Confusione
Chi sei? Lasciami stare!
Questa stanza assomiglia alla mia camera da letto, eppure qualcosa mi dice che non lo è.
Dove sei? Fatti vedere, bastardo!
Alla fine, mi convinco che è la mia stanza. Ma il problema non è questo, ora. Quello che mi spaventa a morte e chi ci sta dentro, insieme a me. Esatto, perché non sono solo.
So che non mi credete, cazzo!
Sparisci! Oppure fatti vedere, mostro!
So che state già tirando le vostre somme da saputelli del cazzo e dandomi del paranoico schizofrenico, pensando che il mio fottuto cervello sia affetto da qualche disturbo dissociativo o di depersonalizzazione, ma non è così.
Vieni fuori che ti ammazzo!
Adesso l’avete visto anche voi, ne sono certo… O quantomeno avete sentito la sua presenza.
C’è solo un maledetto problema e nessuno di voi cervelloni da quattro soldi, a quanto pare, è in grado di risolverlo. La luce… manca una fottuta luce! Non riesco a vedere assolutamente nulla e questo mi dà il tormento. Odio non avere tutto sotto controllo…
Eccoti, stronzo! Ti ho visto, sai?!
Ma che cazzo, non è un essere umano. Almeno così mi è sembrato, dato che mi è passato davanti per una frazione di secondo e mi trovo in un dannato buco nero! In realtà, lì in fondo vedo un piccolo riverbero di luce… alla mia destra… Non lo vedete? Sembra quasi una porta, ma molto piccola. Cristo santo come faccio a passare oltre, non sono mica un nano o un fottuto leprecauno!
Che cosa faccio, quindi? Non posso muovermi senza sapere con chi ho a che fare, non me la sento!
Me la sto facendo sotto! Mi viene da piangere… Mi scoppia la testa… Dio che fottuto bambino cagasotto che sono!
Vattene via!
Lo sento, è qui vicino, però non lo vedo porca puttana! Che diavolo mi succede?
Qualcuno mi aiuti! Non c’è nessuno qui?
Certo che c’è qualcuno, ma di qualsiasi cosa si tratti non è mia amica.
Buio totale, di nuovo. Anche la luce che vedevo poco fa sembra essere svanita, all’improvviso. Per un attimo riesco a tornare lucido e mi concentro sul mio respiro. Percepisco il petto che si muove, lentamente, su e giù seguendo un ritmo piacevole, lineare. Questo mi fa sentire vivo.
Peccato che dura pochissimo. In un lampo mi torna il panico e mi ritrovo improvvisamente a ridere di me stesso e della mia condizione, un pandemonio universale simile ad un intricato dedalo di piante spinose. Rido e poi piango, di nuovo, e rido ancora, finché la voce non mi si strozza in gola.
È dietro di me, ora… Mi sta respirando… si sta pregustando l’odore della mia pelle prima del succoso pasto. Ho le viscere in gola dalla paura, faccio fatica a respirare, ma adesso lo anticipo e lo attacco di sorpresa.
E vediamo di far finire questa merda!
Non c’è nessuno… Solo tenebre e oblio.
Per ora è tutto ancora molto nebuloso, direi caotico. Cerchiamo di capire qualcosa in più su almeno un aspetto della storia, in particolare:
- a voi la scelta. Cosa vi incuriosisce maggiormente e volete saperne di più subito? (0%)
- sul periodo e contesto storico in cui si svolge la vicenda. (0%)
- sull'età e la condizione sociale del protagonista. (100%)

09/09/2019 at 16:13
Ciao!
Inizio a seguire questa storia dal secondo episodio… e devo dire che è stata una bella scoperta!
Lo stile mette un po’ di angoscia, ma d’altra parte, è l’unico che può far percepire il caos che il protagonista ha nella sua mente. Ho votato per una terza linea temporale, sono curioso di vedere che piega prenderà questa storia!
12/09/2019 at 13:30
Grazie Antonio, mi fa piacere che tu abbia apprezzato a di essere riuscito a trasmettere l’angoscia di cui l’animo del protagonista è evidentemente intrisa… vedremo cosa capiterà nel terzo episodio! A presto 🙂
23/08/2019 at 17:00
Ciao, vorrei sapere del buio, cos’è e cosa lo genera.
Delirio febbrile? Droga? Pazzia? Un semplice Incubo?
Ci hai messi in aspettativa, la palla è a te. Illuminaci?!
Ciao?
04/09/2019 at 15:22
Ci ho messo un po’, ma sono riuscito a pubblicare il secondo episodio 🙂 Buona lettura e grazie per il commento! Attendo un tuo feedback anche sul secondo episodio! 🙂