Dove eravamo rimasti?
Welcome on Board
Quando arrivai, ancora pacifica dopo la chiacchierata con Paolo, l’ufficio aveva appena cominciato a riempirsi, ma di Michele e di Mirella nemmeno l’ombra. Non mi importava: il test sarebbe andato come doveva andare, e se era destino che quello fosse il mio ultimo giorno a bordo… be’, era stata pur sempre un’avventura. E avrei trovato il modo di farla fruttare, e di far funzionare anche le cose con Elisa.
Il solo pensiero mi strinse lo stomaco. E se quella che era appena finita fosse stata l’ultima notte che avremmo potuto passare insieme?
Ma sei scema? Proprio ora ti metti a pensare queste cose? Vuol dire che parlare con Paolo non ti è servito a un cazzo.
Cercai di ritrovare quella calma zen così poco familiare che avevo provato fino a pochi minuti prima. Ritrovai la pace appena in tempo. Mirella entrò impettita sui suoi tacchi a spillo, seguita a ruota da Michele.
Si va in scena.
Uscimmo dall’ufficio e andammo in un angolo appartato del bar di fronte al front desk. Non c’erano ancora molte persone, vista l’ora. Mirella si accomodò accavallando le gambe. Michele e io le eravamo di fronte, sembrava quasi un esame di laurea.
«Sei pronta? Ti è passata l’agitazione di ieri?» mi chiese Mirella.
Dovetti mordermi la lingua per non risponderle male. Annuii appena, e riuscii anche a produrre un sorriso che non sembrasse troppo forzato. Non era il momento di lasciarsi sopraffare dalla rabbia e dalla frustrazione.
Il test cominciò con domande semplici, cose che avevo imparato con la pratica e per cui in ogni caso bastava un minimo di buon senso. Rispondere correttamente mi dava forza, e nemmeno la presenza di Michele riusciva a infastidirmi. Quando passammo a cose più complicate, però, cominciai a sentirmi mancare la terra sotto i piedi. Mi passai i palmi sudati delle mani sulla gonna.
Calma, sta calma, cazzo.
Ripensai a come ero riuscita a cavarmela fino a quel momento, come mi aveva fatto notare Paolo. E poi, come le nuvole quando si dividono per far passare il sole, capii come avrei potuto cavarmela anche in quel momento.
Il corso di addestramento. Era tutto lì, nella mia testa. Al diavolo Michele e le sue ridicole macchinazioni da galletto. Riuscii a rispondere a tutto, se non in maniera perfetta almeno in modo tale da non fare proprio la figura della deficiente.
«Mmm, bene. Direi che può andare. Però c’è ancora molto, molto da lavorare. E tu che dicevi che Michele non ti aveva insegnato proprio niente…»
Tornai al bancone del front desk con il cuore leggero e un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.
La mattina passò in un baleno, ero serena e soddisfatta. Avevo solo un pensiero in testa: dare a Elisa la buona notizia, e invitarla a pranzo a terra in qualche bel ristorantino sul mare, per festeggiare.
In pausa pranzo la cercai, ma senza successo.
Pazienza, glielo diremo stasera. Così poi possiamo festeggiare in qualche altro modo…
Fu con questo spirito che bussai alla sua porta. Quando aprì aveva il viso pallido e tirato, e il sorriso che avevo sulle labbra morì ancora prima di nascere.
«Che è successo?» le chiesi, temendo già il peggio.
«Mi hanno presa. Al master.»
Lì per lì non capii di cosa stesse parlando. Poi mi ricordai di quella prima sera al crew bar, quando mi aveva raccontato dei suoi progetti per il futuro, e che faceva questo lavoro solo per potersi pagare quel master.
Cazzo. Cazzo, cazzo. Perché.
«Non ci andrò.»
Cosa?
«Cosa?»
«Non è il momento. Non ho ancora abbastanza soldi da parte. E poi non sono neanche a metà contratto, non avrebbe senso mollare tutto così…»
«Non mi avevi detto che era difficile essere ammessi?»
«Sì, ma…»
«E che è il tuo sogno da sempre?»
«Sì, ma…»
«Niente “ma”, cazzo. Perché dovresti rinunciare? Per stare qui a sprecare ancora mesi e mesi della tua vita?»
«Per stare qui con te.»
La osservai. Dio, quanto era bella, dentro e fuori.
«Ci conosciamo solo da poche settimane. Non ha senso buttare alle ortiche un’occasione del genere per qualcosa che non sappiamo neanche se e quanto durerà.»
Vedevo che era in difficoltà. D’altronde queste argomentazioni sono ineccepibili.
«Senti, l’università è a Roma. Cos’è, un’ora da Civitavecchia? Ci possiamo vedere tutte le settimane in porto. Troveremo il modo.»
«Sei sicura?»
«Tu vuoi stare insieme a me?»
«Sì.»
«Bene, allora troveremo il modo perché funzioni. E perché funzioni alla grande.»
E cazzo se ci riusciremo. Cascasse il mondo.
***
Sola sul ponte esterno, dove ci eravamo viste per la prima volta, guardai Elisa che si allontanava lungo il molo. Solo sette giorni, e ci saremmo riviste. Io rimasi lì, in quella lattina in mezzo al mare. Nonostante tutto, sentivo che non era ancora il momento di tornare a casa. Avevo appena cominciato a dimostrare a me stessa che potevo farcela.
E comunque è sempre meglio di quel lavoro in quel call center.
29/11/2020 at 23:14
Eccomi, ci sono! Scusa il ritardo, mi sono anche perso il capitolo precedente… purtroppo questo mese sono stato molto impegnato con la revisione di un altro progetto di scrittura e alla fine i giorni sono passati in fretta senza che mi rendessi conto che rischiavo di perdermi la tua storia per strada. Cooomunque, ho trovato questo finale molto bello e pienamente in linea con il resto della storia: non troppo positivo, decisamente non negativo, concreto, “normale” come la vicenda che hai raccontato e la sua protagonista, in senso positivo ovviamente. Raccontare storie fantasiose di personaggi straordinari è molto facile, ma tu sei riuscita a coinvolgere con una storia che avrebbe potuto essere quella di chiunque, di sicuro anche grazie all’ambientazione “vissuta” che l’ha impreziosita non poco e resa molto più viva. Ti rinnovo i complimenti che ti ho già fatto, mi ha fatto proprio piacere leggerti!
27/11/2020 at 14:21
Finale efficace, in cui la protagonista, oltre a cavarsela più di quanto immaginasse, dimostra anche molto altruismo, nonostante nel complesso mi sia sembrato un po’ frettoloso e privo di mordente, anche se forse questa sensazione è dovuta al fatto di essere un finale aperto che lascia molto in sospeso.
Nel complesso il racconto mi è piaciuto molto e l’ho trovato davvero eccezionale, nonostante i lunghi periodi di pausa che però (tranne appunto nel finale) non hanno intaccato la qualità generale dello scritto. Spero che questo non sarà l’ultimo e che ci saranno altri racconti 😀
Complimenti ancora e a presto!
27/11/2020 at 18:50
Grazie di aver letto 🙂
Hai ragione, anche io penso che il finale sia un po’ affrettato, ma anche a causa delle lunghe pause mi sono ritrovata all’ultimo capitolo senza quasi rendermene conto e questo è il meglio che sono riuscita a inventarmi con lo spazio che mi era rimasto. Ma cosa intendi con “privo di mordente”?
Spero anch’io che questa non sia la mia ultima avventura su questo sito 🙂
27/11/2020 at 19:48
Nel senso che tutto scorre un po’ troppo liscio e senza troppi intoppi, sia nel momento dell’esame, che dovrebbe essere quello di maggior tensione, sia nel dialogo finale, anche se immagino che sia una conseguenza della frettolosità e del poco spazio a disposizione, cose dalle quali qui è molto difficile sfuggire 😀
27/11/2020 at 02:31
CLAP! CLAP! CLAP! CLAP! CLAP!
Sei riuscita a concludere alla grande! 😀
I miei complimenti e ci leggiamo alla prossima storia 🙂
Ciao 🙂
PS: in tempo reale! 😛
27/11/2020 at 18:47
Grazie mille! 😀
Alla prossima (appena mi viene qualche idea decente e decido di buttarmici XD)
24/11/2020 at 22:09
Voto anch’io affinché la storia di concluda positivamente: un lieto fine per Lara ci sta tutto.
Ps: vorrei anch’io un Paolo nella mia vita?
A presto!
26/11/2020 at 18:58
Come ho scritto a Red Dragon, ci sarà un finale un po’ diverso da quello che mi ero immaginata… Per quanto riguarda Paolo, quello vero era ancora più zen di questo, se possibile ?
22/11/2020 at 19:18
La storia si conclude bene! Io sono per i lieto fine ^_^
Ciao 🙂
26/11/2020 at 18:55
lo avrei preferito anche io, il lieto fine, ma questo 50/50 mi ha costretta a mediare un po’… In ogni caso spero che ti piacerà 🙂
15/11/2020 at 17:40
Rieccoti! Leggerti è sempre un piacere e direi che tutto sommato a Lara non va poi così male, almeno ha trovato l’amore 😛 Penso sia un po’ tardi per introdurre un nuovo personaggio quindi voto per la vecchia conoscenza. Spero che per il prossimo capitolo non passi troppo tempo, ma no pressure 😀
20/11/2020 at 18:55
Grazie di aver letto, anche dopo tutti questi mesi 🙂 In effetti la new entry era una scelta un po’ azzardata, ma nonostante noi si sia al nono capitolo questo format è una continua sorpresa e sto ancora procedendo per tentativi 😛
13/11/2020 at 23:18
Innanzitutto ben tornata! In secondo luogo è passato troppo tempo e non mi ricordo più in piffero! In terzo, visto che il prossimo è il capitolo 9, cioè il penultimo capitolo (a meno di seguiti), voto per una vecchia conoscenza 🙂
Ciao 🙂
PS: poretta Lara
20/11/2020 at 18:52
Ciao, e grazie di aver letto! Sono stati mesi difficili (come per tutti) ma ora mi sto mettendo d’impegno per finire la storia – cercando di farmi attendere troppo 😛
10/05/2020 at 11:23
Proseguirei con gioie e dolori, mi ispira! Ottimo capitolo anche questo, straordinaria la dolcezza con cui hai descritto il flirt tra le due ragazze. Certo, ti fai attendere ma ne vale assolutamente la pena, non vedo l’ora di leggere i prossimi 😀
08/05/2020 at 13:15
… Di gioia e dolori. Mi piacerebbe sapere di più di Elisa e del suo personaggio.
Ciao 🙂 stamattina ho letto tutta la tua storia in un colpo e…
Molto molto carina!
Mi piace: il racconto in prima persona, il modo in cui usi la formattazione del testo per comunicare pensieri e impressioni della protagonista, e l’ansia COSTANTE che la accompagna.
L’unica cosa che posso dire è che avrei anticipato questo incontro, perché il racconto ha un primo twist al capitolo 4 ed ora c’è Elisa, quindi hai solo 3 capitoli per concludere. Ma forse avevi bisogno di un setup più lungo per dire quello che vuoi dire e magari lo stai conservando per la fine.
Aspetto con ansia il prossimo capitolo e… A presto!
03/05/2020 at 18:47
Di lavoro e insostenibile stoltezza umana ne ho già fin sopra i capelli quindi, dai, un po’ di dolori che dopo un capitolo di cose buone come questo sono inevitabili, ma anche un po’ di gioie 😀
03/05/2020 at 11:06
Siccome “parliamo di lavoro e di… lavoro” mi fa ridere, voto quello 😀
Carino lo sviluppo 😉
Ciao 🙂
26/03/2020 at 19:36
Sono molto contento che continuerai il racconto visto che lo trovo estremamente interessante e ben scritto! Ho passato anch’io un periodo di sei mesi all’estero, e anche se non sono stato in una nave e quindi non è proprio la stessa cosa, riesco a immedesimarmi in molti dei pensieri e delle sensazioni della protagonista, e lo trovo un fattore molto positivo! Voto per la serata a lieto fine visto che la ragazza ha avuto già diverse disavventure ?
02/05/2020 at 18:50
Grazie mille, sono molto contenta di sentire che lo trovi interessante e che riesci a immedesimarti 🙂 Ho sempre paura di tralasciare particolari che nella mia testa sono ovvi o di risultare troppo pesante con l’introspezione, mi fa piacere vedere che (almeno finora) non è così 🙂
23/03/2020 at 19:58
Ti fai attendere ma ne vale sempre la pena! Te l’ho già detto ma il tuo è proprio uno di quei racconti in cui pensi o che l’autrice abbia esperienza diretta di quello che scrive oppure che sia bravissima a fare ricerche. Sembra davvero di essere lì 🙂
Per il prossimo capitolo ho votato per il meh, ma sottolineo che intendo un meh più positivo che negativo ?
Ti segnalo anche un refuso, “zitti” al posto di “zittii”. Ciao!
02/05/2020 at 18:47
Sono contenta di essere riuscita a trasportarti lì con me 🙂 e grazie per l’appunto sul refuso 🙂
19/03/2020 at 23:41
Meh. Né bene né male. Un classico 🙂
Ciao 🙂
02/05/2020 at 17:03
Grazie di aver letto!
21/01/2020 at 23:27
Brava, ben scritto. Mi pare di esserci stato.
16/03/2020 at 14:39
Grazie, spero di riuscire a continuare così, anche se ho avuto un periodo abbastanza orrendo da cui l’interruzione… :/
18/12/2019 at 18:16
Sono tornato ai tempi Dell animazione in 0.4.questa storia è una carezza al cuore dall interno.seguk e straseguo. Un minimo di festa mi pare meritato su ?
16/03/2020 at 14:38
Grazie dei complimenti, mi fa piacere che ti sia piaciuta!
12/11/2019 at 22:37
Certo che capitano tutte cose a lei?
Voto per un accenno di romanticismo, che credo non guasti mai.
Al prossimo capitolo.
16/03/2020 at 14:38
Quella della nave è una vita senza un attimo di tregua! Come capita a volte nella vita qua fuori…
30/10/2019 at 01:01
Ciao Teresa. Apprezzo sempre quando un autore sa quello di cui scrive. Tu non sei improvvisata. Si vede che conosci i tempi e le modalità della vita in nave.
Spesso vedo autori improvvisarsi in terreni sconosciuti, facendo figuracce. Per me è importantissima la credibilità.
Quindi, brava.
16/03/2020 at 14:37
Grazie mille!
30/10/2019 at 00:44
Certo che gliene capitano di tutti i colori 😀
Voto un po’ di festa: dopo tutto quello che sta passando, un po’ di svago ci vuole.
Un capitolo migliore dell’altro: continua così ^_^
Ciao 🙂
16/03/2020 at 14:36
Grazie mille, cercherò di continuare con più costanza in futuro!
30/10/2019 at 00:20
Fosse capitato a me avrei fatto come minimo tre vittime, direi che Lara se l’è cavata bene. Riesci sempre a trasmetterci le sensazioni e lo spaesamento che prova in queste situazioni sempre nuove, complimenti 🙂 Adesso però voglio il romanticismo 😛
16/03/2020 at 14:36
Con mesi di ritardo, grazie mille dei complimenti!
24/10/2019 at 14:59
Una nuova esperienza: da 4 capitoli gironzola sperduta e si sente inutile e fuori posto, facciamole far qualcosa e iniziare davvero la sua avventura in crociera ?
24/10/2019 at 16:54
Direi che sperduta e fuori posto riassume perfettamente la storia fin qui. Spero di non deluderti con il prossimo capitolo! Alla prossima 🙂
20/10/2019 at 21:38
Sono una lettrice nuova, mentre tu mi sa che sei un’ autrice navigata. ah ah ? ho fatto senza volere un gioco di parole. Il tuo racconto mi piace soprattutto perché si vede che sai il fatto tuo, sembra proprio di stare con Lara sulla nave. Vanessa anche mi es muy simpatica..anche se non è riccia!
A presto
24/10/2019 at 16:52
Grazie e benvenuta 🙂 Sono contenta che la storia fin qui ti sia piaciuta, spero che continui così 🙂 Al prossimo capitolo!
20/10/2019 at 17:35
Al quinto capitolo penso sia il caso di far vivere a Lara un’esperienza un po’ meno traumatizzante di tutto quello che le è successo fino adesso, quindi anche se all’orizzonte non si preannuncia nulla di buono voto per la novità, che non è sempre negativa! Anche la nuova conoscenza mi intriga però, visto che mi è già partita la ship (termine azzeccatissimo in questo caso) con la riccia ?
24/10/2019 at 16:51
Ahahah, ti dirò che le shippo pure io, vedremo come andrà a finire perché non ne ho proprio idea!
19/10/2019 at 14:47
Ciao Teresa. Sei brava come sempre. La tua scrittura mi piace e anche le situazioni che crei.
Non so perché, ma mi sta un po’ antipatica Lara… è quel tipo di personalità che per ora non capisco e fatico ad empatizzate con lei.
Ma questo è indipendente dal tuo racconto, che mi piace e dalla tua scrittura che è fluida e fresca.
Quindi continua cosi! Lara è fatta in questa maniera, non può piacere a tutti. Deve essere coerente con se stessa.
Io ho un protagonista nel mio racconto che non piace a nessuno, ma io provo per lui amore fino allo sfinimento.
È giusto così. Un personaggio a tutto tondo ispira un lettore, sia nel bene che nel male.
24/10/2019 at 16:50
Sono d’accordo. Anzi, aggiungerò pure che a volte il personaggio può non piacere neanche all’autore. In questo caso, forse è perché la storia è basata sulla mia esperienza ma Lara è un personaggio a sé, e spesso fa scelte che io non avrei mai fatto in quella situazione. E forse questo traspare, ma sono solo teorie 🙂 Comunque ti ringrazio per aver letto e per questo spunto di riflessione 🙂
19/10/2019 at 13:46
“«Mi sa che l’unico libero è Michele. Sei fortunata, è bravissimo e gentilissimo, veramente un ragazzo d’oro.»
Sentii il sangue gelarmisi nelle vene. Rividi la scena di quella mattina e lo sguardo d’odio di Michele dopo che ci eravamo scontrati.
Cazzo.”
Ottimo finale 😀
Vediamo una nuova esperienza 🙂
Questo racconto è fantastico ^_^
Ciao 🙂
24/10/2019 at 16:37
Beh, che dirti, grazie mille dei complimenti! A dirti la verità non ero troppo convinta con questo capitolo, ma sono felice che ti sia piaciuto così tanto! Ci vediamo nel prossimo episodio! 🙂
14/10/2019 at 15:56
Ci perdiamo, che mi sembra una cosa verosimile 🙂
Mi dispiaceva se la tua storia non avesse avuto un seguito. Benritrovata
17/10/2019 at 13:18
Grazie 🙂
13/10/2019 at 15:08
Opto per un contrattempo, ma nulla di troppo grave: la coppia in bermuda mi pare ok. Sono contento che il racconto non sia stato abbandonato, lo trovo davvero appassionante nel suo narrare una vicenda tutto sommato “normale” come una nuova esperienza lavorativa, sebbene in un contesto fuori dall’ordinario. Una curiosità, scrivi che “Un’onda particolarmente violenta mi fece quasi cadere e dovetti aggrapparmi al corrimano”: non sono mai stato su una nave di grandi dimensioni ma mi stupisce che basti un’onda, per quanto forte, per ottenere questo effetto su una nave da crociera, è davvero così o è un’esagerazione “for the drama”?
17/10/2019 at 13:18
Grazie dei commenti 🙂 Per rispondere alla tua domanda, è una via di mezzo. A me personalmente è capitato solo due volte di trovare mare talmente mosso da far fatica a camminare, e per quello che ho visto è più colpa del vento che delle onde. Soprattutto mi piaceva l’idea di un primo incontro con il mare un po’ burrascoso, come un battesimo del fuoco in acqua 🙂
12/10/2019 at 17:12
Brava, continua così. Disagio, spiazzamento e forza d’animo a contrasto.
Voto Ma niente, va tutto liscio.
17/10/2019 at 13:14
Grazie di aver letto 🙂
11/10/2019 at 23:46
Ci perdiamo, ovviamente, perché è quello che avrei fatto io 😛
Bentornata: sentivo la mancanza di questa storia 🙂
Ciao 🙂
17/10/2019 at 13:13
Grazie! 🙂
11/10/2019 at 18:15
La storia è sempre deliziosa. Peccato che hai impiegato così tanto ad aggiornare. Hai scritto bene e mi hai coinvolta. Spero di leggere presto il nuovo capitolo.
PS: quando comparirà la mia omonima?
A presto!
Ci si legge!
11/10/2019 at 17:54
Ci ho messo un po’ a scrivere questo episodio e mi dispiace, ma gli ultimi mesi sono stati un po’ intensi… Spero di essere più regolare d’ora in poi.
09/10/2019 at 13:56
Intrigante come storia, sono stato per due volte su due navi da crociera diversa. Vederlo dal punto di vista di chi ci lavora è diverso. Io ci ero andato per una vacanza.
11/10/2019 at 17:55
Grazie per aver letto! Io una crociera nel senso di vacanza non l’ho mai fatta, non so se ne sarei capace adesso 😛
02/09/2019 at 08:17
ciao! Sono nuova di qui, mi sono imbattuta nella tua storia e mi è subito parsa interessante.
Io sono curiosa di conoscere la temibile manager!=)
11/10/2019 at 17:56
Grazie! Per il momento restiamo in cabina, ma presto faremo la conoscenza della manager 🙂
01/08/2019 at 22:09
Ho optato per la manager, prima si affronta il drago è meglio è.
Complimenti, scrivi bene e anche la storia sembra piacevole, ti seguo.
Ciao.
11/10/2019 at 17:57
Grazie mille dei complimenti, e hai detto bene, la manager (almeno quella della realtà) era proprio un drago!
30/07/2019 at 15:31
Un capitolo molto bello, ci dà una panoramica sulla protagonista e su che tipo di persone incontrerà. Le divise si comprano? Sono sconvolta, è una cosa che mi ha colpito subito. Ogni lavoro ha il suo lato oscuro, anche quelli che sulla carta sembrano fantastici. Io vado contro corrente e voto per una boccata d’aria, diamo un saluto alla terraferma e vediamo che succede ai piani alti. Ci sarà tempo per la manager o la cabina.
01/08/2019 at 10:11
Sì, le divise si comprano purtroppo…
Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, con il prossimo spero di chiudere la panoramica iniziale, ma dato che è un primo tentativo spesso improvviso… 🙂
Grazie e alla prossima!
29/07/2019 at 21:19
Cabina anche per me.
29/07/2019 at 10:27
Nella vita vera credo sarebbe il caso di andare dalla manager e scoprire il lavoro da svolgere. Ma è un racconto e abbiamo già incontrato un tot di personaggi diversi, facciamo un salto in cabina per chiarirci le idee e scoprire la “nuova casa” 🙂
29/07/2019 at 17:31
In effetti hai ragione, non sarebbe tollerato NON andare a prostrarsi dal/la proprio/a manager come prima cosa 🙂 Grazie di aver letto, ci vediamo nella “nuova casa” 🙂
27/07/2019 at 20:24
Mi sono piaciuti il modo in cui scrivi il flusso dei pensieri della protagonista e i dialoghi multilingue, contribuiscono a dare vivacità a una scrittura già di per sé molto dinamica, nonostante la timidezza della protagonista. Davvero brava! La storia poi procede spedita e mi incuriosisce molto. Voto per la cabina, penso anch’io che la manager la si può incontrare anche in un secondo momento ?
29/07/2019 at 17:29
Grazie dei complimenti! Sono contenta che ti siano piaciuti i dialoghi multilingua, penso siano una delle cose che mi sono divertita di più a scrivere 🙂 Spero di riuscire a rendere la (ormai molto probabile) visita della cabina dinamica come il resto.
Ciao e alla prossima!
27/07/2019 at 18:14
C’è bisogno di un po’ di calma, cabina!
Paolo, per quanto si sforzi di fare il simpatico, è proprio il tipo di persona da cui fuggirei a gambe levate… ? Non me la immagino una love story fra loro due, a questo punto trovo più verosimile che si innamori dell’odiosissimo Michele (per quanto sia cliché). Ma già volo con la fantasia, torniamo coi piedi “per terra”. È un racconto d’avventura, non rosa! La tua protagonista appare molto chiusa e timida, ma dovrà passare sei mesi in questa nave con le stesse persone, per cui credo che si aprirà per forza. Sono curiosa di scoprire come e soprattutto cosa succederà dopo! Sorprendici 🙂
29/07/2019 at 17:26
Tranquilla, la love story non è nei miei programmi al momento! Dopotutto è un racconto d’avventura, come hai detto tu 😉 Come ho scritto in risposta a qualche commento più giù, è il mio primo tentativo con un racconto di questo genere, quindi sarà tutto una sorpresa anche per me 🙂
Ciao 🙂
27/07/2019 at 00:52
Come qualcun altro ha già osservato questa mi sembra la storia perfetta per il periodo estivo e il fatto che si basi sulla tua esperienza reale la rende ancora più interessante… Ad alcuni scrittori basta documentarsi per scrivere realisticamente di qualcosa che non hanno mai vissuto, ma solo chi è passato per certe situazioni sa farne una cronaca lucida e ironica al tempo stesso, che ti fa davvero capire come possa essere vivere un’esperienza di questo tipo. È proprio per questo che voglio leggerti, di solito le disavventure di giovani disoccupati non mi intrigano granchè ma tu mi hai convinto 😀
Per il prossimo capitolo voto la cabina, penso sia meglio darci un attimo di pausa prima di ributtarci nella mischia!
29/07/2019 at 17:20
Beh, che dire, grazie mille dei complimenti 🙂
Non so se la definirei una cronaca lucida, sai? Proprio per il fatto che si tratta di esperienze personali, è praticamente inevitabile che il modo in cui le ho vissute influenzi quello che ne penso.
Detto ciò, sono contenta di essere riuscita a convincerti, ci vediamo nel prossimo capitolo! 🙂
27/07/2019 at 00:14
Veloce e scorrevole, è stato piacevole da leggere e trovo azzeccato il modo in cui descrivi in prima persona le sensazioni della protagonista. Mi viene voglia di scoprire che piega prenderà la storia! Voto l’incontro con la manager, per aggiungere ulteriore pepe alla storia
26/07/2019 at 21:23
Aspetterei a far incontrare la manager alla povera protagonista. Vorrei darle un po’ di tregua.
Ti confermi brava come sempre.
Paolo, nonostante la logorrea, mi è simpatico (vedo del buono in lui).
Sembra di guardare una sit-con ambientata in Crociera. Mi piace tantissimo!
Complimenti!
29/07/2019 at 16:53
In effetti mi piacerebbe sceneggiare una serie TV 🙂 Chissà, magari questa esperienza su TI mi servirà per fare esercizio!
Grazie dei complimenti, alla prossima! 🙂
26/07/2019 at 20:37
Un inizio “perfetto” direi 😀
Andiamo a vedere la manager: son troppo curioso 🙂
Ciao 🙂
29/07/2019 at 16:48
Visti i voti credo che la incontreremo nel prossimo capitolo 🙂
23/07/2019 at 08:17
Ciao Teresa,
benvenuta su TI. Bell’incipit mi ha fatto tornare in mente: “una cosa divertente che non farò mai più”, chissà che piega prenderà il tuo di racconto, sono curiosa di saperlo 🙂
Hai delineato bene l’impatto dell’ignoto sulla personalità della protagonista, l’ansia che sale e che si cerca di tenere a bada. Direi che ci sono i presupposti per una bella avventura.
Ho votato le uniformi e vediamo che succede.
Alla prossima!
24/07/2019 at 13:31
Grazie mille dei complimenti!
Ho letto anch’io “Una cosa divertente che non farò mai più”, ma mi sono ispirata più alle mie esperienze personali 🙂
Ciao e alla prossima!
22/07/2019 at 20:43
Che bella scoperta il tuo racconto. Non sono una fan della prima persona, ma qui è perfetta. Hai uno stile sciolto e divertente. Ho adorato come hai introdotto la protagonista, facendoci conoscere il suo nome.
Attendo di vedere la svolta avventurosa della storia.
Ps: Ho votato ragazzi in uniforme verde.
24/07/2019 at 13:29
Grazie dei complimenti 🙂
In realtà ho scelto Avventura andando per esclusione, ero indecisa tra quello e Humor. E dato che non avrei definito il mio stile divertente, eccoci qui 🙂
Vedremo come evolverà la cosa, al prossimo capitolo!
22/07/2019 at 12:25
Ciao Teresa,
curioso di accompagnarti in questa avventura che, al momento, dà l’impressione di essere divertente e interessante. Questo anche grazie ad una scrittura molto fluida, fresca.
Mi piace.
Ho optato per la coppia in bermuda!
Ciao e alla prossima
22/07/2019 at 16:01
Grazie dei complimenti, ci vediamo nel prossimo capitolo! 🙂
21/07/2019 at 14:47
Bella sia l’ambientazione (la nave da crociera) che l’incipit.
Ho votato per la coppia in bermuda!
22/07/2019 at 16:01
Grazie, come dicevo a Valentina è la mia opzione preferita ma non credo che li vedremo per il momento, spero più avanti di riuscire a inserirli 🙂
20/07/2019 at 12:38
Le navi, un mondo a parte, il dietro le quinte… Bene, incuriosisce!
Io non definirei una neolaureata ‘disoccupata’ anche se, di fatto lo è.
Voto Paolo… che magari già ci sta provando?.
Ti seguo. Ciao. ?
22/07/2019 at 15:59
Mi fa piacere averti incuriosito, alla prossima! 🙂
19/07/2019 at 16:46
Ciao Teresa! Quest’incipit mi incuriosisce molto e, come dice Maan, arriva proprio al momento adatto! Scrivi bene e la chiusa l’ho trovata efficace, invoglia a saperne di più. Voto la coppia in bermuda, anche se sono in minoranza.
A presto 🙂
22/07/2019 at 15:51
Grazie di aver letto, la coppia in bermuda sarebbe anche la mia opzione preferita ma penso che andremo con i ragazzi in uniforme! 🙂
19/07/2019 at 13:48
Ma che bell’incipit! Originale, intrigante, ben scritto, è stata davvero una bella scoperta e ci sono diverse trovate interessanti, come quella della seconda persona usata all’inizio. Ti seguo, vediamo dove ci porterai con questa crociera!
22/07/2019 at 15:50
Grazie dei complimenti, spero di non deludere con il secondo capitolo!
19/07/2019 at 11:27
I ragazzi in uniforme verde.
Quale miglior racconto estivo di uno che ci imbarca su una nave da crociera? 🙂
È scritto decisamente bene questo primo capitolo, quindi mi limito al consiglio universale ma sempre utile: cerca di limitare l’uso dei dimostrativi (quello, questo) e dei possessivi (mio, suo) e dei pronomi personali (lui, me, mi…) e la lettura ne guadagnerà ancora in fluidità.
Al prossimo capitolo.
19/07/2019 at 13:38
Grazie dei consigli, non mi avevano mai fatto notare che uso tanti possessivi (i dimostrativi sì) 🙂 Lo terrò presente, alla prossima! 🙂
18/07/2019 at 16:28
La vita dietro al luccichio delle navi da crociera, un tema mica male, mi incuriosisce molto. Ho votato per i ragazzi in uniforme verde. Buon lavoro!
19/07/2019 at 13:36
Grazie, e grazie di aver letto 🙂
18/07/2019 at 14:43
Paolo che le sbuca alle spalle.
Ciao, ho appena finito di leggere questo primo capitolo. Grazie al tuo stile ho creduto di trovarmi veramente sulla nave da te descritta.
Molto bello il tuo incipit. Aspetto il secondo capitolo.
19/07/2019 at 13:36
Sono felice di essere riuscita a trasportarti a bordo! Alla prossima 🙂
18/07/2019 at 11:51
Ma guarda che brava, mi hai dato l’impressione che tu ci abbia lavorato veramente. In caso negativo saresti ancora più brava.
Mi auguro che il disagio non svanisca per cui scelgo: un gruppo di ragazzi in uniforme verde.
18/07/2019 at 13:32
Grazie, in effetti ci ho lavorato un po’. E’ una cosa che volevo scrivere da parecchio ma non ho mai avuto lo sprone, quindi ho pensato che scriverla su un sito così potesse aiutarmi. Ci vediamo al prossimo episodio!
17/07/2019 at 23:50
Un gruppo di ragazzi in uniforme verde!
Ansia e speranza in questo primo capitolo. Vediamo dove ci porta questo viaggio. Ti seguo 🙂
Ciao 🙂
18/07/2019 at 13:27
Non so ancora dove ci porterà questo viaggio, è la prima volta che scrivo un racconto interattivo e vado a tentativi 🙂
17/07/2019 at 22:36
Questo inizio mi ha agganciato subito.
Speriamo che continuerai con questa intensità.
18/07/2019 at 13:25
Grazie per aver letto, spero di non deluderti!