunito nei venti metri quadrati del suo salottino.
In quella si aprirono le porte dell’ascensore e sul pianerottolo appaiono il maresciallo, sua moglie e il pazzo.
– Mi sono preso l’incarico di vigilare sulla condotta del qui presente signor A., poiché ha espresso il desiderio di rendere anche lui omaggio a questa meravigliosa nuova vita che è giunta a rallegrare la vostra, e la nostra, esistenza – dichiara con voce tonante l’ex carabiniere varcando l’ingresso con passo militare.
Il signor A., per una volta sbarbato, lavato e vestito, annuisce poco convinto, probabile che questa visita sia un’idea dello psicologo che lo segue – Non è un bel bambino – commenta fissando il piccolo stretto tra le braccia di mamma V.
– Manco tu sei ‘sta gran bellezza! – ribatte V., innervosita.
– Ogne scarrafone è bell’ a mamma soja- pontifica la signora fantasma.
– Madre bbrutta fa li fiji bbelli – intervenne la vecchia con la vestaglia.
– Ah, se non sono matti, non comprano casa qui!- esclama il signor P. chiudendo finalmente la porta – Allora, pizza per tutti?
11/10/2019 at 11:07
Ciao Valentina, ho letto oggi tutto d’un fiato il tuo racconto che mi è piaciuto tantissimo! L’idea di legare tutti questi personaggi così diversi e fantasioni fra loro in un condominio è veramente geniale! Complimenti davvero, sei stata fantastica. Ti seguirò ancora nei tuoi prossimi scritti, a presto.
17/02/2020 at 10:01
Scusa il terribile ritardo con cui rispondo al tuo commento gentilissimo, ma purtroppo non arrivano mai le notifiche. Grazie di cuore per il bel commento, fa sempre piacere. Questa è una storia particolarmente ben riuscita, quasi mi sorprendo di me stessa! Spero che anche gli altri miei racconti, anche se di genere diverso, possano piacerti.
01/10/2019 at 23:14
E così salutiamo il micromondo condominiale che hai sapientemente costruito in queste settimane e che già un po’ mi manca. Sono davvero felice di aver superato la mia iniziale diffidenza per questo tipo di racconti e di essere arrivato fino alla fine. Spero di leggerti di nuovo a breve!
01/10/2019 at 00:32
Fantastico. Sembrava una scena teatrale. Tutto enfatico e surreale, ma è questo il bello.
Finale azzeccato per questo racconto che mi è strapiaciuto. Spero di rileggerti nel genere comico, anche se come ti scrissi sotto un’altra tua storia, mi piace anche la tua attitudine per il fantasy.
Idee per le prossime storie?
A presto!
30/09/2019 at 13:25
Che brava. Volevo la riunione di condominio, ma questo capitolo lo hai orchestrato davvero bene, nulla da eccepire. Mi si è scaldato il cuore ♥️. Ogni battuta fa ridere, ma l’ingresso del pazzo e quel “Non è un bel bambino” (cosa che tutti ci siamo trovati a pensare almeno una volta senza poterlo dire), è il tocco di classe che mi ha fatta innamorare del personaggio dopo averlo tanto aspettato.
Che dire, degna fine di un racconto spassoso che mi mancherà tantissimo! Spero di tornare a leggerti presto, lo humor fa decisamente per te.
30/09/2019 at 12:55
Mi sto rotolando in terra dalle risate :rotfl: 😆 😆 :rotfl:
Ottimo finale! Il coronamento di tutto!
Io torno a ridere: ci leggiamo alla prossima storia 😀
Ciao 🙂
30/09/2019 at 12:47
Eccoci giunti alla fine di questo racconto che ha tenuto compagnia a me e, spero, a voi durante questa calda estate.
Mi auguro che l’ultimo capitolo vi piaccia e che sia una degna conclusione per salutare il condominio e i suoi folli abitanti.
Chiedo perdono anticipatamente per l’uso improprio della lingua napoletana in questo capitolo, ho usato un traduttore online, lo ammetto, non avevo nessun partenopeo doc a cui chiedere.
A chi se lo fosse chiesto, alcune situazioni, alcuni tratti dei personaggi, la stessa V. hanno origine da fatti e persone reali, alle quali, se nel caso si riconoscessero nel racconto, chiesto umilmente scusa. Non c’era cattiveria nelle mie parole, solo l’intento di riderci un po’ su.
Ringrazio tutti quanti per aver seguito, commentato e apprezzato questa storia. Sono molto felice e lusingata dei vostri complimenti, ho fatto tesoro dei vostri suggerimenti e delle critiche.
Grazie, grazie, grazie!
22/09/2019 at 16:37
Ovviamente la festa per il nascituro.
Molto esilarante l’entrata in scena del pazzo, anche grazie al tuo stile molto scorrevole.
Alla prossima storia.
30/09/2019 at 12:47
Grazie!
21/09/2019 at 14:34
L’esibizione del pazzo è stata la giusta occasione per riunire tutti i condomini in vista del finale, come ti ha fatto notare anche Valentina, e ho apprezzato la maniera spontanea con cui è accaduto. Più che con un pazzo forse abbiamo a che fare con un alienato, visto che mi sembra consapevole di quello che fa e perchè lo fa, ma non gli interessa di quello che pensa il resto della gente e di quanto il suo comportamento sia opportuno!
Anch’io penso che il nascituro debba fare il suo esordio, ma non credo che V. organizzerebbe una festa con tutti questi personaggi più o meno molesti, a meno che non si invitassero da soli da bravi vicini impiccioni… quindi voto per la riunione di condominio, sperando non diventi teatro del parto!
30/09/2019 at 12:49
Eh, eh, i vicini sono dei bravi impiccioni! la riunione di condominio sarebbe stata una bella prova, ma già da metà storia avevo deciso che il finale sarebbe stata la festa, quindi ringrazio davvero chi ha votato questa opzione.
20/09/2019 at 22:49
Festa del neonato!
Esilarante è meravigliosa come sempre. Ti sembrerò banale, ma sono sincera. Adoro questa teatralità ben inserita e ben giustificata.
Mi piace tanto come scrivi e come coinvolge il lettore.
BRAVA BRAVA BRAVA!
30/09/2019 at 12:49
Grazie, grazie, grazie!
20/09/2019 at 20:04
Quale colonna sonora migliore per questo incontro? ? Il pazzo non così pazzo mi è piaciuto anche più di un pazzo fatto e finito. Vuol essere pazzo per fare e dire ciò che vuole, furbo!
Questo capitolo aveva già una struttura quasi da finale, con la parziale riunione dei personaggi sopra al cortile, ma fai bene a trascinarli fisicamente nello stesso luogo. Ora tocca solo capire quale evento faccia meglio da sfondo.
Ammetto che la festa di benvenuto mi stuzzica, la gravidanza di V. ce la siamo goduta troppo per non vederne il frutto… ma quando mi ricapita di leggere una riunione di condominio?? Non posso sprecare l’occasione. Facci comunque intravedere il neonato, però, okay?
30/09/2019 at 12:50
Ero indecisa se scegliere una canzone dei Queen o Highway to Hell, ma vedo che alla fine ho scelto bene. Grazie per tutto il tuo caloroso sostegno.
20/09/2019 at 19:49
Ah, ah, ah! Direi che a questo punto il bambino deve nascere. E’ la storia che lo vuole.
30/09/2019 at 12:51
Concordo. Sei stato accontentato. Alla prossima storia!
20/09/2019 at 17:17
“lancio di escrementi umani contro beni condominiali”
Geniale, in assoluto il miglior capitolo del racconto! E quindi alla fine è stato il pazzo… in effetti solo un pazzo avrebbe potuto scrivere una lettera del genere, anche se questo personaggio mi fa riflettere: può considerarsi veramente pazzo chi è consapevole della propria pazzia? Secondo me no, o non completamente almeno, e infatti da quanto ho capito lui più che esserci ci fa. La festa per il neonato penso che sia il finale più adatto, però voto per la riunione, visto che può offrire molti più spunti comici!
30/09/2019 at 12:51
Grazie!
20/09/2019 at 16:20
Sto a morì: questo capitolo è geniale 😀 😆 😆 😆
Queste due frasi mi hanno fatto pensare:
>Io faccio ciò che voglio! Io sono pazzo!
>Volevo che guardassi anche me.
Ok, sano di me non è, ma non è così scemo come gli altri condomini pensano 😉
La riunione di condominio sarebbe adatta per il tafferuglio che avviene sempre, ma io voglio vedere il nascituro 😀
Ciao 🙂
20/09/2019 at 16:36
Ah, grazie, avevo qualche perplessità di non aver saputo rendere a pieno l’atteso pazzo; effettivamente presenta tratti di lucidità, sono contenta che si capisca un pochino.
16/09/2019 at 23:31
All’alba vagando nudo per il giardino. Finalmente arriva, che lo faccia in grande stile!
Mi è piaciuto tutto di questo capitolo, dall’incipit al trauma dell’ascensore alla caratterizzazione della vecchietta. Sei brava e ripeterlo può suonare noioso, ma che dovrei fare, mentire per essere originale?
Mi rattrista sapere che mancano solo due capitoli alla fine. ☹️
A presto!
20/09/2019 at 16:37
Eccoti accontentata, il pazzo è finalmente giunto, spero sia di tuo gradimento. Come sempre rinnovo i ringraziamenti per il commento super positivo, ormai manca solo il finale. A presto!
13/09/2019 at 12:28
Voto ovviamente l’uomo nudo in giardino! Rido solo al pensiero, non vedo l’ora di sapere cosa ne verrà fuori ?
Non commento il capitolo perché non farei altro che ripetermi, divertente e brillante come al solito, con situazioni al limite del paradossale ma comunque rese molto credibili!
20/09/2019 at 16:38
Grazie ancora, spero che il personaggio del pazzo sia all’altezza delle aspettative.
12/09/2019 at 14:25
Meraviglioso. Esilarante. Fantastico. Divertente. Non ne sbagli una. Bravissima.
Voto per NUDO!
20/09/2019 at 16:39
Grazie, troppo buona.
12/09/2019 at 11:51
Finalmente il pazzo! Avendo esperienza di fatti simili direi di presentarcelo mentre grida di notte…
Come sempre un bel capitolo, il personaggio della vecchia è probabilmente quello più realistico dell’intero racconto, penso che ognuno dei tuoi lettori abbia avuto a che fare con una signora come lei nella sua vita… Mi ha fatto un po’ strano che V. non si sia preoccupata immediatamente dell’essere rimasta bloccata in ascensore considerando che è incinta, ma d’altra parte non era il caso di dare un’impronta drammatica a questa storia. La vecchia ha compensato per lei 😀
20/09/2019 at 16:41
Guarda la storia è nata pensando proprio ad un episodio avvenuto nel mio condominio di un uomo che urlava nella notte, ma niente non me lo avete fatto scrivere, spero che anche nudo nel giardino abbia il suo effetto comico. La vecchietta è la somma di più signore che ho avuto modo di conoscere nella mia vita, felice che sia risultata credibile.
12/09/2019 at 11:51
Oddio! Sono piegato in due dalle risate 😆 😆 😆 Questo capitolo è tra i migliori che ho letto 😀
Vediamo adesso come se la cava col pazzo nudo 😉
Ciao 🙂
08/09/2019 at 18:42
Ciao! Ho votato “lei”. Sarebbe un bel ribaltone che si spiegherebbe con il desiderio di vincere la noia : ogni lettera, un sasso scagliato nel laghetto stagnante del Condominio.
12/09/2019 at 07:43
Ciao, sarebbe un bel colpo di scena, ma non è stato molto votato.
02/09/2019 at 16:07
Ciao! Sono nuova di qui, mi sono imbattuta nel tuo racconto: il tuo stile mi piace molto, così come il modo in cui riesci a far ridere senza sforzo. Attendo con trepidazione il seguito 😉
12/09/2019 at 07:45
Ciao, benvenuta, grazie per il commento, lo apprezzo molto. Troverai molte belle storie da seguire qui e presto anch’io pubblicherò il seguito.
28/08/2019 at 22:26
Sono arrivata da poco e l’ho letto tutto insieme, è veramente divertente! Mi piacciono anche i commenti di V. su certi atteggiamenti dei condomini, condivido molto le persone che dicono “io non sono, ma..” non le sopporto neanch’io. Beh, ogni appartamento è una scoperta. I personaggi sono tutti delle macchiette esilaranti. Brava!
L’unica cosa che mi sento di criticare sono gli errori che lasci qua e là (non sono una vecchia professoressa di italiano, ma anziana sì..), credo perché scrivi direttamente sul file e non rileggi.
12/09/2019 at 07:49
Ciao, sono contenta che il racconto ti piaccia, ma a dire il vero non sono proprio il tipo da scrivere e pubblicare senza rileggere, vedessi che fila di segni rossi appare nella prima stesura. La verità è che, seppur io rilegga sempre tutto tre o quattro volte, mi sfuggono spesso degli errori, come quello citato da te, proprio non li vedo. Devo migliorare ancora molto. Grazie.
28/08/2019 at 17:05
Mi sono persa il capitolo sulla parrucchiera arcobaleno e me ne pento molto.
Mi sono piaciuti moltissimo entrambi i capitoli, ben scritti e divertenti come al solito. Anche i dialoghi mi sono parsi più scorrevoli e spigliati.
Continua così e alla prossima!
12/09/2019 at 07:49
Grazie!
27/08/2019 at 21:16
Il pazzo tanto per dirne una. Non mi sembra il caso che sia stata lei; non dopo quello che abbiamo letto finora.
La prof. è una st… che si difende con la sua vecchiaia. Sono le peggiori!
A parte ciò, iò finale mi ha fatto ridere 😆
Ciao 🙂
PS: Palli ed il Dalmata 😀
12/09/2019 at 07:50
Mi sembrava opportuno riportare in scena Palli, visto il grande successo di pubblico della sua prima apparizione. Grazie!
26/08/2019 at 15:30
Non me la aspettavo questa cattiveria dalla professoressa d’italiano! Capitolo molto divertente come sempre, voto per la vecchia in vestaglia, da lei mi aspetto grandi cose 😀
12/09/2019 at 07:52
Eh, sono alquanto in difficoltà con la vecchia in vestaglia, l’ho immaginata in un modo, ma adesso non riesco a tradurre l’idea in parole, spero di risolvere presto e di non deludere le aspettative. Grazie come sempre!
26/08/2019 at 10:50
Come sempre personaggi tratteggiati magnificamente, tanto credibili quanto leggermente grotteschi. Con l’espressione “darsi pena” la professoressa ce l’ho proprio avuta davanti 😀
Per il prossimo andiamo di pazzo!
12/09/2019 at 07:53
Niente, il pazzo non vuole uscire, sarà timido. Grazie per il commento, sono abbastanza soddisfatta di come è uscita fuori la prof.
24/08/2019 at 08:00
Non so chi sia la vecchia in vestaglia, ma secondo me è stata lei!
Ciao Valentina,
bellissimo episodio, esilarante. Conosco una prof che somiglia molto a quella qui descritta, solo la mia è più acida e anche di statura inferiore alla media (infantile).
Davvero divertente, hai reso l’idea in maniera semplice, ma efficace.
Bene, mi spiace solo che ci stiamo avvicinando alla fine; sono curiosa di conoscere l’autore delle missive e anche il piccoletto, lo farai nascere nel finale?
Alla prossima!
12/09/2019 at 07:55
Non facciamo spoiler del finale! La professoressa ha riscosso molto successo, mi fa piacere, speriamo di mantenere alto il tono fino alla fine.
24/08/2019 at 01:30
Ma tu pensa questa prof, arriva tutta intimidita e poi si rivela una serpe. Non so come abbia fatto V. a resistere dal saltarle al collo, altro che gli ormoni della gravidanza!
Ripropongo il pazzo. Andrò controcorrente, ma ho bisogno di questo personaggio. La vecchia in vestaglia mi attira parecchio, però credo che ci voglia qualcosa di diverso ora, alla stregua dei fantasmi del sud. Complimenti come sempre, ironica, scorrevole e brillante. Brava!
12/09/2019 at 07:56
Ciao, anch’io ero dell’idea di mettere in scena il Pazzo, ma vince la vecchia in vestaglia, cercherò di darle un’impronta surreale. Grazie come sempre per i complimenti!
23/08/2019 at 23:06
Anche io voto la vecchia in vestaglia. Ci serve questo personaggio
12/09/2019 at 07:57
Arriverà a breve. Grazie per aver letto questa storia.
23/08/2019 at 21:47
Super capitolo. Super divertente. Super aggiornamento. Io voto la vecchia in vestaglia.
Ragionando, non può essere stata V. Che brutta rivelazione sarebbe. Che brutto plot twist sarebbe.
Credo poco anche alla professoressa. Troppo scontato.
Dai, escici la vecchia in vestaglia.
12/09/2019 at 08:01
Sarai accontentata, mi scuso per l’enorme ritardo, ma questo inizio di settembre mi ha assorbito un bel po’! Come sempre grazie per il supporto.
21/08/2019 at 20:58
Basta, è ora di andare dalla professoressa. Scommetto che tutti quegli errori grammaticali sono un maldestro espediente per autoescludersi dai sospetti. Bisogna per lo meno conoscerla, prima della fine, sperando ci sia il tempo di intercettare anche il pazzo.
Brava, come al solito. Per la prima volta ti faccio un unico appunto: la ripetizione della conclusione con il “chiosa” finale. Ma si tratta di un pelo nell’uovo.
Aspetto l’aggiornamento con la solita ansia!
23/08/2019 at 16:42
Grazie come sempre! Sarai accontentata, la professoressa sta per solcare la scena. Nella bozza avevo scritto un altro verbo, poi è uscito “chiosa”, vai a capire com’è.
19/08/2019 at 18:07
Cara Valentina,
Sono andata a leggermi tutti gli episodi di questo racconto fresco e divertente. Un po’ Cose Preziose un po’ La Finestra sul Cortile… geniale l’idea di far agire i personaggi in un quartiere, che io immagino signorile. Belli i personaggi, figli di normale umanità. Bella la famiglia fantasma, mi piace!
Alla prossima!!
23/08/2019 at 16:45
Non so se si possa definire un quartiere signorile quello che ho in mente, direi più un tranquillo quartiere della media borghesia. Non conoscevo il libro di King, sono andata a cercare su Google, certo l’idea non è originale, ma sembra funzionare. La famiglia fantasma piace anche a me.
18/08/2019 at 15:31
Andiamo col pazzo! Davvero un bel capitolo, concordo col dire che la nuova condomina non ha goduto di molto spazio ma quello che le hai costruito intorno con il marito e la moglie dell’avvocato è stato sinceramente divertente, spero però di rivedere presto anche lei 🙂
23/08/2019 at 16:48
Grazie per il commento e il consiglio, nel prossimo capitolo ho cercato di recuperare un pochino e ho dato un altro po’ di spazio alla nostra parrucchiera. Non pensavo che il capitolo sarebbe piaciuto, mi sembrava un po’ meno riuscito degli altri. Niente pazzo, neanche a questo giro, vai a vedere che finisce la storia e il pazzo non me lo fate tirare fuori!
17/08/2019 at 20:54
Chez Mimma Coiffer, fa stra-ridere! La parte con la settantenne impicciona e pettegola è geniale e realistica. Peccato che hai dedicato poco spazio alla parrucchiera. Secondo me era un personaggio interessante, ma capisco che per questione di caratteri, non avevi sufficiente spazio.
23/08/2019 at 16:49
Sì purtroppo mi sono lasciata prendere un po’ la mano dalla moglie dell’avvocato e la parrucchiera ha avuto poco spazio, ho cercato di recuperare un pochino nel prossimo capitolo. Grazie per il commento, come sempre!
13/08/2019 at 08:19
Ciao, giallo e humour +scrittura scorrevole + voglia di scrivere divertendosi. Mi sembra un bel modo di trascorrere questo agosto bollente e inquieto. Voto la professoressa: le lettere, sono roba demode’ e mi fanno pensare a una signora ‘altri tempi.
17/08/2019 at 08:22
Grazie, molto gentile. La professoressa non vince neanche a questo giro, ma io non demordo e ve la riproporrò ancora.
10/08/2019 at 00:10
Vecchia con la vestaglia di flanella, l’avevo già votata in passato e insisto imperterrita.
Mi scuso per il ritardo, mi sono presa una pausa da internet mentre ero vacanza.
Apprezzo sempre la tua scrittura, non ho sofferto l’incipit lento come gli altri, anzi penso che a volte ci voglia una pausa per spezzare, fa parte del ritmo!
12/08/2019 at 18:14
Diciamo che non avevo il capitolo già pronto in testa come gli altri, quindi sono partita con il motore diesel, man mano che cammina prende velocità. La vecchia con la vestaglia non sembra avere molti fan, peccato. Come sempre grazie per il commento!
17/08/2019 at 08:24
Ciao, grazie per il commento, tranquilla che anch’io sto andando molto a rilento con la storia. Purtroppo la vecchia con la vestaglia non vince neanche a questo giro, sembra che agli altri piacciano sempre le opzioni che io snobberei. Quanto al capitolo, come detto in altri commenti, è stato un po’ più complicato scriverlo e la scioltezza ne ha risentito.
07/08/2019 at 11:32
Sono morta dalle risate per il vicino complottista!
Anche io ho trovato l’inizio diverso dal tuo solito, ma un po’ di “lentezza descrittiva” non mi dispiace 🙂
Continuo a pensare che la tua scrittura e il tuo stile stiano migliorando a ogni capitolo, brava!
Ho votato la vecchia con la vestaglia, vediamo cosa succede 🙂
Alla prossima!
12/08/2019 at 18:17
Bene, sono contenta che il vicino complottista funzioni, avevo qualche dubbio su di lui e sul capitolo in generale. Forse ho dato un po’ troppo spazio alla descrizione, ma il capitolo non ingranava come avrei voluto. La vecchia con vestaglia, temo, dovrà aspettare ancora un turno. Come sempre, grazie per aver letto e commentato.
07/08/2019 at 08:41
Ho recuperato adesso i cinque capitoli, devo dire che mi hanno strappato più di un sorriso. Io mi sono fatto una mia teoria su chi ha scritto la lettera, un personaggio di cui ancora non hai parlato, secondo me… Ti seguo, sono curioso di vedere come procede! Voto la parrucchiera col dalmata!
12/08/2019 at 18:20
Grazie per il commento e felice dia verti regalato un sorriso o più di uno. La parrucchiera con il dalmata a sorpresa sta vincendo, adesso devo decidere come farla entrare in azione. Quanto al mittente della lettera, ho diverse idee da sviluppare, non ho ancora deciso però, ogni consiglio o suggerimento è ben accetto.
06/08/2019 at 13:18
L’inizio non mi ha entusiasmata come al solito. Un po’ troppo descrittivo e meno brillante dei precedenti capitoli. Questo è ovviamente un parere soggettivo, che non riguarda la tua abilità (sempre da me sottolineata) nello scrivere.
Tuttavia, da quando è partita la parte finale, in stile commedia degli equivoci, sono morta dalle risate e ho ritrovato la freschezza e l’ironia che mi incollavano al tuo racconto!
Continua così!
P.S: ho votato la parrucchiera con il dalmata.
12/08/2019 at 18:21
Grazie, anche per la pazienza di continuare a leggere nonostante la lentezza iniziale.
06/08/2019 at 12:23
Insisto con la professoressa d’italiano in pensione visto che mi ci trovo ☺️
Gran bel racconto, uno spaccato di quotidianità grottesca e molto divertente! I personaggi sono sopra le righe ma allo stesso tempo credibili e la storia di questa lettera che fa da pretesto per raccontare quella dei condomini è molto interessante ☺️
12/08/2019 at 18:05
Grazie per il commento positivo. La scelta dei condomini inizia a scarseggiare, me ne scuso, proporrò qualcuno di nuovo in futuro.
05/08/2019 at 20:50
La vecchia non l’abbiamo ancora vista, quindi vada per quella.
Mi sto rotolando in terra dalle risate 😆 😆 😆
Ciao 🙂
12/08/2019 at 18:03
Bene, perchè non ero così convinta che facesse ridere. Grazie!
05/08/2019 at 18:36
Un equivoco tutto sommato credibile se si pensa che noi italiani all’estero veniamo spesso accomunati a qualunque popolo del bacino mediterraneo… Almeno finchè non ci sentono parlare 😛 Però mi sarebbe piaciuto capire perchè il vicino sembrava così convinto, per farsi questi film solo per averla vista rientrare in casa in tutta fretta dev’essere una specie di complottista! Comunque per il prossimo vado di parrucchiera e dalmata 🙂
12/08/2019 at 18:02
Mi sono resa conto di non aver spiegato bene da cosa nasce tutto il “complotto” del vicino, il vincolo dei 5000 caratteri mi ha fregato. Comunque, anche il nostro uomo dei complotti si diverte a spiare i vicini ed era da tempo che guardava quel che faceva V., così si era fatto tutto il film di cui sopra.
La parrucchiera con il dalmata sta andando forte, non lo avrei mai detto, l’avevo messa lì tanto per.
05/08/2019 at 16:36
La professoressa d’italiano in pensione!
Ne avevo una alle medie, che le caricature di Hollywood le facevano un baffo!
Altro bel capitolo, con questo vicino grottesco e ansioso a comparire sulla scena.
Ciao e al prossimo 🙂
12/08/2019 at 17:59
Grazie!
03/08/2019 at 17:24
Letti i quattro capitoli d’un fiato.
A parte qualche veniale errore di punteggiatura, scrivi molto bene e la lettura scivola via leggera.
Sembra di vivere in un condominio come tanti, popolato da parsonaggi realistici ma tutt’altro che scontati.
Ho votato per il pazzo, mi piacerebbe vedere che personaggio ne tiri fuori.
Ciao e a presto.
05/08/2019 at 16:02
Ciao, grazie per il commento, sei molto gentile. Avendo una situazione di parità, ho scelto di non far apparire il pazzo nel prossimo capitolo, ma verrà presentato, prima o poi. A presto!
29/07/2019 at 15:39
alcuni vocaboli come “stolto” appartengono a un’epoca passata, sarebbe bene svecchiare un po’ la narrazione e renderla più fluida.
03/08/2019 at 16:07
L’uso di certi termini un po’ fuori moda è dovuto al tentativo di rendere grottesca la conversazione, per accentuare quel modo un po’ burocratico che ha il maresciallo nel parlare. Cercherò di essere più fluida nei prossimi capitoli. Grazie per il commento!
22/07/2019 at 19:27
L’uomo delle pulizie, mi sembra il più logico 🙂
Ho continuato a sorridere per tutto il capitolo: sembrano tutti una manica di matti ed al contempo così normali… 😀
Ciao 🙂
30/07/2019 at 15:22
L’intento è proprio quello, descrivere dei normalissimi pazzi, il mondo ne è pieno, specie nei condomini. Grazie come sempre per aver letto e votato, vediamo se si esce da questa situazione bloccante.
22/07/2019 at 16:16
Anche se sono curioso di conoscere questo pazzo l’inviare una lettera anonima mi sembra più un’azione da vecchia in vestaglia! Non so quanto mi piace l’idea che tu abbia fatto scegliere a noi lettori il mittente, ma apprezzo che la questione della lettera non sia il filo conduttore di tutta la storia, visto che mi interessava fino a un certo punto. Comunque sempre una lettura molto piacevole, sono contento di aver iniziato a seguirti 🙂
30/07/2019 at 15:20
Oddio, in che senso la lettera non è il filo conduttore della storia? E’ intorno alla lettera che ruota tutto il teatrino, non si capiva. Già in sondaggi passati ho chiesto di scegliere il nome del mittente ma poi non l’ho ancora rivelato, quindi più che chiedere a voi lettori di scegliere chi è il delatore, vi chiedo di scegliere quale condomino volete che vi presenti nel prossimo capitolo. Se sono stata poco chiara al riguardo me ne scuso, probabilmente dovevo formulare la domanda diversamente.
spero che il pazzo venga fuori prima della fine, perchè la sua storia è molto sopra le righe. Adesso purtroppo è tutto il stallo, chissà come farò ad andare avanti!
30/07/2019 at 21:36
Mi sa che mi sono espresso male, la lettera è si il filo conduttore della storia perché è da lì che parte il tutto, ma personalmente questo “mistero” lo vivo più che altro come un pretesto per conoscere i vari abitanti del condominio e le loro vicissitudini, mentre di per sé scoprire il mittente le sue motivazioni è una cosa che non mi prende più di tanto, ma solo perché tutto il resto mi piace molto di più 😀
22/07/2019 at 16:07
Bellissimo capitolo, di qualità molto superiore a quello precedente sotto tutti i punti di vista! Complimenti 🙂
Voto l’uomo che fa le pulizie il sabato, secondo me la moglie del carabiniere sa più di quello che dice 😛
Ciao e alla prossima 🙂
30/07/2019 at 15:17
Grazie, molto gentile, speriamo di crescere ad ogni capitolo o almeno di mantenere alto lo standard. Per ora è stallo e non so chi la spunterà.
22/07/2019 at 14:10
Ho votato il pazzo.
La tua scrittura è fresca e leggera. Adoro leggere il tuo racconto. Per quanto bizzarro e volutamente sopra le righe, lo trovo realistico. Sorrido sempre pensando ai personaggi che vivono nel mio condominio, così simili a tratti a quelli del tuo racconto.
30/07/2019 at 15:16
Grazie, mi fa piacere di essere riuscita a mantenere un po’ di realismo nel racconto, ma si sa che la realtà supera di gran lunga la fantasia, così a volte basta semplicemente guardarsi intorno e scoprire storie.
21/07/2019 at 18:51
Ciao, voto il dalmata, chissa’ quali sviluppi potrebbe scatenare.
22/07/2019 at 12:23
Niente dalmata a questo giro, ma vedrai che salta fuori. Grazie per aver letto il capitolo e aver lasciato il tuo commento.
13/07/2019 at 13:50
Le urla agghiaccianti mi intrigano ma forse cambiare direzione ad ogni capitolo non è il massimo per dare coerenza alla storia, a meno che tu non abbia già in mente un piano ben preciso per tutti i possibili sviluppi, quindi voto per il maresciallo sperando che di poter conoscere meglio anche questa famiglia di nottambuli!
(poi siccome sono pignolo ti segnali un “GLI hai visti” al posto di “LI hai visti”, ma cose che capitano)
18/07/2019 at 16:50
Sì, c’è un piano da qualche parte, non so quanto preciso e quanto funzionante, che prevede di introdurre sempre elementi nuovi ad ogni capitolo. Quindi le urla nella notte prima o poi potrebbe saltar fuori, ma stavolta sembra vincere il maresciallo, quindi restiamo su sentieri più sicuri. MI scuso per la svista grammaticale, credevo di aver corretto l’errore, invece è rimasto lì in bella vista. Non bisognerebbe avere troppa fretta di pubblicare, sfugge sempre qualche disastro. Grazie come sempre per il commento e per le correzioni.
12/07/2019 at 21:04
Volevo far reintervenire Palli, ma il Capo del Condominio mi intriga di più 🙂
Anche questo capitolo scorre bene. L’unico suggerimento che posso darti è: continua così 🙂
Ciao 🙂
18/07/2019 at 16:51
Palli ha lasciato il segno, dovrò trovare il modo di farlo tornare in scena, speriamo che il Capo del Condominio non deluda le aspettative. Grazie come sempre per il commento.
12/07/2019 at 19:43
Magnifico, magnifico. Questo capitolo è al tempo stesso esilarante e stilisticamente perfetto, peccato solo per qualche refuso qua e là, perché la tua scrittura è (a mio personalissimo gusto) praticamente perfetta. Forse questo è l’episodio che mi è piaciuto di più dei tre. Ti fai attendere, sì, ma ne vale la pena.
Vista la piega presa dagli eventi, non posso non votare le urla agghiaccianti dell’ultimo piano.
Ti direi “aggiorna il prima possibile”, ma siamo in vacanza e non voglio seccarti. Sappi solo che attendo con ansia! ?
18/07/2019 at 16:53
Mi scuso per i refusi (molto carina a chiamarli così), dovevo rileggere con più attenzione, ma mi sono fatta prendere dalla fretta di pubblicare (sono consapevole di star procedendo a passo di lumaca, ma è un periodo incasinato). Come sempre grazie per i complimenti (troppo buona), cercherò di essere più costante nel pubblicare.
P.S. Le urla non vincono ma troverò il modo di infilarle da qualche parte.
22/07/2019 at 13:41
Li chiamo “refusi” perché si vede che sai scrivere e che sono soltanto sviste di distrazione o fretta.
Altro capitolo spassoso, il colpo di scena finale è ben piazzato, chi si sarebbe aspettato dei fantasmi del sud? Devo dar loro ragione per forza: è stato il pazzo. Anche se pure la vecchia con la vestaglia mi intriga. Ma forse ‘o pazz è l’autore delle urla agghiaccianti, che attendo con grande impazienza!
Non preoccuparti per la costanza, è quasi agosto e ci meritiamo tutti un bella vacanza.
12/07/2019 at 18:15
Sempre meravigliosamente divertente ed ironica. Tanto di cappello. Ci vogliono storie come la tua, capaci di farmi sorridere e distendere!
Ho votato Palli! Vorrei rivederlo in scena.
18/07/2019 at 16:54
Grazie per i complimenti, sono felice di averti strappato un sorriso. Palli non vince ma tornerà, è reclamato da più voci.
12/07/2019 at 17:54
Devo dire che l’inizio di questo capitolo non mi aveva entusiasmata troppo, forse l’attenzione data all’aspetto del giardino e della casa dei vicini è troppa, ed essendo la descrizione caricaturale (cosa che apprezzo tantissimo) pesa un po’ troppo. Inoltre ti segnalo una piccola svista grammaticale: è “li hai visti”, non “gli hai visti”. Dalla seconda metà in poi però il capitolo riprende alla grande, sia dal punto di vista del ritmo che della leggerezza (in senso buono). Mi ha fatto morire la scena del marito di solito così serioso che trascina la moglie a spiare i vicini dal bagno! Ho votato per il temibile capo condominio, mi sembra l’opzione più simpatica e mi piace il contrasto che potrebbe creare 🙂
18/07/2019 at 16:57
Mi scuso per gli errori, pensavo di aver corretto e invece no. Ero un po’ bloccata con questo capitolo e ho voluto fare una lunga presentazione dell’ambiente per rubare un po’ di caratteri e prendere il ritmo giusto. Speriamo di riuscire a mantenere il tenore del racconto anche con il maresciallo in azione. Grazie come sempre per i commenti e i consigli!
12/07/2019 at 00:20
Per fortuna sono riuscito a iniziare la tua storia prima che andasse troppo avanti coi capitoli! In genere non leggo storie umoristiche (lo humor lo preferisco in altre forme) ma un racconto più leggerino ogni tanto fa bene e il tuo è veramente molto simpatico, apprezzo che per ora i personaggi descritti siano sì un po’ caricaturali ma ancora perfettamente nel range di persone che potresti incontrare sul serio… e che magari hai anche incontrato davvero. Però per il prossimo capitolo non posso che votare per la famiglia fantasma!
12/07/2019 at 16:19
Ciao Dapiz, il racconto procede a rilento, quindi sei ampiamente in tempo. Ho messo la storia sotto il genere Humor perchè non sapevo dove altra collocarla; è una storia leggera, avevo voglia di qualcosa di divertente da scrivere e di poco impegnativo dal punto di vista della trama. Sono contenta che i personaggi risulti comunque credibili, anche nella assurdità delle situazioni in cui si muovono, talvolta è proprio la realtà a darci gli spunti migliori. La famiglia fantasma è molto piaciuta, credo sarai accontentato. Grazie per esserti fermato a leggere e per il commento.
08/07/2019 at 22:19
Brava ed efficace come sempre. In poche righe esprimi concetti efficaci, usando una sottile ironia.
Mi permetto solo di dire una cosa. Leggendo nei commenti ho sentito la tanto agognata parola Toxoplasmosi associata ai gatti.
Ebbene, poveri felini… so che non c’entra nulla con il tuo racconto, ma ci tenevo a far chiarezza.
Una donna può prendere la Toxoplasmosi da un gatto se mangia le feci feline di 48 ore (conservate a determinate condizioni di umidità e temperatura ambientale… perché solo così sporulano le oocisti del parassita). Inoltre pochissimi gatti sono eliminatori. Generalmente i cuccioli immuodepressi e debilitati possono eliminare il parassita. Tra l’altro lo eliminano in maniera intermittente, quindi nemmeno tutti i giorni.
È più facile che una donna prenda la Toxoplasmosi mangiando insaccati o verdure dell’orto lavate male.
Ci tenevo a fare chiarezza, perché forse da gattara, ci resto male quando il mefistofelico felide viene ingiustamente accusato di essere un ricettacolo di Toxoplasmosi. Spesso sono i ginecologi stessi (non tutti per fortuna) a dire alle donne incinta di lasciare in pensione il proprio gatto o di non toccarlo nemmeno più. Questa disinformazione ben radicata nasce proprio da lì… è più facile dare la colpa al gatto di colonia che hai accarezzato per sbaglio quando non sapevi di essere gravida, anziché ai due chili di mortadella che ti sei mangiata di nascosto al quarto mese.
Conclusa questa parentesi, torno al tuo bellissimo racconto. Crei situazioni esilaranti e paradossali. Mi sono immaginata la scena di V. che insegue Palli. Non trattenevo le risate. Sembrava una sitcom di Comedy Central. Hai descritto con ritmo e leggerezza.
A differenza di altre persone che hanno commentato, non penso che l’utilizzo di V., anziché di un nome proprio sia un problema. Magari in un romanzo potrebbe diventarlo, ma un racconto breve, lo trovo ingegnoso e in linea con lo spirito euforico e grottesco della trama.
12/07/2019 at 16:23
Grazie per il bel commento e per avermi rassicurata sulla scelta dei nomi puntati, anche se, devo ammettere, andando avanti nel racconto, mi resta un po’ stretta come scelta, ma ormai è andata e proseguo così.
Quanto alla toxoplasmosi, hai riassunto quel che sapevo anch’io al riguardo, motivo per cui nè io nè V. ci preoccupiamo troppo di toccare i gatti.
12/07/2019 at 18:07
Grazie a te per avermi risposto! Ci tengo sempre a proteggere i felidi da maldicenze e falsi miti!
29/06/2019 at 00:26
Sua figlia dice che è stata la famiglia fantasma! È l’opzione che mi solletica di più.
Ma Palli era così obeso da non mollare graffi od era tutta una scena ed è un “gatto pacione”? 😀
La parte che a me ha fatto più ridere è stata la sua “corsa con le infradito” per il dirupo scosceso 😀
Ciao 🙂
02/07/2019 at 15:41
La mia conoscenza del mondo felino è alquanto limitata, così non ho veramente idea di cosa farebbe o no un gatto, ma direi che Palli è davvero un “gatto pacione”, soffia ma non graffia.
La famiglia fantasma sta piacendo a molti, credo che vincerà.
28/06/2019 at 20:47
Premesso che se fossi in cinta avrei paura dei gatti e della toxoplasmosi?… Il condominio è pieno di matti ed è giusto. Io darei un nome ai personaggi per creare affezione: “V.” mi sa di censura: è troppo impersonale e anche le imprecazioni, nei limiti della decenza, le scriverei tanto chi legge capisce e pensa proprio quella parolina lì.
Ciaooo?
02/07/2019 at 15:48
La toxoplasmosi l’avevo del tutto rimossa, nella mia esperienza personale non ho avuto lo spauracchio di prenderla, né chi mi seguiva me l’ha indotto, credo che sia più un eccesso di zelo che altro. Però mi hai dato un buono spunto per il prossimo capitolo, quindi grazie.
Usare i nomi puntati vuole essere un gioco, per far pensare che la storia narrata sia del tutto vera e quindi i nomi sono censurati per mantenere la privacy. Mi sembrava un’idea carina, non so, all’inizio suonava bene, magari a lungo andare stanca. Ormai ho cominciato così e così andrò fino in fondo, ma potrei rivelare i nomi alla fine, chissà!
Per le imprecazioni, onestamente, non sapevo come comportarmi, non ho messo il rating “storia per adulti” e quindi ho agito in autocensura, ma l’importante è che si capisca il non detto.
Grazie per le segnalazioni.
28/06/2019 at 13:54
Sono d’accordo con Valentina, le tre opzioni sono quasi più belle del capitolo stesso! In generale ho apprezzato il capitolo, l’ho letto volentieri e mi sono piaciuti molto sia lo stile ironico che il ritmo. L’unico appunto che mi sento di fare riguarda la trama, perché mi aspettavo qualcosa di più dalle gattare dopo la loro lettera minatoria. E invece ancora non sappiamo se siano state loro… Comunque non vedo l’ora che esca il prossimo episodio!
02/07/2019 at 15:49
Non ho deciso ancora ma credo che l’autore della lettera non salterà allo scoperto così in fretta, ci sono ancora tanti inquilini da incontrare.
Grazie per aver letto e per i commenti!
28/06/2019 at 12:17
L’anziana con la vestaglia di flanella!
Le tre opzioni finali fanno quasi più ridere dei capitoli stessi, se possibile, un bel modo per chiudere la lettura con il sorriso.
Rinnovo i miei complimenti per lo stile, nessun appunto da fare, mi piaci molto! 🙂
02/07/2019 at 15:50
Grazie! L’anziana con la vestaglia di flanella sembra essere stata battuta, ma arriverà il suo turno, prima o poi.
26/06/2019 at 00:05
Il tuo incipit, così divertente e molto scorrevole, mi è molto piaciuto.
Ho votato per le “gattare del pianterreno”…. ho immaginato che fossero quel genere di donne che non si fanno mai i fatti loro e che sanno sempre tutto di tutti…. vedremo come andrà a finire.
Seguirò sicuramente la tua storia.
28/06/2019 at 11:09
Le gattare del pianterreno hanno vinto. Grazie per il commento!
23/06/2019 at 20:39
Sei indubbiamente ironica e la base di partenza è buona. Ogni tanto hai fatto dei piccoli errorini di punteggiatura e di grammatica. Ma tutti li facciamo.
Mi intriga il racconto.
È basato su una storia personale?
24/06/2019 at 11:00
Il racconto prende spunto da situazioni reali, debitamente riviste e corrette. Ci sono errori di punteggiatura e grammatica? Cavoli, me ne scuso, non me ne sono accorta.
21/06/2019 at 18:28
Ciao! Un nell’inizio succoso. Ho votato la professoressa in pensione, mi dà l’idea che abbia tempo in abbondanza per ficcare il naso. Ma perche’ la lettera anonima? Ti lascio in un bel pasticcio.a presto
24/06/2019 at 10:58
Io lettere del genere le ho sempre associate all’anonimato, insomma si lancia il sasso ma si nasconde la mano. La professoressa apparirà più in là, per ora sembra che vincano le gattare.
21/06/2019 at 13:45
Non entravo in questo sito da due anni e questo è stato il primo incipit che ho letto, mi è piaciuto talmente tanto che mi ha fatto tornare la voglia di bazzicare queste pagine. L’ho trovato ben scritto e molto accattivante, ho trovato molto carina anche l’idea di dire solo l’iniziale dei nomi dei personaggi. Non vedo l’ora di sapere come continua!
24/06/2019 at 10:57
Grazie, molto gentile!
20/06/2019 at 15:16
Alla ricerca di nuove letture sono cascata su questa, non vedo l’ora di sapere come andrà :’)
24/06/2019 at 10:56
Presto pubblicherò il secondo capitolo, grazie per la lettura e il commento.
16/06/2019 at 23:52
Incipit divertente e scorrevole, mi piace, però non ho capito il perché dei nomi solo con l’inziale. Voto per la professoressa, un po’ per l’effetto comico, un po’ perché magari ha scritto così di proposito per non farsi riconoscere ?
24/06/2019 at 10:56
L’idea dei nomi solo con l’iniziale era per dare l’impressione di qualcosa di reale, dove indicare solo l’iniziale poteva essere sintomo di riservatezza, per non svelare chi c’è davvero dietro ai personaggi presentati.
15/06/2019 at 09:46
La “Finestra Sul Cortile” ovvero osservare hli altri è uno sport molto praticato. Assolviamo V., vista la situazione, e, anzi, spiamo un po’ con lei: siamo curiosi!
?ciao
24/06/2019 at 10:54
Eh, sì l’ispirazione viene da lì, alla fine, gira che ti rigira, le trame sono quelle lì, avere un’idea davvero innovativa non è semplice.
14/06/2019 at 17:43
Inizio divertente e spensierato. Aspetto il seguito.
24/06/2019 at 10:53
Grazie, il seguito arriverà a breve.
14/06/2019 at 17:32
La tua ironia e il soggetto mi piacciono, quindi ti seguo! Sembra proprio la lettura adatta a un inizio d’estate afoso: leggera e divertente.
Voto “L’uomo che faceva le pulizie il sabato”, anche se la professoressa in pensione avrebbe fatto troppo ridere, visti gli errori grammaticali ?
24/06/2019 at 10:52
Grazie, spero di riuscire a ripagare la fiducia concessa.
14/06/2019 at 16:27
L’uomo che faceva le pulizie il sabato.
Rieccomi! Questo primo capitolo mi ha fatto sorridere, il che è un buon inizio per un humor. Da quello che ho capito dal finale del capitolo, il nostro P. sa chi è l’inquilino tatuato con le lenzuola nere. Non so perché, ma ne vedremo delle belle 😀
Ciao 🙂
24/06/2019 at 10:51
Sono felice che l’inizio ti sia piaciuto, anche se ho cambiato decisamente genere. Sta volta scriverò solo sulla base di una scaletta stringata che ho buttato giù quindi è tutto in divenire.